Ultima recensione premio per il contest “The one about Soulmates”! Prima di tutto ti chiedo scusa per averci messo così tanto. Speravo di cavarmela prima, ma diciamo che la vita si è messa in mezzo ahaha comunque, non perdiamo tempo e cominciamo! ;)
Un’altra Stucky, un’altra fic ben riuscita! Intanto sono contenta che tu mi abbia proposto questa storia, perché non ho mai abbastanza di Steve e Bucky e so già che li tratti bene… Perciò in un certo senso partivi avvantaggiata ahah soprattutto perché, tra i due, preferisco Steve… E il punto di vista iniziale è il suo.
Ho adorato come sei partita, con quest’impulsività che spesso nelle fanfiction si perde, in favore del “Captain America” puro e bravo che sembra in realtà una figura di cartone. I tuoi personaggi sono a tre dimensioni, invece, il che rende la lettura molto più piacevole. (Quel “Lo avrebbe salvato, o sarebbe morto provandoci.” È al 100% IC, così come “Idiota, ti lascio da solo per qualche settimana e tu diventi un esperimento scientifico?”, che mi ha fatto emettere un suono non umano ahah)
Bello anche che con “la cattura di Bucky” si possano intendere diversi momenti della storia di questi due, e quindi ci ho messo qualche secondo per capire che parlavi del primo film. Un ritorno alle origini che non mi aspettavo — colpa mia, ora sono fissata con tutti loro a NY, nella Avengers Tower, felici e contenti e giovani e vivi. Tutti.
A ogni modo, ho apprezzato tu abbia mantenuto i veri dialoghi, quel “credevo fossi morto” da lacrimuccia, e la confusione di Bucky, e che tu lo abbia esteso poi nella tenda. Il “sempre” è una promessa quasi dolorosa, ma che sarebbe stata una degna conclusione per questa storia… E invece tadan! La storia continua, stavolta con il punto di vista di un Bucky che già a questo punto ne ha subite tante… Meno male che ti sei fermata prima di rivisitare tutti i motivi per cui vorrei mettergli una coperta sulle spalle e nasconderlo alla vista del mondo.
A parte questo piccolo sclero, comunque, volevo farti i complimenti per come tratti Bucky, dimostrando che non è solo Steve, a riuscirti bene, ma che riesci a entrare in tutti e due i membri della coppia.
È stato con un colpo al cuore che ho letto il dialogo tra di loro, quel “curato” che mi ha lasciato i brividi e che però si addice perfettamente alla mentalità del tempo. Così come per il nome Brooklyn, per la seconda volta in altrettante storie sei riuscita a farmi vedere qualcosa su cui non mi ero mai soffermata. I miei più sentiti complimenti, anche per la dolcezza e serietà con cui tratti la questione, seguita da altre importanti allo stesso modo — l’accettazione in tutti i campi, da quello sessuale a quello militare, di salute e fisico.
Non credo di aver nascosto quanto mi sia piaciuta questa storia, i personaggi che adoro e che mi hai proposto a modo tuo, senza però scostarti troppo dal canon, e una transizione che era ovvio portasse con sé qualche incertezza. Di nuovo complimenti :)
Alla prossima! |