Ciao, Francy!
Spero non ti dispiaccia se tra le due alternative proposte ho deciso di virare su questa storia, l'avevo già adocchiata e inserita nella lista di quelle da recensire, non ho potuto farla attendere di più.
I tuoi racconti sono sempre una ventata d'aria fresca, e sono così lontani dalle tematiche in cui al momento sono immersa come autrice che riescono a rallegrarmi e a disegnarmi un sorriso sulle labbra. È così bello immergersi in queste atmosfere pregne di amore, speranza, luminosità, che sanno di un futuro tutto da costruire e di brutture che oramai appartengono al passato – non dimenticate, certo, ma di sicuro messe da parte per concedersi il lusso di vivere e soprattutto di essere felici.
Ecco, forse è proprio questo che mi piace dei tuoi personaggi, che scelgono di essere felici, di darsi una possibilità, di non farsi incupire da ciò che hanno vissuto e da una guerra che ha lasciato troppe vite spezzate. Sono personaggi che hanno la forza di rialzarsi e non guardarsi indietro, ma di aggrapparsi al buono che c'è ed andare avanti. Trovo che sia una scelta estremamente coraggiosa e difficile, perché alle volte è molto più semplice annegare negli incubi che costringerli fuori da sé.
E tutto questo trovo emerga splendidamente dalle lacrime che Fleur a volte lascia scorrere e altre trattiene a forza. Sono lacrime di chi ha visto e temuto troppo per la sua giovane età, ma ha voluto ugualmente preservare sogni e desideri, costruirsi la propria felicità a dispetto di tutto, e che non può fare altro che ammirare estasiata la vita che ha costruito, quel domani splendente che è tutto nei sorrisi di Victoire, nei suoi occhioni che sanno di scoperte meravigliose da fare, nei baci di Bill e in quelle cicatrici che non riscono ad annerirgli il sorriso, nel profumo di mare di Villa Conchiglia che sono sicura sarà una Tana colma di amore, nelle fotografie di questo primo compleanno che renderanno ancora più bella questa casa che affaccia sul mare e sa di calore familiare.
È un ritratto dolcissimo quello che hai dipinto in queste righe, e l'ho adorato.
Ho adorato la prima parte, dove Bill e Fleur si abbandonano a tutto il loro amore, e l'attimo dopo dove questo amore vissuto culmina nella voce di Victoire che li chiama e nella colazione spensierata che fanno insieme.
E ho adorato il compleanno e tutti i riferimenti alle ferite di George, che nonostante tutto è uno zio fantastico che non può fare a meno di far ridere la sua prima nipote (adorabile che sia il padrino di Victoire, anche perché ho intravisto in questa scelta tutto il calore e la vicinanza della famiglia nei suoi confronti – e stupenda Angelina che intima alla cognata di non correre troppo, forse già lo sa che Fred e Roxanne la faranno ammattire XD).
E, ovviamente, ho letteralmente amato quegli echi che sanno di Victoire e Teddy, che li vedono già insieme a giocare, lei tutta allegra che lo trascina con sé e lui con i suoi capelli azzurri che non può fare a meno di seguirla (c'è già aria d'amore qui, e sono solo bambini!).
È un momento quotidiano, questo che hai narrato, ma in questo estratto di quotidianità c'è tutta la guerra lasciata alle spalle, le cicatrici curate a fatica, la voglia smodata di vivere e di essere felici – perché questa felicità se la sono guadagnata sul campo, è un loro diritto, e sono decisi a fare di tutto per non lasciarsela sfuggire, e io non posso fare altro che dir loro che fanno a bene a tenersi stretta la luce con le unghie e con i denti, perché sì, la meritano davvero dopo tutto quello che hanno vissuto.
Ho apprezzato anche lo stile, strutturato su momenti tutti visti dal punto di vista di Fleur. È raro trovare storie incentrate su di lei, narrate dal suo punto di vista, ed è un peccato, perché il personaggio di Fleur ha tanto da dire e le tue storie lo dimostrano sempre a gran voce. Mi piace, più di ogni altra cosa, come nelle tue storie la sua straordinaria bellezza sia accessoria, un di più, come tu riesca a mostrare la donna e non la Veela, quella che prende parte a una guerra e che con la sua dichiarazione d'amore riesce a zittire persino i pregiudizi di Molly (che con lei è stata veramente sgradevole) e con essi i pregiudizi di tutti coloro che non riescono ad andare oltre l'aspetto fisico.
Insomma, mi è piaciuta davvero tanto questa storia, mi ha lasciata con un sorriso e con tanta leggerezza.
Ti ringrazio davvero di aver dato vita a un momento tanto luminoso, i tuoi personaggi brillano di una luce che è impossibile spegnere, e sono fantastici proprio per questo.
Un grande abbraccio, a presto! ❤ |