Recensioni per
Madre
di MusicDanceRomance

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/12/21, ore 17:46
Cap. 1:

Ciao cara, conosco più o meno tutti i fandom in cui scrivi, ma sono stata subita attirata da questa One-shot e visto che sto pian piano facendo un giretto tra tutte le storie candidate agli Oscar, ne ho approfittato. 
Certo, Lady Oscar è un po' un ricordo lontano, ma ciò non mi ha impedito di immergermi a fondo nella lettura, aiutata devo dire dal tuo modo di scrivere a cui ritornerò dopo. 
Il tema principale, più quelli di contorno, sono molto delicati eppure sei riuscita a trattarli in modo impeccabile, senza essere banale o supercificiale. Mi è piaciuto il tuo modo di rappresentare la contessa, mettendo subito in chiaro che quel cuore da madre è morto, le è stato strappato, prima ancora che lei avesse la possibilità di diventare madre, quando le è stata data la possibilità di portare avanti la gravidanza ma senza prendersi cura della bambina. Questo le rende impossibile esserlo anche dopo, anche quando avrà una figlia all'interno del matrimonio deciso per lei dal padre. Quindi anche quando ritrova Rosalie era praticamente impossibile diventarlo tutto d'un tratto; la stessa conclusione a cui arriva lei stessa alla fine. 
Credo che il punto forte sia proprio come hai messo a contrasto madre e figlia. Rosalie si trova nella sua stessa condizione, le viene imposto di sposarsi per potere e rinunciare ai sentimenti ma a differenza della contessa si ribella ed è lì che le loro strade si dividono. La contessa, tra l'altro, ha modo di vedere con i propri occhi chi sarebbe potuta diventare se si fosse aggrappata di più a quei sentimenti e, forse, è anche quello che la colpisce e ferisce di più.
Il testo è pulito e il tuo stile è molto immersivo, rendi bene l'introspezione; non ho fatto alcuna fatica a percepire i vari sentimenti descritti. La lettura scorre che una meraviglia nonostante il tema per nulla leggero, anzi. 
Nel complesso sono davvero contenta di essere passata e di aver fatto la tua "conoscenza". 

A prestissimo e buon lavoro! 🧡
 

Recensore Master
27/11/20, ore 18:01
Cap. 1:

Ciao Music, io la penso come te su Rosalie, perché non è solo dolce e carina, ma soprattutto coraggiosa!
Detto questo, devo farti anche stavolta i complimenti... Ma quanto sei brava?!
Non sono avvezzo a questo fandom come ti avevo detto, ma conosco benissimo Oscar e mi piace un casino come storia, da oggi grazie a te guarderò in modo un pochino meno superficiale la contessa di Polignac, da me sempre odiatissima per il suo arrivismo e per il modo in cui tratta le sue figlie, oltre a mettersi in mezzo tra Oscar e Maria Antonietta, una persona che se avesse avuto attorno meno persone come la Polignac avrebbe avuto un'esistenza migliore. Non so, Maria Antonietta aveva i suoi difetti che poi erano gli stessi di quasi tutti i monarchi assoluti... Lei era avanti sui tempi per certe cose, allo stesso tempo però la società cominciava a ritenere (giustamente) fuori da ogni logica certe altre cose e i tempi non erano più maturi per portare avanti quel tipo di regime... Però ecco, se avesse avuto accanto più persone come Oscar e lo stesso Fersen e meno come la Polignac, magari la storia sarebbe stata diversa.
Bene ho fatto una lunga digressione, sorry 😂
Mi è piaciuta un casino la storia del figlio del fattore e quando dici che nel momento in cui Gabrielle abbandona Rosalie muore la sua parte migliore 😭
E poi questa parte strepitosa: Gabrielle aveva vissuto una calda stagione nell’intensità di un sentimento che pareva straripare d’infinito.
Bravissima come sempre, profonda, efficace e poetica!
A presto
Teo

Recensore Master
13/07/20, ore 17:29
Cap. 1:

Io non so se avessi chiesto di non leggere questa storia, nel caso mi scuso, ma.... appena ho visto 2020, ho visto il fandom... non ho potuto resistere. Non ho letto neanche il commento, il titolo mi ha incuriosito un sacco e volevo troppo sapere chi fosse la madre di cui si parlava. E sono rimasta sorpresissima scoprendo che si trattava della contessa di Polignac che, personalmente, mi è sempre stata parecchio indigesta e che come madre non è mai stata sto granché, con nessuna delle sue figlie. Ammetto che non ho inquadrato subito la situazione e ho avuto bisogno di fare un momento mente locale, non vedo l'anime da una vita e non ho mai conosciuto il vero nome della contessa, quindi non l'ho ricollegata immediatamente. Però mi sono bastate poche righe per arrivarci e per capire che, nella prima parte, si parlava della nascita di Rosalie... ok, sì, non è stato merito mio, ma tuo che ce lo sveli nel paragrafo successivo xd. E sei bravissima anche a narrarci la sua storia facendo in modo che possiamo empatizzare con lei, facendoci vedere non solo la facciata che si è costruita nel corso degli anni per dovere, ma anche com'era prima, come avrebbe voluto continuare ad essere e come per una volta, abbia amato sinceramente qualcuno (il padre di Rosalie e Rosalie stessa). Soprattutto, dalle tue parole è lampante quanto le sia costato rinunciare a questa figlia, nonostante sia consapevole che un'altra scelta non è possibile e debba già ritenersi grata che suo padre non l'abbia costretta ad uccidere la bambina abortendo. Ma ovviamente, si sono resi conto che farla abortire avrebbe potuto mettere in pericolo la sua possibilità di avere altri figli e tra i due mali, si sceglie sempre il minore. E poi ci mostri il suo cambiamento, la sua decisione di diventare più dura, di fare di tutto perché il padre, che poteva essere fortemente disonorato dalla nascita di quell'unica bambina, fosse fiero di lei. E così, dopo essersi concessa un unico, lungo pianto affida sua figlia ad una popolana, certa di non rivederla mai più, con la segreta speranza che, almeno, viva fino a diventare adulta. E con lei abbandona tutti i suoi sogni, i desideri di una vita d'amore che non si concilia con le aspettative che il padre ha per lei. Tutto cambia, però, vent'anni dopo, quando una fatalità fa incrociare di nuovo il suo destino con quello della figlia che ha abbandonato: la morte della madre adottiva di Rosalie e quella dell'unica figlia "giusta" avuta da Gabrielle riuniscono le due donne, inizialmente nel dolore, poi Gabrielle, che ormai non è più la donna che aveva messo al mondo Rosalie, cerca di introdurre la figlia alla stessa strada che lei ha scelto di intraprendere vent'anni prima. Ma i figli non sono le copie dei genitori e Rosalie lo dimostra ribellandosi e rifiutando di assoggettarsi alle pretese materne. La loro discussione mi piace molto, mette perfettamente in luce i loro caratteri così opposti, nati proprio dall'essere di così differente estrazione sociale. E le ultime tre righe sono una sentenza inappellabile, a cui nessuno può ribellarsi neanche volendo e che la contessa, pur non volendolo, è costretta ad accettare. Davvero bella, mi ha tenuto incollata fino all'ultima parola. Passerò senz'altro a leggere qualcos'altro di tuo :)

Recensore Master
28/06/20, ore 11:09
Cap. 1:

Carissima MusicDanceRomance, buongiorno!
Ho seguito il tuo consiglio l'altro giorno e ho inserito tra le storie seguite anche questa one shot alla quale mi sono dedicata con gioia questa mattina.
Mi è capitato in passato di leggere un'altra one shot in cui si parla del passato della contessa di Polignac e devo ammettere che mi piace molto leggere i vari punti di vista delle varie autrici su questo personaggio dalla psicologia così complessa.
Sembrerebbe quasi non avere un cuore, eppure piange disperata alla morte di Charlotte o quando scopre di aver ritrovato Rosalie, peccato che spesso si dimentichi che le figlie non sono uno strumento contrattuale nelle sue mani, altrimenti avrebbe avuto almeno una gioia nella vita.
Mi è piaciuta molto la tua versione della vicenda: immaginare Yolande così giovane e innamorata di un contadino e dar voce ai propri sentimenti e alla propria passione e perdere tutto con il frutto del suo amore sembrerebbe proprio la causa di tutta la freddezza che la contessa dimostra in ogni situazione, così come lo è stata l'educazione ricevuta dal padre e quella frase che si è sempre sentita ripetere fino allo sfinimento, che il potere è più importante di ogni sentimento, perciò penso proprio che tutte queste cose l'hanno decisamente cambiata, oserei dire peggiorata.
Adesso che Rosalie é con lei, Yolande cerca di imporsi su di lei così come il padre aveva fatto a sua volta durante il periodo della sua adolescenza, imponendole un matrimonio che non desiderava, ma Rosalie non riesce a stare zitta e le ripete proprio ciò che anni prima le aveva ripetuto quel giovane contadino: che l'amore è più importante del potere.
Tutto questo dimostra quanto Rosalie sia così simile a suo padre, senza neppure saperlo, e di conseguenza all'unico e vero amore della sua vita, ma Yolande ha relegato quel ricordo lontano in un angolo della sua mente e non intende farlo uscire da lì.
Carissima, ho trovato questa fic bella come le altre che ho letto e ti confesso che ho fatto un giretto sul tuo profilo e ho visto che scrivi in molti fandom che seguo, pertanto mi sentirai molto presto sotto a qualche altra recensione a un'altra tua storia.
Per il momento, inserisco questa tra le mie storie preferite perché merita molto anche questa one shot ma, trama a parte, rende molto la tua scrittura molto dolce e introspettiva che credo possa abbellire qualsiasi trama.
Come mio solito, ti saluto e ti auguro di trascorrere una buona giornata e, con l'occasione, ti auguro anche di trascorrere una serena e felice domenica.
Alla prossima! :)

Recensore Master
12/06/20, ore 13:45
Cap. 1:

Ok, mi serve un momento per ricompormi, perché alla fine di questa lettura inizio a non vederci più a causa delle lacrime. E ok che quando leggo io mi commuovo per un nonnulla, ma così si esagera!

È sempre una gioia per me tornare sui lidi di Lady Oscar e trovare di queste perle e trovo ancora più piacevole riscoprire fic su personaggi secondari, ma non solo molto belli (come lo era Rosalie), ma anche analizzati con una profondità che colpisce dritta al cuore – così come sei riuscita a fare con la contessa di Polignac.
Il mio unico dispiacere è ricordarmi poco o niente, mi è tornato alla mente che Rosalie fosse sua figlia soltanto dopo che ho iniziato a leggere il primo capitolo, vedi quindi tu come sto messa. Ma non per questo la storia mi è piaciuta meno, anzi, l’ho trovata toccante e soprattutto ho adorato l’ottima introspezione che sei riuscita a fare di un personaggio così complesso, arrivista e ormai del tutto affogato nel potere, come la contessa, dandole quella nota umana che la caratterizza come madre, ma che anche le ha impedito di esserlo fino in fondo.

Mi sembra di capire che il background è un missing moment ricreato da te. Lo trovo molto calzante per il personaggio, il modo in cui hai approfondito i rapporti col padre (è stato perfetto il loro dialogo finale, in cui lei lo implora di lasciarla partorire e in cambio gli darà la ricchezza che il loro nome merita) e quelli con l’uomo che ha amato, di cui le stesse parole verranno poi riprese alla fine dalla loro stessa figlia.
Mi ha fatto piacere che tu non ti sia fermata soltanto all’occhiata nel passato di Gabrielle, ma che tu abbia mostrato anche l’oggi, così da mettere alla luce il rapporto ormai in pezzi che ha cercato di ritrovare con Rosalie. E questa Rosalie che cerca di resistere alle menzogne di una Versaille luccicante per la salvezza di Oscar è quanto di più perfetto ci sia. Concordo con te, tra l’altro, lei è un personaggio coraggioso e il fatto che butti fuori alla fine quello che pensa, trovo le renda giustizia.

Bella, bella, bella. E non è da tutti riuscire a suscitare empatia verso un personaggio così cinico e austero come la contessa, eppure sei riuscita a dipingere un quadro in cui l’hai resa umana pur senza snaturarne la natura, ma anzi, arricchendola di nuove sfumature solo accennate nell’anime.
Complimenti davvero!

Recensore Master
01/06/20, ore 00:03
Cap. 1:

Ciao!
Ho scelto questa one shot perché... Perché sono una scema, ecco perché XD Devi sapere che l'anno scorso sono diventata mamma e - non essendo ancora passato un anno - sono ancora molto sensibile all'argomento parto e in più devo avere ancora una certa dose di ormoni in circolo, per cui il pezzo iniziale di quando lei (seconda solo alla Du Barry in quanto a bastardaggine) dà alla luce Rosalie ma decide di darla via mi ha fatto maledettamente male, sia per l'argomento trattato che per il tuo modo di scrivere che ha sempre il potere di coinvolgermi molto. Anche adesso che ho finito ho ancora un po' di pesantezza sul petto >_<
Sebbene tra le righe si evinca che lei la lasci andare con dolore - dandole quella nota di umanità che sembrava decisamente mancare - il lavaggio del cervello che il padre le ha fatto la porta a scegliere il potere anziché la figlia. Il contrasto, della sua spensieratezza con Jules a quello che poi è diventata, è quasi un pugno nello stomaco ma no, non mi farai cambiare idea nei suoi confronti dopo anni di rancori: no, no, no XD
Ed è bellissimo il pezzo finale dello scontro con Rosalie dove lei le vomita addosso tutte quelle cose sull'amore che anche la contessa di Polignac aveva creduto un tempo - raccontate proprio dal padre della ragazza, come se l'eredità di lui fosse rimasta in lei - ma sotterrate nell'aridità delle parole del nonno che, come un mantra, la contessa torna a ripetere a quella figlia non voluta e ritrovata.
Ed è proprio in quel momento, col disprezzo non trattenuto di Rosalie, che quel barlume di redenzione scompare, perché il suo tempo di essere madre è scaduto, finito, non può essere recuperato.
Ancora una volta ho trovato lo scritto perfetto: la scelta dei termini, la scelta del corsivo, insomma, tutto. Super complimenti!
È sempre un piacere passare di qui.
Ti auguro una buona notte
Alla prossima
Cida

Recensore Master
25/05/20, ore 14:40
Cap. 1:

Ciao!
Mio dio, ogni volta che poso gli occhi su una tua storia finisco per rimanerne ammaliata. Sai, non è facile scrivere di una madre, e di tutto ciò che passa per la testa della stessa. Le decisioni, le rinunce, l'abbandono dato dalla propria ambizione, ha diviso Rosalie e Gabrielle, per poi ritrovarle insieme in un rapporto spezzato. Non sarà mai lo stesso, vivere un rapporto materno, con una persona che ti ha abbandonato per il potere, per i propri scopi, ma leggere questa shot ha messo in luce un lato diverso di Gabrielle, quello che ha agito certo per quegli scopi, ma anche per salvare la bambina e la vita dell'uomo che ha amato per un'estate intera; l'uomo dai baci vellulati, che non è nessuno ma che è riuscito a rubarle il cuore.
Raccontarci di questo amore clandestino ha rovesciato un po' le cose e, in questi termini, la contessa di Polignac diventa per un attimo un essere umano di cui si comprendono le scelte. L'aver raccontato quella storia prima dell'incontro di Rosalie, ha capovolto ogni percezione della cosa.
Non si può non concordare con Rosalie, che cerca di trattenere la rabbia e la frustrazione per salvare a sua volta Oscar, ma poi esplode per difendere il proprio diritto di sposarsi e scegliere chi avere vicino per amore. E non per il potere, o chissà quale altra velleità fredda come il marmo, che non scalda il cuore ma lo rinsecchisce. Invece sapendo che anche Gabrielle ha amato ma che da questo ne ha ricavato solo sofferenza, quasi si può entrare nella sua ottica di voler inculcare a Rosalie l'idea che non vale la pena fare le cose per amore, perché le rinunce sono maggiori... lo fa per proteggerla, ma nel modo più sbagliato possibile e secondo la sua esperienza che non significa sarà così per tutti.
Per fortuna, diciamo, Rosalie avrà un percorso diverso e l'amore non mancherà nella sua vita, ma forse sa apprezzarlo proprio perché lo ricerca da chi non le viene dato, ovvero sua madre.
Meravigliosa storia, un insegnamento profondo di umanità, dove il cinismo e la fermezza nelle proprie idee non è sempre e solo dato dalla mancanza di cuore, anzi... forse a volte si è così perché si è amato troppo, e poi si è perso tutto.
Le tue storie sono un continuo spunto di riflessione ♥
Alla prossima
Miry

Nuovo recensore
21/05/20, ore 20:59
Cap. 1:

Ciao! La mia curiosità è stata attirata dal fatto che da piccola adoravo Lady Oscar, anche se ammetto di essermi resa conto di non ricordarmi così bene questi personaggi e il loro ruolo nella storia. Inizierò dicendo che mi hai fatto venire voglia di un rewatch ora che sicuramente con il passare degli anni, potrei apprezzarlo ancora di più! Il tuo racconto mi è piaciuto molto...è intimo senza cadere nel melodrammatico. La scrittura l’ho trovata perfetta e senza sbavature, l’ho davvero apprezzato perché è stata una lettura assolutamente rilassata quella che mi ha permesso di avere. I personaggi, anche per me che non li ricordavo così bene, li ho percepiti come familiari, grazie alle tue descrizioni accurate. Davvero bella storia 👍🏻

Recensore Master
11/05/20, ore 16:04
Cap. 1:

Ma ciao <3
Allora, Lady Oscar lo guardavo con mia madre da bambina, mi ricordo ben poco, ma ho deciso comunque di intraprendere questa lettura, l'intro mi incuriosiva da un po' ^^
Riesci sempre a farmi trovare interessanti personaggi di cui so poco e nulla. Non mi ricordavo nemmeno chi fossero Gabrielle e Rosalie - sia perché sono pessima, ma davvero pessima, in storia, sia perché del cartone animato appunto mi ricordo poco. Eppure, come al solito mi sono innamorata di questa storia, segno che qualsiasi cosa scrivi, indipendentemente dal fandom, mi conquista **
L'os è profonda, è introspettiva, e il personaggio di Gabrielle è gestito in maniera sublime, è interessantissimo. Mi è piaciuto molto leggere di lei, delle sue reazioni nel momento in cui si ritrova a mettere al mondo una bambina e finisce per lasciarla sola fin da subito, la lascia piangere, lascia che sia la balia a prendersene cura. Mi hanno colpita molto le sue riflessioni sul fatto che la bambina sia una femmina, con il contesto storico ci stanno tantissimo i suoi pensieri. 
In seguito viene approfondito il suo background, viene fuori il suo passato. Una donna cresciuta da un uomo che tiene visceralmente al potere e che cerca di trasmetterle questo modo di pensare, e all'inizio non ci riesce, Gabrielle si innamora di Jules, un contadino, e una volta conosciuto l'amore non puoi fare a meno di trovare i sentimenti più in alto del denaro e del lusso. I soldi non compreranno mai l'amore e questo concetto è spiegato molto bene. Tuttavia, quando Gabrielle rimane incinta di Jules le cose cambiano drasticamente, la bambina viene abbandonata e lei promette a suo padre che farà ritornare la ricchezza alla loro famiglia; mette, quindi, il lusso e il denaro prima dell'amore, della sua felicità e dei suoi sogni. Quant'è triste tutto ciò :c
La storia si divide fra la prima parte, "ieri", e la seconda, "oggi". E l'oggi vede Rosalie cresciuta, non più un fagottino piccolo, ed è davvero comprensibile che nei confronti della madre che l'ha abbandonata lei provi solo disprezzo. Rosalie è cresciuta, e anche se entrambe si sforzassero di provarci, Gabrielle non sarà mai sua madre; è stata un'altra donna a crescerla, in fondo. I suoi pensieri e le sue emozioni sono più che comprensibili. Questa storia è tristissima e ho amato entrambi i personaggi, sono davvero interessanti da scoprire.
Amo la profondità che riesci a mettere in ogni storia, davvero **
Alla prossima <3
fumoemiele

Recensore Master
24/04/20, ore 11:34
Cap. 1:

Ciao!
Trovando nel fandom Lady Oscar una storia con questo titolo, lì per lì ho pensato si trattasse della madre di Oscar. Quando controllando i personaggi ho capito chi fosse al centro della storia sono rimasta piacevolmente sorpresa e incuriosita! La contessa di Polignac non è certo il mio personaggio preferito, ma l'idea di leggerne (e in relazione a Rosalie) mi ha intrigata non poco.
Quindi, che dire: il titolo è secco, ma funziona. Dà subito un’idea sul tema della storia, per quanto mi riguarda riesce a incuriosire.
Il tuo stile mi è piaciuto, si compone principalmente di frasi brevi e incisive, si lascia leggere. Il lessico mi sembra assolutamente adeguato alla storia, non ho notato stonature.
Anche la bipartizione tra ieri e oggi, due scene separate in realtà non da un giorno ma da venti anni, l’ho apprezzata. Ciò che conta non è il tempo che passa ma il cambiamento avvenuto in Yolande: rinuncia a sua figlia e all’amore, prima, paga le conseguenze della sua scelta dopo.
Racconti della nascita di Rosalie concentrandoti sulle conseguenze che porta per la contessa: già nella prima frase riassumi quasi tutto, la trovo molto incisiva e mi piace davvero molto; è un inizio perfetto.
Penso tu abbia fatto molto bene a sottolineare che è cresciuta senza madre: non ricordo se nella serie fosse detto o meno, ma getta le sue scelte in una luce nuova per me. Non la giustifica, ovviamente – il suicidio di Charlotte ha fatto veramente male –, ma la spiega. Commette un “errore” in gioventù, il padre la instrada nell’aspirazione al potere ad ogni costo.
È comunque bello e anche realistico che nell’atto di abbandonare quella che non può essere sua figlia Yolande le auguri di sopravvivere nel mondo spietato che la attende.
Passando all’oggi, il punto di vista si stacca dalla contessa e passa a Rosalie che osserva con biasimo la madre, o meglio, la donna che si rifiuta di chiamare madre. Qui Rosalie sembra ricalcare le convinzioni della Yolande ignara quindicenne: vuole sposarsi per amore, non per freddo lusso. Ma ormai la contessa ha fatto suoi i valori del padre e tenta di imporli anche alla figlia che proprio in nome di quei valori aveva rinnegato.
Sai, sono d’accordo con te: Rosalie è molto coraggiosa. Qui spezza un ciclo, preferisce fuggire e tornare tra il popolo a vivere di stenti piuttosto che piegarsi al volere di chi è sua madre solo biologicamente.
Concludi la storia specularmente a come l’hai iniziata: la giovane Yolande non può essere madre, non per amore – la contessa di Polignac non può essere madre perché ha dimenticato come amare.
Non ho notato refusi di sorta, mi permetto solo un consiglio per i dialoghi (ma dato che ogni casa editrice fa come le pare sono un discorso un po’ ostico): ho visto che metti il punto dentro alle virgolette anche quando la frase è retta da un verbo di dire posposto – esempio pratico: “Non voglio.” mormorò.
In questo caso credo che il punto non vada messo, o comunque è superfluo.
Non ho davvero altro da dire se non che la storia mi è piaciuta, complimenti: hai messo nero su bianco un tema molto interessante! Mi è piaciuto questo sguardo sulla contessa di Polignac.
Un abbraccio, alla prossima
Mari

Recensore Master
13/04/20, ore 19:04
Cap. 1:

Ciauu carissima, eccomi! Non ho quasi mai l'occasione di leggere storie nel fandom di Lady Oscar e visto che la tua ultima storia era qui, ho deciso di approfittarne ^^. A questo cartone devo veramente molto, in primis l'avermi spiegato la rivoluzione francese, ahahahha.
Oddei, quanto non sopportavo la contessa di Polignac! Però per me è sempre interessantissimo leggere introspezioni relative ai personaggi che non mi piacciono, perchè spesso riescono a farmeli rivalutare, ed è quello che è successo leggendo la tua storia. Alla fine avevo i brividi e le lacrime agli occhi, anche perchè il tema della maternità mi sta tanto a cuore. Trovo straziante che Rosalie sia nata da un legame d'amore vero e proprio, e di come alla fine Gabrielle sia stata costretta ad abbandonarla, in parte addirittura per salvarle la vita (se non ho male interpretato le donne con i ferri di morte, di cui parli.) La bimba che piange quando viene affidata alla balia mi ha fatto venire voglia di piangere, per la crudeltà che è stata inflitta a lei e a Gabrielle che dovrà portarsi dentro questo peso per sempre, per quanto cerchi di nasconderlo e di affermare che le importi solo del potere... l'accenno a Charlotte, poi, un'altra figlia perduta per gli stessi errori dai quali avrebbe dovuto imparare, è stato un tocco di classe.
Rosalie, nonostante tutto, ha comunque avuto una vita più serena, perchè molto più piena d'amore: da quello della madre adottivo, a quello di Oscar, fino a Bernard (ho fangirlato tantissimo per il loro matrimonio, li trovo una coppia splendida e molto equilibrata: inoltre lei non mi è mai parsa debole, sebbene il confronto con la sorella molto più ambiziosa, possa farla apparire così; Rosalie è dolce, ma risoluta, combattiva e ha ben in mente quali siano i suoi ideali)
Il finale è straziante, ma non poteva essere altrimenti, :'( considerato come vanno le cose nell'anime.

Complimenti, cara, è stato davvero un piacere rileggerti :-*
un abbraccio virtuale e spero alla prossima <3

Benni

Recensore Master
10/04/20, ore 17:35
Cap. 1:

Beh, che dire? Un ritorno coi fiocchi *_*
Era da secoli - secoli - che non leggevo qualcosa nel fandom di Lady Oscar. E, anche se Rosalie e la Contessa di Polignac non sono esattamente i miei personaggi preferiti, sono andata in fiducia. Perchè so come scrivi e con quale intensità sai affrontare i personaggi che non sembrano in grado di regalare grandi emozioni.
Penso tu abbia colto in pieno il carattere di Gabrielle, forgiato dalla mancanza di una madre e dal carattere marziale e arrivista del padre. E credo che ad un certo punto della sua vita, forse proprio come hai descritto tu, dopo aver abbandonato sua figlia, abbia perso ogni briciolo di umanità. Forse ha cercato in Rosalie un tentativo di redimersi per la perdita di Charlotte. Ma non l'ho mai visto come amore materno... più come una seconda chance, dettata dalla sete di potere.
La nobildonna corre indietro nel tempo, al sussurro di notti segrete, passate a consumarsi d’amore sotto un tetto di stelle, quando il suo primo amante, l’unico uomo che abbia mai amato, il padre di Rosalie, le ripeteva che l’amore era più forte del potere.
Credo che in questa frase ci sia tutto. Tutto quello che si può torvare nel cuore della Contessa.
Bentornata mia cara, non sai quale gioia rivederti tra le autrici di questo sito.
Un abbarccio e... grazie della sorpresa!
Morgana <3

 

Recensore Master
06/04/20, ore 14:49
Cap. 1:

Ciao! Ho letto che consigliavi questa storia sul Giardino di EFP. Io non partecipo agli scambi di recensioni, ma mi diverto a curiosare tra le storie consigliate perché spesso ci trovo delle vere perle, e questa è davvero magnifica!
Comincio col dirti che Lady Oscar è stato il mio primo fandom e che l'ho amato tantissimo fin da bambina (ormai quasi quarant'anni fa! xD), non mi sono mai interessata molto alla storia tragica tra Oscar e André, ma adoravo i personaggi secondari e le loro tristi storie, come Rosalie, Maria Antonietta, Charlotte ecc... e la mia ship preferita era Rosalie/Bernard. Quindi capisci benissimo quanto questa storia mi sia piaciuta subito tantissimo (credo che una delle mie puntate preferite sia quella in cui Charlotte si suicida e Rosalie capisce finalmente che lei era comunque sua sorella...). Probabilmente da questo grande amore per questo anime e manga ho sviluppato la passione per romanzi, fiction e film storici che ho adesso.
Qui racconti nella prima parte la vita della giovanissima Martine Gabrielle, prima che diventasse la Contessa di Polignac. Una ragazzina cresciuta con il mito del denaro e del potere, plagiata dal padre fin da piccola perché sia utile a risanare i debiti familiari con un matrimonio prestigioso. La ragazzina però conosce il vero amore nel giovane figlio del fattore e rimane incinta. Nella storia continui a ripetere che Gabrielle non può permettersi di essere madre per la bambina che aspetta, ma io credo che l'unico, vero gesto materno che lei ha fatto per Rosalie sia stato quello di salvarle la vita. Avrebbe potuto lasciare che il padre la facesse abortire, o anche far nascere la bambina e poi abbandonarla a morire, invece vuole che lei nasca e, pur non volendola abbracciare né riconoscere come figlia, si occupa di trovare una donna del popolo che si prenderà cura di lei. La caccia al potere e al prestigio ad ogni costo che la ossessionerà per tutta la vita è figlia di quel primo strappo, la separazione dalla figlia.
Quando poi Martine Gabrielle cresce e diventa donna, ormai la volontà di dominio e potere è già fin troppo parte di lei, non sarà più una madre nemmeno adesso che ne avrebbe la possibilità. Distrugge con le sue mani ogni occasione di esserlo, e ti confesso che se posso provare compassione e comprensione per la Gabrielle quindicenne, ho sempre avuto un profondo disprezzo per la gelida e malvagia contessa di Polignac, falsa e infida fino in fondo (so che, infatti, i Polignac abbandoneranno la famiglia reale e saranno tra i pochissimi nobili che sopravviveranno al Terrore). Condividevo pienamente i sentimenti di Rosalie, che aveva capito già tutto della sua madre biologica e che per questo non ha mai ceduto nei suoi confronti. Rosalie va a vivere con lei solo per salvare Oscar dal ricatto della contessa, ma non le concede niente e fa bene. A me Rosalie è sempre piaciuta moltissimo, è vero, sembra un personaggio debole ma in realtà è forse una delle più forti e coraggiose, a suo modo forse anche più coraggiosa di Oscar. In questo caso dimostra anche di essere intelligente e intuitiva, non si lascia ingannare dalle false moine della contessa, sa bene quale sia la sua vera natura e la avversa fino in fondo, fin quando finalmente scapperà per tornare tra il popolo (e dove ritroverà Bernard 💗💗💗).
La contessa di Polignac è stata una vittima al principio, perché costretta dal padre a rinunciare alla figlia e all'amore, ma poi avrebbe potuto scegliere liberamente di essere una vera madre. Invece costringe Charlotte a sposare un uomo repellente a soli undici anni, spingendola a suicidarsi e, non contenta, cerca di imporre lo stesso matrimonio anche a Rosalie. Ma Rosalie la sconfigge su ogni piano e dimostra che non è vero che un passato di dolore giustifica la cattiveria: lei ne è un esempio. Ha vissuto in povertà, ha perso la madre adottiva sotto le ruote della carrozza dei Polignac, ha sperimentato la crudeltà e la prepotenza dei nobili, tutto avrebbe potuto giustificare delle scelte sbagliate da parte sua, una volontà di riscattarsi e vendicarsi della sorte, come hanno fatto la contessa di Polignac e la sorellastra Jeanne. Invece Rosalie fa la scelta giusta, sceglie l'amore e non l'odio: “I sentimenti sono l’unica cosa a contare nella vita, non il vostro lusso!” esclama Rosalie.
La contessa di Polignac, una volta diventata ricca e influente, avrebbe potuto fare scelte diverse, essere caritatevole, mostrare amore a Charlotte, essere una vera madre per lei e per Rosalie. Ma non lo fa. Per questo nemmeno io posso perdonarla.
Scusami se ho scritto una specie di saggio invece di una recensione, ma questa storia mi ha coinvolta così tanto, è talmente bella e ben scritta, e mi ha riportato a quel mondo che amavo tanto da bambina. Sei stata bravissima e spero che magari scriverai altre storie su questi personaggi poco approfonditi in anime e manga, mi piacerebbe leggere qualcosa dei rapporti tra Rosalie e Jeanne, del ricordo di Charlotte, dell'amore tra Rosalie e Bernard... insomma, non voglio stalkerarti, ma sappi che se scriverai ancora su questo fandom io ti leggerò sicuramente!
Complimenti e grazie per questa meravigliosa storia!
Abby

Recensore Veterano
06/04/20, ore 13:35
Cap. 1:

Ciao!
Non sai con quale piacere torno a leggere nel fandom di “Lady Oscar”. Devi sapere che, una vita fa, questo è stato uno dei primi fandom che mi ha fatto avvicinare al mondo delle fanfiction e nel quale ho iniziato a scribacchiare qualcosa.
Mi piace che tu abbia deciso di scrivere questa one-shot sulla Contessa di Polignac, personaggio che, diciamo, non ci viene presentato nei migliori dei modi dal Ikeda, ma che, nella realtà, è stata una persona veramente importante nella vita della regina Maria Antonietta. Secondo me, infatti, invece di catalogarla solo come una donna avida, avrebbe potuto approfondire meglio la sua psicologia e far risaltare maggiormente il fatto che, se fosse diventata in quel modo, era proprio per come la società del epoca concepiva molti aspetti della vita.
Apprezzo molto che tu abbi diviso la storia in due parti, “Ieri” ed “Oggi”, così che il lettore possa comprendere i due piani narrativi diversi della storia.
Ho provato una stretta al cuore nel leggere della nascita di Rosalie e ho provato una tenerezza infinita per Gabrielle. Non posso nemmeno immaginare il dolore che si può provare nel far nascere un figlio e dovervi subito rinunciarvi: il dover evitare di tenerlo in braccio per evitare che ci si affezioni troppo, il far finta di non star sentendo il suo pianto mentre viene portato via.
È davvero terribile dover rinunciare all’amore e agli affetti per poter vivere nel agio ed mantenere un certo “potere”.
Mi piace che tu abbia deciso di farci una panoramica della vita di Gabrielle: cresciuta in una famiglia in decadenza a Noueilles, senza una madre e con un padre che non faceva che ricordarle che l’unico amore che doveva avere nella vita era il potere; l’amore ricambiato per Jules, il figlio del fattore, che si consuma durante l’estate dei suoi quindici anni; la gravidanza e la decisione di barattare la vita del nascituro con un matrimonio con il conte de Polignac.
La scena in cui deve abbandonare Rosalie è davvero struggente. Si vede proprio che è un gesto che le costa tanta sofferenza e che, inevitabilmente, le causa dentro una ferita che mai più potrà rimarginarsi. È inevitabile che, dopo questo, non sarà più la stessa persona di prima.
Nel presente, invece, vediamo un confronto tra la Polignac e Rosalie che, ormai diventata grande e scoperta l’identità della sua vera madre, vive con lei alla corte di Versailles. Da questo dialogo non si può non percepire proprio la diversità di mentalità che poteva esserci in un’epoca in cui le classi sociali erano così distanti tra di loro: per i nobili, il matrimonio era più che altro un contratto d’affari, un modo come un altro per avere qualche forma di profitto in più e in qualsiasi natura possibile, per il popolo, invece, vi era ancora la concezione più romantica del matrimonio, dell’amore tra due persone che vi è alla base. La Polignac e Rosalie hanno vissuto in due mondi diversi, quindi per forza non vedono allo stesso modo molte cose.
E’ terribile quando la Polignac si rende conto che, sì, può aver generato e messo al mondo Rosalie, ma non è mai stata una madre per lei ed ormai è tardi per esserlo.
È struggente quella frase finale “Ormai la contessa di Polignac non potrà più essere sua madre”, riferita alla prematura morte di Charlotte e a tutto il tempo perduto con Rosalie.
Questa storia mi è piaciuta veramente tanto perché sei riuscita ad analizzare benissimo questo personaggio, mettendo in risalto il suo ruolo di “madre”, prima rifiutato e poi quasi fallito.
Trovo che la storia sia stata scritta davvero bene e senza errori e per questo ti faccio i miei complimenti.
Ho apprezzato tanto che tu abbia deciso di scrivere delle frasi in corsivo perché mettono maggior mente in risalto la loro importanza all’interno della storia.
Spero di poter leggere presto qualcos altro di tuo perché mi piace molto come scrivi e quello che scrivi.
Alla prossima,
Jodie

Recensore Master
05/04/20, ore 22:24
Cap. 1:

Eccomi qui cara. Ma prima devo fare un’ammissione: questa volta la vedo molto dura.

Ok. Mi riprendo.

Spero di riuscire a scrivere una recensione degna di questa one shot. Questa volta ho dovuto farmi violenza per trattenere le lacrime. La tua sensibilità è così intensa e profonda da riuscire a toccare le corde dell’anima. Ho già avuto modo durante queste settimane di entrare in contatto con la tua scrittura delicata, emotiva, appassionata, viscerale, intensa. Ma questa storia sta proprio una spanna sopra le altre ed è per questo motivo l’ho inserita tra le preferite, mentre te ovviamente sei già da un bel po' tra i miei autori preferiti. Non può essere altrimenti. Riscontro in pochi questa spiccata sensibilità ed è uno degli aspetti che più preferisco in quanto questa dote nasconde in sé un animo meraviglioso. Lo ammetto: mi hai conquistata.
Dopo questa breve ma necessaria introduzione mi addentro nella recensione vera e propria. Nella prima parte ho proprio sentito il dolore di una madre che per cause esterne ma di elevato rilievo ha dovuto staccarsi dalla propria figlia, un pezzo di sé; un frutto nato sì dal peccato ma creato dall’amore vero. L’amore nei ceti dell’aristocrazia era considerato un’utopia. I matrimoni avvenivano per solidificare e unire l’amicizia fra le famiglie importanti, avvenivano appunto per stipulare dei “contratti” politici. Tutto ciò rappresenta la decadenza del sentimento, della passione e dell’amore. Gabrielle è quindi una delle vittime di questo sistema. Nonostante abbia conosciuto l’amore vero è stata costretta a separarsi dall’unico uomo che ama e dalla creatura che porta in grembo. Fortunatamente riesce a dare alla luce la bambina, eppure il loro addio è stato davvero struggente. Penso che non ci sia dolore più grande di questo: privare una madre del proprio figlio. Con il passare degli anni sembra che questa cicatrice si sia rimarginata ma non del tutto. Credo che sia questa la motivazione per cui intende prendere con sé Rosalie. Per ovvie ragioni la ragazza non può che disprezzare la donna contessa di Polignac, rifiutandosi di chiamarla madre . Non vuole ridurre la sua vita allo sfarzo e all’infelicità e non intende assecondare il volere della donna che invece intende darla in sposa ad un uomo facoltoso. No. Rosalie sostiene che I sentimenti sono l’unica cosa a contare nella vita, non il vostro lusso . Mostra di essere una donna coraggiosa che non si lascia abbindolare dalle ricchezze e dalle cose materiali ma va ben oltre: il suo sguardo è volto ai sentimenti, l’opposto rispetto a quello della madre. Sta qui la loro sostanziale differenza, nella scala dei valori e nell’importanza dei sentimenti. Inoltre è evidente come Rosalie abbia preso la sua scelta, ossia quella di non dare una seconda possibilità a Gabrielle perché le loro strade si sono divise alla sua nascita.

Una storia molto toccante che fa anche riflettere. Una storia che potrebbe anche ripetersi ai giorni nostri e che è molto attuale. Forse per questo motivo l’ho sentita più delle altre. Voglio solo dirti che sei bravissima e che la prossima settimana spero di trovare una nuova storia. Mi farai questo regalo? Spero di sì.
A presto tesoro <3

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