Recensioni per
Here We Are Now {Entertain Us}
di Fandoms_Are_Life

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/05/20, ore 00:20

Ciao cara!
Lo so, lo so: chi lo avrebbe mai detto che saremmo tornate su questo fandom? Non io, di certo. Eppure la quarantena ha effetti strani su tutti mi sa.
Sì, so anche che scrivere una recensione a mezzanotte non è il momento per essere più lucidi: chiedo venia in anticipo per qualsiasi errore , svista e quelle robe lì; ma anche se le mie dita e i miei occhi stanno facendo una fatica immensa per riuscire a scrivere frasi di senso compiuto, ci tenevo a scrivere questa recensione a caldo, appena finita la lettura della ff.
Dunque, let's start!
Mettendo per un attimo da parte il fatto che io ami le storie così brevi e le ritenga difficilissime da scrivere riuscendo a dare l'idea di ciò che si pensa, sei stata geniale.
Oltre, appunto, alla forma (che adoro, proprio per la sua schiettezza più pura), i concetti espressi mostrano una maturità, uno stato d'animo autoriale che mi piace tantissimo.
Credo sia fantastica l'idea di questo pov collettivo e capitolino (super originale!), nonché la credenza di un amore corrisposto da parte del tributo, solo perché gli viene pagato poco cibo e una vaga forma di sopravvivenza: il capitolino è convinto che questo basti per lavarsi la coscienza dal sangue con cui tanto si diverte, durante gli hg. E queste considerazioni, così nuove, così drammaticamente vere, dimostrano quanto tu sia riuscita a immedesimarti perfettamente nellipotetico generico capitolino, cogliendone ogni sfumatura psicologica.
Oltre a questi argomenti – così ben trattati, sebbene in così poche righe! – credo che il concetto che più mi è rimasto impresso sia questo:
"Settantaquattro anni di nomi urlati al vento, identità che si perdono e scompaiono nel vuoto, ma in fondo l’importante è esserci stati."

Rispecchia l'essenza stessa dell'anonimato, del nulla esistenziale, dello spleen... tutta la piccolezza della vita umana: tutta la sua brevità e forse inutilità.
probabilmente questa frase mi ha colpita così tanto perché tocca un punto dolente dei miei pensieri, un punto su cui non posso negare di soffrire anche al solo pensiero del "cosa sto facendo della mia vita?" (non mi dilungo sui miei monologhi interiori super deprimenti da drama queen quale sono, ma giuro che hai proprio centrato una parte della mia anima).
Penso tu faccia bene a ritenerti soddisfatta di questo lavoro, perché è proprio buono. Anzi, ottimo. È bellissimo.
Spero di rileggerti presto, perché è sempre, sempre un piacere.
Il sonno si sta impossessando di me, ho spremuto gli ultimi neuroni attivi per concludere questa recensione, ma non potevo proprio rimandare!
Un abbraccio grosso e ancora tanti complimenti.