Ciao Mari, eccomi qui *^*
Come ben sai, se si tratta di Soulmates!AU io non mi tiro mai indietro, ANZI, penso che insieme alle Modern!AU sia proprio il mio genere di storie preferito, quindi inutile dire che ho davvero adorato questa storia, penso che tu l'abbia sviluppata davvero bene e mi ha anche offerto degli spunti di riflessione alquanto interessanti.
Prima di scendere più nel dettaglio circa i personaggi e le vicende che hanno vissuto, vorrei soffermarmi un attimo sullo sviluppo dell'elemento Soulmate, perché devo ammettere che è la primissima volta che leggo di questa “variante” (lo metto tra virgolette perché non vorrei sbagliarmi) del filo rosso del destino.
Diciamo che sono sempre rimasta sul “classico” per quanto riguarda questo tipo di Soulmate: il filo rosso legato al mignolo sinistro di una persona (che rimarca molto la vicinanza col cuore) che la riconduce alla sua anima gemella, la quale ha l'altra estremità del filo legata al proprio mignolo sinistro. La particolarità del filo rosso è proprio il fatto che nonostante sia aggrovigliato su se stesso così come anche a tantissimi altri fili, in un modo o nell'altro riesce sempre a far incontrare chi ne è legato alle estremità.
In questo caso invece il filo è legato al braccio e soprattutto, proprio come rimarca il titolo (e le emozioni stesse di Juvia e Gray), è spezzato. Questa particolarità mi ha molto colpita, soprattutto perché l'hai sviluppata in maniera coerente e veritiera, dato che pur trattandosi di un filo spezzato (e questo implicherebbe quindi il legame stesso che è stato spezzato), alla fine un modo per ripararsi e per unirsi alla parte mancante lo trova sempre e comunque, come a sottolineare che non importa quanto tempo passi, quanto la vita tenga lontana due persone o addirittura se si smette di credere (o quantomeno arrendersi) a quel legame: se due persone sono destinate a incontrarsi, prima o poi si incontreranno.
Penso che questa sia una sorta di filo rosso che quasi funziona al contrario, ovvero che solo con l'incontro delle due anime gemelle può diventare una cosa sola e non spezzato in due parti e mi è piaciuto davvero tanto.
Anche perché, leggendo la storia, l'idea che il filo si sia spezzato a causa delle vicende che hanno vissuto sia Juvia che Gray (penso soprattutto lui) si è fatta strada in me dal momento in cui ho realizzato che entrambi, emotivamente parlando, sono proprio spezzati. E il tutto non parte nemmeno da Juvia, nonostante la storia inizi proprio con lei: tutto inizia con Gray, che nel momento in cui vede il suo filo rosso si rende conto che ha perso la sua anima gemella già in partenza, molto probabilmente a causa di ciò che lo ha portato ad allontanarsi o essere allontanato dal prossimo. Il carattere di Gray sembra quasi cozzare con quella che è la naturalezza di un legame, ovvero stare accanto a qualcuno. Per questo credo che tutto sia partito da lui, perché era già spezzato in partenza e di conseguenza, quando poi anche Juvia ha potuto vedere il suo filo, è come se avesse visto (senza rendersene conto) il riflesso di quello che è Gray – e anche lei stessa, perché ha sempre creduto fermamente nell'anima gemella, come se fosse un faro nella notte che le avrebbe potuto illuminare la strada.
A tutto questo si aggiunge poi un altro fattore che mi è piaciuto tantissimo (e che io stessa tendo a prediligere quando mi cimento nelle Soulmates!AU): ovvero che si sono incontrati in maniera naturale e si sono conosciuti con altrettanta naturalezza. Nessuna “particolare vibrazione”, nessun richiamo al fatto che fossero proprio anime gemelle “a prescindere”: è come se per un attimo la questione Soulmates si fosse nascosta dietro le quinte a simboleggiare che, indipendentemente dal filo o meno, Juvia e Gray sono anime gemelle proprio alla base, in ogni caso. Che poi, ovviamente qualche piccolo segnale c'è stato, ma non è stato interpretato come un “ho trovato l'anima gemella”, anzi, è stato un conoscersi e un piacersi graduale che non li ha portati a pensare a questo, bensì, addirittura, a dire “la sua anima gemella deve essere davvero fortunata”.
E tutto questo ha reso il momento della manifestazione (e dell'unione) del filo ancora più bello, secondo me. Perché lo ha reso ancora più intimo e al contempo solenne.
Senza contare che poi alla fine c'è quel time-skip che mi ha fatta gongolare giusto un po'… l'ho adorato *^*
In conclusione ho avuto modo di leggere una storia ben scritta e ben delineata sotto tutti i punti di vista: il titolo è perfetto e molto d'impatto, l'introduzione invoglia ad aprire la storia e lo stile mi è piaciuto soprattutto per l'utilizzo delle lineette “–”, perché hai saputo dosarle senza esagerare mai e poi perché hai reso benissimo le emozioni dei personaggi, come se fossero tangibili. Mi rendo conto solo ora di aver parlato maggiormente del contenuto della storia rispetto ad altri fattori, però è stata una sorpresa talmente piacevole che mi sono lasciata un bel po' andare \(*^*)/
Però, davvero, complimenti sotto tutti i punti di vista.
Ame |