Recensioni per
Creature del Bosco
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
10/06/20, ore 16:03

Eccomi Sabriel! Pian piano sto recuperando tutto!
Qui vediamo Sindy nel periodo in cui ancora non aveva conosciuto Jan, quando viveva ancora nella foresta.
È senza dubbio una bambina molto coraggiosa, anche se la sua scelta di fuggire è stata senza dubbio dettata dalla disperazione e dalla voglia di lasciare quel luogo terribile che era l'orfanotrofio.
Ed è naturale che possa incontrare delle bestie pericolose nel bosco, anche se stavolta viene "salvata" da un cacciatore.
Purtroppo chi ci rimette è il lupo, ma ho apprezzato davvero tantissimo la scelta coraggiosa che hai fatto, facendo almeno tentare Sindy di prendere la carne: sa benissimo, per quanto ancora piccola, che deve mangiare se vuole sopravvivere.
Un primo posto davvero meritato!
A presto! Bacioni!

Recensore Master
15/05/20, ore 12:56

Ciao, carissima!
Mi sono fiondata nella lettura di questa storia perché il genere horror è uno dei miei preferiti ed ero davvero curiosa di leggere qualcosa di tuo del genere, dato che condividiamo lo stesso gusto per il macabro e il dark. E, come pensavo, infatti, questa lettura è stata tutt'altro che deludente.
Ho letteralmente divorato la storia e sono arrivata alla fine che quasi ci sono rimasta male, perché ne avrei voluta ancora. Mi hai catturata nelle atmosfere cupe di questa storia, nella scene cariche di tensione che si susseguono, nell'ansia e nella confusione della protagonista, che cerca in tutti i modi di sopravvivere nella brutalità e inospitalità del luogo che la circonda.
Qui ritroviamo Sindy, tuo personaggio che ormai ho imparato a conoscere e ad amare. Vedendola da adulta e leggendo poi della sua infanzia, è facile capire per quale motivo sia diventata ciò che è, da dove vengono tutti quei blocchi che le rendono difficile aprirsi e abbattere quei muri che ha innalzato per non lasciarsi sopraffare da tutto ciò che è accaduto. Mi si è stretto il cuore nel leggere di questa bambina costretta a scontrarsi, alla sua giovanissima età, con cose più grandi di lei, cose che un bambino non dovrebbe conoscere, che dovrebbero essergli precluse. Sindy ha perso la sua innocenza in quell'orfanotrofio e continua a perderla anche ora, nel bosco, quando si trova ad assistere a fenomeni che non riesce del tutto a capire, che le appaiono distanti e confusi, perché non ne comprende il senso, il significato, e vi si approccia con quella candida puerilità tipica della sua età. Questa sua confusione interiore si evidenzia anche nella narrazione, che assume un tono concitato, in cui gli eventi si susseguono serrati e concitati, trascinando chi legge in quel tornado di paura e tensione in cui Sindy è immersa. Ho davvero amato il modo in cui sei riuscita a gestire il tutto e come hai reso alla perfezione le sensazioni della bambina. Sei stata davvero bravissima, perché secondo me non era semplice rendere i pensieri e le sensazioni di una protagonista così piccola calata in una situazione del genere; si poteva essere portati a rendere più adulta Sindy, per dare una chiave di lettura degli eventi che per noi sarebbe stata più naturale, in quanto adulti e consapevoli, e invece tu non sei caduta in quest'errore, ma hai mantenuto tutta la narrazione come se stessimo assistendo a ogni cosa attraverso gli occhi di una bambina di nove anni, e questo ha contribuito a rendere il tutto ancora più ansiogeno e spaventoso.
Persino il lupo appare, all'inizio, come una creatura mostruosa e sconosciuta: non ci viene detto di che animale si tratta, non ci viene detto "è un lupo", non sappiamo cosa sia, ma cogliamo quei dettagli che spaventano Sindy, quegli occhi gialli e quei denti affilati, quella ferocia che le fa temere per la sua vita.
Il fatto che Sindy non si metta a piangere ma faccia pensieri razionali, rimanga comunque lucida in quella situazione di pericolo e sappia sfruttare quel rumore improvviso che sente per fuggire denota quanto questa bambina sia dovuta crescere in fretta e come si ritrovi quindi a essere molto più matura dei suoi coetanei.
Molto crudo anche il fatto che, dopo, si avvicini al cadavere del lupo e scopra che è stato ucciso da un qualche cacciatore e che se ne dispiaccia, ma che veda in lui anche una possibilità di nutrimento e sostentamento che difficilmente gli ricapiterà. Il suo accarezzare la pelliccia dell'animale, l'osservarne il corpo martoriato, il riflettere sulla crudeltà degli uomini richiama, nonostante la maturità dei pensieri, quel lato più puro e innocente della bambina, quello sensibile, che è riuscito a non farsi corrompere dalla crudeltà del mondo, dalle sue brutture, nonostante tutto ciò che ha vissuto. A spingerla, invece, a cibarsi del lupo, a infilare le mani tra le sue costole per cercare la carne più tenera è il suo istinto di sopravvivenza, la fame che non le fa disdegnare neppure della carne cruda e sanguinolenta, per quanto il pensiero in sé possa ripugnarla.
Sorprendentemente, con un dettaglio che ho molto apprezzato, sono gli insetti a far tornare Sindy alla realtà, come se fino a quel momento si fosse trovata immersa in un sogno, o si fosse estraniata da se stessa, per convincersi che quello che stava toccando non era un cadavere, che non stava infilando la mano tra le costole della bestia in cerca di carne tenera. Sono gli insetti, quei piccoli animali, i più innocui che avrebbe potuto incontrare nella foresta, a riaprirle gli occhi, a ricordarle dove si trova e perché, cosa sta facendo. E allora torna bambina, riemerge quel lato fanciullesco e impaurito e scappa, corre lontano dai pericoli della foresta, che non sono solo animali, ma anche uomini, pericolosi forse anche persino più dei primi.
Ho molto amato, infine, il parallelismo che hai fatto con la favola di Cappuccetto Rosso: Sindy persa nella foresta con il suo cappottino vermiglio, il lupo che vuole attaccarla per mangiarla, il cacciatore che le salva, seppur inconsciamente, la vita. Ho davvero amato il modo in cui sono riuscita a riconoscere la favola in questo racconto, come l'hai rimodellata e riadattata, per presentarcela nelle sue tinte più crude e fosche, catapultata in un contesto reale e realistico, vividissimo e coinvolgente.
La tua storia mi ha tenuta con il fiato sospeso dall'inizio alla fine, a domandarmi cosa ne sarebbe stato di Sindy. Pur sapendo che diventerà adulta e quindi che non sarebbe morta in quel bosco, ho comunque temuto per lei e per la sua incolumità e, sì, mi preoccupava di più il misterioso cacciatore che il lupo (animale che, tra l'altro, amo). La scena finale, con lei che infila la mano nelle costole dell'animale, è davvero d'impatto, perché è una bambina a compiere un gesto tanto disgustoso eppure necessario alla sopravvivenza, cosa che rende il tutto ancora più crudo e crudele.
Una storia davvero meravigliosa, che mi ha tenuta incollata alle parole dall'inizio alla fine. Sei sempre una garanzia, carissima: le tue storie non deludono mai.
Alla prossima ♥

Recensore Veterano
13/05/20, ore 18:49

1° Classificata [a pari merito] al Contest 'Seasons Die One After Another' di Laila_Dahl

+ Premio Equinozio d'Autunno


- Grammatica e Stile 5 / 5
Non ho trovato errori e la fluidità della lettura ha giovato a darti un buon punteggio.
Hai descritto bene l’ambiente circostante senza risultare noiosa, il tuo stile mi ha incantato e ho adorato soprattutto come tu abbia deciso di scrivere la scena finale.
La crudezza delle parole rispecchia quasi il disordine del lettore che da una parte è quasi disgustato ma dall’altra prova un’incredibile tenerezza nei confronti della bambina, costretta a pensare di mangiare carne cruda pur di sopravvivere!

- Personaggi 10 / 10
Sindy è una bambina che ha sofferto e che continua a soffrire. Prima l’orfanotrofio, poi il bosco, le conseguenze della fuga si fanno sentire e lei, giustamente, ha paura.
Non solo lei ma anche il lettore che si trova catapultato in quello stesso bosco, fatto di foglie secche e vento freddo che rendono l’atmosfera ancora più tesa, tetra... Sindy è in pericolo, ha fame e ha sete, il bosco è la casa di innumerevoli creature che possono ucciderla in qualsiasi momento.
Ha anche paura di venire scoperta e riportata in orfanotrofio.
Più si va avanti nella lettura e più ci si immedesima con la piccola protagonista e si pensano cose tipo ‘oddio, e ora?’ che lasciano col fiato sospeso.

- Giudizio Personale 5 / 5
L’autunno da te rappresentato è tetro, buio e freddo. Quello che più si avvicina alla mia idea di autunno ed è anche per questo che hai ottenuto un bel punteggio pieno.
Ho apprezzato come tu abbia descritto il bosco, l’animale e la bambina. Quel cappotto scarlatto divenuto vermiglio da già l’idea che qualcosa di orrendo succederà. Come se fosse una premunizione.
Che fosse un riferimento voluto oppure no, l’ho amato ^^! La frase che più mi ha fatta riflette è questa: “consapevole che nessun animale sarebbe mai stato pericoloso quanto un uomo” ed è vero.
In un certo qual modo Sindy percepisce come più pericoloso l’uomo anziché un lupo affamato. E questo pensiero rende la storia un meraviglioso mix di orrore e tristezza, niente di più bello!

- Utilizzo Pacchetto 10 / 10 (Pacchetto Sangue) 4 + 4 + 2
Wow. Il pacchetto che hai scelto di utilizzare è stato eseguito alla perfezione.
Sin da subito hai proiettato il lettore in una dimensione quasi di pericolo, hai fatto ben capire che la povera Sindy si trova in una situazione disperata ed è scappata da un’altra situazione altrettanto terribile, la realtà dell’orfanotrofio. Il genere horror è tra i miei preferiti e tu hai fatto un ottimo lavoro!
Ho adorato soprattutto la scena finale. Sì, mi ha un po’ inquietata ma è proprio per questo che l’ho adorata! ^^ Il pensiero della bambina lascia sbigottito il lettore, forse anche disgustato ma allo stesso tempo pensa ‘perché una bambina è stata costretta a pensare una cosa del genere’?!
Per quanto riguarda il prompt c’è e anche se le ossa appaiono solo nella parte finale del testo, le hai inserite in una scena chiave della storia. Stesso discorso per ciò che da il nome al pacchetto, il sangue.
Tra l’altro, come ho già detto (almeno secondo la mia visione), il colore scarlatto/vermiglio del cappotto riprende un po’ il sangue. Bravissima!!

30 / 30

Recensore Master
12/05/20, ore 19:34

Cara Sabriel, sei dipendenza^^

Le tue parole "ho qualche progetto" mi sono risuonate nella mente e avendoti tra gli autori preferiti li ho beccati subito!
Ogni tassello di questa serie fa parte di un grande progetto. Questa storia in particolare ci riporta indietro nel tempo; nel corso dei diversi episodi ci hai dato modo di conoscere Sindy, lasciando sempre sullo sfondo il suo passato infondendo una grande curiosità nel lettore; anche in questa occasione il mistero fa da padrone e proprio per le caratteristiche del momento specifico di cui ci narri l'atmosfera è meno leggera e impregnata di angst. La descrizione della natura che circonda la bambina è stata funzionale per rendere in modo tangibile questa atmosfera e per farci avvertire il senso di solitudine di Sindy all'interno di una tempesta climatica ed emotiva.
Ci sveli che la piccola non ha solo vissuto un'infanzia difficile, anche chi avrebbe dovuto accoglierla e colmare il vuoto del suo passato non è stato in grado, complici anche purtroppo le caratteristiche proprie di un orfanotrofio.
Descrivi benissimo le sensazioni fisiche di Sindy, ci offrì l'impressione di esserle accanto e quasi il desiderio di aiutarla, creando una forte empatia con lei.
So che un genere di questa storia è l'horror per le scene che dipingi, ma non perdi mai di vista l'ingenuità infantile e questo è il tratto distintivo della serie che stai scrivendo.
Ci sentiamo presto, passo a leggere altri tuoi lavori recenti💜

Un grande abbraccio
-Vale

Recensore Master
12/05/20, ore 09:57

Sabrieeeel! Ciauuu! Finalmente passo a recuperare questa tua storia, dato che partecipo allo stesso contest ^^.
Oddei! E' stato interessantissimo vedere Sindy bambina ma in un contesto completamente diverso rispetto a quello che avevo in mente io ahahahha. Ma è davvero la stessa Sindy che poi diventerà una splendida pattinatrice? Sembra quasi impossibile crederlo, povera cara! Che razza di passato che ha avuto çç.
Questa è la prima volta che viene a conoscenza della brutalità del mondo al di fuori dell'orfanotrofio: voleva fuggire da un posto orribile, ma si ritrova catapultata in un altro incubo. Credo che tu abbia reso veramente bene tutto il suo sgomento, il terrore, il disorientamento di una bambina che conosce ancora pochissimo certe dinamiche. Ha imparato in fretta quanto male inutile possano farsi a vicenda gli uomini e quanto possano farne a creature innocenti... e la cosa più particolare è vedere quanta pena provi alla fine per un animale che inizialmente l'aveva spaventata a morte.
Complimenti, un'atmosfera davvero da brividi e con l'autunno che si percepisce in ogni dettaglio <3

Bravissima, ti faccio un in bocca al lupo e ti mando un bacione <3

Benni
 

Recensore Master
10/05/20, ore 19:29

#l'abbiamotrovatoneiboschi
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH, Sabriel, dovevo cominciare così la recensione, PER FORZA!!!!
Wow, ma questo è stato un vero e proprio racconto horror, mi sono venuti i brividi quando a Sindy è venuto in mente di mangiare la carne cruda… oddio, no, anche perché appunto, gli insetti sicuramente erano già lì a mangiucchiarsi la carcassa, brrrr…
Beh, devo ammettere che i traumi vissuti da questa diamine di bambina sono davvero troppi! Secondo me, per contro, da grande doveva diventare ALMENO vegetariana, ahahahah!
No, ma a parte le mie solite fesserie… (posso non dirne? Certo che no ^^")
Ho amato molto questa storia, sei stata davvero grandiosa! Hai descritto uno dei momenti di Sindy trascorsi nei boschi, a cercare cibo, acqua e riparo; dev'essere stata davvero ma davvero dura! Povera stella, per fortuna poi so già che le cose le andranno meglio, ma ovviamente intanto ha dovuto sopportare quest'orrore!
AHAHAHAHAHAH ma pensa… È NATA IL 13 GIUGNO E L'HANNO TROVATA NEI BOSCHI, qui gatta ci cova, non trovi???? EH???
Quindi quello che ha trovato sul suo cammino, che poi è stato ucciso dal cacciatore, era un lupo? Ma nooo, povero lupo! ç____ç
Sabriel, davvero, hai scritto una storia meravigliosa e ti ringrazio per aver inserito un altro tassello alla storia infinita di Sindy! *___*
Alla prossima e ancora tantissimi complimenti, hai creato un'atmosfera fantastica e molto suggestiva <3

Recensore Master
10/05/20, ore 12:01

Ciao **
Tra le varie storie ho scelto questa perché partecipiamo allo stesso contest, quindi quale occasione migliore per non leggerla? Intanto sappi che hai reso benissimo l'atmosfera autunnale, mi sono proprio immaginata Sindy a camminare tra questi alberi rinsecchiti e privi di foglie. La sua storia poi mi ha fatto un sacco tenerezza, mi è sembrata proprio fragile e spaventata, mi è piaciuto particolarmente il suo ripetersi continuamente lei chi sia e da dove viene, come se avesse paura di dimenticare. Poi guarda, questo genere di racconti horror (quindi pieni di sangue e distruzione lol), sono gli unici che mi piace leggere visto che sono una persona che si spaventa molto facilmente. Quando Sindy ha incontrato quel lupo sulla sua via, ero certa che l'avrebbe azzannata e da lì ci sarebbe stata una scena splatter incredibile. Cosa che in effetti c'è, ma in modo diverso, perché è il lupo ad essere ucciso da un qualcuno che non vediamo e di cui non sappiamo niente, ma che con un colpo ha messo la parola fine alla vita di quell'animale. Le sensazioni di Sindy sono vivide e descritte benissimo, la scena di lei che prova dispiacere ma che allo stesso tempo si avvicina, perché pensa che forse potrebbe nutrirsi delle sue carni, mentre intanto si macchia di rosso è davvero molto d'effetto. Sì, ma non solo la vista del sangue, ma anche i dettagli come l'odore forte e nauseante e l'arrivo degli insetti pronti a divorare quella carcassa danno quell'effetto in più che ha reso tutto molto più realistico. E tutto si conclude con Sindy che se ne va, che scappa lontano, ancora terrorizzata per tutto ciò che è successo.
Guarda, mi è piaciuta veramente tanto. Immagino che l'horror fosse il genere obbligatorio del tuo pacchetto, in ogni caso missione compiuta in pieno.
Buona fortuna per il contest, è stato un piacere :*


Nao

Nuovo recensore
08/05/20, ore 19:00

Recensione premio 1/1 per il Contest “Tematiche delicate in 100 parole”

Ciao carissima, eccomi qui con la recensione premio **
Non immagini quanto io sia felice di poter finalmente leggere una tua storia Horror *____*
È il mio genere preferito in assoluto, quindi non ti dico quanto io stia sclerando in questo momento – ora mi ripiglio, lo giuro! xD
La One Shot mi è davvero piaciuta e non solo mi ha inquietata come si deve, ma mi ha anche offerto diversi spunti di riflessione.
Intanto ti faccio i miei complimenti sia per le descrizioni dell'ambiente che circonda la piccola Sindy – tesoro, leggere di lei è sempre un tuffo al cuore *^* – sia per il comportamento che la bambina adotta ora che è completamente sola.
Ti dirò, mi ha ricordato tantissimo “La bambina che amava Tom Gordon” di Stephen King, il mio scrittore preferito, quindi non posso che adorare ancora di più perché a mio avviso hai ricreato perfettamente l'atmosfera di tensione che ho percepito leggendo il romanzo *____*
L'incontro tra la piccola Sindy e il lupo mi ha mozzato il respiro, per un attimo ho avuto seriamente paura per la sua sorte… ed è qui che avviene il plot twist della storia, che personalmente ho trovato a dir poco G E N I A L E .
La vera bestia non è il lupo: la vera bestia è colui che lo ha ucciso.
Ed è vero, è assolutamente vero e non lo nego: se quell'uomo senza scrupoli non avesse ucciso il lupo, molto probabilmente sarebbe saltato addosso alla piccola Sindy e l'avrebbe divorata, ma è anche vero che quel lupo è morto con un proiettile in petto ed è stato lasciato lì, per di più anche sventrato per avere la certezza che fosse morto per davvero, e poi abbandonato a marcire completamente da solo.
L'idea di non mostrare mai l'uomo che lo ha ucciso, di non dargli una identità e di lasciarlo completamente vago l'ho trovata più che perfetta perché ci fa capire che il male risiede ovunque e che spesso non ha volto, è imprevedibile e crudele.
Inoltre, il cappottino di Sindy che torna ad essere scarlatto e non più vermiglio proprio a causa del sangue del lupo penso sia una tra le immagini più forti di tutta la storia, ancor più del lupo sventrato – e in un certo senso mi ricorda una sorta di Cappuccetto Rosso versione “Dark”.
Spero con tutta me stessa che scriverai altre storie Horror, perché questa l'ho semplicemente A M A T A e ne leggerei altre dieci di fila senza stancarmi mai!
Però, ti prego, dopo questo bruttissimo spavento, concedi a Sindy un po' di felicità, ne ha bisogno! T^T
Tantissimi complimenti e alla prossima!

Harriet;

Recensore Master
06/05/20, ore 13:13

Allora Sabriel, prima di qualsiasi altra cosa (e quindi di passare alla recensione vera e propria), devo aprire una parentesi delirio, perché ci stavo pensando da un po' ed è arrivato questo gran momento XD
Quando ero piccola, avevo tipo undici anni, avevo iniziato questa long (???) che poi si è fermata a cinque capitoli, dove praticamente raccontavo la storia di questa ragazzina che viveva in un orfanotrofio e poi scappava, rifugiandosi nel bosco, finché non si imbatte in questa casetta di legno (?) in mezzo al bosco, molto rudimentale, in cui vivono questi altri ragazzini orfani abbandonati al loro destino. Ora, partendo dalla premessa che questa cosa è il DISAGIO, perché ovviamente è scritta con i piedi e la trama è completamente campata per aria, mi fa sempre pensre a Sindy e ai suoi traumi infantili AHAHAHAH XD se ti interessa, i cinque capitoli sono pubblicati nella mia raccolta trash dove ho pubblicato tutti gli scritti di quando ero piccola, dalle elementari alle medie (è stato un progetto molto impegnativo per i miei neuroni e per quelli dei miei lettori, è all'epoca che hanno cominciato a dare segni di cedimento…), se vuoi ti mando il link del primo capitolo di questa storia del bosco ma prima mi devo accertare che tu ti sia preparata psicologicamente, perché non è detto che arriverai viva al quinto… XD
Bene, chiusa questa parentesi delirio, posso commentare la storia - ma questa cosa prima o poi dovevo assolutamente dirtela e condividerla con te XD
Dunque…
Mi avevi avvertito che la storia sarebbe stata splatter, e in effetti è proprio così, soprattutto l'ultima parte, che mi ha impressionato parecchio XD ma allo stesso tempo fa veramente riflettere, perché la situazione in cui si trova Sindy è terrificante. Insomma, abbiamo una bambina che è scappata dall'orfanotrofio dove veniva maltrattata e molestata, ma la sua fuga non l'ha portata incontro a qualcosa di positivo: se un primo momento è riuscita ad assaporare quella libertà che da sempre le è stata negata, ha poi dovuto scendere a patti con la realtà e tentare di sopravvivere in un ambiente ostile come il bosco, col terrore non solo di morire e di restare senza cibo né acqua, ma anche e soprattutto di essere ritrovata e portata all'orfanotrofio. Penso che tra le due cose, Sindy preferirebbe evitare la seconda.
La scena del lupo mi ha inizialmente terrorizzato, perché pensavo che la bestia si sarebbe sbranata Sindy o comunque le avrebbe fatto del male, invece ciò che è successo è, se possibile, ancora peggio. Perché vedere un animale privo di vita a seguito di uno sparo è veramente terribile… e poi se il cacciatore avesse sbagliato mira, anche solo di pochi centimetri, e avesse preso Sindy?
Quando la bambina si è avvicina all'animale e ha addirittura pensato di mangiarlo, mi sono sentita inquietata ma anche incredibilmente triste. Un cadavere farebbe ribrezzo a chiunque, ma se Sindy è arrivata a formulare un pensiero del genere, significa che è veramente disperata, sta patendo la fame e farebbe qualsiasi cosa, anche la più disgustosa, per sopravvivere.
Chissà quanto tempo dovrà trascorrere ancora prima che Jan la trovi…
Comunque io ti ringrazio tantissimo per aver scritto questo scorcio della vita di Sindy nei boschi! Sappiamo che è stata all'orfanotrofio, sappiamo che dopo Jan l'ha presa sotto le sue cure, ma non sapevamo niente di questa fase di passaggio, che però dev'essere stata decisamente traumatica per Sindy e l'ha segnata per sempre.
Complimenti davvero, ho adorato questo scritto dalla prima all'ultima parola, sei stata GRANDIOSA!!! *-*
Alla prossima :3

Recensore Master
04/05/20, ore 07:13

Buongiorno.
Ho una curiosità; perché la tua protagonista e la tua storia sono ambientate in Olanda? E' solo una curiosità, eh ^^
Altro capitolo molto a effetto... per questa piccola ci sono state prove durissime da affrontare...