I
PRIMO POSTO, CON UN TOTALE DI 52,45/55
Il mostro dagli occhi verdi, di Carme93
Grammatica e Stile: 7,7/10 (media tra 5,9/10 di g. e 9,5/10 di s.)
La grammatica della tua storia, a parte un errore ricorrente sugli incisi, non è male, ma presenta moltissime imprecisioni dovute forse a una rilettura troppo frettolosa.
“tanto poco era la stoffa” – “tanto poca era la stoffa” errore di concordanza -0,50
“ti ho visto uscire” – “ti ho vista uscire” -0,50
“ad aumentare” non hai chiuso (o, in altri casi, aperto) l’inciso, errore ripetuto più volte durante il corso del racconto -0,20
“infastidita, automaticamente” – “infastidita. Automaticamente” serve un punto, al massimo un punto e virgola -0,20
“abatjour” – “abat-jour” è la forma corretta -0,10
“Mattia il più piccolo” – “Mattia, il più piccolo” -0,20
“Alisia le sue migliori amiche” – “Alisia, le sue migliori amiche” -0,20
“un perbenista” – “una perbenista” -0,10
“infinità di volte” – “un’infinità di volte” o “infinite volte” -0,10
“affogarsi” – “ingozzarsi, soffocarsi” o un altro sinonimo. “Affogare” è relativo al “respirare acqua” e il suo utilizzo in questo contesto è dialettale -0,20
“rubato suo” – “rubato suo padre”, manca proprio una parola (o, in alternativa, i puntini di sospensione per indicare l’elisione) -0,20
“non ce l’ha i soldi” – “non ce li ha i soldi” -0,50
“a loro livello” – “al loro livello” -0,10
“una conversazione con Luca, le avrebbe fatto” la virgola separa il soggetto dal predicato -0,50
“dopotutto” manca il punto finale -0,20
“età adolescenza” – “età adolescenziale” -0,20
“Tylor” – “Taylor” -0,10
Non ci sono altri errori. Il punteggio relativo alla grammatica è quindi 5,9/10.
Contrariamente all’aspetto grammaticale, per cui mi è davvero dispiaciuto doverti penalizzare così tanto, quello stilistico mi ha convinto molto di più. Per prima cosa ho apprezzato la tua decisione di riportare le date in cui si svolgono i vari momenti della storia: inizialmente non sembra un elemento così rilevante, sembra che un “mesi prima” sarebbe bastato e avanzato, ma quando poi inizi a narrare anche le vicende della mattina del 25 gennaio il tutto risolta utile e ordinato. L’aspetto che mi ha colpito di più del tuo racconto sono però i dialoghi: piuttosto che cercare di inserire forzatamente alcune espressioni tipicamente giovanili prese dall’inglese, hai scelto di utilizzare un italiano non troppo complesso a livello lessicale, caratterizzato soprattutto dalla brevità e dall’incisività delle frasi, cosa che ho trovato molto realistica e che nella tua storia ha sicuramente funzionato, anche per via del carattere difficile di Mara.
Anche la prosa, sebbene sia più articolata, riesce a rappresentare molto bene il contesto: le descrizioni sono stringate e si concentrano di più su quei pochi oggetti che attirano l’attenzione della protagonista, ma non se ne sente affatto la mancanza. Il lessico, come detto, è adatto al contesto, anche se ci sono state alcune piccole imprecisioni (come “affogarsi”, che ti ho segnalato in precedenza) che sono un po’ troppo dialettali.
In conclusione, ho apprezzato molto lo stile e ho notato dei grandi miglioramenti rispetto all’ultima volta! Il punteggio assegnato è 9,5/10.
Trama e Originalità: 10/10
Sotto questo punto di vista non posso farti alcuna critica negativa, in quanto la storia è stata organizzata perfettamente, sia per quanto riguarda la trama in sé, sia per quanto riguarda l’intreccio dei piani temporali. Il tema di partenza è abbastanza originale, e sebbene la storia riprenda molte delle tematiche caratteristiche delle opere con protagonisti adolescenti (i problemi in famiglia e nel contesto scolastico, la sensazione d’inferiorità nei confronti dei coetanei, la voglia di ribellione) lo fa in modo decisamente non banale, ricorrendo ad espedienti che mi sono piaciuti e ho apprezzato per il modo in cui li hai raccontati (il furto della fiaschetta del bidello e quello della carta di credito, per esempio). In particolar modo ho notato l’attenzione che hai messo nel descrivere la situazione familiare della protagonista, presentando i diversi personaggi in momenti diversi della storia e aggiungendo di volta in volta dei particolari in più, fino ad arrivare ad avere un quadro completo della sua situazione appena prima dell’incontro con Luca. Anche il tema della gelosia è stato sviluppato ultimamente, non solo nella classica sfumatura del “voler essere come gli altri” ma anche parlando del modo in cui Mara abbia bisogno di attenzioni da parte di tutti, e per questo si sente esclusa da qualsiasi contesto che frequenta (continuo sotto). Per quanto riguarda questo parametro, il punteggio non può che essere massimo.
Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 10/10
Anche per quanto riguarda questo parametro, hai svolto un lavoro davvero eccellente, anche per quanto riguarda i personaggi secondari. Inizio però da Mara: come detto, lei è una persona in cerca di attenzioni, che dopo la separazione dei genitori non ha più ricevuto da nessuno, o almeno, questo è ciò che lei percepisce. È evidente dal suo rapporto con Marica e Alisia, con cui sta nonostante si senta profondamente a disagio per la paura di restare isolata, da quello con Daniele, che non sopporta vedere insieme ai suoi fratellastri, e ancora di più da quello con Alessandra, che vede come il demonio, colei che l’ha privata della felicità quando forse è l’unica che riesce a capire davvero come si senta. Anche il suo rapporto con l’alcool è stato sviluppato coerentemente, non facendo percepire al lettore il messaggio scorretto che la sua fosse una vera dipendenza, ma più un’inutile valvola di sfogo che rischiava di trasformarsi in qualcosa di più grave. In questo, il personaggio di Luca è stato provvidenziale, e anche nei loro dialoghi l’elemento che emerge maggiormente è il realismo estremo (in particolare quello nello spogliatoio della palestra è risaltato tra gli altri). Sappi che ho odiato profondamente Marica, persone come lei non meriterebbero davvero certe attenzioni. Con Alessandra, invece, è stato naturale empatizzare: si vede come lei stia male, allo stesso modo in cui sta male Mara, soprattutto perché lei non manca di rinfacciarle il fatto che non è sua figlia e si rifiuti di comportarsi in modo corretto con i suoi figli, che non sono altro che dei bambini.
Potrei continuare a parlare per ore di ogni personaggio, hai fatto davvero un grandissimo lavoro anche in poche righe nel parlare di ognuno di loro.
Utilizzo del Pacchetto 1, Death By A Thousand Cuts: 10/10
Genere – Introspettivo: L’introspezione è sicuramente protagonista all’interno della tua storia: tutti gli eventi sono narrati dalla prospettiva interna di Mara, filtrati dal suo punto di vista e continuamente interrotti e arricchiti dalle sue riflessioni personali. Il flusso di coscienza è sempre coerente e ben organizzato, mai slegato dal contesto. 3/3
Prompt/Oggetto – Doccia: L’elemento della doccia è stato utilizzato molto bene, assumendo una duplice rilevanza: in primo luogo causando, insieme agli altri fattori, il ritardo di Mara a scuola e le prese in giro da parte di Marica che l’hanno spinta ad appropriarsi della fiaschetta. La doccia, tuttavia, è anche il luogo in cui la ragazza si sente libera di sfogarsi, al riparo dalla tensione che la accompagna a scuola e soprattutto in casa. 3/3
Citazione – “I get drunk, but it’s not enough”: Anche in questo caso non c’è moltissimo da dire: la citazione, oltre ad essere inserita più volte nel testo sottoforma di varianti, rappresenta perfettamente la tua protagonista, convinta che l’alcool possa risolvere i suoi problemi nonostante essi continuino a perseguitarla, se possibile aumentando anche d’intensità a causa del nervosismo e dell’aggressività. Ho apprezzato molto il fatto che tu l’abbia inserita nella sua versione originale solamente in chiusura, facendo davvero capire che con l’aiuto di Luca Mara è riuscita a comprendere l’inutilità dell’abuso di alcolici. 3/3
Bonus: La casa di Mara è forse l’ambiente più importante tra quelli analizzati all’interno del racconto, sia per le scene fondamentali che vi si svolgono, sia per il valore che ha nella costruzione della sua caratterizzazione. 1/1
Titolo: 5/5
Il titolo da te scelto mi è piaciuto moltissimo: il “Mostro dagli occhi verdi”, come anche il personaggio di Luca cita all’interno del testo, è la gelosia, ed è proprio questo sentimento a muovere tutte le azioni di Mara: l’invidia nei confronti di Alessandra e dei suoi figli, che percepisce come più amati dal padre, quella nei confronti di Alisia che è brava in qualsiasi cosa e che, contrariamente a lei, viene considerata da Marica. Proprio con l’intenzione di superare tutto ciò Mara si rifugia nell’alcool, ma i suoi problemi non si risolvono magicamente, e anzi i suoi “mostri” riconducibili tutti alla stessa causa continuano ad influenzare ogni sua minima azione e reazione. Davvero complimenti, hai scelto una frase ben nota, ma accattivante e adattissima al tuo racconto! Credo che sia davvero in grado di attirare l’attenzione del lettore e spingerlo ad aprire la storia.
Gradimento Personale: 9,75/10
La tua storia mi è piaciuta moltissimo. Hai scelto di trattare un argomento difficile come il consumo di alcool in età adolescenziale, e l’hai fatto davvero molto bene, secondo me. Anche se ho letto che hai avuto difficoltà a immedesimarti nel personaggio di Mara, posso dire che ci sei riuscita benissimo, rendendo l’intera storia non solo credibile, ma davvero reale. Nonostante le imprecisioni grammaticali che ti ho segnalato fossero abbastanza frequenti, ad essere sincero non ho trovato la lettura disturbata, anche grazie al modo in cui sei riuscita ad attirare l’attenzione sulla protagonista, portando ogni due secondi il lettore a dirle “Ma cosa fai, ma sei scema?” XD
Mi è rimasto solo un piccolo dubbio: come mai lei e la madre non sono più in contatto, nemmeno telefonico, stando a quanto traspare dalla storia? In ogni caso, davvero complimenti: la tua vittoria è meritatissima! |