Recensioni per
Soulless mate
di LadyPalma

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/09/20, ore 23:05

Ed eccoli i due! Per la serie e volte ritornano eccome se ritornano e lo fanno in grande stile. Che dirti anche se qua le parole sono brevi la faccenda non cambia perché si tratta di un'altra delle tue storie meravigliose come sempre. Sembra quasi un prequel della storia che ho letto prima; qua leggiamo come tu hai in un certo immaginato l'approccio fra i due ed infatti se devo essere sincera mi aveva instillato il tarlo. Perchè ho pensato ma questi due come avrebbero mai potuto approcciarsi, voglio dire noi li leggiamo ( vediamo adulti) vissuti, con due esistenze completamente differenti eppure ci sta tantissimo ciò che hai narrato. Quindi come dicevo ad Exentia, anche se si crea qualcosa che in un certo senso non rispecchia l'IC bisogna saperlo fare bene e tu ragazza sei una bomba! Ho avuto i brividi nella parte finale; ad essere sincera quando ho letto la parte dell'occhio nel libro ho rabbrividito ma qua ancora di più:

Alastor e Dolores sono stati qualcosa, ma ora non sono più niente.
Di lui rimane solo un corpo senza degna sepoltura, e di lei un medaglione che riesce a renderla perfino più sprezzante del normale.
“Che cos’è quell’occhio nella porta?”
Quando Mafalda glielo chiede, Dolores spalanca per un attimo gli occhi.
Una volta lei e Alastor erano un incastro strano – e strano appare adesso quell’occhio magico incastrato nella sua porta.
“Apparteneva alla mia anima gemella” dichiara con un sorriso. Ad alta voce e senza reticenze, perché sa di non essere capita dalla collega – né da quell’occhio che ormai non può più percepire nulla.

Eh si, Malocchio ci aveva preso. Sta tizia l'anima non ce l'ha mai avuta.

Complimenti ancora,
Cate

Recensore Master
04/09/20, ore 14:06

Ciao cara! <3
Eccomi qui per la terza recensione premio per il concorso degli haiku.
Oramai quando leggo storie sui Dolastor non penso siano più neanche una ship crack o fanon, questi sono canon a tutti gli effetti.
Comunque, questa flash è meravigliosa. Tu hai proprio un talento con i frammenti brevi, e questa è una caratteristica che adoro di te, e in questo capitolo sei stata in grado di evidenziare e di sottolineare tutto ciò che ha caratterizzato il loro rapporto. Nonostante appunto la breve lunghezza del testo, hai tratteggiato alla perfezione sia i personaggi, che quello su cui si è basata (e non) la loro relazione. Adoro come tu riesca sempre a scegliere momenti inaspettati e originali che però entrano nel lettore come una pallottola. Cioè, oggi parlo a onomatopee, ma quando ti leggo sento proprio 'BAM BAM BAM', perchè ogni frammento è praticamente una stilettata nel cuore. Poi, in questa flash mi è piaciuto moltissimo il discorso che hai incentrato sulle anime gemelle, perché l'hai fatto in maniera assolutamente innovativa e adatta ai personaggi. Ho adorato anche come tu ce li abbia mostrati in questa specie di crescita, passa il tempo e di conseguenza si modifica anche il rapporto, ma loro li hai fatti rimanere legati fino alla fine, nonostante più si prosegua la lettura più questo legame diventi macabro e distorto. Ma alla fine la parola 'distorto' credo sia proprio quella più coerente con la relazione e con questi due personaggi, e questa è un'altra caratteristica che amo di te: riesci sempre a riportare questa atmosfera di orrore, quasi, che li contraddistingue. Sono entrambi due personalità deformate, praticamente, Dolores dentro e Moody fuori (senza nulla togliere all'interiorità di Moody, ovviamente). Vabbè, sto straparlando. Comunque, ho amato tutto come sempre, ma cheff's kiss per il finale che è stata davvero la conclusione perfetta per attribuire a Dolores quel tocco in più di horror perché cioè mi sono proprio immaginata lei con la sua vocetta stridula mentre dice 'apparteneva alla mia anima gemella!'. Cioè, mi si è mozzato il fiato, mi sono venuti i brividi per l'ansia e l'inquietudine che mi hai messo addosso. Lo dico sempre, ma davvero sei stata fantastica, e amo i tuoi finali a effetto che ti giuro mi fanno volare come un tappo di spumante ahaha.
Ti mando un abbraccio forte, alla prossima! <3

Recensore Veterano
10/06/20, ore 11:46

Ciao cara! Ecco la recensione premio per essere arrivata terza a pari merito al contest “The one about Soulmates”; tra l’altro ancora complimenti!
Ho scelto questa storia per due motivi, il cui primo è il pairing. Questo perché come tratti la coppia Dolores/Alastor mi ha intrigata tantissimo, mi piace molto come rimani fedele ai personaggi e li mostri “crudi”, anziché abbellirli come spesso succede nelle fanfiction. Sono contenta che il contest mi ci abbia catapultata perché ora mi fido ciecamente della tua versione, tanto che non so se leggerei di questa coppia da chiunque altro.
Il secondo motivo che mi ha spinta verso questa storia in particolare è il titolo/concetto dietro al titolo, che si attacca in qualche modo al contest. Non potevo che buttarmi su questa rivisitazione della soulmate! (In più amo i giochi di parole, soprattutto in inglese!)
E devo dire che questa storia ti è riuscita davvero benissimo. Mi piace molto come li descrivi, subito all’inizio, le loro differenze e il loro piacersi comunque, ma sempre con quel filo di “realtà” e schiettezza che è il tuo stile. Ho adorato, adorato davvero il passaggio dal “siamo anime gemelle” scherzoso, a quel bellissimo “stavolta non è uno scherzo e la potenza di quella realizzazione lo distrugge”, che mi ha colpita un sacco, per continuare con un’escalation — quando addirittura le dice che non ha un’anima. Come si chiude il tutto, poi, toglie il fiato e si ricollega al canon come lo vediamo nel 7 libro; questo dettaglio, ecco, questo dettaglio casca a pennello, perché ti fa capire che con il poco che li vediamo nei libri, tutto questo potrebbe essere avvenuto davvero.
“Lui ha perso talmente parti di sé da sembrare un mostro. Lei ha cominciato a scatenare leggi razziste finché un mostro non lo è diventata davvero.” E niente, credo che questo racchiuda al 100% i due personaggi, soprattutto perché sappiamo che lui è uno dei buoni, un “puro”, se vogliamo, mentre lei — che non è sfregiata e che in teoria dovrebbe essere considerata più bella — è il vero mostro e dentro è tutt’altro che una bella persona.
E niente, credo che sia una coppia che tratti davvero benissimo, tanto di cappello! La tua flashfic mi è piaciuta tantissimo e non posso che farti i miei più sentiti complimenti… E attendere con ansia cosa mi proporrai la prossima volta ;)

Un abbraccio!

Recensore Master
08/06/20, ore 20:00

Ho letto la storia qualche giorno fa e finalmente riesco a trovare il giusto tempo per mettermi al pc a recensire come si deve.

Come già sai amo molto questo stile in cui usi le drabble per creare una storia in mini capitoli: lo trovo bellissimo e credo che tu via via stia migliorando e affinando la tecnica. Peraltro colgo l'occasione di dirti che il titolo è geniale ;) I giochi di parole sono molto belli e saperli fare è un talento. Soprattutto in due lingue diverse!

Passando in dettaglio alla storia, trovo che il concetto che hai espresso nella prima delle drabble sia quello che accompagni poi tutto il resto della OS. Che insieme cercano di trovare una sorta di accordo per venirsi incontro. Uno si controlla un poco, l'altra si lascia andare un poco. E in questo modo si trovano in un mezzo in cui entrambi sono un poco più felici. O più vicini anche, soltanto.

Perchè in realtà loro sono due rette che si incrociano solo in un punto, ed è il momento in cui entrambi sono, per qualche ragione, allo stesso livello. Quando si trovano hanno un attimo di equilibrio instabile, in cui potrebbero rimanere, se solo lo volessero. Se solo avessero deciso di fermarsi. Ma Dolores è troppo ambiziosa, Alastor troppo ruvido. E quel momento perfetto in cui sono effettivamente anime gemelle muore troppo presto, lasciando il posto a un passato smangiucchiato e sbiadito, che fa male quando torna a galla.

Tra l'altro, mi ha colpito in modo particolare questa frase, in cui dici tantissimo:
“Lui ha perso talmente parti di sé da sembrare un mostro. Lei ha cominciato a scatenare leggi razziste finché un mostro non lo è diventata davvero.“
E' una cosa molto tirste e molto vera: mostro è chi lo è dentro, non chi ha un brutto aspetto. E quindi Dolores è molto peggiore di Alastor, che per quanto possa essere orribile a vedersi e con un carattere poco amichevole, alla fine è comunque uno dei buoni. Uno che darebbe la vita per quello in cui crede... mentre la Umbridge crede solo in se stessa, seppure fosse. Più probabilmente è una persona che si vuole salva e ha sete di potere, e questo è tutto quello che è diventata nel tempo.

La fine della loro storia è amara, perchè sa di tutto quello che non hanno potuto avere.
E' triste che Alastor sia morto così, come che Dolores ricordi comunque che qualcosa li abbia legati. Probabilmente erano davvero anime gemelle, almeno per quell'attimo in cui si sono incrociati. Probabilmente, l'unica occasione che entrambi hanno avuto di trovare qualcuno che passasse sopra alle loro imperfezioni, più o meno grandi e gravi che fossero, per legarsi in qualche modo.
Ma il momento è passato in fretta e di loro rimane poco e niente. Ricordi che probabilmente imbarazzano entrambi, una figlia indesiderata, probabilmente (solo Myrcella? Questa cosa non la so), e infine solo l'occhio di Moody nella porta di Dolores. Mi chieso se sia stato messo lì a sfregio di quel che rappresentava lui, l'unico al mondo a vederla desiderabile anche se era tutt'altro, o semplicemente per utilitarismo. Entrambe le soluzioni mi intristiscono, ma Dolores è davvero un personaggio terribile, quindi le vedo come entrambe plausibili.

Vedo comunque in questa OS un po' la summa di quello che sono loro due. E' una storia davvero difficile e piena di amarezza: se ti manca l'anima, non puoi amare. Se ti manca l'anima, non ti puoi davvero legare.

Recensore Master
01/06/20, ore 19:25

Marti,
sappi che sei CATTIVA.
C'era proprio bisogno di spezzarmi così il cuore per loro due? No, non c'era
Uffa. Che amarezza T________T

Ehm ehm, scusami, tolto lo sfogo qui sopra mi ricompongo e provo a recensire seriamente.
Apprezzo molto la struttura di simmetrie che hai costruito e sfruttato per questa flash, il giocare su come Alastor e Dolores siano opposti, poi simili, infine irrimediabilmente diversi. Così come ho apprezzato la gradualità nello sviluppo del concetto di anime gemelle: Moody prima lo pensa per scherzo, poi se ne convince, poi lo ammette solo per ripudiarlo. Infine, sorprendentemente, è proprio Dolores ad affermarlo apertamente, come se fosse una verità di cui non ha paura. Sorridendo, addirittura!
Inutile dire che il momento più realisticamente doloroso è quando Alastor se ne va, per sempre, dichiarando che Doll un'anima non ce l'ha.
Te l'ho già detto mille volte, ma ripeto giustamente anche qui che le tue caratterizzazioni sono perfette e che amo il tuo stile, secco ma mai banale, sempre incisivo. Ottimo uso della lineetta, a proposito di incisività (ben sfruttata anche per costruire i parallelismi).

Bene, adesso pretendo qualcosa di fluff a partire da "Non sei un rospo, forse una ranocchia". T^T
Va bene, prima di sfociare nel delirio più puro mi ritiro facendoti davvero tanti complimenti per questa storia, che nella sua secca schiettezza arriva dritta al cuore!
Un bacio,

Mari

Recensore Veterano
26/05/20, ore 18:55

Ciao mia cara!
Approfitto di questo pomeriggio finalmente libero per passare qui da te. Scegliere una tua storia da leggere per me è quasi sempre una “Scelta di Sophie”, perché ne hai così tante e così interessanti che è sempre arduo decidere. (Ma tanto non mi scappi e prima o poi le leggerò tutte ahaha)
Devo ammettere che faccio fatica a buttare giù questa recensione perché, la parola che è sorta subito dentro di me quando l’ho letta è “Wow” e spero di essere in grado di spiegarti il motivo.
Partiamo dal titolo. Trovo che hai avuto un’idea originalissima d’intitolarla “Soulless mate”, usando questo gioco di parole. Sì, in italiano non abbiamo proprio un espressione apposita per descriverlo, ma adoro il concetto che tu hai voluto presentarci: un’anima gemella senz’anima. Trovo che sia qualcosa di perfetto per descrivere Dolores, una donna che, le varie circostanze della vita, l’hanno portata veramente a diventare una persona “senz’anima”, una persona che quasi Alastor fa fatica a riconoscere.
Mi piace come tu ci abbia presentato la loro storia dividendola in quattro parti, sottolineando le differenze tra di loro che, andando avanti, sono andati sempre più a scomparire fino a portare ad un vero e proprio scambio di ruoli tra di loro.
Infatti, all’inizio, per loro valeva perfettamente il detto “gli opposti si attraggono”: lui bello, purosangue e con la lingua tagliente; lei bruttina, mezzosangue e zimbello della scuola. Sembrano proprio una di quelle coppie uscite da una commedia americana: la ragazza bruttina che riesce a conquistare il cuore del atleta figo. Lui insegna lei ad essere più schietta e lei a lui a controllarsi di più. Sono due “anime gemelle” per i quali ci si aspetta un finale da fiaba.
Purtroppo, però, la vita ha in serbo altro per loro: la bellezza di Alastor a mano a mano scompare per colpa delle varie ferite che si procura a causa del suo lavoro, arrivando persino a perdere un occhio e la gamba; Dolores inizia a cambiare a livello caratteriale, a raccontare bugie e ha scendere a compromessi per ottenere quello che desidera. Sono ancora “anime gemelle”, ma tutto questa serie di situazioni non può che avere un certo peso sul loro rapporto.
Ad un certo punto, però, mentre Alastor è diventato fisicamente un mostro, Dolores è diventato un mostro dentro di sé. Sì, lui è esteriormente brutto, ma lei ha commesso degli atti davvero terribili, come le leggi che inizia ad emanare. Ed è proprio a questo punto che Alastor si rende conto che, mentre una volta la considerava la sua anima gemella, ora si rende conto che lei un’anima non ce l’ha.
Penso che sia una cosa terribile da sentirsi dire, soprattutto da una persona che ti amato tanto e per così tanto tempo.
Il finale l’ho trovato struggente. Alastor non c’è più, è morto per tenere al sicuro Harry, e l’unica cosa che rimane di lui è il suo occhi incantato incastonato nella porta dell’ufficio di Dolores. Devo ammette, che non ricordavo che l’occhio sulla porta dell’ufficio di Dolores fosse quello di Alastor (mi fa brutto dire quanti anni fa ho letto il libro, ma posso dire che troppa acqua è passata sotto i ponti e la mia memoria inizia a fare cilecca) e quindi grazie per avermelo fatto ricordare.
Per quanto la morte sia qualcosa di terribile, penso che è proprio lei ad aver avuto il destino più terribile: è sola, senza più qualcuno che l’ami e al colla porta un medaglione che soffoca anche quel poco della sua anima che le era rimasta. Penso che sia davvero qualcosa di peggio della morte.
Mi piace molto che tu abbia deciso di impostare la storia in questo modo, così che ogni parte a potuto avere la sua giusta rilevanza. Tutto quello che hai scritto l’ho trovato coerente con la storia madre e del tutto plausibile e di questo non posso che farti i complimenti: spesso quando si usano coppie crack c’è il rischio che la storia si discosti del tutto dall’originale, invece tu sei sempre bravissima ad inserire in maniera ragionata tutto all’interno della trama, tanto che, se non avessi letto i libri e visto il film, avrei pensato che fossero una coppia canon visto come tutto riporta alla perfezione.
Da questo, si capisce quanto tu conosca bene la saga di Harry Potter, ma, soprattutto, quanto tu ami e ci tieni a questa coppia. Credimi, puoi considerarlo un grandissimo successo essere riuscita a far appassionare a loro anche i tuoi lettori.
Proprio per questo motivo, non vedo l’ora di leggere altro su di loro e scoprire quali nuove trame ti ispireranno.
A prestissimo mia cara!
Un grande abbraccio,
Jodie



P.S.: Non c’era nulla con questa storia, ma, parlando di crack amate da te, ho iniziato a guardare con occhi diversi il rapporto tra Qyburn e Cersei. Ti terrò informata sugli sviluppi ahahaahah

Nuovo recensore
26/05/20, ore 00:40

Ciao! Ma che bella questa shot! Non avevo mai pensato a questo pairing, ma in effetti il fatto che lei metta il suo occhio sulla porta del suo ufficio è un simbolo bello potente! Lui è bruttissimo fuori, lei è bruttissima dentro (non che fuori sia una veela), insomma, ci sta! E tu sei veramente bravissima, vado a leggermi altro di tuo!

Recensore Veterano
22/05/20, ore 17:35

Cara LadyPalma, 
più leggo di questa coppia, più leggo le tue storie più ne sono impressionata. Mi chiedo, come ti è venuto in mente? Davvero l'occhio di Alastor nel settimo che ricompare assocciato alla Umbridge ha scatenato dentro di te questo mondo? Il punto è che sono un'accozzaglia così strana, così fuori dal comune da essere reale. Perchè su questo sito leggiamo di belli e dannati che si innamorano di belle e ingenue, come negli young adult più ripieni di clichè. Invece tu parlando di bruttezza, di amplessi orrendi, di accoppiamenti grotteschi ci fai toccare con mano la realtà. Perchè non siamo tutti belli, non abbiamo tutti un'anima buona e pura. Ci sono persone orrende, razziste, piene d'odio represso che trovano poi l'amore. Certo, poi magari ne rifuggono, ma lo incontrano. E tu racconti di questo e credo sia pazzesco. 
Non riesco a non apprezzare e non riesco a non apprezzarti.
Brava, brava, brava!
Mi spingi ad osare e a pensare anche a crack pairing su cui lavorare senza rimanere fermi nelle coppie standard. 
VigilanzaCostante

Recensore Master
20/05/20, ore 09:57

Questa storia è una meraviglia. Un'assoluta meraviglia: credo che sia una di quelle che davvero sono riuscite a cogliere tutta l'essenza di questo difficile rapporto, e lo fai in una maniera stupenda.
Non ripeterò quel che ti dico sempre su questa coppia, ma davvero, è bellissimo come ogni storia che scrivi su di loro sembri aggiungere una nuova prospettiva, fare un po' più di chiarezza e portare a galla qualcosa di più essenziale su di loro. Non prendermi per pazza, ma è come se loro fossero sempre stati lì, racchiusi in questo blocco di marmo che li rendeva invisibili, e come Michelangelo tu abbia "solo" tolto il superfluo, facendo emergere l'essenza della loro figura (perdona l'azzardo del paragone, ma insomma, hai capito, spero).
In questa storia ho assolutamente adorato la lucidità del tuo stile, che è sempre estremamente brillante e acuto (di nuovo, non so se abbia senso questa espressione, ma insomma, mi verrebbe proprio da dire che hai uno stile intelligente, e forse questa è la recensione più delirante che io ti abbia mai lasciato, quindi ti chiedo davvero scusa), e che qui va a costruire un affresco di contrasti: adoro che i contrasti non siano solo fra due figure tanto diverse, ma sia anche sempre presente nella costruzione della storia, che è tutto un procedere per simmetrie uguali e contrarie, per frasi che si rispecchiano e situazioni che si capovolgono (davvero, è qualcosa di geniale, che rende ogni singola frase un piacere, perché i significati sono tanto precisi, vanno talmente oltre la singola frase che, davvero, si ha l'impressione che ogni periodo apra un mondo tutto nuovo).
Meraviglioso.
Il titolo, poi (che a una prima lettura non avevo capito, perché sono tonta) è uno dei più belli che abbia mai incontrato, e si rispecchia divinamente in tutto il testo.
Bravissima davvero (e scusa di nuovo per il pasticcio che è questa recensione, ma sono senza parole!).

Recensore Master
19/05/20, ore 12:23

Ciao! Partecipo allo stesso contest e sono passata a leggere questa storia, che è in un fandom che amo. Eppure, per quanto lo ami, non ho mai letto niente su questi due personaggi, insieme. Sono davvero un incastro strano, ma sei riuscita a trovarne i punti di contatto in diversi momenti della loro vita, e a presentarli come anime gemelle, nel modo contorto in cui loro due si intendono tali, giocando sul senso di anima, anche nel titolo, in riferimento a Dolores che la sua l’ha sporcata. L’unico dubbio che ho è sul fatto che effettivamente Mafalda possa non capire quell’occhio sulla porta: Moody era un personaggio popolare nel Mondo Magico, penso che il suo occhio, per quanto inusuale, sarebbe riconoscibile a molti anche staccato dal resto del suo viso e del suo corpo.
È stata una piacevole lettura.
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