Ciao!
Da grande amante del giallo e del noir, non ho potuto fare a meno di cliccare su questa fanfiction, entusiasmata all’idea che fosse completa e che quindi potessi leggerla tutta insieme. Ho deciso di lasciarti una recensione al primo capitolo e una all’ultimo, perché ho avuto delle buone impressioni fin dall’inizio e mi sembrava un peccato non esportele.
Non ho mai letto l’opera a cui è ispirata questa ff, per ciò non posso sapere quante similitudini ci siano, fatto sta che mi hai fatto venire voglia di dare un’occhiata anche all’originale di Dürrenmatt.

Andando alla recensione vera e propria, prima di tutto voglio dire che apprezzo molto il tuo stile di scrittura, è chiaro, gradevole da leggere e non si perde in chiacchiere. Mi piace come hai impostato l’atmosfera e l’ambiente, nonché il personaggio principale, Voss. Durante l’intero capitolo ho condiviso come si sentisse, in particolare la frustrazione causata dal comportamento del personale. Sei riuscita a creare un bel alone di mistero e sospetto nella storia, già dal primo capitolo, e per questo so già che starò col fiato sospeso per tutta la storia, fino all’ultimo momento. E questo è quello che mi fa amare una storia, ma che non tutti sanno realizzare. Tu ce l’hai fatta! Continua così!

La storia finisce dritta dritta fra i preferiti. ♡

Beh, guarda, un finale strepitoso.
Ecco dove si era mascosta la tremenda dottoressa, con il suo drudo...
Un piano diabolico, che ha fregato magnificamente i tre fisici, due dei quali spie dei rispettivi governi.
E adesso i tre poveretti rimangono fregati, saranno rinchiusi a vita nel manicomio, dopo che si è appurato che sono tutt'altro che pazzi, mentre la dottoressa darà finalmente sfogo a tutti i suoi desideri di dominio e potere sfruttando la terribile formula. Sarà lei la pazza? Forse sì e forse no, del resto nella Storia ci sono stati altri pazzi con immenso potere, no? E anche di loro non sappiamo ancora se fossero poi davvero così pazzi.
Una storia bellissima, con un'ironia dissacrante che non è mai venuta meno e si faceva più caustica capitolo dopo capitolo.
Lo stile è bellissimo, piano, scorrevole ed evocativo. Complimenti ancora, davvero una storia stupenda!

Ciao!
Ma la bellezza di queste situazioni surreali...
Mi fa morire Möbius che si è ritirato in manicomio per essere libero. Gli altri due se lo contendono cercando ognuno di blandirlo, ma ovviamente il nostro si mantiene a distanza. Il giro di pistole è qualcosa di stupendo.
Poi alla fine decidono di rimanere tutti e tre nell'empireo del pensiero libero, che è il manicomio, ovvero ciò che per antonomasia è considerato il contario.
Ognuno dei tre fisici brinda all'infermiera che ha dovuto far fuori per mantenere la copertura e sembra che tutto sia risolto, ma sarà veramente così? E dov'è la bellissima e terribile direttrice, in tutto questo? Dov'è il mio beneamato Richard Voss?
Bravissima come sempre, sono solo triste al pensiero che manchi un solo capitolo alla fine...

Ciao!
MA che meraviglia questo capitolo! In un gioco di scatole cinesi, ecco che i "pazzi" rivelano un'identità dopo l'altra. Sono sì fisici famosi, ma viventi, ognuno di essi al servizio di una potenza straniera.
Bellissima la scena delle rivelazioni, sempre intrisa di Galgenhumour, sempre divertente e al tempo stesso surreale. Con quella Sambuca che continua a girare, poi!
E così, tutti hanno dovuto eliminare infermiere trepide e innamorate, che l'amore aveva reso devastanti e imperterrite, talmente colme di devozione da dover essere eliminate...
E ora cosa succederà? Möbius avrà davvero una formula universale oppure è davvero solo pazzo?
Aggiorna presto ti prego!^^

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Ciao!
Che meraviglia Richard Voss. Arriva serafico, cinico, distaccato, e tanto più la dottoressa si sbriciola insieme alla sua clinica, tanto più lui appare veleggiare nella massima tranquillità.
Bellissima fra l'altro la reazione da liceale della dottoressa all'arrivo dell'aitante guardiano biondo, fa veramente capire a che punto la nostra sia scesa nella dignità umana^^
Möbius, che a questo punto mi sembra sempre meno pazzo, cerca disperatamente di farsi arrestare, ma Voss gli ride amabilmente in faccia.
Fra l'altro, tocco di genio quell'onnipresente sambuca, stavolta servita nei flute, che credo siano in assoluto i bicchieri più inadatti a contenerla.
Insomma, un altro bellissimo capitolo. Aggiorna presto!

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Ciao!^^
mamma mia, dio ci scampi dagli invasati... La tremenda Martha Boll, nel pieno del suo delirio (questo sì) amoroso, fa esattamente quello che non avrebbe mai dovuto fare. E guarda caso, viene uccisa da un pazzo che si crede un fisico, esattamente come era successo alle altre due infermiere. Ci sarà un filo conduttore fra queste misteriose morti? L'avrà colto la tremenda e bellissima dottoressa, divinità pagana e terribile di quella strana clinica?
Come sempre adoro la vena di ironia che scorre sottile, impreziosendo una vicenda che già di per sè è appassionante.
Complimenti e volo al prossimo capitolo!

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Ciao!^^
La signorina Martha professa il suo amore con il fervore mistico dei martiri, si getta a corpo morto, disposta a qualsiasi sacrificio. Gente così da una parte è affascinante, ma dall'altra fa quasi paura.
E mentre lei confessa il suo amore, ecco che arriva Einstein, balzellando qua e là, assurdo, folle, divertito e divertente, anche in quel contesto di emozioni fuori controllo.
Dice però una grande verità, come al solito mascherata da vaneggiamento: l'amore per i folli uccide. Lui stesso è stato costretto a strangolare la donna che amava.
Intanto però Möbius cede alle profferte della signorina Martha, e di nuovo sorgono dubbi sulla sua effettiva malattia mentale, perché pur nel vortice dei sentimenti appare troppo lucido, troppo consapevole per essere un folle.
Bellissimo capitolo come sempre, complimenti!

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Ciao!
Notevolissimo, il signor Möbius. Dà l'idea di essere una persona di viva intelligenza, nonché un buon conoscitore dell'animo umano.
Inizialmente fa la parte del pazzo così bene che il lettore ci casca a pie' pari, poi, quando spiega il perché della recita, si coglie anche l'aspetto umano e acuto dell'uomo.
La signorina Martha sembra fargli da contrappunto, da interfaccia "normale", mentre lui fa la parte del pazzo.
E mi sa che l'inferniera sa molte cose del suo paziente...
Anche questo è un bellissimo capitolo, complimenti!

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Ciao!
Addirittura due capitoli, grazie!
Bellissima anche la comparsa della signora Rose, al braccio del missionario. Due figure surreali al pari del resto, che vanno ad arricchire un affresco assurdo quanto affascinante.
La direttrice si offre di ospitare il signor Möbius nonostante l'impossibilità dei coniugi Rose, in procinto di partire per le Marianne, di pagare la retta, ci sarà sotto qualcosa?
Come sempre complimenti, questa storia si fa più interessante di capitolo in capitolo!

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Ciao!
E qui abbiamo questa strana direttrice, fascinosa e autoritaria, che sembra difendere con tutta se stessa la stranezza di quella sua clinica per ammalati di nervi.
Voss, estraneo in quel mondo misterioso, letteralmente impazzisce per tutti i "non detti", per il fatto che si debba alludere ai delitti con delle perifrasi, per questo continuo oscillare fra la collusione coi pazienti e l'aderenza al piano di realtà di tutto il personale della clinica, direttrice compresa.
Ora sta aper arrivare il signor Möbiud e sono ovviamente curiosissimo. Intanto complimenti, è veramente una storia bellissima!

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Ciao!
sempre più geniale questa storia. A ogni riga c'è un colpo di scena nuovo, cose assurde che appaiono la più totale normalità. Il commissario cerca di colludere con il pazzo che dice di essere Newton, ma l'altro quasi con degnazione rifiuta di prestarsi. Quando si cerca di entrare nel delirio di qualcuno e quello di colpo torna sul piano di realtà si fanno sempre figure orribili...
I dialoghi poi sono esilaranti, brillanti e allo stesso tempo dotati di uno strano fascino, come se aprissero uno spiraglio su un mondo misterioso, altrimenti precluso.
Di nuovo complimenti, mi fiondo al prossimo capitolo!^^

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Ciao^^
è un po' che seguo con interesse questa storia.
Innanzitutto ti faccio i complimenti per lo stile, che mi è piaciuto moltissimo. La situazione che hai creato, o che hai interpretato (mi hai fatto venire voglia di leggere l'opera originale di Dürrenmatt ), è magnifica nella sua paradossalità. Omicidi di cui non si può parlare esplicitamente, infermiere lottatrici, pazienti che si credono grandi fisici, situazioni assurde ma per questo assolutamente esilaranti e spiazzanti...
Ancora complimenti, alla prossima!

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Salve, intraprendo oggi la lettura di questa Fiction inserendola da subito tra le seguite.
Premetto che non conosco l’opera teatrale “I fisici” quindi non sarò in grado di comprendere dove e come hai cambiato i personaggi, diciamo che leggerò con la mente scevra da preconcetti.

Hai un bello stile, l’inizio è interessante. Brava, continua così.

Lena

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Decisamente un noir coi cotrofiocchi, bello davvero. L'atmosfera era perfetta soprattutto per uno come me che questo genere di storie le apprezza non poco. A proposito, se ti va puoi fare un salto da me, anch'io ho scritto qualcosa e mi interesserebbe conoscere il tuo parere.