Recensioni per
Vodka,Unleashed
di halcyonalex

Questa storia ha ottenuto 148 recensioni.
Positive : 148
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
13/01/21, ore 19:23

Ho tracannato questa storia.

Bella. Bellissima!

Guarda, io sono dell'idea che la società americana abbia qualcosa di marcio dentro, perchè se tutte le persone bullizzate dovessero reagire in quel modo, allora ci sarebbero stragi in tutte le scuole del mondo, ogni giorno. E no, non c'entra nulla il fatto che le armi si possano comprare anche al supermercato, perchè per far del male a qualcuno basta anche una forbice. Parlo da persona bullizzata, mai in nessun caso mi ha sfiorato l'idea di fare una strage, anche se sì, più volte nella lettura ho pensato che in fondo quando i buoni e i remissivi si stufano sono guai per tutti. Del resto, come si dice, Dio, salvami dall'ira di un uomo tranquillo.

Questa è una storia davvero triste, mi dispiace sia per le vittime che per i carnefici(definizioni intercambiabili, in questo caso.)

Recensore Master
03/04/20, ore 09:30

E tiriamo le somme di questa bellissima storia. Attraverso un lavoro di ricostruzione minuziosissimo, basato su fonti che di sicuro sarai impazzita a trovare, hai preso un episodio, l'hai rivoltato come un calzino e ce l'hai mostrato passo dopo passo, facendoci vedere tutto con gli occhi di Dylan e Reb, mostrandoci i loro vissuti, le loro emozioni e tante piccole meschinità e schifezze che sono state nascoste al grande pubblico per creare i due "mostriciattoli disturbati", plagiati dalla musica metal e dai videogames. Perché è molto comodo credere che certe cose vengano fuori dal nulla, che certa gente diventi squilibrata perché non ascolta la musica "giusta" e non ama i divertimenti "giusti".
Tu ci hai dato invece una cronaca implacabile di come i mostri vengono creati, alimentati e mantenuti da un sistema che si presenta come pulito e sano, mentre in realtà è corrotto e marcio. Un sistema che ha come unica finalità quella di rinsaldare se stesso e non quella di aiutare ciascuno ad emergere mantenendo la proria individualità e le proprie caratteristiche.
La cosa più triste è che tutto ciò si sarebbe potuto evitare. Non ci sarebbe stata nessuna strage, Dylan e Reb non sarebbero morti, se solo in quella scuola del cazzo ci fosse stata un po' più di giustizia.
Complimenti, una storia bellissima, una ricostruzione ineccepibile. A presto!

Recensore Master
03/04/20, ore 09:23

Ed ecco qui la summa (o l'abisso): siamo dei, siamo onnipotenti, siamo cattivi. Tutte le barriere abolite, tutte le inibizioni abbandonate, è come se ormai si fossero staccati da ogni regola e da ogni convenzione.
Regole e convenzioni, del resto, servono se sei vivo, che te ne fai da morto? Loro sono vivissimi, forse non sono mai stati così vivi, ma al tempo stesso è come se fossero già morti, già oltre.
La faranno pagare a tutti, e poi si uccideranno, hanno già pianificato tutto. Agghiaccianti i particolari come la considerazione di Dylan che forse avrebbe dovuto lavarsi i capelli più spesso, considerando che poi le sue foto saranno ovunque.
E comunque, su tutto il capitolo aleggia un monito: sta per arrivare il Giorno del Giudizio.

Recensore Master
03/04/20, ore 09:19

Ma che belli, i genitori orgogliosi, che fotografano la vestizione per andare al ballo della scuola. Dov'erano, quei genitori, quando loro figlio si tagliava, quando tentava di suicidarsi, quando usciva alle due di notte, quando nascondeva armi in camera? Dov'erano?
L'unico intervento "educativo" della madre è stata la scenata sulle sigarette, del padre sentiamo parlare solo adesso.
Dylan si gode la serata, ma quasi guardandola da fuori, con un distacco indifferente. Superficialmente si diverte, nota cose che lo fanno sorridere, tipo la santarellina della scuola, ubriaca, impegnata in attività erotiche, ma è come se tutto questo ormai non lo toccasse più...

Recensore Master
03/04/20, ore 09:15

Ciao^^
ormai siamo in caduta libera nell'abisso, e io continuerò a ripetere all'infinito che sarebbe bastato veramente poco per non far succedere tutto questo. Sarebbe bastato usare un po' di equità, dimostrare rispetto a tutti, non solo ai cappellini bianchi o alle persone benvolute. Nessuno si sarebbe fatto male.
Ma Dylan ormai è oltre. È dove l'hanno letteralmente spinto a forza, con anni di angherie e soprusi, con anni di disprezzo e discriminazioni.
C'è gente che pagherà per questo. Forse pagherà un prezzo troppo alto, ma la colpa non è di Dylan e Reb. La colpa è di chi avrebbe potuto intervenire e non l'ha fatto.

Recensore Master
02/04/20, ore 17:09

Un finale da brividi...
Il fatto che tu abbia usato le vere parole di Dylan rende il tutto ancora più realistico, e non ci si può che meravigliare dell'accuratezza minuziosa con cui hai ricostruito il tutto, rendendolo chiaro a noi lettori senza il bisogno di inserire spiegazioni.
Questo è un testo che parla da sé e che, se divulgato, risveglierebbe parecchie coscienze.
Che posso dire? Hai scritto una storia bellissima, ottimamente documentata e coinvolgente sia dal punto di vista narrativo che da quello introspettivo.
Sono felice che tu sia riuscita a portarla a termine, a pochi giorni dall'anniversario della tragedia.
Complimenti ancora, non mi stancherò mai di dirlo!

Recensore Master
02/04/20, ore 17:01

Eccomi.
Faccio fatica a commentare questo capitolo, credimi: il pathos arriva alle stelle, è quasi catartico. Dylan consegna alla carta i dettagli del piano, come una sorta di "ultime volontà". Non si lascia sfuggire niente.
Le sue parole suonano come un monito e una sentenza, qualcosa che annuncia una svolta epocale: alla Columbine, in America e forse nel mondo intero.
Seguendo tutta l'evoluzione fin qui, tutto è finalmente chiaro: non avresti potuto rendere meglio l'inesorabile discesa (anche se per loro è più un'ascesa) dei due protagonisti.
Le carte sono state scoperte, manca solo l'epilogo.

Recensore Master
02/04/20, ore 16:43

Eccomi di nuovo...
Adesso ho i brividi, sul serio.
Il cerchio si sta chiudendo, mancano solo due atti e poi tutto finirà.
Fa un certo effetto vedere Dylan che cerca di godere i suoi ultimi giorni di vita come meglio può: il ballo, il Burger King, la serata con Robyn.
Vuole lasciarle un bel ricordo di sé, sapendo che inevitabilmente la farà soffrire, e credo che lo faccia più per lei che per se stesso: molto probabilmente, il pensiero di Robyn è l'unico rimpianto che gli resta.
Questo rende la faccenda, se possibile, ancora più straziante.
Complimenti ancora, per come ti sei calata nel personaggio e per come lo stai rendendo.

Recensore Master
02/04/20, ore 16:27

Rieccomi^^
Che dire, ormai la tensione si taglia col coltello. Siamo all'apice del climax, manca poco più di una settimana e ho quasi paura di leggere i prossimi capitoli.
Conosco poco la vicenda di Kip Kinkel, ma da quel poco che so è di tutt'altro tenore rispetto a questa.
Altro che squilibrati che hanno aperto il fuoco alla cieca su una banda d'inermi: questo è un piano di vendetta studiato nei minimi dettagli, con nomi e coordinate. Non per il gusto della strage, ma per mandare un messaggio forte che purtroppo è stato frainteso.
Perché come dicevo qualche recensione fa, è più facile puntare il dito e accusare qualcuno di non starci con la testa, piuttosto che indagare le ragioni del suo gesto.
Vado avanti!

Recensore Master
02/04/20, ore 16:17

Ciao^^
Torniamo al discorso dell'altro giorno su bene e male: chi decide cosa è l'uno e cosa è l'altro?
Se un fatto come quello della Columbine è "sbagliato", perché ignorarne deliberatamente i retroscena? È forse giusto quello che Dylan e Reb hanno dovuto subire?
Ed ecco che le due nozioni si confondono e non ci sono più buoni e cattivi, ma solo una catena di eventi che hanno avuto come conseguenza quello che ben sappiamo.
Hai fatto benissimo a ricostruire tutto questo, a gettare luce su una vicenda trascurata e falsata dalla disinformazione. Anche senza voler giustificare l'accaduto, almeno se ne comprendono le motivazioni e le cause scatenanti.
E su questo direi che hai fatto un lavoro davvero eccellente, non mi stancherò mai di ripeterlo.

Recensore Master
02/04/20, ore 16:01
Cap. 58:

Ciao^^
Questo capitolo fa venire i brividi: Dylan rivela i suoi piani nero su bianco e senza rimorsi si prefigura lo scenario che vedrà la luce il giorno X.
Plaudo alla scelta delle parole, che suonano quasi come una dichiarazione di guerra (e in un certo senso lo sono davvero).
Un altro momento significativo, che sancisce un passaggio cruciale.
Mancano pochi giorni, poi le maschere finalmente crolleranno.
Il climax s'innalza di capitolo in capitolo... davvero complimenti per come sei riuscita a rendere il tutto.

Recensore Master
02/04/20, ore 14:26
Cap. 57:

Rieccomi^^
Un capitolo davvero straziante, sembra quasi un testamento. Robyn è una brava ragazza che apprezza Dylan per quello che è, ma non è capace di comprendere il tormento che lui cova dentro. Per quanto lui stia bene con lei, ormai la felicità illusoria che è capace di dargli non è più sufficiente per distoglierlo dai suoi propositi. Però a modo suo vuole ringraziarla dei momenti trascorsi insieme, vuole lasciarle un bel ricordo di sé... forse per "alleviare" il peso della propria dipartita?
È tutto un climax ascendente, pervaso di ineluttabilità. Attendo e temo il momento della resa dei conti...

Recensore Master
02/04/20, ore 09:02

Ciao^^
permettimi di citare una tua frase: "giocheremo con loro come hanno giocato con noi, ma faremo sul serio".
Ecco il nocciolo della questione: quando porti qualcuno all'esasperazione, poi non ti devi lamentare quando reagirà.
L'unica persona per cui Dylan è dispiaciuto è Robyn. La cara, luminosa Robyn che forse pensa che tutto si aggiusterà, che andranno insieme al ballo della scuola, che faranno tante cose insieme nel futuro...
Io credo che piaccia a Dylan proprio per questa sua "luce", che comunque lo scalda e lo vivifica, anche se naturalmente non basterà a distoglierlo dal suo progetto.

Recensore Master
02/04/20, ore 08:58
Cap. 58:

Ciao^^
Questi ultimi capitoli stanno diventando veramente inquietanti. Dylan fa le cose di tutti i giorni considerando quasi distrattamente che le farà ancora per poco, che avrà poco tempo per utilizzare le cose.
Fa davvero impressione, soprattutto per la lucidità e il distacco con cui parla.
Si anima unicamente al pensiero di ciò che lui e Reb faranno nella scuola, quando finalmente tutti gli abusi e i soprusi saranno ripagati.
Io dico solo una cosa: non ha senso dare la colpa di questo evento alla musica metal, ai videogames o alle armi. Basta semplicemente ricostruire la vita di quei due ragazzi come hai fatto tu e tutto diventa chiaro.

Recensore Master
02/04/20, ore 08:54
Cap. 57:

Ciao^^
e arriva Robyn, con la sua ventata di "normalità", passsami il termine, di buoni sentimenti e di luce. Robyn è una brava ragazza, una che sa andare oltre le apparenze, una che sicuramente apprezza Dylan per quello che è, ma non riesce a cogliere il suo aspetto oscuro, o magari sì, però non ne coglie il peso e l'influenza.
Ancora una volta, lui è oltre. Capisce l'atteggiamento di Robyn, le vuole bene, ma ormai si trova in un altro piano dell'esistenza, inconciliabile con quello concreto e quotidiano.
Ha preso la sua decisione, e nemmeno la luce di Robyn potrà distoglierlo.

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