Recensioni per
Everybody's Gotta Live
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 61 recensioni.
Positive : 61
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/08/20, ore 15:59
Cap. 2:

Ah, mh.
Mi hai proprio ingannato. È da un po' che sto fissando lo schermo del pc, i muscoli della faccia sono tirati dalla sorpresa e un mi fanno male. Non so dove iniziare, è difficile dare un senso ai pensieri quando succedono certe cose, come quando vedi una stella cadente nel cielo. Non lo sai, che si fa dopo. Si esprime un desiderio e poi è come se nulla fosse stato. Questa recensione è un po' come aver espresso un desiderio, ma poi voglio che succeda ancora, vorrò leggerti ancora, vorrò un milione di volte in più. Trovarti, leggerti, è un po' come una stella cadente.
"«Vorrei che non mi tenessi aggrappato alla vita.» Siccome per me hai deciso di mettere a rischio la tua, e io questo non riesco proprio a perdonarmelo." Che dire? La prima parte di questa storia, il loro confronto iniziale ha stroncato ogni piccola parte del mio cuore: quei dialoghi così ben pensati, congeniti, un dolore che sembra quasi essere impossibile da quanto lo rendi vero. E lo è, è vero ed è atrocemente difficile continuare a leggere quando Peter lo prega di smettere di ancorarlo alla vita.
Perché se lui è tornato, è perché Tony è quasi morto e Tony è quasi morto solo per far tornare lui. Ed è difficile pensarlo, difficile persino superarlo e Peter, che è un cristallo, che è ancora giovane, che è un po' un Peter Pan non sa più andare avanti, vivere. Semplicemente preferisce rimanere nel nulla, preferisce non essere aiutato, non pensare che esista un tempo. Preferisce fare finta che la sua vita non valga tanto quanto Tony l'ha misurata, preferisce chiudersi in quella stanza, lasciare il mondo fuori e perdersi. Preferisce... Ma Tony non è mai stato un uomo che lascia le cose a metà, non è stato un uomo che si da per vinto.
All'inizio, nel capitolo precedente, ho pensato che fosse Stark l'uomo da aiutare: un po' come una equivalenza. Tony se lo dice da solo, che Thanos non verrà ad ucciderlo, ma convincere Park a tornare in vita è diverso, è tutta un'altra storia. Provarci è un conto, è il non riuscirci che è l'ennesima coltellata nel cuore: che esiste e gli brucia come il sale sopra una ferita quando passa troppo tempo, troppo silenzio, quando raggiunge l'assoluta convinzione che Peter non può essere salvato questa volta, che l'unico modo per superarlo è fare in modo che non ci siano mai stati quei cinque anni, quella morte, quel dolore, quel sacrificio.
E allora tutto ha inizio, come una nuova possibilità: non senza ostacoli, non senza problemi, ma comunque una nuova vita. Sono convinta, nel profondo del mio animo, che quello sia un appuntamento, che non può essere altro che un appuntamento quello al cinema. Insomma, Tony ha aspettato fin troppo per recuperare quelle labbra, per toccarlo davvero come si deve. I tocchi, i tocchi disperati che Tony ha provato a fare durante i due capitoli mi hanno colpito: c'era una semplice complicità, un dolore pungente, un amore struggente. Questa storia è stata un abisso, mi ci sono lanciata e l'ho amata: parola per parola, sguardo per sguardo, complessità per complessità. Nulla lasciato al caso, ogni dialogo misurato in precisione per creare qualcosa di naturalmente meraviglioso.
Sono felice di questo scambio, è stato bellissimo trovarti e non vedo l'ora di leggere qualcosa di nuovo,
Scusa ancora per la prolissità o per qualsiasi refuso nella recensione – sia ortografica, che concettuale.
Sia ❤

Recensore Master
25/08/20, ore 15:20
Cap. 1:

Ciao! 
Dopo aver viaggiato sul tuo profilo qualche minuto, indecisa su qualche storia aprire, ho voluto dare una chance a questa qui. Questo scambio è per me un po' è come aprire una scatola al buio, visto che la saga di Avengers la conosco, l'ho vista, ma non la mastico proprio giornalmente. Semplicemente è un po' Harry Potter prima di cominciare a scriverci: quando certe cose le trovo perfette, trovo difficile scrivere qualcosa in più. Ma amo leggerle, quindi non mi tiro certo indietro!  
È la prima volta che ti trovo su questo sito e devo confessarti, quando leggo una storia mi piace dare un parere capitolo per capitolo: la recensione per lo scambio puoi contarla come unica, davvero. Non voglio chiedere più di quanto mi si debba, è solo una mia abitudine essere più prolissa, più fastidiosa degli altri. 
Finito questo papiro, potrei anche cominciare. All'inizio non mi era chiaro perché Peter stesse balbettando, ma le note mi sono state di grande aiuto: è una what if, ecco che. Le amo, le amo tantissimo e questa promette tanto, perché mi tiene in vita Tony. Dio, è sempre bello quando la gente a cui tieni non muore: ci sono certe ferite che non si rimarginano, ma a guardare il mondo con occhi diversi ci si dimentica di certi dolori. E allora va tutto bene, anche se Tony è distrutto, dolorante e quasi morto. A me va bene, a Peter chiaramente no: è il suo mentore, il suo maestro e sono cinque anni. 
Cinque anni non sono come le ventiquattro ore di un giorno, non passano come se nulla fosse: sono cinque anni in cui non si sono visti, è una distanza temporale che è difficile da colmare. È una distanza che vogliono colmare nel profondo, però
Sarebbe strano il contrario, perché alla fine Tony e Peter hanno un passato, ancora prima di quei cinque anni, hanno una storia: Peter si aggrappa disperato a quel pilastro che è Stark e ha bisogno di lui. E Stark si affeziona, si preoccupa, si fa in quattro per aiutarlo ad essere diverso, aiutarlo a prendere un respiro in più. 
Adesso è Peter che vorrebbe dargli un respiro in più, convincerlo che non è morto, che da nessuna di quelle porte può entrare Thanos ad ucciderlo. Dovrebbero curarsi a vicenda, buttare giù delle barriere che si sono costruiti, smetterla di colpevolizzarsi: non c'è niente di sbagliato, non si meritano quella lontananza e il cuore mi brucia nel petto. Quando Peter si allontana, in quella stanza d'ospedale, lo fa perché ha ancora paura, perché non ci crede davvero che Tony sia in vita davvero. E io sono arrabbiata, quanto vorrei che non ci fosse il dolore, la colpa e la paura: quanto vorrei che semplicemente si amassero. 
Questo primo capitolo è stato più intenso del previsto e non vedo l'ora di sapere se in qualche modo sono riusciti a superare le loro ferite. Sono davvero felice di averti scoperto e scusa per lo scompiglio di questa recensione, 
Sia 

Recensore Master
14/08/20, ore 16:31
Cap. 1:

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena. In questa storia viene fuori tutta la mia incapacità di comprendere le persone, perché io Peter non lo capisco. Cioè va bene è sconvolto da quello che è successo, ma non riesco proprio a capire cosa gli possa passare per la mente. Mentre invece capisco benissimo il punto di vista di Tony, e in un certo senso se lui avesse perfino fretta lo capirei. Alla fine Tony è un bel po' più vecchio di Peter e ci si sono aggiunti 5 anni in cui Peter non è esistito. Praticamente Tony potrebbe essere suo padre come età e ad aggiungersi a questo, recentemente ha rischiato di morire, quindi sarà sicuramente consapevole della sua mortalità. Inoltre è perfettamente consapevole anche della mortalità di Peter visto che l'ha visto morire una volta. Invece Peter non so proprio cosa abbia vissuto ho percepito in quei cinque anni ma credo niente, probabilmente per lui è passato un istante da quando è scomparso a quando è ricomparso, quindi è confuso è sconvolto ma probabilmente non percepisce la sua vita a scadenza e non ha vissuto tutto il dolore che ha vissuto Tony. Quindi non ha nemmeno altrettanto ha fretta di riportare tutto com'era prima, mentre invece Tony si è fatto 5 anni di lutto a desiderare nient'altro che riavere tutto come prima.

Le scene nel passato sono molto tenere ma non mi ricordavo che Peter fosse balbuziente. È una cosa che ha da sempre oppure si era manifestata o acuita a causa di un incidente, per cui andava dalla logopedista? E che cosa voleva dirgli sulla tuta? Io sono curiosa per quella cosa della tuta.

Recensore Master
30/04/20, ore 11:03
Cap. 2:

Buongiorno <3
Eccomi qua per la seconda e ultima parte della mini-long e... adoro, adoro tutto **
Ho amato il paragone fra Peter Pan e Peter e mi è piaciuto tanto, l'ho trovato calzante. Così come ho amato vedere Tony così preoccupato per Peter, vederlo in questo stato mi ha davvero spezzato il cuore :c
I dialoghi di questo capitolo sono qualcosa di meraviglioso. Sarà che adoro veder trattare l'argomento della morte, che può dare un sacco di spunti di riflessione interessanti, ma poi qui trovo che sia trattato in maniera molto originale e ho adorato troppo Peter e il suo modo di pensare, che è sì tristissimo e mi fa stare male vederlo così, ma è anche coerente con ciò che gli è successo, penso che non avresti potuto descrivere meglio qualcosa di così difficile da superare come la morte per alcuni anni e un ritorno alla vita quando tutto è cambiato, diventato diverso, e ti ha lasciato indietro. Ho amato il momento in cui Tony gli chiede di spiegargli cosa gli stia succedendo "qui dentro", sfiorandogli una tempia, che amori che sono <3
Mi sono piaciuti anche tutti i piccoli riferimenti a zia May sparsi per il capitolo, perché è ovvio che se la situazione sta segnando Tony, ha inevitabilmente anche coinvolto la zia May. E, ovviamente, sono stata contentissima di rivedere Bruce e Natasha <3
Trovo che il modo in cui la storia sia andata avanti sia geniale, non potevi trovare un metodo migliore per rimuovere il trauma di Peter. Cancellargli la memoria, e così tutti i suoi ricordi su Thanos. E ora si spiega anche il perché del balbettio di Peter, un effetto collaterale della rimozione dei ricordi. Mi hai shockata, seriamente. Quando ti ho visto citare il libro di Margaret Mazzantini, poi, ho adorato troppo. L'ho letto qualche anno fa e mi è piaciuto un sacco. 
Non vedevo possibilità per un bel lieto fine, e invece arriva eccome e ne sono stata troppo felice. Peter sta effettivamente riuscendo a risollevarsi, Tony gli ha offerto di lavorare per lui e poi gli ha chiesto di andare a guardare Ritorno al futuro al cinema. E sì, sono certa che il loro sarà proprio un appuntamento. Mi sono sciolta troppo, ahw <3 
Continuerò volentieri a leggere ancora di loro in 3000 salse diverse, non preoccuparti; li amo, amo le tue storie e amo te come autrice <3
Alla prossima ^^
fumoemiele

Recensore Master
20/04/20, ore 12:02
Cap. 1:

Buongiorno <3
Ieri mi sono accorta che mi mancava questa piccola mini-long, perciò eccomi qua a recuperarla. Non mi è chiaro perché non l'abbia fatto prima, sarà che mi sono vista arrivare una miriade di progetti negli ultimi mesi, ma sono felicissima di aver iniziato a leggerla perché mi ha già conquistata **
Anche questa volta devo farti i complimenti per la grafica, è meravigliosa **
Questa mini-long si preannuncia un sacco angst già dalla prima parte di questo capitolo. Mi è piaciuto moltissimo come hai descritto la scena, tutta la tristezza generale, i pensieri quasi confusi di Tony che trova addirittura patetiche tutte quelle lacrime. E poi Peter, Peter che è una scintilla di luce in mezzo a tutto quel buio. <3
L'atmosfera si alleggerisce subito con la seconda parte, dove li ho semplicemente adorati come faccio sempre quando li metti a confronto. Trovo che la balbuzie stia d'incanto su un personaggio come Peter, così pieno di insicurezze, e adoro e al tempo stesso mi rattrista che tu gli abbia dato questa caratteristica, qui - anche perché Peter non può mai avere un attimo di pace, nelle tue storie, qualcosa a tormentarlo deve esserci per forza, povero piccolo XD
Il rapporto che li lega in questa storia è così triste e sofferto che mi hai spezzato ripetutamente il cuore. Inoltre, se a Peter con il balbettio andava male, a Tony con il braccio e la mano in quella condizione non è andata meglio. Hai trovato il modo di devastarci proprio, eh? Però c'è da dire che almeno l'hai salvato dalla pessima fine che ha fatto in Endgame, ci sta che dopo lo schiocco abbia avuto delle ripercussioni.
Penso tu abbia trattato benissimo la parte psicologica di entrambi, dopo un evento così devastante. Ed è davvero stato interessante vedere quali conseguenze avrebbe potuto portare un cambio nel finale di Endgame, come avrebbe mutato i personaggi questo evento. Un vuoto di ben cinque anni è difficile da accettare, da superare soprattutto, ma hai descritto tutto con tanta profondità e con introspezioni pazzesche. 
Hai fatto un ottimo lavoro dividendo il capitolo in parti ambientate nel passato e parti ambientate nel presente, non l'ho trovato per niente confuso ^^
Anche questa mini-long mi ha presa tantissimo e vola dritta fra le preferite, mi innamoro sempre di tutto quello che scrivi, non so come fai **
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
14/04/20, ore 10:18
Cap. 2:

Ciao ^^
È sempre un piacere leggere di Tony e Peter scritti dalle tue mani, soprattutto quando esplori degli scenari post-endgame.
Peter è tornato, ma la morte lo ha cambiato, cosa alquanto comprensibile. Tony ha ascoltato i consigli di May finché ha potuto, poi ha deciso di agire. Mi è piaciuto il paragone che hai fatto tra Peter Parker e Peter Pan, rimarcando il fatto che ormai il primo è cresciuto, in modo improvviso e brutale, e probabilmente non tornerà mai a essere il ragazzo spensierato di un tempo. Quello che è successo lo ha traumatizzato in un modo troppo unico e profondo perché Tony riesca davvero a capirlo e aiutarlo. Peter non sa più cosa significhi vivere e, soprattutto, per cosa lo si faccia, dal momento che ormai non può più vivere nella speranza che dopo la morte ci sia qualcosa di bello perché l'ha visto e sa che non è così. Così come molti altri hanno avuto difficoltà a riprendere la loro vita e qualcuno addirittura ha scelto di non farlo e morire di nuovo. Sarebbe stato interessante vedere le vite dei "blippati" dopo il loro ritorno, nei film lo hanno fatto passare come se non fosse stato niente di grave, ma di sicuro non è così e mi ha fatto piacere leggere le tue ipotesi di come potesse essere.
Alla fine Tony fa una scelta drastica, ma efficace: rimuove i ricordi a Peter, causandogli una balbuzie che però è sicuramente più semplice da gestire. L'altra volta avevo solo pensato che le scene con Peter balbuziente fossero solo una tua versione alternativa di lui nel passato, mentre quando l'ho riletto in questo capitolo, con la domanda di Tony se si conoscevano da tanti anni, mi era venuto il dubbio che la scena fosse ambientata nel futuro. Hai ingannato tutti, brava XD
Sono contenta che nella tua storia si sia salvata anche Nat, che insieme a Bruce ha aiutato Peter a dimenticare quello che era successo, dandogli così una nuova vita, senza Thanos, guerre e quant'altro. Ora lui può lavorare con Tony ed essere finalmente solo un amichevole Spider-Man di quartiere. E, ovviamente, avere degli appuntamenti con il suo idolo ❤
Mi dispiace sempre quando le tue storie finiscono, ma da una parte questo mi dà modo di iniziare a leggerne altre ;)
A presto!
Baci, pampa

Recensore Master
29/03/20, ore 20:34
Cap. 2:

Ok ok ok alt! Alt! Non avevo proprio capito una sega su quale fosse il presente e quale il passato, ma ehi! E' stato piacevolissimo scoprirlo con questo secondo capitolo!
Allora, non credo che il problema sia tuo, la cosa è palese, solo che se ci si ferma solo al primo capitolo non si capisce.
Però non è un errore e nemmeno è scritto male, anzi; scoprirlo ora dà quella sensazione di realizzazione di quando si completa un puzzle dopo aver cercato per tanto tempo il pezzo mancante.
In sé per sé rimangono gli aspetti descritti nella precedente recensione ma con una marcia in più.
Il tentativo di Tony di far superare al ragazzo il trauma con la forza è molto IC e il nuovo Peter balbuziente è stranamente più IC di quello che mi sarei aspettata.
Mi è piaciuta davvero tanto, complimenti!
A presto al prossimo scambio!

Saeko

Recensore Master
29/03/20, ore 19:39
Cap. 1:

Buonasera! Ed eccomi qui per lo scambio!

Allora ho deciso di prendere questa storia in due capitoli per due motivazioni: Tony Stark è il mio personaggio preferito e Tony Stark VIVO è il mio What If? preferito, period.

Dunque dunque, da dove cominciare? In generale io sono una fan del canon per qualsiasi fandom io scelga di seguire, per cui trovo difficoltà a leggere di non-canon o crack; in questo caso particolare per me Tony è un personaggio paterno per Peter, quindi in realtà leggere di loro due come una possibile coppia mi crea qualche problema.

Eppure ho deciso di passare sopra a tutti e di immaginare appunto un alternative universe in cui affrontare l'argomento; il tuo stile di scrittura mi piace.
Non ti dirò che è semplice o leggero, ma sicuramente è lineare e arriva dritto al punto; la tematica non è semplice, il ritorno dalla morte e la quasi sfiorata morte di Tony possono essere effettivamente qualcosa di estremamente difficile da affrontare. Mi piace come in questo primo capitolo tu abbia deciso di affrontare la tematica tra i due sbalzi temporanei, tra Tony/Peter del passato e del presente post Endgame (tranquilla, per me è stato comprensibilissimo) e lo stile della tua scrittura riflette l'angst, la frustrazione e le paure di entrambi i personaggi.

Ho gradito molto il dialogo tra May e Tony e mi ha motivato a continuare il racconto, per cui non indugio e vado a leggere il secondo capitolo!

Saeko

Recensore Master
27/03/20, ore 14:14
Cap. 2:

Carissima ♥
Ok, adesso mi sento alquanto idiota a non aver capito prima che le parti in cui Peter balbettava fossero il futuro rispetto al resto, e quindi ci sono rimasta con un palmo di naso quando l'ho scoperto XD L'unica cosa che non mi quadrava era come fosse possibile che Peter fosse guarito dalla sua balbuzie tanto perfettamente, e che non gli fosse ritornata fuori con il trauma della morte per colpa di Thanos e il ritorno alla vita, e ora scopro che è perché la balbuzie è venuta dopo. E niente, sono contenta di essermi ingannata, perché questa sorpresa mi ha reso questa storia ancora più bella (come se poi ne avesse avuto bisogno).
Ho trovato molto realistico che Peter non riesca a riprendersi da ciò che gli è accaduto, anche se mi ha spezzato il cuore. Mentre leggevo, speravo davvero che Tony in qualche modo riuscisse a farlo riprendere, a scuoterlo, e per un attimo ci riesce anche davvero, ma è solo un istante fugace, perché Peter, quel Peter non c'è più e non può tornare. È come se questo ragazzo ci fosse ma non ci fosse, come se fosse vivo ma morto allo stesso tempo. Come se continuasse a respirare solo perché è un qualcosa d'involontario, ma in realtà lui vorrebbe solo smettere di esistere, non essere mai tornato. Qualcosa di lui è rimasto dall'altra parte, e lo chiama così forte da farlo star male, da spingerlo all'apatia. Peter è sospeso tra due mondi, in quel velo che separa la vita dalla morte, e vorrebbe tornare dov'era, ma al contempo non può e non vuole, perché la sua priorità rimane comunque Tony, e non vuole deluderlo, anche se gli dà la colpa per averlo riportato indietro, in un mondo che non riesce più a capire, in un modo che non sarebbe dovuto accadere.
La conversazione tra Peter e Tony è stata davvero dolorosa e struggente, ho sofferto con Tony per ogni singola parola che gli ha detto Peter, per ogni sua reazione contraria a quella che l'altro si aspettava, per ogni suo non reagire e per quel suo essere un guscio vuoto e ammettere che un po' Tony lo incolpa, anche se gli è grato per aver pensato a lui. C'è un grande peso tra i due, il peso di scelte e decisioni, il peso di eventi più grandi di loro che li ha divisi e non permette loro di riavvicinarsi, perché Peter è distante, è altrove. È rimasto morto.
E non funziona nemmeno la terapia che Tony gli fa tentare perché, come il medico gli fa giustamente notare, con una grande e amara verità, è Tony ad aver insistito per quella terapia, non Peter, che quindi non potrà mai guarire, perché la cosa non è partita da lui. Di nuovo, Peter lo ha fatto solo perché Tony gliel'ha chiesto, lo ha fatto per farlo contento e non deluderlo, ma non vuole, e alla fine glielo dice, di non portarcelo più perché tutto ciò che desidera è dimenticare.
E così, Tonu e May prendono la decisione che è la più difficile ma anche la più giusta. Sarebbe semplice, egoisticamente, non permettere a Peter di dimenticare, di lasciare che nemmeno l'immagine di Tony svanisca, ma non sarebbe giusto per lui, per quello che vuole. E poi in questo modo Tony riavrebbe indietro il Peter di prima, anche se questo non si ricorderà di lui. Avrebbe una seconda occasione con Peter, una seconda occasione per ricominciare tutto da capo e non ripetere i suoi errori.
È terribile quando chi amiamo non si ricorda più di noi, è orribile che, guardandoci negli occhi, non ci riconosca, che tutto ciò che siamo stati vada perduto, come se non fosse mai esistito. E Tony deve essersi sentito spaventato ed esausto al pensiero di tutto ciò che avrebbe dovuto rifare da capo, riprendere in mano e ricostruire, dopo tutti i momenti, dopo tutta la fatica. Però sa anche che così ha rispettato le volontà di Peter e che lui è tornato quello di prima, con solo una balbuzie a ricordo di ciò che lo ha fatto soffrire. E questo vale la pena di tutto.
Tony ha persino la possibilità di fargli vivere una vita da adolescente e da invitarlo persino al cinema, a un appuntamento, facendo con lui cose che prima non ha potuto - e voluto - fare. Questa seconda occasione ha portato del buono tanto a Tony quanto a Peter, e forse l'unico modo per ricominciare bene, per loro, era proprio ricominciare da capo, da zero. Dall'inizio.
Carissima, che altro dirti? Questa storia mi ha incantata, mi ha stretto il cuore, mi ha fatta soffrire e poi mi ha fatta sorridere per il lieto fine che questi due, in un modo o nell'altro, riescono sempre a trovare insieme. Leggerti è sempre meraviglioso, tu sei meravigliosa in quello che fai e le tue storie lo dimostrano ampiamente. Non smettere di scrivere, perché crei delle cose davvero stupende.
Un abbraccio, a presto ♥

Recensore Master
19/03/20, ore 15:39
Cap. 1:

Ciao ^^
È sempre un piacere leggere storie in cui Tony non è morto, quindi grazie per tutte le what if? che scrivi sull'argomento ❤
Personalmente non ho trovato per niente difficile seguire le due linee temporali che hanno molte differenze tra loro, prima di tutto nell'atmosfera che vi regna.
Mi è piaciuto l'inserimento della balbuzie di Peter - gli devi sempre dare qualche problema, poverino XD - e il modo in cui Tony si preoccupa per lui e cerca di aiutarlo. Ora sono curiosa di sapere che cosa Peter doveva chiedere sulla tuta, anche se non vedo che problema ci sarebbe ad ascoltare la musica mentre si combatte: secondo me aiuterebbe, ma è Tony il capo, quindi va be XD
In effetti abbiamo visto Peter, come un po' tutti, tornare alla vita dopo cinque anni con una tranquillità non indifferente ed è abbastanza strano. Sono contenta che tu voglia esplorare i sentimenti di Pete anche qui, dove stavolta ha Tony al suo fianco che vuole aiutarlo nonostante non sappia come fare.
Le parole di zia May mi hanno fatto male, perché qui no, ma nel canon è quello che è successo: Peter è tornato e due minuti dopo Tony era morto. Per fortuna però esistono le fanfiction ^^
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo - che è già l'epilogo, sigh - e scoprire come Tony e Peter affronteranno questa situazione, sempre rigorosamente insieme ^^
A presto!
Baci, pampa

Recensore Veterano
17/03/20, ore 22:22
Cap. 2:

Allora, ti dico subito che ho letteralmente ADORATO questa storia. Breve, intensa, commovente, ha tutte le credenziale per essere un must di lettura per gli appassionati Marvel.
Il perfetto dualismo tra Peter e Tony è ben descritto. Una scrittura leggera, ma pregna di emozioni che ti fanno sperare fino all'ultimo che Per possa farcela. Il quadro drammatico del post blip è molto realistico, con quei piccoli dettagli che rendono lo scenario veritiero ( come i suicidi ad esempio).
Tony è nuovamente l'eroe della situazione ed ancora deve pagarne il prezzo con un lieto fine che puzza di mandorle e sa di veleno.
Bellissimo <3

Recensore Master
16/03/20, ore 00:47
Cap. 2:

Inizialmente ci sono cascata di brutto: credevo che le parti in cui Peter balbettava e lo chiamava "Signor Stark" fossero il passato, mentre "Toni" fosse il presente. Poi man mano che andavo avanti nella lettura mi sono resa conto che era esattamente il contrario. Nei film viene toccata la tematica della perdita, i gruppi di sostegno per chi non riesce a gestire quella che comunemente è la sindrome del sopravvissuto, ma sembra che il tornare dopo 5 anni venga preso alla leggera, Invece con questa storia hai toccato un tema molto delicato e poco esplorato: la morte e il ritorno da essa. Peter ha una disturbo da stress post traumatico talmente forte da doversi sottoporre a una procedura di rimozione dei ricordi. Tony gli dà tempo, lo trascina in terapia, ma per il suo bene affronta anche l'oblio. Temevo che non ci sarebbe stato un lito fine, ma in qualsiasi universo, in qualsiasi flusso del tempo, loro devono stare insieme.

Recensore Master
15/03/20, ore 21:18
Cap. 2:

Da questa conclusione, potrei considerare We Are Connected come un dolce parallelismo di questa storia MiniLong. Come riconciliare Peter e Tony dopo gli eventi EndGame? Se nella prima il tutto avveniva attraverso un addio più concreto, con Peter che abbondana il presente per ricongiungersi al Tony del passato; qui... mi hai stupito! Mi hai giustamente ingannato facendomi credere che la parti con la balbuzia fossero nel passato! E invece no managgia! Brava, uno strabiliante colpo di scena! Certo il percorso che ha portano Tony a tale decisione è stato travagliato, e ho trovato molto toccante e messi al punto giusto per intenderci, anche le figure di Bruce e Natasha, per quanto meno importanti.
Se la parte nell'ospedale mi ha trasmesso la giusta dose di ansia, la parte finale è stato il trionfo di pura dolcezza. Vedere questi due vivere di nuovo e assaporare un inizio diverso eppure simile al precedente, è stato semplicemente meraviglioso.
A vedere la maratona di ritorno al futuro? Beh quasi, quasi potrei farlo anch'io, non l'ho mai visto ritorno.
Grazie per questa magnifica lettura cara <3
Che l'ispirazione sia con te <3
Un baciotto e ci si vede appena il Terzo Capitolo di III. Echo of Rain sarà pronto.
Un baciotto

Recensore Veterano
15/03/20, ore 14:00
Cap. 1:

Inizio col dire che mi hai portato una ventata di aria fresca! Questo capitolo è un inizio promettente per quella che pare una bella storia dalle sfumature rosee.
La netta contrapposizione dei caratteri di Tony e Peter è ben tratteggiata, tanto da renderti ben chiaro quali siano le loro differenze. Il primo (un genio, playboy, filantropo) amante dello sfarzo ed estroverso egocentrico, il secondo un timido ed impacciato ragazzo. Valuta che Tony è il mio secondo personaggio preferito, subito dopo Wade, quindi mi nel leggere mi sono sentita nel mio ambiente
Tony con il suo amore verso il mondo e lo strafare, senza quasi ammaliato dalla semplicità di Peter. I cinque anni di assenza di Peter sembrano pesare sulle spalle di Tony, che nel vederlo percepisce la sua lunga assenza come fosse appena svanito.
È molto bello questo scenario così fragile ed emotivo che hai descritto, il concetto del tempo che per Tony rappresenta memoria viva e per Peter invece il niente. Il modo in cui si sfiorano, si cercano, ma allo stesso tempo si rifiutano. La vita di Peter è stata il niente nei cinque anni precedente, un nulla totale che però sembra quasi intrecciarsi a quello di Tony, la scomparsa del suo sole
Mi è piaciuta davvero tanto e conto di proseguirla perché sono curiosa!!!
(nota: dovrei usare anche io la scusa dei ragni per mangiare)

Recensore Master
14/03/20, ore 20:59
Cap. 2:

Ciao eccomi a recensire per lo scamio. Non avevo mai riflettuto sul significato della morte di metà della popolazione umana a opera di Thanos, e sugli effeti che questa scomparsa ha avuto su queste persone. Compresi molti super eroi, uno in primis Peter Parker, ovvero, Spider man. Non ho idea di cosa abbiano passato, se siano solo evaporati o abbiano percepito il momento del trapasso, se di questo possiano parlare. E tu ci porti a rilfettere proprio su questo tema, soffermandoti su cosa sia potuto passare per la mente di chi l'ha provato sulla pelle. Peter sembra devastato, come sospeso fra un mondo e un altro, e Tony cerca disperatamente di riportare il giovane indietro da questo abisso creatosi nella sua mente e nel suo cuore. Lo trovo doloroso ma anche molto significativo, il suo affetto per il ragazzo è reale, e lo spinge a volerlo aiutare a ogni costo. Faticosamente Peter torna lentamente ad essere ciò che era prima che Thanos lo facesse sparire, ritrovandosi d'innanzi un nuovo inizio al fianco di Tony, che non vuole altro che il suo Peter gli stia finalmente accanto. Molto bella l'introspezione dei sentimenti di Tony e Peter, hai saputo immergermi nella lettura e devo dire che l'ho apprezzato tanto. Hai uno stile fluido e d'impatto, ho trovato corretti anche lessico e grammatica, anche se ha volte l'uso delle virgole mi è sembrato eccessivo. Un mio gusto personale. Ho scoperto anche un nuovo termine, ammetto la mia ignoranza nel non conoscerlo e non averlo mai usato, al punto da pensare che fosse scorretto, parlo della parola consapevolezzato. Complimenti ancora per questa bella storia, e per avermi emozionato e portato a riflettere su una questione che non avevo preso mai in considerazione.

P.s. Di Avengers: Endgame ho amato la storia, anche se l'epilogo un po' meno. Poi, il fatto che Visione non sia tornato come gli altri, beh, mi ha fatta molto arrabbiare! A presto, Tea.

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