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di _Misaki_

Questa storia ha ottenuto 96 recensioni.
Positive : 96
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/07/22, ore 20:12
Cap. 4:

Ciao,
Che bella storia d'amore d'amore! Mi piace perché è bella pur essendo per così dire normale. L'incontro tra i due ragazzi è talmente realistico che mi è venuto il dubbio che sia autobiografico o comunque ispirato da una scena che hai visto o ti hanno raccontato. Mi è piaciuta molto l'idea che da un gesto gentile sia nata una storia d'amore profonda e felice.
Un'altra cosa che mi è piaciuta è la passione del mare che accomuna i due ragazzi. Sia la scena iniziale con la descrizione del tramonto sul mare con quei colori che ricordo bene, e del rumore delle onde che si infrangono sulla spiaggia, sia quella finale con i due ragazzi che si abbracciano felici, mi hanno trasmesso tanta serenità! 😊
Complimenti! ❤️
A presto!
AlbAM
(Recensione modificata il 17/07/2022 - 08:14 pm)

Recensore Master
02/07/22, ore 01:28
Cap. 3:

Ciao!
Eh... le relazioni a distanza.sono difficili, soprattutto se uno dei due non è capace di reggere il distacco... E parlo per esperienza personale (io ero quella che il distacco lo avrebbe retto🙄). È anche vero che se una storia d'amore si rovina per la lontananza forse le cose sarebbero andate male lo stesso prima o poi!
Il ragionamento dei due ragazzi dunque lo capisco. Però ci sono anche persone che sono nate per incontrarsi e stare insieme tutta la vita. Come i protagonisti di questa storia così bella e romantica!
Per quanto entrambi provino a ricostruirsi una vita senza l'altro, non riescano ad essere felici. Lui prova anche a mettere definitivamente una pietra sopra al ricordo di lei iniziando una nuova storia, lei pensa di averlo ormai perduto per sempre e invece... Non c'è nulla da fare, non si smette di amare qualcuno a comando o perché razionalmente "è meglio così". Per fortuna la protagonista riesce a capirlo, ci sono voluti due anni ma finalmente ha realizzato che deve partire, deve ricostruirsi la vita là dove è la persona che ama e che la ama ancora dopo due anni come prima!
Meglio tardi che mai!
Proprio una piccola bella storia romantica e ottimista e scritta davvero benissimo! ♥️
Complimenti e a presto 😊
AlbAM

Recensore Master
20/06/22, ore 22:11

Ciao,
anche questo secondo capitolo è veramente bello e conferma la tua bravura anche nel raccontare storie cariche di malinconia.
Trovo che il racconto di questo amore possa essere interpretato in due modi: uno più triste in cui il compagno è perduto per sempre in quanto morto (e quindi l'incontro è rimandato ad un altro piano di esistenza) e l'altro più ottimista in cui il compagno è andato via perché non si sentiva abbastanza amato e quindi, forse, il protagonista potrebbe davvero, un giorno, avere una seconda possibilità.
Io però propendo per la prima interpretazioni perché mi sembra che da quello che dici il compagno sia morto di una grave malattia.
In entrambi i casi le riflessioni del protagonista spingono il lettore a riflettere sugli errori che ognuno di noi spesso commette nei confronti della persona che ama, soprattutto il tempo perso in cose che in quel momento ci sembrano importanti e per le quali trascuriamo chi ci sta accanto. Cose che alla fine ci rendiamo conto che non erano affatto così importanti.
Il protagonista nonostante tutto però trova la forza di reagire al dolore della separazione e grazie ai ricordi più belli e alla forza del sentimento provato arriva anche la consapevolezza che la vita deve andare avanti e che deve essere vissuta in modo da esserne orgoglioso e da rendere orgoglioso l'ex compagno, perché un giorno si rincontreranno "in questa vita o nell'altra" (per citare un famoso monologo).
Una bellissima riflessione sui sentimenti, sul tempo perduto, sull'amore e sul dolore per la perdita della persona amata.
Complimenti! ♥️
A presto 😊
AlbAM

Recensore Master
26/03/22, ore 21:59

Ciao!
Che bella sorpresa questa storia, dopo aver conosciuto e amato il tuo lato allegro e avventuroso, ora ho conosciuto quello più serio e malinconico e ne sono rimasta molto colpita!
Mi è piaciuto piaciuto moltissimo il passaggio dalla panoramica su Seul all'interno della casa dove questo giovane senza nome piange disperato.
La depressione è terribile e penso che in una società terribilmente faticosa come quella Coreana debba essere piuttosto diffusa. Il dolore è la tristezza si allontanano, quando il ragazzo e la sua amica (almeno penso sia una sua amica o magari sono solo colleghi) si lasciano andare e si consolano a vicenda. Ma tra loro purtroppo non c'è una storia d'amore per cui dopo quell'incontro entrambi tornano alla loro vita e il ragazzo non ce la farà.
Non conosco la canzone che ti ha ispirato, ma devo dire che ne hai tratto una storia molto bella che in poche righe riesce a rappresentare molto bene la solitudine e il dolore insopportabile che derivano dagli attacchi depressione. Poi, come sempre, hai questa capacità di creare delle immagini molto cinematografiche che mi piace veramente tantissimo. Penso che da questa storia si potrebbe trarre un bellissimo cortometraggio.
Complimenti! ❤️
AlbAM
(Recensione modificata il 29/03/2022 - 10:37 am)

Recensore Master
18/11/20, ore 09:47

Buongiorno cara, eccomi qui per continuare e concludere la raccolta che tanto sto amando. Bellissimo, una conclusione positiva e di rivincita personale verso se stessi ed il mondo intero, verso le avversità e l’amore tossico, verso le persone sbagliate e la passività nei confronti del proprio benessere. Non posso parlare di un vero percorso, ma qui hai preso il cuore delle persone e ce lo hai mostrato senza filtri, passando da una storia all’altra, mostrando ogni sfumatura, ogni sentimento, ogni singola sensazione diversa – opposta a volte – provata. Ho visto persone piangere, disperarsi, vivere fino all’idea di morire; ho visto rifiuti e sorrisi, ipocrisia e felicità, singoli e coppie, momenti ed anni passati.
Tutto, un universo di emozioni racchiuso in queste nove OS dedicate all’essere umano, al suo essere imperfetto, emotivo, trascinante, al suo di fatto essere una sorta di animale sociale che proprio non ce la fa a stare solo, spesso a proprio discapito. Ma qui, dopo i dolori di cui ho letto, i compromessi, i “non importa” e continuare nell’ombra, dopo disperazione e solitudine, qui ho visto la vittoria della protagonista nel confronto dei propri sentimenti e di chi se n’era ingiustamente appropriato, maltrattandoli, calpestandoli, stropicciando fiducia e rovinando la quotidianità, mangiandosi la giusta serenità che ognuno di noi dovrebbe provare.
Me la sono immaginata lei, sorridente, sollevata, e soprattutto CONSAPEVOLE: consapevole di sé, del proprio passato, delle paure che provava e dell’amore che piano piano poi le stava portando soltanto dolore, scendendo inesorabilmente verso un rapporto a senso unico fatto di tradimento, ipocrisia, e dell’approfittarsi dell’ingenuità di chi ama.
Una conclusione che ci sta benissimo, che chiude un cerchio e che soprattutto da un messaggio di speranza per ognuno di noi: per quanto possa fare male, fare il passo giusto porterà alla serenità. Magari non subito, magari non da soli, ma liberarsi dal dolore di chi non è capace di renderti felice, è un passo importante per poter tornare a vivere. Ti faccio i complimenti per il concept stesso di questa raccolta, per le canzoni che l’hanno accompagnata, e per tutto ciò che di tuo ci hai messo, perché sento te dentro queste parole, dentro tante vicende, sento che conosci quelle sensazioni ed è per questo che risultano tanto nitide agli occhi di chi legge; hai una gran capacità poi di riportare in un testo la fascia emotiva umana in tutte le sue sfumature, senza dimenticare che sono umani anche i tuoi protagonisti in ogni fibra del loro essere.
Il tuo testo trascina, invoglia a leggere, coinvolge, ed è scritto in modo pulito, esemplare; non una sbavatura, un ritmo quasi musicale, e delle conclusioni coerenti con la musica che accompagna ogni prompt. È stato un vero piacere seguirti per tutto il percorso cara, non vedo l’ora di leggere qualcos’altro di tuo! Alla prossima, ancora complimenti e buona ispirazione! :3

Recensore Junior
13/11/20, ore 12:25
Cap. 7:

Ciao!
Questa volta conosco la canzone! E ovviamente l'adoro (come potrebbe essere altrimenti?). Ma vogliamo parlare di questa storia?! Ma che storia! Cavolo, pazzesca.
Sono in super hype, lo ammetto.
Però è merito tuo perché hai fatto un lavoro a dir poco meraviglioso. Hai creato un'atmosfera sensuale e carica di scintille pronte ad esplodere.
La storia dei due protagonisti non è la classica storia che tutti si trovano a tifare, anzi. Però sei stata abile nella tua narrazione che alla fine ti fa tifare per questi due amanti.
La donna pensa di essere libera, libera soprattutto dai sentimenti ma nella realtà è più intrappolata che mai. Forse in realtà lo sa anche lei ma non vuole ammetterlo.
Sei stata bravissima con le descrizioni, non una parola fuori posto. Anche i pensieri di lei sono ben scritti, ma soprattutto ben strutturati. Sembra di essere nella sua mente, di provare le cose che prova lei.
Ancora complimenti! Vorrei che queste tue storie fossero infinite, lo ammetto.
Alla prossima,

H. A. Stratford

Recensore Master
05/11/20, ore 12:52
Cap. 8:

Buongiorno cara, eccomi qui di nuovo con immenso piacere a continuare la lettura di questa tua raccolta. Ogni protagonista vive l’amore a modo suo, chi nel migliore dei modi, chi nel peggiore: qui tocca a chi è stato lasciato, e mi sembra di notare, almeno agli occhi di lui, senza un valido motivo apparente. Un anno di storia, momenti passati assieme, ricordi belli da togliere il fiato e schiacciare il petto in assoluta pressione psicologica, quella che si fa colui che non è in grado di accettare il distacco. Noto una iniziale apatia, come se tentasse di superare a modo suo, di ergersi a superiore ad una situazione che forse avrebbe potuto controllare, ma che di fatto non è stato in grado di fare. E poi da questa fase passa all’autocommiserazione vera e propria, ma come potremmo giudicare noi in fondo? Non sappiamo esattamente cosa sia successo, di fatto ci sono sempre due campane a suonare diversamente, potrebbe avere sbagliato lui tutto senza neppure accorgersene, troppo preso dal proprio ego e dalla propria felicità. Ma questo, in fondo, non è importante per la storia, per il presente mostrato: qui conta l’emotività che prima altezzosa poi crolla come un castello di carte costruito su un tavolo su tre gambe invece di quattro. Cede, e quando cede vedo quanto fa male, davvero, perché è completamente perso: una reazione esagerata? Forse, ma si sa che ognuno vive la separazione in modo differente, con gradi diversi di disperazione – o meno – e qui trovo qualcuno che è distrutto, se per amore o per abitudine chi lo sa, ma comunque si lascia andare alle lacrime, al dolore, all’insoddisfazione, e chi se ne importa del resto.
Amo come mostri la nudità dei tuoi personaggi in questa raccolta, che essi siano avvolti da vibes positive o dalla negatività più oscura: sono loro, ognuno diverso, ognuno su un piano emozionale diverso, e trovo chi è felice, chi tocca il fondo, ci raggiunge il cielo con un dito e chi vorrebbe scomparire. Tutti diversi, tutti umani. Un lavoro straordinario di introspezione e costruzione del personaggio, mostrandomi le mille sfaccettature della bolla emotiva da cui sono avvolti per colpa dell’amore. Sono davvero persa per il tuo stile, riesce ad incollarmi alla vicenda, al presente ed al come e al quando accade cosa, senza bisogno di sapere poi molto: nomi? Non servono. Luogo geografico? Perché? Bastano loro, e lo specchio della loro anima.
Alla prossima cara, ottimo lavoro come sempre! Buona giornata e buona ispirazione! :3

Recensore Master
31/10/20, ore 14:01
Cap. 7:

Buongiorno cara, eccomi qui per continuare la lettura di questa tua bellissima raccolta. Questa decisamente è tra le mie preferite, anche se parli di una cosa molto discutibile per la società e per il mondo che conosciamo: insomma, non è affatto bello ciò che accade, ma per una volta ad essere protagonista non è chi tradisce, o chi viene tradito, ma chi sta in mezzo. Il terzo incomodo, quello che pensa di starsene fuori proprio perché non coinvolto a livello ufficiale; e questo si capisce dal suo giustissimo – dal punto di vista “dell’amante non amante” – riferimento, da come dice che si trova bene così, che è normale, che non le importa. In fondo, lui è libero, lei è libera, è perfetto.
Esattamente. Perché non dovrebbe esserlo?
Poi la morsa si stringe, lei continua a ribadire quanto comunque vada bene perché in fondo un fidanzamento non è eterno, ci sono le tresche, i giri, i litigi, le scappatelle. Si vedono meno, ma vuoi mettere il brivido del non farsi scoprire? Il sesso nascosto è più eccitante, no? E via di autoconvinzione, dove più passano le righe, le frasi, più sembra la protagonista cerchi sempre una spiegazione pregevole a ciò che sta facendo. Non è nel torto, si giustifica, che, scherziamo? In fondo lui tradisce, lei è il tramite.
Libera.
Ed è lì che sbaglia, credendo di non essere impigliata in tutto questo, di essere esterna, non coinvolta direttamente, ma tesoro mio ci sei dentro fino al collo per il desiderio che provi per lui, e che qualsiasi cosa ti ci lega, non puoi farne a meno. E questa consapevolezza comincia a stringere, a fare male, tanto male. Come il finale, che lavora moltissimo sulla mia sensibilità riguardo a questo argomento: nonostante le proprie raccomandazioni, la voglia di chiuderla perché sì, perché va bene così, perché è più facile. Eh no, a quanto pare né lui tanto meno lei sono in grado di farlo.
E si buttano uno tra le braccia dell’altro, indifferenti ai veti imposti ed agli eventi inesorabili.
Ho adorato il lavoro di introspezione fatto su questa figura per nulla anonima, che passa per protagonista assoluta assieme al proprio… cosa esattamente? Non è amore, non è sentimento, cosa è? Una sorta di libertà di movimento imposta, un essere coinvolti travestito da menefreghismo nei confronti del pensiero comune? Beh, qualsiasi e dico qualsiasi cosa sia, comunque li ha fregati entrambi, portandomi alla consapevolezza che non sarà comunque l’ultima volta. Fa male? Sì, ma in questo caso è bello proprio così, è interessante, è ingannevole, non è un lieto fine: sfizia proprio per questo, perché non ha sapore di felicità, libertà o soddisfazione. Niente di tutto questo, sono condannati alla clandestinità, agli appuntamenti radi, sempre di più, e come purrtroppo sappiamo e intuiamo, probabilmente lui la lascerà sola, dimenticandosi piano piano di lei per seguire la quieta e normale vita matrimoniale.
Stavolta sono rimasta davvero stupita per la scelta sia dell’argomento che del focus sulla protagonista. Hai fatto un ottimo lavoro con loro, astenendoti dal giudicare comportamenti, pensieri ed azioni. Sono ca**i loro, il concetto è questo e tu ci hai solo fatto vedere come sono le cose, senza filtri, senza giudizi, senza rammarico da parte nostra. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Junior
30/10/20, ore 11:59
Cap. 6:

Ciao!
Oh, quanto mi era mancata la tua raccolta! Sono molto contenta di tornare a leggere le tue bellissime storie, soprattutto una a lieto fine come questa. Come sempre non conosco la canzone, quindi correrò subito ad ascoltarla.
Devo ammettere che subito ho temuto per una brutta fine, ma mi hai sorpresa, lasciando che questa coppia avesse il suo lieto fine.
Mi ha scaldato il cuore il racconto della ragazza, di come si sono incontrati ed innamorati. Molto realistico anche la condizione (se così possiamo definirla) di come si sono conosciuti. Lei non era decisamente pronta, anzi, tutto il contrario. Molto realistico e vero, bisogna ammetterlo. Perché la vita non è tutta rosa e fiori e questo si rifà anche alle relazioni.
Impossibile non innamorarsi follemente di questa coppia e fare il tifo per loro!
Ancora complimenti, ho adorato questa storia.
Alla prossima,

H. A. Stratford

Recensore Master
24/10/20, ore 23:50
Cap. 6:

Cara buonasera, eccomi qui per continuare la lettura della tua raccolta di songfic. È davvero molto bella, un viaggio nell’emotività della protagonista che mi accompagna nelle tappe più importanti della sua vita: sai cosa mi piace di più? Che il primo incontro con il suo futuro sposo lo ha avuto in un momento pessimo della sua esistenza, in condizioni fisiche non ottimali per i suoi canoni, e dove “trasandato” era l’aggettivo che si avvicinava più alla sua figura. Insomma, lui l’ha notata anche per quello, non perché era bellissima truccata, piastrata, ben vestita e atteggiata da superdonna.
Era per com’era, che l’ha colta, così, al naturale, pure mezza incazzata con il mondo e mezza depressa nei confronti dell’amore. Il suo inverno interiore insomma, che riprende luce nel momento in cui loro cominciano a frequentarsi, a uscire, sentirsi più spesso fino a capire che avrebbero voluto entrambi fare un passo davvero importante. A far notare la differenza di sensazioni vissute, noto l’utilizzo abbondante della figura di un ex (di cui non ci frega il nome, l’età, il lavoro, non sono affatto importanti alla trama, è il RUOLO che conta per come lei si sente) che la porta a riflettere spesso su come tutto stia cambiando rapidamente, sui sentimenti, sui sacrifici e su come stia cambiando idea sulla vita e sull’amore. Si concentra e si impegna, si scontra con il suo fidanzato, litigano, si ritrovano ma mai si allontanano, anzi, il dialogo e il riequilibrio della coppia sono sempre presenti. L’accostamento dei suoi periodi con le stagioni che passando è coerente, delicato, il cardine della storia ed il titolo di essa, che ci mostra che come ogni inverno può avvolgere l’esistenza, c’è sempre una primavera che l’attende.
E niente, mi vien voglia davvero di augurare ogni bene a questi due perché se lo meritano, nonostante si trovino a battibecchare, come ogni singolo essere umano. Riesci sempre a coinvolgermi nel cuore dei tuoi personaggi, tocchi la loro anima facendola vibrare per rendere la lettura tanto preziosa, dando immagini e voce a ciò che sentono e vivono. Ed è per questo che mi piace molto il modo in cui scrivi cara, alla prossima, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Master
21/10/20, ore 00:43

Buonasera tesoro, eccomi qui per continuare con piacere la lettura di questa raccolta. Parto dalla fine, da quel “tutto bene, andiamo.” Ultime parole decisamente forti in questo contesto, che danno una conclusione ancora più amara di ciò che ho letto finora. Uno di noi, questo tuo protagonista è così umano da darmi la sensazione di averlo avuto davanti agli occhi tutto il tempo, come stesse fisicamente di fronte a me. Così se stesso, così innamorato tanto di essere preda e vittima del suo stesso cuore… mi ha fatto male, credimi, tanto di quel male leggere questa tua breve OS perché rappresenta ciò che molti vivono o hanno vissuto: l’essere accecati dai propri sentimenti tanto da farsi calpestare e chiudere gli occhi, nonostante tutto.
Hai lavorato sull’introspezione del personaggio in maniera assolutamente perfetta, rendendolo di fatto emotivamente debole, bisognoso di affetto e non di conferme o della verità, dipendente dal punto di vista mentale. Un essere umano in piena regola, sensibile, troppo sensibile in questo mondo. E non si tratta di un caso limite, di uno su un milione, anzi: lui è lui come lo può essere il mio vicino di casa, il cliente al supermercato, la persona che sta passeggiando col cane.
Mi sono persino immaginata ogni singola espressione nei suoi occhi, e sempre e comunque una sola cosa particolare: spenti. Occhi spenti, che per assurdi si sono accesi solo nel momento in cui ha beccato quella str*nza, perché i questo davvero si tratta, con un altro. Lì si è svegliato, s’è destato dal torpore ricreato dall’abitudine e dal bisogno, ed ha finalmente preso in mano la situazione e pure la sua vita. L’ha stretta a pugno, gridando ciò che avrebbe dovuto dire da anni, dando un taglio a quella tossicità in cui s’era avviluppato credendo fosse tutto lecito.
Giusto.
Coerente.
Normale.
E lo sa, lo sa che non è così, lo sa nel momento in cui la rivede, ma non può farci niente perché nonostante tutto ci soffre ancora. Sono stupita della tua scelta, e in positivo intendo: la sua debolezza è la forza di questa storia, il suo essere così passivo e malleabile fino all’inevitabile, è ciò che di più bello avresti potuto costruire su di lui. Sono straordinariamente colpita dalla tua capacità innata di trattare angst, malinconia, sensazioni forti, emozioni contrastanti senza cadere nel sopravvalutato o nel banale. Un’analisi profonda dello spaccato umano di molti, senza freno e senza censura. Nudo cuore, nuda anima.
Tesoro, ti faccio i miei complimenti, questa raccolta ad ogni shot è sempre più bella, intrigante, coinvolgente. Alla prossima, buonanotte e buona ispirazione! :3

Recensore Junior
14/10/20, ore 04:01

Ciao, eccomi per lo scambio del giardino^^
Fin da subito questa storia mi aveva colpito molto per come era scritta e mi fa piacere averla trovata. In poche righe hai già creato un’atmosfera, mi è piaciuto moltissimo come hai descritto questa notte, dalle descrizioni alle metafore;  e poi hai fatto capire bene la situazione in cui si ritrovano i personaggi e lo hai fatto con delicatezza, trattando un argomento che non è per nulla semplice.
Queste due persone che al di là dell’apparenza celano entrami un enorme dolore, o meglio un vuoto, qualcosa che è incredibilmente difficile da curare e che li distrugge piano piano. L’uomo deve sorridere e far finta di nulla quando è con tutti gli altri, eppure qui la donna che è insieme a lui può capirlo perfettamente  ed è esattamente quello che all’improvviso li unisce. Loro non hanno una relazione, non c’è amore o nulla di simile, ma lo stesso si stanno avvicinando senza nemmeno capirne del tutto il perché, cercando semplicemente il calore e il conforto l’uno nell’altro e a me queste cose intrigano da morire. Mi piace come hai proprio fatto capire i loro pensieri mentre gli succedeva questa cosa che non si aspettavano, essendo tra l’altro innamorati di altre persone. Dalla situazione cupa dell'inizio si è passati alla ricerca del conforto da qualcuno di simile e mi piace come hai fatto risaltare questo legame particolare che li unisce, e il fatto che in quel momento nessuno dei due riuscisse a percepirlo come qualcosa di sbagliato, bensì di necessario. Perché se fino a quel momento nulla aveva funzionato, di certo non possono fermare qualcosa che avviene quasi in automatico tra loro due e che forse li salverà entrambi. Altro concetto molto bello è il fatto che quasi gli sembri una cosa irreale se non fosse per il contatto tra i loro corpi che al contrario li riporta alla realtà.
E infine ti sei legata di nuovo all’inizio con il pezzo finale e devo dire che secondo me hai impostato davvero bene il capitolo. Soprattutto la cosa che mi ha fatto letteralmente impazzire è lo stile, perché scrivi davvero davvero bene ed è una cosa che si nota subito, il testo è scorrevole ed è piacevole da leggere, e inoltre riesci a trasmettere molto bene le emozioni attraverso la scrittura, che non è affatto una cosa facile.
Andrò sicuramente avanti con la lettura^^ A presto<3
 

Recensore Master
09/10/20, ore 20:49
Cap. 4:

Buonasera cara, eccomi tornata da te per continuare la lettura delle tue storie. L’ho letteralmente adorata sappilo, è dolcissima, romantica, d’una tenerezza meravigliosa e delicata, fatta di sentimenti e colori, fatta di belle sensazioni e di amore quello vero, quello che supera il tempo e le difficoltà. Mi sembra id essere entrata in un momento privato della vita di queste persone, di averne fatto parte anche solo per un po’ così da comprendere, immaginare e godere di questo loro cuore colmo di meraviglia. Sembra quasi un diario della coppia, del loro evolvere, del loro amarsi anche perché simili ed anche perché diversi per l’appunto. È stato breve, intenso e coinvolgente, ogni tua frase mi ha donato la capacità dell’empatia e dello sperare nel meglio per loro, sempre e comunque.
Sono piccoli momenti belli da condividere queste tue storie, un a tu per tu con la sincerità dei sentimenti, con personaggi veri, vividi e sfaccettati, che aprono il loro cuore a noi che li ascoltiamo. Leggerti è sempre un piacere, anche il testo scorre meravigliosamente dall’inizio alla fine, senza inciampare mai o rallentare. Non vedo l’ora di andare avanti con le tue storie e scoprire cos’altro tu abbia creato di splendido, alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

Recensore Junior
06/10/20, ore 15:24
Cap. 4:

Che bello tornare finalmente alla tua raccolta che, tra l'altro, continua a farmi scoprire canzoni di cui ignoravo l'esistenza e proprio per questo l'apprezzo ancor più!
Mi piace molto il fatto che tu abbia iniziato questo breve racconto con una esauriente digressione: mi ha totalmente aiutato a calarmi nel contesto ed ho potuto percepire anche io il profumo dell'aria che finalmente si alleggerisce e rinfresca un po'. Oltre questo, mi è venuto spontaneo guardarmi intorno (letteralmente :P); difatti oggi da me il cielo è interamente coperto da nuvole bianche offuscano il sole e in più anche abbastanza freddo. Questa dissonanza tra ciò che vedo fuori dalla finestra e ciò che vedo attraverso l'immaginazione che hai fatto scaturire tu mi ha fatto impazzire, oltreché rimpiangere un poco le passeggiate che potevo fare (e a cui invece ho rinunciato) fino a qualche settimana fa, quando alle sette e mezzo di sera non era ancora buio e quando ancora bestemmiavo un po' per l'umidità e l'afa della padania, apprezzando invece il venticello fresco che dal tramonto si faceva spazio e pian piano la sostituiva.
Conosco più per sentito dire che per esperienza personale la frenesia di Milano, ma capisco perfettamente, par contro, cosa significa avere la giornata talmente oberata e piena da non avere neanche un minuti per fermarsi a divagare tra i proprio pensieri. Proprio in virtù di ciò, la descrizione di quei minuti che la ragazza finalmente prende per sé è riuscita a trasportare anche me in un rinnovato senso di tranquillità e agio.
Questo capitolo, questo incontro tra i due giovani, è stato di una dolcezza inaspettata. Quelle storie a lieto fine in cui al giorno d'oggi non si crede più (o almeno: a cui io non credo più), eppure credo al fatto che due persone di questo tipo, con un racconto che sia almeno affine a quello che tu hai narrato qua, da qualche parte in tutto il mondo ci siano, e questo mi rincuora.
E poi: cosa sarà mai un po' di sabbia sui vestiti se puoi viverti un amore e un rapporto tanto grande e cogliere i dettagli e le più scontate, ma non per questo più coglibili o meno autentiche, meraviglie della vita?
Così concludi e concludo anche io e sicuramente mi hai concesso l'opportunità di respirare un attimo in più o un attimo più profondamente; e sicuramente mi hai restituito un po' di quei sogni e di quelle speranze che tanto spesso dimentico. Di questo ti ringrazio.

E' stato un piacere, a presto,

Bongi!

Recensore Master
04/10/20, ore 00:12
Cap. 3:

Buonasera cara, eccomi qui tornata con immenso piacere sul tuo profilo, potrò continuare la lettura di questa raccolta molto emotiva e parecchio sentita. Prima di dire qualsiasi cosa su questa storia, voglio tu sappia: ho gli occhi lucidi, e fatico a tenere le lacrime per la commozione. Molto spesso lavoro di angst, di malinconia, plot twist e slow burn, separazioni e quant’altro… ma quando arrivo a questo livello di sentimento, romanticismo, di amore inseguito e cercato fino alla fine, nonostante tutto… mi sciolgo.
Esattamente come sta accadendo adesso.
Ho sentito ogni singola sillaba di questa storia parlare di quanto possa essere forte un legame senza difficoltà, e di quanto possa spaventare tanto l’idea della lontananza fisica. Non hanno fatto un ragionamento stupido i due, anzi, fin troppo sensato: hanno analizzato un rapporto, messo sul tavolo i propri sentimenti e soppesato un futuro lontani, traendo conclusioni più che comprensibili e ben ponderate. Tanto di cappello, davvero, anche solo per il coraggio che hanno trovato.
Il problema è che la separazione imposta ha fatto ancora più male, ha bruciato, arso per due anni il cuore di chi non riusciva a vivere bene. Sono stati coerenti, soprattutto lei, e invece lui ci ha provato a ricrearsi una vita; ho trovato interessante lo spunto di riflessione sull’aver passato una prima soglia di età che ti porta poi a portarti sulle spalle certe responsabilità – famiglia, figli. Mi sono detta a questo punto che ok, lui ha fatto ciò che avrebbe fatto chiunque, mentre lei si stava struggendo dal dolore di una autoimposizione assolutamente controproducente sotto ogni singolo punto di vista.
Potevo vedere il suo cuore sanguinare ad ogni singola parola di questa vicenda.
E quando ho scoperto che anche lui stava così, mi sono sentita ancora peggio, ancora più empatica, ancora più triste.
Il finale? Stavo per urlare quando la protagonista l’ha chiamato non avvertendolo, bensì dicendogli che sarebbe tornata da lui, per lui, e lui l’avrebbe aspettata. Il bacio a sancire un amore che di fatto ha resistito negli anni e con la lontananza, ecco, quello è un bacio ricco di sentimento, sincero, ricambiato, che è valso tutta l’attesa, il dolore, la disperazione unita ad una rassegnazione obbligata.
Affermo senza alcun timore che questa è una delle storie più belle che abbia letto in questo genere, davvero, hai avuto una delicatezza sincera e incredibile nel trattare un legame con tali condizioni: non c’è bisogno di nomi e cognomi, di età, di nazionalità precise, perché mi fa capire che potrebbe accadere a chiunque, ovunque e in qualsiasi momento della propria vita. Ma tu hai dato una interpretazione con un lieto fine che mi ha commossa, e so di averti già fatto i complimenti per il tuo stile, la scelta delle parole e la precisione del testo, ma c’è di più: catturi il lettore e lo immergi nel cuore stesso del personaggio, mostrandolo a nudo, senza vergogna dei propri sentimenti.
Spero di tornare presto, perché meriti per ogni singola sillaba che pubblichi. Alla prossima cara, buonanotte e buona ispirazione! :3

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