Recensioni per
Congiunzione astrale
di paige95

Questa storia ha ottenuto 258 recensioni.
Positive : 258
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/04/24, ore 23:08
Cap. 1:

Ciao!
Era da tantissimo che avevo questa storia in lista lettura (perché sono una persona terribilmente procrastinatrice, di base ahahah) e finalmente trovo modo di leggerla ♥
Mi aveva catturato tantissimo il titolo sin dall'inizio, perché sono attratta più o meno da tutto ciò che abbia vagamente a che fare con le stelle e il cosmo; poi vedevo come ne parlavi e parli su Facebook ed era chiaro che fosse una storia a cui tenessi molto, quindi ero doppiamente curiosa di leggerla. Così, quando ho visto che avevi aggiornato dopo tanto tempo, ho deciso di cogliere la palla al balzo ♥

Già il prologo mette bene in evidenza i temi delicati che ti proponi di affrontare e, per di più, dalla prospettiva di un Paese quale gli Stati Uniti. Premetto che io sono abbastanza critica delle politiche estere e belliche statunitensi; quindi leggere la storia sarà una sfida dal punto di vista emotivo – ma in senso buono, nel senso che trovo che tu abbia fatto già un ottimo lavoro di rappresentazione.
In Daniel Clark ho visto proprio la figura dell'"americano doc": dedizione al lavoro in quanto tale, più che al contenuto dello stesso, caffè sempre in mano, un patriottismo venato di commiserazione verso i soldati spediti al fronte – e loro soltanto, con poco riguardo della popolazione civile – e un pragmatismo innato, che lo spinge a ritardare la pubblicazione del giornale pur di non rovinare i festeggiamenti di quel giorno a loro tanto caro.

Abbiamo anche un rapporto col figlio Samuel che sembra già molto conflittuale, ma allo stesso tempo mi è difficile inquadrarla in così poche righe. C'è una sorta di distacco, ma allo stesso tempo anche fiducia, visto che gli affida le comunicazioni interne ad appena quindici anni. Mi piace, non è un qualcosa di netto e definito e sono curiosa di scoprirne di più.

Tra le righe, o meglio i trafiletti, compare anche Christian, che per ora sembra solo calzare bene le vesti dell'eroe di guerra, ma aspetto ovviamente di conoscerlo meglio in futuro.

Spero di riuscire presto a leggere il prossimo capitolo e, nel frattempo, ti faccio i complimenti per questo incipit che mi ha subito coinvolta nella storia ♥
Alla prossima,

-Light-

Recensore Master
02/09/23, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao,
era da un po' che ero incuriosita dalla tua storia (confermo il mio parere sul titolo, che invoglia alla lettura), partecipare alle "Letture nel limbo" l'evento proposto da L'angolo di Madama mi ha dato finalmente la spinta giusta per iniziare la lettura!
Comincio col dire che mi è piaciuto questo prologo, contiene da subito gli elementi giusti per incuriosire il lettore. In particolare mi è piaciuto il contrasto tra i festeggiamenti per il giorno dell'indipendenza e l'attacco terroristico a Kabul, sventato da un coraggioso Navy seal.
Il direttore mi ha ricordato un po' il direttore che vessa sempre il povero Peter Parker! Il figlio del Direttore, Samuel, che sembra apparso solo di passaggio è il giornalista che verrà inviato a Kabul?
Ok, mi hai veramente incuriosito e sono felice di aver finalmente iniziato a leggerti!
Aggiungo che scrivi davvero molto bene!
A presto ❤️
AlbAM

Recensore Master
25/03/23, ore 18:44
Cap. 1:

Buonasera Vale,
finalmente arrivo a leggere Congiunzione. So di essere terribilmente in ritardo - come sempre, purtroppo - ma ora sono qui <3
Posso dirti che ho notato immediatamente una grande e radicale differenza tra questa tua storia e le altre che ho letto fino ad oggi. Forse perché sono solita a leggere le storie su Harry Potter - ad eccezione di quella di Sissi, però di questo ne parliamo dopo - ma mi è sembrato che questa fosse scritta da un’altra persona. 
Fin dalle prime righe c’è una grande differenza tra Congiunzione e la raccolta dedicata a Sissi e ai suoi familiari. Credo che dipenda dal fatto che qui hai creato tutto da zero, non hai avuto delle linee guida se non quelle di creare una storia credibile (forse è anche perché hai deciso di sperimentare un genere complesso e delicato). Però per quanto riguarda personaggi, caratterizzazioni, trama, hai avuto completa carta bianca. 
All’inizio avevo la sensazione che Daniel fosse un uomo sì pignolo e dedito al lavoro ma anche uno di quelli che, a furia di mettere per iscritto tragedie, avesse raggiunto un certo grado di insensibilità. Invece, proseguendo con la lettura, ho notato che non è affatto così. Certamente mette il lavoro al primo posto e pretende il meglio dai suoi sottoposti ma ho notato che non considera l’azione di Christian solo un mezzo per vendere più copie. Ha ragionato sul fatto che non è un gesto così scontato - nemmeno per un militare - e che probabilmente la gente, passato qualche giorno, non si ricorderà di questo Christian Richardson e di quello che ha fatto.
Sono rimasta molto sorpresa per come si è concluso questo capitolo, perché non mi immaginavo questo dietrofront da parte di Daniel. Capisco il perché lo abbia fatto, del tutto comprensibile, ma non mi aspettavo questo slancio di empatia verso gli americani. Questo conferma quanto ho scritto sopra.
Ti dico che questo capitolo mi ha molto incuriosita e, come mi hai detto, effettivamente siamo partiti alla grande.
Un abbraccio,
Eli 

Recensore Veterano
29/06/22, ore 01:27
Cap. 1:

Buonasera Paige,
sono Lady, devo dire che non ho assolutamente memoria di come io sia finita sul tuo profilo, ma incuriosita dall'originalità del titolo e dell'argomento ho voluto leggere questo prologo.

Che dire? Scritto magnificamente, mi piace davvero molto l'impostazione che hai dato alla storia e al direttore Clark.
Ho sentito la sua stessa angoscia all'idea di dare una notizia così allarmante.

Per non parlare poi dello stile pressocchè perfetto : presumo non sia la prima stesura o sbaglio?
Proseguirò nella lettura, con i miei tempi, tslvolta anche biblici, ma proseguirò!
Un bacione,
Lady

Recensore Master
12/04/22, ore 08:55
Cap. 1:

ciao cara Paige,
con immenso ritardo arrivo a recensirti almeno il prologo della storia che hai deciso di scrivere. Ti dirò: non sono abituato a leggere qualcosa riguardante argomenti realmente accaduti, come nel caso della guerra in Afganistan. Più che altro perchè temo che le mie vedute non siano pienamente concordi con quelle degli altri utenti qui presenti e, oggi, purtroppo in un senso o nell'altro, bisogna fare parecchia attenzione a ciò che si dice, perchè è un attimo che si viene fraintesi.
E questo lo stiamo vedendo tutt'oggi, con l'Ucraina...veniamo da un epoca decennale in cui ci è stato raccontato che guerre come quella irachena, in Afganistan, in Jugoslavia e nel Kuwait, senza dimenticare la Libia, erano guerre buone, con bombe buone, solo perchè riguardavano gli interessi degli USA e della NATO... e oggi gli stessi carnefici si indignano (o perlomeno sembrano farlo) per quello che accade in Ucraina. Io penso che le guerre TUTTE siano da condannare!! Non ci sono guerre buone e guerre malvagie!! Sia che riguardino una sponda o l'altra.
E nessuno dava diritto agli USA e alla NATO di distruggere quei paesi che ho elencato sopra, provocando centinaia di migliaia di morti.
Scusami, ma come sempre davanti a certe ingiustizie non posso tacere! Riguardo quello che hai scritto, prometto che dopo questo preambolo generale, parlerò solo della tua storia e niente altro.
Questo prologo mi è piaciuto molto! :) mi piace sempre moltissimo come riesci a descrivere e a far calare noi lettori immediatamente nell'atmosfera della storia, davvero! credo sia forse la cosa che ti riesce meglio più di tutto! e fidati è una gran cosa.
Il protagonista, credo sia Daniel Clarke, mi sembra uno molto dedito al giornalismo e credo faccia il suo lavoro cercando di far risultare il suo giornale, il più possibile credibile e veritiero. Mi sembra uno molto affidabile da questo punto di vista e non è una cosa scontata!
Allo stesso tempo, però si nota come nella sua dedizione lavorativa, non abbia un rapporto esattamente idillico con il proprio figlio. Anche se quest'ultimo, magari per abitudine, non ci fa caso più di tanto. Ecco credo che una parte della storia che proponi sia l'evoluzione di questo rapporto padre-figlio che magari migliorerà con l'andare dei capitoli! :)
Paige cara, mi scuso ancora per lo sfogo di prima, e ti rinnovo i complimenti anche questa volta. Sono certo che proseguendo, anche questa mi prenderà moltissimo!! :D
A presto, cara.
Dani

Recensore Junior
18/02/22, ore 18:49
Cap. 1:

Buonasera Paige, sono Eryn :)
Dopo aver letto la tua fanfic sul fandom Harry Potter (Vuoto di luci) ero incuriosita nel leggere una tua storia originale!
Hai scelto un tema molto particolare e delicato da scrivere ma dalla trama e soprattutto dal prologo hai catturata la mia attenzione!
Mi piace molto come lo hai scritto, dettagliato e mi piace come hai introdotto il personaggio di Daniel. Sono curiosissima di leggere i tuoi capitoli!
A presto :)

Recensore Veterano
25/01/22, ore 20:20
Cap. 1:

Ciao Paige, eccomi di nuovo qua.
È fin dalla prima volta che sono approdata sulla tua pagina che voglio leggere questa storia, ma per cominciare a conoscerti ho poi optato per OS a tema HP, quindi cose che conosco.
Ora però avevo davvero voglia di leggere una tua long e oltretutto ORIGINAL!
Complimenti per il coraggio su più fronti, non solo perché le originali sono complicate, ma anche per il tema è lo scenario in sé.
Come prologo funziona benissimo, cattura l'attenzione e ci porta nei fatti iniziali, mostrandoci qualcosa, qualcuno, ma non tutto.
Si resta con la curiosità di andare avanti, e infatti proseguo nella lettura, a presto!!

Recensore Master
13/11/21, ore 18:08
Cap. 1:

Ciao Paige <3
Giuro, dopo vent'anni finalmente recensisco questa storia ( è almeno un mese che lo dico, ma volevo essere nel mood giusto e ora ci sono). So quanto tieni a questa storia. Tra l'altro hai scelto di trattare un argomento molto delicato e anche impegnativo perché riguarda un periodo storico importante, solo per questo ti abbraccio perché so quanto è complicato. Il primo personaggio che appare è Daniel Clark, che mi pare sappia fare molto bene il suo lavoro, dal quale è anche abbastanza "emotivamente distaccato". L'importante è che le notizie sui giornali siano ben scritti e facciano clamore, il resto poco importa. Fino a quanto i suoi occhi non cadono sulla notizia dell'attentato terroristico (a proposito, mi piace un sacco la grafica di questo primo capitolo). La guerra ha sempre due facce, quella dei vincitori che festeggiano e quella dei vinti che ne pagano le conseguenze (in linea di massima, poi in mezzo c'è tanto altro). Questo è solo un prologo, però già emerge un lato interessante di Daniel: è molto controllato e nel momento in cui si lascia andare (in questo caso ha una reazione a ciò che ha appena letto, anche se internamente), subito si riprende perché nessuno deve vederlo così. Poi però risponde male al figlio, poveretto (anche se a quanto pare tratta così un po' tutti). E infine Daniel decide di ritardare l'uscita del giornale, perché è il quattro luglio e negli U.S.A è un giorno di festa. Leggendo l'introduzione e poi il capitolo mi sto già facendo mille mila film, mi basta molto poco. Comunque seguirò questa storia con piacere, quindi a presto <3

Nao

Recensore Master
24/01/21, ore 14:16
Cap. 1:

Ciao, cara!
Mi sento in un ritardo cosmico con te, perché, anche se probabilmente tu non lo sai, mi riprometto di passare a leggere qualcosa di tuo da veramente tanto, troppo tempo, ma non l'ho mai fatto. Di questa storia in particolare, poi, avevo intravisto diversi estratti su facebook, e mi aveva incuriosita tantissimo proprio per la tematica attualissima e per certi versi complessa, di certo molto originale rispetto a ciò che sono solita leggere qui. Soprattutto, mi aveva colpito l'attenzione posta a queste tematiche e tutta la ricerca e lo studio fatto, ma ogni volta continuavo a rimandare, perché iniziare una long già in corso mi spaventa sempre un po', perché sono lenta e quando non sono in pari con una storia rischio di essere ancora più lenta, perché… insomma, non sembrava mai il momento giusto. Ma la verità è che aspettare il momento giusto rischierebbe di farmi rimandare per sempre, e allora oggi ho deciso di buttarmi, e ti chiedo in anticipo di perdonarmi se, appunto, procederò con lentezza, ma giuro che procedo.

Venendo (finalmente, dirai tu XD) a questo prologo, devo dire che mi hai incuriosita moltissimo: è un prologo breve e incisivo, che, pur presentando quella che sembra una scena di vita quotidiana, secondo me ha il grande pregio di dischiudere subito una prospettiva interessantissima sul personaggio: Daniel Clark è presentato dapprima come un uomo molto deciso, un uomo d'affari, un professionista scrupoloso che non si risparmia sul lavoro. Potrebbe dare l'idea di essere un uomo freddo e distaccato, ma tu ribalti subito la situazione: pur senza ammetterlo esplicitamente, quella sua decisione di ritardare la pubblicazione del giornale per far allungare le ombre dell'angoscia su qualche famiglia ancora intenta a festeggiare racconta una storia diversa, la storia di un uomo estremamente umano e capace di gesti toccanti, che magari nascondono una storia personale molto coinvolta nella tematica. Insomma, ovviamente si tratta solo di una prima impressione che potrebbe essere decisamente smentita dal procerere della storia, ma sicuramente far apparire un un personaggio così tridimensionale in uno spazio così ristretto è una mossa vincente, perché io sono curiosissima di proseguire con la lettura.
Insomma, ti faccio i miei complimenti, e spero di passare prestissimo!

Recensore Veterano
10/01/21, ore 19:06
Cap. 1:

Ciao carissima!
È con grandissimo piacere che finalmente passo qui da te per iniziare questa long.
Inizio subito col dirti che mi piace molto quando, soprattutto nelle originali, si inserisce un’immagine che possa dare al lettore una prima idea di che cosa tratterà la storia. In più, trovo che abbia un bellissimo ruolo di copertina, dando proprio l’impressione che si tratti di un libro già stampato.
A mio parere, il prologo di una storia deve avere lo scopo di dare al lettore qualche informazione su quello che andrà a leggere, senza, però, svelargli troppo, lasciandolo con la “fame” di addentrarsi nella narrativa. Per questo motivo, devo farti i miei complimenti perché trovo che questo prologo abbia ampiamente rispettato questa caratteristica.
La storia si apre il 4 luglio del 2009 nella redazione di un prestigioso quotidiano di Los Angeles. Subito dalla prima riga ci presenti Daniel Clark, il direttore generale. Nonostante l’aria di festa che si respira in strada, l’uomo sta minuziosamente esaminando per un ultima volta la sua testata giornalistica prima di dare il via libera alla distribuzione delle copie.
Oltre a dare l’impressione di essere una persona molto pignola e precisa, devo ammettere che da questo deduco che lui abbia tanto a cuore il suo lavoro, che lo fa con passione e che voglia che sia tutto perfetto per essere di gradimento ai lettori.
La sua attenzione, però, viene quasi subito focalizzata su di un titolo in prima pagina. L’articolo in questione, parla di un Christian Richardson, un Navy SEAL, che ha sventato un attentato terroristico all’interno della base militare americana di Kabul.
Mi piace molto come hai riportato l’articolo all’interno del testo, perché, già ad una prima occhiata, fa subito comprendere che si tratta di qualcosa di diverso rispetto al resto della narrazione.
Ovviamente, Daniel non può fare a meno di rimanere scosso da quella notizia.
Il 4 di luglio è la data per antonomasia per gli americani per festeggiare la loro indipendenza, la loro libertà e sembra quasi impossibile che un gruppo terroristico abbia deciso di attaccare una base americana. Sembra davvero stridere un gesto del genere con i valori celebrati in quella data. Immagino che non si può non fare a meno di chiedersi il senso di festeggiare nelle strade quando, dall’altra parte del mondo, ci sono confratelli che stanno rischiando la vita.
Mentre è assorto nei suoi pensieri, all’interno del suo ufficio arriva suo figlio Samuel per chiedere se da la sua autorizzazione per la distribuzione delle copie.
Daniel rimane ancora qualche secondo a rimuginarci sopra, prima di dire che è meglio aspettare che i festeggiamenti siano terminati prima di farlo uscire.
La trovo una scelta saggia e premurosa, che può anche rappresentare un danno per il suo stesso giornale. Invece di pensare a un possibile mancato guadagno nel posticipare l’uscita del quotidiano, preferisce che le famiglie dei militari possano trascorrere quella giornata con serenità, senza preoccuparsi per i loro cari lontani. Immagino che, quando si ha un parente in zona di guerra, si vive sempre con la paura di avere cattive notizie, ma, in questo caso, visto che l’attentato è stato sventato sul nascere, possono aspettare anche qualche ora per saperlo.
Non so quanti direttori di giornali sarebbero disposti a fare una scelta del genere, quindi lo ammiro molto.
Devo ammettere che ora sono curiosissima di scoprire chi sia il Navy Seal Christian Richardson e di come abbia sventato l’attentato terroristico e di come questo possa aver inciso sulla sua vita, come di scoprire se Daniel comparirà ancora nella storia.
Ti devo fare veramente i miei complimenti perché, oltre al fatto che la storia è molto interessante, l’ho trovata scritta veramente bene, senza errori di distrazione, di grammatica o di punteggiatura.
Spero di riuscire a passare prestissimo a leggere il primo capitolo, ma, anche se sarò una lumachina, andrò sicuramente avanti perché voglio proprio scoprire come la storia va avanti.
Alla prossima, mia cara!
Un abbraccio,
Jodie

Recensore Master
02/01/21, ore 17:30
Cap. 1:

Ehi ciao :)

Come ti avevo scritto, ero molto curioso di leggere una tua originale, sopratutto visto che il tem che hai deciso di trattare è un tema che, pur tragico, adoro.

Quindi lentamente cercherò di recuperare tutti i capitoli (non prometto niente, ma sicuramente voglio mettermi in pari appena possibile ^^)
Questo prologo risutla essere estremamente interessante. Hai un ottimo stile, ma questo lo sai già, ed i personaggio che hai presentato sono indubbiamente interessanti: il direttore generale del quotidiano, duro ma allo stesso tempo capace di emozioanrsi alla notizia dell'attacco in Afghanistan.
Ci hai presentato anche il figlio che, intuisco dall'introduzione, avrà sicuramente un ruolo centrale!

Per ora è tutto, concludo questa recensione con tanti compliemnti, non vedo l'ora di poter leggere gli altri capitoli :)

Recensore Master
11/10/20, ore 15:16
Cap. 1:

Ciao! Era da tempo che ero incuriosita da questa tua storia, una originale che tratta un tema tanto difficile come la guerra in Afghanistan! So che scrivi storie bellissime, piene di sentimenti ed emozioni, ma questo è un grande passo avanti visto che ti cimenti in un'originale (cosa che io già ritengo difficilissima, perché dare spessore e originalità a personaggi che si creano è davvero da grandi scrittori!) e poi in una tematica dalla quale io non saprei nemmeno dove cominciare!
In questo prologo i protagonisti della tua storia appaiono appena, Christian è un soldato che ha appena sventato un attentato contro la sua compagnia, Samuel è solo l'apprendista del padre al giornale... questo mi incuriosisce molto, visto che la loro storia inizierà invece diversi anni dopo.
Già dal prologo sembra una storia molto interessante e appassionante, e io so già che shipperò Christian e Samuel (deformazione professionale! XD), spero che non ti dispiacerà!
Complimenti per l'originalità e anche il coraggio di scrivere una storia su argomenti così difficili, sei davvero eccezionale.
A presto!
Abby

Recensore Master
14/09/20, ore 15:42
Cap. 1:

Avevo detto che avrei iniziato a leggere questa tua fic spinta dalla curiosità, no? E infatti eccomi qui a quello che è il prologo di una storia che si preannuncia intensa, interessante e drammatica.
Ma andiamo con ordine.
È soltanto il prologo, certo, ma si può dire che già da queste poche righe riesci ad essere piuttosto incisiva ed intrigante, introducendo un personaggio – il direttore della testata giornalistica Daniel Clark – freddo e, a sua detta, insensibile che si arroga il compito di controllare e approvare le notizie del giorno, soffermandosi proprio su quella che forse è la più importante, soprattutto in un giorno come il quattro Luglio in cui gli americani festeggiano l’Indipendenza.
E quindi oltre a Clark, abbiamo un brevissimo scorcio anche su Christian e infine sul quindicenne Samuel – e quasi non mi serviva ricontrollare l’intro, perché già da questo suo breve ingresso e dalla presentazione che ne fai del ragazzo, si evince che sarà un personaggio importante per la storia.
Che dire, innanzitutto complimenti per lo stile che è accurato ma non pesa affatto. Sei riuscita in poche righe a dare spessore ai tre personaggi, ma anche a farli risaltare in maniera diversa. Tra l’altro il tema della guerra è un tema delicato, ma che straordinariamente qui sei riuscita, seppure spennellandolo appena, a inserire con eleganza – senza strafare, ma accennandolo appena nell’articolo di giornale e anche nella reazione del Direttore Clark, dimostrando una certa maturità.
E nonostante i solito non sono particolarmente interessata alle original altrui, il tuo prologo mi è piaciuto e – anche se sono lenta da fare schifo – sentirai ancora parlare di me! Alla prossima, dearie <3

Recensore Master
15/07/20, ore 08:17
Cap. 1:

Ciao Vale! Complimenti per questo prologo, dev'essere molto difficile scrivere una storia del genere e con queste tematiche, immagino che ci voglia molta preparazione e io dubito che ne sarei in grado! 😉
Ci hai subito catapultato nel carattere dei primi personaggi che incontriamo, ossia padre e (giovanissimo per ora) figlio Clark, inoltre grazie al titolo del giornale veniamo anche a sapere di questo Christian che ha salvato tantissima gente a Kabul. Il tutto in uno scenario di grande importanza per gli Usa, come l'Indipendence Day.
Mi aspetto molto da Samuel, A prima vista mi piace e apprezzo tanto la passione che deve avere per il giornalismo, mentre Daniel sembra davvero spigoloso dal punto di vista caratteriale. Aspettiamo di conoscere l'eroico Richardson a questo punto! 😁
Stile impeccabile secondo me, hai scritto un'ottima introduzione con fantastiche descrizione di quello che vede, respira, "beve", prova a livello emotivo Clark!
A presto!
Teo

Recensore Master
08/07/20, ore 18:25
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Buona sera!
Perché dovreste aggiungere questa storia tra le scelte dal sito?
Ci sono molti motivi per questa scelta e spero che in questa recensione io riesca a farvela apprezzare come sto facendo io, capitolo dopo capitolo.
La storia parla di due famiglie che non hanno nulla in comune ma che si ritrovano in poche settimane a condividere il terrore di avere un membro al fronte.
Christian è un Navy Seal e, anche se è già passato per l’orrore della guerra, si ritrova a doverci tornare con il pensiero di una figlia e di una moglie che per mesi non potrà rivedere, Paige95 è bravissima nel portarci nella storia e nel farci provare i sentimenti dei protagonisti insieme alla loro ansia per questa missione.
Dall’altra parte abbiamo Samuel, figlio del direttore di uno dei giornali più influenti di Los Angeles, che si ritrova a dover partire lasciando all’altare la futura moglie.
La storia tocca corde nella vostra anima che, forse, non pensavate nemmeno di sentir suonare ed è straziante in modo positivo la maniera con cui, con semplicità, l’autrice srotola le parole e i fatti.
E’ una storia che, nei primi capitoli potrebbe risultare lenta perché ci vengono spiegati e mostrati i vari personaggi insieme alla loro caratterizzazione ma fidatevi che ne vale a pena, vale la pena sprecare del tempo per leggere questa storia.
E’ scritta in modo semplice e con un linguaggio accessibile a tutti, non ci sono paroloni o termini ricercati che ne appesantiscono la lettura.
Tocca temi molto attuali e ne prende in considerazione anche l'aspetto quotidiano di chi ci convive con la guerra.
Ogni capitolo richiude in sé un piccolo mondo, un piccolo insegnamento e una piccola realtà. Ci sono capitoli in cui accadono cose crude come l’esplosione di una mina antiuomo, alti in cui Samuel si ritrova ad affacciarsi su una cultura che vede le donne come un oggetto e non come delle persone. Chris che per ordini superiori non potrà sentire la sua famiglia e, fidatevi, non vi annoierete nella lettura.
Racchiudere in una sola recensione quello che questa storia mi sta facendo provare sarebbe molto riduttivo, voglio invitare chi prenderà in considerazione questa richiesta di leggerla e di innamorarsene ad ogni singola parola come ho fatto io e come molti altri.
Ha tutti i presupposti per diventare un ottimo libro in futuro!
Ciao!

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