Recensioni per
I'm alright (You gotta go there to come back)
di _Lightning_

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/05/20, ore 18:40

Eccomi qui. Mi sa che ho perso l'ordine delle cose da leggere, ma 'forse' questa è l'ultima tua storia nella sezione Iron Man che mi manca (eccetto quelle che mi dicesti di non leggere perché in revisione), quindi dovrò passare alla sezione Avengers... giusto?
Per prima cosa, mi piace questa impaginazione. Immagino sia particolarmente adeguata alla lettura tramite cellulare, ma anche al pc risulta gradevole.
Tony è tornato a casa, ma mi piace come tu abbia sottolineato che una parte del suo cuore sia rimasto in Afghanistan e come non uscirà mai da quella grotta.
Mi piace come hai reso il suo bisogno di uscire, in una notte insonne, a vedere il cielo stellato, cercando di scacciare la claustrofobia che gli è rimasta dentro. La prigionia è un'esperienza che lo ha segnato e che ormai farà sempre parte di lui.
Non è verosimile che tutto torni come prima, che non ci siano scossoni, che non ci siano momenti di paura, di disperazione.
Ci mostri il Tony umano e vero dietro la maschera dell'uomo di successo e dell'eroe che diventerà e lo fai con un testo molto breve ma incisivo e stilisticamente molto gradevole.
Insomma, come al solito, un ottimo lavoro.
Alla prossima. ^^

Recensore Master
18/04/20, ore 15:16

Ciao! Dopo aver letto la tua recensione lasciata alla mia storia (di cui ti ringrazio ancora), mi sono incuriosita e ho pensato di passare a vedere il tuo profilo, per scoprire un'altra stan di Tony Stark, il mio personaggio preferito di tutto il Marvel Cinematic Universe dal film unissimo, ovvero Iron Man del 2008.

Ho deciso di passare per questo piccolo lavoro perché, anche se è appena cominciato, mi attira qualsiasi lavoro abbia a che fare con la psiche di Tony e con il suo sviluppo.
La tematica del ritorno è qualcosa di letterariamente perfetto da affrontare e ben si addice al personaggio, che è sempre scosso dai "ritorni".
Quello descritto qui è il primo "ritorno" dall'Afghanistan e ho amato come in poche, pochissime parole tu abbia espresso tutta l'ansia che Tony prova, dal momento in cui si rende conto che il materasso "è troppo morbido" a ciò che del suo cuore è rimasto nell'aspra grotta a dibattersi tra la vita e la morte. E' molto vivida la tua descrizione non solo del come lui sia sopravvissuto, ma anche del come, forse, al di là della sua maschera di ferro, si sia reso conto che probabilmente la sua tecnologia non è da utilizzare solo ed eslcusivamente per creare armi da guerra; l'idea non c'è (ancora), sa solo che è vivo e che la vertigine che prova lo accompagnerà (in tutti i sensi) da adesso in poi.

Le flash mi attirano sempre molto, perché in poche parole si deve essere in grado di veicolare messaggi e sensazioni che devono essere chiare e dirette, tanto da affascinare il lettore: con questa prima piccola storia tu sei riuscita a farlo; ho deciso di inserire la raccolta tra le seguite, per cui, alla prossima recensione e ancora complimenti, davvero!
A presto.

Saeko

Recensore Master
16/03/20, ore 11:36

Hellooo!
Giungo finalmente da queste parti per lasciarti una delirante recensione, come mio solito :')
Partiamo dal presupposto che l'idea alla base di questa raccolta mi piace tantissimo: il tema del ritorno è, tra i tanti, uno dei più delicati se si pensa alla storia di Tony e non vedo l'ora di leggere le prossime riflessioni, soprattutto perchè quelle di questo primo capitolo le ho trovate molto toccanti e profonde.
L'Afghanistan è il punto di partenza, Tony è tornato a casa ma non sa ancora che il suo viaggio è appena iniziato e di quante altre volte dovrà tornare, ogni volta in modo diverso, ogni volta con una parte di sè diversa, forse distrutta o più matura; per adesso assapora la vita, ma gli basta davvero poco per comprendere che non è più quella di una volta e che il concetto di "vita" è solo l'altra faccia della medaglia. Vita e morte si intersecano tra loro e non possono fare a meno l'una dell'altra, così lui è a Malibù ma è anche in Asfghanistan. Osserva il moto del mare, ma sente la sabbia del deserto scivolargli addosso, è steso su un letto morbido ma la sua mente corre a quando dormiva sulla terra battuta. E' curioso pensare come, quasi ironicamente, Malibù sia stata per anni la dimora della superficialità e del vizio, di un vuoto paragonabile a una morte, e come invece l'Afghanistan, luogo di guerra e di perdita, abbia visto nascere un uomo una seconda volta, modificando radicalmente il suo concetto di vita. Questo ritorno è molto più di un semplice "tornare a casa" e tu lo hai descritto in maniera eccezionale (non a caso sono partita per la tangente e mi sono messa a delirare, sorry :P)

Mi fermo qui e ti faccio tanti tantissimi complimenti, trovi sempre nuove sfaccettature di questo personaggio e di conseguenza nuovi motivi per famelo amare, come se non lo facessi già abbastanza poi :') <3

Bravissima, spero di leggere presto il seguito della raccolta <3

_Atlas_

Recensore Master
09/03/20, ore 16:34

Ri ciao splendore, eccomi a recuperare un altro pezzettino <3

ho scelto questa, un po' per momento amarcord e il fandom dove non bazzico da un po', un po' perchè non aveva ancora commenti.
Mi ero dimenticata come fossi brava a descrivere le sensazione di stress post traumatico di Tony: credo che il riassunto migliore della sua condizione attuale sia nella seguente frase:

C'è ancora un brandello del suo cuore chiuso in quella grotta, a dibattersi nell'oscurità densa come pece in cerca dell'uscita. 

Mi è piaciuta tantissimo per la doppia valenza: il cuore di Tony effettivamente non sarà mai del tutto di nuovo intero a causa di quello che gli hanno fatto + una parte di lui, come immagino accada a tutti i superstiti, è comunque rimasta prigioniera. E ora lui deve imparare a convivere con questa condizione.
E' come se fosse spezzato in due, e questo non sarà facile da accettare, immagino... in più per ora non ha Pepper al suo fianco nella stessa maniera in cui lo sarà dopo New York... sigh.

Sarà molto molto interessante, anche se mi preparo a vagonate di angst :P

un bacione tesoro e grazie ancora di tutto <3

Bennina