Recensioni per
Waiting Awake
di Kim WinterNight

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
07/01/21, ore 21:14

13° Classificato
Kim_/Kim Winternight

Waiting awake
 
 
Tot: 40.25/45
 
 
 
Titolo: 3/3
 
Il titolo è molto bello e, a mio parere, estremamente azzeccato rispetto a quello che è il tema principale della OS. In più, secondo me (sebbene io preferisca di norma i titoli in italiano), la scelta di usare l’inglese si rivela assolutamente vincente: è molto conciso, di semplice comprensione e soprattutto ha una sua scarna poeticità che mi è piaciuta molto.
 
 
Grammatica e stile: 12.25/15 (divisi in  9.25/10 e 3/5):
 
La grammatica è corretta, vi è solo un’imprecisione in tutto il testo, a livello di senso della frase, che provvedo immediatamente a segnalarti:
 
«né il giorno successivo e quelli seguenti» → “Né…e” è un costrutto fondamentalmente usato nel parlato, la forma grammaticalmente corretta sarebbe quella della doppia negazione, ovvero “né…né”. Anche perché, se ci riflettiamo, non ha nemmeno molto senso come frase, con la e al posto del né. – 0. 75 pt.
 
Per il resto, il testo è assolutamente perfetto e non vi sono refusi né incertezze di tipo grammaticale, si intravede la grande cura che vi sta dietro.
Sono rimasta un po’ meno soddisfatta dallo stile, vi ho quasi trovato una discrepanza con altre storie tue che ho letto, non so, devo dire che mi hai convinta leggermente meno del solito.
In primo luogo, secondo me vi è un po’ una preponderanza, a tratti eccessivi, di frasi molto brevi. È una scelta che a tratti funziona, perché conferisce una certa concitazione al testo, che nei momenti dell’abbandono risulta essere un’espediente molto buono. Ma, per tutta la storia, secondo me il risultato è un po’ eccessivo e in più punti sfiori un effetto singhiozzante, che risulta essere disturbante nell’insieme della semplicità che è caratterizzante del tuo stile.
Questo che ti sto dicendo, secondo me risulta particolarmente chiaro da comprendere con una frase in particolare, che ti riporto:
 
«Ethan smise di andare a scuola e smise di dormire. Era convinto che suo padre sarebbe tornato da lui solo se non avesse mai chiuso occhio, specialmente di notte» → La seconda proposizione è una specifica della prima, perché separarle con il punto fermo?
 
Ribadisco, secondo me la tua è una scelta stilistica che funziona e non funziona, forse non ci avrei scritto una storia intera così, ma alcune parti (come gli appunti del padre di Ethan) sì.
Spero di essere stata chiara, ovviamente scrivimi pure se ti servono ulteriori specifiche, comunque sottolineo che il mio giudizio nel complesso è e rimane assolutamente positivo.
 
 
Originalità: 5/5
 
La tua storia si inserisce in un contesto molto complesso, che è quello dell’utilizzo delle droghe, in una maniera così delicata e al contempo interessante che già potrei chiudere tutto qui e dire va bene, andiamo alla Caratterizzazione.
Il punto forte, in questo contesto, della tua storia è che sicuramente vi è una rivisitazione in una chiave molto personale di un concetto usato e abusato come è quello della tossicodipendenza, considerazione che mi permetto di fare anche alla luce delle altre storie che ho letto su questo tuo universo narrativo. Ecco, secondo me la grande cosa che giova all’originalità di questa storia è che non è una storia, è appunto un universo fatto di personaggi insoliti, nuovi, che interagiscono in maniere molto interessanti tra di loro.
Molto bene!
 
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
 
Anche qui, c’è molto poco da dire. Io ormai mi sto quasi abituando a muovermi in questa trama così complessa che hai creato, ed è una sensazione davvero bellissima, perché è come un puzzle cui aggiungo pezzi a ogni tua storia nuova che leggo. Ed è così anche per la caratterizzazione, a ogni storia che leggo si aggiungono specifiche su personaggi che – volente o nolente – mi stai facendo conoscere e amare.
Ma andiamo con ordine. Principalmente la storia parla di Ethan e suo padre, quindi vorrei concentrarmi su loro due, dato che i personaggi secondari non sono riusciti a influenzare la mia valutazione in maniera incisiva.
Il padre di Ethan è molto interessante, hai descritto molto bene il suo tormento e le sue fobie, come tu stessa le chiami. Mi sono piaciuti molto i suoi appunti, che ho trovato molto credibili, specialmente nel fatto che essi siano scritti in uno stile che si discosta leggermente da quello del resto della storia, quindi dal suo punto di vista ti direi molto ma molto bene, è sicuramente la cosa che più mi ha convinto della storia.
Anche Ethan mi è piaciuto parecchio, ma immagino fosse intuibile dal votone che ti ho messo, ma comunque spiego il perché anche se mi sembra una cosa superflua. In primo luogo, mi piace come tu sia riuscita a renderlo coerente con il sé stesso del futuro anche nel contesto di una kidfic, non è mai facile caratterizzarli in maniera credibile e invece tu ci sei riuscita molto bene. In secondo luogo, mi è piaciuto il senso dei ragionamenti che gli hai fatto fare, sempre in una chiave molto adatta a un bambino.
Insomma, molto bene.
 
 
Gradimento personale: 8/10
 
La storia mi è piaciuta, ma principalmente due “scogli” mi hanno impedito di apprezzarla al 100%. Il primo, come penso avrai capito dalla valutazione, è lo stile che in più punti mi ha costretta a fare una pausa della lettura, per riprendere fiato e cercare di apprezzare al meglio le tue parole, nonostante il “singhiozzo”.
Il secondo, è principalmente l’ultima scena, che ho trovato essere una conclusione un po’ “frettolosa” alla storia: non sono fan degli spiegoni, ma secondo me qui qualche riga in più andava spesa, è come se Ethan si avvicinasse alla droga casualmente, senza alcuna premeditazione, e anche qualora non ve ne fosse non ho riscontrato esserci un vero e proprio focus sull’impatto momentaneo dell’erba nella sua vita. Insomma, avrei voluto leggere di più e sono rimasta un poco insoddisfatta da queste battute finali.
Ciò non toglie che ho apprezzato molto la storia, quindi complimenti ancora.
 
 
Utilizzo del Genere Angst: 2/2
 
Il Genere è presente e correttamente utilizzato all’interno del testo.

Recensore Master
31/07/20, ore 15:59

Carissima Kim, rieccomi qui. Anche questa storia è all'altezza della precedente (o meglio, della successiva :). Qui scopriamo l'infanzia di Ethan, la sua iniziazione precoce, il suo volersi fare strada nel mondo dei grandi ma soprattutto il suo desiderio di incontrare il padre. Lo stesso desiderio che aveva tolto il sonno al signor Murphy fino a condurlo alla follia (ebbene sì, mi aspettavo che sui fogli del romanzo ci fosse scritto "Il mattino ha l'oro in bocca" ripetuto quelle due-tre centinaia di volte ). È assolutamente struggente quell'infinita attesa notturna che il signor Murphy affronta nel tentativo di entrare in contatto con Carla, e il fatto che lo stesso desiderio porti il figlio Ethan a sacrificare le sue notti sembra quasi il frutto di una maledizione da tragedia greca.
Bella, molto bella anche questa storia. Bella l'idea del carillon, dramma nel dramma il fatto che dopo essere stato cusato dito gelosamente per lunghi anni sia finito distrutto per il tentativo di un figlio di ritrovare l'amore dei genitori. Ottima storia, ottima tensione drammatica, ottimo livello di scrittura. Brava Kim!

Nuovo recensore
18/05/20, ore 19:52

Valutazione per il contest "Come lo Struzzo"


- Grammatica: 10/10
Grammatica perfetta e impeccabile. Solo un piccolo appunto, quando metti la e davanti ad Ethan sarebbe meglio aggiungere la d. Non è un errore, solo che così è più scorrevole e piacevole la lettura.
- Utilizzo Pacchetto: 10/10
Io non so bene cosa dire o meglio scrivere, sono entusiasta di come hai sviluppato il pacchetto! Hai perfettamente rappresentato la fobia del dormire o addormentarsi usandolo sia su Ethan che suo padre; hai usato il prompt in maniera eccezionale, riproponendole varie volte durante tutta la storia in modo che diventi un punto fisso nella mente del lettore; ti sei voluto lanciare usando l'obbligo per il personaggio secondario (cosa che era permessa nel pacchetto) che, a mio parere, è stato azzeccatissimo; infine la citazione l'hai usata per un momento cruciale della storia, grazie a quella riesci a capire molte cose, sopratutto perché i protagonisti non vogliono dormire.
- Lessico & Stile: 10/10
Poche parole: Scorrevole e incredibilmente coinvolgente. Non c'è altro da dire, hai uno stile fantastico e coinvolgente, con un lessico molto accurato.
- Trama: 5/5
Hai scritto una trama eccellente, tiene fissa la tua attenzione su ciò che sta succedendo, facendoti provare un senso di ansia man mano che Ethan scende di più nella stessa "pazzia", se così si può chiamare del padre, perché non sai se alla fine cederà completamente a questa voglia di ricongiungersi con lui, di trovarlo, oppure no.
Una trama travolgente che contiene un messaggio molto forte.
Complimenti!
- Caratterizzazione/IC Personaggi: 10/10
Ethan e suo padre sono i personaggi che portano avanti tutta la storia e si vede, li hai caratterizzati perfettamente, sopratutto il padre, hai fatto un magnifico lavoro su di lui.
Ho trovato raramente personaggi originali con un IC così carico e pieno, sono molto contenta di questo.
- Gradimento Personale: 5/5
Ovviamente non potevo che darti il punteggio pieno anche qui. Ho adorato la storia e tutto il suo contorno. Una trama originale e ben definita con personaggi dal IC forte e una storia particolare e intrigante dal inizio alla fine.
- Totale: 50/50

Recensore Master
02/05/20, ore 12:12

E' stato un caso che io sia finita a leggere questa fic, inizialmente ero intenzionata a spulciare solo qualche riga qua e là per pura curiosità, ma la storia mi ha conquistata quasi subito e mi sono ritrovata a voler sapre come proseguisse, perché il padre di Ethan si trovasse a scrivere ogni notte invece di dormire e cosa stesse scrivendo.
Ho avuto ovviamente le mie risposte e mi hanno lasciata sconvolta (ma in modo assolutamente positivo). Si tratta infatti di una trama molto più complessa di quel che credevo all'inizio, che poco a poco rivela il dramma, la fobia e la follia (se mi è permesso dirlo) dei suoi personaggi, dettata dal dolore prima della perdita della figura materna e poi dal suicidio del padre.
Tra l’altro, tutto è trattato in modo particolare – forse perché è filtrato attraverso gli occhi di un bambino che ancora non può capire bene quanto sta accadendo e come affrontare il lutto. Si attacca invece alle parole del padre, prende spunto dalla sua fobia e la fa quasi propria fino al drammatico epilogo che.. wow, credo sia stata la parte che di tutta la storia ho amato di più.
Ho sempre pensato che scrivere un finale decente non fosse facile, crearne uno d’impatto e che quindi chiudesse col botto è ancora più difficile, ma tu sei riuscita davvero a superare la mia aspettativa.
Quel
[Se suo padre voleva trovarlo, doveva fare in fretta.
Stava ufficialmente cominciando la sua corsa contro il tempo. ]

È semplicemente perfetto, e l’ho amato ancora di più per la consapevolezza di Ethan: sa che continuando su quella strada non avrà tanto tempo, eppure pur di incontrare suo padre si lascia tutto alle spalle. Quelli che hai affrontato sono stati temi difficili, eppure sei riuscita a gestirli con un’eleganza e un’originalità che mi hanno davvero colpito; ma se per tutta la storia avevo quasi il magone, questo finale qualche lacrima me l’ha fatta scendere eccome.
Complimenti davvero (e in bocca al lupo per il contest)

Recensore Master
24/04/20, ore 16:13

 2ª classificata 


Waiting Awake di Kim Winternight


Grammatica, Lessico, Stile: 15/15 (5+5+5)
Su questi punti non ho niente da dire, ho trovato solo questo: “I due sobbalzarono appena e Ethan si lasciò cadere l’oggetto di mano.” So che molte persone evitano il più possibile le d eufoniche però “ed Ethan” suonerebbe meglio. Quando ci vuole ci vuole! Questa però è questione di gusto personale.

Originalità di titolo, trama, attinenza col tema del contest: 14,5/15 (5+4,5+5)
Anche questi punti vanno benissimo, tra l'altro hai ragione e la storia si adatta alla perfezione alla musica di All was well. Se non ti do il massimo per la trama è perché dal momento in cui Ethan cede alla tentazione della droga, la trama diventa più complessa. Capisco la carenza di sonno e ciò che comporta, gli scompensi emotivi, le suggestioni di quegli ultimi ricordi dei genitori (un carillon e un mucchio di fogli), e che Ethan dovesse crescere, però la parentesi della droga non me l'aspettavo, d'improvviso sceglie di rovinarsi la vita, in fondo segue l'esempio del padre che, in preda alla follia, si è suicidato.
 
Caratterizzazione personaggi: 10/10 
Ethan e gli altri sono carratterizzati davvero bene. Il personaggio che mi colpisce di più è il padre, che si porta dentro un mare di emozioni contrastanti, anzi un oceano. Una volta all'età di Ethan mi ero convinta che quella notte se mi fossi addormentata sarei morta, quindi feci tutto un tiro e dormii neanche mezz'ora, per poi svegliarmi contenta di essere viva. Paure che – lo spero – capitano a tutti da ragazzini. Adesso mi capita di avere la paura opposta, cioè quella di non poter recuperare il sonno. Ho sempre sonno. Per me la prospettiva di trascorrere giorni senza dormire è qualcosa di terrorizzante. Negare il riposo, il sonno specialmente, è una delle torture peggiori. Per questo ho trovato toccante e profondo il loro legame, capace di un sacrificio talmente grande da scegliere di mandare a quel paese la propria sanità mentale in nome di un'illusione che chiamano speranza. 
Ethan e il padre, poveracci tutti e due! Sono stati amati,hanno sempre ricevuto e dato amore, mi ha molto colpita leggere il punto in cui il ragazzo si sentiva sempre meno amato quando era evidente che non fosse la realtà.

Gradimento personale: 10/10. 
Come sempre, Kim, sai costruire trame complesse e toccanti. Ci vuole una grande sensibilità per scrivere una trama del genere e mi è piaciuta molto. 
Punteggio totale: 49,5/50. 

Nuovo recensore
05/04/20, ore 18:47

Recensione premio 1/4 per il Contest “La mia OTP in 500 parole”

KIM *_____*
Giungo qui mentre sto ascoltando (per l'ennesima volta) la traccia che hai consigliato a inizio One Shot – la trovo stupenda e credo la ascolterò un'altra decina di volte!
Dunque, oggi è un giorno super speciale e io ho diverse recensioni premio da rilasciare, quindi perché non iniziare proprio con questa One Shot?
Volevo iniziare con quella che partecipa al Contest di Soul, ma dato che è il sequel di questa, meglio andare con ordine ~

Finalmente conosco Ethan!
Ho apprezzato tantissimo la sua caratterizzazione e il suo background: gli eventi che ha vissuto sono forti, traumatici e purtroppo molto reali.
Pur trattandosi di una storia inventata, c'è tanta, ma tanta di quella verità in questo scritto che è impossibile non entrare in empatia con Ethan.
Anzi, ti dirò, per un attimo ho sentito quasi l'impulso di urlare, di pregarlo di fermarsi, proprio perché consapevole che si stava autodistruggendo frase dopo frase.
Entrare nella sua mente mi ha fatto riflettere molto su come ci si sente a stare dalla parte di chi subisce e di chi è incompreso, di chi si convince di stare bene nonostante abbia evidenti problemi nella propria quotidianità: Ethan inizialmente pensa di stare bene, che andare dagli psicologi, psichiatri o pedagogisti sia inutile perché è fermamente convinto di non necessitare di aiuto.
Si rifugia nelle stesse parole del padre, nelle sue stesse azioni e nei suoi stessi pensieri perché è tutto ciò che gli è rimasto, come se fossero gli ultimi insegnamenti che il genitore gli ha lasciato.
E quando Ethan sente la necessità di uno stimolo esterno, di un aiuto, ecco che si rifugia in quello sbagliato: la droga.
Hai sviluppato una trama per nulla semplice, anzi, il livello di complessità è davvero alto e proprio per questo ti faccio i miei complimenti per il modo in cui hai gestito tutto.

La morte di Carla è stata la causa scatenante degli avvenimenti che hanno segnato l'esistenza di Ethan e suo padre: Ethan ha smesso di dormire per ritrovare ed essere ritrovato dal padre allo stesso modo in cui il padre aveva smesso di dormire per ritrovare ed essere ritrovato da Carla, questa figura genitoriale che compare “solo” in un biglietto, in un dinosauro di peluche e nelle motivazioni che spingono il signor Murphy a non dormire, rendendola al contempo onnipresente.
È un circolo vizioso, quasi fosse una maledizione scagliata contro l'intera famiglia di Ethan.

Ho apprezzato molto anche gli altri personaggi: Anita che si è presa cura di Ethan da quando il signor Murphy se ne è andato, Laudir che ha evidenti problemi comportamentali, al punto tale da spaventare sua madre Anita quando perde il controllo, Juan che sa più cose di quelle che un ragazzino della sua età dovrebbe sapere e Davíd – o meglio: Dave – che nonostante tutto resta accanto a Ethan, anche quando Ethan stesso decide di sprofondare nel baratro.

È una One Shot che sicuramente non lascia indifferenti e che ha scavato nella psiche umana sviscerando delle tematiche molto delicate, ma che tu hai saputo affrontare in maniera egregia e con maturità.
Complimenti per questo!
Questa sera passerò sicuramente anche dal sequel, spero che questa recensione (e la prossima) possano rendere ancora più speciale questo bel giorno ^^
Alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
03/03/20, ore 05:40

D'accordo ho poco tempo, perché in teoria tra poco mi suona la sveglia XD
Questa storia mi ha letteralmente trascinato ed inchiodata allo schermo. È coinvolgente, si può intuire il gesto del padre di Ethan, quando lascia il figlio leggere il suo "romanzo" per uscire di casa, senza fare ritorno. È un turbine di avvenimenti, sensazioni del figlio, che i consciamente inizia a non dormire solo per far compagnia al padre, per poi soffrire della stessa fobia del padre, usando la medesima scusante.
Ethan ha reagito nella maniera peggiore, ha iniziato a fare uso di droghe molto giovane, questo lo rovinerà e logorerà, di sicuro.
Ho visto che c'è un'altra storia collegata, la leggerò sicuramente, escludendo quelle del fandom.
Sei stata bravissima, hai elaborato in maniera magistrale questo argomento, senza mai cascare nel troppo o risultare pesante, la lettura era ipnotica!!
Complimenti carissima, un testo che dimostra le tue capacità di trattare argomenti sensibili con una facilità disarmante, mette in risalto quanto sei talentuosa!! <3

Recensore Master
04/02/20, ore 16:05

Kim!!! Ma che cosa hai creato!!!
Ti posso amare piu' di cosi'??? *____*
No, allora, mi devo dare una calmata. Un attimo che respiro e riesco a connettere XD
Partiamo dalla canzone/melodia: sono talmente rincretinita che quando l'ho ascoltata, ho pensato: "Ma io l'ho gia' sentita"... eh si', l'avevo ascoltata mentre analizzavo le canzoni per il contest di Fiore, che scema! XD
Personalmente l'ho adorata e trovo si adatti perfettamente a un contesto simile!
Poi, il titolo: allora, io necessito assolutamente della tua capacita' di scegliere i titoli, perche' sono una frana totale in questo e... davvero, ho bisogno dei tuoi titoli hahahaha sono perfetti!!!
Ci potrebbe essere un titolo migliore per questa storia? NO!
Non so dirti quanto mi sia piaciuta questa storia, non solo perche' e' drammatica (IL MIO AMATISSIMO GENERE, AMORE DI MAMMA *___* XD), ma perche' hai sviluppato tutto con una tale dedizione... non c'e' nulla che non mi sia chiaro in questa storia, e' scorrevolissima e piacevole da leggere (nonostante il tema, appunto per questo e' piacevole u.u XD) e a tratti e' davvero poetica.
Ho amato le frasi scritte dal padre, che lasciano trasparire tutto il suo disagio/malattia (?)... insomma, non mi sembra un tipo molto normale! XD
Pero' se si cerca di comprendere a fondo si capiscono molte cose: perche' il padre soffriva di clinofobia, perche' Ethan soffre a sua volta di questa malattia, perche' finisce per diventare un tossico... tutto ha senso e credo tu abbia dato una grande lezione di psicologia in questa storia.
Soul sarebbe fiera di te hahahaha XD
E lo sono anche io perche' hai fatto un lavoro magnifico!!!
La cosa ironica e' che piu' andavo avanti a leggere e piu' mi rendevo conto di quanto le nostre trame fossero simili, poi mi sono ricordata che abbiamo scelto lo stesso pacchetto XD
La mia idea la devo ancora sviluppare, ma alcuni aspetti che avevo in mente sono davvero simili hahahaha le nostre menti funzionano alla stessa maniera malata! XD
Hai sviluppato il pacchetto in modo esemplare, davvero non avresti potuto fare lavoro migliore!
Poi hai inserito anche molti personaggi, per cui avresti potuto incorrere nel pericolo di creare incomprensioni/confusione, e invece li hai sviluppati perfettamente e ognuno ha il suo ruolo significativo, e' davvero interessante e rende il tutto ancora piu' bello e unico!!!
Dovresti scrivere piu' spesso storie cosi' articolate, anche se so che ci va un impegno non indifferente XD
Mi fa un immenso piacere sapere che il personaggio di Ethan continuera' a vivere nelle tue storie, perche' non vedo gia' l'ora di leggerne un'altra e di scoprire di piu' su di lui!!! *____*
Davvero cara Kim, hai fatto un lavoro magnifico e non potrei amarlo piu' di cosi'!!! 

Recensore Master
31/01/20, ore 12:06

Kim *-*
Beh, devo dire che tra il tuo Ethan (e Roddy) e il mio Ives (e Ethan), abbiamo un bel po' di disagio da dare in pasto ai nostri lettori ahahah XD
Ed è inquietante il parallelismo disagiato dei nostri due Ethan, anche se non sono la stessa persona, ma evidentemente… un nome, una garanzia ^^
Saranno anche loro figli di Tim Buckley (giusto per tornare al discorso di poco fa)?? AHAHAHAH ok no adesso torno seria perché sto recensendo una storia drammatica e in cui non è che ci sia molto da ridere…
Certo che questo ragazzo ne ha passato veramente di cotte e di crude, ci credo che poi ha cominciato a drogarsi ed è diventato quello che era, scommetto che voleva a tutti i costi allontanarsi dal suo passato e dimenticare i brutti traumi vissuti.
Già crescere senza una madre può essere considerata una mancanza non indifferente (perché io sono sempre dell'idea, anche se forse è un modo un po' distorto di vedere le cose, che la figura materna sia in linea di massima più importante di quella paterna), in più il padre era un folle che non si è mai ripreso dalla scomparsa della moglie e che non ha mai riservato le giuste attenzioni al figlio, dando un'immagine di sé quasi grottesca. Il suo non voler dormire, il suo stare tutta la notte a scrivere, sono tutte cose che hanno lasciato un esempio sbagliato a Ethan; lui infatti, seguendo il padre che considera una figura di riferimento, ha fatto la stessa fine e ha sviluppato la stessa paura di dormire, la stessa convinzione che se fosse rimasto sveglio qualcosa sarebbe successo.
Sai, mentre leggevo pensavo una cosa: magari quest'uomo non dormendo riusciva davvero a vedere la moglie scomparsa, tramite le allucinazioni dettate dalla stanchezza. Un po' come Mirò che è riuscito a sviluppare la sua arte surrealista non tanto grazie a tutti quei pipponi mentali sull'inconscio che viene a galla, ma tramite le allucinazioni per via della fame XD
E poi, oltre a essere l'unica squilibrata figura di riferimento per Ethan, il padre è anche sparito, lasciandogli solo un mucchio di fogli con annotazioni nonsense e un inquietante carillon.
Mi piace molto come hai sviluppato anche il suo percorso successivo, quando è stato accolto (tra virgolette) nella famiglia di Anita, perché è emersa l'ignoranza e il degrado anche di quella famiglia: ok, Ethan poteva vivere lì, ma non c'era la mentalità giusta per capire quale fosse il suo problema e soprattutto per rendersi conto che aveva bisogno di aiuto, che sarebbe stato meglio mandarlo da subito da uno psicologo, perché tanto ormai era troppo tardi.
E alla fine ha trovato il modo peggiore per uscire da questo tunnel, tramite la droga. Beh, bisognava immaginare che sarebbe andata a finire così, dato che eroina e altre sostanze simili sono da sempre il rifugio per tutte quelle persone che hanno qualcosa da dimenticare e lasciarsi alle spalle. È così, anche se è tristissimo.
Bravissima, Kim! Hai raccontato una storia straziante, che va di male in peggio, rispettando perfettamente l'atmosfera del brano scelto, che ha qualcosa di triste ma anche di infantile… fantastico!
In bocca al lupo per i contest e ora, inutile dirlo, sono curiosissima di leggere altreo su Ethan *____*

Recensore Master
30/01/20, ore 10:03

Carissima, buongiorno!
Guarda, mi scuso immensamente perché non mi ricordavo affatto di Ethan, sono dovuta andare a riguardare la storia in cui compare, che tra l'altro avevo pure letto, per fare mente locale :-)
Comunque, memoria corta a parte, sono qui a farti tanto di cappello.
Hai scritto una storia cruda, terribile, piena di velata follia e di fobie incredibili e incombenti. Ethan che si ritrova a vivere la stessa paura, e la stessa sottile follia, del padre è decisamente molto inquietante. Anche perché avevo letto da qualche parte, molto tempo fa, che la mancanza di sonno prolungato può portare alla morte. Quindi, prima il padre poi il figlio vivono sul filo del rasoio, con questo rifiuto (più che paura vera e propria) di dormire. La paura è quella di non ritrovare i propri cari: se ci si addormenta, poi non ci troveranno più.
Diamine, l'ho letta ieri sera prima di addormentarmi e devo dire che mi hai sconvolta. Poi, stamattina l'ho scorsa di nuovo con la musica in sottofondo, e devo dire che mai melodia è stata più azzeccatissima per questa storia. La nenia quasi ripetitiva e "monotona" (passami il termine, perché non è monotona nel senso di noiosa ma nel fatto che induce ad addormentarsi, come una ninna nanna), accompagna Ethan nelle sue veglie notturne, nel suo leggere gli scritti senza senso del padre, la sua ricerca di qualcosa che neanche lui conosce, e che poi si rifugia nella droga.
E qui (lo so che non c'entra niente ma te lo devo dire lo stesso), quando ho visto il nome "Laudir" è partito lo sclero, perché mi è venuto subito in mente a Laudir de Oliveira dei Chicago. Sì, te l'ho detto, non c'entra nulla con la tua storia, e ho anche reso comica una recensione che voleva essere serissima, ma non ho resistito!
Ottimo lavoro davvero, tesoro, sono senza parole. Tanti auguri per i contest, ma non ne hai bisogno perché secondo me sbancherai entrambi!
Bacioni e a presto!
(Recensione modificata il 30/01/2020 - 10:04 am)
(Recensione modificata il 30/01/2020 - 10:05 am)