Recensioni per
Innocente
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 22 recensioni.
Positive : 22
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/01/22, ore 15:27
Cap. 1:

Non credo esista storia che tu abbia mai scritto che non mi abbia lasciato qualcosa. Mi piace in particolare come avete ricostruito pian piano gli eventi, mantenendo il pacing e l'atmosfera noir con questo battibecco fra una singola stanza e il passato del protagonista. I tuoi personaggi sono sempre moralmente discutibili, ma la tua (in questo caso vostra) capacità di farne un ritratto convincente è impeccabile. Complimenti a entrambi per la fluidità della quattro mani: è un'arte di cui ho grande rispetto. Great job. Alla prossima!

Recensore Master
19/04/21, ore 18:34
Cap. 1:

Ma cosa ho trovato! buonasera, caro *-*
a questo contest dovevo partecipare con mystery, poi ci siamo persi... ma questa storia è davvero bella, e lo credo che è piaciuta tanto!
Michael è il prototipo dello schifo che odia le donne, in pratica. Proprio il titolo, "Innocente", è la prova di chi lui sia. Uno che, almeno in parte, si sente pure nel giusto. Certo, lui può invecchiare, - Bonnie doveva restare fresca e magra - può essere sterile - Libby non ne vuole sapere di figli, quindi è cattiva. Proprio il "due pesi due misure" del maschilismo. La storia vi è riuscita perfettamente, sia nel delineare quest'uomo arrogante e con la vera e propria malattia dell'egocentrismo, che i personaggi secondari. Ah, Tossichello mi fa tenerezza, col suo essere un cosino magrino, ma non bisogna farsi ingannare, in realtà ha carattere. Certo bisogna pur ammettere che Libby non si è comportata bene, ha visto in Michael solo un portafogli, ma lui che pensava? Come si fa a non capire che se una ti considera con tanta facilità mentre sei sposato forse potrebbe succedere lo stesso anche a te? Malgrado l'evidenza dei fatti il titolo mi ha traviata - quindi direi che il vostro intentoè riuscito ^^ - perchè ho temuto che lui avesse tanta frotuna da farla franca in qualche modo
complimenti, è stata una lettura divertente e davvero piacevole per me, vecchia consumatrice di gialli!
un bacio doppio,
Setsy

Recensore Master
16/03/21, ore 00:26
Cap. 1:

Ah, sì, questa storia l'hai scritta in collaborazione con un'altra persona?
Sembrava un'altra possibile vita di Alex!
Non è colpevole, certo. OOK.
Secondo lui sono le sue ex mogli a esserselo cercato, perché diventavano vecchie ( lui invece no, naturalmente! ), grasse, brutte e viziate.
Ammazza, almeno avessero fatto qualcosa di veramente grave, ma così...
Beh, la moglie più giovane gli metteva le corna, ma non è che non potesse aspettarselo, vista la differenza d'età.
Non dico che questa facesse bene, naturalmente.

Sì, sembra quasi un'altra avventura di Alex, magari più vecchio.

Stavo riflettendo sul titolo e il suo significato. Ci ho messo un po' a capire che in pratica contiene la soluzione al caso, perché lui è innocente, almeno dal suo punto di vista, cioè rafforza la sua affermazione e conclude il tutto.
Anche se in realtà le cose non stanno così, insomma, è un po' complicato.

Belle descrizioni ed ecco un altro maniaco che ammazza senza ragione come un personaggio di Ken il Guerriero.

Che personaggi che inventi, davvero singolari.

Alla prossima!

Recensore Junior
25/02/21, ore 07:41
Cap. 1:

Che dire, l'ho letta tutta d'un fiato ed è scritta molto bene. Michael Sullivan è la classica persona che nei romanzi è il personaggio freddo, che non lascia trasparire nulla delle sue emozioni e che a piegarlo a confessare sono solo capaci persone altrettanto fredde e decise come lui. Credeva di farla franca ma alla fine la verità è venuta galla, rendendo giustizia alla vittima della sua follia. Complimenti a entrambi gli autori!

Nuovo recensore
29/01/21, ore 21:08
Cap. 1:

Ciao.

Un pazzo proprio da manuale, questo. Mi ha ricordato un po' una delle migliaia di puntate di Law and Order che mia madre vedeva sempre.

Una bella storia, complimenti.

Nuovo recensore
23/10/20, ore 01:20
Cap. 1:

Ciao Ale!
Premetto che non sono solita leggere racconti noir, eppure mi è piaciuto molto! Sono stata trasportata durante la lettura in un continuo vortice di emozioni. E, nonostante avessi percepito che era lui l'assassino di entrambe, non sono riuscita a scollare di un solo secondo lo sguardo dallo schermo.

Lo avete scritto davvero molto bene, non si direbbe mai che è un racconto a quattro mani.
Davvero complimenti, un grande abbraccio!
E.
(Recensione modificata il 23/10/2020 - 01:23 am)

Recensore Veterano
21/10/20, ore 08:03
Cap. 1:

Questa storia è scritta benissimo, ti lascia con il fiato sospeso fino alla fine, nonostante l'evidenza della colpevolezza del protagonista! Adoro i gialli, e mi è sembrato proprio di leggerne uno. Non sembra neanche una storia scritta da due persone diverse, il testo è davvero fluido e scorrevole, ed evolve con una logica molto chiara.
Complimenti sinceri ad entrambi!

Nuovo recensore
24/08/20, ore 19:27
Cap. 1:

Mi è piaciuto molto come avete inserito i ricordi senza che risultassero noiosi o distraessero. Bravi bravi ottimo lavoro. Un po' mi è dispiaciuto che alla fine sia crollato così velocemente, tifavo per il serial killer.

Recensore Master
13/08/20, ore 09:18
Cap. 1:

Ciao Alessandro e un saluto per estensione anche a Cara93, della quale ho letto qualche lavoro e che, di qualcuno di questi, spero possa riprenderli per portarli a termine, in quanto apprezzo molto la sua qualità di scrittura. Qualità che avete ben espresso in questo testo scritto a quattro mani dove vi siete molto ben amalgamati tanto da non riuscire a capire dove iniziava l’uno e finisse l’altra. Un brano intrigante che dal titolo può trarre in inganno, in quanto si pensa che ci sarà una difesa sfegatata da parte del protagonista, un affermato medico indiziato di aver ucciso la sua seconda moglie e di essere venuti a conoscenza, tramite le sue stesse parole, che anche la prima moglie fosse deceduta in circolari piuttosto particolari, del quale il lettore comincia a sostenere le parti per poi accorgersi che l’uomo è convinto di essere nel giusto per aver commesso i delitti dei quali viene accusato. E’ disarmante il sentirlo parlare. Siete riusciti a farmi sentire parte della scena: in quella stanza degli interrogatori sia il protagonista che i due detectives hanno dato il meglio di loro con i loro atteggiamenti misurati persino nei gesti. Interessanti gli intercalari inseriti che vi siete opportunamente suddivisi, ora parlando al presente raccontato con piglio dall’uno e le parti in corsivo afferenti ai periodi passati narrati dall’altra. Una combinazione questa vostra collaborazione molto ben riuscita, in quanto siete rimasti sempre sul pezzo concentrando l’attenzione sul comportamento tenuto dai tre presenti nella stanza interrogatori, non facendo mai calare la tensione fino al momento finale di proclamazione della colpevolezza del medico ancora convinto di essere nel giusto e di aver semplicemente liberato il mondo da due donne “parassita”. Veramente un lavoro convincente. Spero di potervi rileggere in un prossimo lavoro ancora scritto e congeniato in “tandem” poiché vi riesce perfettamente. Un caro saluto ad entrambi.

Recensore Veterano
15/06/20, ore 10:00
Cap. 1:

Sembrava quasi un episodio di Criminal Minds!
All'inizio pensavo che il dottore fosse davvero innocente... Ma wow pensarlo come un serial killer mi ha davvero stupito!
Il dottore che si sbarazza dei pazienti scomodi lo posso anche capire... Tipico della medicina svoltasi fino a 200anni fa! Ma adesso...
Aggiungiamo poi entrambe le mogli morte per mano sua (direttamente o indirettamente) ed ecco qua uno che non è un medico...ma un macellaio! Un vero amante del sangue!
I miei complimenti! Avete reso alla grande questo personaggio! Spettacolare davvero!

Recensore Junior
29/04/20, ore 01:17
Cap. 1:

Ciao!
Cercavo le altre storie su Alex ma poi ho letto "medico"/ "interrogatorio" e ovviamente ho letto tutto.
Ammetto di esserci rimasta male, alla fine. Cioè rimasta male in bene, ecco. Perché alla fine il colpevole viene arrestato e questa è cosa buona e giusta, ma essendo che ero immersa nella mente di lui, così sicuro e tranquillo, che quando gli hanno messo le manette mi sono sentita in arresto anche io.
E sinceramente all’inizio pensavo che la prima moglie fosse stata fatta fuori dalla seconda, essendo lei una sua paziente. Facciamo fuori il vecchio per dare spazio al nuovo, in tutti i sensi.
Invece era il nostro simpaticone che, ammettiamolo, non ha fatto nulla per discolparsi né per sviare i sospetti. Forse non ci ha creduto abbastanza. Più plausibile che non gli importasse più ormai.
Però ho un punto su cui chiedere delucidazioni: Perché era così ossessionato dal peso? Ne parla della prima moglie, sottolineandone la rotondità, e poi ne parla anche con Libby, dicendo che la prima cosa che fa lei è prendere peso. Non sono riuscita a spiegarmelo, ecco.
Non so se mi sono spiegata, ma sembra che lui già pensasse di farla fuori ancor prima delle foto in rete, come se quelle fossero state la goccia che ha fatto traboccare il vaso.
Invece ho percepito il peso delle due molto più importante.
Non so magari sono io.
Ho letto alla fine che era una collaborazione, quindi faccio i complimenti ad entrambi.
Io personalmente ho trovato tutto perfettamente amalgamato, senza nessuna discontinuità.
La scrittura a quattro mani mi ha sempre incuriosito come esperienza.
Di nuovo complimenti ad entrambi, è stata davvero una lettura piacevole.
A presto!

Nuovo recensore
05/04/20, ore 16:49
Cap. 1:

E' questo che intendo quando parlo di buone storie. E seppur breve, mi avete fatto praticamente restare incollato alla sedia per tutta la durata che l'ho letto. La prosa scorre che è una meraviglia, le puntaggiature sono al punto giusto, e il tutto non appesantisce. I dialoghi sono azzeccati ad ognuno, e l'azione dei personaggi viene definita veramente bene. Quasi riesci ad immaginare quei due detective, perché le loro espressioni o frasi te li fanno distinguere e quindi automaticamente tu cerchi di apporre un immagine ad essi.

A livello di trama poi, ci siamo, ma magari mi sarei aspettato qualche twist in più. Si capisce che il protagonista è uno psicopatico senza scrupoli ed alcuna emozione in corpo, però sarebbe stato bello se ci fosse stata una scoperchiata narrativa che magari poteva capovolgere pure quell'elemento, ma suppongo voi avete fatto del vostro meglio.

Complimenti ad entrambi, è un piccolo racconto pungente, inquisitorio ed abbastanza introspettivo. Mi aspetto altre opere della stessa levatura, magari un po' più ampie.
(Recensione modificata il 05/04/2020 - 05:03 pm)

Recensore Master
25/03/20, ore 10:32
Cap. 1:

Ciao Alessandro. :) Prima di continuare a leggere la long volevo leggere questa storia. Nonostante ti abbia riconosciuto,perché ti leggo da tempo,é tutto ben amalgamato. Ed è bello fare esperimenti diversi,come scrivere anche a quattro mani,per crescere sempre di più ed essere sempre più creativi. Mi è piaciuto man mano leggere la storia nel suo avvicendarsi,fino al risvolto finale. Un saluto. :)

Recensore Master
25/03/20, ore 00:06
Cap. 1:

Mi è piaciuto moltissimo, soprattutto quell'alternarsi tra interrogatorio e ricordi del protagonista.
Un ottimo lavoro, ragazzi, complimenti!

Recensore Master
20/03/20, ore 19:47
Cap. 1:

QUARTA CLASSIFICATA
“Innocente” di alessandroago_94 e Silkworm25




Grammatica e stile: 7/10


Ciao ragazzi e grazie per aver partecipato a quest’iniziativa *-*
Innanzitutto vi dico che ho trovato qualche piccola sbavatura sparsa per il testo, che mi sono premurata di copiare da una parte (come a ogni mio contest) e vi farò avere sotto richiesta ^^
Una cosa ricorrente che ho notato, soprattutto verso la fine (ma non ovunque nel testo, il che mi porta a pensare che sia solo uno di voi ad avere questo problema) è la ‘e’ maiuscola apostrofata (E’), che considero un errore vero e proprio perché dovrebbe essere accentata (È).
Altro problema che ho riscontrata riguarda la punteggiatura nei pressi dei dialoghi. La questione è controversa, non c’è un modo universale per inserirla, ma alcune frasi non avevano proprio il punto e questo lo considero un errore.
Vi copio un passaggio dal vostro testo per spiegarvi meglio:
«“Michael Sullivan”
“Indirizzo?”
“Compton Road, 9B”
“Casa a schiera?”
“Sì”»
Qui le frasi “affermative” vorrebbero un punto, in quanto il punto alla fine della frase si dovrebbe utilizzare anche nei dialoghi:
“Michael Sullivan.”
“Compton Road, 9B.”
Ecc…
A meno che non ci sia subito dopo un verbo che specifica l’atto di parlare, allora si deve lasciare senza il punto. Per esempio:
«“Michael Sullivan” rispondo.»
Copio un’altra frase con un altro caso in cui ci vorrebbe il punto:
«“Sì” comincio a mostrare segni di impazienza, queste sono tutte informazioni che hanno già.»
Qui ci vorrebbe il punto anche dopo il ‘sì’ e la lettera maiuscola subito fuori dalle virgolette, perché il discorso indiretto è slegato da quello diretto, non è una sua continuazione. Dovrebbe risultare così:
«”Sì.” Comincio a mostrare segni (ecc…)»
Spero di aver spiegato in maniera esaustiva il mio punto di vista, altrimenti per qualsiasi dubbio sono qui!
C’è un’altra cosa che mi ha lasciato un po’ perplessa, riguardante i tempi verbali usati nei flashback (le parti in corsivo): nella maggior parte dei casi viene usato il presente anche lì, come se il ricordo si stesse vivendo “sul momento” e questo va benissimo, ma verso la fine, quando trattate il flashback in cui Michael uccide la moglie, avete iniziato col presente e poi continuato col passato prossimo. Non so se considerarlo un vero e proprio errore, ma ne è andata della coerenza di tutto il testo.
A parte questo, il testo è molto scorrevole, la punteggiatura è usata quasi sempre in maniera esaustiva (a parte alcuni casi isolati che ho inserito nell’elenco di errori e sviste) e le frasi sono formulate in maniera corretta e chiara, anche se non sempre allo stesso modo: in alcuni punti sono più brevi e spezzettate, in altri sono più lunghe e ricche di subordinate, ma di questo parleremo nel paragrafo riguardante la vostra collaborazione ^^
Ho trovato molto efficace la parte del botta e risposta durante l’interrogatorio, è stato coinvolgente e d’impatto, ho avuto come l’impressione di star guardando la scena di una serie TV e questo è davvero positivo!
Nel complesso il testo presenta qualche piccolo problema, ma nulla che non si possa correggere con una seconda rilettura. Penso sia normale che capitino cose di questo genere, quando si scrive in due, ci si passa la storia e si deve cercare di conciliare i due diversi stili ^^


Trama e personaggi: 9/10

Per quanto la trama sia abbastanza “semplice” e comuni nel mondo del thriller, l’avete gestita in maniera per niente lineare e, nonostante ciò, siete riusciti a far coincidere tutto alla perfezione. Mi piace il modo in cui avete svelato il corso degli eventi pian piano, frammento dopo frammento, finché ogni tessera del puzzle non è andata al suo posto!
Ottimo lavoro, davvero!
Per quanto riguarda i personaggi, ho apprezzato moltissimo soprattutto la caratterizzazione dei due poliziotti: a partire dal soprannome che Michael ha affibbiato a ognuno dei due, fino al loro modo di porsi, di intervenire, di fare le domande, di estrapolare le informazioni al sospettato. Li ho trovati davvero ben gestiti nonostante fossero “marginali”, siete riusciti a definirli in poche parole.
Anche le due mogli di Michael, grazie alle brevi ma concise descrizioni, mi sono parse ben caratterizzate e sono subito riuscita a inquadrare il tipo di persona che avevate in mente.
Ciò che un pochino mi è mancato probabilmente è capire il protagonista. Forse avrei gradito qualche riflessione in più da parte sua, magari scoprire alcuni suoi tratti caratteriali al di fuori dei crimini che ha commesso, o capire meglio i crimini stessi e cosa ha provato, cosa l’ha spinto a commetterli. Questo dipende probabilmente dal fatto che non è per niente semplice entrare ed esaminare la testa di un killer, il genere noir è uno dei più difficili secondo me e anzi, siete stati davvero coraggiosi a volervi cimentare!


Originalità: 3,5/5

Una cosa che ho trovato originale in questa storia è stato il fatto che noi lettori, fino quasi alla fine, non sapessimo cosa effettivamente Michael avesse fatto e se fosse davvero colpevole, anche se la storia era narrata in prima persona. In genere quando si scrive un noir ne va della suspense della storia, in quanto si sa già tutto, si entra nella testa del killer e semplicemente si ‘aspetta’ che venga scoperto.
Inoltre ho trovato una scelta astuta quella di concentrarvi sul momento dell’interrogatorio e non su quello dell’omicidio, non è una cosa che mi capita di vedere frequentemente!
Ciò che vi ha tolto un po’ di punteggio è il fatto che una storia come questa si è vista tante volte: il marito che uccide la moglie dopo aver scoperto che lei lo tradisce.


InkMaster5: 2/5

Mi dispiace davvero assegnarvi un punteggio così basso in questo parametro, ma è successo proprio ciò che non doveva succedere: mentre leggevo sono riuscita a intuire che dietro la storia ci fossero due autori, due stili diversi, e sono quasi sempre riuscita a capire chi stesse scrivendo. Chiedevo proprio un lavoro di squadra che portasse a un risultato ‘compatto’, che i due componenti della squadra si confrontassero su ogni dettaglio riguardante lo stile.
Un esempio palese, per riprendere ciò che vi ho detto nel parametro della grammatica: in certi punti la ‘e’ maiuscola era accentata e in altri apostrofata.
Oppure: in certi casi la punteggiatura era utilizzata in un certo modo, le frasi erano brevi e quasi prive di subordinate, mentre in altre erano più articolate (e sì, Ale, ti ho riconosciuto, ma vabbè, ti conosco troppo bene XD).
Altro esempio, per quanto riguarda la questione dei dialoghi: scommetto che le parti iniziali dell’interrogatorio, quelle col botta e risposta, sono di Silkworm, mentre quella della confessione (l’ultima) è di Ale, in quanto c’è molto più discorso indiretto al di fuori delle battute. Avreste dovuto cercare, in questo caso, un equilibrio, magari “mettendo mano” l’uno al lavoro dell’altra e accordandovi tra voi.
Altro dettaglio: nelle parti che ho riconosciuto come di Ale, ho notato che venivano utilizzati i soprannomi che Michael ha dato ai due poliziotti a primo impatto (Anziano e Tossichello), anche verso la fine, mentre Silkworm ha utilizzato i loro nomi propri dal momento in cui sono stati svelati.
A parte il fatto che conosco molto bene uno di voi, per chiunque sarebbe facile intuire che la storia è scritta a quattro mani.
Comunque l’idea è molto coerente, si vede che l’avete sviluppata e organizzata assieme e il risultato, dal punto di vista dello svolgimento, è compatto e omogeneo!
Mi dispiace avervi “rimproverati” così in questo punto, ma la cosa importante è che vi siate trovati bene a lavorare insieme, che vi siate divertiti e siate soddisfatti del vostro lavoro… mi è parso di capire di sì, è questo l’importante *-*


Gradimento personale: 5/5

A parte tutto, a prescindere da tutto, la vostra storia mi è piaciuta molto e l’ho seguita con tantissimo interesse! Aiutata anche dalla scorrevolezza del testo, mi sono immersa nella vicenda e sono rimasta fino all’ultimo col fiato sospeso perché, nonostante avessi quasi la certezza che Michael fosse colpevole, volevo scoprire cosa fosse successo di preciso! Ho adorato anche questa sorta di finale aperto, anche se si intuisce con facilità che il colpevole subirà la punizione che merita ;)
Non sono una grandissima fan dei thriller/noir, nel senso che solo in alcuni casi riesco ad appassionarmi davvero alla vicenda, e voi siete riusciti a creare uno di questi casi, quindi non posso che farvi i complimenti! *-*


Totale: 26,5/35

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