Recensioni per
'Cause us traitors never win
di mystery_koopa

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
08/01/21, ore 16:18

Recensione premio per essersi classificato primo e aver vinto il premio speciale per la miglior storia in gara al contest "Hold my Angst - II edizione": 4/4

E, alla fine, eccomi a passare anche da questa storia. Ammetto di averla adocchiata da un po' - come ti ho detto, ho l'infelice tendenza a stalkerare gli autori che mi piacciono - e quindi sono davvero molto contenta che tu abbia deciso di indicarmela per le recensioni premio che ti dovevo. In realtà sono stata, nella mia torbida adolescenza, una grande appassionata del genere noir: questa storia è stata un piacevole ritorno, e una bellissima conclusione per questa serie di recensioni (deliranti).
Mi hai rallegrato le pause pranzo e merenda delle 4, e di questo ti ringrazio molto, è sempre piacevole staccare un po'.
Come prima cosa, ti faccio i miei complimenti su una cosa che, giustamente, ti sembrerà un po' stupida: mi ha colpita molto il tuo utilizzo della prima persona. Io personalmente non la uso quasi mai, privilegiando la terza e la seconda, quindi mi colpisce sempre quando un autore la sa usare e, *inserisci divinità a caso*, se la sai usare bene. Crei un senso di profonda vicinanza tra il lettore e i personaggi di cui narri, un'atmosfera molto intima, molto personale.
Peraltro, mi ha molto stupita la tua conoscenza degli alcolici, sempre per far notare cose inutili: io ho brutti ricordi dell'Old fashioned, quindi lo conoscevo disgraziatamente bene, ma non credo sia un cocktail così noto ai monti, o no? E, soprattutto, perché mi sto ponendo queste domande?
Comunque è un dettaglio, ne sono consapevole, ma conferisce un profondo alone di verosimiglianza alla storia: sembra quasi di sentirlo, il profumo di arancia, il bicchiere di vetro trasparente ma un po' appannato, lei che ne prende un sorso e sporca il bordo di rossetto. Ma sto correndo un po' troppo con la fantasia, immagino.
Si percepisce un forte senso di abbandono, dalla prima parte della storia, chiamiamola se vuoi solitudine: ciò che mi è arrivato dalla descrizione del tuo protagonista è, appunto, il ritratto di un uomo molto solo. Abbandonato dalla donna che amava (l'amava?), con una tazzina di caffé fatto male, a dormire sul bancone di uno squallido motel. Bella la frase conclusiva del paragrafo, da amante del caffé mi ha conquistata.
Il punto di vista di lei mi è piaciuto leggermente di meno, per quanto io trovi comunque la storia bellissima, ma a livello di preferenza personale posso dirti che ho preferito quello di lui. Ma, come penso ormai abbiano capito anche i sassi, io ho un debole per i personaggi disperati.
E lui lo è, certo che lo è. Si tratta tutto di un tendere disperatamente verso di lei, in un'ossessione che non basta una tisana (e un bicchiere intonso di whiskey) a lenire. Insomma, se non si fosse capito: io ho adorato questo personaggio, mi è piaciuto tantissimo, e lo so che sarai stanco delle mie recensioni chilometriche, ma te lo dovevo dire assolutamente.
La conclusione ti spezza in due, è assolutamente degna di questa storia meravigliosa e che sono davvero contenta di aver letto, mi è piaciuta oltre ogni misura (anche se penso tu sappia quale rimane la mia preferita).
Ti ringrazio per le belle letture, e ci vediamo al prossimo contest!
Gaia

Recensore Master
25/09/20, ore 01:56

Ciao!
Una cosa che subito prende della storia è il ritmo veloce, carico, ogni riga vogliamo sapere di più, capire le dinamiche di questa relazione; ciò è dovuto a un lessico e a uno stile scarno di cose, diretto e impetuoso che tu sei riusciuto a portare avanti senza perderti, rimanendogli fedele.
I nostri protagonisti sono due criminali che si autoparagonano a Bonnnie e Clyde, anche se a differenza loro non hanno una vera relazione sentimentale.
Ciò che rende tragica la rua storia è che entrambi non beccano i tempi giusti, prima è lei ad essere innamorata, poi lui si accorge di chi aveva vicino in uno scambio di ruoli che non può portare al lieto fine. Davvero ben sviluppato, davvero bravo: complimenti!

a presto

milla4

Recensore Master
27/06/20, ore 13:56

Seconda classificata al contest "Generi a catena"

Grammatica e stile:
10/10 (5 grammatica + 5 stile)

Dal punto di vista grammaticale, non ho riscontrato alcun tipo di errore, quindi complimenti per la cura che hai messo nel testo. Ti riporto l’unico refuso che ho trovato:

”basterebbe una semplice lettera anonima, e potrei persino allegarci la mappa con le indicazioni per arrivare al motel, Se arrivasse la polizia” ---> c’è una virgola in luogo di un punto fermo.

Dal punto di vista stilistico, la storia è ben scritta e presentata; la lettura è scorrevole e godibile, grazie a frasi fluide e chiare, nonostante la ricchezza di subordinate. Hai giocato molto bene con i vari segni d’interpunzione per dare alla storia il giusto ritmo in ogni sua parte: abbia, dunque, un ritmo più disteso all’inizio, quando il protagonista ricorda i gloriosi momenti con la sua compagna e quando poi è in preda alla mestizia e alla delusione, e un ritmo più concitato nelle parti che concernono lei e la sua fuga. Il lessico è ricco, con una varietà di termini che rende la lettura dinamica e mai noiosa; lo hai utilizzato in maniera sempre pertinente e l’hai cucito addosso ai due personaggi: si percepisce bene lo stacco tra le parti di lui e quelle di lei: in questo, la scelta dei termini e il loro accostamento ti sono stati di supporto nel delineare e definire la personalità dei protagonisti, dei quali ci mostri entrambi i punti di vista in un ottimo equilibrio, che non sacrifica nessuno dei due e che non è forzato. Anche il passaggio dal passato al presente è ben gestito e si svolge in maniera naturale, senza stonature.
Per quanto riguarda le descrizioni, nonostante si tratti di un testo introspettivo, ce ne sono di funzionali a far comprendere al lettore i luoghi e le situazioni, filtrati attraverso lo sguardo dei protagonisti, ma comunque ben delineati. Il lettore, così, non si sente smarrito, perso nei meandri della mente dei due, ma riesce senza difficoltà a seguire il filo dei loro pensieri, e a figurarsi senza sforzo le situazioni di cui parlano. Sensazioni e pensieri sono stati gestiti ottimamente e, anche qui, a entrambi i personaggi è stato dato il giusto spazio. In generale, hai presentato un testo davvero ben scritto e di qualità.

IC/Caratterizzazione personaggi: 10/10

Hai caratterizzato in maniera davvero egregia questi due protagonisti della tua storia, dando il giusto spazio a entrambi e indagando nella mente di ciascuno di loro a fondo, mostrandoci anche le sfaccettature più recondite e permettendoci di entrare nella psicologia affascinante di questi ladri senza nome.
Per quanto riguarda l’uomo, di lui abbiamo una caratterizzazione più ampia, in quanto è dalle sue parole che apprendiamo il suo passato e quello della sua compagna, il contorto legame che li lega e il tipo di vita che conducono. Attraverso i suoi occhi, facciamo un rapido viaggio in ciò che è stato e in ciò che è, seguendone la trasformazione nella disperazione e nel rimpianto di un uomo che ha perso tutto. Lui è un personaggio che si presenta come umile (a cominciare dal lavoro che svolgeva prima di darsi alle rapine, e a cui è dovuto poi tornare), di poche pretese e, soprattutto, sognatore: tende a romanticizzare ciò che lo circonda, a vedere la vita quasi come un poeta, cogliendone le sfumature, i significati reconditi e la bellezza nascosta. Attraverso i suoi occhi, tutto sembra trasfigurato, onirico, soprattutto nei ricordi delle notti passate con la sua compagna, quando la luna filtrava dalla finestra e loro bevevano seduti al bar del motel. Il nostro uomo s’interroga, poi, sul perché lei lo abbia abbandonato, si domanda se sarebbe cambiato qualcosa, nel caso avessero compiuto azioni diverse da quelle che hanno fatto, come ordinare un tè invece del caffè proposto dalla barista. Ricerca le ragioni di ciò che è accaduto nelle piccole cose, quasi filosofeggiando. idealizza il suo amore per lei, lo eleva e si domanda per quale motivo lei lo abbia abbandonato, perché abbia scelto di andarsene, se in fondo avevano tutto ciò di cui avevano bisogno: una vita di avventura, di fuga e adrenalina, una vita in cui non hanno mai dormito insieme, in cui hanno mantenuto le distanze pur non riuscendoci veramente, una vita che per lui era già perfetta così.
Dall’altro lato, abbiamo invece la donna, che prevale meno rispetto a lui, ma non per questo è caratterizzata poco o superficialmente, anzi: anche con lei hai fatto un lavoro davvero strepitoso, soprattutto nel creare una figura totalmente contrapposta a quella dell’uomo, sia nei modi di fare che nel pensiero. Abbiamo, dunque, una persona raffinata, che dà l’impressione di provenire da un ambiente più sofisticato rispetto a lui, o quantomeno di aver avuto un’istruzione più elevata. Lei, però, al contrario del nostro ingenuo e semplice spazzino, è più concreta e materialista; la vediamo, infatti, analizzare la situazione da un punto di vista più disincantato, quasi obiettivo. Parla del suo amore con l’altro in senso pratico, con toni meno poetici e più concreti: è consapevole di essere innamorata di lui, di esservi profondamente legata, ma è anche consapevole di non aver messo l’amore al primo posto. È lucida, e ha saputo accantonare i suoi sentimenti, ha saputo rinunciarvi per mettere al primo posto la concreta possibilità di avere una vita agiata, di prendere un borsone pieno di soldi e fuggire, andarsene e vivere nella ricchezza. La nostra sofisticata ladra che sorseggia Old Fashioned vuole concretezza e realismo. I sensi di colpa la divorano, ma non abbastanza. È solo in punto di morte che forse si rende realmente conto della portata di ciò che ha fatto: riconosce di essere stata una traditrice e che la morte è l’unica cosa che merita in quanto tale. Riconosce di aver ferito la persona che ama e che la ama a sua volta, di aver approfittato dei suoi sentimenti. Nei suoi ultimi istanti, abbandona un po’ del suo pragmatismo per avvicinarsi al sentire del suo compagno, che non rivedrà mai più, perché è andata incontro a un destino inevitabile, data la natura delle sue azioni.
Anche per quanto riguarda la definizione del rapporto tra i due hai fatto davvero un ottimo lavoro, mostrandoci il punto di vista di entrambi e la loro visione dell’amore e del loro essere una coppia. Il legame che unisce i due protagonisti è particolare, distorto, malsano: è amore, ma è anche qualcosa di più marcio, che amore non riesce a essere. E, mentre lui vede del romantico in tutto ciò, lei forse ci vede sesso e un coinvolgimento emotivo che può essere imbrigliato e tenuto sotto controllo. Si sono amati, senza mai dirselo, senza forse essere riusciti a dimostrarselo davvero. Sei riuscito a delineare un rapporto complesso in una storia breve, e per questo ti faccio tantissimi complimenti.

Trama e originalità: 9/10

Per quanto riguarda la trama, hai presentato una vicenda che viene naturale paragonare a quella di Bonnie e Clyde, seppur è evidente che i due protagonisti sono profondamente diversi da loro e che della vicenda viene ripreso solamente il concetto di fondo, dato che quella da te scritta è certamente più amara e cupa. Il modo non lineare con cui hai presentato la vicenda le ha donato dinamicità, mantenendo sempre alta l’attenzione del lettore e senza annoiare mai o presentare cali di tono. Ti sei giostrato bene con i tempi verbali e con l’alternanza dei ricordi per dare alla storia una struttura particolare, che richiamasse il flusso di coscienza: gli eventi, infatti, si susseguono a cascata e senza un ordine logico ben preciso, proprio a richiamare il fluire dei pensieri dei protagonisti. Questo modo di strutturare la storia non si è comunque associato a poca chiarezza: sei stato bravissimo a rendere tutto estremamente comprensibile, senza lasciare nulla di oscuro, senza però perdere il realismo di una mente che sta riflettendo; questa tua scelta ha anzi contribuito a rendere la storia più coinvolgente, permettendo al lettore di entrare nella mente dei protagonisti, capirla e immedesimarvisi.
In quanto a originalità, hai presentato una storia che è classica del genere e che, come già detto, rimanda alle vicende di Bonnie e Clyde; nonostante ciò, il punteggio detratto è minimo proprio perché hai presentato la storia in modo innovativo per quanto concerne la struttura, che non è lineare, ma si alterna tra due punti di vista e tra ricordi del passato e riflessioni del presente; inoltre, i tuoi due protagonisti si discostano da Bonnie e Clyde e assumono delle caratteristiche proprie, che li rendono originali, e non le brutte copie di qualcos’altro. In generale, dunque, benché abbia presentato una situazione non proprio innovativa, hai saputo renderla originale nella stesura e nei personaggi che hai presentato, che sanno farsi decisamente ricordare.

Attinenza al genere: 5/5

Il genere che ti è stato assegnato è il malinconico e l’hai senza dubbio rispettato. La malinconia permea ogni riga e parola della tua storia e si percepisce sin dalle prime righe, quando il protagonista parla dello squallore del bar del motel in cui si trova. Ho trovato molto efficace l’esserti soffermato sull’introspezione dei personaggi e sui loro tormenti interiori, perché ha contribuito ulteriormente ad accentuare la melanconia di questa tua storia, donandole delle tinte cupe e tristi, a partire dall’atmosfera per lo più piovosa e notturna, fino ad arrivare ai rimpianti di lei e allo struggimento di lui nell’attenderla, sperando di rivederla, nonostante sia stato costretto a tornare alla sua vita precedente a causa del suo tradimento, e abbia visto tutta la sua vita crollare a causa di ciò. Anche in questo c’è grande struggimento, e non si può fare a meno di provare pena e tristezza per quest’uomo illuso e tradito, ma anche per lei, che piange perché riconosce la terribilità di ciò che ha compiuto e perché l’attende un destino di morte, come se la vita avesse voluto prendersi gioco di lei e avesse voluto punirla per le sue azioni. Tutta la storia è struggimento, tristezza e melanconia, senza neppure uno spiraglio di speranza o di positività. Complimenti!

Gradimento personale: 5/5

La tua storia mi è piaciuta davvero moltissimo, e lo testimonia il punteggio pieno nella voce, molto difficile da strapparmi. Amo il genere noir, quindi sono stata davvero molto contenta di poter leggere una storia del genere: il rischio poteva essere quello di cadere nello scontato, nel già visto, e invece, per le ragioni già analizzate nelle voci precedenti, questo non è successo. Certo, la vicenda non è delle più originali, ma lo è il modo in cui l’hai presentata e lo sono i tuoi personaggi, che ho davvero amato, soprattutto lui: nonostante la brevità della storia, hanno saputo farsi ricordare e apprezzare, tanto che non mi dispiacerebbe affatto leggere ancora di loro. Ho amato moltissimo anche il fatto che tu abbia deciso di concentrarti sull’introspezione dei personaggi, piuttosto che sull’azione, scelta che ha assolutamente pagato, perché ha reso la tua storia interessantissima. Il noir richiede di entrare nella mente del criminale, e tu lo hai decisamente fatto, dando dignità, umanità e originalità ai tuoi personaggi.

Utilizzo prompt: 2/2

Hai fatto un ottimo utilizzo del prompt, che risulta centrale nella tua storia, dal momento che il ricordo è la colonna portante di questa storia. per la maggior parte del racconto, infatti, a farla da padrone sono proprio i ricordi del nostro sventurato protagonista, che siede al bancone del bar del motel, a struggersi su ciò che è stato e che ha perduto, a rammentare momenti passati con la sua Bonnie, per sempre perduta. Anche lei indugia nei ricordi, durante la fuga, mentre piange e si lascia alle spalle l’uomo che ama e che ha tradito. Senza alcun dubbio, dunque, sono i ricordi a dare vita al tuo racconto, ai tuoi personaggi e a dare spessore alla vicenda.

Punteggio totale: 41/42

Recensore Master
24/04/20, ore 16:14

3ª classificata pari merito

'CAUSE US TRAITORS NEVER WIN di mistery_koopa


Grammatica, Lessico, Stile: 14,5/15 (4,5+5+5)
Hai ripetuto molte volte “ma” nel primo pov di lei. Non è un errore grave però è segno di una scarsa rilettura, o di scarsa concentrazione. Il lessico si adatta bene e anche lo stile mi è piaciuto molto, sia per il ritmo narrativo, sia perché sei passato da un punto di vista all'altro senza forzature, tant'è che quasi mi sento in colpa di aver parlato di “pov”. 
Vado dagli altri parametri per parlare più liberamente.

Originalità di titolo, trama, attinenza col tema del contest: 14,5/15 (5+5+4,5)
Il titolo mi ha incuriosita molto, attira l'attenzione e fa comprendere che solo leggendo si scoprirà il suo significato; e tu sei stato bravo a spiegarlo bene alla conclusione.
I protagonisti sono due e all'inizio sembrano inseparabili, non potevo immaginare che un giorno avrebbero preso strade diverse, ecco perché quella prima parte in comune seguita dall'alternanza dei punti di vista è stata una bella idea, che ha reso la trama meno scontata. La canzone di Taylor Swift che hai aggiunto a quella scelta dal mio elenco, Under the Iron Sky, richiama il mito di Bonnie e Clyde, che hai anche nominato all'interno della storia. Ed è a loro che i tuoi personaggi somigliano! Ciò che hai inserito della canzone dei Laibach invece sembra meno amalgamato. Mi spiego bene: tutta la parte legata ai sentimenti, alla nostalgia, a quel viavai da uno all'altro, nella consapevolezza che si compie un grave errore sia a restare insieme sia ad andarsene; ma questa canzone, nell'economia della storia, l'hai sfruttata di meno. Il dettaglio che mi è piaciuto di meno è che lei nomina due volte il cielo di ferro, è una citazione troppo “mostrata”, se avessi scritto le stesse frasi senza specificare del cielo il risultato sarebbe stato più naturale.  

Caratterizzazione personaggi: 10/10
Loro due mi piacciono molto come personaggi perché hanno ognuno i suoi pregi e difetti in più si completano a vicenda: lui pratico, lei raffinata; lui che beve solo bevande umili, lei che invece ordina sempre il suo drink preferito (che so preparare ma non benissimo :P); lui a suo agio con la vita umile e in fondo legato al suo lavoro di spazzino. Esiste forse un lavoro più umile e utile di quello? Un lavoro dei più snobbati ma anche quello per cui essere più grati, che rende migliore la vita di tutti. Lei invece viziata, avida, poteva accontentarsi ed essere felice, ma la sua abitudine di desiderare di più l'ha portata ad osare. E pur di arricchirsi è rimasta sola, non ha impiegato molto per pentirsi della scelta fatta.

Gradimento personale: 9,5/10.
In generale la storia mi è piaciuta molto, per l'atmosfera di rimpianto. Sono contenta per il modo in cui si conclude con lei. Quanto se l'è meritata!
Un piccolo appunto; in America non hanno i pacchetti di fazzoletti, hanno solo quelle scatole di cartone da cui tirarli fuori. 
Punteggio totale: 48,5/50. 

Nuovo recensore
09/04/20, ore 17:30

Il concept è carino, e mi ha ricordato pesantemente il film ''Assassini Nati'' di Oliver Stone, che ha una struttura simile, eppure completamente diversa dalla tua. Partendo dai positivi: la storia scorre senza troppi problemi, ci sono giusti spazi, e non si fa fatica a leggere. Mi è piaciuto l'alternarsi dei punti di vista dei protagonisti, che è sempre un tocco interessante da vedere in un opera. Altra cosa che ho gradito sono i viaggi introspettivi di entrambi, che ha donato loro una decente dose di vitalità e umanità.

Le cose negative: c'è troppo raccontato, e il tutto viene narrato così velocemente che non c'è un momento di raccoglimento e di respiro per il lettore. Capisco che la oneshot del contest impone quel limite di parole, però avresti potuto rallentare un pochettino, focalizzandoti un po di più sulla psicologia di entrambi. Manca anche una loro caraterizzazione, e mi sono sembrati due nomi buttati al vento. Il finale l'ho trovato spento, come se ti fossi scocciato di quella storia e la volevi terminare immediatamente (ma sarà una mia impressione, eh) e comunuque un po' forzato.


Son sicuro però che hai fatto del tuo meglio, d'altra parte ho letto da qualcuno che sei giovanissimo (18 anni mi pare) e già vedere uno stile così è una buona cosa. Io ho qualche anno più di te e mi sento già arruginito come scrittore lol. Comunque ti auguro che il contest, a cui partecipo anche io, venga giudicato nel migliore dei modi.

Saluti, e alla prossima :)
(Recensione modificata il 09/04/2020 - 05:41 pm)

Recensore Master
27/03/20, ore 00:02

Ciao Mystery, che bello ritrovarti con una nuova storia. Avrei voluto partecipare anch'io al Girasole-contest, purtroppo non ce l'ho fatta. Bell'idea quella di dar voce a entrambi i personaggi, che di fatto finiscono per perdere entrambi: perde lui, non solo perché viene abbandonato dalla sua lei che scappa col malloppo (come dire, perdita al quadrato), ma anche perché si scopre innamorato di questa donna che tra le righe appare più intraprendente e (quasi) priva di scrupoli. Ma la Bonnie della storia è sicuramente quella che perde di più: a conti fatti ci rimette le penne, a causa di un attimo di distrazione mentre era intenta a cercare un qualcosa per asciugarsi le lacrime... lacrime di dispiacere versate per lui. Come dire che questi due hanno giocato col fuoco salvo rimanere bruciati: l'amore è quel qualcosa che non avevano messo in conto...
Bella storia, che si dipana con originalità. Bell'idea quella di far parlare a turno i due protagonisti, diciamo che abbiamo di fronte un "noir introspettivo" che è al tempo spesso pieno d'azione. Non ho apprezzato granché il titolo in inglese, anche se siamo in un contesto americano (abbi pazienza, è un mio pallino: odio i titoli in inglese, quanti titoli in inglese leggi da Feltrinelli?) e neppure l'insistenza con cui ricorre questo benedetto old fashioned... esigenze di contest?
Comunque un'ottima storia, scritta con stile maturo.

Recensore Junior
22/03/20, ore 00:40

Ciao! Credo, per una questione logistica, di dividere la mia recensione in due parti.
Innanzitutto, considerazioni legate al testo. Inutile ribadire quanto già stato detto dai precedenti recensori: il testo è scritto molto correttamente, sia nelle descrizioni dei personaggi ed i loro sentimenti, sia nella descrizione dei vari ambienti/situazioni - che rispecchiano, il linea generale, quello che è lo stato d'animo dei due protagonisti. Ho apprezzato in modo particolare il fatto che sia scritto in prima persona col cambio di punto di vista dall'uno all'altra, soprattutto nella prima volta in cui questo accade (più o meno inaspettatamente).
D'altronde, rimane un modo intelligente per riuscire a descrivere e esplicare gli stati d'animo dei personaggi da una prospettiva che sia unicamente loro, senza una prospettiva terza e soprattutto senza che uno dei due interpreti i segnali dell'altro o si elevi al di sopra della mera interpretazione (non so se possa risultare chiaro questo tipo di affermazione, non so spiegarlo diversamente in sole poche parole e non voglio dilungarmi troppo ahah). 

In secondo luogo, considerazioni meramente personali: non sono riuscita a fare a meno, mentre leggevo - 6 anni di psicologia non possono che portare a questo -, di chiedermi quale fosse la storia dietro la storia. Parto sempre dall'assunto, proprio in virtù di ciò che studio e che so sarà la mia vita, che quando si scrive, volenti o nolenti, si attinge sempre ad esperienze personali, o se non altro appartenenti alle persone vicine. Si trae un'ispirazione dalla vita quotidiana e si dà sfogo alla fantasia, che modifica, interseca e crea a suo piacimento. Ci sono stati un paio di passaggi, nel corso della storia che mi hanno sinceramente incuriosita in questi termini. 

Entrando nel merito della storia di per sè, sulla quale, effettivamente, non mi sono espressa, trovo originale e scorrevole e piacevole il modo che hai avuto di narrare una storia che di per sè non è particolarmente originale, ragion per cui meriti a te, perchè ovviamente non è scontato. La storia di per sè, infatti, per i temi sui quali si incentra e la situazione entro la quale i due protagonisti si trovano - non tanto il loro essere ladri, quanto più per il loro personale modo di viversi all'interno di questo rapporto-non rapporto -, non è originale a priori (come dicevo, infatti, mi ha fatto pensare a situazioni che tendenzialmente si vedono abbastanza spesso), però questo è assolutamente compensato dallo stile con cui hai descritto tutto questo tipo di situazioni, dal modo di trattare loro e i luoghi, dai dettagli non scontati che hai sparpagliato nel corso della storia. 

Ok, con questo termino. Se non fosse stato chiaro, ovviamente mi è piaciuta la tua storia e prendi quello che ti ho detto come meglio credi, spero ti siano utili in un qualche modo :)
Sicuramente leggerò altro prossimamente, 
ah e pardon la lunghezza, non ho il dono della sintesi, ops 

Bongi

Recensore Master
17/03/20, ore 20:36

Ciao, carissimo Koopa :)
Anche io partecipo ai contest di fiore e Dark Sider, e devo ammettere che sono contentissima di avere anche te tra i colleghi partecipanti *-*
Oh, wow, hai scritto un racconto bellissimo, che mi ha portato a riflettere su diverse cose.
Intanto, il fatto che questa singolare coppia di criminale provasse dei sentimenti reciproci molto forti, intensi e reali.
Ho trovato che, a prescindere dai soldi, dai furti e dalla fama stile Bonnie e Clyde che si sono guadagnati, il loro rapporto fosse autentico.
Presi in un contesto come questo, ovvero la fine del loro rapporto (sia sentimentale, sia fisico che "lavorativo"), sono soltanto un uomo e una donna che si amavano, anche se faticavano ad ammetterlo e accettarlo.
Ma quando tutto è finito, lo hanno capito, proprio quando ormai era tardi per provare a costruire qualcosa di diverso, di più sano.
Mi è piaciuto come hai calcato la mano sulle loro abitudini al bar del motel, rendendo così la loro caratterizzazione ancora più vivida; lui, nonostante tutto, un uomo semplice e tranquillo, anche se poi ha avuto una vita improntata sul crimine. Lei più decisa, dura, coraggiosa, ma non per questo priva di sentimenti.
Sommersa dal dolore, guida quella macchina per fuggire da lui, ma infine viene sommersa dall'acqua e si spegne nel modo che non si sarebbe mai aspettata, ponendo definitivamente fine al rapporto con lui.
Una storia bellissima, ben scritta e ben pensata, davvero, sei stato fenomenale!
Sai, se solo penso che ancora non hai ancora compiuto diciotto anni (giusto? Mi pare di aver letto così in qualche tuo post sul forum XD) e già scrivi così bene, mi vergogno perché io ero una pippa e probabilmente lo sono ancora, nonostante ormai ne sia passato di tempo… perciò, ehi, davvero complimenti, con questa storia hai spaccato e sono certa che andrai benissimo a tutti e tre i contest *-*
Quindi, in bocca al lupo e ci sentiamo presto!
Alla prossima <3

Recensore Master
03/03/20, ore 13:07

Ciao carissimo!
Ehi, ma ci sono io in questa storia!^^
Scherzo, naturalmente, anche se non posso che condividere la scelta della tua protagonista, l'Old Fashioned è un ottimo cocktail, perfetto proprio per le occasioni che citi.
Ci motri una versione di "Bonnie and Clyde" amara, disillusa, complertamente avulsa dall'aura di pericolo ed emozione che avvolge normalmente la famosa coppia di criminali.
Certo, i tuoi personaggi non sono loro, ma sorge spontaneo il paragone.
L'alternarsi dei punti di vista ci mostra i due personaggi, che pian piano prendono forma attraverso i loro pensieri e i loro ricordi. Ci mostri un "Clyde" cupo e triste, che beve tisana, consapevole del proprio vuoro interiore, e ci mostri una "Bonnie" inquieta, apparentemente anaffettiva, forse vittima essa stessa delle proprie pulsioni, come quella di appropriarsi di tutta la refurtiva e fuggire.
I traditori non vincono mai: sembra rendersene conto all'ultimo, dopo che simbolicamente il suo Old Fashioned, forse emblema della vita che si era scelta, rimane intatto sul comodino. Ma, traditrice, è tradita dalla macchina che scivola nel lago...
Complimenti, un noir cupo e introspettivo, molto bello.
Alla prossima!

Recensore Master
28/02/20, ore 14:21

Ciao carissimo^^
Leggere questo racconto è stato proprio come vedere un bel film noir, in bianco e nero, con la voce dei protagonisti che lentamente narra la storia mentre le immagini scorrono davanti agli occhi.
Ci sono proprio tutti gli elementi del genere: la pioggia d'atmosfera, i tristi ricordi, l'amore impossibile, la dolorosa separazione, il rimorso e l'inevitabile finale drammatico.
Lo stile è scorrevole e i pensieri dei personaggi ci trasportano quasi come in un flusso di coscienza. Mi è piaciuta molto la tua attenzione per i particolari, che crea proprio queste immagini, nitide e bloccate nel tempo, proprio come vecchie fotografie ormai sbiadite.
Complimenti, sei sempre bravissimo!
Alla prossima! :)
(Recensione modificata il 28/02/2020 - 02:21 pm)

Recensore Veterano
28/02/20, ore 11:44

Ciao!
Ho visto che avevi già consegnato la storia e non ho potuto fare a meno di leggerla.
Wow! Ti faccio i miei più sentiti complimenti perché l'ho trovata davvero molto ben articolata oltre che toccante, nel senso che - a mio parere - il lettore percepisce davvero quelle che sono le emozioni e le sensazioni dei due protagonisti, quasi venisse catapultato nella loro realtà man mano che va avanti nella lettura.
Credo sia la prima noir che leggo, o almeno che ricordo di aver letto... e devo dire che questo genere non è per niente male, sempre che le storie siano ben scritte, proprio come la tua!
Ancora tanti complimenti, mi è piaciuta davvero molto, e in bocca al lupo per il contest :)

Recensore Master
23/02/20, ore 13:43

Buongiorno.
E' quasi introspettivo, come racconto!
Non mi aspettavo di leggere qualcosa di tuo in questa sezione, mi hai sorpreso molto, complimenti per la creatività continua :)

Recensore Master
22/02/20, ore 19:22

Ave MK, ben ritrovato e in bocca al lupo per i contest. Noto che lo stile si è maturato e raffinato, parti da uno status loci squallido e alterni le due voci, un posto tra il nulla e l’addio ove la storia si dipana. Sussurri e passi perduti, la miseria squallida che impregna le cose, le persone e i luoghi, per lui un tè, per lei un Old Fashioned (il nome mi ricorda qualcuno!!) .. Tempi ormai passati, i crimini sullo sfondo di una coppia diabolica i novelli “Bonnie e Clyde”.. l’ultima volta brucia come sale su una ferita, ci trasmetti ogni stilla di angoscia.. lui si addormenta e lei se va, nella pioggia, ecco i suoi pensieri, in una sorta di fermo immagine, gli assassini e i perduti amanti.. bello come alterni i registri tra entrambi .. “.. Fin dal primo incontro, dalla prima tisana e dal primo Old Fashioned, noi siamo stati maledetti: abbiamo sempre vissuto una vita infelice, vuota quanto i soldi che rubavamo ..”punto di vertice e sintesi, a mio parere, tutto parrebbe fermo ed, invece, non lo è affatto. Delirio e amarezza, lui è rimasto solo, lei è sparita, non sa se sulle spiagge caraibiche od è morta, solo in punto di fine si è accorto dei sentimenti provati. Ma noi sappiamo che true end of the story, l’incidente e il vuoto, le acque che si chiudono senza lasciare traccia di un passaggio. Di un addio .. senza possibilità di ritornp, ‘cause us traitors never win..
Grazie per questa splendida storia, a la prochaine JQ