9° CLASSIFICATO - ODORE DI BRUCIATO, VERNICE E... di Nina Ninetta
Titolo: 4.5/5
Ammetto che all’inizio ero un po’ scettica sulla scelta di questo titolo, ma ad un occhio attento si comprende subito che è un’ottima opzione per questa storia. Ho trovato molto originale l’idea di “suddividerlo” a seconda del capitolo. In quest’ottica d’idee la connotazione che hai voluto dargli viene avvalorata dall’importanza che quei vocaboli assumono in ciascun capitolo, per cui trovo, oltre al fatto che la scelta sia stata molto originale, che sia stata ponderata in base alla suddivisione in capitoli della storia. Brava.
Grammatica, stile e sintassi: 8.3/10
A livello grammaticale ci sono delle precisazioni da fare, soprattutto errori di distrazione/battitura. Non compromettono la buona riuscita della storia, che risulta piacevolmente gradevole e ben strutturata.
“[…] se far entrare nella zucca di Ron le motivazioni che lo avevano spinto a scegliere Hermione fra i tanti Auror, farlo con l’ex studente di Serpeverde sarebbe stata un’impresa più che ardua.” La frase è irrisolta, poiché la preposizione ipotetica non è sostenuta da un verbo principale. Avresti dovuto scrivere qualcosa come: “Se far entrare nella zucca di Ron le motivazioni che lo avevano spinto a scegliere Hermione fra i tanti Auror era stato difficile/complicato”. In questo modo è possibile utilizzare la comparativa seguente.
“[…] i segni evidenti dell’incendio dal quale erano scampati.” Il verbo scampare è sorretto dalla preposizione a, per cui al quale erano scampati. Se invece si utilizzare il verbo scappare – corretto nel contesto di cui scrivi – allora si può lasciare dal.
“[…] aveva accompagnato papà a comprare la vernice per la staccionata.” Papà è un termine di carattere colloquiale, che viene impiegato durante una parte dialogata. In questo senso, sarebbe sempre meglio utilizzare il padre.
“[…] che ne avesse estratto una bacchetta – molto probabilmente aveva intenzione di usare il camino come ingresso per i Mangiamorte – balzò in avanti per premerle contro la punta della bacchetta.” Bacchetta, escludendo l’inciso, viene ripetuto due volte, nella seconda può essere sostituito con la punta della propria, dato che si fa sempre riferimento allo stesso sostantivo.
“[…] trattenere una ristata scomposta […]” Risata, errore di battitura.
“[…] «”Chi vuole nascondere la verità non ha che da esprimerla apertamente […]” I primi apici sono storti, vanno rivolti verso la parola.
“[…] un primo mento di soddisfazione personale […]” Momento, errore di distrazione.
“[…] che filtrava dalla attraverso le tende schiuse […]” O dalle tende schiuse, oppure attraverso le tende schiuse.
“[…] ma se non fossero giunti i soccorsi erano spacciati […]” V’è un errore nella consecutio temporum, la concordanza sarebbe sarebbero stati spacciati.
“[…] già tentato più volte di Smaterializzarsi […]” In questo caso la S maiuscola è superflua.
“Sorreggendo Hermione si lasciarono […]” In questo caso, essendo che il soggetto sottinteso è Draco perché sorregge Hermione, la principale dovrebbe essere si lasciò.
“[…] la lotta che si stava consumano dentro di lei […]” Consumando, errore di battitura/distrazione.
Per quanto riguarda lo stile, hai utilizzato perfettamente la punteggiatura e l’utilizzo di coordinate, che rendono i capitoli semplici da leggere e non appesantiscono la lettura. Non è uno stile particolarmente ricercato, utilizzi vocaboli di facile comprensione e tuttavia s’evidenzia una più che ponderata scelta tra concept narrativo e sequenze dialogate che ho trovato davvero molto ben fatta. Brava. L’unica accortezza, se proprio si vuole essere pignoli, sarebbe l’ideale che i pensieri di Hermione li “sottolineassi” narrativamente, per esempio usando un carattere corsivo, in modo da renderli ben evidenti e staccati dal resto dell’arco narrativo.
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Draco, personalmente, l’ho davvero adorato. Credo che, nonostante il suo repentino cambio di pensiero sui Babbani, sia in realtà molto IC: se una cosa del genere fosse accaduta sul serio, probabilmente lui avrebbe reagito in questo. Draco è un personaggio dal passato ricolmo di rimorsi e rimpianti, tuttavia mi è piaciuto il fatto che tu l’abbia delineato con ancora tutte le sue caratteristiche emotive e psicologiche più convenzionali: un giovane uomo che, nonostante quello che ha passato, risulta ancora permeato da un alone di presunzione e arroganza che lo rendono un fiero Malfoy, salvo poi “smussare” quel lato di sé grazie alla presenza di Hermione, comprendendo finalmente che aprirsi a nuovi orizzonti, nuovi mondi per così dire, non è poi tanto male. “Hagrid come tutore di mio figlio? E cosa dovrebbe insegnargli? A tagliare legna? Oh, andiamo Potter, è ridicolo!” Questa è – per dirne una – una delle frasi più calzanti che ho trovato: Draco sembra proprio di avercelo davanti, con quella sua smorfia di disgusto mista a contrarietà ch’è tipica della sua natura sbeffeggiatrice e sarcastica, per non parlare della scena in cui fa esplodere la tv, l’ho trovata davvero geniale. In pratica, nella stragrande maggioranza delle scene con Draco, ho riso come una scema per mezz’ora.
Draco, tuttavia, mostra anche un aspetto più mite e apprezzabile, come quando aiuta il padre di Hermione con la staccionata. Di per sé è una scena semplice e poco d’effetto, tuttavia cela in sé una straordinaria efficienza narrativa, oltre che introspettiva: Draco sta mutando, sta cambiando, ma non lo fa per qualcuno, come banalmente si potrebbe pensare. Lo fa perché, nella sua mente ostacolata dai pensieri del padre Lucius, non ha mai pensato che il mondo dei Babbani potesse essere così affascinante, così assurdo nella sua semplicità, per cui appare come un bambino sorpreso di trovarsi di fronte ad un aeroplano o ad una televisione. Per non parlare di quando siede sulla poltrona con Hermione, poi con suo padre, bevendo dell’alcol che non è assolutamente in grado di reggere. Inutile dire che l’ho trovato tenerissimo. Mi sarebbe sicuramente piaciuto che trattassi la storia più dal suo punto di vista, soprattutto per lo sviluppo dei suoi sentimenti per Hermione, ma ciononostante sono contentissima anche così.
Parliamo di Hermione: mi è piaciuta, ma meno rispetto a Draco. Reca sempre la corretta immagine di sé e della perfetta studiosa, che sa sempre cosa fare e quando farlo. Tuttavia, da un certo punto di vista, l’ho trovata un filino OOC, ma passo subito a spiegarti perché. È una protagonista di tutti i libri, è una maga eccezionale e ama alla follia Ron ed Harry a prescindere da tutto. È una mia percezione della cosa, sia ben chiaro, ma ritengo che, qualora lei e Ron davvero finissero per separarsi, lei non avrebbe comunque quell’atteggiamento così altamente stizzito. Insomma, stiamo parlando, prima che di suo marito, di una persona che gli è stata accanto per tutta la vita, dalla quale ha avuto due figli, per cui mi sembra un po’ fuori luogo l’idea che possa manifestare un disprezzo simile, e credo che anche con Draco sarebbe più discreta. Tuttavia, non posso dire di non aver apprezzato anche lei, che sembra quasi di consistenza plastica: me la immagino mentre alza in continuazione gli occhi al cielo per colpa di Draco, la sua preoccupazione nei confronti degli adorati genitori, la lucidità che manifesta fino all’ultimo, quando poi vede finalmente Harry arrivare in loro soccorso. Fredda, dotata d’un eccezionale raziocinio e consapevole di ogni cosa che fa, questa parte l’ho decisamente trovata IC.
Che altro dire? Sei stata davvero brava.
Originalità: 9/10
Le Draco x Hermione sono un rischio enorme. Non saprei dire come mai, ma probabilmente l’idea di due personaggi che nella realtà si odiano a morte sembra attirare la stragrande maggioranza di fan e scrittori. Sono contenta di aver letto una storia comunque diversa dalle altre, sia per le tematiche trattate sia per il rapporto tra questi due. Il fatto che il finale rimanga piuttosto aperto mi ha lasciata piacevolmente sorpresa – ad esserti onesta odio i finali aperti, ma in questa storia l’ho trovato particolarmente d’effetto.
Hermione e Draco non mettono affatto in luce i propri sentimenti, perché non ne hanno bisogno. Si lasciano condurre dal qui ed ora, senza farsi più tanti problemi, ognuno consapevole della propria crescita e del proprio cambiamento: Draco ha imparato dal mondo dei Babbani cose nuove, è riuscito di nuovo a sorprendersi per qualcosa, ha imparato forse anche il fascino e il calore di una normale famiglia, comprendendo che si può vivere anche senza magia; Hermione, invece, ha imparato da Draco ad essere meno tesa, a godersi gli attimi, a comprendere che nella vita la teoria non può essere sempre tutto e più di questo ha imparato che cogliere l’attimo non è qualcosa di sbagliato e da demonizzare, ma solo una delle tante opportunità che la vita concede.
Le loro vite, per quanto insanabilmente diverse, si sono scontrate, facendo capire ad entrambi le varie sfumature che la vita può offrire quando decide d’unire due destini – perdonami la considerazione un po’ troppo poetica.
Mi è piaciuta moltissimo, brava anche qui.
Utilizzo del pacchetto: Prompt 2/5 + Frase 5/5
Mannaggia al prompt, mannaggia! Allora, il prompt non l’ho evidenziato particolarmente all’interno della storia, ma sono tuttavia riuscita ad evincere il suo ruolo all’interno soprattutto del dialogo di Hermione: “Ho pensato che accettando di darti protezione ti avrei inferto una lezione di vita, insegnandoti la correttezza, l’onestà e l’integrità morale che mi contraddistingue dai Purosangue come te”, credo che in questa frase ci sia una massiccia presenza che la lega al prompt, il quale tuttavia non si evince in tutto il racconto.
La citazione, al contrario, l’ho adorata davvero. Non solo perché è inserita perfettamente all’interno della vicenda, ma perché a dirla è proprio l’ultima persona che ti aspetteresti, il nostro amatissimo Draco. Ammetto di essere stata sorpresissima della cosa, perché non me lo sarei aspettato neanche fra mille anni che fosse proprio lui il citazionista. Mi aspettavo che fosse decisamente la saccente Hermione ad esprimerla, ed invece colpo di scena. Davvero un incanto, poi, il contesto in cui è inserita: esprime radicalmente il paradosso della situazione, Hermione e Draco seduti sulle poltrone davanti ad un fuoco, una scena che si fa fatica ad immaginare, così paradossale che anche se dicessero la verità non verrebbero creduti. Scena perfetta, citazione perfetta, bravissima.
Gradimento personale: 5/5
Io questa storia l’ho adorata. Sono una grande amante della coppia Draco x Hermione, tuttavia a lungo andare mi sono ritrovata ad annoiarmi, perché veramente le fanfiction su di loro le ho sempre trovate tutte uguali. Tu hai scritto davvero qualcosa di diverso, di potente e originale, pur non discostandoti di molto da altre storie, che tuttavia ritengo più banali e non degne di nota.
Questa storia possiede un quid in più, un fascino che parte proprio dalla figura di Draco, dal suo drastico mutare, rendendocelo davvero perfetto: ansia, rimorso, paura, sarcasmo, ironia pungente, dolcezza, tenerezza e incapacità di resistere al whiskey. Cioè, come non si può non amare il tuo Draco?
Storia stupenda, l’ho amata un sacco. Bravissima.
Totale: 42.8/50 |