Ciao, finalmente riesco a recuperare anche questa storia, che poi altro non sarebbe un prequel di Just us together, che naturalmente ricordo molto bene. A oggi credo che se non avessi letto quella, questa mi darebbe un senso di incompleto e infatti, come tu stessa dici nelle note, questo finale non è strettamente un finale. Ci viene mostrato l'inizio di un qualcosa, come questi Ben e Rey hanno mosso i primi passi l'uno verso l'altra. La storia, ma l'ultima parte soprattutto ha un tono dolceamaro che è chiaramente un rimando a quello che invece succede nell'altra storia, ho subito ripensato ai fatti avvenuti lì e mi sono detta che in realtà questo era l'inizio di tutto. Un finale, questo, che qui non fa finire nulla ma che al contrario introduce una situazione che poi hai affrontato già in Just us together. Ma non mi soffermerò oltre su questo argomento, voglio solo dire che le tue intenzioni di introdurre quello che poi hai già affrontato abbondantemente nell'altra storia erano molto chiare, se mai avessi avuto un dubbio simile, volevo dissiparlo o almeno provarci.
Prima di dire cosa ne penso della storia vorrei fare una considerazione sulle tue note finali. Io sono solita non cercare di convincere gli autori di qualcosa, se uno pensa che la propria storia valga poco o faccia schifo allora avrà le sue buone ragioni per crederlo, anche perché un autore non è mai pienamente soddisfatto di quello che scrive. Quindi dicendo quello che sto per dire vado un po' contro a un mio credo, ma in te rivedo una parte di me stessa e di quello che sono stata in passato e di quello che, in piccola parte, sono anche adesso anche se ogni tanto e con sfumature leggermente diverse. Io so quale considerazione hai di questi due personaggi e di questa coppia nello specifico, so tutte le difficoltà che stai affrontando nello scrivere di loro, quindi mi rendo conto di tutto quello che stai provando ora e, credimi, mi dispiace davvero molto. Non cercherò di convincerti di qualcosa, ma voglio dirti che questa storia non fa affatto schifo e che Ben e Rey sono caratterizzati benissimo. E se te lo dice una che ha provato nervoso dall'inizio alla fine della trilogia sequel e che questi due nemmeno li shippa, e che potrebbe benissimo evitare di essere qui, allora credimi che lo dico perché è vero. Ci sono tanti aspetti straordinari del modo in cui caratterizzi questi due personaggi, che poi analizzerò per bene, ma che in parte ti ho già esposto nelle mie passate recensioni. Io resto convinta che un autore segua un proprio percorso mentale attraverso le parole e le storie che racconta, solo tu sai se puoi esserne soddisfatta al cento per cento, solo tu sai cosa volevi ottenere e cosa ti eri prefissata nella mente prima di iniziare a scrivere, ma mi permetto di dire una cosa, e chi dice il contrario pace e tanti saluti, perché io un pochino questo fandom l'ho girato, anche se non tanto come altri che frequento di solito e soprattutto di recente, e credimi, quando dico che sei la punta di diamante di questa sezione. Il modo in cui scrivi, già solo per la parte tecnica e narrativa, il modo in cui usi l'introspezione per scavare dentro la mente di Ben è straordinario. Come ne stani le contraddizioni, le debolezze e le paure, come riesci a tirare fuori il suo amore per Rey e il terrore che ha quasi di romperla e di rovinare tutto. I traumi del passato e questa sensazione di inadeguatezza. Ci sono tantissime sfaccettature nel personaggio di Ben, sai che non è il mio preferito della serie, ma il modo in cui ne parli me lo sta facendo rivalutare. E mi ha fatto pensare che forse la mia irritazione per JJ Abrams mi ha offuscato la mente. Credo, infatti, che farò un rewatch della nuova trilogia guardandola dalla tua prospettiva, o da una prospettiva simile, perché credo che il mio nervosismo mi abbia fatto perdere molto. Se arrivo a dirti questo è perché ci credo davvero, perché sono convinta del tuo valore come scrittrice in generale, e su questo fandom nello specifico. Non dimenticare che è merito tuo se guardai Anne with an E, un paio di anni fa, tuo e del modo in cui scrivi. Fu merito tuo se guardai Il castello errante di Howl, ogni cosa che tocchi la trasformi in oro e mi affascina in una maniera imbarazzante. A me dispiace se sei arrivata a pensare che faccia schifo, io so che c'è un senso di inadeguatezza dietro le tue parole o molti dei tuoi stati su Facebook, so anche che sei stata portata crederlo dai fatti della vita, diciamo così e in fondo non è poi diverso da quello di cui parla anche Ben nella storia, so che c'è un'insoddisfazione perenne e una rabbia nel non riuscire a vivere niente in maniera "Normale". Lo so perché anche io in parte sono così, in parte certi aspetti me li sono lasciati alle spalle. Però capisco il perché di quelle note, e non ti dico che non devi credere più a cose del genere e che devi smetterla di pensare così, perché sarebbe sbagliato il principio che sta dietro un'affermazione simile. Uno scrittore non sarà mai soddisfatto davvero di ciò che ha scritto e ha tutto il diritto di dire che fa schifo, anzi, farlo spesso è indice di maturità. Quindi non ti dico di non credere più a certe cose, ti dico solo di andare avanti e basta e di fare quello che ti piace e che ti fa sentire felice, facendolo nel modo che tu credi essere il migliore perché credo sia la cosa più importante di tutte.
Detto questo, e scusa se mi sono dilungata ma era necessario dirlo e volevo farlo qui in una recensione, la storia mi è ovviamente piaciuta molto. Tecnicamente impeccabile, come sempre. Il lavoro che fai sull'introspezione di Ben è magistrale, come già accennavo prima. La mia sensazione è, come ho già detto, che tu riesca a rendere alla perfezione il groviglio emotivo di Ben. Lui è segnato drasticamente ed è convinto di essere sbagliato, di essere mostruoso e soprattutto si sente inadeguato a stare con Rey. Della quale di tanto in tanto si fa delle opinioni sbagliate, cioè si è convinto che, valendo meno di lei, lei non lo possa amare. Spesso è convinto che lei sia distante o arrabbiata, quando in realtà è piena di dubbi e paure almeno quanto lui. Pare abbia quasi paura di romperla o anche solo di sfiorarla per non farla arrabbiare, per non rovinare tutto. Lui è terrorizzato, è un bambino spaventato e questa su di lui è una sensazione che ho sempre avuto anche guardando i film per la prima volta. Il suo cedere al lato oscuro l'ho sempre interpretato in questa maniera. Qui, nella tua storia siamo in un AU, ma poco cambia in effetti. La sua devozione nei confronti di Rey, il suo esaltarla a un essere praticamente perfetto, il suo vederla con gli occhi dell'amore e il non essere in grado di guardarla obiettivamente, ma al contrario il suo essere convinto che Rey sia umanamente meglio di lui, in realtà lo portano attraverso un intrico oscuro di sentimenti e pensieri che si snodano in un'introspezione perfetta. Ci sono tanti passaggi notevoli, a citarli tutti farei Natale. Così come ci sono anche mille piccoli dettagli, ma ciò che voglio sottolineare e che mi preme più di tutto far presente riguarda la mascolinità di Ben. Questo viaggio dentro la sua mente e attraverso i sentimenti di Ben Solo, è un viaggio in un uomo, un ragazzo diciamo, la cui mascolinità è delle più sane e non tossiche che io abbia mai visto in una fanfiction. Il suo ammettere di non aver avuto esperienze, il suo non pavoneggiarsi affatto per conquistare Rey, ma al contrario l'ammettere candidamente di essere tutto tranne che un conquistatore di donne incallito, ma anche la dolcezza e la fragilità immensa che tira fuori, sono aspetti che ho recepito come una boccata d'aria fresca in un mondo in cui il maschio deve sempre e necessariamente essere visto come uno scopatore incallito altrimenti non va bene. Io credo molto in questo, è quanto faccio con la mia coppia preferita da anni, credo nella verginità al maschile, nella fragilità degli uomini e nella loro sensibilità e questa tua storia mi ha fatto rivivere un po' tutto quello che anche io ho scritto nel corso degli anni e ho sentito una vicinanza di idee davvero forte. Mi è piaciuta tantissimo insomma. In tutto.
Stupendo, e con questo chiudo, il fatto che Rey lavori in un negozio di antiquariato. Lo so, rispetto all'introspezione di Ben, che è l'asse portante della storia, è soltanto un piccolo dettaglio, ma a me è piaciuto tanto perché mostra tutta la tua precisione e la tua bravura nel pensare ai dettagli, anche i più piccoli. E dato che io resto convinta che una buona storia è fatta soprattutto di buoni dettagli, allora mi congratulo per averci pensato. A me non sarebbe mai venuto in mente, per dire... Eppure lo rendi così ovvio, Rey che potrebbe mai essere in un AU? Quale lavoro potrebbe fare? Qui lavora in un negozio di antiquariato, vede la bellezza dove la bellezza non c'è ovvero nei rottami. In ciò che la gente percepirebbe come un qualcosa di rotto o brutto, inutile. Mi piace il concetto perché c'è anche una metafora molto forte, e stupenda, che Ben coglie e che dà vita a un meraviglioso dialogo, in cui tu hai inserito un equivoco leggero, che per fortuna si risolve subito. Lei va in cerca di rottami e ha trovato Ben, Ben la considererà di un'ironia pazzesca...
Ti rinnovo i miei complimenti, e mi scuso per la lunghezza esagerata della recensione, ma c'erano cose che volevo dirti da un po' e ne ho approfittato, cogliendo l'occasione in questa stupenda storia.
Koa |