Recensioni per
The Shadow Adventure
di pampa98

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
01/06/20, ore 22:00

No, vabbé! Che cos’ho appena letto??
Penso di essermi sciolta come un gelato lasciato fuori dal freezer a mezzogiorno di un giorno d’agosto. Tu sai su quali storie sto lavorando ultimamente, quindi puoi capire che bisogno avevo di qualcosa di così flufflosa. Quando stamattina ti ho lanciato l’idea di Jaime con un pupazzo di Stich non pensavo che uscisse fuori qualcosa di così bello e dolce. Ma, soprattutto, sono stra colpita che tu abbia scritto una AU e non sai quanto questo mi renda felice (Passa al lato oscuro delle AU, abbiamo la pizza ;) ).
Comunque, passiamo alla storia vera e propria.
Jaime è uno zio favoloso con il piccolo Pod. Mentre i miei zii se ne escono con frasi come “Non mi venire a trovare che sto bene da sola” o mi minacciavano di ripercussioni psico-fisiche nel caso non tifassi per la Roma, lui accompagna suo nipote alla fiera nonostante sia qualcosa che lui odi. Jaime, sei davvero lo zio che chiunque si meriterebbe.
Oddio, anch’io ero un’amante del Bruco Mela quando ero piccina. Mi ricordo che aveva dei grandi gettoni colorati con disegnato la faccia di questo grande bruco con colori metallizzati e ricordo che mio padre ne aveva diversi nel suo cassetto, così da non dover fare la fila ogni volta per prenderli.
Comunque, Jaime è uno zio così fantastico che gli acquista i biglietti per fare due giri, anche se non sale insieme a lui visto che è qualcosa che davvero odia. Poteva fare questo sacrificio e accompagnarlo, ma, visto che già per lui è un ENORME sacrificio trovarsi lì, si può perdonarlo per non essere salito sulla giostra.
Sacrificio che viene largamente ricompensato quando, curiosando tra le foto pubblicate da Margaery Tyrell su Instagram, si rende conto che anche Brienne si trova lì anche lei.
Grazie per avermi ricordato le meravigliose gambe che ha la mia bimba :’( quanto mi mancanoooo (e grazie veramente che non hai parlato del suo sedere che anche quello è celestiale).
Non so chi tra i due bimbi è fortunato da questo incontro l’altro in questo momento: Jaime in questo modo ha qualcuno a fargli compagnia mentre Pod è impegnato con le giostre e Brienne in questo modo non è costretta a fare il quinto incomodo tra le due coppiette.
È davvero dolcissimo vedere quanto sia felice Pod quando si rende conto che c’è anche lei. Si vede che ha fatto breccia nel suo cuoricino. Da proprio l’idea che Brienne si stia ben inserendo all’interno della famiglia di Jaime, almeno dal lato di Tyrion che, anche in questo caso, sembra quello più normale.
Come tutti i bambini, anche Pod sembra attratto da quelle bancarelle che ti attraggono con peluche favolosi al solo scopo di spillarti soldi. Soprattutto, il bambino sembra innamoratissimo di questo pupazzo di Shadow. Ammetto la mia ignoranza e ti dico che il nome non mi diceva nulla, ma, quando ho letto che è il riccio rosso di Sonic ho capito finalmente di chi si trattasse.
La diatriba su “Shadow” e “Shallow” mi ha fatto piegare in due dalle risate e l’ho trovata davvero da loro, come la storia degli aculei che a Jaime sembravano dei capelli e il fatto che non si è mai visto un riccio con le scarpe e i guanti ahahahha («Shadow, come ombra. Non è così difficile da ricordare.» Come si fa a non amare questa donna ahhahaha).
Comunque zio Jaime ci prova a vincere il peluche, ma purtroppo non ci riesce. Devo ammettere che ho apprezzato tantissimo la reazione di Pod: si vede che era triste perché ci teneva davvero tantissimo ad avere quel pupazzo, ma non tira nessuna lagna o fa qualche piagnisteo affinché suo zio riprovi nuovamente a vincerlo. È proprio un bravissimo bambino.
Volevo proprio vederlo Jaime nella Sala delle Specchi ahahaah Ce lo vedo proprio a sbattere la faccia contro ogni superficie, pensando di non aver bisogno di utilizzare le mani per capire quale fosse la strada giusta da percorrere.
Alla fine arriva l’ora di andare via e, ovviamente, Jaime si propone di accompagnare Brienne a casa con la sua macchina, ma, prima di partire lei gli chiede di aspettarla per cinque minuti.
Devo ammettere che, quando ho letto che Jaime aveva provato lui a vincere il peluche di Shadow, mi ero chiesta perché non avesse fatto provare Brienne a buttare giù le lattine, visto che tra i due mi sembra quella più forte e con la mira migliore, infatti quando torna stringe tra le mani il pupazzo tanto desiderato da Pod.
Mi sono sciolta quando Jaime la definisce “zia Brie” perché è un davvero un ottimo segnale di quello che potrà essere il loro futuro insieme.
Se tutto questo non era davvero l’apoteosi del fluff, il finale mi ha definitivamente stesa.
Dopo aver lascito Pod a casa, Jaime arriva con la macchina di fronte all’abitazione di Brienne. Continuano a battibeccare su quando Shadow assomigli o no a un porcospino, ma, quando arriva il momento di salutarsi, Jaime si rende conto che Brienne gli sembra strana, come se ci fosse qualcosa che non andava.
Oddio, me la immagino benissimo la mia bimba che, tutta impacciata, scende dall’auto per dare a Jaime questo pupazzo di Stitch. Ma si può essere così dolci? <3
Spiega infatti che, essendo riuscita a buttare giù tutte le lattine, aveva diritto a scegliere un peluche gigante e due piccoli e, visto che quello di Shadow era piccolo, ha pensato bene di prendere quello di Stitch per regalarlo a Jaime per il loro primo mesiversario.
Ha proprio ragione, Jaime è la versione umana di Stitch: è un esserino dolce e tenere, ma che può trasformarsi in una vera peste.
Il finale, mi ha letteralmente stesa. Ti dico che quando l’ho letto, in viso mi si è formato un vero e proprio sorriso da ebete e sono rimasta qualche minuto a fissare sognante lo schermo.
Infatti, Brienne lo invita a rimanere e gli dice che può parcheggiare la macchina dietro la propria nella sua piazzola personale. Ovviamente Jaime sposta lì la sua macchina e si rende conto che lì c’è comodamente spazio per due macchine in modo che non si diano fastidio nel entrare ed uscire. Sembra un’osservazione normale, quasi banale, invece ha un significato più grande: chissà, magari un giorno sarà normale che ci siano due macchine lì perchè loro due sono andati a vivere lì insieme.
Come ti dicevo, ho letteralmente amato questa storia. È proprio un mix di tutto quello che amo: i bimbi, Stitch, la fiera, l’AU. È tutto assolutamente perfetto.
Grazie mille per averla scritta perché è stata veramente una storia bellissima e che mi ha fatto divagare la mente per un bel po’.
Ora però devo salutarti perché Hyle mi aspetta (che schifo)
A prestissimo tesoro!
Un mega abbraccio,
Jodie