Recensioni per
L'incrocio
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
21/03/21, ore 00:43

Ciao, cara! Perdona, ancora una volta, il mostruoso ritardo e l’ora con la quale mi accingo a recensire, ma purtroppo sono riuscita solo adesso a ritagliarmi un po’ di tempo per gustarmi questa tua perla e per poterla recensire. Ti chiedo già scusa per la riga di c*zzate che, probabilmente, scriverò: a quest’ora il mio cervello ha seria difficoltà a lavorare come dovrebbe XD...
Non so se te ne avevo già parlato, ma ho vaghi ricordi su Naruto - l’ho seguito perlopiù da ragazzina, senza mai soffermarmi troppo sui fitti intrecci della trama. Ovviamente non escludo di poter riguardare l’anime con maggiore attenzione in un futuro prossimo.
Ciononostante ho apprezzato moltissimo questo capitolo, con questi suoi risvolti amari e tristi. Qui troviamo un Sasuke crudele, calcolatore, che ha deciso di approfittare dei sentimenti di Sakura per mero interesse personale. Non ti nascondo che mi ha scaturito una tristezza palpabile, opprimente... questo soprattutto grazie al tuo modo di scrivere lineare ma incisivo, tanto articolato quanto bello, capace di trasmettere chiaramente quanto stanno vivendo e pensando i personaggi. L’amore che prova Sakura per Sasuke è inesorabile, offuscato dalla sua intensità ed irrazionale. È disposta a tutto, persino a sacrificare se stessa, pur di restargli accanto. È una fioca speranza la sua, minacciata dalle tenebre che aleggiano nella mente del ragazzo, che cerca di emergere, di splendere nonostante la consapevolezza di non essere ricambiata. Nonostante il suo sentimento sia destinato ad un’unica e sola direzione.
Sasuke - come aspettarsi diversamente, in fondo - non manca d’occasione per mostrare l’apatia che ha nei confronti di tutto ciò che lo circonda, esprimendo quanto la sua mente sia oramai del tutto compromessa dal richiamo alla guerra, dalla sete di potere e da quell’oscurità che si è mescolata con la profondità della sua persona. In maniera indissolubile, inarrestabile. Ne è perfettamente cosciente, ma non gli interessa porre rimedio. Rimane fermo, irremovibile e convinto delle proprie idee, ambendo - come di consueto - ai suoi scopi. Ignora beatamente il dolore che causa a chi lo circonda, calpestandone l’amore che gli riservano e non curandosene. È un’anima corrotta, sperduta ed irrecuperabile la sua. E, giunti alla fine, ne dà un’ulteriore prova, abbandonando la casa che condivide con Sakura, per ritornare sui suoi passi e rispondere a quel richiamo tacito nel suo subconscio. Gli batte piano in petto, così da sempre e per sempre.
Decisamente non vedo l’ora di leggere la seconda parte di questa storia - possibilmente ad un orario decente XD.
Ti faccio, ancora una volta, i miei complimenti: la tua prosa è struggente, spietata e drammatica. Leggere quel che scrivi è un piacere per gli occhi e per il cuore.

A presto,
Kseniya

Recensore Master
05/12/20, ore 22:02

Buonasera cara, che bello tornare qui da te e ritrovare il fandom di Naruto, già sto saltando di gioia sappilo! Parto innanzitutto con due precisazioni:
1. Sono una multishipper appassionatissima, ma la SasuNaru è tra le mie OTP assolute.
2. Ho sempre trovato poco senso logico nel finale di Naruto da parte di Kishimoto, come se le coppie fossero raffazzonate, sistemate all’ultimo per poter dare una continuazione. Detto questo, ho letto con un certo tipo di occhi questo primo capitolo, e non hai idea di quanto mi abbia soddisfatto quello che ho trovato. La tua versione dei fatti è decisamente in linea con ciò che penso e che credo: scavi nella profondità emotiva di Sasuke mostrandoci come e cosa sia successo, ma senza giudicare. La sua pacatezza nel rivolgere quella richiesta ormai insperata – e teoricamente inarrivabile agli occhi di Sakura – mi fa capire come abbia deciso di sacrificare sé e la sua emotività non tanto per il bene di Konoha, ma per colui che la rappresenta agli occhi del mondo. Lo ha fatto per Naruto, diciamocelo, ed è chiaro come il cielo di un pomeriggio estivo. Lo sa lui, lo so io, lo sa persino Sakura che dopo tutti quegli anni passati a lottare con i fatti, ha ceduto: il suo atteggiamento passivo e rassegnato mi ha lasciata MEH, ti dico la verità, come si fosse arresa a pensare “ti sono utile, quindi va bene lo stesso.” MEH nel senso buono, perché sarebbe l’unica cosa di fatto che avrebbe permesso a quei due di stare assieme in modo più o meno equilibrato.
La tua interpretazione di come sono avvenute le cose tra le due coppie canoniche mi piace infinitamente: Sasuke sappiamo che manco si presenta al matrimonio di Naruto, e quest’ultimo invece mi fa morire… morire di dispiacere quando vedo che sorride con le labbra ma non con il cuore all’unione dei due amici di una vita. I due sono legati indissolubilmente, e al ritorno dell’Uchiha in patria, il risultato è che guarda sua moglie incinta, accarezza la sua figura e la sua anima in modo indifferente, per poi mollare richiamato da qualcun altro. Naruto.
Solo Naruto.
Solo e soltanto lui. Ed è palese, e già fa male e bene al cuore tutto questo. Dovevano avere un destino diverso secondo me, ma se così riescono a mantenere linda la reputazione del Nanadaime e del clan attuale Uchiha (di cui rappresentante uno più la moglie) non c’è altro da fare. Il sacrificio è sacrificio, e gli shinobi questa cosa la imparano da subito. Come ex Nukenin a Sasuke è andata pure bene, visto che sarebbe dovuto morire per mano della giustizia della Terra del Fuoco, e che dire, ma quanto è bello vederli soffrire così internamente, anche se da fuori non sembra?
Ho sempre visto il loro rapporto strettissimo, unico, travagliato, enemy to lover all’ennesima potenza, e qui sei oltre, hai scavato in quello spazio ipotetico tra la conclusione della guerra e la posizione di Hokage di Naruto (di fatto quello che Kishi ha completamente dimenticato di mettere) e non vedo l’ora di vedere come evolve la faccenda, perché prevedo angst a badilate sulle gengive e io amo questo genere di angst.
L’introspezione è di alto livello così come la caratterizzazione dei personaggi, perfettamente IC in ogni contesto ed emozione presente; la storia è scritta piacevolmente perfetta, più che coerente e corretta in ogni sua parte, l’ambientazione ed il contesto sono chiari e riconoscibilissimi, e niente. La amo.
Enormemente.
La amo.
E devo sapere, perché io questi due zucconi li adoro assieme dalle prime interazioni con il manga originale, e poi con l’anime. Grazie per questa bellissima storia, non vedo l’ora di leggere come finisce! Alla prossima, buonanotte e buona ispirazione! :3

Recensore Master
04/09/20, ore 13:17

Ciao Camus!
Perdona l'immenso ritardo, ma sono qui per la terza recensione premio per il contest degli haiku.
Io amo alla follia la coppia Naruto/Sasuke, oramai lo sai meglio di me, quindi questa storia l'ho proprio letta tutta d'un fiato! E neanche a dirlo mi è piaciuta veramente moltissimo.
Innanzitutto, ode alla caratterizzazione dei personaggi. So che te lo ripeto spesso, ma davvero hai una maniera di tratteggiarli strepitosa, realistica, profonda. L'introspezione è il tuo punto forte, e questo permette al lettore di addentrarsi davvero nel 'kokoro' di ogni singolo personaggio di cui parli, in più hai un modo di scrivere che ti permette di creare immagini molto evocative e toccanti. Nel senso, ogni parola che scegli stilla sensibilità da tutti i pori, è come se davvero spianassi una strada per entrare proprio nell'immediato nei personaggi, per comprenderli. Studi sempre il loro animo sotto ogni aspetto, creando però delle storie davvero coinvolgenti e dinamiche nonostante ti stia principalmente soffermando sui loro pensieri e sui loro sentimenti. Per me il genere introspettivo è il più difficile da scrivere, mi viene complicato addentrarmi in primis nella mente dei personaggi di cui parlo, e in secondo luogo riportarne le emozioni in maniera chiara ed efficace è ancor più complicato, ma tu ci riesci con una semplicità davvero disarmante. Cioè, questi sono davvero personaggi tuoi, ed è una meraviglia leggere queste storie.
Poi, ho adorato la spiegazione che hai tessuto intorno al matrimonio fra Sasuke e Sakura, nello specifico ho amato la reazione di quest'ultima, mi è sembrata davvero realistica e super canonica. Ho apprezzato tanto i dialoghi, lo stile è qualcosa di EPICO, cioè io ora inizio a studiarti perché davvero sei troppo brava, utilizzi termini fantastici, sei ricercata ma al contempo molto scorrevole ed efficace e riesci a rendere le emozioni in maniera vivida ma anche in maniera molto sensibile e quasi 'soffice', come se qualcuno stesse soffiando le bolle di sapone!! Non so, mi piace proprio tanto il tuo modo di narrare.
Poi, ho adorato il finale. La scena in cui poggiano la fronte è stata TROPPO per la mia anima e niente il tempo in quell'istante si è assolutamente fermato.
Insomma, una mini-long di due capitoli che ho davvero adorato e che ho letteralmente divorato, proprio perché sei stata in grado di creare riflessioni dense e d'impatto riuscendo a coinvolgere pienamente il lettore, e ti ringrazio davvero per questa caratterizzazione che è sul serio perfetta, sicuramente le storie che hai scritto sono fra le mie preferite in assoluto sul fandom di naruto!!
Ancora complimenti, spero che tornerai presto con altro! Un abbraccio, spero che tu stia bene! <3

Recensore Master
28/05/20, ore 00:18

Eccomi qui, molto curiosa di ciò che avrei trovato in questi lidi e con questi personaggi. Posso permettermi di dire che hai fatto molto bene a consigliarmi questa storia, perché sono proprio queste, queste, le rielaborazioni canoniche che più di tutte amo e per le quali considero piacevole la lettura delle fanfic.
Lo stile che hai è superbo, evocativo e accattivante. Sembra veramente di essere trasportati in un altro mondo, anche quando ti limiti ad accettarne le caratteristiche. Pare di vederlo là, davanti a te, disegnato dalla penna di Masashi Kishimoto in persona. Anche i dettagli del Villaggio della Foglia sono nitidi e visibili, bellissimi, quasi sovrannaturali nella loro quotidianità.
Soprattutto, il tuo talento atmosferico si manifesta nella maniera con cui tratteggi e accenni il… come posso dirlo, mood, diciamo così dei personaggi e del mondo che li circonda. C’è stata una guerra, un sacco è stato perso e nessuno vuole più ripassarci. Ecco che si vogliono costruire legami, radici, e nemmeno Sasuke il loner edgy per eccellenza ha intenzione di sfuggirli, nonostante i suoi tentativi di non lasciarsi ammaliare dal loro fascino.
C’è anche un senso di serietà, di evoluzione nel modo con cui si comportano i nostri eroi. Chiami Naruto “futuro Hokage” e ci credo, ha la dolcezza e la semplicità dell’amico e allo stesso tempo l’autorevolezza e la maturità del capo, della persona che ha superato un arco e ha capito un sacco di cose sulla vita e sui rapporti umani. Parla con sulle spalle il villaggio, e questa è un’altra cosa che pare di avere davanti a sé. Eppure la sua prospettiva diventa discordante rispetto a quella di Sasuke, che sembra vivere in un altro mondo. Un mondo che è un puzzle scomposto, i cui frammenti non si legano l’uno all’altro. Persino Sakura non è la Sakura che certamente aveva in mente. Mi ricordo di quanto secoli fa ho letto Niente Che Possa Piacerti, e porca miseria se sono contenta di rivedere la “nuova Sakura” di tua creazione. L’avevo amata, e quell’allenamento deve essere certamente andato a buon fine.
Potremmo formare un club, il club Prendiamo Punti Di Trama Sessisti Da Anime/Manga Famosi E Rovesciamo Il Canon A Testa All’ingiù.
Mio dio, sono così curiosa di sapere come finirà. Sembra di vedere un’evoluzione autentica dei personaggi, un superamento di uno stadio, un passo avanti credibile verso l’età matura, oltre che verso il realismo.
E io adoro le fanfiction così, per me è come un pane buono di cui non mi stancherei mai
Quindi un abbraccio enorme e mille meritatissimi complimenti, perché qualcosa del genere è sempre il benvenuto.
Lady R

Recensore Master
27/05/20, ore 23:59

Carissima Camus,
lo sai, è sempre un piacere tornare da te, sarà perché come sai amo il tuo stile, sarà che le tue introspezioni rispecchiano il mio modo di vederle e dunque di ricercarle in una storia, ma io ti leggo e mi perdo in mezzo alle tue parole, alla tua poetica. Potrei quasi annegarci dentro, sarebbe dolcissimo.

Le cose sono cambiate. Konoha è cambiato, sta evolvendo, sta mutando e con lei anche i suoi abitanti, tutti, nessuno escluso. Chi è cresciuto ha fatto scelte e il tempo, da quel dì in cui Naruto e Sasuke si sono fatti la guerra senza mai smettere però di cercarsi, sembra passata un'eternità. Parli di loro come se avessero cento vite sulle spalle, e non è forse così?
La cosa che più amo di questa storia, e che ho già riscontrato nello scorso capitolo, è la malinconia data da un momento di stallo e pace come questo. Le battaglie erano fremiti nella carne, vibrazioni nell'anima, persino il cercarsi e combattere, per loro, era uno stimolo e ora... ora che le cose sono cambiate con loro, rimane la statica vita di due persone che, inesorabilmente, continuano inevitabilmente a cercarsi.
Le parole di Naruto sono un luuuuuuuungo girotondo intorno ad un unico concetto. Non è bravo a spiegarsi, ma forse stavolta è solo difficile farlo, perché un argomento del genere se palesato così, nudo e crudo, quasi non sembra nemmeno reale. E poi è difficile.
Lui si è sposato, Sasuke pure e aspetta un figlio da Sakura; nell'ideale dell'abitante medio della terra, con ancora una cultura familiare troppo ristretta scritta nel DNA, è quasi una vita perfetta. Ma come vivi qualcosa che è solo una facciata, mentre la persona che hai davanti, che ti agita dentro cose che nemmeno sai definire – perché finiresti per banalizzarle, è l'unica che vuoi accanto, con cui vuoi guardare quell'orizzonte, quella stessa direzione che implica un futuro da costruirsi senza vacillare. Solo insieme.
Sasuke, poi, è l'eterno fuggiasco. Cerca di fuggire col corpo e con le parole, ma con la testa è sempre lì, anche quando Naruto non c'è, il pensiero è sempre su di lui: logorante, distruttivo, fa bene e male allo stesso tempo. Dilania e risana, e arde. E le parole di Naruto non sono altro che tutto questo palesato a parole, indelebili, che definiscono cosa sono, o almeno ci prova, perché è impossibile dare a quel sentimento una definizione che non lo banalizzi. C'è stata troppa sofferenza , in passato. Troppo rincorrersi per definirlo solo un legame profondo, intenso. È ancora troppo poco.
E, come è successo tempo prima, le rinunce sono parte della loro esistenza. E questo si ripeterà sempre, perché il continuo rincorrersi e l'ambizione di farsi trovare, pur fuggendo è la loro condanna, rovina e modo di dimostrarsi pari. Come li rendi tu e come sono. Ed è un piacere trovare uno studio simile di questi due personaggi così complessi, che non banalizzi, ma che analizzi fino al profondo del loro animo nero.
Complimenti e alla prossima, per affogare di nuovo tra le tue righe ♥
Miry

Recensore Master
26/05/20, ore 11:28

Ciao!
Avevo già letto il primo capitolo quindi mi fa veramente piacere poter conoscere il seguito, e questa volta vorrei iniziare con una frase che mi ha veramente colpita, in ogni tuo scritto c'è una riflessione, un accorgimento che cattura l'attenzione e che secondo me racchiude il senso di quello che avevi intenzione di scrivere in tutta la trama riportata, questa frase è:
'è risaputo che le volpi tendono ad affezionarsi alla propria tana. Non come i serpenti, che sguisciano via dal nido alla minima fonte di disturbo' con questa frase credo tu abbia riassunto l'emblema delle loro differenze, è spettacolare, anche se ti devo chiedere se il termine sguisciano sia stato scritto appositamente così, non è sgusciano?
Al di là di questo, partiamo dall'inizio.
Mi piace che come prima impostazione ci sia questo bell'edificio, lo hai descritto talmente bene che lo avevo davanti agli occhi, come se lo avessi disegnato.
Questa storia è stata veramente bellissima specie questo capitolo, ti devo fare i miei complimenti per la poesia e per la profondità che hai dato ai personaggi e alla loro introspezione.
Hai messo perfettamente in risalto sia il loro ideale di vita differente che complementare, mi hai proprio dato l'impressione che i due si amino in un modo tutto loro, ma che per ovviare a questo piccolo particolare rimasto da sempre e per sempre nei meandri delle loro menti e dei loro cuori, si siano invano separati e anche sposati, ma alla fine il sentiero del filo rosso che l lega è sempre lì a ricordare loro che non si separeranno mai veramente, e Naruto sembra molto più predisposto di Sasuke ad accettare tutto ciò, ad inglobarlo, e a cercare soprattutto di trasmetterglielo, e il discorso che hai messo su per analizzare e riportare questo concetto meraviglioso, fa venire veramente i brividi, e mi ha fatto commuovere, perché sono parole che arrivano dritte dritte dove le mani non possono, neanche dove sono mai arrivati i loro pugni, che nel corso del tempo oltre a infondere dolore, hanno caratterizzato il loro legame ormai inestinguibile, e poi mi piace tantissimo il loro rapporto e la loro interazione, sei stata davvero bravissima.
A presto!

Recensore Master
25/05/20, ore 13:59

Buongiorno mia cara! Com'è che le tue storie mi sembrano sempre finire troppo presto? T-T
Comunque, sai cosa è saltato ai miei occhi in questo lunedì mattina, strappandomi una risata? L'utilizzo di sguisciare, che sento così tanto paesano, che mi ricorda di quando con amici fuori sede in ospedale durante i tirocini mi ritrovavo a dover spiegare loro che cosa una vecchina intendesse con "Nini, ho un mal di vita...", che mi ricorda una vita diversa.
Ma veniamo a Sasuke, a Naruto e al riprendere a vivere a Konoha, dove ogni angolo di strada, ogni scorcio ricorda attimi appartenenti a quella che sembra una vita diversa, una vita vissuta in un altro universo.
Una vita lontana in cui le cose erano diverse, in cui lui e Naruto erano diversi.
Eppure ci sono cose che non cambiano mai, anche se Sasuke non è forse la persona più adatta a cogliere quell'essere statiche. Il cercare rifugio sulle teste degli hokage, per esempio. Oppure essere così tanto Naruto da costringere una persona come Sasuke (genio della fuga) a restare, a prestare attenzione, ad ascoltare.
Le cose sono in linea generale cambiate, è vero, ma ci sono delle cose più piccole che potrebbero apparire delle sciocchezze e che invece sono rimaste uguali a tanto tempo prima. Come loro due, tenuti insieme da qualcosa che non sanno/non hanno il coraggio di capire, di guardare davvero.
Quella di Naruto è forse una delle dichiarazioni d'amore più impacciate e confuse che ci possano essere e capisco anche che possa non essere compresa (io stessa, tanto tempo fa, fuori dall'ospedale delle Scotte, ho avuto una conversazione simile, fatta di balbettii e ammissioni che potevano essere lette anche semplicemente sotto la luce dell'amicizia), ma Sasuke, anche se non lo dice, ha capito perfettamente che cosa intende l'amico.
Lo sai, apprezzo tanto il tuo modo romantico e d'altri tempi di scrivere, il modo gentile con cui tratti questioni spinose mettendoci anche un po' di allegria e comicità. Mi è piaciuto soprattutto, in questo caso, il riprendere anche le parole di Sakura, riportarle non solo nei pensieri di Sasuke ma anche nelle parole di Naruto. Per me è un po' un completarsi, un continuare ad essere una squadra, con tutto quello - sacrifici compresi - che essere una squadra comporta.
«Sarà una strada di doveri e rinunce, la nostra» sussurrò, volgendo appena il viso verso il camerata.
Questa frase poi, è stata la mia preferita in assoluto, quella che mi ha fatto stringere il cuore e sfuggire una lacrimuccia.
Spero di leggere ancora, al più presto, qualcosa di tuo perchè ogni volta mi regali una marea di emozioni che non riesco ad arginare.
Un bacio, la tua affezionata L.

P.s: emozioni una dopo l'altra quelle che mi regala la visione di Shippuden. T-T

Recensore Master
25/05/20, ore 00:16

Cara Camus,
questo capitolo è delicato e intenso e l’ho amato. E poi c’è una citazione a Faber che mi ha stretto il cuore e che amo intensamente (ti piace vincere facile, con me!), ma la cosa che ho adorato di più è stato questo approccio critico ai costumi di Konoha che hai voluto sottolineare e su cui hai basato la minilong. Sono degli headcanon che non appaiono troppo fantasiosi, ma sono coerenti con alcune tipologie di culture, compresa, tra le tante, la mentalità italiana del ventennio, dove un uomo non sposato aveva problemi nel far carriera ed era visto come un outsider rispetto al resto della comunità. Promuovere la famiglia tradizionale significa fare in modo che vi sia una popolazione più numerosa possibile perché più siamo meglio è, più siamo maggiori possibilità abbiamo di sopravvivere. Ecco allora che per Sasuke e per Naruto sposarsi è indispensabile per mantenere l’ordine e per dare l’idea di contribuire a rendere grande Konoha. Hai spiegato molto bene anche la questione delle radici. È opportuno che i matrimoni siano fertili perché un uomo che mette radici in un luogo ha qualcosa da perdere. Certo, Sasuke non prova nulla per la cosa che è dentro Sakura e che per ora è all’incirca un fagiolo, ma quando gli strillerà tra le braccia probabilmente lo amerà o si sentirà in dovere di proteggerlo e così Naruto.

L’altro elemento di grande realismo che vale la pena menzionare è la questione Sakura e Hinata. Si lascia presagire che Naruto si sia sposato per rendersi appetibile come futuro Hokage con la ragazza di sempre e lo stesso ha fatto Sasuke, seguendo la scia dell’amico di sempre. Giocoforza la sua scelta doveva ricadere su una Sakura che pur accettando il compromesso di sposare un uomo innamorato di un altro, lo fa con grande dignità e consapevolezza. Non dice qualcosa di orribile come impareremo ad amarci, ma prende atto della necessità di Sasuke di sposarla e avendo fatto di tutto per compiacerlo, sceglie di aiutarlo anche questa volta. Di più, è lei che gli svela l’altare, che gli rivela come lui abbia sempre amato Naruto. Uchiha, con tutti gli evidenti difetti, pur non amandola di un amore passionale e romantico, le vuole bene. Hai descritto quelle intricate situazioni di vita in cui le persone rimangono incastrate fin troppo spesso e lo hai fatto con una delicatezza davvero estrema e coinvolgente che non può non colpire. Complimenti vivissimi, è proprio bella.
Un caro saluto e buonanotte/buongiorno,
Shilyss ^^

Recensore Master
24/05/20, ore 14:07

Ciao, mi spiace davvero molto che la storia sia già conclusa, avrei voluto che durasse di più e vedesse un proseguo dei nostri due amati testoni.
A parte questo però mi è piaciuta molto.
Entrambi i personaggi sono caratterizzati benissimo.
Naruto dice di non essere bravo a fare dei grossi discorsi, ma alla fine le sue parole arrivano dritte e chiare alla persona interessata e anche questa volta è stato così per Sasuke colpito nel profondo.
Alla fine le parole dette da Sakura si sono ritrovate vere e riprodotte anche dal biondo e per questo forse fanno ancora più effetto.
Sono sicura che insieme faranno grandi cose per Konoha e per il mondo ninja.
E poi il loro accenno più marcato ovviamente è sempre super gradito da me amante della coppia.
Complimenti davvero per la storia e spero di leggere presto altro di tuo su di loro.
Alla prossima, kiss

Recensore Master
20/05/20, ore 20:57

Eccomi qui per lo scambio a catena!
Ho ripreso a leggere fan fiction di Naruto recentemente, quindi sto approfittando del maggior numero di scambi possibili per trovare le migliori sul mercato.
Questa ha un inizio molto promettente, merito soprattutto di uno stile di scrittura ben articolato, pulito e che lascia trasparire perfettamente la profondità caratteriale dei vari personaggi. In particolare Sasuke, vero protagonista di questa introduzione, la cui vita sentimentale viene rappresentata in maniera molto più cinica rispetto e cupa rispetto al finale mostratici nel manga e nell'anime.
Apparentemente, il matrimonio tra lui e Sakura sembra quasi un ingaggio combinato, una relazione vissuta sotto costrizione e il cui unico scopo è quello di andare a vantaggio di Naruto.
Un po' mi dispiace, poichè Boruto mi ha iniziato a far affezionare alla coppia Sasuke x Sakura, ma suppongo che tu abbia altri piani che l'ultimo degli Uchiah.
Terrò d'occhio la fic per vedere dove hai intenzione di andare a parare, anche se ho qualche sospetto.

Recensore Master
15/05/20, ore 18:13

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena.
Ho apprezzato moltissimo sia il tuo stile, molto limpido, pulito, scorrevole e ben misurato, e la cura hai avuto sia nell'introspezione di Sasuke.
Ma partendo dall'inizio, ti dico subito che la descrizione che hai scritto mi ha fatta anche immergere nella storia, nel contesto e nell'ambientazione, mi sono improvvisamente trovata in un posto rilassante, un villaggio tranquillo e immerso nella natura. Esattamente, come hai scritto tu, mi sono trovata nel bel mezzo di una stagione dolcissima e piacevole e amo quando le storie cominciano con una descrizione iniziale dell'ambiente che mi catapulta immediatamente nella fic.
Ma anche la cura che hai avuto nella caratterizzazione di Sasuke mi è piaciuta parecchio. Io di Naruto ho visto solo qualche episodio iniziale (ma ho imparato alcune cose da mio fratello che ne va matto) ma probabilmente il suo personaggio è il migliore della storia (mi sono ripromessa di leggere il manga) e l'ho sempre shippato molto con Sakura.
Nella tua fic e nelle note finali ho capito il tuo punto di vista, e anche se non ho seguito il resto della storia del manga ho capito che hai reso Sasuke in maniera a dir poco perfetta con le sue introspezioni.
Ho amato la frase che rivolge a Sakura e il modo in cui Sakura gli risponde con la citazione del pacchetto. E ora mi domando cosa accadrà e come evolverà la storia visto che Sakura è incinta.
Anche Sakura e la descrizione che ne hai fatto mi sono piaciute molto e me l'hanno ricordata nelle poche puntate che ho visto, quindi si, per me sono entrambi molto IC.
Poi un'altra frase che ho adorato è quella in cui Sakura dice che lo ha sempre guardato di schiena perché lui pensava a Naruto. Non è fatto per l'amore ma per altro, la sua personalità mi piace moltissimo. Ma anche Sakura.. Mi sono piaciute moltissimo le sue parole.
Ti faccio i miei complimenti per tutto quanto, essendo una storia a più capitoli già questo inizio è stato ottimo e accattivante.
Un saluto!

Recensore Master
15/05/20, ore 11:37

Ciao!
Posso iniziare col segnalarti la frase che mi ha colpita di più? In questo caso, mi è piaciuto tutto, ma vado in ordine, iniziando col dirti che quando ho letto delle tende che 'danzavano sui vetri come fantasmi evanescenti nella notte blu' mi sono venuti i brividi, secondo me è un'immagine bellissima perché da un mix di emozioni, dipende dal contesto, può essere sia inquietante, specialmente appunto di notte e quindi mettere paura, ma credo che nella situazione in cui hai messo Sasuke sia più una cosa che rispecchiando il suo animo specie in quel momento gli infonda una specie di calma, come se ne fosse affascinato, io per esempio lo sarei.
Adesso ti parlo innanzitutto della struttura della FF. Adoro tantissimo quando una storia inizia con l'ambientazione naturale, e in più credo che tu abbia la capacità di portare il lettore all'interno del luogo che hai scelto, perché -e questo vale anche per la trama in generale e come l'hai composta- usi dei termini e degli accostamenti veramente bellissimi e troppo azzeccati tra loro, quindi ti faccio sinceramente i complimenti.
Hai riportato un'introspezione pazzesca di Sasuke e anche di Sakura, e mi piace questo gioco tra passato e presente, e anche come lo hai giostrato inserendolo nel racconto.
Veramente bellissimo.
A presto!

Recensore Junior
14/05/20, ore 22:26

5° CLASSIFICATO - L’INCROCIO di Pain au chocolat

Titolo: 4/5
Titolo molto evocativo, che si riaffaccia benissimo anche ai titoli di ciascun capitolo: il vicolo cieco e le strade parallele, che riprendono anche in parte l’idea di “direzionalità” che vuole esprimere la citazione del pacchetto. Ma il titolo non si limita solo a questo, perché esprime perfettamente quella che è l’implicita emotività del protagonista, che sembra accordarsi perfettamente ad essi come se fossero l’astrattezza della sua stessa personalità. Veramente molto azzeccato, brava.

Grammatica, stile e sintassi: 9.9/10
A livello grammatica, ti segnalo solo questa imprecisione – è inesatto definirlo errore.
“[…] Io ho sempre guardato a te, Sasuke-kun.” Il verbo guardare è sempre seguito da un complemento oggetto, se si eccettua determinati costrutti sintattici (es. Guardare a vista un prigioniero, non guardare a spese, etc.). In alcuni casi è possibile utilizzare il costrutto che hai usato come una licenza poetica, ma essendo un testo in prosa e a scopo narrativo ho preferito segnalartelo. Sarebbe “Io ho sempre guardato te.”
Per quanto riguarda lo stile, non posso che farti i miei più sinceri complimenti. Hai uno stile accattivante e fluidissimo, possiedi un vocabolario ricco e molto ricercato, utilizzando dei termini che sono perfetti sia dal punto di vista descrittivo che narrativo. Le sequenze dialogate sono ben scelte e amalgamate perfettamente all’interno della storia, ma ciò che mi ha colpito di più è in assoluto la tua incredibile capacità di descrizione per quanto riguarda il set ambientale: veramente, sembra di trovarsi a Konoha, distesi sull’erba, ad osservare il firmamento mentre tira una leggere brezza a scombussolare il prato. Veramente assurdo, un’immagine così ben delineata e accorta da immergere completamente il lettore nel contesto di riferimento, aiutandolo a spezzare il ritmo con sequenze precise di dialoghi.
Credo davvero che tu abbia fatto un lavorone, complimenti davvero.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Il protagonista principale è Sasuke, che mi è risultato davvero perfettamente IC. Sei stata incredibile nel delinearlo nella sua interezza, scindendolo quasi a metà: il lato nascosto della sua personalità che non ha fatto altro che voltarsi sempre verso Naruto e il lato esterno, quella scorza durissima che mostra perfino a se stesso, dopo tanti anni, e alla quale non vuole rinunciare, per paura che si comprenda ciò che davvero prova. I sentimenti di Sasuke sono in eterno conflitto con la sua personalità schiva e introversa, ma alla fine non possono fare a meno di emergere in presenza dell’unica persona che riesce a suscitare in lui l’emozione più segreta. Emozione che poi, diciamolo, tanto segreta non è, perché Sakura è stata in grado di vederla: “In tutti questi anni io ho fissato unicamente la tua schiena, mentre tu, beh … tu fissavi Naruto”. Questa frase mi ha colpita moltissimo, perché anche se è un personaggio secondario, hai descritto con minuzia anche la personalità di Sakura, che non ci appare come una persona “sconfitta”, ma semplicemente come una donna innamorata che si è rassegnata ai sentimenti di un uomo che non la ricambia affatto, ma che vuole stare con lei per amore di un altro. Può apparire una sciocchezza, ma questo esprime perfettamente il sentimento viscerale e puro di Sakura per Sasuke, l’assoggettarsi alla volontà di quest’ultimo non perché vuole egoisticamente averlo, ma perché sa che per far felice l’uomo che ama, deve aiutarlo nella sua realizzazione. È un pensiero che fa davvero molto riflettere e che ho trovato davvero affascinante – sebbene Sakura sia un personaggio che non ami particolarmente, credo di averla apprezzata molto di più grazie a questa tua storia.
Sasuke, tuttavia, non può esimersi dal provare quei sentimenti per Naruto, che ci appare fatto e sputato – concedimi la poca raffinatezza del concetto, ma dovevo dirlo così – a come è sempre stato: sembra quasi di vederlo con quel suo sorriso ebete e gli occhi assottigliati, magari con un accenno di rughe ai lati delle palpebre. E, sebbene sia l’antitesi perfetta del nostro nukenin, Sasuke lo ama. Lo ama, ma non lo dice. Nessuno dei due, a dire il vero, lo fa. Ho trovato questa decisione davvero molto calzante: non sarebbe stato nella natura di nessuno dei due dichiararsi con palese sentimento, sia per ciò che entrambi hanno vissuto sia perché non avrebbe rispecchiato l’indole di nessuno dei due. Tuttavia, ammetto di aver trovato tenerissimo il modo impacciato di Naruto di far capire a Sasuke che i suoi sentimenti non sono cambiati. “Persino il mio desiderio di sedere sullo scranno di Konoha finiva per scolorire, dinanzi alla necessità di riportarti indietro. Quasi che una cosa escludesse l’altra”, quando ho letto questa frase mi sono venuti gli occhi lucidi, perché è proprio vero, ciò che Naruto ha sempre visto in ogni sua scelta è stata la speranza di poter riavere indietro Sasuke, arrivando persino ad annullare se stesso per il compagno.
Sasuke, dal canto suo, non è da meno: “Benché cercasse di trattarla alla stessa maniera delle altre – innumerevoli – cicatrici che si portava addosso, imparare a convivere con tale consapevolezza gli stava risultando più difficile del previsto; perché quello stupido, stupidissimo coglione pareva divertirsi a toccare l’argomento?” Sappi che questa è stata la frase per la vita. L’ho sottolineata in sei colori diversa per quanto è bella, vivida e incredibilmente perfetta per il nostro nukenin, che quando è con Naruto non riesce – non può – a nascondere ciò che prova. L’amico è una cicatrice, perché gli fa male esattamente come le altre. E gli fa male per l’ignobile consapevolezza di non poter essere altro se non ciò che già è, la sua spalla, la persona che può stargli a fianco, ma senza sfiorarlo.
Oh, davvero, sei stata superba. Bravissima!

Originalità: 9.5/10
Sasuke e Naruto li abbiamo visti insieme un sacco di volte, il fandom è tempestato di loro due, ma questa storia l’ho trovata tremendamente originale. Perché? Semplice: perché è semplice – perdona il gioco di parole. Sasuke e Naruto, in questa storia, non si scambiano neppure un bacio, eppure c’è molto più amore in questa storia che in molte altre. L’amore, un sentimento che per natura è votato all’egoismo, in questa tua storia si manifesta nella sua forma più pura e ancestrale: i due protagonisti si sacrificano per Konoha, buttando alle ortiche ciò che provano, fermi nelle loro convinzioni e tuttavia così consapevoli di ciò che sentono l’uno per l’altro.
Le loro adorabili schermaglie, le loro speranza, ciò che i ricordi trasmettono loro; questa storia è permeata di tutto questo, vi è una sorta di implicita malinconia, un che di nostalgico e affettuoso che fa sorridere e al tempo stesso riflettere.
Dei due protagonisti che hai descritto, rimane ben poco dei due ragazzini che abbiamo visto all’inizio, eppure sono sempre loro: Naruto con la sua indole ingenua e spensierata, pur vittima degli eventi, e Sasuke, schivo e irremovibile sulla sua rigida disciplina, che però s’è aperto ad un sentimento che non è in grado di controllare – forse per la prima volta. Questi due non si possono non amare, non si può non sorridere nel vederli. In pratica, non narri nulla di “nuovo”, ma è come se riavvolgessi il nastro delle loro storie, prospettandoceli in maniera del tutto inaspettata. Davvero, anche qui, complimenti.

Utilizzo del pacchetto: Prompt 2/5 + Frase 5/5
Il prompt era attrazione, ma non è presente in nessuno dei due capitoli. Tuttavia lo si può facilmente intuire all’interno della vicenda, mediante l’utilizzo di alcune frasi che rendono evidente come sia impossibile per Sasuke non rispondere al richiamo che lo trascina verso Naruto. “[…] che sembrava volerlo avocare a sé con gentile ma, al contempo, decisa persistenza.” Mi è piaciuta moltissimo questa frase perché esprime bene il concetto che vuole denotare il prompt, tuttavia esso non è presente all’interno della storia.
La citazione l’ho adorata. Davvero, è qualcosa di superlativo. Il concetto di guardare nella stessa direzione è proprio alla base di questa tua storia: per certi versi, le loro strade s’incrociano e si separano, salvo poi procedere in direzione parallela, senza sfiorarsi ma guardando entrambi lo stesso orizzonte. Delinea perfettamente l’idea di un amore non meramente fisico e materialista, ma è il voler sentirsi appagati della felicità dell’altro, pur consapevoli di quelle due linee rette che non s’incrociano più. È un concetto profondo, essenziale, che grazie al modo in cui hai reso la storia si esprime in tutta la sua più grande potenza. Davvero eccezionale, bravissima.

Gradimento personale: 5/5
Io ADORO Sasuke e Naruto, per cui sarei una bugiarda a dire che questa storia non mi abbia presa fin dall’inizio. Ho sempre ritenuto che ‘sti due dovessero stare insieme, ma le mie aspettative di vita – sì, mi accontento di poco – non sono state realizzate da Kishimoto – cosa anche abbastanza ovvia. Con questa tua storia hai reso perfettamente giustizia all’opera originale, è stata fluffosissima e malinconica al tempo stesso, fa sorridere e qualche volta intristire, salvo poi ritrovare conforto nelle parole dei due protagonisti che quasi sottintendono di non separarsi più, nonostante le loro differenze.
È stata, per me, così bella da essere una delle migliori storie su loro due che io abbia letto. Davvero, sei riuscita ad incantarmi come non mi capitava da tempo – almeno sul fandom Naruto.
Davvero meravigliosa, bravissima!

Totale: 45.4/50

Recensore Master
13/05/20, ore 19:52

Ciao cara, ti ho mai detto quanto ami il tuo modo di scrivere che quasi mi trasporta in un'altra epoca?
Già dai primi righi mi sono innamorata e non lo dico tanto per sperticarmi in complimenti, quanto perché il "chi non è/ha mai ... non può" è un modo che mi permette di entrare in sintonia con il racconto. E col tuo racconto, pieno di malinconia, cose non dette, senso di accettazione e rassegnazione, dolceamaro amore in molteplici forme... Io col tuo racconto mi sono sentita più che in sintonia. Questa volta, più che altre volte con altre storie, sei riuscita a toccare corde del mio cuore che da tanto tempo - esattamente come Sasuke - nascondo, accettando ciò che la vita mi dà cercando - come Sakura - di sorridere, per poi non resistere e richiamare a me - come Naruto - chi di quel tempo ha fatto inevitabilmente parte.
Non ho grandi cose da dirti, questa volta, perché mi sono immersa in questa pace di Konoha che hai delineato, quindi nulla, resto qui, sotto un ciliegio in fiore, a godermi il silenzio e la pace e la malinconia che mi hai trasmesso.
Bravissima.
A presto
L.

Recensore Master
13/05/20, ore 13:53

Carissima Camus,
forse sono ripetitiva, ma ogni volta che torno su questi lidi, il mio cuore canta. Le tue storie sono sempre un concentrato infinito di sentimenti e consapevolezze, di umanità e realismo. Oltretutto mi trovi perfettamente d'accordo quando, nelle note, dici che le coppie formatesi in quest'opera non abbiano fondamento logico, più che altro perché parono buttate lì solo per dare un contentino ai fan. In più, conoscendo abbastanza bene la cultura giapponese che di certo è quella specchio di Konoha, ho trovato verosimile il fatto che Sasuke abbia avuto bisogno di crearsi una famiglia, solo per mantenere una sua immagine, per un conservatorismo che è alla base, ma anche coperchio, di una cultura nipponica che vive la sua storia tra l'unione familiare e del collettivo, che non accetta di buon occhio omosessuali e single per scelta. Dunque per questo la tua storia ha senso, perché uno come Sasuke a cui non importa niente di niente e di nessuno, ma che vuole vivere una vita tranquilla, una facciata di sicurezza serve, ma non costringe Sakura ad accettare; sono entrambi liberi di scegliere, sono entrambi vittime dell'amore e sebbene Sasuke non provi lo stesso che la ragazza prova per lui, le vuole bene. Probabilmente è una delle poche persone importanti che gli sono rimaste; probabilmente non lo avrebbe chiesto a nessun altro, perché anche se messa in questi termini, usata come facciata, Sasuke la rispetta e si sente un privilegiato ad avere lei accanto, che ha capito, che ha accettato, che le basta essere utile, per una volta – altro elemento molto importante nella tradizione giapponese, quello di trovare un ruolo nella vita, anche spirituale e che ho ritrovato qui, senza far sembrare Sakura un oggetto, perché la sua dignità è palpabile. È una donna che ha combattuto, che ha dimostrato la sua forza d'animo, sempre... e se è ha scelto questo, non è per sottomissione, ma per una dignità pazzesca. Sono pari, si aiutano a vicenda, laddove l'unico punto di incontro è sempre uno: Naruto.
Naruto che esprime la propria gioia dietro sorrisi con troppi denti, ma che non sa nascondere una forte tristezza dietro agli occhi troppo espressivi, che Sasuke sa analizzare e capire, studiare, fare suoi... Naruto che sta abbracciando una nuova vita, ma che vuole che Sasuke non gli sia troppo distante. Naruto che è il grande assente del capitolo, ma che è il protagonista indiscusso dello stesso.
Come sempre tessi una trama fatta di fili diversi; fili di malinconia, coerenza e umanità, ma soprattutto l'amore, complesso, intrecciato, doloroso e frustrante. Vero.
Complimenti, sono davvero curiosa di proseguire con la lettura **
A presto,
Miry

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