Contest: Sguazziamo tra i generi - Valutazione
Grammatica: 2/2
L’unica pecca che ho trovato è stata la “È” scritta con l’apostrofo invece che con l’accento, ma non mi sembra un errore abbastanza grave da toglierti punti.
Trama: 0,4/4
A fine racconto mi è sorto un dubbio a cui non ho saputo proprio dare risposta: perché le due donne hanno creato il personaggio di Simmons?
Non bastava Christine? Voglio dire, ha partecipato ad ogni avventura (esattamente come Simmons) e non è morta (a differenza di Simmons) quindi… che senso ha creare un personaggio come Simmons se c’è già una persona vera che fa esattamente quello che fa lui?
Serviva forse una figura maschile per il marchio? Ok, potevano pagare un attore per impersonale il personaggio durante la presentazione del libro e basta, che senso ha portarselo dietro? Per avere dei testimoni? Ma se rischia di morire ogni volta i testimoni devono essere corrotti per non far sapere in giro quello che hanno visto.
Inoltre, non mi è ben chiaro il ruolo di Simmons nelle varie avventure, a parte il non morire. Per esempio, nella seconda avvenuta lui doveva salvare una bambina… Ma poi si scopre che la bambina non doveva essere salvata (o almeno mi pare di capire che a Christine non importasse che venisse salvata o meno) … Quindi che era lì a fare?
Ma alla fine… questo Simmons esiste davvero oppure no? Viene citata una moglie e quindi non ho ben capito se Simmons sia un personaggio reale morto e sostituito dagli attori oppure sia un personaggio completamente inventato da zero.
Ma la domanda di base resta la stessa: che senso ha costruire tutto questo personaggio (con tanto di sfera privata) se poi:
1. I testimoni devono essere corrotti e l’attore sbaglia le battute
2. Non si capisce che debba fare il dottore durante questi viaggi
3. Il dottore di turno muore e bisogna sostituirlo
4. Ma soprattutto… Se per tutto il tempo c’è un altro personaggio che fa le stesse identiche cose senza morire… Ma usate Christine cribbio!
Poi le avventure mi sono sembrate troppo assurde per essere credibili, parevano quasi delle parodie (e quindi ho iniziato ad intuire che ci fosse sotto una sorta di inganno, che fosse tutto finto). Inoltre, personalmente, ho capito subito che Christine era coinvolta nell’inganno che avevo già intuito esserci: altrimenti perché citare per ben due volte un personaggio che, in quei momenti, non fa assolutamente nulla ai fini della trama? Giusto per far vedere che c’è.
Personaggi: 1/3
Ti ho dato un punto perché ho apprezzato molto l’idea che hai avuto e perché mi è da subito stato molto simpatico il NON-Simmons di turno, però i buchi logici che ho segnalato nel secondo criterio si ripercuotono anche qui.
Christine avrebbe potuto essere introdotta meglio, darle una certa importanza invece di citarla giusto per far capire al lettore che lei era sempre presente. E per quanto riguarda Simmons non credo ci sia altro da aggiungere: l’idea era davvero buona, ma poteva essere sviluppato meglio. Sebbene come personaggio mi sia piaciuto, mi sono rimasti molti dubbi a riguardo, pertanto non credo che sia stato sviluppato bene.
Stile e lessico (anche in relazione al genere scelto): 4,4/5
Lo stile mi è piaciuto molto e l’ho trovato perfettamente in linea con il genere. Le descrizioni sono rapide e i ritmi scattanti, la trama scorre veloce seguendo l’azione come in ogni storia d’avventura che si rispetti. Non ti ho dato punteggio pieno perché, secondo me, verso la fine il ritmo è diventato molto frenetico, forse un po’ troppo per riuscire a seguire con cura tutti i passaggi.
Gradimento personale: 1,6/4
L’inizio della storia mi è piaciuto moltissimo ed ero davvero curiosa di leggere, in particolare la prima frase (quella utilizzata nell’introduzione) mi ha veramente elettrizzata, ma più sono andata avanti più il mio interesse ha iniziato a vacillare. L’aspetto che mi è piaciuto di meno è stato proprio il finale poiché mi ha confusa e non sono riuscita a capire la logica che seguivano i personaggi e il perché dell’esistenza del dottor Simmons. Come accennavo anche prima, lo stile verso la seconda metà prende sfumature molto rapide che fanno perdere intensità al testo. Per finire, una cosa che proprio non mi è piaciuta (ma questa è veramente una cosa molto personale) è stata la rappresentazione del pubblico femminile. Capisco che si voglia creare l’idea del “Simmons come il macho di turno che fa cadere ai suoi piedi tutte le signorine” … Ma diciamo che come elemento l’ho trovato troppo ripetitivo. Ogni volta che il narratore s’interrompeva era perché c’era una donna commossa, spaventata, turbata, sull’orlo di una crisi isterica… Insomma, alla lunga l’ho trovato ripetitivo come concetto.
Ovviamente ci sono anche aspetti che mi sono piaciuti, soprattutto verso l’inizio dove sentivo fortemente l’adrenalina, il pericolo e l’avventura... Oltre alla curiosità di scoprire che cosa ci fosse sotto.
Stravolgimento del luogo comune: 5/6
Il luogo comune è stato stravolto egregiamente. Il nostro personaggio che non doveva morire moriva puntualmente, ma nessuno se ne accorgeva permettendo così al nostro NON-Simmons di turno (ma soprattutto al Marchio Simmons) di continuare a vivere.
Sviluppo del luogo comune: 0,4/3
A mio parere il luogo comune non è stato sviluppato in modo buono per tutti i motivi che ho già spiegato nella sezione “trama”. Sebbene l’idea di base sia molto buona, trovo non sia stata realizzata con le giuste cure lasciando così molte insensatezze e incomprensioni all’interno del testo.
Fusione tra luogo comune e testo: 2/3
Luogo comune (nonostante le osservazioni che ho fatto) e trama, si fondono perfettamente. Peccato solo per quei punti un po’ più palesi dove si riesce a intuire l’inganno finale, per il resto trovo sia stato realizzato molto bene.
TOTALE: 16,8/30
Grazie ancora per la partecipazione, a presto! (Recensione modificata il 08/03/2020 - 12:35 pm) |