SETTIMA CLASSIFICATA
“18th February” di Kim WinterNight
Grammatica e stile: 9,5/10
Dal punto di vista grammaticale, come al solito, non ho trovato nessun tipo di problema, la storia è scritta davvero bene, chiara e pulita come mi hai abituato a trovare nelle tue storie. Ho individuato solo un paio di errori di battitura, che comunque ho deciso di non contare perché sono proprio due e sono delle minuscole sviste ^^
Eccoli qua:
“dispensava sostante letali” sostanze
“Traccio con lo sguardo la piccola E” tracciò
Dal punto di vista stilistico, anche qui ho trovato la solita accuratezza tipica di ogni tuo testo: le parole sono scivolate sotto il mio sguardo con una facilità incredibile, coinvolgendomi e permettendomi di entrare veramente nella storia, creando nella mia mente immagini nitide e soprattutto facendomi provare sulla pelle le emozioni che in quel momento stava provando il tuo Ethan. Questo è il segno che sei riuscita ancora una volta a essere equilibrata tra azioni, pensieri, dialoghi e sensazioni.
C’è solo una piccolissima carenza che ho trovato in questo testo, ma forse sono io a essere scema (probabile XD): non ho trovato quasi nessuna descrizione. Tu, che mi conosci bene, sai che non sono una fan delle descrizioni troppo dettagliate e pesanti che prendono un intero paragrafo, anzi sono dell’idea che debbano essere inserite a piccole dosi all’interno delle azione e senza fermare del tutto la narrazione per periodi interi; ma sono anche dell’idea che siano piuttosto importanti per creare l’atmosfera della storia. Anche semplicemente accennare al colore delle pareti o del pavimento, accennare al freddo di febbraio, alla scarsa o alla forte luminosità all’interno di un posto, al silenzio o rumori di sottofondo, a un odore particolare (esempio: chiuso, umidità…) può trasmettere delle sensazione, può rendere più vivida l’atmosfera e dia un’idea di quello che hai in mente (esempio: atmosfera estiva, invernale, di squallore, scolastica, spensierata…).
Spero di essere riuscita a spiegarmi XD forse ultimamente sono un po’ pignola, ma questa cosa dell’atmosfera è una cosa che sto sperimentando molto nelle mie storie e che riscontrando anche nei testi che leggo, e mi sto rendendo conto di quanto sia importante!
Parlando invece della punteggiatura, l’ho trovata sempre ben inserita e adatta ai periodi che sei andata a costruire. Il testo in questo modo ha assunto un andamento molto fluido, a tratti veloce e frammentato, perfetto per il contesto della storia e i personaggi di cui hai raccontato. Del resto, tra i pensieri di un ragazzo come Ethan non mi sarei mai aspettato grandi fronzoli e giri di parole, e questo emerge anche se la storia è scritta in terza persona e non in prima. Ottimo!
Trama e personaggi: 10/10
Una cosa che mi ha piacevolmente sorpreso di questa tua storia è che sei riuscita a inserire una miriade di dettagli in una trama relativamente breve, o comunque sviluppata in poche parole, senza mai dare l’impressione che fosse troppo tutto insieme, senza correre e senza rendere una scena più o meno importante di un’altra. Si può dire che la tua sia una sorta di slice of life, perché racconti un susseguirsi di eventi riguardanti un determinato periodo della vita di Ethan, ma che non hanno né un inizio né una fine. Sono semplicemente dei momenti che, accavallandosi tutti insieme, plasmano e scolpiscono il suo personaggio.
Ci parli prima della sua fobia degli aghi tramite il suo dialogo con Dave (da cui emerge poi la faccenda dell’eroina accaduta diversi anni prima), del suo tatuaggio, della tragica morte di Laudir e dell’omosessualità di Ethan; sono tantissime cose che si susseguono quasi senza dare fiato al lettore (e al protagonista), ma allo stesso tempo con quella giusta rilassatezza, quella che quando leggi ti fa pensare “stava per superare il limite di parole e quindi ha dovuto tagliare”. Il tutto senza mai trascurare i pensieri e le reazioni di Ethan. Sembra quasi una magia, infatti al termine della lettura mi sembrava di aver letto una storia molto più lunga!
Anche dal punto di vista della coerenza, non ho riscontrato nessun buco di trama e tutto è chiaro e si tiene in piedi da solo, nonostante la storia faccia parte di una storia e può capitare, in questi casi, di trascurare alcuni dettagli inseriti in altre storie e dandoli per scontato. Ottimo!
Passiamo ora ai personaggi!
La storia non presenta un grandissimo numero di dialoghi e io dico sempre che far parlare i personaggi è il modo migliore per farli emergere e caratterizzarli; tuttavia in questo caso non parliamo di quantità, quanto di qualità, perché gli scambi di battute che ci hai proposto – insieme a tutto il resto, specialmente l’introspezione – sono stati quelli giusti, li hai gestiti bene e sono riusciti a delineare perfettamente non solo il protagonista, ma anche tutti gli altri.
Ethan è un ragazzino ferito dalla vita e forgiato dal dolore che suo padre ha lasciato dietro di sé, suicidandosi egoisticamente e lasciando suo figlio al suo destino. È convinto di non provare più niente nei confronti di nessuno, di essere grande e forte e che ormai nulla può più fargli paura e impressione, ma poi lo vediamo crollare diverse volte nel corso della storia, segno che ha un bisogno di affetto e di attenzioni davvero enorme e di cui nemmeno lui si rende.
Lo vediamo crollare quando ammette davanti a Dave di essere terrorizzato dagli aghi per via del modo in cui si è martoriato il braccio a undici anni, poi lo vediamo crollare di nuovo sul finale, quando piange per la morte del fratello acquisito e si lascia andare tra le braccia di Dave, mostrando tutta la sua fragilità e lasciando che quel ragazzo più grande di lui gli doni affetto.
Ed entrambe le volte crolla di fronte a Dave, a lui e nessun altro, cosa che ho trovato molto coerente nella costruzione dei personaggi e del loro rapporto: Ethan ha trovato qualcuno di cui fidarsi, a cui affidarsi e con cui non prova la stessa vergogna a mostrare le sue debolezze, e infatti Dave è l’unico con cui riesce a lasciarsi andare.
Parlando di Dave, che è quasi un co-protagonista, ho semplicemente adorato come hai gestito il suo personaggio e come l’hai caratterizzato! Dave è carismatico, è un modello da seguire, un’ispirazione per Ethan. È una persona che il protagonista non vuole deludere, anzi, vuole assomigliargli… forse anche perché è invaghito di lui, come ci suggerisce quel disagio che prova ogni volta che gli sta accanto. Sembra essere l’unica persona per cui Ethan prova affetto, anche perché in un certo senso Dave lo tratta con rispetto, cerca di dissuaderlo dal provare l’eroina, si interessa a lui – anche se magari in un modo un po’ sbagliato, perché in certe situazioni squallide le cose girano in maniera differente da come siamo abituati, i sentimenti si manifestano diversamente.
Trovo che anche il loro rapporto ti abbia aiutato a portare fuori la loro caratterizzazione, ha aggiunto qualcosa in più a quello che sarebbero stati presi singolarmente, e secondo me hai gestito egregiamente questo dettaglio!
Utilizzo del pacchetto: 7/10
Mi dispiace davvero tanto penalizzarti in questo parametro, ma purtroppo non ho potuto metterti un punteggio più alto, principalmente per due motivi.
Ma prima di parlare, ci tengo a dirti che ho, in linea di massima, apprezzato il modo in cui hai gestito la paura di Ethan: nei hai innanzitutto spiegato i motivi e il trauma che l’ha portato al rifiuto degli aghi, dando a tutto il testo un “senso” diverso. Spesso le fobie provengono da qualche evento passato che si è impresso negativamente nella memoria di una persona e mi piace che tu ne abbia parlato, “arricchendo” la fobia.
Poi ho apprezzato il modo in cui Ethan si è imposto di superarla e i motivi che l’hanno portato a farlo: vuole dimostrare a se stesso di non essere più un bambino impaurito, a Laudir che è degno di rispetto e a Dave che vuole veramente entrare nel giro in maniera effettiva.
E ora passiamo alle note dolenti.
Nella scena in cui Kit stava per fare il tatuaggio a Ethan, non ho percepito nel protagonista quell’agitazione che avrebbe dovuto avere una persona in preda a una fobia che lo terrorizza. Mi spiego meglio: ci sta che non voglia mostrare apertamente la sua paura nel momento, ma ci sono alcune reazioni che non si possono controllare, soprattutto al suo interno, per esempio il cuore che batte all’impazzata, le mani che sudano, i tremori… mi è parso che Ethan abbia superato troppo “facilmente” questa fobia, che non assume quindi l’aspetto di una vera e propria fobia, ma di una paura quasi passeggera e nemmeno troppo opprimente. Spero di essere riuscita a spiegarmi XD
Il secondo motivo che mi ha portato ad abbassarti il punteggio è che la fobia non ha avuto una gran centralità nella storia, soprattutto nella seconda metà della storia, dove è stata completamente messa da parte. Non dico che non abbia avuto il suo perché (Ethan, una volta superata la sua fobia e fatto il tatuaggio, voleva mostrarlo a Laudir per ottenere il suo rispetto ma non ha fatto in tempo), ma non l’ho comunque trovato strettamente legato alla fobia, soprattutto l’ultima scena in cui Ethan si lascia andare alle cure di Dave. Forse mi aspettavo qualcosa di più “mirato”, soprattutto considerando il limite di parole piuttosto ristretto che ho deciso.
Comunque mi piace il background che hai intessuto dietro la fobia, quindi ho deciso di non far crollare troppo il punteggio, perché ho riconosciuto molto impegno nella tua idea ^^
Gradimento personale: 5/5
Ovunque ci sia Ethan (di qualsiasi Ethan si tratti), io sono felicissima ed è LOGICO che metto il massimo dei punti in gradimento personale *___*
A parte il fatto che questo tuo OC mi intriga molto e mi fa un sacco piacere conoscere man mano dei nuovi pezzetti della sua vita, questa storia in particolare mi è piaciuta un sacco! La trama, i personaggi, come si sono evolute le cose… veramente, si può dire che sia la mia seconda storia preferita della serie (perché sul trono rimane sempre la prima della serie, quella che ha visto la nascita di Ethan in relazione a Roddy *-*). Sarà che ho un debole per queste tematiche delicate, sarà che nutro un profondo amore per i protagonisti così giovani, sarà che mi ha conquistato il rapporto particolare e indefinito tra Ethan e Dave, ma l’ho adorata, non solo perché sei tu o perché lui è Ethan, ma perché è proprio una bella storia, ben scritta e ben pensata, coinvolgente dalla prima all’ultima parola!
Il dettaglio che hanno sparato a Laudir poi l’ho trovato un tocco di classe, non so nemmeno io perché, ma ha aggiunto quel qualcosa alla storia che l’ha resa ancora più speciale e toccante! Brava!
Totale: 31,5/35 |