Ciao, eccomi qui per lo scambio!
Come mai questa storia non ha recensioni, è stupenda!!! Sì, i tripli punti esclamativi sono per sottolineare il fatto che sia stupenda e terribilmente profonda.
Sei riuscita a dare vita ai pensieri di una statua ma l'intera storia è in realtà, per come la vedo io, una perfetta metafora della realtà e della vita quotidiana. Galatea non vuole far parte del mondo di inganni e sofferenza, della realtà, sa che in quanto donna di carne non verrà mai più desiderata come fa adesso Pigmalione. Per lui le donne di carne sono statue e Galatea viene vista come una donna di carne, ma teme che le cose cambierebbero se lei effettivamente divenisse una donna vera, perchè anche l'interesse di Pigmalione per lei si disperderebbe. Quanti uomini hanno fatto così con l'oggetto dei loro desideri? Una volta ottenuto, addio, l'interesse è finito.
I pensieri e le paure che ha Galatea sono profonde, ricche e plausibilissime, realistiche. Anche se si sta parlando di un mito, rispecchiano pienamente la nostra realtà.
Credo che non dimenticherò facilmente questa storia, è originale. Non avevo mai letto nulla di simile, mai. Permette di fare parecchie riflessioni su molti argomenti, ma sto divagando, sorry, parto così quando una storia mi sorprende tanto.
E' scritta magnificamente e la tua caratterizzazione di Galatea è toccante. Pur essendo una statua, capisce tutto della realtà, capisce che gli uomini sono attratti più dal freddo, dai sentimenti non corrisposti, dall'indifferenza, e lei nel suo marmo freddo e duro li riflette tutti.
Anche la frase finale col rimando al velo è magnifica.
I miei complimenti, una bellissima, intensa e riflessiva storia che merita tanto, sono felice di averti scoperta! |