Recensioni per
tachipirina
di ghost_blu

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
19/11/22, ore 12:21
Cap. 1:

Aaah mi mancava rileggere daccapo tutti i capitoli di Tachipirina

Nuovo recensore
25/06/20, ore 12:41
Cap. 5:

Buongiorno e buon inizio estate. Ho cominciato a leggere queste tue one shot e devo dire che le apprezzo moltissimo. Scriverò d'ora in poi un'unica grossa recensione ogni 5 storie. Queste prime cinque sono evidentemente un modo molto bello per esprimere sensazioni di forte disagio. Mi piace, e parecchio. La prima è forse la migliore, sia a livello di scrittura che di sensazioni. La seconda è forse quella che mi è piaciuta un po' meno, non tanto per il tema, quanto proprio a livello di scrittura; va bene il linguaggio volgare e forte, ma dopo un po' diventa stucchevole, specialmente se estremamente ripetitivo come il quel caso. La terza ha un non so che di magico, che ispira. Ti fa sognare. La quarta, pur con le ovvie differenze, è molto simile alla prima storia, in quanto si parla sempre di una fuga impossibile. La quinta invece è diciamo la storia più realistica ed più verosimile. Ho notato alcune caratteristiche comuni in queste cinque storie: una certamente è la pioggia. O meglio, la mancanza di sole. Dovrei rileggermele tutte, ma non mi sembra di ricordare che siano mai state usate le parole "sole", "tramonto", "alba"; ed anche la luce in generale è poco presente. Al contrario è presente molto sia la notte che la pioggia. Poi i personaggi hanno tutti più o meno lo stesso problema: la fuga da una realtà opprimente. In tutte le storie ho notato una presa di coscienza sul fatto che la loro vita non sia appagante e che dovrebbe essere cambiata; ma subito dopo i protagonisti si rendono conto che ciò è impossibile in quanto sono legati in maniera indissolubile a quella vita che, per quanto brutta; è la loro, e non potrebbero mai cambiarla. Questo è un sentimento molto comune tra gli uomini: tutti ci chiediamo come sarebbe la nostra vita se fuggissimo da essa, sia che esso voglia dire scappare di casa, sia che voglia dire suicidarsi. Così speriamo che per una volta si noti la nostra non presenza. Poi però ci chiediamo se ne valga realmente la pena distruggersi solo per poter essere notati. Le risposte variano da uomo a uomo: alcuni, come i protagonisti delle tue storie, alla fine si fanno trascinare dalla corrente rimandando le loro decisioni a domani ;altri, come alcuni ragazzi e ragazze, magari vittime di bullismo o simili, decidono invece che la vita conta meno di uno sguardo di pietà.
Quale delle due sia la via da seguire? Non lo so, ognuno ha la sua risposta