Recensioni per
Non voglio tornare
di Padmini

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
25/11/20, ore 01:52

Ciao!
Stavo gironzolando nei crossover e... Ho trovato la tua Wholock. E devo dire... Non mi aspettavo questo tipo di collegamento: all'inizio, pensavo solo che il Dottore si divertisse a far visita al nostro Sher, così, per un legame tutto loro e invece... Invece la spiegazione ce la dai eccome, ed è anche brillante.
Sherlock è Sherlock Holmes. Quello dell'Ottocento... E il suo John - il nostro John - è il pronipote del Watson Ottocentesco... Potrebbe nascerne veramente qualcosa di incredibilmente angst da tutto questo...

Insomma, non me l'aspettavo. E Sherlock che ormai è così legato al John della nostra epoca... È tenero. Perché non è ancora pronto a lasciarlo. "Torna tra dieci anni" suona tanto come "ancora cinque minuti" quando dobbiamo alzarci dal letto.
Quei cinque minuti che non sono mai cinque minuti.

Una storia breve, interessante, che apre moltissime strade. Davvero di ispirazione, a mio dire. Pensi che ne farai qualcosa di più grande, in futuro?
Perché io spero di sì.

Unico appunto: ho notato che a volte tendevi a dimenticare il punto fermo alla fine dei dialoghi; qualche volta spuntava una maiuscola dove non doveva esserci, ma credo si tratti di mera distrazione. Con una rilettura veloce si sistema tutto.

A parte questo... Che dire? Potrei campare di Wholock per tutta la vita, quindi bandierina verde!

Recensore Master
11/10/20, ore 16:26

Ciao, non so davvero come abbia fatto questa storia a sfuggirmi, ma andando indietro con le pagine mi sono accorta di te, naturalmente ricordavo perfettamente chi fossi, così come ricordavo di non aver mai letto questa e mi ci sono fiondata. Ricordo molto bene i Drabble Weekend, c'è stato un tempo in cui li facevo anch'io, poi molte cose sono cambiate, ma ricordo quanto potessero essere una fucina di idee e in questo caso li benedico, perché la tua storia è veramente carinissima. Piccola, che dà ben poche spiegazioni, ma soltanto quelle necessarie. Abbiamo Sherlock Holmes in un contesto universitario, che convinve col Dottor Watson, qui chiamato John per differenziarlo da quello vittoriano, e abbiamo questo appartamento dove una sera si presenta niente meno che il Dottore. A giudicare dalla descrizione blanda che ne dai dico che è il Decimo, ovvero David Tennant, senz'altro uno dei più espressivi a livello facciale, uno dei più tormentati (anche se è vero che il Dottore è sempre tormentato per una cosa o per l'altra). Si nota che per Sherlock questa non è una novità, conosce perfettamente il suono del TARDIS, sa anche perfettamente come si chiama, che cos'è... la storia non contiene in sé una prima volta, non è un primo incontro. Al contrario Sherlock dà prova di conoscere molto bene il Dottore e i suoi metodi. E qui ci rendiamo conto che non è lo Sherlock contemporaneo, anche se il contesto è questo, ma quello vittoriano. Ho amato il modo in cui fai intrecciare i due contesti, come passato e presente si uniscono, fondendosi insieme. Come sei riuscita a dare un senso all'allontanamento di Sherlock per tre anni, nel canone. Non sappiamo quello che succederà in futuro, ma il Dottore preme perché Sherlock torni indietro mentre quest'ultimo non ha alcuna intenzione di muoversi. Per citare The Abominable Bride, Sherlock dice "ho sempre pensato di essere un uomo fuori dal mio tempo" e io credo molto in questo, non stento a pensare che non faccia poi troppa fatica a vivere in un futuro molto più tecnologicamente avanzato. D'altonde, Sherlock è uno scienzato, è curioso e aperto mentalmente, non faticherebbe poi molto a usare la tecnologia, per quanto rimanga un uomo dell'ottocento, una delle sue caratteristiche era proprio il suo vivere "fuori dal tempo", particolare che lo accomuna anche molto bene al Dottore, che il tempo invece lo plasma a suo piacimento.

Molto IC entrambi, se posso aggiungere. Mi è piaciuto questo scorcio così diverso da quello che si legge di solito, di Cross-over non ce ne sono neanche poi tanti con Doctor Who. Molto bella e scritta davvero molto bene, con una grammatica precisa e uno stile fluido. Complimenti davvero!
Alla prossima.
Koa