Recensioni per
Avvinti
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
30/08/23, ore 21:16
Cap. 1:

Ehy ciao cara, approfitto del fatto che hai consigliato questa storia per passare a dare un'occhiata ^^. In genere non impazzisco per i fantasmi di Hogwarts, ma quando c'è Voldemort di mezzo le cose sono sempre più interessanti ♥ e infatti! Per prima cosa mi è piaciuta da morire l'impaginazione e la scelta di rendere il tutto tramite i dialoghi al centro e le emozioni dei personaggi rese in maniera lapidaria e brutale ai lati. E' una scelta che ha reso la storia super scorrevole, e il tutto ha conferito una certa poeticità al testo ♥
Mi piace tantissimo anche il fatto che tu abbia attraversato diversi momenti significativi della loro esistenza, che segnano il passaggio da "Tom" a "Voldemort", due facce della stessa medaglia che Helena non riesce a non amare e che tenta inutilmente di salvare.
Forse il mio punto preferito è il momento in cui Tom torna per nascondere l'Horcrux ed Helena lo scopre ma sceglie comunque di non tradirlo: capisco che le sue motivazioni siano altre ma ha anche confermato un mio headcanon personale che vede i fantasmi come meri spettatori passivi che forse, sì, tifano per il bene, ma non possono fare nulla per ostacolare il male. Una sorta di ignavi 2.0, se non è troppo azzardato (non emerge dalla tua storia, ma come dicevo è un headcanon mio.)
Grazie di aver consigliato questa flash, l'ho trovata struggente e piacevolissima da leggere ♥
bacione,

Bennina

Recensore Master
04/01/22, ore 16:36
Cap. 1:

Ros! ♥
Era tanto che non sbucavo in qualche tua storia che mi sono persa. Questa mi aspettava da tempo, poi mi sono resa conto, andando a ritroso nel tuo profilo, che veniva giusto giusto prima di tutto quello che ho già letto e quindi eccomi qui. In questo pomeriggio che vorrebbe facessi altro e invece io mi vede impuntata a tornare alle vecchie abitudini, almeno un po’.

Avevo già letto Avvinti. Questa storia piena di licenze, come dici tu, è una meraviglia che io non riuscirò a commentare degnamente, già lo so e te lo anticipo. Però in quanto tale merita il mio sforzo almeno per farti capire quanto mi sia piaciuta! Helena e Tom sotto la tua penna sono ammalianti per chi legge. Questo loro rapporto fatto di poche frasi cela una connessione profonda e complessa ed è quella a tenerti incollato alle righe e a ipnotizzarti. E poi a stringerti la gola e il petto fino alla fine della lettura.
Quando scrivi di getto non sembri buttare fuori parole ma direttamente emozioni. Poi come sia possibile che una tale fic sia scritta di getto io non me lo spiegherò mai. C’è tutto quello che si sono detti Helena e Tom e tutto quello che non si sono detti ma che hanno comunque compreso perché questa battaglia per il diadema trovasse una conclusione.
E’ molto bello come nella prima parte ci sia una lotta di intelletti fra loro, che cercano di scoprire il punto debole l’uno dell’altro e poi nella seconda parte Tom – Voldemort – torna invece pieno di superbia da Helena e si scontra con l’ironia di lei che dopo aver pazientato, sa di aver ottenuto la sua rivalsa. Ed è proprio nel finale che si mostra tanto la differenza fra loro due. Lei una donna acuta, un fantasma che ha attraversato secoli e Voldemort, miserabile, che sottovaluta sentimenti, persone e spiriti fino alla fine.
Il titolo, Avvinti, è già poesia di per sé. Come se non attendessero altro che questo momento per intrecciare le loro esistenze.
Sono praticamente certa di non aver detto abbastanza, ma di fatto io resto sempre a bocca aperta davanti alla tua IMMENSA bravura e alla capacità che hai di mostrare su carta l’anima stessa di questi personaggi che siano noti o meno noti, tu riesci a mettere a nudo ogni loro emozione.

Bravissima Rosmary! Ma tanto! ♥
Ti mando un grande abbraccio! ♥
gabry
 

Recensore Veterano
02/11/20, ore 11:28
Cap. 1:

Ciao Rosmary! Passo di qua dall'iniziativa "Leggimi" sul gruppo facebook "Caffè e Calderotti".
Allora, ti confesso prima di tutto una cosa: quando ancora bazzicavo su questo sito senza avere un profilo, leggevo le tue storie e ne ero innamorata per la particolarità del tuo stile. A livello di emozioni, mi smuove proprio!
Passiamo però a recensire questo piccolo gioiellino. La storia di Helena Corvonero è molto sottovalutata, a mio parere, dovrebbe avere più spazio proprio perchè così ricca di potenziale. In qualche modo, Helena e Tom sono anime simili, entrambi con un'ambizione cieca, anche se chiaramente con scopi diversi. La contrapposizione tra dialogo e frasi in corsivo ti trasporta proprio in un altro mondo, questa contrapposizione funziona, e ti dico cosa mi sono immaginata io: un dialogo recitato a teatro con i due protagonisti che parlano, e delle muse velate che intorno a loro recitano al pubblico quelle frasi. Ha senso? Spero di sì.
La cosa assurda è che pur non essendoci scritto nessun riferimento di spazio e di tempo, si sente proprio un impatto visivo, l'anima errante di Helena (nient'altro che fantasma) e Tom, pallido e dai lineamenti duri, che cerca di scavalcarla. 
Ho amato tutto, quindi la inserisco assolutamente tra le ricordate. Complimenti per esserti classificata prima al contest!
A presto, spero
VigilanzaCostante
 

Recensore Master
05/08/20, ore 14:19
Cap. 1:

All’inizio ho aperto la storia perché la tua presentazione sul gruppo mi ha incuriosita e l’aesthetic ancora di più. Sapevo che purtroppo non sarei riuscita a cogliere bene quasi nulla, ma sono rimasta lo stesso incuriosita dalla struttura e iniziando a leggere mi sono ritrovata incollata alla fic.
Spreco qualche parolina per l’impostazione perché secondo me merita.
Io di solito non amo tantissimo la disposizione del testo alternata a destra e a sinistra. La maggior parte delle volte che mi è capitata, l’ho trovata inutile e anche bruttina a vedersi (XD), in questa tua storia invece ha un senso profondo e la tua scelta di disporre le frasi a quel modo davvero mi è sembrata l’unica logica.

Ed è vero che è ermetica – però in qualche modo pure per me che mi ci sono approcciata con un gran punto di domanda e un "aspetta, che c’entrano questi due insieme? Quindi sono canon? Oh no, che mi sono persa?! XD", più o meno è filata in modo chiaro. Certo i dubbi purtroppo nascono dalla mia profonda ignoranza e dal fatto che non riesco a cogliere quasi nessuna reference (quelle sull’horcrux però sì, dai!), però già la divisione temporale mi è stata chiara e questo gioco tra i due l’ho visto, l’ho capito e l’ho davvero tanto apprezzato.
Come hai detto tu, è un serpente che continua ad avvolgersi su se stesso, frasi brevissime che ritornano pronunciate prima dall’una e poi dall’altra bocca, concetti che si riprendono, situazioni che si capovolgono e pure la mancanza di punti che sì, da quel senso di sospensione, fa proprio sembrare la fic un circolo vizioso destinato a non avere fine.

Lo stile come sempre è qualcosa di meraviglioso. Hai questo modo di tingere tutte le storie d’eleganza, di poesia, hai questo modo struggente di raccontare e saper emozionare che ti invidio tanto, perché ogni frase che scrivi è un sentimento su carta e si riempie di tanti di quei significati che, davvero, non so come tu ci riesca. Perfino coi dialoghi, che io spesso trovo così difficili, riesci ad esprimere bene i personaggi, a definire la loro voce e il loro carattere – e in una fic particolare come questa non è facile, me ne rendo conto, eppure li ho riconosciuti, distintamente, perfettamente per quello che sono. Come ti dicevo, questo “gioco” tra di loro, questo tentativo di Tom di far cedere Helena e la forza di Helena di continuare a resistere, di smascherarlo così bene fin dal principio (sei un bugiardo, Tom) l’ho adorato. Ma è appunto merito della tua capacità di interlacciare quelle brevissime righe di introspezione con dialoghi sagaci e intelligenti, frecciatine sottili, speranze che ho notato appena sotto la superficie delle parole (specialmente nella seconda parte quando Helena cede il Diadema) e l’emergere delle due personalità di Tom, diviso tra se stesso e Voldemort da cui alla fine riesce a separarsi. Oddio e quel pezzo finale? Se nei primi due, Tom è quello che nonostante la ritrosia di Helena riesce ad uscirne vincitore, in questo Helena ha una rivincita che si estende oltre al personaggio, ma arriva al cuore del lettore. Perché qui il suo personaggio (ho già detto che a malapena so chi sia? Ecco XD) l’ho trovato bellissimo. Quel “Sono la morte, Tom. – Non la mia – Sei la morte, Helena – Non la tua” mi ha letteralmente uccisa. E io che ho un problema con i pg femminili e sono davvero, davvero critica, quando ne trovo di mossi così bene non posso che innamorarmene. E mi tocca ripetermi, perché il fatto che non ricordi una cippalippa dei pg secondari di HP, mi ha svantaggiato nella comprensione di certi passaggi, è vero, ma ti assicuro che non ha inficiato assolutamente sull’amore che provo per il portrait che hai dato di questi pg. E Tom lo so chi è, e lo trovo convincente da morire (e non nominerò il passaggio “Voldemort calpesta il tremore – Tom ride ride ride - Tom sradica la gabbia – Voldemort urla urla urla” o starei qui ore a tessere lodi di come bene sei riuscita ad incastrare questi due, a renderlì due sfumature di uno stesso colore. Non hai privato Tom della sua cattiveria, perché suvvia, non è un santo, le scelte orribili le ha fatte lui, ma è comunque lui che riesce a distaccarsi dalla gabbia chiamata Voldemort).
Ma poi! E giuro che poi la smetto, perché ho la sensazione di aver scritto una recensione senza capo né coda XD…
Dicevo, ma poi c’è anche da lodarti la capacità di aver messo in campo una coppia che vede un personaggio non buono in una "relazione" con un altro e il non averlo snaturato, pur ricamando intorno a lui una storia che è drammatica, ma anche romantica. E io che sono più portata ad empatizzare con Helena, nonostante tutto, riesco a vedere il fascino di Tom, il motivo per cui questi potrebbero sì essere una coppia, per cui posso capire che lei ceda. Non credo di essermi spiegata bene, quel che intendo è che il rapporto tra questi due non è forzato, non è perché i due ti piacciono insieme e allora lì finisce, no, li rendi vivi, reali, convincenti. E se era già una cosa che avevo notato con la tua drabble su Kodocha, ora a maggior ragione lo ritrovo qui dove ho davvero l’impressione che tu conosca fin troppo bene questi personaggi e li abbia resi tuoi.

Spero mi perdonerai il delirio, ma è stata una storia che mi ha davvero presa dall’inizio alla fine e che infilo subito nei preferiti.
(Recensione modificata il 06/08/2020 - 03:17 am)

Recensore Master
24/06/20, ore 22:27
Cap. 1:

Ciao, eccomi per lo scambio a catena del Giardino!
Sono approdata su questa flash perché la coppia di cui parla è così non convenzionale che mi ha attirato immediatamente e, porca miseria, decisamente anche la storia in sé è qualcosa di nuovo che non ho mai letto prima. L'occhio è costretto a guizzare nel testo, centro, destra, sinistra come se fosse una serratissima partita di tennis quella che Helena e Tom stanno giocando ma non è una pallina quella che si scambiano bensì parole taglienti: a volte sono una sfida, a volte una tentazione, a volte una vero e proprio fendente a far male.
Alcune frasi in particolare, poi, sono decisamente bellissime come Tom che non ha futuro e distrugge il passato o Helena che non ha presente e forgia il futuro: questo contrapporsi di presente, passato e futuro l'ho trovato estremamente evocativo in relazione a quelli che saranno i destini di entrambi.
Con il finale che hai messo, fra le due interpretazioni che hai dato, ci vedo più la prima come se un pezzetto di Tom possa rimanere per sempre con Helena - ebbene sì, sono un'inguaribile romantica anche in casi come questi - anche se Tom non voleva perdere la sfida contro di lei, alla fine della faccenda, è divenuto inesorabilmente la sua preda, facendo di lei la regina vincitrice.
Ti faccio davvero i miei più sinceri complimenti, questa storia mi ha decisamente colpito. La listerò nelle ricordate.
Ti auguro una buona serata
Cida

Recensore Veterano
21/05/20, ore 14:58
Cap. 1:

Ciao! :D

Ho fatto un giro da queste parti e ho trovato questa Tom/Helena che ho deciso di spulciare. Devo dire che mi hai sorpreso sin da subito con la formattazione del testo. Risulta una flash molto estetica, quasi avanguardista, che mi ha spiazzata in positivo. Se l'anteprima del testo che hai messo in introduzione mi ha incuriosita ad aprire, la struttura della storia mi ha sicuramente spinta a intraprendere la lettura.
Devo farti i complimenti su più fronti, ma uno lo voglio sottolineare subito: le scene sono perfettamente vive anche senza le brevi frasi di narrazione a sinistra e a destra della pagina. Chiariamoci, quelle rendono tutto più nitido e arricchiscono stilisticamente il testo da te presentato, ma voglio dire che i dialoghi - in tutto credibili - già delineano bene quello che accade e le componenti emotive in gioco. Tanto che le descrizioni in corsivo sono principalmente metafore, vere nella loro capacità di astrarre dal reale. Nonostante tu non dia indicazioni esplicite sul tipo di tono usato dai due, sul tipo di atteggiamento da visualizzare, sui gesti che i personaggi compiono, l'immagine semplicemente appare nelle mente del lettore proprio attraverso gli scambi diretti tra i due. Questo è un grandissimo pregio sia per il tipo di andamento che hai voluto mantenere nella flash, sia per la caratterizzazione dei protagonisti. Non si fa fatica a ritrovare le corrispondenze con il canone, per me i due sono completamente IC. Vedo Helena scottata dal suo passato che dapprima fiuta la trappola e respinge Tom quasi deridendolo con i suoi avvertimenti, per poi cedere alle lusinghe, alla promessa di un amore in realtà opportunista, di un gesto cavalleresco (Tom le promette che distruggerà il Diadema per lei e questo è un passo importante, è quello che prepara per bene la resa). Vedo Tom che scava in lei, che cerca il suo punto debole e piano piano lo trova, facendo leva su di esso per farla capitolare. E' l'ammaliatore che sa usare le parole e che le piega al proprio vantaggio con fredda lucidità. Secondo me l'hai colto alla perfezione e non è facile: lo reputo uno dei personaggi più complessi della saga, ma qui mi ha messo i brividi.
Ho apprezzato tantissimo anche le considerazioni sul tempo di Helena e sul tempo di Tom. Il tempo mi affascina in generale, perciò le riflessioni su questo tema sono una benedizione per me. "Helena che non ha futuro e annaspa nel passato", "Helena che non ha presente e forgia il futuro": leggo in queste frasi la perfetta rappresentazione verbale della condizione dei fantasmi. Helena non ha un futuro perché di fatto è un'entità non corruttibile, non modificabile, non fisica; non ha nemmeno un presente inteso come l'attimo in cui vivere diverso da ogni altro, perché il suo presente è il suo passato. Helena è la continua riproduzione di un tragico ricordo che, però, forse un po' paradossalmente, non rimane statico: può influenzare (forgiare, dici tu) il futuro non solo suo, ma di tutto il mondo magico. Ha una responsabilità dal passato in cui vive il suo presente.
Tom, invece, è ancora più complesso. Non vive per il presente, è proiettato al futuro, verso uno scopo elevato - che, tuttavia, senza la collaborazione di Helena, rischia di essergli portato via - e riscrive il passato, distruggendolo dove non lo ritiene edificante e trasformando in reliquia quello che approva.
Mi è piaciuto che per l'ultima parte tu abbia riunito nello stesso allineamento centrato sia i dialoghi che le brevi descrizioni: è la resa dei conti dove tutto trova un suo ordine conclusivo e così fa anche la grafica che ci proponi.
Sul finale mi piacciono entrambe le interpretazioni che hai dato tu nelle note. Una parte di Tom forse sopravvive davvero in Voldemort. Anche Harry Potter sembra suggerirlo o comunque sembra volerci credere: lo chiama per nome, così come fa Silente, e lo fa dopo averlo conosciuto attraverso i ricordi. O forse ancora è Voldemort a non essere mai esistito veramente e ad esser sempre stato Tom, un essere umano. Mi piace anche l'idea di Helena che finalmente vince. Una gioia per questa donna! 
Complimenti anche per la scelta di lasciare le frasi senza punti fermi. L'effetto della sospensione è riuscito molto bene.
Ottimo lavoro, davvero! Una flash atipica che centra i suoi obiettivi proprio grazie alla sua struttura non convenzionale e che ha decisamente meritato il mio tempo!
Un abbraccio,

Tam

Recensore Master
18/05/20, ore 03:55
Cap. 1:

1 - “Avvinti” di RosmaryEFP.
Totale: 45/45.

1) Grammatica e ortografia: 5/5.

Perfetta.

2) Stile (lessico, figure retoriche, uso di aggettivi e avverbi): 10/10.
10/10 e solo perché non posso darti di più. È vero che ti sei presa una licenza enorme con questo esperimento stilistico, ma devo dire che è perfettamente riuscito ed è atroce, in tutti i sensi possibili. Questo testo esprime una carica emotiva lancinante, nonostante sia spietato, secco, direi ermetico. Eppure, a prescindere da quanto il tono del racconto sia perentorio – come una serie di sentenze che franano una dopo l'altra, lasciando esposte solo carne viva e la cruda verità -, è coinvolgente in un modo davvero inaspettato: ti lascia letteralmente senza fiato, senza un attimo di tregua, ti fa soffrire. Non hai avuto molta pietà, no davvero.
Hai scelto di usare brevi enunciati molto lapidari, che allo stesso tempo sono estremamente complessi: non solo perché sono concatenati tra loro in una struttura più ampia, ma proprio per le scelte lessicali che ci sono dietro. Non adoperi un registro di uso comune (sono “aculei” e non “spine”, è “strofinato nel sangue”, “incenerito”, ecc) e, pur senza scegliere termini particolarmente ricercati – scelta appropriata visti i protagonisti, ma che non va ad intaccare l'incisività complessiva -, il testo risulta ricercato e sofisticato.
Ho amato la struttura ciclica e la simmetria che hai scelto di usare, che si sviluppa attraverso l'utilizzo di parole chiave (“aculei”, “passato”, “futuro”, “peccati”, ecc). È estremamente incisivo a livello stilistico, ma è anche pregnante per quanto riguarda la caratterizzazione: Helena e Tom sono anime gemelle, con gli stessi vizi, gli stessi peccati, le stesse ambizioni, e il loro essere così simili contamina tutto, persino la struttura più profonda del racconto. Mi è piaciuto davvero molto questo espediente stilistico, che viene sottolineato in maniera ancora più forte dalla scelta – ardita, senza dubbio – di non usare punti fermi: oltre a trasmettere l'idea di un qualcosa di perduto, senza fine, di un'immortalità condivisa che è più una condanna che una salvezza, è come se lasciasse intendere che Tom e Helena si appartengono, si completano, come se non ci fosse una netta distinzione tra i due.
Mi è piaciuta anche l'impostazione grafica che hai dato al testo: l'alternanza tra sinistra e destra, i dialoghi – maggiormente pregnanti per l'introspezione – al centro, la tilde per separare scene differenti, gli asterischi per sottolineare gli stacchi temporali, l'uso abbondante ma non esagerato del corsivo, che sottolinea e al tempo stesso lascia sullo sfondo le descrizioni per far risaltare i dialoghi, dove i personaggi prendono vita. Era un testo che poteva risultare criptico a causa di tutto ciò che tace e lascia sottintendere, ma devo dire che io non ho avuto problemi a cogliere tutti i riferimenti e le sottigliezze fin dalla prima lettura, quindi sei stata molto brava nel gestire ogni particolare.
In particolar modo ho amato questa struttura: “Voldemort calpesta il tremore – Tom ride ride ride/Helena sorride sardonica – tutto torna dove è nato * Tom sradica la gabbia – Voldemort urla urla urla/Helena inspira regina – tutto giunge a chi è destinato”, con questo ribaltamento dei due soggetti e la ripetizione delle parole tre volte, e la sentenza finale che si riallaccia alla prima considerazione di Helena. Meraviglioso.
Complimenti davvero, non ho parole. Sei stata audace, ma mi hai letteralmente stregata con questo esperimento.

3) Titolo: 5/5.
Fantastico: corto, incisivo, arriverei a definirlo graffiante. Inoltre, apprezzo particolarmente che tu abbia scelto un termine così particolare e non di uso comune, è una scelta sofisticata degna della tua storia.

4) Caratterizzazione dei personaggi, sviluppo della coppia e attinenza ai contenuti del bando: 10/10.
Cosa dire, se non: lavoro magistrale? I tuoi Tom e Helena sono gli stessi della Rowling, solo cento volte più complessi. Li ho amati in ogni loro sfumatura complementare, “gemella”, come hai scritto tu.
Ciò che ho apprezzato di più è che sei rimasta criptica, li hai descritti attraverso immagini e paragoni, ma è tutto perfettamente chiaro: Tom appare terribile nel suo desiderio di potere, nel suo tentativo di coercizione, allo stesso tempo vittima e carnefice, incapace di capire come prendere Helena eppure deciso ad andare fino in fondo, finché non scorge qualcosa di utile (“Tom la guarda e scorge patetica speranza/«Lo farò, per te.»”) e lo usa, noncurante delle conseguenze.
Helena, invece, è ancora più ambigua, sembra quasi parli per enigmi. L'ho amata mentre sembra voler giocare, mentre si lascia affascinare da lui senza resistere, mentre cerca di salvarlo da se stesso e poi ne accetta la sconfitta. Helena dà l'impressione di essere sempre un passo avanti, sempre certa del futuro, imperturbabile come solo un fantasma può essere.
Un altro aspetto che ho amato è l'accenno al futuro: lei che sceglie di non svelare il suo segreto, il rimprovero finale, la resa di entrambi, e Tom che scardina la prigione in cui Voldemort l'ha confinato per parlare con la sua Helena. Davvero molto romantica quell'ultima parte, oltre che particolarmente azzeccata: Tom e Voldemort non sono la stessa persona e, se in Voldemort non c'è spazio per alcuna forma di amore o desiderio, per Tom è tutta un'altra storia.

5) Attinenza ai contenuti del pacchetto: 5/5.
Il pacchetto che hai scelto era: “4) Coppia: Tom O. Riddle/Helena Corvonero.
Indicazione: Helena è la chiave per ottenere tutto ciò che vuole, e Tom questo lo sa. Sa di dover avere pazienza, di doverla circuire, di doverla conquistare.
È solo che tutte le sue tattiche non sembrano funzionare, Helena pare prevederle, come se fosse in grado di leggere dentro al suo cuore consunto.
Helena lo capisce troppo bene. Helena che, quando parla, sembra sempre che lo derida. Helena insolente e dispotica, Helena che gioca con lui.
Helena è una predatrice, proprio come lui, ma Tom non ha nessuna intenzione di perdere contro di lei.”
Devo dire che sono totalmente soddisfatta di come hai sviluppato il mio pacchetto. Avevo inserito solo delle linee guida da seguire per le caratterizzazioni dei personaggi, ma “solo” non era una cosa da poco, perché io vedo i personaggi in maniera netta ed era così che volevo leggere di loro, e tu non solo mi hai accontentato, ma hai trasformato la storia in un piccolo capolavoro. Helena è tagliente e derisoria proprio come la volevo, e Tom appare esasperato e instabile e comunque deciso a ottenere ciò che vuole: è una danza e una lotta quella che si svolge tra di loro, e Tom vuole vincere a qualunque costo, ma alla fine perderà ogni cosa.

6) Gradimento personale: 10/10.
La tua è la mia storia preferita in assoluto. Lasciami dire in tutta onestà che mi ha commossa fino alle lacrime, perché l'ho trovato davvero intensa, struggente, dolorosa oltre il sopportabile.
È un lavoro molto distante dal tuo solito modo di scrivere, ma l'ho trovato davvero riuscito ed estremamente coinvolgente. Il legame tra i personaggi è come un intrico di spine che trattiene il lettore e lo dilania, parola dopo parola, una spina acuminata dopo l'altra. È una storia che non lascia tregua, con personaggi crudeli che sono autenticamente pericolosi, a cui c'è da stare attenti, perché si gioca solo con anime e immortalità, qua. Un lavoro davvero meraviglioso.

Giudizio dell’Autrice del pacchetto, Mary: 30/30.
Non ho molto da dire – non vorrei ripetermi – ma hai reso piena giustizia a un pacchetto e a dei personaggi che non erano per nulla facili da rendere in maniera soddisfacente.
L'aspetto che ho apprezzato di più della tua resa è che hai colto tutte le sfumature che sottintendevano le mie richieste e le hai sviluppate e ampliate, rendendole completamente tue, in un testo innovativo fatto per lo più di dialoghi taglienti e frasi monche estremamente allusive. Che dire, ho amato questa storia!

Recensore Master
13/05/20, ore 21:24
Cap. 1:

Ciao, Rosmary!
Tornare sui tuoi lidi vuol dire incappare ogni volta in una storia diversa dalle altre per contenuti, stili e sviluppi – e questo, per un lettore versatile, è estremamente stimolante. 
"Avvinti" è un lavoro complesso, affascinante tanto quanto i personaggi che in esso si muovono. 
L'estrema frammentarietà e il continuo botta-e-risposta dei dialoghi ricordano molto un testo teatrale: quasi che, fra una battuta e l'altra, le frasi in corsivo suggerissero di volta in volta le espressioni sceniche che gli attori devono adottare. 
Come in una partita a scacchi lunga decenni, alla mossa di Tom corrisponde sempre la contromossa di Helena – di attacco o difesa, a seconda del momento in cui si svolge il dialogo. 
Inizialmente lo spettro di Corvonero appare a Tom come una donna da irretire, del tutto uguale a quelle che è solito ammaliare col suo irresistibile fascino; gli basta fingere di capirla e prometterle quanto ella ha sempre – segretamente e vergognosamente – desiderato, per ottenere l'oggetto delle sue brame.
Anni dopo, nel tornare a Hogwarst, Tom – ora Voldemort, e il dettaglio ha un certo peso – agisce in maniera sprezzante, così sicuro della devozione di Helena da non adottare nessuna cautela e dimenticare di guardarsi le spalle; ella, dal canto suo, sorride, perché probabilmente ha già intravisto dove e perché cadrà. 
Colpisce il modo in cui, quando ciò avviene, la parte più umana di Voldemort torni in superficie; non è vero che Tom non è mai esistito, ed Helena, in quanto fantasma, sa ben percepire la differenza tra ciò che non esiste e ciò che è invisibile. 
Sono due personaggi molto simili, quelli da te messi in campo, entrambi logorati dall'ambizione ed entrambi estremamente, irrimediabilmente soli
Un lavoro ammirevole, mia cara, non c'è che dire!
A presto, 
Irene 

Recensore Master
06/05/20, ore 17:26
Cap. 1:

Tesoro mio, non posso fare a meno di inserirla tra le ricordate.
Ha un ritmo incredibile! Il tuo stile cattura e c'è una musicalità, unita a dei sentimenti incredibili che sembrano palpabili, che tengono il lettore inchiodato alla storia.
E poi i personaggi? Helena mi piace tantissimo, quanto a Tom, beh, non potevi cogliere meglio l'essenza del futuro Voldemort. Tom che rincorre il futuro e che distrugge il passato è un qualcosa di meraviglioso, ogni frase meriterebbe un'interpretazione a parte.
Ma soprattutto, la frase che colpisce al cuore è: "Sei così perduto che avrei potuto amarti."
E' di una bellezza indescrivibile e me li fa shippare, ma pone anche l'accento su tutte le nostalgie e i drammi del passato di Helena.
Bellissima, cosa dire di più?
Scrivi capolavori. Ogni frase è tagliente, secca, diretta.
E' sempre un piacere leggerti, un vero piacere.

Recensore Master
04/05/20, ore 15:19
Cap. 1:

In realtà questa storia fa parte della categoria delle pagine troppo – belle, poetiche, conturbanti, amare, decidi tu – per avere diritto di fermarsi e dire qualcosa, probabilmente dovrei prenderla, incorniciarla e metterla in bella vista nell’elenco delle preferite (mi dicono io l’abbia già fatto, grazie al cielo non sono sempre in ritardo su tutto). Però, proprio perché rientra nella suddetta categoria, una recensione le è (e ti è) dovuta, quindi ci provo, nei limiti del non rovinare tutto.

Quindi: ciao, Rosmary, ma quanto è meraviglioso questo racconto?

Partirò dalla disposizione del testo, che poi non riesce nemmeno per sbaglio a sembrarmi solo scelta estetica, è (almeno ai miei occhi, ma come sempre metto le mani avanti) come se tu ti fossi immersa in Tom, Helena e la loro storia, e quelle frasi isolate, quelle brevissime battute, fossero quello che ti è stato concesso riportare a galla. E se ne stanno lì, ognuna cristallizzata nella sua essenzialità, ognuna per conto suo, tanto da brillare sulla pagina, e ognuna legata all’altra in uno scambio fitto e sinuoso dovuto anche all’assenza di punteggiatura. È come se tu avessi frantumato la narrazione stessa, l’hai rarefatta e quel che resta sono questi stralci, che proprio nella loro brevità e nel loro isolamento acquistano ancora più valore (e credo sia abbastanza palese a cosa io stia pensando scrivendoti ora – santo cielo, sono davvero noiosa e monotematica): basta usare aculei o lame e abbinarli sapientemente a sangue o fiele, pelle o petto lacerati, e i tuoi protagonisti prendono vita. Non ti serve dire altro, perché quelle poche parole che scegli sono ponderate con tale cura e precisione che sono tanto dense da dire molto più di pagine e pagine su di loro. E quindi tornando all’inizio, la disposizione è anche stile – e non sai quanto abbia adorato tutti i parallelismi e le simmetrie così minuziose e calibrate –, e lo stile credo sia anche personaggi. I tuoi protagonisti sono criptici e abili a mostrare una facciata diversa da quel che li agita dentro, per cui renderli con pochi frammenti e battute affilate e taglienti credo li abbia particolarmente valorizzati, e allo stesso tempo me li immagino concederti solo una manciata di parole per raccontarli, perché non si potrebbero mai mettere a nudo davanti ad altri, non loro.
Ecco, sui personaggi credo che davvero siano emersi dal bianco della pagina con grandissima forza, pur velati dai non detti: sono loro, o meglio Tom e Voldemort sono loro, Helena è forse un po’ più da interpretare a discrezione del singolo autore, ma qui c’è tutto quel poco che sappiamo di lei, e molto di più, un molto di più che ne restituisce un’immagine precisa e perfetta per tenere testa a Riddle. Mi è piaciuta davvero moltissimo, così regale mentre si beffa (o ci prova) di Tom, che sa capire la sua natura perché in fondo sono simili e forse proprio per questo un po’ cede, si illude possa amarla (?), ma che riesce a prendersi la sua “vendetta” finale – o meglio così è come mi è piaciuto immaginare la fine, un aiutare Harry per far cadere Voldemort e riprendersi quel frammento di Tom che ancora resta. Ed è perfetto che per Tom non sia un’impresa facile come impossessarsi gli altri Horcrux: non potrebbe, lei lo conosce, non è umana, e soprattutto è intelligentissima. Si sentono tutta la frustrazione di Tom nel doversi ingegnare ancora di più per sedurla e raggirarla, da adulatore quale è, per ottenere finalmente quel che vuole, e anche lo sprezzo di Voldemort per esserci riuscito e per crederla ormai solo una povera illusa debole che credeva di potergli tenere testa – ma lei ci riesce, a crollare sarà infatti lui.

Cosa ti devo dire se non complimenti, davvero, ogni volta di più, perché questa è una storia che ti avvince, stringe tra le sue spire e ti mozza il respiro? Niente, probabilmente ti ho anche solo riempito di ragionamenti insensati, ma spero si sia capito quanto io l’abbia amata. Per cui tantissimi complimenti e in bocca al lupo (ma, insomma, come sempre non so se servano).

Un abbraccio,
Maqry

Recensore Master
17/04/20, ore 23:04
Cap. 1:

Cara Rosmary,
finalmente riesco a passare su questa storia, che ho trovato intrigante sia per la scelta della coppia che per lo svolgimento, molto sui generis. Ho trovato interessantissimo questo lavoro dove le frasi incalzanti si susseguono. È teatrale, nuovo, diverso e colpisce. È ridotto all’essenziale e manca di descrizioni eppure le battute ricreano l’atmosfera. Osi e non hai paura di farlo: ho voluto interpretare la mancanza della punteggiatura finale nella frase che, come specifichi, è voluta, all’idea di un serpentino flusso continuo che passa da Tom e Helena e al loro scambio di battute serrato che, a volte, sembra persino un corteggiamento tra lo studente e il fantasma, entrambi peccatori, entrambi consapevoli. Tutto è giocato su delle scarnissime descrizioni e sulle battute che Tom/Voldemort rivolge al fantasma di Helena Corvonero.

Lui cerca d’irretirla, lei risponde pungente. Lui promette qualcosa che, forse, lei sa non manterrà e lei cede. Lui torna per nascondere il diadema, lei lo incalza. Propendo per la seconda ipotesi, con Helena Corvonero che si vendica? All’inizio della recensione sì, ma effettivamente rileggendola lei fa quel riferimento a Tom tale da indurmi a pensare che sì, lei vedeva anche il ragazzo che l’aveva convinta a cedere il diadema. Anche la personalità di Tom/Voldemort è descritta in maniera affascinante. Si sente la sua rabbia montare a mano a mano che il dialogo va avanti, è percepibile la sua trasformazione da studente già dedito alle arti oscure e sostanzialmente corrotto al signore oscuro che poi diventerà. È tutto nei passaggi scritti da te. E questa rabbia cieca si scontra con l’impassibilità del fantasma che non perde mai il suo status ultraterreno – anche questo ho apprezzato, il suo attendere che il diadema (e Tom) tornasse da lei come se l’avesse sempre saputo, come se una parte di lei fosse certa che Riddle non avrebbe distrutto il diadema. Una storia incantevole e particolarissima, come sempre. E molto, molto apprezzata <3
Shilyss

Recensore Master
17/04/20, ore 20:50
Cap. 1:

Mi viene un po' da piangere perché avevo appena finito di scriverti una recensione un minimo ragionata, e niente, il telefono ha deciso di fare un refresh a caso, facendomi perdere tutto.
Ci riprovo, e mi scuso se la recensione non riuscirà ad essere esaustiva come vorrei.
Dicevo.
Dicevo che voglio allegramente fingere di ignorare la nota in cui ci avverti che hai scritto tutto di getto, perché questa storia è talmente imponente e significativa che preferisco cullarmi nell'illusione che possa essere nata solo dopo lunghe riflessioni e notti insonni (è tutta invidia, non ti preoccupare).

Ho amato moltissimo la struttura che hai scelto di dare alla storia: questi dialoghi così scarni e lapidari, quasi delle sentenze che vanno a scolpire nella pietra un rapporto terribilmente difficile e contorto, intervallati da frasi (che a me paiono più versi) in grado di vedere oltre le loro parole, di svelare inganni e verità e creare un'atmosfera che stringe il cuore e rimane impressa sulla pelle.
Sei stata davvero bravissima, perché il rischio di scivolare nel mero esercizio di stile, scrivendo una cosa del genere, era davvero elevato, ma tu lo hai evitato con grande maestria. Certo, la struttura qui è imponente, si avverte in ogni riga, va quasi a soffocare ogni passaggio di "mera narrazione", ma lo fa in maniera complementare al significato... non so se riesco a spiegarmi, ma insomma, sei riuscita a ridurre veramente all'essenziale la narrazione, sfruttando ogni appiglio dato dalla struttura peculiare della storia per ampliare al massimo la portata narrativa di frasi asciutte e brevissime.

Inoltre, credo che tu abbia reso nel modo più completo possibile un rapporto come quello tra Tom e Helena: credo che il loro sia uno dei rapporti più difficili della saga, perché parte da presuppisti talmente complessi e difficili che è quasi impossibile rendere loro giustizia. Non leggo infatti molto su di loro, perché il più delle volte le storie che li riguardano devono scendere a patti con inevitabili semplificazioni. Paradossalmente, riducendo all'osso il "contorno atmosferico", tu sei riuscita a mettere perfettamente in luce tutto ciò che li riguarda. Le bugie, i tradimenti, le verità che entrambi sembrano non voler vedere, e quella mancanza di fututo che incombe sempre, ad ogni passaggio (perché Helena è solo passato, mentre Tom, Tom Riddle, un futuro non ce l'ha).
Ho apprezzato davvero moltissimo questa spirale sempre più oppressiva, sempre più stretta e spoglia di orpelli, ricca di significato: anche l'impostazione grafica in questo aiuta moltissimo, e di nuovo, non ho mai avuto l'impressione che queste scelte fossero un orpello "in più": ogni cosa, ogni parola, ogni assenza in questa storia diventa strutturale e fondamentale.
È una storia che ragiona "per sottrazione", e proprio per questo riesce a porre l'attenzione su tutto ciò che è fondamentale.

Insomma, per l'ennesima volta mi ritrovo a scriverti una recensione vagamente delirante e assolutamente incapace di rendere giustizia alla tua storia, ma ci tengo almeno a ribadire i miei complimenti.

Ti farei l'in bocca al lupo per il contest, ma direi proprio che non ne hai alcun bisogno.

Complimenti davvero, e a presto!

Recensore Master
16/04/20, ore 16:51
Cap. 1:


Allora.
Tu devi capire che io sono in un brodo di giuggiole al momento. Dopo anni di disperazione e latitanza, mia e non solo, e un sito di EFP che ormai sembrava perduto, tante, tantissime delle mie autrici preferite si sono risvegliate e sono tornate a pubblicare (e anche la sottoscritta è tornata a scrivere dopo anni di pausa). Ad ogni modo, so benissimo che tu non ti sei mai fermata e so benissimo di essere colpevole perché mi limito a seguirti da lontano e non ti recensisco neanche lontanamente con la frequenza con cui vorrei, perché sei tra le mie preferite, ma - caso fortuito - sono appena entrata sul sito oggi e la prima cosa che ho visto è stato un tuo aggiornamento.
E ti sei superata, come al solito. È una flash veramente bellissima, tanto che mi sento altamente incompetente anche solo per scrivere una recensione degna di una cosa simile. Non ho letto le altre del contest (non ho manco letto il bando del contest, quindi non so se la storia risponda a ciò che ti veniva chiesto), ma ti auguro davvero di vincere, perché te lo meriti assolutamente.
Tom e Helena sono una coppia particolare (sia nel senso di ship, che nel senso di accoppiata). Hanno un rapporto affascinante, ho accarezzato l'idea di scrivere di loro, ma mi sono sempre arresa perché non avrei ben saputo cosa dire. Tu, invece, sei riuscita a dire tutto, rimanendo in un limite di parole ridotto. Mi stupisce sempre, perché io sono una persona naturalmente prolissa, per me tagliare è una fatica, mentre tu riesci a dare peso e significato a ogni singola parola che scrivi. Hai saputo intrecciare un dialogo meraviglioso tra i due personaggi, rendendolo al contempo esplicito ed introspettivo (sembra un controsenso, infatti è assurdo che ti riesca così bene, hai davvero un talento). 
I due protagonisti hanno sicuramente avuto una relazione basata più sul non detto che sulle parole, o almeno io me la immagino così anche nel canon e sono certamente simili: introversi, ombrosi, ambiziosi. Il tuo Tom mi piace perché non è una macchietta, non c'è nulla di folle in lui, tranne la freddezza assolutamente disumana. Helena non è una donnina patetica, ma una mente lucida persino nella morte. Tu non la vesti della malinconia dei fantasmi, tu la rendi con l'acciaio del più efficace dei Maghi Oscuri. Chapeau! Il loro appare assolutamente uno scontro alla pari, fanno a gara a chi frustra di più l'altro ed è una relazione particolare quella che Voldemort ha con la Dama Grigia, perché è una relazione con la Morte stessa (ma di quello parliamo dopo).

Ah, ne approfitto per dire che la tua impaginazione, la cura grafica e la simmetria fanno bene al mio animo. È così aesthetically pleasing (e io ho dei seri problemi, ma che ci vuoi fare, siamo tutti un po' particolari) che mi fa proprio stare bene. Bella la scelta di tenere quasi esclusivamente i dialoghi al centro (il "detto", che però nasconde comunque tantissimo "non detto") e i lampi, le immagini, quello che i personaggi sono realmente, ai lati. In più, la simmetria nell'alternanza tra i due protagonisti che domina il tutto mi ha quasi commossa, perché si vede quanto è curato, si vede quanto è studiato, io so quanto possa essere difficile e so che è sempre bello quando qualcuno nota il nostro lavoro. Quindi, assolutamente bravissima.
E allora iniziamo (mi sento un critico letterario che deve sviscerare una poesia - ed è la sensazione migliore del mondo)!
Tom e Helena ci vengono entrambi presentati con due immagini di decadimento, sono sporchi entrambi, entrambi già corrotti dai loro peccati quando si incontrano. I peccati di Helena, il sangue, la connotazione bestiale di artigli e aculei, come un qualcosa di morto (ma organico), si scontrano con il totale nulla, il nero di Tom che mette paura persino ai fantasmi (ma non a Helena, che ne è chiaramente intrigata). Sono innegabilmente simili, eppure al contempo inconciliabili tra di loro: a Helena il futuro non è concesso, mentre Tom vive solo e soltanto in funzione di esso, e allora anche lei vive in funzione di Tom, che è l'unica nota diversa nella monotonia assoluta che invece è la morte, che essendo un punto di arrivo non può che lasciare nel passato. Il dialogo tra i due in questa prima parte è molto efficace nello spiegare la progressione del loro rapporto, che è sempre più stretto (quel “salvati” denota, per me, una voglia di non vedere Tom fallire anche perché alla fine credo che la Dama Grigia si fosse effettivamente innamorata di Tom). 
Che dire del nostro Tommuccio? Adulante nei suoi dialoghi (“E se ti pregassi?”) MA furioso e frustrato nella realtà dei fatti. Dopotutto, sedurre Helena deve essere stato un impegno costante, per un bel po’ di tempo. Inoltre, conserva la sua megalomania di sempre, che lo rende lui, vedi quel “sono oltre l’umana comprensione”, (mizze, Tom tu sì che sei modesto… A meno che non stesse parlando degli Horcrux con quel “sono”, ma in ogni caso è più o meno lo stesso). 
Alla fine, Helena cede: “Sono redenta”. Redenta nella carne? Redenta nella vita? Sicuramente, cercare redenzione in Tom è una scelta perdente, come si renderà conto anche lei, che, infatti, si illude che Tom sia diverso da ciò che, palesemente, è.
La tua Helena è proprio un bel personaggio, dicevo, perché riesci a darle dignità e statura anche quando racconti della sua illusione: è una Corvonero, dopotutto, è sveglissima di suo e ha anche indossato il diadema, in passato, è l’unica (tranne forse Silente) che aveva capito subito ciò che Tom era - e comunque, nonostante ce l’abbia sotto il naso, lo veda, lo sappia, si illude che sia diverso, che sia chi dice di essere, che farà quello che dice di voler fare. In questo sei anche attinente al canon, perché lei è effettivamente raggirata da Tom e non pensava che lui ne avrebbe profanato l’Horcrux. 
E bello, bello, bello il fatto che quello che vince Helena è l’amore, che però Tom non comprende. Si noti come, attorno a Voldemort, l’amore assume sempre la forma carnale del desiderio (l’Amortentia della madre, etc), che è l’unica forma che egli accetta e con cui vuole avere a che fare.
Rimane costante, anche in questa seconda parte, la simmetria tra di loro, che scavalca anche gli asterischi, la “separazione temporale”, bellissimo il rimando dei due “e sia” .
Il finale mi ha fatto riflettere per un po’. Lo capisco meno del resto, anche se mi sembra di capire dalle note che sia volutamente così, ma è bello per questo quindi non preoccuparti, te lo puoi certamente permettere. La mia interpretazione? Helena è fiera di essere stata almeno parte della caduta di Tom, che l’ha profondamente ferita nell’orgoglio e che, comunque, lei ama. Non so se rimanga qualcosa di Tom alla fine, anche se quello “sradica la gabbia” suppongo indichi quello, la morte del corpo e qualcosa che rimane nonostante il Limbo e la fine che vedremo farà la sua anima, ma sicuramente è carino il fatto che alla fine Helena si smentisca, alla fine lei tradisce chi ama. È per orgoglio ferito? È per senso della giustizia? Bah. Magari è perché nella sua testa c’è veramente una dissociazione tra Tom - il giovane brillante, uguale a lei - e Voldemort - l’assassino pazzo, che sembra averla battuta.

Bene, *caccia un bel sospiro* io credo di aver detto praticamente tutto, compresi i dettagli stilistici. L’unica cosa che posso fare è rinnovarti i miei complimenti e un grande in bocca al lupo per il concorso.
Un bacione forte,
Black Beauty

Recensore Master
16/04/20, ore 13:06
Cap. 1:

Ciao! Ti faccio i miei complimenti, mi è piaciuta un sacco questa flash, secondo me lo stile che hai adottato è perfetto per il tipo di immagini e sensazioni che volevi trasmettere. Anche il lessico che utilizzi è molto incisivo, evocativo. Cattura l'essenza dei personaggi e dice moltissimo in poche parole, come "Non tradisci chi ti ama" e Tom che reagisce ridendo: leggendo ti immagini il Ton Riddle diciassettenne, il Tom del diario o dei ricordi di Lumacorno, ma in queste parti ti immagini la freddezza e la risata sprezzante del Voldemort adulto.
Inizia a stuzzicarmi la coppia Tom/Helena, (Ne avevo già letta una molto bella qualche settimana fa) forse perché mi fa pensare al connubio Corvonero/Serpeverde, due Case che secondo me sono complementari su molti livelli.
Ancora complimenti, ti è uscito un tema che non era facile da trattare ma tu lo hai fatto meravigliosamente :)
(Recensione modificata il 16/04/2020 - 01:07 pm)