Racconto piacevolmente surreale e a tratti quasi kafkiano. Mi piace interpretare il singolare rumore di cui di parla come segno evidente di una personalità specifica, propria, peculiare, personale, che come un grido di sottofondo esorta il possessore a riconoscerla, a non piegarsi mai all'imperante massificazione. Ma anche come segno di un dolore nascosto, lieve, ma onnipresente: un elemento fastidioso, ma indispensabile alla comprensione di sé che, sola, garantisce una vita degna. |
Buongiorno. |