Recensioni per
Dammi mille baci
di padme83

Questa storia ha ottenuto 160 recensioni.
Positive : 160
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/06/22, ore 18:42
Cap. 20:

Mi ha fatto venire i brividi in questa orrenda bollente giornata di questa terribile estate. Il linguaggio è crudo, molto più del solito, perché non ci sono più freni e barriere. È un addio, doloroso e amaro, ma il sapore sulla lingua e sul corpo è sempre quello. L'amore non cambia, quando è così. O forse si, ma lascia impronte così profonde che non va mai via davvero. Adoro come hai descritto Gellert, la pelle tesa sugli zigomi, la fortezza delle sue difese crollata ancora una volta, ancora per un attimo, per lui e solo per lui.
Non è mai davvero un addio. Le loro strade qui si dividono, dopo questo incontro, ma non si perdono mai di vista. Si ritroveranno, in un tempo che ora non gli appartiene. Dopo, chissà dove, chissà come. Ma sono anime legate, per sempre. Che meraviglia Padme, quanto dolore e quanto splendore. Grazie.

Recensore Master
17/04/22, ore 00:08
Cap. 20:

Mia cara Padme,
come ti avevo detto non potevo di certo farmi scappare questo aggiornamento che mi ha sorpreso e aperto il cuore perché con quello scambio di battute sono tornati ad accenderti come un fuoco di san Giovanni e ti hanno travolto come un tornado, come tutte le grandi passioni che sono fonte di soddisfazione estrema ma talvolta anche di grande dolore.
E in questo righe è proprio un tornado che ho visto: di pensieri ed emozioni, di amore, consapevolezza e patimento ma mai, mai!, rimpianto. Gellert e Albus si sono ritrovati ma lo sanno che quella sarà la loro ultima occasione, hanno preso una decisione e come uomini fermi nei propri ideali, nella loro testardaggine in cui nessuno è disposto a cedere, i sentimenti si fanno da parte per quello che entrambi ritengono il loro bene superiore: chi ha deciso di stravolgere il mondo e chi ha deciso di proteggerlo. Eppure c'è ancora un piccolo, interminabile attimo in cui quella fiamma -  che entrambi sentono ancora viva, calda, bruciante - li travolge e li consuma, la volontà è forte ma il corpo cede, cede alle lacrime di quello che ha tutta l'aria di essere un addio. Ma c'è ancora una bolla, in quella pausa di riposo dell'amore, per abbracciare persino il respiro dell'altro, per dire in silenzio tutto quel che non si dice (per citare un gruppo a noi molto caro). Il distacco è imminente ma niente è rinnegato, loro sono una cosa sola, le due facce della stessa medaglia, il riflesso del solito specchio e c'è ancora il momento di un ultimo bacio e imporsi un' autodisciplina di ferro per non soccombere al richiamo dell'amore. La scelta è fatta non si può tornare indietro e, per un istante, Albus ne sente tutto il peso ma c'è solo una cosa da fare ed è andare avanti.
Ho davvero apprezzato questa conclusione e ci tenevo particolarmente a passare prima di vedere il film perché, già lo so, quando loro saranno insieme, il mio pensiero andrà inesorabilmente a te.
Come sempre vederti spuntare fra gli aggiornamenti mi rende sempre molto contenta, il perché lo sai <3
Ti mando davvero un enorme abbraccio e ti faccio i complimenti per aver concluso questa avventura con un cerchio degno dei migliori artisti che ha saputo intrecciare più passioni. Come ti ho detto tante volte, il tuo talento è indubbio c'è poco da fare.
Ti rinnovo i miei più sinceri auguri di Buona Pasqua e, visto l'orario, ti auguro anche una buona notte!
Ti mando un altro abbraccio perché non sono mai abbastanza!
A presto
Cida

Recensore Master
16/04/22, ore 15:57
Cap. 20:

Padme <3
Finalmente eccomi a recensire quest’epilogo che, lo ammetto, mi ha sorpresa. Pur essendo al corrente di tutto, non mi aspettavo che di punto in bianco pubblicassi quest’ultimo capitolo, ma comprendo il senso della scelta e il tempismo.
Quando mi sono riavvicinata al mondo dei fandom, non sapendo da dove ricominciare, ho scelto di andare sul sicuro e di leggere le storie che avevi pubblicato nel frattempo, senza curarmi del fandom o di altre minuzie, ma badando all’unica cosa che davvero importa: la qualità. E, se su questa non ho mai nutrito dubbi, lo stesso non potevo dire circa questo pairing. Intendiamoci: non era una NOTP, ma non mi trasmetteva grandi emozioni. Ero al corrente della sua esistenza e ne prendevo atto, stop. Perciò lo dico con orgoglio: di Albus e Gellert io mi sono innamorata grazie alle tue storie, alle tue frasi che sono ricami tanta è la cura con cui tessi le parole, le scegli, le unisci andando a creare pezzi che sono unici e che avvolgono il lettore.
Ho apprezzato particolarmente la scelta di non far dialogare direttamente i protagonisti: come hai sottolineato, ormai non è più tempo delle dichiarazioni, non c’è più modo, ma forse e soprattutto non ve n’è la necessità. Ciò che sono stati ora è un segreto che alberga nel punto più intimo della loro anima, quello cui un tempo si sono concessi reciprocamente accesso; la realtà ha messo all’angolo ogni sogno e speranza, ma non può – non potrà mai, nulla potrà mai – cancellare un simile legame. È una connessione di anime, non di corpi, è una spirale che ogni volta li porta a precipitare all’infinito. Quest’ultima volta è l’addio definitivo che spezza il respiro in petto ma che non può non essere; e tra tutti i modi in cui tale situazione può essere descritta, tu hai scelto il più autentico e doloroso, soffermandoti su Albus e i suoi gesti solo apparentemente consueti, banali.
In conclusione, grazie, Padme. Grazie per avermi fatta innamorare di questa coppia, ma soprattutto grazie per regalare al mondo la bellezza coi tuoi scritti (e sappiamo tutt quanto ci sia bisogno di bellezza in questo mondo) e aver offerto a questo fandom delle storie che vanno ben oltre il concetto di fanfiction. Tu hai un dono.
Spero di rileggerti presto, prestissimo. Nel frattempo, ti mando un abbraccio fortissimo e ti auguro buona Pasqua! <3 <3 <3
Euridice100

Recensore Master
11/04/22, ore 17:04
Cap. 20:

Io non so bene come iniziare questa recensione, quindi comincio dalla parte facile.
Quando ho visto il link alla storia, ho detto "corro", e poi me ne sono rimasta in silenzio. In realtà, sono corsa davvero a leggere, e mi sono emozionata moltisismo, e poi ho riletto nei giorni seguenti, e ho continuato a emozionarmi, ma non ho mai commentato. Un po' perché aspettavo di avere abbastanza tempo per sedermi con calma e scrivere qualcosa di più di un commento al volo che potessi mettere insieme al cellulare senza farmi venire i crami alla mano dopo dieci parole. E un po', soprattutto, perché il senso di svolta ineluttabile di questa storia mi rende difficile pensare di commentare con la stessa leggerezza di quando commento una storia qualsiasi, e allora ho continuato a rimandare.
Ma, come direbbe qualcuno, mi conosco, e per me il passo fra rimandare e rinunciare è brevissimo, e non mi sarei mai perdonata se alla fine mi fossi ritrovata a rinunciare a questa storia.
E allora sono qui, senza il tempo di cui avrei bisogno e senza sentirmi pronta come vorrei, ma non potevo non commentare anche quest'ultimo passo di due personaggi e un universo narrativo che, spero che tu lo sappia, mi hanno sempre emozionata moltissimo e sono stati davvero una luce in questo ambiente. Credo di avertelo già detto, ma la tua è una delle penne più originali e talentuose che io abbia mai incontrato in questo ambiente, e se ci sono stati tanti bocconi amari con cui fare i conti in questi anni, di una cosa non mi sono mai pentita e sono sempre stata grata: aver avuto la possibilità di leggere le tue storie è stato qualcosa che mi ha arricchito moltissimo, che ha dimostrato quanto grande possa essere una fanfiction, quanto due personaggi possano entrarti sotto la pelle e diventare un vero e proprio universo poetico.
Trovarli qui, così frammentati, così tormentati, più consapevoli che mai delle distanze che poi restano comunque i volti di un'unica anima è stato straziante. C'è tutto, ci sono tutti loro, c'è tutto il senso del loro rapporto e dell'essere sempre e comunque uniti e vicinissimi, anche quando allontanarsi sembra l'unica alternativa possibile.
Il tuo stile è sempre qualcosa di meraviglioso, ma qui, davvero, è bellissimo vedere tutta la cura, quanto ogni parola, ogni segno grafico, ogni dialogo messo tra parentesi e spezzato e graffiato sia esattamente l'unica scelta possibile.
Sei brava, sei tanto, tanto brava, e questa storia è tanto, tanto più di una semplice storia.
Vorrei riuscire a dirti di più, ma mi limito a mandarti un abbraccio enorme!

Recensore Master
08/04/22, ore 00:24
Cap. 20:

Albus e Gellert sono indubbiamente due anime gemelle, destinate a stare insieme in eterno.

In poche righe riesci come sempre, a far trasparire tutto il desiderio fisico che provano i due giovani l'uno verso l'altro.

Così come i loro disperati sentimenti d'amore, ovviamente.

Ottimo epilogo, in una raccolta eccellente.

A presto. 💖
(Recensione modificata il 08/04/2022 - 12:25 am)

Recensore Master
06/04/22, ore 18:46
Cap. 20:

Finita... Cavolo.
Lascia un po' di amaro in bocca, ma è giusto così. È giusto alla quasi vigilia dell'uscita del film che conferma questo amore difficile che ti e ci ha fatti innamorare di questi personaggi e di questa storia.
Non vedo l'ora di vederlo, ma per ora mi aggrappo saldamente al modo in cui tu li hai descritti, resi veri, vivi, appassionati e passionali.
Posso solo immaginare quanta energia richieda una raccolta di momenti tanto intensi e vividi come tu ce li hai donati, quindi grazie.
Se scriverai ancora di loro, fai un fischio perché non voglio perdermeli.
Sei stata straordinaria ad arrivare fino a qui.

Recensore Master
06/02/22, ore 17:26

Cara Padme,

Io dovevo passare qui mesi fa, ma purtroppo la vita ha preso altre pieghe. Non sono scusabile, ma, se può valere, il fatto di non essere riuscita più a passare da te era (è) uno dei rimpianti di questo inverno. Ma se il 2021 è stato un anno orribile per quanto concerne il mondo della scrittura e delle recensioni, spero che il 2022 sia un po’ più sereno e quindi eccomi qui, a ritrovare Albus e Gellert, curiosa anche di scoprire quei nuovi personaggi di cui ho sbirciato quei bellissimi aesthetic/foto/cose. Poi magari riapproderò anche in altri lidi, ma ho rubato fin troppo spazio alla recensione di questo bellissimo capitolo. Leggerti dopo tanto tempo è stato come rimettere il golf di cachemire preferito in una serata d’inverno. Loro trasudano passione e le molte immagini relative al fuoco e all’oro di cui Albus, come suggerisce anche il nome e come tu ci hai insegnato, è signore, contribuiscono a rendere l’alcova dei due amanti più luminosa, più calda, più passionale.

Emerge preponderante la complicità tra Albus e Gellert, declinata in quella sempre splendida parità con cui l’hai creata e che si riscontra tramite i ghigni complici, i giochi d’amore e quella libertà che solo fare l’amore con qualcuno con cui ci sentiamo perfettamente a nostro agio consente. Loro sono così. Tu scrivi e si intuisce la tensione che li spinge ad amarsi con una passione fisica e cerebrale, descritta sempre con l’eleganza che ti contraddistingue. Ecco allora che le scie di baci quasi catulliane ricorrono nella storia, comparendo sia nel rituale della svestizione che nell’amplesso, ci trascinano in un vero e proprio vortice. La cosa che ho apprezzato di più è stato quel ridacchiare di Albus, quella sua consapevolezza, quel suo dirsi “siamo insieme, conta solo questo.” Non importa chi dei due – e hanno entrambi bei caratterini, lo sappiamo bene – convincerà l’altro, non importa chi conquisterà l’altro facendolo gemere. Stilisticamente trovo tutto meraviglioso, come sempre. Quel dialogo finale, senza punteggiatura, in corsivo, è un botta e risposta cesellato con particolare grazia.
Un abbraccio forte e un milione di scuse: mi sei mancata! <3
Shilyss

Recensore Master
26/11/21, ore 17:21
Cap. 19:

Cara Padme,
eccomi qui!
Finalmente riesco a ritagliarmi un momentino e dirti che cosa mi ha trasmesso questo fondersi di passioni nuove, con quelle che non potranno estinguersi mai.
E sono estremamente contenta che questa novel che ti ha catturato ti abbia spinto a scrivere di un momento antecedente alla loro relazione: Gellert e Albus già si conoscono, già sono amici, già non possono fare a meno l'uno dell'altro ma, forse, non è ancora chiaro cosa si nasconde effettivamente dietro a questo bisogno, anche se cominciano a sospettarlo.
Le loro anime, però, sono già perdute, collegate: Gellert, anche a distanza, già sente che Albus è preda della sua solita agitazione notturna, che in quella notte per entrambi il sonno tarda ad arrivare.
Ma mentre Albus cerca conforto in una lettura davanti al camino, Gellert che non è per niente paziente di natura, non può che raggiungerlo… quanto è irruento il ragazzo XD
E, magari non gli sarà ancora chiaro al 100%, ma non si può dire che Gellert non guardi Albus con gli occhi dell’amore, intento a non perdersi nessun particolare: dalla linea della bocca, alle clavicole, alla sua pelle immacolata, l’azzurro degli occhi e, soprattutto, i capelli! Hai saputo descriverli in maniera bellissima, come se in quel momento non siano solo una caratteristica di Albus ma, davanti allo sguardo attento dell’altro, diventino per un attimo un nuovo personaggio, il vero protagonista della scena. Perché quei capelli rossi come il fuoco che arde nel focolare, sono vivi: un richiamo straordinario a cui Gellert non può resistere ed è per questo che osa. Li tocca e li saggia, con le dita, con la bocca, il naso… facendo una scommessa enorme, perché quel gesto è il varcare un confine, la ricerca di un’intimità che può creare grandi cose ma anche distruggere tutto. E, invece, Albus semplicemente sorride e quel sorriso è l’inizio di tutto, una nuova alba dirompente, a cui anche l’indomito Grindelwald non può che piegarsi e impazzire nella sua luce.
Questa one-shot me la sono proprio goduta, apprezzando enormemente ogni tuo rimando, ogni tua accurata scelta di parole. Ogni volta che, poi, accompagni i tuoi scritti con De André, lo sai, mi fai enormemente felice.
Alla lettura delle note non ho potuto fare a meno di sorridere, visti gli innumerevoli punti d’incontro che questa nuova passione ha con i tuoi adorati e – soprattutto- con uno in particolare, se non è destino questo… possiamo dirlo? 😉
Al solito trovarti a fare capolino su questi lidi è sempre un estremo piacere!
Ti mando un gigantesco abbraccio <3
Cida

Recensore Master
22/11/21, ore 18:55
Cap. 19:

Io: INNAMORATA.
Quest’esordio riassume bene le sensazioni scatenate in me dalla lettura di questo tuo ennesimo gioiellino. <3
Mi è piaciuto il fatto che stavolta ti sia concentrata sul pre-relazione tra questi due bellissimi disgraziati: sai bene quanto io ami, per praticamente tutte le OTP, la fase precedente il concretizzarsi, materiale o meno, del sentimento, il periodo in cui esso sboccia e matura senza che i protagonisti ne abbiano effettiva contezza e possano, anche solo vanamente, tentare di resistergli.
Anche se, in questo caso, Gellert mi dà l’impressione di essere consapevole che Albus non è un amico, un fratello, una mente eccelsa degna compagna di studi e ambizioni. Non a caso, nella noia di una notte di pioggia, è da Albus che si reca, è sua la compagnia che brama.
“E poi volevo vederti, e stare con te, e ascoltarti, parlarti. Ci sono così tante cose che voglio – che devo, che ho bisogno di dirti.” : esistono forse parole più belle per definire un sentimento che nasce? <3
Ma chi è Albus? È altro, qualcuno che non si sa ancora definire appieno, ma che esiste, tangibile e materiale e al tempo stesso evanescente – perché ogni passo potrebbe rivelarsi sbagliato e frantumare l’illusione di cristallo tra loro.
Eppure, questo passo di coraggio Gellert lo compie e no – non si rivela essere falso. Sfiorare una ciocca è un gesto innocente, ma stavolta assume dei contorni così viscerali, carnali che la situazione non può non evolvere in una vicinanza che, da mentale, diventa fisica. Il turbinio di emozioni che avvince Gellert travolge il lettore, lo trascina col personaggio, chi legge vive con lui l’incanto di dueocchi azzurri che sanno già tutto, l’incredulità della presa di coscienza, lo stupore, il desiderio, la paura – perché si potrà anche essere uno dei maghi più potenti al mondo, ma in certi momenti persino la magia più portentosa è neve al sole – e, infine, la meraviglia.
Altro elemento che ho apprezzato è il dettaglio fondamentale dei capelli sciolti di Albus non introdotto immediatamente, ma solo all’ultimo: hai costruito la scena in modo molto cinematografico, anche in questa scoperta accompagni il personaggio E il lettore. Ma solo un folle avrebbe dubbi sulla tua maestria tanto nel descrivere simili momenti. <3
(Ma quanto sono belli i capelli di Albus? Al di là del mio ben noto amore per i capelloni, quella cascata fulva farebbe davvero girare la testa!)
Bravissima come sempre, tesoro. La magia che regali con le tue righe è merce rara: prenditi cura di questo tuo dono e vanne fiera, sempre. Sono in pochissime le persone che possono vantare un’abilità simile nel rendere pensieri, parole, scene e soprattutto emozioni. <3
Spero di rileggerti presto, bellezza; un bacione!
C.

Recensore Master
17/11/21, ore 21:56
Cap. 19:

Ciao, mia cara!
Come sempre, trovare un tuo aggiornamento è un po’ come scoprire che Natale è arrivato in anticipo.
E, davvero, io ormai non dovrei stupirmi più di nulla, perché ormai posso dire di conoscerti abbastanza come autrice e di sapere quanto tu sia brava e quanto tu possa creare meraviglie, ma ogni volta io resto stupita dalla tua capacità di trovare sempre nuove prospettive per parlare di loro.
Ho davvero amato questo contesto, vederli così giovani e ancora all’inizio dell’esplorazione del desiderio e del sentimento che li unisce. È stato interessantissimo conoscere questo Gellert, che è impaziente e irrequieto, che se la notte non riesce a prendere sonno non può fare altro che cercare Albus, il suo Albus. E Gellert è sfrontato, ed è sfacciato, ma è una sfacciataggine che non pronuncia ad alta voce – anche se Albus la conosce, la coglie tutta, ed è bellissimo vederlo così pronto ad accogliere la noia di Gellert e ad assecondarlo.
C’è tutta l’impazienza che li coglie quando sono lontani – anche quando la lontananza sono solo una manciata di metri e qualche muro di mattoni – c’è il loro bisogno di trovarsi, di trovarsi sempre e comunque, perché il tempo non basta mai, le cose da dire e da fare sono sempre troppe, e ogni separazione è un po’ una piccola morte.
Il modo in cui il desiderio emerge improvviso, come emerge dalla visione di un’immagine più intima, destinata a pochi (e di certo non al pubblico) della chioma sciolta di Albus è stupendo.
Perché c’è tutto, qui c’è tutto ciò che ci sarà, e c’è tutto quello che hai già magistralmente rappresentato nelle tue storie, e come sempre tutto ciò emerge con una forza emotiva che raramente ritrovo altrove.
Insomma, io come sempre vorrei avere più tempo e più parole per recensirti come si deve, ma ci provo, ci provo sempre, perché le tue storie sono preziose e non posso pensare di non leggerle.
Ti abbraccio forte!

Recensore Master
15/11/21, ore 13:27
Cap. 19:

Nelle giornate di pioggia si accentua maggiormente la complicità tra Albus e Gellert, che si rifugiano nella propria stanza scambiandosi dolci effusioni d'amore.


E lontani da sguardi indiscreti.


Questo tipo di atmosfera è molto suggestivo, complimenti davvero.


Ottimo lavoro, e a presto. 🌷🌷

Recensore Master
14/11/21, ore 18:59
Cap. 19:

Una notte insonne e la decisione di alzarsi, correre sotto la pioggia e precipitarsi a casa di Albus... Potrebbe sembrare un modo di fare estraneo a Grindelwaldt, eppure il giovane Gellert che ce lo vedo, che preso da un'ansia indecifrabile, semplicemente si butta, va a cercare il suo amore, il suo compagno, l'unico che lo capisce, che lo eguaglia, che condivide la sua 'visione'.
E la visione, lungi dal ragionare dei massimi sistemi, si rivela un Albus più terreno, più irresistibile nel suo essere 'domestico'.
C'è qui una seduzione che nessuno dei due si aspettava, è il destino che lo vuole... e hai ragione: l'immagine del girasole è troppo bella e, in questo contesto, anche perfetta.
(E poi sono andata a cercare su Google la giada bianca perché, devo averla vista per forza da qualche parte, ma l'avevo completamente rimossa). ^^'
A presto. ^^

Recensore Master
24/10/21, ore 01:12

In ritardissimo, ma alla fine arrivo sempre!
Io mi chiedo come tu faccia. Come tu riesca a rendere in maniera così autentica, sincera, viscerale l’amore di Albus e Gellert da portare a immedesimarsi tanto. Tu fai sentire i personaggi, non solo assistere alle loro vicende: le loro emozioni sono palpabili, si fanno carne, avvincono il lettore e lo trascinano con sé.
Dovrebbe esserci un avviso su questo sito: AP e DP, avanti Padme e dopo Padme. Perché leggere le tue storie cambia, cambia in meglio ed è totalizzante – non c’è aggettivo migliore per descrivere le tue doti da autrice.
Io logica la vedo, nel tuo racconto, e anche tanta. Hai saputo modellare ulteriormente un prompt che già sembra ideato per loro, così tanto diversi e simili che solo questo “scambio” – di umori, sentimenti, di anime – può placare la loro essenza. Ma non è quiete – loro non conoscono questa parola. La stessa descrizione dell’amplesso lo dimostra: c’è furia, in loro, un desiderio potente e antico che li sopraffà e li porta a sfidarsi, lottare, senza che la dolcezza possa mai davvero prendere il sopravvento. E va bene così – perché questi sono loro: feriti, disillusi, inquieti, mai domi. La loro energia è un fuoco che divampa sin dal principio, da quel fare l’amore con gli occhi che è preludio di un’esplosione che non lascia scampo.
“Dolore acuto e disperato sollievo”: possibile che, descrivendo il sorriso di Gellert, tu abbia saputo riassumere in sole quattro parole tutta l’essenza di un amore lacerante?
Sai che, per mia indole, purtroppo non sono in grado di non pensare al “dopo”. Ebbene, Albus che si interroga su come possa esistere qualcosa dopo Gellert è una piccola fitta al cuore: perché quel dopo lui sarà costretto a conoscerlo, sarà costretto a trascorrere molti anni col mero ricordo di quel qualcuno che gli ha spaccato la vita in due e che lui stesso sarà costretto a sconfiggere per il vero bene superiore cui deve immolare un amore che è esso stesso prezioso più dell’oro.
Un amore che, citando i versi a inizio capitolo, “mai non muore” – quella canzone! <3
Sei sempre garanzia di qualità, tesoro. Complimentarmi è troppo poco, ma è tutto ciò che posso fare, rinnovando la speranza di leggere ancora i tuoi – e non lo dico certo per piaggeria – capolavori.
A presto, spero! Un bacione! <3 <3
C.

Recensore Master
20/10/21, ore 14:50
Cap. 15:

Cara Padme, eccomi qui.
Finalmente riesco a ritagliarmi un po’ di tempo per tornare da te e da loro.
Questa volta ho deciso di farmi catturare da questo titolo perché “Cocci” apre il via ad infinite letture e svolgimenti ed ero molto curiosa di scoprire che uso ne avresti fatto tu.
Il primo che ci mostri è proprio il concetto letterale con Gellert fuori da casa di Albus, suo malgrado spettatore di qualcosa che si consuma al di là di quelle mura, probabilmente l’ennesimo litigio fra Albus e Aberforth in cui lui stesso c’entra sicuramente parecchio.
La fuga di Albus nella sua stanza, quell’apertura concitata delle finestre, quella necessità impellente di aria fresca e di fuggire da tutto ciò che quella casa tarpa, sovrasta, annega.
E Gellert sotto a quella finestra è la tentazione, tutto ciò che Albus vorrebbe seguire che, però, sente di non poter fare ma, nonostante tutto, il loro legame è così forte che non può non chiamarlo e, come è facile aspettarsi, Gellert non può resistere, tanto che lo smaterializzarsi per arrivare il prima possibile diventa un’azione istintiva e naturale.
Lo struggimento interiore di Albus in questo testo è talmente pulsante che è quasi palpabile anche se il punto di vista è quello di Gellert che, come ben sappiamo non è uno sciocco, e se ne accorge a sua volta, cominciando ad incrinare le sue sicurezze che sfociano in quella necessità di contatto, come a volere rimarcare il loro legame, il loro appartenersi, il suo esserci. Ma questa volta non è abbastanza perché non basterebbe mai il mondo per Albus, soprattutto se averlo significa voltare le spalle a quella famiglia tanto amata e odiata al tempo stesso. Quell’intuizione non si può dimenticare, si può solo nascondere, come una crepa girando il vaso. Gellert non ha bisogno di sognare di avere un amico per cui dare la vita o riceverla, perché lui ha molto più di questo, perché lui ha il suo blu.
Questo battuta finale è l’ultimo appiglio di Grindelwald, come se fosse un grandissimo all-in perché lo sa che quella crepa che gli ha visto nello sguardo, quel dubbio che ha colto non lo potrà dimenticare, perché per ora è solo un fremito ma, già lo sa, si allargherà e frantumerà, riducendo tutto in cocci ed è per questo che così infastidito da quella domanda.
C’è, però, una bellissima arte giapponese che si chiama Kintsugi che risana gli oggetti riempiendo d’oro e d’argento le linee di frattura, cosicché le ferite diventino motivo di vanto e non vergogna e noi lo sappiamo bene che, dopo una, cento, mille vite di dolore, arriverà quel momento in cui le loro anime, che in realtà sono una, brilleranno come e più dell’oro.
Un grandissimo abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Master
08/10/21, ore 22:52

Ciao, mia cara!
Eccomi finalmente a riuscire a mettere insieme qualche parola su questa storia bellissima, che tu come sempre ci restituisci con un’intensità di sentimenti unica. 
È stato un piacere immenso ritrovarti fra gli autori attivi, perché credo davvero che ogni frammento di questa splendida raccolta sia un vero e proprio dono, ed è sempre un piacere leggerti.
Questo prompt, poi, non poteva che parlare a loro e di loro, e tu hai saputo dargli un’ampiezza interpretativa meravigliosa. 
Loro sono bellissimi, e il modo in cui riesci sempre a rendere la profondità e l'indissolubilità di questo legame è qualcosa di sublime. Lo è sempre, e lo è a maggior ragione qui, quando la loro comunione e la loro capacità di comprendersi e di comunicare in un modo così tanto radicale e intimo va davvero oltre ogni confine, raggiungendo un'intensità sublime. Il fatto che le loro anime davvero siano in comunione è stupendo, e questo cominciare a fare l'amore con gli occhi è qualcosa di estremamente sensuale, ma è anche molto di più, perché è il segno di quanto questa comunione sia una vera e propria totale appartenenza.
È bellissimo il modo in cui il prompt viene pian piano a prendere corpo, con questa migrazione di anima che qui ha una concretezza commovente e una forza straordinaria.
Scrivi sempre meraviglie, e sempre io mi ritrovo un po' a corto di parole, a cercare di dirti qualcosa che non so esprimere fino in fondo e a fare i conti con dei commenti che faticano molto a raggiungere la profondità di analisi che vorrei avere.
Ma leggerti è una delle cose più belle che io abbia fatto su questo sito, e per questo ti ringrazio per continuare a condividere qui cose così preziose.
Ti abbraccio forte!

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