Recensioni per
Wolves ain't howl alone
di Saeko_san

Questa storia ha ottenuto 34 recensioni.
Positive : 33
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
24/10/20, ore 12:08

Che soffocante male al cuore, questa shot. Nei miei anni di ossessione, ho sempre avuto un debole per il tormentato rapporto tra Nnoitra e Neliel: che sia una ship (e per me lo sarà sempre) o meno, trovo veramente affascinante il loro modo di relazionarsi.
Questa shot è lieve ma amarissima. Mi hai offerto una visuale perfetta sul POV di Nnoitra, che volente o nolente, è ossessionato da Neliel; poco importa che l'abbia ridotta ad una bambina - pentendosi, dall'alto del suo inutile orgoglio - ne resta ossessionato fino al suo ultimo respiro. Ho amato il modo poetico in cui hai descritto il ritorno dell'antilope: Neliel è delicata solo in apparenza, poiché una innegabile portatrice di morte (Tercera Espada per un motivo, d'altronde). In particolare:
Ha una spada in mano, dal fodero verde come i suoi abiti ridotti in brandelli, come i suoi capelli mossi e ondosi, morbidi nonostante la secchezza del deserto.
I suoi occhi color nocciola sorridono alla persona che ha appena difeso, essi dicono di non temere alcunché.
Basta un soffio di vento, ed ecco che arriva la risposta alle mute domande di Ichigo: gli stracci che l’arrancàr porta addosso si spostano sulla sua schiena, seguendo la stessa danza dei capelli.
Un enorme tatuaggio, raffigurante il numero tre, troneggia sulla pelle meticcia e liscia.
Lei comincia a correre, libera la sua belva interiore, non priva di razionalità.
Raggiunge il suo avversario, ancora fermo nel suo stupore, sempre più incredulo, quasi lento.
Lo ferisce con la sua lama, i denti della sua bestia hanno attaccato.
Gli zoccoli dell’antilope battono a terra, creando il suono di una melodia lontana.

Avendo ben presente lo scontro, riesco a immaginarmi benissimo la morbidezza e la precisione dei movimenti di Neliel. Feroce ma elegante, rabbiosa ma moderata, ha un solo scopo in quel momento, proteggere Ichigo. Ho apprezzato molto il modo in cui hai reso la frustrazione di Nnoitra, l'eterno secondo agli occhi di chiunque, a favore della bella Espada. Neliel è per lui irraggiungibile, anche se in realtà lei è sempre stata al suo fianco fino al momento in cui è stata tradita. A poco è servito detronizzarla, perché pur essendo tornata bambina ha conservato la sua potenza (e santo cielo, l'hai descritta con una potenza che trasuda per intero dalle parole che hai scelto) e non ha avuto alcuna remora a dimostrarlo.
Alla fine, Nnoitra muore, ma non muore da solo. Si rispecchia in Neliel, che non ha mai davvero raggiunto: punito dal suo ego e dalla sua brama di morte, è finito egli stesso allo stesso modo, senza però morire per mano della sua acerrima nemica. Nemica per davvero? Io credo di no, perché mi piace cogliere il "non detto" di Kubo. Non penso che tra loro avrebbe mai potuto nascere qualcosa, ma di certo il loro rapporto ha qualcosa di particolare, un silenzioso (o forse fragoroso?) odi et amo.
Odi et amo che, a modo tuo, hai secondo me espresso qui a meraviglia. Sono incantata dalla scelta del lessico, dalla brevità delle frasi che rendono il testo estremamente incisivo. La descrizione di Neliel trasuda forza, potenza ed eleganza, mentre quella di Nnoitra sanguina letteralmente frustrazione, odio, e una gran solitudine.
I miei complimenti, è sempre un piacere leggerti.
Ti abbraccio.



Nexys

Recensore Veterano

Me-ra-vi-gli-a.
Nel suo essere lineare, questa one shot è fino ad ora la più cruda e al contempo poetica tra quelle che ho letto. Zaraki è un personaggio estremamente complicato nel suo essere - apparentemente - una mente semplice. Tutto ciò che abbiamo conosciuto di lui prima di questo delicato frangente, non è che 1/100 della sua personalità/storia; per non parlare di Unohana, la dolce e mite Unohana che si è rivelata essere la bestia più bestia di tutte le bestie mia esistite (ah, come mi piace esagerare).
Stilisticamente, questa shot è perfetta. Benché Zaraki non sia senza ombra di dubbio in grado di articolare un così complesso flusso di pensieri, ci hai offerto una traduzione fedele dei suoi stati d’animo, della sua violenza, e di quello che mi sembra una nuda e cruda forma d’amore nei confronti di Retsu. Benché il loro legame non sia altro che violenza e devastazione, io ci ho letto una devozione impagabile: il destino li ha uniti solo per separarli in nome del titolo di Kenpachi. Nessuno dei due ha voluto e potuto sottrarsi al dovere, e tu hai reso davvero bene questa dinamica tanto complessa.
Ho personalmente amato il cambio di tono durante la lotta, una lotta per la vita e la morte, che si conclude con la vittoria di Zaraki e la morte (forse agognata, ma di certo non inattesa) di Unohana; ecco che la sua vita si spegne tra le braccia dell’unico uomo “che le abbia mai procurato piacere”. E se non è poesia questa, io davvero non so dove altro leggere.
Zaraki ha vinto, ma ha perso allo stesso tempo: la sua ragione di vita si è spenta ed ecco che trapela tutta la sua disperazione, solo per poter poi finalmente sentire la voce della sua zanpakuto. Un dono di Retsu? O Yachiru che dir si voglia? Un sorriso enigmatico per dirgli addio. E qui giù lacrime.
(sipario)
Davvero, davvero, davvero emozionante, piena di pathos al punto giusto, senza sembrare una forzatura.
Sei sempre incredibile.

Alla prossima~

Nexys

Recensore Veterano
24/08/20, ore 18:18

Dunque, sono in ritardo, tremendo ritardo, atrocemente in ritardo. Oggi però mi è sembrato un buon giorno per riprendere in mano EFP e volare da te (che, AAAAA hai concluso la raccolta - e io l’ho già detto che sono in ritardo? Perché lo sono, ahaha...).
Questa shot è estremamente complessa, molto ben articolata però nella descrizione delle battaglie e degli scenari. Il ritmo di lettura è esattamente quello dell’amv che hai riportato, e mi sento di farti i complimenti per aver dato una “musicalità” così marcata al testo. Pur avendo tirato in ballo tantissimi personaggi, sei riuscita a gestirli tutti senza nulla togliere alla main scene tra Ichigo e Ginjo; ecco che sin da subito ci offri un tema onnipresente nell’opera di Kubo, la dualità. Argomento di per sé difficile, ma che tu hai saputo affrontare a dir poco egregiamente.
Personalmente, ho amato il modo in cui hai sviscerato le emozioni e i sentimenti di Ichigo, legandoli a quelli di Ginjo: dal testo trapela un grandissimo senso di sconforto, che scivola lentamente ma inesorabilmente verso l’orgoglio, quello eroico che ci ricorda che in fondo, almeno per Kubo, il bene trionfa sempre sul male. Poco importa che gli siano stati sottratti i poteri, Kurosaki Ichigo sa di non potersi permettere alcuna debolezza; ecco che, proprio come quando si è trattato di lottare contro Ulquiorra e in seguito Aizen (per citarne due a casissimo, eh!), il suo istinto mischiato al suo coraggio gli danno la forza di rialzarsi ancora e ancora, fino a vincere.
(Il fatto che poi Kubo lo abbia fatto sembrare overpower e/o poweruppato è un altro paio di lunghissime maniche, I swear)
Ho trovato davvero appropriati i testi delle canzoni che hai scelto per accompagnare la narrazione. Ti confesso che mi sono chiesta in quali tankobon avessi letto tutte queste frasi, prima di scoprire che in realtà con il manga non c’entrano niente.
Sai, leggerti (anche se a rilento, my fault) è per me come tornare a casa, perché con il tuo modo di scrivere mi fai sempre sentire tranquilla e in pace. Negli anni sei migliorata un sacco, sei cresciuta stilisticamente, ma il tuo stile di fondo è sempre lo stesso: viene istintivo leggere e pensare “ah, questo è proprio da lei”.
Ti abbraccio forte come sempre, con la promessa di proseguire a recensire man mano tutto quanto.
A presto,


Nexys

Non mi aspettavo di trovare anche Ishida in tutto questo; ma devo ammettere che il suo pezzo ben si accosta per costruire il nood che si respira nelle fasi finali del Manga; un ciclo che si chiude e che si ripete; anime che si uniscono nonostante le diversità, che lottano e condividono per superare il nemico più potente di tutti. Unite nonostante i dolori, nonostante il non detto. E tutto si conclude in un' attesa; l'attesa di rincontrarsi un giorno, per Ichigo e Rukia, per tutti, simbolo di qualcosa che prima sembrava impensabile (frequenza e amicizia tra un umano e un'anima); il tutto concretizzato dall'incrontro tenero tra Kazui e Ichika. Ottima conclusione davvero (nonostante rimanga il dubbio di come Kazui abbia i poteri da Shinigami e abbia fatto... ciò che ha fatto, non so perché mi sono sempre immaginato un trapasso da parte di qualche Shinigami, come successe per i due Sostituti Shinigami; l'ultima di tante critiche che si avvicendarono nel lontano 2016).
Sul messaggio finale nel commento; posso dire di concordare su tutto; uno scrittore di fanfic ha il "compito" e il piacere di dare la propria versione dei fatti e di tali personaggi. Leggere Bleach? Certo, è un opera di cui consiglierei comunque la lettura almeno una volta: per apprezzarla nei suoi pregi e difetti.
Continua a scrivere di Bleach; quando l'ispirazione sussurrerà alle tue orecchie. Sarà un piacere continuare a leggerti.
Per quanto riguarda me: le avventure di Kugo, Askin (e altri personaggi) continuano nel mio Crossover, poiché per quanto riguarda l'universo di Bleach... ho già detto tutto.
Un abbraccio cara e alla prossima
Elgas

Recensore Master
17/08/20, ore 10:53

Credo che l'aspetto che più piaccia di Shinji... sia la Zanpakuto: la forma e il potere illusorio sono fantastici, un po' meno il fatto che quest'ultimo faccia lo spiegone ad Aizen per poi farsi pawnare in 3 secondi netti. Su Shinji è sempre stato un'altalena: aveva dei momenti in cui dicevo guarda che figo e degli altri in cui dicevo no... così no però.
Ma qui sei riuscita a fare un buon lavoro riducendolo a farmelo piacere; si ripercorrono i punti salienti della sua storia, o meglio della storia del suo gruppo; il tutto condito dal filo conduttore del tempo e del pendolo, temi iconici sia dal punto di vista visivo, sia per quanto riguarda il personaggio in se e per se.
Ma alcuni dei tuoi compagni, anche coloro a cui tieni di più, decidono di rimanere sulla terra, senza mai tornare, e dunque ti chiedi a cosa sia servito sconfiggere Aizen.
In effetti non ho mai capito perché dopo la fine della Saga di Aizen, Urahara, Yoruichi, Tessai e alcuni Vizard annessi non tornino alla SS (in realtà per i primi 3 mi sono innevata una risposta plausibile, ovvero Kugo... però gli Vizard boh... me avevano per le scatole?)
Ma forse il pezzo più toccante è stato alla fine: quando con la perdita di Yama; Shinji desidera per un momento far tornare le lancette dell'orologio indietro e modificare quel tempo; per lui che l'ha sempre lasciato scorrere.
Mi sarei aspettata anche un piccolo scorcio suglu ultimi capitoli della Saga dei Fullbringer; alla fine Shinji diceva una roba abbastanza importante a Ichigo; forse leggermente più incisiva rispetto al ruolo successivo nella Guerra Millenaria? Credo... magari poi mi sbaglio.
E siamo giunti al penultimo Capitolo cara, ti ringrazio per avermi citato nell'angolo autrice e... sì, chiudere il tutto con un omaggio al Capitolo finale mi pare molto azzaccato. Su Burn The Witch... credevo fosse ambientato in un mondo diverso da Bleavh; con streghe, magia, draghi eccetera ^^" avrei preferito giusto per non toccare più un' opera già rovinata e lasciare che fosse l'anime (si spera) a colmarne i diretti... però va beh.
Un abbraccio e a Domenica prossima <3
Elgas

Recensore Master

Uno sguardo interessante a due... degli ultimi momenti migliori del manga prima dello scivolone finale.
Hai rispolverato di altri due Sternritten che ho apprezzato (Kubo si è ricordato che per empatizzare coi pg è necessario mostrare il passato), approfondendo lati del loro rapporto che non ricordavo; forse ricordo male, ma assieme non avevano forse giurato di uccidete Yhwach e che Bazz si sentì perennemente tradito da quando l'amico divenne il braccio destro del Baffo? Comunque il pezzo di Bazz, nei suoi ultimi istanti, è forse il pezzo che più mi ga colpito (Kubo... prendi esempio dai fan, accidenti). Su Mayuri, ricordavo bene il suo rapporto con Nemu, il sacrificio e la rivelazione del passato della ragazza; che da semplice esperimento, passa lentamente a essere una figlia (e sei riuscita anche a farmi digerire il suo ritorno in bambina, dettaglio che nel manga mi aveva fatto un po' storcere il naso... sì, lo so... sono una persona dai gusti difficili). La presenza di Syzel che lo tormenta è stato un tocco di stile; se non ricordo male forse veniva fuori proprio nello scontro con Perida? Una minaccia che rafforza infine il rappprto tra padre e figlia, ora... mi piace chiamarli così. <3
Un saluto cara e alla prossima,
Elgas
(Recensione modificata il 14/08/2020 - 05:55 pm)

Recensore Master
11/08/20, ore 13:42

Ti dirò... la Squadra Zero... non mi stata mai simpatica; si fanno sconfiggere, Ichibei torna in vita in maniera assurda (okay il potere del nome però...!);e poi boh... rimane lì senza dare una mano a nessuno (ma non eravate gli Shinigami più forti del Gotei 13?); il non approfondimento come al solito: forse l'unico che si salvava sfiorando la decenza era Oetsu, il Creatore delle Zanpakuto. Senza contare che in CFYOW tornano tutti in vita tramite un'altra roba assurda che ora non rammento.... forse perché era brutta forte?
Okay e dopo sfogo personale viene cone al solito il rovescio della medaglia in positivo, ovviamente; era molto, molto difficile approcciarsi a personaggi del genere, a renderli interessanti, specie per chi come me non li ha particolarmente apprezzati. Il far vedere il tutto dal punto di vista di Ichibei è stato molto interessante; era come se lui fosse lì, a scrivere quei nomi e dei concetti tramite la propria Zanpakuto; ho notato specie nelle descrizioni dei propri compagni, un certo distacco; non che sia una cosa brutta; anzi è proprio così che ho precepito sia i rapporti tra i membri (uniti più da un senso del dovere che da vera amicizia secondo me), sia i rapporti che la Squadra ha col resto del Gotei 13 e non. Anche la percezione di Yhwach e del suo ruolo, dei quincy e della loro minaccia sono stati ottimi. :)
Un saluto e alla prossima
Elgas

Recensore Master

Se ho sempre apprezzato a livello visivo i Bankai di Renji e Rukia; altrettanto non si può dire di come li abbiano ottenuti [ovvero bruciando le tappe di ogni buon battle shonen]; se Renji... non ricordo bene con chi cavolo lo sfoderasse; indubbiamente il bankai di Rukia e il combattimento con As Nodt mi sono rimasti più impresso [forse ricalcando un po' quello col Decimo Espada?]. Ricalcare il concetto di paura su ambo i fronti è stata davvero un'ottima scelta; vedere quanto essa sia radicata di As Nodt, come essa diventi un potere per servire sua maestà è stata cosa ben gradita; del pizzico di approfondimento che da spessore al personaggio. Dove l'unica paura rimasta è quella di deludere l'imperatore. Dall'altro lato le paure e la fragilità di Rukia si riflettono nel suo Bankai, in ogni dettaglio del suo fragile e potente Bankai; un'immagine molto poetica a mio avviso. Ma tra la paura ella trova la forza nelle parole del Nobile Fratello; parole che sempre ha ricercato e che ora sono giunte. Non preoccuparti per la lunghezza; a volte la Potenza di un racconto arriva proprio nella sintesi.
Ottimo lavoro come sempre cara; da fan Askin... c'è una possibilità di vederlo?
Un abbraccio e alla prossima
Elgas

Non avevo mai riflettuto su questo possibile parallelismo tra Ichigo e Sajin.
O meglio se da una parte la vendetta e l'odio di Sanjin divengono forti e papabili nell'ultima Saga (anche se la maledizione del Clan è stata un po' buttata lì, avrei voluto maggiori approfondimenti prima, e anche il rimanere un lupo??? è stata un conclusione un po'...mehh); dettaglio che anche tu sei riuscita a far emergere con forza; dall'altro lato ho apprezzato maggiormente la parte con Ichigo, là dove nell'ultima saga ha avuto i suoi ultimi scivoloni, come dimenticare Yhwach che lo percula dicendo; non riesci neanche a dire uccidere di fronte all'uomo che ha ucciso tua madre (cap 619)... e non riuscirà a dirlo mai in maniera convincente (cap 673). Quindi... se chigo fosse stato più incazzoso, più arrabbiato come l'hai dipinto tu, l'avrei apprezzato di più. Da questo punto di vista questo Ichigo è più umano di quello visto nelle ultime battute del manga. Come dico in questi casi, Good Job!
Il tutto condito da questo parallelismo coi lupi; che si unisce anche a livelli grafico nel finale, con le frasi poste al centro. Ottimo lavoro davvero. :)
Un saluto e alla prossima
Elgas

Recensore Master

Ed rieccomi finalmente a recensire altri due Capitoli della Raccolta! Perdonami se passo solo ora, ma il caldo ha su di me l'effetto bradipo. Quindi dove eravamo rimasti? Okay ammetto che mi aspettavo un momento ambientato nella Guerra Millenaria e invece... doppia sorpresa! Forse la seconda morte di Kaien è il momento veramente toccante all'interno della prima invasione dell'Hueco Mundo. Qui sei riuscita a modulare perfettamente il passato e il presente; tra le frase impresse e così importanti per Rukia da parte di Kain (di avrei voluto vedere qualche flashback con Kukaku, Ganju e Isshin). Tutto ruota attorno al tema del Cuore; di un combattimento per l'onore; di come un Cuore di può perdere nella morte, specie in una morte così orribile. Le sensazioni di Rukia sono perfette; il superare il trauma nel rivedersi di fronte lui, o meglio il suo corpo; la forza che quei ricordi le donano e la consapevolezza infine di aver preso in custodia il suo Cuore.
Quindi che dire...! Mi è piaciuta! E compensa la piccola "delusione" del Capitolo precedente.
Un abbraccio forte cara e alla prossima
Elgas

Recensore Master
16/07/20, ore 21:51

Forse tra tutte le OS... questa è quella che mi ha convinto di meno. Non che sis scritta male; ma l'ho trovata nettamente meno incisiva rispetto alla altre? Forse perché troppo frammentaria? Forse perché; certi momenti li ho immaginato diversamente, come sensazioni trasmesse dai personaggi; quelle di Ichigo nella SS e successivamente di Rukia nel Mondo Terreno... sono quelli che mi hanno convinto di più; Aizen... uhm... non so... sarà che nell'ultima saga non l'avrei proprio fatto tornare e quando compare mi dava più un senso di amarezza e rassegnazione, Aizen non aveva alcun motivo per ridere, essendo stato sconfitto. Hichigo... non ho capito dove fosse ambientato e se non avessi letto il commento non l'avrei capito (immagino quanto Ichigo riforgia la Zanpakuto dal... tizio delle Zanpakuto).
Grimmjow... beh lui sì è alleato con Urahara solo per poter aver la rivincita su Kurosaki... quindi, io vedo più... il solito Grimmjow, che il voler diventare il miglior amico di Kurosaki.
La parte tra Isshin e Masaki era okay... ma anche lì mi pareva mancasse un po'di sostanza. Forse a causa dei pezzi troppo brevi?
Quindi... diciamo che questo ultimo capitolo è stato un po' altalenante.^^"
Motivo che mi ha portato a bandierina neutra.
Un saluto e alla prossima
Elgas

Recensore Master
16/07/20, ore 17:28

Ulquiorra... rientra nella mia Top 10 dei personaggi e uno dei motivi è semplice. La sua morte. Ulquiorra aveva concluso il suo arco narrativo e il suo arco narrativo per come era costruito il personaggio e in particolar modo il suo rapporto con Hime... doveva concludersi così. Ulquiorra è e rimarrà il più introspettivo assieme a Stark: entrambi si pongono domande esistenziali più forti rispetto agli altri colleghi. Domande che nella tua OS trovano un senso e un approfondimento più che ben strutturato. Cosa è il Cuore? Come si capisce di averne uno? Cosa si prova ad averne uno? E chi meglio della dolce Hime; riesce negli ultimi istanti di vita a dar una risposta a tutte quelle domande. Forse per un breve istante prima della fine... Ulquiorra sente di avere un Cuore. E il gesto di tendergli la mano poi... pura poesia.
Ci vediamo col prossimo capitolo cara. E col prossimo inizieranno poi le nuove OS, right?
Un saluto e alla prossima
Elgas

Sono riuscita a mettermi in pari! L'ho divorata e me ne pento eh eh. Se non capitolo precedente hai approfondito Isshin e dato senso alle parti iniziali del manga; qui vediamo un ulteriore incastro e filo conduttore che lega alcune parti del passato di Rangiku e Gin. Non ricordo bene se l'incontro avvenga prima o dopo la spiata di Aizen e Shinigami nel Rukongai (che poi non erano solo Gin e Tosen... altri stavano con Aizen, ma anche qui... dimenticanza di Tite); na leggendolo, okay il filo c'è ed è bello spesso. Inoltre mi sono piaciute alcune riflessioni dietro Gin; sia dal punto di vista di semplici frasi (come quando chiede anche; C'è l'hai anche tu il potere?), sia delle profonde motivazioni che lo spingono in ogni sua azione; tutto è partito da un semplice, ma forte desiderio, non veder più piangere la sua rangiku. Ma non è forse l'amore il motore del mondo? Anche i momenti finali; quando Rangiku si palesa prima dello scontro finale contro il farfallino; sono stati rivisti in una chiave di lettura più completa e toccante. E con quelle scuse, un cerchio si chiude nella maniera più degna possibile; un cerchio a cui hai reso pienamente giustizia.
A proposito di eventi londinesi;durante la mia adolescenza visitai la city, sfoggiando Saiyuki... e niente due ragazze mi guardano ammirata. "Guarda legge Saiyuki!". Mi sentii molto orgogliosa di me stessa. <3

Apppena concluderai la raccolta, passerò dagli ultimi due. <3
Un saluto e alla prossima
Elgas

Recensore Master
09/07/20, ore 14:07

Anch'io avrei voluto vedere più flashback su Isshin Kurosaki/Shiba (specie riguardo il suo rapporto con Kaien, Kukaku, Ganju... di cui ci viene detto essere lo zio nel Capitolo 518; e il legame con Kugo, ma lasciamo da parte le troppe non risposte date in quella Saga). Qui ci vieni mostrato un Isshin di inizio Saga; un Isshin che ben incastra i momenti di inizio Bleach, con le rivelazioni che si avranno nel volume 60. Vedere un Isshin debole; alla prese con la mancanza del suo sole, Masaki, è stato toccante. Alle prese in oltre con um corpo debole, umano, che patisce la fame, il sonno, impotente di forte alle molte minacce ma anche in grado di percepirle in qualche modo. Molto umano in tutti i sensi. Tocco di classe la morte di Sora e l'arrivo della piccola Hime alla clinica Kurosaki. E al momento Isshin non può far a meno di dire buongiorno al figlio, pur consapevole della partenza verso la Soul Society e l'inizio della verità.
Ottimo lavoro come sempre cara e quanti feels potenti con la frase del volume 3. :)
Un saluto e alla prossima
Elgas

Recensore Master

Si sto correndo come una lepre, ma non posso farne a meno. Bleach è come una DRoga... e tu cosa fai, mannaggia a te! Uno dei momenti che più ho adorato della Saga degli Arrancar. Insomma... quando ancora Kubo sapeva mettere il Climax nei combattimenti, anche solo con uno scambio di sguardi. E tu... hai ben calcato della poche pagine; rendendo quel momento topico, forse ancora più magico. Per rendere ancora più profonda la personalità di Grimmjow e il legame che le lega a Ichigo... ecco alternarsi frammenti (,come il colore dei capelli dei personaggi presenti); suoni (come la voce di Hime che riporta Ichigo "alla ragione", le poche frasi di Grimmjow... a un passo dal battere l'avversario tanto bramato; e al tempo stesso triste nella consapevolezza che nessun altro gli farà provare la stessa adrenalina, la stessa felicità). E infine il finale... con la caduta del Re e la clemenza di Ichigo. Un insieme perfetto cara. Assieme al Capitolo di Kugo, questo si piazza direttamente al Secondo Posto.
A domani con altre due top recensioni.
Un abbraccio forte
Elgas

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