Recensioni per
Il nostro vivente adottivo
di Harriet

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
25/05/20, ore 08:21

Buongiorno!
Volevo complimentarmi per l'originalità di questa storia, perché è da tanto tempo (nonostante i miei quindici anni di età) che non leggevo qualcosa di così bello. Questa piccola perla ha uno stile scorrevole, non si perde in narrazioni accessorie, va dritta al punto e conquista il lettore (o la lettrice, nel caso mio).
I personaggi sono tutti ben caratterizzati e hanno tutti un ruolo definito, cosa che apprezzo un sacco.
Spero vivamente che Federico confessi a Damiano i suoi sentimenti perché il rapporto di forte legame tra i due è qualcosa di dolcissimo...
Ancora complimenti ed arrivederci!!

ps: quale sarebbe l'età di Federico?
(Recensione modificata il 25/05/2020 - 10:43 am)

Nuovo recensore
12/03/20, ore 12:50

Ok il mio amore per il giovane Damiano si sta espandendo prepotentemente e mi ha fatto stringere il cuore in maniera a dir poco lancinante... la storia è ben calibrata per offrirti un retrogusto dolceamaro: da una parte, Damiano non è completamente da solo e ha una parte di "supporters" molto genuina che lo aiuta a superare un momento critico, doloroso e di grande sofferenza personale. Dall'altra, trovo molto triste pensare che i suoi amici più cari e intimi appartengano a una dimensione "altra" e siano presenze non fisiche, lontane -- che possono offrirgli una difesa molto circoscritta dalla cattiveria del mondo che lo circonda.
In tal senso, comunque, il quadro che offri è molto autentico, sia per questo elemento di solitudine e incomunicabilità generazionale, sia per la controparte idealistica che spinge Damiano a farsi forza e ad andare avanti, seguendo la propria aspirazione e natura più profonda.
Devo tuttavia anche esprimere con grande forza ed enfasi IL MIO ASSOLUTO AMORE PER I FANTASMI, TUTTI LORO. BELLISSIMI, STUPENDI, MERAVIGLIOSI. Delle semplici, delicate pennellate sapientemente costruite per descriverli, caratterizzarli lasciando un'impressione vivida e amabilissima per ciascuno di loro. Non so se conosci il film del 1961 "Fantasmi a Roma" di Antonio Pietrangeli: per certi versi, la caratterizzazione di questo gruppo eterogeneo di personaggi, provenienti da varie epoche, mi ha vagamente rievocato alcune immagini del film, specialmente quella dolcezza compassionevole, bonaria e gentile che caratterizza questi spiriti. Si mantiene l'idea che ognuno di loro abbia delle piccole idiosincrasie, ma che, allo stesso tempo, abbiano acquisito sui viventi una percezione prospettica più distaccata, dall'alto, come se le loro abitudini fossero diventate un po' buffe e curiose. Veramente una delizia di gruppetto e una splendida famigliola adottiva per il povero Damiano!!!!!!! Sarei immensamente curiosa di sapere che ne è stato di loro e se, quando Damiano ha il negozio, hanno ancora modo di frequentarsi!
Solo una curiosità, se puoi sanarla: questi episodi qua descritti sui Dolori del Giovane Damiano, te li immagini ambientati in qualche periodo particolare? Tipo, anni 70, o anni 80? Sarei curiosa di avere un'idea più precisa della cronologia della storia -- quanto meno per quello che riguarda il piano di questo mondo. E, per quello che riguarda i fantasmi, a quale epoca appartengono? Sono tutti quanti legati alla storia del teatro, oppure sono ancora più complesse le vie che li hanno condotti lì?
Complimenti ancora vivissimi per l'universo ricco ed emozionante di questa storia!!!