Recensioni per
The Last Remaining Light
di Soul Mancini

Questa storia ha ottenuto 65 recensioni.
Positive : 65
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 5 [Prossimo]
Recensore Master
25/09/20, ore 19:00
Cap. 2:

Recensione premio per il contest "This is our place, we make the rules" 2/3

Ciao Soul!
Dopo aver letto il prologo, che non mi avrebbe dato abbastanza materiale per una recensione premio, eccomi direttamente qui in questo primo capitolo della vita di Ives.
Sapendo che molte delle tue storie sono collegate avevo già visto il nome di Veronica in qualche introduzione, ma non avevo pensato che potesse essere la madre di Ives. La sua vita, in un certo senso, può essere paragonata a quella del figlio, breve, intensa e dolorosa. Di lei non sappiamo molto, se non le impressioni che ne hanno sua sorella Maura e Stan, suo marito. Sinceramente, sapendo poco, non saprei dire se l'opinione di Stan su di lei sia sbagliata, ma sicuramente apostrofare in questo modo una vittima di stupro è vergognoso, e uno schiaffo è il minimo che la moglie potesse dargli, persone come lui sono davvero orrende e ingiustificabili. Dal mio punto di vista ho pensato che Veronica frequentasse i movimenti giovanili (talvolta anche rivoluzionari) di quegli anni, visto che sulla lapide è indicato il 1968... sbaglio?
Lo stile mi è sembrato un po' troppo frammentato, ma considerando che il punto di vista è quello di un bambino così piccolo credo che sia giustificato: mi ha colpito molto l'approccio che Zia Maura ha avuto nel raccontargli chi fosse sua madre, raccontando persino del suicidio a un bambino così piccolo. Certe ferite non si rimarginano, ed è evidente che Veronica amasse quel figlio più di se stessa.
La frase che più mi ha colpito è senza dubbio "non riesco proprio a capire come una mamma possa essere così dura e fredda", è stata proprio difficile da digerire, e già da qui inizia a delinearsi il lato drammatico della vita di Ives. Questo capitolo è stato molto riassuntivo e non particolarmente introspettivo, ma a mio parere è stato necessario e l'ho apprezzato per le emozioni che è riuscito a trasmettere.
A presto!
mystery_koopa

Recensore Master
22/09/20, ore 17:40
Cap. 14:

Soul, credimi se ti dico che non so come iniziare questa recensione. Ho visto questo capitolo quando lo hai pubblicato, ma siccome sono oberata da questo stramaledetto esame, non sono riuscita a ritagliarmi un momento di calma mentale per leggerlo come si deve, e non mi andava di farlo in modo superficiale, perché questa è una di quelle storie in grado di cambiarti l'esistenza, e ci devi entrare dentro con tutto te stesso.
Sai quanto mi eccito all'idea di leggere qualcosa su Ives e tutti i meravigliosi personaggi che gli ruotano intorno, però ammetto che avevo paura a leggere questo capitolo, perché sapevo che sarebbe stato difficile, sia per te che per chi, come me, ha visto praticamente Ives nascere e crescere.
Volevo che arrivasse questo momento perché sarebbe stato uno dei migliori per me (da buona amante dell'angst potente hahahaha ormai mi conosci XD), ma in un certo senso non volevo, perché avrebbe significato un po' la fine di tutto.
La fine di Ives.
Come al solito, hai saputo emozionarmi profondamente e mi hai portato a riflettere fin dall'inizio (dalla citazione di Evelyn) su ciò che è il fulcro della sua esistenza, cioè la droga. Ammetto di non trovarmi d'accordo con Eve, perlomeno non finora, e non certo perché non credo che Ives sia una persona buona (anzi!), ma perché mi rendo io stessa conto di essere piuttosto "severa" quando c'è di mezzo la droga, l'alcol (e non è questo il caso, è solo un esempio) e tutte queste debolezze umane, o almeno quelle che io considero tali.
Credo di aver più volte espresso la mia opinione in proposito, eppure ora non so più esattamente che cosa pensare. E' come se questo viaggio (quello di Ives e di questa storia) mi abbia in qualche modo fatto vacillare riguardo la mia opinione in proposito, e anzi, ora sono piena di dubbi, perché se da una parte mi sono creata quest'opinione un po' per risentimento dovuto a questioni personali, questa storia e l'esistenza di Ives mi hanno portato a riflettere molto sul concetto stesso di debolezza, di giusto e sbagliato.
Quello che vorrei dirti (e non so se l'italiano mi abbia abbandonato nel frattempo XD) è che sei riuscita a farmi riflettere molto in questi mesi e leggerti è stata una grande ispirazione, perché credo che instillare dei dubbi in una persona la porti a crescere, a maturare e a capire meglio alcune questione, soprattutto quelle che personalmente non ho vissuto, come la droga e tutto ciò che ne è affine.
E' come se avessi fatto anch'io un viaggio, non solo nella vita di Ives e nelle sue vicende (che è stato emozionantissimo), ma anche uno parallelo, dentro di me, nonostante io non abbia praticamente nulla in comune con lui. Sei riuscita a ispirarmi nel profondo e, attraverso i tuoi meravigliosi personaggi, mi hai fatto scoprire, mi hai emozionato e stretto il cuore in quella magnifica morsa che mi piace sentire (perché sono psicopatica, ma non dirlo a nessuno HAHAHAHA) quando leggo.
Quindi sono io a doverti ringraziare per questo, e capisco bene il tuo struggimento: è come se avessi subito una doppia perdita, sia per la morte di Ives, sia per la fine di questa storia, che è sempre causa di dolore per un autore (almeno per me!), una piccola morte perché si è messa una fine a qualcosa di profondamente nostro.
Ogni storia, in questo senso, è un po' come un figlio, quindi capisco anche questo tuo "temporeggiare" nel porci una fine.
So che continuerai a scrivere di Ives, e che in verità la sua morte è proprio parte della storia stessa. Ho amato profondamente l'attenzione che hai riposto nell'introspezione del mio amato Ives (che ritroviamo anche in quest'ultimo capitolo, a riprova di quel che penso), e in particolare mi ha colpito questa frase, da cui poi si è sviluppata anche la mia (ennesima) riflessione: "Me ne vado amando la vita, anche se lei non mi ha mai voluto e non mi ha mai ritagliato un posto tra i suoi figli."
Io e Ives abbiamo un'idea incredibilmente diversa del concetto di "amare la vita", eppure, dopo questa storia, non riesco proprio a pensare di avere ragione, perché in fondo le vite sono radicalmente diverse e sarebbe solo egoistico da parte mia pensare che esista un solo concetto per qualcosa di così grande, con un significato così immenso.
Questa storia parla principalmente di morte, ma è pregna di vita, dalla prima all'ultima riga, e questa frase ne è l'ennesima prova. E che cosa ci può essere di più alto nel genere drammatico di esprimere la vita nella morte?
Io davvero non so se sia riuscita a spiegarmi come si deve in questa recensione, ma sappi che mi hai trasmesso tantissimo, molti concetti forse non sono nemmeno esprimibili (si dice? XD) a parole.
The Last Remaining Light è qualcosa di supremo e magnifico, in cui si legge la tua essenza di autrice e la tua maturità (in tutti i sensi) tra le righe.
Non so esattamente come terminare questa recensione, così come non sapevo come iniziarla, perché è tutto qualcosa di talmente intenso da non poterlo descrivere.
Complimenti, davvero, per quanto significato possa avere questa parola davanti a un lavoro del genere <3

P.S.: so che mi mancano ancora un sacco di tue storie da leggere, ma passare prima di tutto da qui per me era tassativo. Aspettami che dopo l'esame piano piano arrivo!!! *______*

Recensore Master
19/09/20, ore 16:49
Cap. 14:

Soul... mi hai spezzato l'anima, il cuore, le ossa e il cervello.
Sapere che fine avrebbe fatto Ives è un conto, leggerlo così è tutta un'altra storia!
Oddio... mi sono venuti i brividi, ci credi?
Io non so come commentare perché posso solo dire che hai scritto un dannatissimo capolavoro e mi hai conquistato dalla prima all'ultima parola. Dal primo all'ultimo capitolo ho imparato a conoscere Ives, ad amarlo, a volte a dargli dello stupido per le scelte sconsiderate che ha fatto, e poi a soffrire con lui e con Ethan per questa malattia che poi è stato lui a cercarsi, con le sue scelte e i suoi errori.
La citazione di Evelyn all'inizio del capitolo non potrebbe essere più azzeccata, non potrebbe essere più vera e non potrebbe descrivere meglio il tuo Ives: lui è stato proprio così, è stato proprio un ragazzo problematico che però ha sempre mandato avanti la sua ingenuità e fiducia nel mondo e nelle persone, piuttosto che ragionare meglio e usare un po' più cervello e un po' meno cuore.
Ma questo lo rende esattamente ciò che lui è, il motivo per cui in realtà in tanti l'hanno amato e continueranno ad amarlo per sempre, nonostante possano arrabbiarsi per come si è lasciato morire e vincere dai suoi demoni.
Sai benissimo che il tuo bambino mi è entrato nel cuore, mi rimarrà sempre impresso ed è un po' come se fosse un nipotino per me... mi piange il cuore ogni volta che penso a lui e che mi rendo conto della fine terribile che ha fatto: gli sarebbe bastato ragionare un po' di più, essere più responsabile, seguire l'esempio di Ethan, lasciarsi aiutare... invece no, ha intrapreso questo cammino e alla fine non è stato l'unico a pagarne le conseguenze, dato che alla fine chi resta soffre sempre troppo, molto più di chi se ne va.
Spero anche io per Ives che "dall'altra parte" possa abbracciare quella madre così simile a lui, che possa finalmente conoscerla e ricominciare da lì.
Soul, tu non devi ringraziare noi, davvero, non devi. Devi ringraziare Ives, perché lui ti ha chiesto di scrivere questa storia - la sua storia - e tu non hai fatto che ascoltarlo, accoglierlo e abbracciarlo con le tue bellissime parole :3
Con il cuore in frantumi, mi sembra scontato farti i complimenti, perciò mi limito a dirti che non potrò mai mai mai mai dimenticarmi di questa ultima fievole luce che è il tuo Ives ♥

Recensore Master
18/09/20, ore 12:00
Cap. 14:

TESORO! Sappi che mi hai fatto PIANGERE!
Ricordavo di averti detto quella frase, tempo fa, ma non immaginavo davvero che l'avresti usata per firmare l'ultimo epitaffio di Ives, questo ragazzo che mi ha invaso l'anima come un pugno, e ora fa male, malissimo, vederlo andare via così.
Leggere i suoi ultimi pensieri, le sue ultime considerazioni, sono stati uno strazio nel corpo e nell'anima, perché lo hai reso così vivido e vero che in lui riesco davvero a vedere una persona reale. E come lui, in quanti avranno fatto lo stesso ragionamento che ha fatto lui prima di iniettarsi l'ultima dose letale? E quanti, invece, avranno avuto il coraggio di ammettere la loro debolezza, come ha fatto Ives?
I suoi saluti a tutti i suoi cari, alla zia Maura, a Ethan e agli altri, sono la giusta e più degna conclusione della vita di Ives. Lui se ne va amando, anche se lui dice che la vita non l'ha mai accettato. Ecco, questa è la considerazione più terribile di tutte, il non plus ultra della sua debolezza. Ora più che mai, rileggendo quella citazione (e dalla quale sono onoratissima tu abbia tratto tanto spunto) sento quanto siano vere quelle parole. Spesso, troppo spesso, sono coloro che sono troppo buoni a essere vittima di tutto questo schifo.
E niente, non ho niente altro da aggiungere se non che hai davvero affrontato questa raccolta, e tutte le storie della serie, con tantissime emozioni che hai trasmesso nelle tue parole, ed è per questo che noi tutte ci siamo innamorate dei tuoi personaggi: perché nella loro fallacità, nelle loro gioie e nei loro dolori, sono personaggi veri.
Bacioni!

Recensore Master
07/07/20, ore 23:39
Cap. 1:

Sciau carissima Soul!
Come promesso eccomi finalmente qui a cominciare questa raccolta! *^*
Come, purtroppo, mi sa che mi troverò a scrivere e ripetere spesso da qui in poi, non potrò dilungarmi troppo per mancanza di tempo ToT ma non volevo aspettare ancora! E quindi, da dove cominciare?
Questo primo capitolo - questo prologo, anzi - è estremamente intenso! Mi ha ricordato, per ovvi motivi, il terzo capitolo di Blue Eyed Damned Soul! Anzi, rispetto a quella drabble, qui avere a disposizione più parole ti ha permesso di ampliare la scena, la situazione e anche i sentimenti e le emozioni che sei riuscita a trasmettere. E' un prologo inaspettato, ma, appunto, estremamente intenso, che ci permette di farci già un'idea di quale sarà, ad un certo punto, la piega degli eventi; lascia intravedere fin dall'inizio il drammatico che, alla fine, scalzerà ogni altro genere.
Inoltre, il fatto che questo, già così doloroso, sia il prologo ovvero il punto di partenza della raccolta sembra voler suggerire che proprio il personaggio di Ives sia nato in questa sofferenza ToT
Purtroppo in questo caso non conosco la canzone da cui hai tratto i versi trascritti ad inizio prologo, ma già solo il testo è sufficiente! Si adatta perfettamente alle tue parole! Davvero un'ottima scelta! *^*
Soul. Insomma. Che dire? Di nuovo non posso che farti i complimenti e ringraziarti per avermi fatto conoscere questo incredibile personaggio che non vedo l'ora di approfondire attraverso questa raccolta! E, per fortuna, ho ancora taaaanti capitoli da leggere e adorare *^*
Can't wait! ^^
Ti mando un bacione enorme!
A prestissimo!
<3
Sciauu!
Bea

Recensore Master
05/07/20, ore 19:40
Cap. 13:

II
SECONDO POSTO, CON UN TOTALE DI 51/55
Like a crystal tear, di Soul_Shine

Grammatica e Stile: 9/10 (media tra 8,8/10 di g. e 9,25/10 di s.)
La grammatica è molto buona, ho trovato solo un’imprecisione e un errore sui tempi verbali:
“affogando” – il verbo corretto in questo caso è “soffocando” -0,20
“che possa dargliela davvero” – “che potesse dargliela davvero” -1,00
Non ci sono altri errori. Il punteggio relativo alla grammatica è quindi 8,8/10.

La veste stilistica della tua storia mi è piaciuta molto, in particolar modo per la coerenza che essa ha con l’argomento trattato. Scrivere in prima persona, almeno dal mio punto di vista, è una scelta rischiosa, ma sei comunque riuscita a cavartela molto bene: una cosa che ho apprezzato sono i climax crescenti che hai inserito più volte nel testo, utilissimo a descrivere nel minimo dettaglio tutte le sensazioni provate dal protagonista. Era comunque un rischio, e in effetti alcuni di essi sono sembrati forzati proprio perché una persona in quella situazione, sopraffatta dal dolore, non arriverebbe mai ad esprimere determinati concetti in quel modo (esempio: le orecchie si ovattano e il mondo è lontano anni luce). A parte questo aspetto e quello segnalato all’inizio, l’aspetto lessicale è molto curato e mai fuori luogo. Una cosa che invece ho apprezzato un po’ di meno è stata la tendenza ad andare a capo troppo spesso, in alcuni punti della storia quasi ad ogni frase, ma fortunatamente la lettura non ne è risultata particolarmente disturbata. Vorrei anche segnalarti una frase che non mi ha convinto del tutto:
***… ed è l’unico che ancora mi sta accanto, mi osserva mentre mi autodistruggo*** L’ultima virgola, in questo caso, mi ha dato abbastanza fastidio, nel senso che era necessaria a causa della lunghezza del periodo ma mi ha causato un po’ di difficoltà dal punto di vista della collocazione della frase. Fossi stato in te avrei inserito un “e che mi osserva mentre…” proprio per riprendere l’inizio del periodo e chiudere il tutto andando a capo, ma a parte questo ho trovato i periodi sempre ordinati e coerenti.
Il punteggio assegnato allo stile è quindi 9,25/10.

Trama e Originalità: 9,75/10
Lo spazio temporale in cui si svolge la tua storia è molto ridotto, ma grazie ai numerosi flashback il lettore è in grado di ricostruire il passato del protagonista a grandi linee anche senza leggere i capitoli precedenti della raccolta, il che è sicuramente un grande pregio. Il punto forte di questa oneshot è però la costruzione del flusso di pensieri, che ho trovato molto puntuale e ben organizzata: vedendo una lacrima scendergli lungo il viso Ives pensa al cristallo, che a sua volta lo ricollega al ricordo della sua amata Cheryl. Oltre che realistico, ho trovato questo espediente anche estremamente utile, visto che ti ha permesso di ricorrere a molti più flashback e a far intuire tutto il dolore fisico e psicologico che il tuo protagonista deve aver provato, e che nemmeno le sostanze che lo stanno uccidendo sono riuscite a cambiare. Il finale, anche se incerto, è stato straziante, ma purtroppo inevitabile.
L’unica piccola penalità deriva dal fattore originalità, in quanto di musicisti rovinati dalla dipendenza da droghe e alcool, purtroppo, ce ne sono stati davvero molti: ho trovato tuttavia “diverso”, anche se non proprio innovativo, l’approccio con cui hai affrontato la vicenda, molto diretto e introspettivo è più distante dalle solite ricostruzioni cinematografiche.

Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
Dalla storia è evidente che Ives è un tuo personaggio, che hai creato e conosci molto bene: scrivere di lui ti riesce con incredibile naturalezza, e ogni tratto della sua personalità emerge spontaneamente, senza la minima forzatura. Attraverso il racconto del suo presente e i flashback riesci a mostrare perfettamente tutte le sue insicurezze, le sue paure, i suoi rimorsi per una vita vissuta sempre dolorosamente e velocemente, in corsa verso il baratro senza mai voltarsi indietro. Ives non è soltanto un personaggio, è una persona reale che non sopporta più la sofferenza ma non ha il coraggio né la forza di porre fine alla sua vita definitivamente, lasciandosi consumare dall’eroina e dai sensi di colpa per ciò che ha causato alla sua famiglia, a Cheryl ed a Ethan. Di quest’ultimo ci mostri soltanto l’affetto incondizionato per il suo migliore amico anche durante il periodo più buio, mentre di Cheryl abbiamo un quadro più completo, avendo la possibilità di vedere quanto amasse Ives, e quanto fosse combattuta tra il voler stare con lui fino alla fine e il lasciarlo andare. Se lui non le avesse detto nulla, credo che non sarebbe mai riuscita ad abbandonarlo, lasciandolo morire in solitudine. Complimenti, davvero. I tuoi personaggi mi hanno colpito come poche volte mi è successo.

Utilizzo del Pacchetto 12, The Archer: 8/10
Genere – Drammatico: Il genere della storia è indubbiamente drammatico, sia per gli argomenti trattati, sia per il modo in cui l’hai fatto, non lasciando filtrare alcuna speranza se non quella di una morte meno dolorosa possibile. 3/3
Prompt/Oggetto – Cristallo: Ho davvero apprezzato l’originalità con cui hai usato il prompt: hai inizialmente attribuito, già dal titolo, la definizione di “cristallo” alle lacrime del protagonista, uniche e fragili. Solamente con il proseguire del racconto la parola passa ad indicare lui come persona scheggiata, rotta, che non potrà mai più ritornare al suo stato originario. 3/3
Citazione – “I wake in the night, I pace like a ghost // The room is on fire, invisible smoke”: Purtroppo ho trovato abbastanza insufficiente l’utilizzo di questa bellissima frase all’interno del tuo racconto. La prima parte della citazione è stata usata tutto sommato bene: Ives si sveglia a intervalli irregolari durante un tempo che dal suo punto di vista è una notte eterna, e le poche volte che è in grado di farlo si alza e raggiunge una meta prefissata, il bagno, per tentare di lavarsi e procurarsi un’altra dose… tuttavia, proprio per questo motivo non ho trovato il significato di “vagare” come un fantasma, nonostante la metafora sia ben presente all’interno del testo. La seconda parte della citazione, invece, proprio non c’è. Viene detto che i polmoni gli bruciano e fatica a respirare, e questa mi sembra l’unico punto in cui hai provato a inserire la frase: secondo me però l’hai privata totalmente del suo significato originario, semplificandola a un livello molto letterale, ma nemmeno abbastanza reale (per esempio: la stanza prende fuoco per davvero) da essere significativo. 1/3
Bonus: L’intera storia è ambientata a casa di Ethan, il migliore amico del protagonista, che l’ha accolto quando si è ritrovato gravemente malato e senza più nulla, per cui ti sei guadagnata l’intero punto bonus. 1/1

Titolo: 5/5
Nonostante la storia faccia parte di una raccolta, e quindi il titolo abbia un valore alla fine marginale nell’attirare dei possibili lettori, trovo che tu abbia fatto la miglior scelta possibile. In questo titolo c’è tutto ciò che si potrebbe richiedere: una metafora originale ripresa dal testo, una forte attinenza con la storia narrata, un richiamo al prompt e anche molta emotività, evidenziata in modo particolare dalla parola lacrima posta in fondo. Solitamente non sono un grande fan dei titoli messi in inglese senza un valido motivo, ma in questo caso, appunto, la traduzione italiana avrebbe tolto l’attenzione dalle lacrime e dal dolore, mettendola invece sulla fragilità del cristallo (che sì, è il prompt dato dal contest ed è un elemento base della storia, ma non riesce a riassumerne così bene l’atmosfera); inoltre, il titolo stesso della raccolta e i nomi dei personaggi sono in inglese, e ne ho apprezzato la coerenza. Complimenti, non posso che assegnarti 5 punti!

Gradimento Personale: 9,25/10
Credo che definire la tua storia devastante sia poco. Hai mostrato una persona ormai spenta, vuota, senza più alcuna speranza né possibilità di salvezza, sia per la malattia che ha colpito Ives a causa della sua immunodeficienza, sia per la sua fiducia nel mondo e nella vita, totalmente perduta. Da un punto di vista totalmente personale, ho apprezzato il realismo della storia raccontata, così come tutte le riflessioni compiute dal protagonista sulle persone importanti incontrate nella propria vita. Capisco benissimo la tua scelta di non “deviare” da questa atmosfera così cupa, così come quella di lasciare il finale aperto (Ives morirà, ma sarà davvero questa l’ultima volta?), ma personalmente avrei preferito saperne un po’ di più, in particolare da un punto di vista generale, e non solamente interno sulla sua situazione. In ogni caso, anche se molto difficile da mandar giù, la tua storia mi è piaciuta ed è stata una lettura decisamente significativa.

Recensore Master
27/06/20, ore 09:18
Cap. 9:

Ciao :-)
Finalmente, data la mia lentezza, sono riuscita a passare da qui! E ho ritrovato Ethan! Che bello, non me l'aspettavo! E sta meglio di quanto credessi: ha una band, degli amici, anche se spaccia ancora.
La lettura è stata scorrevole, ho apprezzato la descrizione delle ambientazioni e soprattutto dei sentimenti di Ives, un giovane che si concede di piangere sotto la pioggia, che si crede grande ma ancora ha bisogno di aiuto e soprattutto di affetto.
Mi ha lasciato perplessa la figura di zia Maura: perché ha cacciato Ives di casa? Ho capito che è sconvolta, ma in questo modo lo condanna: avrebbe mai provato l'eroina sennò?
Appena possibile leggerò anche le altre storie di Ives, così da poterlo comprendere meglio.
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Junior
05/06/20, ore 22:28
Cap. 13:

Spero tu sia preparata al fatto che questa recensione non avrà alcun senso T___T.
Sul serio, Soul? Vuoi vedermi piangere dalla disperazione o cosa? :"( Dovevo leggere questa one-shot ed è stata una combo allucinante perché la coincidenza ha voluto che la leggessi mentre in radio davano Shattered dei Trading Yesterday. E niente, ci ho provato davvero a non piangere, ma senza successo. Cioè, tu forse non lo sai, ma il mio cuore non può davvero sopportare questo strazio. Povero Ives, se vi ripenso mi viene tuttora da versare lacrime dopo lacrime.
In questa storia più che in tutte le altre si sente la pesantezza d'Ives, il fatto che sia davvero troppo stanco per continuare a lottare. E' quell'immagine evanescente che ormai non mostra neppure più i contorni di ciò che è stato, tanto che lui stesso arriva e dire d'esser ormai morto da tempo.
In parte è così, lo si nota persino nel suo modo di affrontare la cosa: è convinto che persino bere dell'acqua avvelenata sia la soluzione più giusta, dopotutto la morte è solo una questione di tempo. Quando ho letto questa scena, ti dirò, forse è la prima volta che vi ho pensato così a fondo: cosa si prova a sapere di dover morire presto? Cosa si può pensare di fronte all'ineluttabilità di un destino che non si può modificare in alcun modo?
Giuro, mi sono scervellata tutto il pomeriggio a cercare di capirlo, ma in ogni caso la risposta è stata sempre la stessa, banale perfino. E' una cosa che potrebbe solamente terrorizzare, spaventare. Ives, al contrario, sembra confuso e spaesato d'apparire più simile ad un'allucinazione che ad una vera e propria persona.
E pensare che Cheryl se n'è andata... T___T Il pensiero d'immaginare Ives che nota il velo di sollievo della ragazza che ama perché le ha concesso di lasciarlo andare... cioè, ma davvero, perché!? Non è giusto, Ives ha bisogno di qualcuno che gli stia vicino, falla tornare, la lego ad un piede del divano xD! Sclero a parte, è una scena che hai narrato con così tanta delicatezza che non sono neppure riuscita ad avercela con lei. Cheryl ama Ives, ed è proprio per questo amore che non riesce a vederlo svanire via pezzo dopo pezzo. In fondo, ad un'analisi più attenta, riesco anche a comprenderla. Dev'essere tremendo forzarsi a rimanere accanto ad un dolore che puoi tastare con mano.
Ives che pensa di essere il re del dolore, che persino Ethan non ne può più di lui, è un momento terrificante. Gli vorrei urlare che non è affatto così, che Ethan lo ama con tutto se stesso e che non ha bisogno di sentirsi in colpa per tutto questo. E poi quella sua lacrima, ch'è così simile a lui, sembra anch'essa evanescente come il ragazzo che è stato. Per non parlare del fatto che questa volta lui spera di poter morire il prima possibile, ma non perché lo voglia, ma perché si convince che sia meglio così per tutti.
Cioè, questo racconto è stato disarmante. Spiazzante, emotivo fuori ogni misura, ma soprattutto spietato. Non da intendersi ovviamente nell'accezione malvagia, ma è stata una storia così coinvolgente da lasciarti l'amaro in bocca. La verità è che si è giunti ad un punto di non ritorno in cui ormai possiamo solo assistere alla disfatta totale d'Ives.
Anche se non vorremmo, ciò che rimane sono sensazioni malinconiche e tristi, ma che ci portano anche a pensare che, forse, nella morte Ives troverà finalmente quella pace che non è riuscito a trovare qui. Io, ad ogni modo, lo spero davvero tanto per lui.
Vabbè, ennesima recensione senza senso, ma dovevo scriverla perché questa è la storia del cristallo *-*. Ci ho passato le ore a sperare di scrivere qualcosa di sensato per questa fantastica storia, ma questa schifezza è tutto quello che è uscito, spero l'apprezzerai comunque.
Baci <3.

Recensore Junior
04/06/20, ore 11:31
Cap. 12:

Recensione premio per il contest "Butterfly Effect" di _Vintage_ {3/3}

Io lo sapevo, Soul, lo sapevo! T_____T
Tanto per la cronaca, non voglio sapere come andrà inevitabilmente a finire, acciderbolina! *^*" Avrei dovuto saperlo che sarebbe stato angst allo stato puro, ma questo è troppo pure per una queen del dramma come me!
Vabbè, mi ricompongo. Anche se non dovrei, perché questa recensione mi appare più come uno sfogo per la situazione d'Ives che un vero e proprio commento alla vicenda. In effetti, questo finale aleggiava da un po' di tempo nei tuoi capitoli. Addirittura sembra come se Ives se l'aspettasse. 
E' una mia impressione, ma adesso dalla fragilità del cristallo si è passati ad uno stato di sfocatura del protagonista, appare quasi della stessa consistenza di un'allucinazione, come se tutta la sua vita stesse lentamente sfumando. E' una rappresentazione così forte da risultare ingestibile dal punto di vista emotivo, perché una speranza per Ives dovrebbe esserci, ma più si va avanti nella lettura più ci si rende conto che non è così, e che il finale - probabilmente - era già stato scritto da un pezzo.
Lui lo sa, per questo fa così male leggere della sua rassegnazione. Perché di questo si sta parlando alla fine, della pacata accettazione della cosa, salvo poi uscirtene con una frase del genere: "Perché improvvisamente mi sono ricordato che devo morire e ancora non ci ho fatto l’abitudine." Cioè, ma quanto puoi essere sadica?! T.T Il nostro adorato Ives che ci appare ancora una volta spaventato e timoroso, esattamente come quella parte di sé che non è mai davvero cresciuta, che ha trovato rifugio nel confortante carattere di Ethan che, nonostante tutto, è ancora lì con lui, più incazzato che mai, ma che dietro quella corazza inviolabile cela una tristezza infinita e che non riesce a gestire. Penso che tutti noi dovremmo avere un Ethan nelle nostre vite: quella persona che ci comprende nonostante tutto, che ci sostiene anche se siamo nel torto marcio, ma che ci molla anche due sberloni se serve. 
Il loro rapporto è così profondo che il lettore - o almeno questo è ciò che è accaduto a me - si sente quasi di troppo a leggere d'una storia che comincia ad acquisire sempre più i contorni d'un finale straziante e pieno di rimorsi.
Ives ripercorre giorno per giorno i suoi sbagli, ma la cosa incredibile è che non li demonizza. Sembra prenderne consapevolezza, e se una parte di sé è così egoista da non voler morire, dall'altra spera che sia l'eroina - la stessa che gli ha distrutto la vita - a liberarlo da quella non-vita. Forse, ma questo posso solo supporlo avendo imparato un po' a conoscerlo, in realtà lo fa più per chi gli sta attorno. E' il suo gesto più altruistico, peccato che gli altri non riescano a vederlo. 
Con la sua fragilità, con le sue emozioni e gli scheletri nell'armadio che ormai è come se gli siedessero accanto, Ives è un personaggio così straordinariamente buono da non riuscire neanche a giudicarlo per aver fatto tutto quello che ha fatto. Ciò che vorresti fare è poterlo abbracciare e dirgli che andrà tutto bene. Anche se non è così, anche se si è consapevoli del finale. Lo si fa per aiutarlo, raccontando una menzogna allo scopo di farlo stare meglio. O almeno questo è quello che ho pensato io leggendo queste righe che mi hanno letteralmente straziata. 
Fa male vedere una persona a cui tieni tanto scivolare via. Lentamente, inesorabilmente. Da questo punto di vista, simpatizzo tantissimo con Ethan, perché comprendo la sua paura mal celata, la sua impotenza, e tuttavia la sua incrollabile forza d'animo nel non voler abbandonare la persona più importante per lui.
Questa non è una storia triste e basta. E' una storia che insegna, che riesce a far imparare il significato profondo dell'amicizia, del sacrificio, della volontà e del fatto che, persino quando la speranza fa le valigie e ti saluta, c'è sempre qualcuno che rimane lì per te.
Soul, tu sarai davvero cotta di sentirmi svarionare a questo modo, ma questo tuo racconto è davvero bello: coinvolgente, nostalgico, triste, vero. Perché anche se non proprio nella stessa situazione, una cosa del genere capita sempre nella vita di tutti noi e tutti noi siamo un po' come Ives o come Ethan: abbiamo paura, siamo terrorizzati oppure siamo coloro che consolano, che aiutano, che donano ancora un briciolo di speranza a chi sente di non averne più.
Bellissima, come sempre. A presto,

Ever/Vintage

Recensore Master
03/06/20, ore 19:00
Cap. 13:

Soul!!! Ma guarda chi si rivede? XD
Ebbene, sono resuscitata dal mio letargo creativo (???) e spero di recuperare in fretta anche le altre storie, ma visto che questa è l'ultima che hai aggiornato e una delle mie preferite (perché sì, è troppo difficile dire quale sia la mia tua storia preferita in assoluto), beh, insomma, di quante altre scuse avevo ancora bisogno per passare di qui? *____*
Stato della storia: in corso
FIUUUUU mi hai sentito tirare un sospiro di sollievo per caso? Menomale che non è ancora finita, altrimenti ci sarei stata troppo male ed è il caso di lasciare questo momento per un altro giorno!
Poi leggo le noto e capisco che manca solo l'epilogo... INSOMMA MA PERCHE' QUESTA RACCOLTA DEVE FINIRE??? T____________T
Dopo il primo momento di tristezza assoluta, proseguo col precisare (come se si interessasse, ma va bene XD) che il clima non poteva essere migliore per questa lettura, perché fuori sta piovendo a dirotto e c'è anche una gran quantità di vento e, insomma, come può questo tempo non adattarsi perfettamente a Ives? Che poi non c'entra niente, ma okay, sorvoliamo XD
Secondo punto prima di iniziare una seria recensione: MI HAI RUBATO IL GENERE DRAMMATICO, NON CI VOGLIO CREDERE HAHAHAHAHAHA ecco dov'era finito quel genere XD Quel pacchetto è semplicemente oro e sono super contenta tu sia riuscita a sfruttarlo, soprattutto per Ives, perché tu sai quanto adoro questa raccolta e Ives e tutto ciò che è collegato a lui!
Questo capitolo mi ha distrutto, come tutti gli altri capitoli del resto, anche se questo... è stato davvero terribile.
Ives sa che sta per morire, e già come sensazione mi basta per annientarmi, perché dev'essere davvero terribile quando qualcuno sa che è giunta la sua ora... non riesco neanche a immaginare come ci si possa sentire quando si sa che ogni respiro potrebbe essere l'ultimo... poi se si tratta di Ives, di cui ho seguito l'infanzia e la crescita... insomma, tu dici di me ma tu non è che scherzi col drammatico eh XD
Anzi, sono davvero orgogliosa di te perché stai diventando sempre più "drama queen" e come non essere super felici di questa cosa?? Come??? u.u *_____*
Magari sembra strano, ma sai chi mi è venuto in mente leggendo questo "capitolo"? La zia Maura, che non c'entra nulla, ma leggendo di Ives così sofferente e consapevole della morte mi ha fatto venire in mente lei... lei che l'ha ripudiato e che magari ora si chiede dove sia suo nipote.
E a questo punto mi chiedo come sarebbe andata se non lo avesse cacciato... avrebbe continuato a farsi oppure avrebbe smesso? Sarebbe ancora vivo? (Non è ancora morto, ma so che lo sarà XD)
E non è solo la consapevolezza della morte, ma anche il fatto che Ives si rende conto che è solo a rendere il tutto ancora più struggente (AAAHHH QUANTO TI AMO!).
Ed effettivamente è così, anche se ha ancora Ethan lui è da solo, anche se aveva Cheryl, ora è solo, perché alla fine siamo tutti completamente soli davanti alla morte. Almeno lo immagino, dal momento che non sono ancora morta ^^'''
Ho apprezzato molto il modo in cui hai inserito questo particolare (neanche tanto particolare) di Cheryl, perché ammetto che mi ero dimenticata di lei (chissà come mai) e da una parte ammetto anche che... sì, mi ha fatto piacere "rivederla".
Plot twist, lo so, ma dato che la loro storia d'amore non potrà mai realmente attuarsi, ammetto di apprezzarla un pochino XD Nonostante mi abbia rovinato la ship, lei è una brava ragazza... e il fatto che Ives le abbia detto che è libera non significa che non soffra per lui e che non sia una brava persona.
Hai concentrato talmente tanti argomenti in questa storia (piuttosto breve, peraltro, quindi sei stata brava il doppio!) che non so davvero da dove cominciare a riflettere. Questa raccolta mi dà sempre spunti per riflettere, che è in fondo l'ennesimo aspetto che adoro del drammatico, e il modo in cui inserisci tutti questi spunti di riflessione non possono che farmi amare questa raccolta e te e Ives ancora di più!!!
Ti potrebbero aprire centomila parentesi sulla maestria con cui hai inserito questi dettagli senza renderli realmente tali, ma usufruendone con una tale delicatezza, che poi caratterizza l'intera raccolta. Ecco, forse qualcosa che apprezzo di tutta questa raccolta (so che dovrei concentrarmi su questo capitolo, ma per me è una storia talmente unitaria che non riesco a non pensare anche agli altri XD) è la coerenza, se vogliamo chiamarla così, che hai mantenuto nello stile e nella caratterizzazione e introspezione dei personaggi... magari può sembrare un aspetto scontato, ma non lo è e in realtà credo sia molto importante, perché se un personaggio risulta incoerente è un bel problema (e immagino che poi perda credibilità) ^^''
Non so che cosa sia in particolare ad avermelo fatto notare, ma è davvero chiaro come Ives rimanga sempre lo stesso, e non solo lui, ma soprattutto lo stile con cui racconti le sue vicende: ed è bellissimo come non sembri mai scontata o... non so, petulante, in un certo senso?
E' tutto talmente bello che non mi vengono nemmeno le parole. Però credo sia comune incappare nella "tragedia greca" (NON SO COME SPIEGARMI, DIO MIO, spero tu abbia capito cosa intendo) della serie "oddio, povero me, ho questo, ho quello", ed è qualcosa che non ho mai visto in questa raccolta e in realtà in nessun'altra tua storia drammatica/triste.
Qui in particolare c'era questo rischio, e la presa di coscienza di Ives qui, come nel capitolo precedente, è qualcosa di lampante, chiaro e per niente lagnoso e scontato, ma qualcosa che davvero ti fa riflettere.
E oltre a questo, anche ciò che ha vissuto con Cheryl. Che cosa bisogna fare quando si vede una persona che si ama annientarsi con le sue stesse mani?
E questo è qualcosa su cui ho ampiamente riflettuto in questa raccolta, e lo faccio fino alla fine perché il personaggio è talmente ben delineato e coerente da darmene sempre la possibilità.
Ho adorato anche come hai inserito il prompt "cristallo" (ma quanto è bello??? Come "la casa di cristallo" XDD), non poteva essere più perfetto e insomma non so mai come dirti quanto questa raccolta sia oro per me!!!
Non posso e non voglio credere che il prossimo capitolo sia l'ultimo. DIMMI CHE NON E' VERO, TI PREGO.
Piango tantissimo T_____T
Vado ad assicurarmi di averla inserita tra le preferite XD
Qualcuno ti dovrebbe dare un premio per questa storia e per l'intera raccolta e spero vivamente che arrivi perlomeno fino al podio perché potrei fare resuscitare Ives se così non fosse! u.u XD

Recensore Master
03/06/20, ore 16:37
Cap. 13:

Tesoro, eccomi qua!
È stato veramente terribile e straziante leggere questo epitaffio che Ives fa a a se stesso. Un ragazzo talmente devastato dalla malattia e dal dolore di desiderare di morire. E questa è una cosa che immagino fattibilissima, perché spesso l'ho sentito dire da persone a me vicine... quando si soffre molto e si sa di non avere una via d'uscita, è normale avere di tali pensieri. E l'eroina, che lo ha portato alla rovina, forse sarà anche ciò che lo aiuterà a far finire tutto, ironia della sorte.
Leggere inoltre di ciò che pensa Ives in merito a Ethan, dopo aver letto la versione del chitarrista in seguito alla morte di Ives, fa struggere ancora di più il cuore, perché i due, in fondo, non si sono compresi: Ives temeva di essere diventato un peso e Ethan non è riuscito a dimostrargli che così non era.
Hai ragione, comunque: certi demoni vanno esorcizzati scrivendo, e oltre ad augurarti buona fortuna per il contest, spero che tu sia riuscita nel suo intento.
Quanto meno, hai fatto riflettere moltissimo me, con questo ultimo capitolo. Ives rimarrà a lungo impresso nella mia mente, non pensavo di essere così tanto coinvolta quando ho iniziato a seguire questa raccolta, quindi complimenti doppi!
Bacioni e a presto!

Recensore Master
03/06/20, ore 11:22
Cap. 13:

Ciao Soul! ♥
Eccomi! Avevo visto l'aggiornamento di ieri, e oggi finalmente ho trovato un attimo!
Questo capitolo secondo me è stato il più 'traumatico' in assoluto, fino ad adesso. Credo sia proprio vero che la scrittura riflette il nostro animo, perchè il dolore di Ives è veramente palpabile, ti giuro che mi ha avvolto così tanto da farmi soffocare. Che posta in questo modo, sembra una frase negativa, ma no, non lo è affatto. Credo che in assoluto sia stato il capitolo capace di trasmettermi più dolore e ansia e tristezza di sempre, e mi dispiace ovviamente sapere che sia stata 'colpa' anche del periodo tremendo che hai vissuto. Però, per quel che può valere, ti ha permesso di scrivere un capitolo estremamente intenso, spero che in qualche modo tu ti sia sentita meglio dopo averlo buttato giù! È difficile -almeno per me- esorcizzare i demoni, nel senso, scrivere di qualcosa di brutto che ti è accaduto, perchè (per quotare Hemingway) significa che devi davvero metterti davanti alla macchina da scrivere e sanguinare. Però poi ne esci più alleggerito, in un certo senso, e spero davvero che questo ti abbia aiutato!
Comunque, l'introspezione del personaggio è davvero micidiale. Un tornado di negatività, di tristezza allucinante, di rimpianto e di paura. Le uniche cose luminose sono Cheryl, l'immagine del cristallo, ed Ethan, due persone che gli hanno dato qualcosa di bello e che lui ha rovinato, nonostante abbia provato a uscire fuori da questa dipendenza. La parte in cui si guarda allo specchio fa venire i brividi, diciamo che praticamente mi hai tolto il fiato durante tutta la lettura. Mi hai fatto sentire oppressa e vabbè in breve mi hai straziato, ma ripeto che è insomma una cosa ottima, sei riuscita pienamente a far percepire al lettore il dramma di questo ragazzo, tutte le cose che ha perso, tutte le cose che non avrà mai.
Ti aspetto con l'epilogo, anche se mi dispiacerà molto! A questa storia mi sono affezionata tanto.
Un abbraccio fortissimo! ♥

Recensore Master
01/06/20, ore 22:48
Cap. 13:

Mi hai davvero straziato il cuore, Soul, mi hai ucciso!
Ma povero, povero, povero Ives, povera stella ç___ç
Io non posso crederci, non voglio crederci; insomma, io beh, so esattamente che cosa succede a Ives, so che muore perché c'è stata anche la storia di Ethan a confermarlo.
Però accettarlo è veramente difficile, impossibile. Tu devi capire che per me Ives è come un fratellino, per me è come se esistesse, se fosse esistito. Gli voglio tanto bene e mi piange l'anima all'idea che possa essergli successo davvero qualcosa di terribile.
È bastata la sua introspezione, è bastato che si guardasse allo specchio, che la tosse lo svegliasse... è bastato davvero poco per farmi morire dentro, per spezzarmi il cuore.
Sapevo che questo capitolo sarebbe arrivato, mi sarei dovuta aspettare tanta sofferenza, ma lui era così innocente, così fragile... lui non è come Ethan, che riesce sempre a trovare la sua strada, che è stato da sempre abituato ad arrangiarsi e a cavarsela. A Ives non è bastato neanche avere delle persone come Ethan e Cheryl al suo fianco, non gli è servito per stare meglio e per uscire dal tunnel della droga.
Non gli è bastato guardarsi allo specchio e ritrovare quella piccola fiammella di vita all'interno di una lacrima.
Non è bastato, davvero... io non so, sono senza parole. Il cuore mi si spezza al solo pensiero, ma povero piccolo Ives... non è giusto, perché sempre le persone più buone se ne vanno? Perché?? Che cavolo di ingiustizia!!!!
Soul, io non so cos'altro dirti... solo che aspetto l'epilogo, anche se ormai le cose per Ives si sono concluse e io sono tristissima.
Ti aspetto con la conclusione di questa meravigliosa raccolta, tu non sai quanto mi sia piaciuta: è stata così emozionante, piena di sentimenti, sensazioni, dolore, dolcezza, innocenza spezzata... non so, beh, non so quali altre parole usare!
Ora ti lascio davvero, e ti faccio tanti complimenti per come hai saputo parlare della straziante dipartita di Ives... sei stata unica.
A presto ♥

Recensore Junior
01/06/20, ore 13:49
Cap. 10:

Recensione premio per il contest "Butterfly Effect" di _Vintage_ {2/3}

Soul! *^*
Tu mi vuoi proprio male, ammettilo! Il mio cuore non può sopportare questa scena bellissima e tristissima al tempo stesso! <3
Che tu sia brava ormai l'ho capito da un pezzo, ma narrare anche di questi momenti riempie il mio cuore di così tante sensazioni che è molto improbabile che io sia in grado di spiegartele tutte, sappi solo che NON leggerò l'ultimo capitolo di questa raccolta di momenti d'Ives... non ne ho il coraggio, lo ammetto, sono un'orribile vigliacca. E' che quando un personaggio mi piace tanto faccio fatica a vederlo "scivolare via" - che poi vabbé, parlo proprio io che sono un vassallo dell'angst, però dettagli xD.
Svarionate a parte, in questo breve racconto c'è davvero molto da dire. Tanto per cominciare, la cosa che in assoluto mi è piaciuta e che ho trovato coinvolgente da morire è ciò che pensa Ives nei primissimi istanti in cui vede Cheryl, che appare un po' come una stonatura di corda, eppure rimane per lui la sorpresa più piacevole. E ciò che chiaramente pensa Ives è quello che si ritrova a constatare anche il lettore, che non può fare a meno di soffermarsi sulla diversità con la quale appare, allontanandosi del tutto dall'ambiente circostante: una ragazza acqua e sapone, che forse è anche consapevole d'apparir fuori contesto.
Nonostante questo - o per meglio dire, soprattutto per questo - Ives ne rimane così colpito da concedersi il pretesto per poterla conoscere. La cosa adorabile, come sempre, è il modo impacciato con cui il tuo protagonista tenta il "disperato" approccio, salvo poi rilassarsi a mano a mano che la conversazione procede per il verso giusto. Eppure, la fragilità d'Ives si evince nuovamente quando Cheryl afferma di non avere granché a genio l'ambiente dei concerti, cosa che lo fa quasi sentire in colpa per essere così e fuori posto a parlare con lei. Tuttavia, affascinato dalla ragazza, si convince che non gli importa e di vivere il momento, concedendosi forse d'essere anche un po' più se stesso.
La scena che chiaramente mi ha fatto più sbiancare è stata quando Cheryl s'accorge dell'ematoma che Ives ha sul braccio: sarà stata la prima persona, sarà stato il contesto, ma anche io ho sudato freddo come il tuo protagonista! *^* Anche qui devo ammettere che mi hai fatta davvero rabbrividire: ho immaginato Ives, così fragilino e speranzoso finalmente di poter avere l'opportunità di conoscere qualcuna che gli interessa davvero, salvo poi farsi venire un attacco di panico perché Cheryl si accorge del livido. Cioè, io sono morta, te lo dico.
Mi sento al posto giusto nel momento giusto. Ma quanto è tenero? QUANTO?! Te lo dico chiaramente, dovresti essere arrestata per queste frasi xD. Il tuo Ives è davvero di una dolcezza disarmante e a tratti gode di quell'ingenuità ch'è tipica dei bambini. Sì, direi che se dovessi definire ancora una volta Ives l'epiteto perfetto sarebbe proprio che è un bambino di cristallo, di quelli che brillano un sacco solo se sono alla luce del sole. E' splendido il modo con cui riesci a delinearlo, sembra reale ogni volta che leggo uno dei suoi pensieri. E non posso fare a meno di tifare sempre per lui, perfino nei momenti in cui ciò che sta facendo è sbagliato.
Dico davvero, ancora una volta sei stata eccezionale e mi sono anche stancata di ripetertelo così tante volte da farti venire la nausea! ^^
Io so già che piangerò, e - ripeto - sarà colpa tua! <3
A presto, 

Ever/Vintage

Recensore Junior
29/05/20, ore 13:43
Cap. 9:

Recensione premio per il contest "Butterfly Effect" di _Vintage_ {1/3}

Cara Soul, ho fatto un casino e ti avevo lasciato la recensione al prologo, per cui ho preferito riscrivertela qui! ^^
Come ti avevo già accennato era abbastanza scontato che mi dessi alla lettura della storia di Ives, selezionando quelle scene che mi hanno scossa - in senso positivo - di più. Fermo restando che credo che tutti questi racconti siano stupendi, ho scelto di partire proprio da quello che conosco meglio, perché è il punto di vista d'Ives su una storia che già conosco. Ebbene, parto subito col dire che, rispetto al Pov di Ethan ch'è così intriso di logica e raziocinio seppur con una profonda emotività, fin dai primi istanti di questa storia l'emozione che mi suscita Ives è un tragico ossimoro: una natura ambivalente, carica di paura e disprezzo verso se stesso, ma anche di una sorta di vagheggiamento e di senso di perdizione che sono davvero stordenti persino per chi legge. Ives appare davvero perso nei meandri di una mente contorta, che aspira a stare meglio ma che ricerca quel di più in qualcosa che in realtà toglie tutto.
E, se da un lato si spera che Ives possa riacquisire il lume della ragione e comprendere che ciò che sta facendo è sbagliato, dall'altro non si può far altro che provare persino tenerezza per la sua incredibile fragilità, che non si esprime solamente in termini emotivi, ma anche fisici: è così debole e gracile che non riesce nemmeno a spuntarla nella colluttazione con zia Maura, figura della quale ci si innamora subito, specie per la pacatezza con cui la descrivi. Eppure, proprio per questo amore incondizionato che la lega a suo nipote che considera alla stregua d'un figlio, zia Maura lo lascia andare perché stanca di vederlo rovinarsi. Per certi aspetti, è come se provasse le stesse cose di Ethan, salvo però concedersi a del sano egoismo pur di non vedere distrutto dalla droga suo nipote.
Ancora una volta il tuo stile la fa indubbiamente da padrone. Ogni scena è trattata benissimo, persino gli stessi pensieri di Ives sono spezzati e inconcludenti proprio come il flusso dei suoi pensieri. La cosa che forse sciocca di più è proprio la consapevolezza del tuo protagonista: per certi versi, è come se Ives sapesse perfettamente quello a cui sta andando incontro, ma invece di voltargli le spalle, abbraccia il suo destino, quasi come fosse certo d'esser destinato a quel percorso.
So già che mi pentirò di leggere fino all'ultimo, ti avviso che sarai responsabile delle mie lacrime! *^*"
Come sempre, bellissima storia e bellissima introspezione, davvero concedimi il tuo dono! xD
A presto,

Ever/Vintage
(Recensione modificata il 29/05/2020 - 01:43 pm)
(Recensione modificata il 29/05/2020 - 01:44 pm)

[Precedente] 1 2 3 4 5 [Prossimo]