Recensioni per
In ogni Tempo, in tutti gli Universi
di padme83

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 59
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/03/22, ore 15:07

Ciao, sono davvero imperdonabile nel passare solo oggi da questa tua stupenda raccolta, facciamo che è il mio regalo di compleanno per te e poi magari cercherò di essere un po' più regolare, va bene? Spero anche che quando uscirà il nuovo film di Animali Fantastici ti ispirerà a scrivere nuove storie, in realtà avevo aspettato un po' a leggere ancora perché questa raccolta sta per finire, ci sono ancora poche storie da leggere e io volevo farle durare, ma chissà, mai perdere le speranze!
Penso che l'idea di Albus e Gellert nell'universo di Star Wars, in una situazione simile a quella di Ben e Rey, sia del tutto azzeccata e praticamente canon! Albus è il Jedi e Gellert una specie di Sith, entrambi fanno parte della Forza ma sono stati cresciuti da schieramenti opposti, perciò quando si incontrano non possono che combattere l'uno contro l'altro. Ma quando Gellert è allo stremo delle forze, quando è ferito così gravemente e ad Albus basterebbe poco per distruggerlo per sempre, tutto cambia. Albus incoraggia Gellert, lo spinge a resistere e poi, stringendosi a lui, gli ridà le energie perdute inondandolo con la Forza, guarendo le sue ferite, rigenerandolo. E questa loro unione dentro la Forza sembra quasi (o forse lo è) l'unione nell'atto d'amore, che per loro non è mai solo sesso ma la fusione di anima, mente e corpo... proprio come nella Forza, ed è per questo che li ho visti così canon in una situazione come questa!
Ancora una volta mi rendi felice perché in questa AU i due amanti non sono destinati a separarsi, ma in qualche modo a restare insieme, uniti dalla Forza e anche dalla forza del loro amore (la ripetizione è voluta!), viaggiando insieme per la Galassia senza doversi mai più lasciare.
Una sola curiosità mi ha lasciato la storia: in certi momenti ho pensato che Albus e Gellert si fossero incontrati qui per la prima volta e quindi avessero combattuto, ma che magari si fossero già visti e conosciuti (e innamorati) dentro la forza, ma poi mi sono anche chiesta se forse avevano avuto modo di incontrarsi già prima di questo scontro, magari come è avvenuto tra Ben e Rey? Ecco, questo non sono riuscita a capirlo, ma sicuramente è colpa mia!
Per il resto, bellissima storia, perfettamente IC con i personaggi e anche canon sebbene in un altro universo, qui è la Forza a unirli, nel loro mondo è la magia! E visto che adoro le storie a lieto fine, questa mi è piaciuta particolarmente, come tutte le volte in cui fai finire bene la ff per loro due!
Complimenti e spero di passare di nuovo presto!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
20/12/21, ore 16:56

Ciao e innanzitutto ti auguro buone feste! Finalmente le vacanze sono vicine e io posso avere più tempo anche per leggere e recensire di più, infatti eccomi qua e spero di riuscire a passare ancora prima che le vacanze finiscano.
Ti avevo già detto che adoro queste tue AU? Soprattutto alcune mi hanno lasciata davvero senza fiato e questa è una di quelle, probabilmente questa raccolta finirà per diventare una delle mie preferite tra le storie che hai dedicato ad Albus e Gellert. È meravigliosa, sensuale e oscuramente appassionante questa scena con Albus che dona non solo il suo corpo ma anche il suo sangue, la sua linfa vitale, a un Gellert vampiro che ha bisogno di nutrirsi, ha bisogno di lui in tutti i sensi, per amore, per desiderio e per necessità. Il fatto, poi, che Gellert beva il sangue di Albus rende ancora più inesorabile il loro legame, crea una catena tra loro che non si può spezzare in alcun modo. E ho letteralmente adorato il fatto che anche in questa AU tu abbia regalato alla tua OTP un lieto fine, per quanto cruento: i due non avrebbero potuto amarsi e stare insieme essendo un licantropo e un vampiro, ma hanno scelto di distruggere e uccidere i loro clan che li avrebbero osteggiati pur di restare insieme per sempre, perché il loro amore è più forte di qualsiasi altro legame e qualsiasi altra potenza. Mi viene da pensare, anche se potrebbe sembrare malvagio, che forse avrei persino voluto che anche i veri Albus e Gellert facessero questa scelta, mandassero al diavolo tutti coloro che li osteggiavano, per vivere il loro amore liberi e felici... certo così la saga di Harry Potter avrebbe avuto un'altra storia, ma chi se ne importa? Alla fine è l'amore la forza che muove tutto e, proprio come hai scritto nella bellissima frase finale, nemmeno le Stelle o il destino possono frenare la potenza di due cuori e due anime che si amano e che sono fatte per stare insieme, il destino ce lo scriviamo noi se davvero abbiamo il coraggio e la motivazione per farlo... e Albus e Gellert ce l'hanno senz'altro.
A proposito, non so perché avevo immaginato che Albus fosse il vampiro e Gellert il licantropo, Albus è così elegante e raffinato che lo avrei visto benissimo nei panni di un vampiro... ma da quello che ho capito il prompt richiedeva che fossero "scambiati" e comunque va benissimo anche così, in fondo Gellert sta bene anche come vampiro, perché risucchia l'energia e la forza vitale di Albus, lo soggioga e lo porta persino a mettere in dubbio le sue scelte di vita per amor suo.
Un'altra bellissima e intensissima storia, un altro momento di passione e amore che va oltre tutto e tutti, perfino oltre l'Universo, pur di esplodere e vivere e bruciare tutto il resto. Complimenti ancora una volta per come sai appassionare e coinvolgere, per come sai evocare anche in storie brevi come questa immagini che restano indimenticabili nella mente e nel cuore. Sei bravissima e perfetta come sempre, ti abbraccio e ti auguro di passare delle feste serene con i tuoi cari (ma spero anche di passare di nuovo da un'altra storia e rinnovarti gli auguri!).
Abby
(Recensione modificata il 20/12/2021 - 05:00 pm)

Recensore Master
08/11/21, ore 16:49

Ciao, e come prima cosa ti chiedo scusa per questo ritardo abissale, era da tantissimo tempo che volevo leggere questa storia, ma proprio perché la desideravo tantissimo volevo anche aspettare di trovare il momento adatto per leggerla e commentarla con tutta la passione che si meritava, non in un giorno ritagliato agli impegni soliti e noiosi... ed eccomi qua! Oggi avevo proprio bisogno di questa storia, in un periodo in cui anch'io mi sto chiedendo se continuare a pubblicare le mie storie che tanto non interessano a nessuno (e come tu puoi capire benissimo per me è un dolore vedere che non riesco a far amare i miei personaggi quanto li amo io!) o se invece continuare a scrivere tutto quello che voglio ma solo per me stessa.
Questa storia è veramente stupenda e non poteva essere altrimenti, perché il legame con Romeo e Giulietta è adattissimo per Albus e Gellert in tutto e per tutto, anche per loro il mondo è ostile, anche loro sono nemici fin dal loro nome, anche loro sarebbero uccisi se venissero scoperti insieme (ma non sarebbe allora più bello morire insieme piuttosto che vivere separati?). Ti confesso che, leggendo, non mi è venuto tanto in mente il film Romeo+Juliet (una versione troppo moderna per i miei gusti), quanto piuttosto il capolavoro di Zeffirelli e il meraviglioso musical "Ama e cambia il mondo"... ma penso che vada bene lo stesso, no? E comunque, anche se nella tua storia Albus e Gellert sono in un AU senza la magia, io nei loro pensieri, desideri, nella passione e nella disperazione che li unisce, nel loro tentativo di fuggire insieme, li ho pensati soprattutto come i veri Albus e Gellert, quelli della storia vera, che non è poi così diversa da una faida tra famiglie. E questo finale alternativo, in cui i due amanti fuggono veramente insieme, come invece non fanno Romeo e Giulietta con tutto ciò che ne consegue, l'ho veramente adorato, questa volta nella mia mente loro davvero scapperanno lontano, nessuno li troverà e potranno vivere in pienezza il loro amore fuori dal mondo, fuori da chi non capisce e giudica, "camminerete insieme, fianco a fianco, come amanti, compagni, sposi, in questa vita, nella prossima e in ogni altra – fino alla fine del Tempo". È questo il finale che Albus e Gellert meritano, e che sarebbe meraviglioso potessero avere anche in una delle tue ff.
Una storia piena di intensità e di amore, un amore così grande e totale che brucia tutto il resto e che non sarà mai diviso. Complimenti, sicuramente una delle tue storie più belle (probabilmente anche perché qui c'è il lieto fine, o almeno la speranza che ci sia!).
Grazie per questa e per tutte le storie meravigliose che ci regali, spero di passare presto dalla prossima.
Un caro saluto.
Abby

Recensore Master
30/08/21, ore 19:06

Ciao! Sono tornata da te e dai tuoi amati dopo tanto tempo, ma devo ammettere che sarei voluta tornare prima e non l'ho fatto solo perché... avevo letto che non intendevi più scrivere, che non avresti scritto altre storie e non sapevo se venivi ancora su EFP, se una recensione ti avrebbe fatto piacere o meno. Oggi ho visto che hai aggiornato la tua raccolta "Dammi mille baci" e allora ho pensato che magari qualche volta da queste parti ci passi ancora e che una recensione ai tuoi bellissimi non può farti dispiacere.
Ti devo dire subito che non conosco l'AU in cui hai ambientato questa storia (ma ho visto che il successivo è Romeo e Giulietta... ripasserò presto!), però mi è sembrato facile da immaginare. Mi è piaciuto molto questo contesto solare e familiare in cui Ariana è un'adolescente come tutte le altre che desidera farsi un tatuaggio e Albus la deve accompagnare dal tatuatore che, guarda caso, è proprio Gellert. Veramente carino e divertente l'equivoco in cui cade Albus, che crede che Gellert venga tutti i giorni a comprare fiori per vedere Ariana e, da bravo fratello maggiore, si innervosisce ("che cos’ha in casa, una serra?" è veramente delizioso! XD), si preoccupa (com'è tenero quando pensa che non sarà in grado di lasciar andare la sorellina quando deciderà di "spiccare il volo") e si arrabbia pure, pensando che Ariana sia triste perché Gellert viene tutti i giorni ma non le ha ancora chiesto di uscire! E non si accorge, l'inesperto Albus, che il suo batticuore non è "normale", che l'interesse di Gellert per la sua vita e i suoi studi non è mera cortesia, che i suoi occhi che lo scrutano e lo sondano vogliono, chiedono qualcosa...
Meno male che ci pensa Ariana ad aprirgli gli occhi! XD
In genere sono abituata alle tue storie piene di passione, di amore disperato, di bisogno e desiderio l'uno dell'altro, ma qui mi sono veramente scaldata il cuore alla dolcezza di questa OS in cui Albus e Gellert sono due ragazzi normali che attraversano la prima fase dell'innamoramento, che lascia pensare a un futuro felice, dove niente potrà separarli, dove le cose brutte accadono, sì, ma fanno parte delle tristezze della vita (l'incidente dei genitori), in cui Ariana è una ragazza sveglia, allegra e affettuosa che diventerà una donna libera e forte.
E' veramente molto bello poter sognare anche la felicità e regalare ai personaggi che si amano una vita e dei momenti di intensa dolcezza, di sole e calore, come hai fatto tu in questa storia.
Complimenti, adoro sempre quello che scrivi e, egoisticamente, spero davvero che non smetterai mai... So che loro restano comunque nel tuo cuore, ma ormai sono anche un po' parte di me e mi piace poter passare a leggere qualcosa su di loro. Comunque sia, io sono dalla tua parte, sempre, e per me quello che scrivi è sempre perfetto.
Un abbraccio.
Abby

Recensore Master
19/06/21, ore 18:41

Eccomi dopo un bel po' a leggere e commentare anche questa AU e spero di riuscire d'ora in poi ad essere più puntuale nelle mie letture!
Veramente interessante la sfida di portare la storia di Albus e Gellert in tempi e situazioni tutte diverse e, se alla fine l'universo degli Hunger Games non era poi così lontano da quello di HP, più complicato deve essere stato entrare nel mondo di Orgoglio e Pregiudizio, sebbene in realtà i giovane Albus e Gellert abbiano vissuto in un'epoca abbastanza vicina a quella del romanzo. Eppure tu riesci benissimo a far sembrare del tutto naturale anche questa AU, ti assicuro che mi sono proprio vista Gellert con aria scocciata, che fissa tutti con disprezzo, innervosito per essere stato costretto dalla zia a partecipare a quel ballo, alla vita sociale della "gente perbene" che per lui sono solo bigotti e ipocriti. E' vero che alla festa partecipa anche Albus, ma Gellert non vuole incontrarlo lì, vorrebbe portarlo via, magari prenderlo tra le braccia davanti a tutti (mi piace l'idea dello scandalo che darebbero se lo facesse davvero!). E' chiaro che i due sono già amanti e che fingere di essere solo conoscenti in quel ricevimento è un tipo di recita ipocrita che Gellert odia, tanto più nel vedere il SUO Albus che danza con tutte le ragazze della festa (è piuttosto buffo vedere Gellert geloso delle ragazze, penso che avrei condiviso di più la sua gelosia se avesse visto Albus parlare amichevolmente con dei giovani!). Tuttavia, nell'attimo in cui riescono ad incrociarsi, Albus sussurra a Gellert che non deve preoccuparsi, che il suo cuore, la sua anima, il suo corpo appartengono a lui, come sempre e per sempre. Il ballo è solo un divertimento, non significa niente, solo loro due contano.
Bellissimo e incredibilmente verosimile! Non ho voluto guardare in che altri tempi e mondi hai ambientato le altre AU (mi faccio la sorpresa da sola! XD), però leggendo questo mi è venuto in mente, non so perché, che sarebbe bello leggere di loro nell'universo di Cime Tempestose, posto che tu non lo abbia già scritto! Chissà perché mi è venuta in mente questa idea?
Adoro questa tua raccolta di AU, è perfetta, appassionante e ogni volta mi lascia a bocca aperta, credo che tu abbia avuto una bellissima idea, originale e creativa, e ti faccio tantissimi complimenti!
A presto (stavolta per davvero)!
Abby

Recensore Master
18/05/21, ore 14:40
Cap. 1:

Ciao! Come vedi ogni tanto arrivo anch'io, seppure sperduta nelle remote galassie... XD Ma che idea quella di scrivere delle AU in cui Albus e Gellert si ritrovano a vivere in altri universi e con altre avventure da affrontare, devo ammettere che questa raccolta mi incuriosisce tantissimo, chissà cosa ti sei inventata!
In questa storia mescoli le prove del Torneo TreMaghi con quelle di Hunger Games e sinceramente trovo che le due cose non siano poi così lontane, ci sarebbe anche potuto stare. Hai scritto giustamente che anche il Torneo a cui partecipa Harry non è più secondo le regole del Torneo TreMaghi e infatti io non ho trovato nessuna "stranezza" nel fatto che tu abbia usato le regole di Hunger Games per questa competizione. Albus si offre volontario al posto di Aberforth perché sa di essere più forte di lui e alla fine, dopo molte prove, rimangono in gara solo lui e Gellert, il campione di Durmstrang. La loro gara, però, così come accade in Hunger Games, non è stata del tutto secondo le regole, loro si sono trovati alla prima occhiata, i loro cuori e le loro anime si sono riconosciute e così si sono alleati per superare insieme tutte le prove alle quali sono stati sottoposti. Il loro legame è stato ancora più forte di quello che avrebbero dovuto avere con la compagna della propria scuola e, alla fine, sono rimasti soltanto loro due e, secondo ciò che dicono le regole, uno solo dovrà conquistare la Cornucopia ed essere portato in trionfo. Ma le regole per Albus e Gellert non contano, non sono contate nemmeno durante il torneo, quel legame nato alla prima occhiata si è fatto sempre più forte e intenso durante i momenti più duri e terribili della competizione e nessuno dei due vuole sconfiggere l'altro. Mi è piaciuto molto il fatto che sia Gellert il primo ad abbassare deciso la bacchetta, ma forse lo può fare perché è ormai talmente sicuro del suo legame con Albus, che c'è stato fin dal primo istante (Lasciali perdere, sembravano dire quei suoi occhi ambigui, magnetici. Tu non sei come loro. Tu sei come me.), che sa benissimo di non avere nulla da temere, Albus è pronto a sfidare ancora una volta le regole e a concludere la competizione insieme a lui.
Una storia incisiva, essenziale ma intensa come sempre, il legame tra Albus e Gellert è sempre la forza che muove l'universo, qualsiasi esso sia, e questo finale toglie il fiato... anche se ammetto che mi sarebbe piaciuto vedere la reazione degli Strateghi e degli sponsor alla loro scelta!
Complimenti, questa raccolta così particolare e originale mi intriga moltissimo e cercherò di passare prima del solito per continuarla, sei geniale come sempre e le tue storie riescono ad essere sempre diverse e speciali.
A presto!
Abby

Recensore Veterano
10/04/21, ore 15:34
Cap. 1:

Ciao Alessia!
Sono arrivata qui dal tuo post nel gruppo FB. Appena ho letto HP mi sono subito fiondata visto che questo è il mio fandom preferito. Ma soprattutto mi ha intrigato questa raccolta di AU con altri fandom che conosco molto bene, e sono venuta subito a leggere questa prima quasi drabble.
Tutto si è incastrato perfettamente. Per quanto riguarda le scuole di magia mi pare che siano ufficialmente 11, ma visto che ti serve una dodicesima direi che la possiamo creare noi e piazzarla in Italia visto che la Rowling ha deciso che non siamo degni e che dobbiamo studiare solo per corrispondenza. Comunque, molto molto carina. Toglimi una curiosità: prima è Albus che fa la parte di Katnees curando l'altro ferito, poi invece la fa Gellert mostrando le bacche velenose. Ho capito giusto?
Comunque continuerò sicuramente con la raccolta.
Un abbraccio
Beatrix

Recensore Master
18/03/21, ore 18:59

Mia cara Padme <3

Intensa, bellissima e cupa, questa AU mi piace moltissimo anche per il messaggio che propone, oltre che per l’eleganza superba dello stile e tutte le altre cose belle che ti strameriti e che dovrei copiaeincollare a ogni recensione. A certe cose non si può resistere e il legame che unisce il vampiro e il licantropo, seppur contro i rispettivi clan che vengono spazzati via da questa unione che non sta né in cielo né in terra, è qualcosa che trascende persino le loro esistenze, tanto che alla fine restano solo loro, Albus e Gellert, e tutti quelli che hanno provato a fermarli, a maledirli o sono inorriditi a fronte del loro legame e non ci sono più, sono solo cadaveri o resti di cadaveri.

La fusione fisica di un amplesso che si fa quasi lotta è resa con la consueta grazia e forza. La dolcezza dell’amore e l’urgenza dell’amplesso presentano gli stessi connotati e la stessa fame/sete dei personaggi, caratterizzati alla perfezione anche per quanto concerne la scelta del “mostro” a cui aderire. Pare quasi un omaggio a Bram Stoker che Albus, elegante inglese, sia un vampiro, mentre non possiamo non pensare che lo sguardo algido di Gellert e la sua natura senz’altro più selvaggia sia tale e quale a quello di un lupo di fenririana memoria (non il Grayback, ma l’altro, quello mitologico padre di tutti loro, ovviamente).

Sono due predatori affamati, dunque, e il modo in cui li descrivi è intenso e passionale al punto giusto, tale da non negare, ma anzi esaltare, le loro nature. Se il destino si può contrastare, è interessante notare come né Albus né Gellert lo accolgano completamente a braccia aperte. Pur essendo anime gemelle (con tutti gli headcanon del caso, i TUOI headcanon riconoscibilissimi a miglia e miglia di distanza), la scoperta del loro legame ha lasciato loro per primi sgomenti. E anche l’ineluttabilità dell’amore è un tema dantesco che tu racconti con forza e convinzione. Loro si amano, le stelle e la loro gente dice no, ma come due outsider, essi lottano per la loro libertà. E dimmi tu se non è canonico questo, se questa ribellione non assomiglia alla ricerca dei Doni, loro due soli contro il mondo, speculari, come le zanne, ma facenti parte di un unico che non può essere diviso – e qui potrebbe partire una citazione a Platone che, però, per evitare che mi vieni a tirare oggetti appresso nonostante la zona rossa, ti risparmio. È stupenda, mia cara Padme, come sempre e come tutto quello che scrivi <3. Il tuo modo di renderli amanti appassionati colpisce e scalda il cuore,
con affetto,
Shilyss che per colpa tua fa clicca su acquista :P <3

P.S.
Il titolo avrebbe meritato una recensione a parte, ti dico solo questo <3

Recensore Master
15/03/21, ore 22:09
Cap. 1:

Madreee, buonasera **. Ok, giuro che la pianto, questa cosa mi ha solo fatta sorridere più del dovuto xD
Come ti dicevo, io adoro gli AU e quando ho visto questa raccolta mi ci sono fiondata, dato che avevo l'imbarazzo della scelta: alla fine ho deciso di andare in ordine, e aaaw, immagina la mia sorpresa nel vedere che il primo capitolo era a tema Hunger Games, quando l'ultima storia che ho postato è esattamente su quel fandom **. Adoro i libri della Collinz e ancora di più adoro i film. Non avevo mai immaginato le vicende di HP intrecciate a quelle di quest'altro universo ma dopo aver letto questo capitolo devo dire che matchano veramente benissimo e ho trovato super originale e geniale l'idea di usare il torneo Tremaghi in veste di Hunger Games, con le scuole che diventano i Distretti dai quali vengono inviati i tributi **. Non so perchè ma Albus me lo sarei immaginato volontario al posto di Ariana, anzichè di Abeforth, ma anche così ci sta tantissimo ^^, anzi trovo dolcissimo che Albus abbia promesso ad Ariana che avrebbe vinto per lei, proprio come Katniss avrebbe provato a vincere per Prim.
Il momento in cui Albus vede per la prima volta Gellert trasuda magnetismo, e ricorda tantissimo, a mio parere l'incontro di due anime gemelle: e in effetti le cose fra loro si evolvono come se davvero fossero destinati da sempre l'uno all'altro. Si scielgono perchè si riconoscono simili, due spiriti affini, il cui fato si è tragicamente e inesorabilmente intrecciato. Sono alla pari e trovano comunque il modo di compensarsi a vicenda, con Albus che cura l'amico quando questi è in difficoltà e Gellert che in cambio gli rimane accanto durante il cordoglio per Elphias (sorry ho mantenuto il nome maschile, ma approvo assolutamente il cambio di sesso per fargli interpretare quella sfortunata ragazza, anche inizialmente prima di leggere delle bacche, ho pensato si trattasse di Rue.)
Bellissimo anche il finale, che rimane sospeso lasciando quasi ai lettori il compito di decidere se i due riusciranno nel loro intento di ingannare gli strateghi, o se invece necessariamente uno di loro dovrà morire. Anche in questo caso il loro legame sembra vincere su qualunque cosa e ho amato il fatto che l'equilibrio permanga fino alla fine, quando invece nel canon si vedeva quanto la situazione fosse squilibrata in favore di Katniss.
La seconda persona è usata molto sapientemente, quasi fosse la voce della coscienza di Albus: adoro questo tipo di narrazione, anche se ormai faccio molta fatica a usarla; lo stile è di un'eleganza assoluta e piacevolissima e anche l'impaginazione è davvero ben curata.
In conclusione ti faccio tantissimi complimenti, è stato davvero un piacere tornare a leggere dei tuoi diletti <3 spero vi siano altre occasioni, mi intrigano molto anche i capitoli successivi :-*

Un abbraccio e buon proseguimento di settimana <3

Benni

Recensore Master
14/03/21, ore 17:53

Ciao! Sono qui per lo scambio de "Il giardino di efp".
Devo dire che questa storia mi pare davvero molto originale: in pratica hai preso due personaggi di Harry Potter, legati da un rapporto di amore-odio, amici fraterni (forse qualcosa di più?) e nemici poi, e li hai calati nelle dinamiche narrative di Star Wars, dove un legame del genere non mi pare esista...lì mi sembra molto più esplorata la relazione padre/figlio o mentore/maestro.
Idea senza dubbio intrigante.
Anche perchè effettivamente, a ben vedere, ci sono delle similitudini nel come il rapporto si declina non tanto tra i due, quanto rispetto alla componente magica: qui la Forza, la diade e il legame, lì la magia (magia buona e cattiva, maghi oscuri e non).
Ho molto apprezzato il tuo stile, raffinato e immaginifico, come se l'ambiente stesso fosse un personaggio che dialoga con i protagonisti; è un aspetto spesso trascurato dagli autori, ma per me molto importante.
A volte penso che il "come" sia importante quasi quanto il "cosa".
Bella questa frase: "gemme di ghiaccio dall'opalina iridescenza ne avviluppano con impavida ostinazione la superficie boscosa".
E' stata una piacevole lettura, anche se Harry Potter lo conosco pochino come fandom.
Alla prossima!

Recensore Master
22/02/21, ore 17:46

Mia carissima padme!
Tornare nel tuo profilo è sempre una gioia immensa, specie se chiudi con un “fino alla fine del tempo” che è così importante per entrambe, che richiama l’infinito rincorrersi delle anime che si amano in questa vita e nelle altre, in uno struggente loop senza fine che tanta ispirazione porta alle nostre penne. Ma ora smetto di “scuoriciare” virtualmente e inizio la recensione vera e propria. Romeo e Giulietta è la storia d’amore tragica per eccellenza. È anche una critica sociale. Narra di una passione proibita e di due giovani che decidono di lottare uniti contro un mondo che ritiene inammissibile il loro amore – un mondo gretto che immola sull’altare di faide prive di senso i suoi due frutti più giovani e promettenti, i suoi figli, le sue speranze.

Albus e Gellert ricalcano alla perfezione il ruolo di innamorati divisi dalle circostanze, ma talmente pazzi da fregarsene e amarsi uguale perché senza quella follia che è l’amore vivere è uno squallido sopravvivere; e le struggenti frasi con cui rendi il desiderio di aversi che sempre li caratterizza dona un estremo struggimento alle tue frasi sempre così vive e vibranti. Il titolo, poi, evoca molteplici cose. Non solamente gioca con alcune delle battute più celebri del teatro – sul nome di Rome – ma è un’eco – almeno per me, dell’opera di Aciman con cui ti ho conosciuta. E già questo mi fa fare enormi, enormi voli pindarici.

L’idea dell’amore come follia che brucia le vene è un altro leitmotiv che mi fa morire a me pure e questa follia la ritroviamo in diversi momenti: apre il testo e torna verso la chiusura, ché né Albus né Gellert sono così incauti da pensare che, se scoperto, il loro amore provocherebbe altro che la loro morte. Eppure il bisogno di stare insieme e quella volontà di sfidare il sistema che caratterizza insieme li porta a dire “che ci prendano, allora, che ci mettano a morte.”

È una sfida al sistema che è terribilmente canonica, cara padme. Albus è uno che il sistema lo forza già solo nello scegliere la carriera d’insegnante al posto di quella al ministero. Nel corso della saga di HP manipola più di una volta gli eventi, sfidando con la sua autorità avversari di varia natura. E Gellert, neanche a dirlo, sfida l’ordine costituito diventando un villain. Bellissimo è anche il loro incontro, ho talmente tante cose da dire e poco tempo per farlo degnamente che temo di accavallare concetti senza spiegarli con dovizia. Romeo e Giulietta si incontrano a un ballo, ma qui Albus e Gellert si incontrano in mezzo a una strada sudicia. E lo trovo terribilmente romantico, mi fa venire in mente Mercuzio, tutto ciò.
Con tanto tanto tanto affetto,
Shilyss
(Recensione modificata il 22/02/2021 - 05:47 pm)

Recensore Master
21/01/21, ore 23:34

Cara Padme, buonasera (notte?).
Dopo aver messo il Fagiolo a nanna, sperando che dorma un po' più al lungo del solito, e aver fatto partire un'asciugatrice (fondamentale dopo l'arrivo del suddetto e la città in cui viviamo, di fatti ti sto scrivendo da zona arancione con allerta meteo arancione, insomma un tripudio di questo arancione) arrivo finalmente qui, su questa shot, che mi mancava per concludere questa meravigliosa raccolta.
Devo ammettere che questa, ahimé, è quella che mi sono goduta leggermente meno perché, ti confesso (prima di andarmi a mettere in punizione in ginocchio sui ceci), che non sono una grande esperta di Star Wars: in realtà ho solo visto la primimissima trilogia e di quello che è successo dopo (o prima ^^) ho delle idee un po' nebulose e mi dispiace perché mi sarebbe davvero piaciuto godermi a pieno i riferimenti che di sicuro hai fatto. Come il force-bond di cui fai menzione nelle note, di cui non sapevo assolutamente nulla ma, dalla tua spiegazione, sembra perfettamente cucito su loro due.
Lo sai che vederli su due fronti diversi, a combattersi ma che (inesorabilmente) finiscano con l'avvicinarsi in tutti gli universi mi soddisfa enormemente ma, giustamente, qui non c'è più lo stacco netto fra bene e male, Gellert è tentato dal lato oscuro ma grazie ad Albus non cede perché la sua anima è sulla via della redenzione che lo porterà alla bellissima shot finale che ho già avuto il piacere di leggere.
Connessi da sempre, nei sogni, nei pensieri, finalmente sono uno di fronte all'altro e Gellert è caduto sotto alla forza così crudele e accecante ;) di Albus. Cavoli, solo il pensiero del dolore che debbano provocare le ferite causate da una spada laser mi fa accapponare la pelle.
Ma Albus non ci sta che la rabbia e il dolore oscurino il cuore dell'altro, dalle labbra scappa quella parola bredhu che si portano dietro dall'eternità e quel contatto, da sempre bramato ma mai accaduto, finalmente avviene e ho adorato tantissimo il suo "Non posso?" prima di lasciare che la sua forza, abbagliante, salvifica e devastante assieme risani il corpo martoriato e l'animo pesante di Gellert. La lacrima che gli sfugge quando lo ha lì davanti, allarga il cuore e lo stritola subito dopo di commozione. E poi arriva solo il tempo di brillare insieme come una supernova in quella galassia lontana lontana.
Al solito un'altra meraviglia che in poche parole ti prende e ti trascina in questo vortice di sentimenti descritto con la più piccola attenzione per ogni singola parola perché, mi sa che non te l'ho mai detto, ma una cosa che mi piace moltissimo dei tuoi testi è la loro musicalità che mi dà proprio l'idea che le parole vengano scelte perché è lì che devono stare, per dare il giusto ritmo al tutto.
E insomma, questa volta l'ho conclusa per davvero: già te l'ho detto ma lo ribadisco, questa raccolta mi mancherà, tuttavia niente la toglierà dal posto in cui è e dove è giusto che stia <3
Un abbraccio e alla prossima
Cida

Recensore Junior
18/01/21, ore 18:44
Cap. 1:

Ciao!
Sono Cristina, la ragazza dello scambio!
Allora, partiamo dal presupposto che purtroppo HP è un fandom che conosco veramente pochissimo, ma mi è piaciuta!
Non riesco a dirti se con i personaggi sei rimasta IC o meno, ma comunque nella scrittura sei riuscita a creare l'atmosfera che si sente all'interno di HP, ma fai vedere quanto albus in realtà sia uno dei più grandi maghi di tutta la serie (peccato che non faccia una bella fine nell'ultimo film).
non ho notato particolari errori di grammatica da segnalare.
Brava!
à la prochaine,
Cri

Recensore Master
13/01/21, ore 17:59

Mia cara Padme,

Ogni tanto ci vuole un po’ di leggerezza e vedere quest’Ariana come non potrà mai essere – giovane donna intelligente, che “sveglia” il geniale fratellone Albus mostrandogli la realtà che è proprio davanti ai suoi occhi, quasi fosse una novella Cupido in gonnella che apre gli occhi al fratellone così preso da tutto da non accorgersi dell’evidenza. Gellert non va al negozio di fiori per parlare con lei né perché abbia il pollice verde – concordo con Albus che abbia fatto morire tutte le povere piante, ma unicamente per quella scintilla, quel contatto che sente quando paga ciò che acquista e se domanda dello studio ad Albus non è per cortesia, ma per farsi notare.

Ma Albus non pensa minimamente a ciò, sebbene il suo corpo, prima di lui, registri la tensione – e sai quanto adori questi squisiti dettagli. Apprezzo che tu, stavolta, abbia voluto rendere meno tragica e più contemporanea la storia della famiglia Silente. Albus è sempre l’ambizioso e geniale personaggio che deve occuparsi della famiglia e, al contempo, aspira a qualcosa di grande, ma proprio il suo ruolo di fratello maggiore forse gli impedisce di vedere il corteggiamento del tatuatore.

Mi è piaciuto vedere anche Aberforth sempre tramite gli occhi di Albus: è il fratello di mezzo e quindi p in un ruolo un po’ particolare e molto sulla difensiva anche nei confronti della piccola di casa – piccola, ma, come dicevo, non per questo meno arguta, che è l’elemento scatenante della vicenda. È per il suo desiderio di tatuarsi che Albus la accompagna al negozio dall’altra parte della piazza e incontra Gellert. Sulla scelta dei ruoli, neanche a dirlo, è tutto perfetto. Albus risulterebbe perfetto in qualsivoglia mestiere, in verità, sarebbe persino un affascinante venditore di enciclopedie a domicilio, ma al teutonico Gellert si confà decisamente di più il ruolo del tatuatore. Ecco, forse la nota malinconica di questa storia è proprio Ariana e l’influsso che avrebbe potuto avere su Albus se avesse avuto modo di crescere, per quella bellissima complicità che lei sfoggia quando rivela il segreto di Pulcinella riguardante Gellert. Sperando di passare al più presto sul prossimo capitolo di questa mirabile e incantevole raccolta, con tanto affetto e sempre immensa stima per il tuo talento evidente,

Shilyss

Recensore Master
12/01/21, ore 18:45

Mia cara, dolcissima padme,

avere la dedica su un capitolo tanto bello – au di uno dei libri più belli di sempre – è per me fonte di immenso piacere. E la seconda parte va benissimo così com’è, ma andiamo per gradi. L’idea che dei maghi inglesi diventino dei semplici signorotti inglesi solo di una o due generazioni avanti è calzantissima e risulta come un delizioso omaggio, così come il dialogo tra Bingley/Darcy qui rivisitato in chiave harrypotteriana e in vesti Albus/Gellert. E Gellert è geloso di Albus che balla con tutte le ragazze, che sembra corteggiare tutte le ragazze; è il più bello, è l’elemento catalizzatore della serata, è la persona da guardare e ammirare (bramare): ma chi corteggia tutte lo fa per noia e distrazione, tutte equivale a nessuna e Albus rapidamente si ritrova a tranquillizzare l’amico e amante, ma a farlo con una domanda retorica che esige una sola risposta e che racconta di un tipo di amore che è passione sfolgorante (e la gelosia sana di Gellert lo indica), ma che è anche fiducia, comprensione, affinità. Non si può amare e dubitare (la fede e la fedeltà, nell’amore, c’entrano sempre, neh?) Perché quel bredhu che è un TUO headcanon cui sono affezionatissima racconta di un legame che travalica tutto e che è così tanto viscerale e totalizzante da non consentire ipotesi.

Dato che hai scelto di ambientare la storia nel 1813, giocoforza qualsiasi effusione tra i due amanti deve avvenire di nascosto, in un guardaroba, lontano da occhi indiscreti – anche se sono abbastanza convinta del fatto che anche nel 2021 ne avrebbero avuto bisogno, non foss’altro che per non imbrigliare la passione o regalare spettacoli troppo focosi. Torno seria <3. Questa storia è Regency: l’Illuminismo sta dando i suoi frutti in ogni ambito e si apre un secolo di esplorazioni e di scoperte. Il periodo della vita umana noto come “adolescenza” inizia a essere concepito; la morale è rigidissima, gli incontri codificati, i destini segnati. I due gentiluomini conversano in maniera brillante e arguta – esattamente come ci si aspetterebbe da loro – e sfogano la loro passione (dilagante ed esistente, è anche il periodo del Romanticismo) nel buio, da soli. Ecco perché questa dicotomia tra una primissima parte fatta d’osservazione, una seconda che è un dialogo brillante e una terza che è gelosia e passione lasciata intuire mi è piaciuta così tanto. Un’ultima menzione va al bel Gellert che si rifiuta di danzare (con i corollari e i riferimenti, come il bollare Ariana come troppo giovane, che approvo). Concludo dicendo quello che dico sempre quando termino di leggere le tue storie: è bellissima. I sentimenti arrivano come un’onda che quasi cappotta un drakkar. La frase finale strappa un ansito perché il duello verbale così caro ai gentiluomini inglesi dell’Ottocento lascia spazio a qualcosa di viscerale e di annichilente – l’amore che brucia sulla pelle. Come sempre, stupenda e preziosa.
Con affetto,
Shilyss

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