Recensioni per
Le pozzanghere sono come i puzzle
di _EverAfter_

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/11/20, ore 22:28

Recensione premio per il contest "This is our place, we make the rules" 3/3

Ciao Carissima!
Scusami per essermi ridotto all'ultimo, ma eccomi qui a commentare l'ultima oneshot che, inutile dirlo, mi è piaciuto moltissimo e anche questa volta mi ha preso il cuore.
È stato un racconto al tempo stesso molto forte e dolce, in un certo senso: non ho mai conosciuto da vicino una persona autistica o in una situazione simile, e devo ammettere che non ho nemmeno mai provato a immaginare come dev'essere vivere in una realtà diversa da come appare a tutti gli altri.
La tua storia mi ha colpito molto, grazie anche alla delicatezza che hai utilizzato per esprimere i pensieri di Alessandro, quelli di un bambino, e al tempo stesso quelli della madre Sonia, che appaiono ugualmente inconsapevoli, ma certamente più dolorosi, forse anche per la paura di una situazione sconosciuta e così difficile da vivere. È facile giudicare l'esterno, ma comprendere come si sentono i familiari e altre persone coinvolte in queste problematiche dovrebbe essere il primo passo per arrivare a un traguardo comune, il bene del bambino.
La scena finale è stato un bellissimo avvicinamento, che certo, avrà ancora bisogno di moltissimo tempo, ma dopo anni è finalmente iniziato.
Davveri complimenti, sei bravissima e riesci sempre, ogni singola volta, a farmi emozionare.
A presto, spero!
Mystery_koopa

Recensore Junior
12/07/20, ore 21:02

Nel paese dove abito c'è una ragazza down che però è un fenomeno nel nuoto. Credo che certe persone siano davvero speciali, anche se hanno dei"problemi" e i genitori meritano tutto il nostro rispetto perchè sono delle persone straordinarie, proprio perchè normali e con debolezze come tutti noi
Una bellissima storia

Recensore Master
09/07/20, ore 21:43

Ciao Vintage *___*
So che il contest di Mary è scaduto già da tanto e che sono probabilmente in super ritardo, ma volevo assolutamente passare di qui a leggere questo tuo racconto.
Ti ho inserita da poco tra gli autori preferiti e spulciavo il tuo profilo in cerca di qualcosa di tuo da leggere - dato che sono terribile e ho letto davvero poco di tuo -, e poi mi sono imbattuta in questo racconto che, per via delle tematiche trattate, avrei letto anche se non partecipasse al contest a cui partecipo anche io!
Ovviamente la mia storiella da quattro soldi non ha speranze AHAHAHAHAH, questo è un vero capolavoro e sono sicura che finirà sul podio! So che l'idea del contest di Mary è stata magnifica, ma sono certa che anche la nostra nuova giudice sostitutiva sarà in grado di rendere giustizia a questo bellissimo e intensissimo testo :3
Non sono nuova a queste tematiche, sia perché le ho vissute in prima persona - conoscendo diverse persone con diversi livelli di autismo e altre disabilità abbinate - e sia perché mi appassionano e adoro anche quando le ritrovo in serie tv come The Good Doctor e Monk (anche se Monk non lo definirei propriamente autistico, ho pensato al detective di San Francisco quando hai accennato ad Ale che notava il quadro storto).
Ho vissuto momenti in cui c'era di mezzo lo "sfarfallio" con le mani di cui parli, momenti in cui le reazioni erano forti tra grida e graffi sulla pelle, momenti in cui le persone stavano nel loro mondo e sembravano totalmente estranee al resto. Anche momenti in cui non rispondevano alle domande se queste non venivano riformulate sotto forma di affermazioni, o anche scleri quando attorno a loro c'era troppo rumore ed entravano in una sorta di confusione isterica - non saprei come altro definirla perché non sono un medico e non mi intendo esattamente di termini scentifici del caso ^^
Però ho visto anche tantissime potenzialità: discorsi fenomenali, capacità nascoste che aspettavano solo di essere scoperte e di ricevere il giusto spazio, osservazioni intelligenti che nessuno forse si aspettava.
E poi ci sono i genitori. Purtroppo la maggior parte di questi tendono a viziare i figli senza cercare di averci un rapporto, sperano di fargli fare qualsiasi attività giusto per liberarsene per alcune ore, e poi li assecondano a caso senza criterio e senza affidarli a esperti o seguire consigli utili.
Con questo non voglio assolutamente giudicare la vita di un genitore che si ritrova ogni giorno ad avere a che fare con un figlio autistico, io non posso sapere cosa sia viverci ventiquattro ore al giorno e costruire un'intera vita attorno a queste situazioni, però ecco, se esistono dei modi per rendere la vita migliore sia ai genitori che ai figli autistici, perché non cercarli e metterli in atto?
Ho adorato l'accostamento dei puzzle alle pozzanghere, un tocco di classe meraviglioso.
Ma è tutto perfetto, davvero, io non potrei trovare un solo difetto in questa storia, neanche se fossi un giudice che la dovesse valutare - cosa che non sono e che onestamente non so neanche se diventerò, anche se in passato ci ho provato ^^"
La storia è scritta divinamente, ogni cosa è chiara, le sensazioni arrivano fluide accompagnate dal tuo stile impeccabile. Mi è piaciuta ogni singola parola, ogni singola frase, ogni singolo tratto di questo racconto unico e che tratta una tematica che io non so se saprei trattare, pur avendola conosciuta da vicino in varie occasioni.
Ho sempre pensato che l'autismo non sia facile da raccontare, e quando è ben fatto merita davvero! Come in questo caso, ovviamente :3
La storia l'ho inserita tra le preferite perché tratta, come ti ho già detto, una tematica che non è da tutti, ma soprattutto perché sei riuscita a renderla perfettamente, in un modo unico che non credo di aver mai trovato qui su EFP per quanto riguarda l'autismo *___*
Io stessa ho un OC cieco a cui sono tanto affezionata e di cui scrivo spesso, ma in un qualche modo riesco più facilmente a parlare di una disabilità fisica come quella, anche se poi c'è tutto il background psicologico da prendere in considerazione, certamente!
A parte i vari vaneggi che ogni tanto porto fuori (XD), ti faccio davvero tantissimi complimenti, ho amato la storia dall'inizio alla fine e non so più che parole usare per fartelo capire, perché meriteresti tipo una statua o un Nobel o qualsiasi riconoscimento esistente e non XDD
Okay, visto che sto cominciando a delirare, la chiudo qui AHAHAHAHAH!
È stato veramente un immenso piacere leggerti e, anche se non hai bisogno dei miei auguri, buona fortuna per il contest ;)
Alla prossima, non vedo l'ora di tornare a leggere qualche altro tuo scritto, sei veramente grandiosa <3

Recensore Master
04/06/20, ore 19:22

CARISSIMA VINTAGE *_____*
Stavo dando una sbirciata alle storie partecipanti a November Rain, ho aperto la tua e non appena ho letto la presentazione mi ci sono incollata proprio XD è una tematica TROPPO interessante!!!!
L'ho letta in un baleno, proprio perché mi ha conquistato alla prima riga!!
Devi sapere che AMO le storie in cui i protagonisti sono dei bambini ^^ è una passione che nemmeno io sapevo di avere in realtà, ma da un po' sto leggendo/scrivendo storie con bambini e caspita, sono stupende *-* perché i bambini sono stupendi, io li adoro con tutta me stessa e stare in mezzo a loro mi fa sentire benissimo, nel posto giusto al momento giusto (sarà che forse non sono mai cresciuta AHAHAHAH)!
In più hai introdotto anche la tematica dell'autismo, che semplicemente ADORO e mi incuriosisce tantissimo (ti prego dimmi che conosci The Good Doctor, dimmi di sì *-*), su cui peraltro non si legge spesso qui su EFP. Io, per quanto abbia conosciuto persone affette da autismo e più o meno abbia un'infarinatura del problema, non so se riuscirei a gestire un personaggio con queste caratteristiche, avrei paura di combinare qualche disastro ^^
Invece sono rimasta molto colpita dal modo estremamente naturale con cui tu hai trattato l'argomento. O meglio, il risultato ha un aspetto naturale, poi magari ci hai fatto un enorme lavoro dietro e ci hai messo un secolo a scriverla, non so XD
È stato davvero semplice empatizzare con Alessandro ed è stato ancor più affascinante seguire il filo logico dei suoi pensieri. Spesso si pensa che una persona autistica dica cose a caso, senza senso e senza correlazione, ma la verità è che il loro cervello semplicemente ragiona in un modo diverso, ma non per questo sbagliato. Fanno dei ragionamenti che hanno senso, ma non riescono a spiegarli agli altri e così portano fuori semplicemente la riflessione "conclusa", ciò a cui giungono dopo averci pensato.
Me ne sono accorta quando Alessandro, dopo aver osservato la pioggia, ha affermato che le pozzanghere sono come i puzzle. Detta così potrebbe sembrare un'assurdità, ma alla luce dei fatti invece ha senso, è come una specie di metafora e io la trovo assolutamente geniale!
Sonia, come tante altre madri che hanno figli affetti da autismo (ma in generale da qualsiasi disabilità), non lo accetta e fa fatica a capirlo, a stagli dietro. Io penso sia una brava persona, solo che magari non ha i mezzi e le capacità per riuscire a comprendere il figlio e comunicare con lui. Purtroppo ci sono tantissime madri così, ne ho visto a bizzeffe e molte di queste, al posto di voler guardare in faccia la realtà o provare a dare un'educazione ai figli, se ne lavano le mani e semplicemente lo accontentano in tutto, viziandolo e facendogli solo del male, ma senza davvero capire le sue reali esigenze.
Come vedi mi è partito il momento riflessione XD perché questo è un argometo molto caro anche a me, che mi coinvolge molto quando lo vedo dal vivo e certe volte mi fa pure innervosire!
È anche vero che nessun genitore è nato imparato, quando arriva un bambino non c'è il libretto delle istruzioni in dotazione, che spiega come fare passo dopo passo in base alle sue esigenze. E se già è complicato con un bambino "normale", posso solo immaginare lo sconforto dei genitori in un caso del genere… ci si sente disarmati, credo. Poi io non ho figli e non so assolutamente cosa si passa, ma cerco di immedesimarmi un po' in tutti i punti di vista.
Allo stesso modo Alessandro è infastidito da diverse cose: non vuole che gli si facciano domande e che non vuole essere toccato (ho visto persone con queste caratteristiche, ma ho anche conosciuto autistici più espansivi e addirittura affettuosi, forse perché sono stati seguiti in maniera accurata fin da subito, o forse cambia anche a seconda del carattere della persona), ma non riesce a comunicare questi suoi disagi ai genitori. Li dà per scontato, perché in fondo è così che succede: spesso danno per scontato che gli altri sappiano, che gli altri siano come loro, senza poter decifrare le reazioni e le emozioni altrui e senza talvolta rendersi conto delle loro.
È capitato che alcuni di loro mi raccontassero qualcosa, facendo accenno a persone o eventi che io non conoscevo e dando per scontato che invece io le conoscessi. So che ho scritto una cosa contorta, ma spero si sia capita XD
Il dettaglio dei puzzle mi ha colpito tantissimo, perché è vero che ognuna di queste persone ha un campo di interesse e riesce in quel determinato campo meglio di quanto noi potremmo mai fare. E questo dovrebbe far capire che non sono assolutamente stupidi come qualcuno /qualche ignorante… ehm… ^^") potrebbe pensare, anzi! Per me la parola "autistico" è tipo un complimento XD
Quando ha detto che il quadro era storto di cinque grado rispetto agli altri AHAHAHAHAHAHAHAH questo mi ha fatto TROPPO pensare a Monk, e se non conosci The Good Doctor almeno Monk lo devi conoscere!!!
Invece il puzzle risolto in pochi minuti (MA POI TREMILA PEZZI O.O) mi fa pensare a Spencer di Criminal Minds, e lui per forza lo conosci perché ho visto Criminal Minds nella tua lista di fandom *-*
Ah, un'altra cosa!!! (Ma perché il resto del mondo, tra cui tu, riesce a fare recensioni sensate e ordinate e invece io mi sto lasciando andare a questo delirio???? XD)
Quando hai detto del boccone masticato trenta volte!!! Mi hai fatto pensare un sacco a un mio amico che riesce a contare tutto, anche mentre sta facendo altro, come se gli venisse in automatico! Se mangia delle patatine fritte alla fine sa quante ne ha mangiate, conta i passi da un posto all'altro, sarebbe pure in grado di contare i granelli di sabbia che prende in un pugno… il tutto mentre conversa con me ed è assolutamente attento a ciò che gli accade intorno XD io certe volte penso sia un supereroe :D
Tra tutte le storie che ho letto di questo contest (non tutte, ma un buon numero), questa è quella in cui la pioggia è usata nel modo più originale secondo me: mi è piaciuta tantissimo l'analisi, il ragionamento che c'è stato dietro, insomma il modo in cui una persona autistica può vivere la pioggia, che è totalmente diverso da come la viviamo noi! Oltretutto ti ringrazio per la dettagliata descrizione che hai fatto, io AMO la pioggia e dalle mie parti manca da un po' ^^
Ma la scena che in assoluto ho preferito (poi questo papiro finirà, te lo giuro, perché sicuramente non mi sopporti più XD) è quella in cui Alessandro osservava la madre piangere senza realmente capire che stava piangendo, descrivendola "col volto arrossato e le gocce sulle guance"... e poi ha detto che la mamma è come un puzzle. Mi ha colpito tantissimo, forse perché, dicendolo in maniera quasi casuale, ci ha preso in pieno: la mamma, con tutte le sue sfaccettature, i suoi dubbi, le sue paure, ha l'anima come a pezzi, i pezzi di un puzzle che però è destinato a ricomporsi.
E sarà proprio Alessandro, con la sua sola presenza, a ricomporlo, come ha fatto con tutti gli altri!
E niente, ho semplicemente adorato tutto ciò, penso si sia capito *___* mi hai dato un sacco di spunti di riflessione, si sente la cura che ci hai messo in ogni singola parola e sappi che io al contest faccio il tifo per te, hai scritto un piccolo grande capolavoro!!! :3
Dritta dritta tra le mie Ricordate!!!
Alla prossima e ancora tanti complimenti *-*

Recensore Junior
29/04/20, ore 16:40

Ho letto questa ff perché attratta dal titolo: pozzanghere, pioggia, puzzle e situazioni complesse, difficili da incastrare, sono argomenti che mi attirano subito.
Che dire, anche solo leggendo le note mi sono sentita una stretta allo stomaco, ancora prima di leggere, una stretta che si è resa più forte fino a fine lettura.
Brava. Ho letto tutto di un fiato, sei riuscita a trasmettere cosa volevi trasmettere, tanto che a fine lettura mi sono ritrovata a sorridere come Sonia.
Capisco cosa si prova a stare fuori dal mondo e ad osservarlo da dietro uno schermo, oppure rinchiuso nel tuo piccolo mondo.
Complimenti.

Recensore Master
24/03/20, ore 10:39

Ciao :-)
È una storia molto bella e profonda. Hai trattato un argomento molto delicato, ma con la dovuto attenzione e mi è sembrato di capire che tu lo conosca bene.
Alessandro è un ragazzino fantastico come tutti gli altri, se solo s'imparasse a conoscerlo sarebbe meglio. Immagino, però, che l'errore, se così si può chiamare, in cui è caduta Sonia sia fin troppo diffuso. Non ha mai approfondito troppo l'argomento, ma, da insegnante in formazione, so che spesso nemmeno la scuola è pronta o se la scuola lo è, non lo so le famiglie (per questo e molti altri aspetti).
Complimenti sia per il modo di scrivere sia per la storia in sé.
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
14/03/20, ore 14:24

Le pozzanghere sono come i puzzle / _Vintage_

Stile: 5/5

Dal punto di vista grammaticale non ho rilevato alcuna problematica, nè errori di battitura o sviste di nessun tipo. Poi, passiamo allo stile. Sono consapevole di essere ripetitiva, ma io sono follemente innamorata del tuo modo di scrivere. Innanzitutto, sei estremamente poetica, in un certo senso quando leggo qualcosa di tuo è come se mi trovassi un cantastorie davanti appartenente ad altri tempi che mi narra una storia con in mano uno strumento musicale. Riesci proprio a creare l'atmosfera giusta, perfetta per il tipo di storia che crei, trasportando immediatamente il lettore tra le righe e accompagnandolo con le tue parole. La narrazione è molto fluida, la costruzione di tutto il testo è perfetta, non c'è una frase, una parola o un segno di punteggiatura che stoni o che rallenti o che ostacoli quest'armonia davvero squisita che crei tramite la costruzione dei periodi. Al contempo, comunque, hai sicuramente uno stile caratteristico, tuo. Se qualcuno dovesse farmi leggere una tua storia senza dirmi appunto che sia stata scritta da te, io capirei comunque che si tratti di te. Hai questo modo di raccontare molto ricercato, ma non pesante, che puntualmente mi entra nell'anima e mi lascia senza fiato. Utilizzi un lessico che mi fa praticamente spiccare il volo ogni volta, ti mantieni aulica ma mai in modo 'arrogante', per così dire. Ogni termine è preciso, perfetto, per la frase a cui dai vita. Non selezioni parole soltanto per attribuire al testo un valore estetico, ma tutto compare nel momento giusto, senza però risultare mai scontata. Scrivi davvero in maniera meravigliosa, ho sempre la sensazione che un flauto stia suonando da qualche parte, sei inaspettata e originale ma mai troppo arzigogolata o complicata. Hai uno stile personale, che ti contraddistingue, e che però a modo suo è estremamente equilibrato ed efficace. Sei passionale e molto toccante. Questa storia l'ho riletta davvero tante volte, non soltanto per le tematiche trattate e per le emozioni che hai saputo trasmettermi, ma anche semplicemente per ammirarla proprio da un punto prettamente stilistico.

Trama e originalità: 8/10 (3/5 di trama, 5/5 di originalità)

Allora, dal punto di vista dell'originalità mi hai lasciato senza parole, sicuramente hai trattato una tematica non comune e lo hai fatto nel modo più rispettoso e verosimile possibile. Si percepisce (o almeno, questa è la sensazione che ho avuto io) che è una tematica abbastanza personale e vicina a te. Io ho letto davvero zero storie su efp (fra originali e fanfiction) che abbiano trattato questo tema, e anche nei libri (e ne leggo abbastanza) mi sarà capitato di incrociarlo (e nemmeno trattato nello specifico) un paio di volte al massimo, quindi sicuramente mi hai sorpreso con i tuoi fantastici personaggi e con questa meravigliosa storia, colma anche di riflessioni che in un certo senso mi hanno sul serio spronato a riflettere. Sei stata in grado di stupirmi, di meravigliarmi, di commuovermi con una tematica con la quale davvero ho pochissima familiarità. Dal punto di vista della trama, invece, ho dovuto detrarre. Non perchè il tuo testo non meriti, ci mancherebbe, è veramente un gioiello, ma è più concentrato sull'introspezione, di conseguenza analizzando esclusivamente l'intreccio in maniera oggettiva non mi è sembrato particolarmente intricato o denso di avvenimenti. Comunque, io non cambierei una virgola, mi hai presentato lo sviluppo di una bellissima introspezione e soprattutto l'evoluzione di Sonia e del rapporto che ha con suo figlio Alessandro.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10

Alessandro e Sonia sono veramente perfetti, sono caratterizzati in maniera tanto verosimile e tridimensionale da sembrare assolutamente reali. Sono delineati e tratteggiati in un modo strepitoso, toccante e commovente. Entrambi emergono in maniera vivida, in più il tuo testo è veramente costellato da descrizioni di gesti che contribuiscono a offrire al lettore un'immagine di entrambi accurata, particolareggiata. È un testo colmo di dettagli, che hanno permesso ai tuoi personaggi di risultare agli occhi del lettore non soltanto estremamente interessanti, ma anche realistici da far piangere, sinceramente. Ci sono parecchie descrizioni che si soffermano su un particolare relativo al loro modo di comportarsi, di pensare, di agire. L'introspezione poi è curatissima, un capolavoro assoluto, sei riuscita a farmi entrare nel loro cuore, a farmi entrare nella loro mente, e in certo senso a farmeli capire, comprendere a fondo, e sinceramente data la tematica delicata che hai scelto di trattare tutto ciò non dev'essere stato affatto facile, ma cioè proprio per niente, sei veramente riuscita in un'impresa mastodontica. Io mentre leggevo non riuscivo a crederci. Mi hai lasciato senza fiato.

Attinenza al tema: 5/5

Mi sembra futile anche solo specificarlo, ma il prompt 'problemi di comunicazione' direi che è stato trattato egregiamente, non soltanto prendendo il personaggio di Alessandro in sè, ma anche analizzando il rapporto fra lui e la sua famiglia, lui e Sonia in particolare. Anche la pioggia ovviamente è presente come elemento e ho amato la riflessione che hai fatto partire dalle pozzanghere, di una delicatezza, e al contempo di una potenza, che davvero ho letto il testo scuotendo la testa con la bocca socchiusa dalla meraviglia.

Gradimento personale: 10/10

Questa, almeno secondo me, è una storia in grado di darti davvero tanto. Di farti aprire gli occhi, in un certo senso, di farti addentrare in una realtà che (almeno a me) è sempre parsa distante e lontana. Mi hai fatto conoscere due personaggi splendidi, mi hai fatto percepire le loro sensazioni, il loro carattere. Alessandro mi si è stampato davvero nel cuore, è un personaggio che non dimenticherò mai, e ho veramente amato alla follia il tuo modo di farlo sentire così vicino a me, il tuo modo di riportarlo su carta nel modo più genuino e più semplice possibile, pur ovviamente mantenendoti rispettosa e verosimile (e curando il lessico). Questa non era una tematica affatto semplice da affrontare, anche per chi magari l'ha vissuta sulla propria pelle. Non credo sia così scontato riuscire a catturare un lettore che appunto non ha legami con situazioni di questo tipo, e invece tu non soltanto sei riuscita a coinvolgermi, a catturarmi, a farmi restare con il fiato sospeso, ma l'hai fatto in una maniera così genuina e 'dolce' da farmi uscire le lacrime. Ogni singola parola trasuda una sensibilità e un'emozione che mi hanno lasciato senza fiato, sei riuscita a penetrarmi nell'anima. Hai sviluppato non soltanto questi due personaggi, in particolare il loro rapporto, ma in un certo senso è come se ti fossi anche occupata di far crescere me. Quando ho terminato la lettura mi hai lasciato molto, mi hai insegnato molto, mi hai aiutato a comprendere parte di una realtà che mi è sconosciuta, dato che non ho mai avuto esperienze personali di questo tipo e anche nei libri non compare spesso. Un'altra caratteristica che ho amato è che sei riuscita a farmi affezionare a entrambi. Credimi, ora sembra anche a me di averli conosciuti, e non è assolutamente un 'risultato' che riescono a dare molte storie, ma nemmeno libri di trecento pagine. Non li scorderò mai, nè loro, nè questa storia.

Totale: 38/40
(Recensione modificata il 21/07/2020 - 02:11 pm)

Recensore Master
02/03/20, ore 17:05

Ciao carissima^^
anch'io ho in uggia i tuttologi. Ti faccio quindi i complimenti per la pacatezza, la precisione e l'empatia con cui hai trattato questa difficile patologia. Non sei scaduta nel pietismo, non hai ecceduto da nessuna parte, ma attraverso tanti piccoli particolari hai dato un quadro esaustivo della vita con un bambino autistico, hai mostrato il senso di impotenza, la vergogna, l'incapacità di far frone alòla situazione.
Alessandro è un bambino per tanti aspetti geniale (non dimentichiamo che nel passato alcune forme di autismo erano definiti "idiots savant" proprio perché in loro coesistevano elementi di genialità e altri che facevano supporre un grave ritardo mentale).
Tu ci dai l'idea che alla fine sia possibile comunicare con Alessandro, ma sia necessario trovare una chiave, un codice, come in quei giochi matematici nei quali sicuramente lui è bravissimo.
Complimenti per questa bellissima storia, in bocca al lupo per il contest!

Recensore Master
19/02/20, ore 07:05

Buongiorno.
Sono rimasto molto colpito da questo racconto, dalla sua umanità... complimenti per il lavoro svolto, non era semplice!

Recensore Master
18/02/20, ore 12:09

Ciao, sono Evelyn e partecipo anch'io al contest di MaryLondon.
Sono passata a leggere la tua storia, "incuriosita" (passami il termine), dalla tematica affrontata nello scritto. Sono madre anch'io, ma non ho ovviamente la minima idea di cosa significhi avere un figlio autistico e non sono quindi la persona adatta a dare giudizi.
Volevo solo dirti che si sente perfettamente che la storia è scritta con cognizione di causa, e che hai trattato l'argomento in modo quasi poetico, utilizzando anche uno stile che ben si è adattato a questa storia così introspettiva. Ho empatizzato sia con Sonia che con Alessandro, e questo significa che hai fatto un'ottima caratterizzazione dei personaggi.
Davvero, i miei più sinceri complimenti. Hai scritto una storia che mi ha fatto riflettere molto e che mi ha "arricchito".
Buona fortuna per il contest :-)
Evelyn