Recensioni per
Foglie agre
di yonoi

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 20
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/10/22, ore 11:14
Cap. 1:

Ciao Yonoi, molto affascinante questa storia, è una tipica fiaba antica, con i due fratelli maggiori corrotti dall'arroganza e che per questo vengono puniti, mentre il minore conserva il buonsenso ed è premiato. Un'ottima rivisitazione scritta con eleganza e raffinatezza.
Un bacio!

Recensore Junior
29/10/21, ore 16:21
Cap. 1:

Holà Yonoi, questa storia sembra proprio una classica fiaba. Peraltro a me il " terzo fratello" è sempre stato un po' sulle palle, insomma, possibile che è sempre il terzo a vincere e a essere quello bravo? Vorrei capire cosa mai hanno fatto ai favolisti i fratelli maggiori e quelli di mezzo, evidentemente erano tutti fratelli minori e  venivano picchiati da piccoli. 

Cavolate a parte, hai creato un'atmosfera molto magica e poetica e comunque è vero. Non bisogna MAI fare arrabbiare la Natura, perchè può essere benevola ma anche un nemico tremendo che ancora nessuno è riuscito a battere.

Complimenti!

Recensore Junior
24/09/21, ore 11:23
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Folclore d'Italia | Prima edizione" di _Vintage_ {2/4}

Giungo con spaventoso ritardo a concludere le recensioni per questo contest, carissimo yonoi. Ti prego di perdonarmi, ma ho dovuto abbandonare EFP per un po' a seguito dei cosiddetti sconvolgimenti della vita, ma adesso posso finalmente dedicarmi ai tuoi splendidi racconti. 
Tanto per cominciare, sebbene questa storia abbia già qualche tempo, l'avevo tenuta tra quelle da recensire per via di numerose ragioni. 
La prima, innanzitutto, è che anche io mi sono ritrovata a leggere della fiaba delle tre dame, indi per cui non potevo non passare. La secondo, ovviamente, per la tua trama misteriosa e affascinante. 
Sono sempre stata un'amante del folclore, come tu ben sai (^^), e questa storia mi è piaciuta moltissimo. La figura del fratello minore, la cui umiltà si scontra con l'arroganza dei fratelli più grandi, è simbolo di prosperità, di gioia. Un insegnamento per molti, la dedizione e il lavoro duro gratificano, ma anche la fede in qualcosa, in questo caso delle tre dame. 
Ma a nulla valgono gli avvertimenti del più piccolo di fronte alla malizia dei due fratelli più grandi che, invece di domandarsi del perché la terra del minore sia tanto rigogliosa, preferiscono accusarlo di gettar su di loro maledizioni. 
E qui la parte che ho sempre preferito nelle fiabe: il cosiddetto contrappasso, se così possiamo chiamarlo, la conseguenze di azioni sbagliate e addirittura violente. Il maggiore muore soffocato dallo stesso albero che ha voluto distruggere, il secondo impazzisce e gode della stessa identica sorte. 
La cosa che dà da pensare è proprio quanto semplice sarebbe stato per loro se avessero ascoltato i consigli del più piccolo, ma l'arroganza si sa, è figlia della presunzione, ed il destin che li ha attesi funge da monito per l'intera storia, che possiede un risvolto che definirei quasi pedagogico. 
Una piccola noticina devo spenderla sul lessico, che come sempre ho trovato eccezionale, ci sono delle immagini così evocative che ogni volta mi viene quasi da piangere per quanto bravo tu sia nel delineare perfettamente alcune situazioni, complimenti vivissimi. 
A presto!

Ever

Recensore Master
04/05/21, ore 13:45
Cap. 1:

Piccolo mio, quando ho attimi di nostalgia passo da te. Non che diminuisca, anzi, si nutre, ma in modo giusto, di quando una cosa chiama il suo simile. Non posso dirti quanto sono stata contenta che i due fratelli siano crepati male, per essere proprio chiara -_-
L'inizio è quello delle favole più classiche tipo - esempio a caso, eh - i tre fratelli del Gatto con gli stivali. Quell'usanza barbara per la quale chi è nato prima prende tutto era un must di queste storie e così la loro cattiveria. (c'è anche una favola bellissima in cui uno sceglie l'anello d'oro, un d'argento e uno di ferro, e così via). Va bene essere stupidi e ciechi, ma c'è un limite. tagliare uno stuendo albero antico è un delitto, così come togliere la loro casetta a scoiattoli e uccellini. Peccato che non li abbiano mangiati, (intendo i fratelli che fungevano da cena per gli abitanti del bosco ^^) ma forse diventava troppo horror! XD
La bontà, la fiducia e la comunione con la natura alla fine pagano....nelle storie di fantasia. Almeno teniamoci strette queste e una persona come te che le sa raccontare con la grazia di un autore ottocentesco, l'abilità consumata di uno scrittore autentico e la delicatezza di un bambino. La tre fatine sono meravigliose, molto irlandesi come gusto, perchè anche vendictive a piuttosto potenti come dispensatrici di ricchezze. Io non avrei mai avuto dubbi sull'andare a portare biscotti! e pure birra, povere, messe a latte! ;)
se un giorno avrò una casetta con un giardino - per gatti, va da sè - ti penserò sempre. non taglierò alberi, promesso!
un bacio fatato,
tua Setsy

Recensore Master
16/04/21, ore 09:10
Cap. 1:

Ciao carissimo!
questa storia è come una favola antica, di quelle struggenti e allo stesso tempo avvincenti, che ti trasportano indietro nel tempo.
Da secoli l'uomo ha cercato di interpretare il mistero della natura, ha cercato di sare un senso e un motivo a tutti i fenomeni che descrivi: il fiore che diventa frutto, la neve che lascia il posto al disgelo, gli animali che si riproducono, le messi che maturano: forse c'è davvero qualcosa di soprannaturale, in tutto questo. O forse siamo solo noi che non arriviamo a comprendere il naturale fino in fondo, per cui lo eleviamo a "sopra-naturale", perché per qualche motivo ci siamo abituati a collocare in alto tutto quello che è poco chiaro.
Il mistero della natura si può personificare in tre spiriti, tre dame verdi, che governano le messi e i frutteti. Solo chi sa omaggiarle - ovvero solo chi sa rispettare la natura, chi sa dare oltre che prendere da essa - sarà premiato e riceverà in cambio doni e raccolti. Chi invece è sordo al richiamo degli spiriti, chi ha dimenticato il doppio legame che ci unisce al mondo naturale, non potrà che ottenere animali magri e orti divorati dai parassiti. Non potrò, in definitiva, che creare sofferenza per sè e per gli altri.
Un grande insegnamento, unito a quello che ci ricorda l'amore per le cose semplici e antiche, come una vecchia fontana di pietra o uno spicchio di sole in cui sedersi.
Come sempre grandissimi complimenti, una prosa che scorre e nutre esattamente come i torrenti delle tue signore dame.
E ora vado a collocare una birretta sotto la quercia che c'è a casa mia, chissà che non gradisca^^

Recensore Junior
09/04/21, ore 22:01
Cap. 1:

Ciao Yonoi.

Questa sembra una favola d'altri tempi, con il fratello minore e buono che dimostra tutta la sua nobiltà d'animo e viene ricompensato mentre i due maggiori sono puniti per la loro cupidigia. In questo caso non hanno rispetto per gli spiriti della foresta che giustamente si arrabbiano.

Davvero una bella storia, complimenti!

Recensore Master
24/01/21, ore 22:45
Cap. 1:

Per ora questa è la tua "nuova" storia che ho preferito (nuova si fa per dire, visto che non ti leggo da così tanto tempo!)
Nella struttura, mi ha ricordato "Il racconto dei tre fratelli" della Rowling: due di loro vogliono sfidare e umiliare qualcosa di soprannaturale, mentre solo il terzo si mostra rispettoso e riesce a convivere pacificamente con qualcosa di estraneo a lui, che non potrà mai capire. Nel primo caso si trattava della morte, nel tuo di spiriti degli alberi, che si manifestano in forma umana e agiscono provocando la morte di chi li sfida.
Devo dire che la descrizione del bosco è stata meravigliosa e magistrale: si riescono a sentire tutti gli odori, i tremori, il pulsare di questa natura che si risveglia e che viene ferita dall'ignoranza e dalla barbarie umana. Paradossalmente, un'antica superstizione diviene un rispetto quasi sacro per il bosco e le sue tradizioni, mentre quella che sembra la "razionalità" dei fratelli maggiori è, in realtà, solo invidia e malvagità verso qualcosa che non appartiene loro e che non hanno la sensibilità per capire.
Infatti, mi è dispiaciuto di più per la morte dei due alberi, che ho sentito come una mutilazione e un lutto, rispetto ai due umani che essi hanno giustamente colpito. Sei riuscito a umanizzarli, e proprio nel loro essere tassi e prugnolo, non soltanto nelle figure leggiadre che appaiono danzando nella radura.
Molto suggestiva è anche la comparsa dell'elfo (coboldo?) con gli scaltri occhietti neri, le orecchie a punta e le campanelle sul berretto, un immediato presagio che la magia è in atto, e forse un emissario delle creature degli alberi (si possono chiamare driadi, o sono altre figure del folklore locale? Ne sono molto incuriosita).
Infine, ho percepito tutto lo sconforto dell'unica creatura-albero rimasta, una presenza benevola se le si mostra rispetto e gentilezza, come ha il buonsenso di fare il fratello minore, oberata di lavoro per far sbocciare la primavera e altri compiti di questo tenore (mi fa ridere che sia così disordinata, andremmo molto d'accordo!). Ho provato dolore per la sua solitudine millenaria, privata delle sue compagne (tra l'altro, sicuramente sai che nei Paesi anglosassoni i nomi degli alberi sono tendenzialmente femminili, mi è venuta spontanea questa associazione).
Ancora complimenti e grazie per queste bellissime storie!

Nuovo recensore
18/11/20, ore 19:49
Cap. 1:

Ciao.

Un racconto molto alla"Fratello Grimm" con il primo e il secondo fratello che fanno una bruttissima fine mentre il terzo, essendo saggio e buono, riesce a salvarsi. D'altronde le fiabe, oltre alla morale, nascondono una certa crudeltà di fondo e molti personaggi hanno un destino degno di un film horror. Eppure le facciamo leggere tranquillamente ai bambini, facendoci paturnie per altre cose stupide.
Nel caso non si fosse capito la storia mi è piaciuta molto!

Recensore Master
12/10/20, ore 10:58
Cap. 1:

Ciao Yonoi. Leggendo il titolo della tua storia, "foglie agre", sono rimasta affascinata e questo ancora di più leggendo l'introduzione. Molto bella la citazione iniziale riguardante le fate, amo sempre leggere frasi scelte all'inizio di uno scritto per far immedesimare il lettore nella storia. Le descrizioni sono accurate, facendomi respirare quest'atmosfera magica, sospesa. Nelle note scrivi da dove è nata la tua ispirazione ed ho letto tutto con interesse, è proprio così, partendo da qualcosa di conosciuto si può dare forma ad un nuovo scritto arricchendolo di sfumature. Hai considerato elementi a me molto cari, che ho trattato anche io in una mia storia come la luna, la danza rituale, i boschi, creature fra sogno e realtà e anche la denominazione gaelica. Quindi non può che essermi piaciuta molto la tua storia, facendomi volare con la fantasia. Proprio questo è il bello dello scambiare idee, nello scrivere e nel leggere. Un saluto.
(Recensione modificata il 12/10/2020 - 11:01 am)

Recensore Master
19/08/20, ore 23:22
Cap. 1:

Che meraviglia!
Ti sei davvero superato caro Yonoi! Una storia che si trasforma in una leggenda vera e propria. Non conosco la fonte da te citata (dopo darò uno sguardo), ma la tua maestria con le parole l'ha resa splendida, delicata, di quelle che si leggono sui libri di favole dei grandi scrittori. Ha una morale evidente che insegna molto e fa riflettere: la natura martoriata per l'egoismo dell'umanità.
Ormai sai cosa penso di te e dei tuoi racconti, ma non mi stancherò mai di dirtelo: hai un dono (delle fate?) e sai benissimo come usarlo.
Complimenti!!!
Nina^^

Recensore Master
11/08/20, ore 16:10
Cap. 1:

👋 - in ritardone, ma ok - 👋
Questa storia l'ho adocchiata *rullo di tamburi* semplicemente perché è in cima 😅 ma sai cosa pensavo, ho pensato, e penso, mentre leggevo? 😅
Che i figli maggiori del vecchio fattore - pace all'anima sua, poverello - non erano altro che due poveri cretini 😒 ma dico io: il padre si era/è sempre raccomandato di rendere omaggio alle tre dame della collina -.- hanno visto con i loro stessi occhi come il minore - facendo questo - prosperava, mentre loro, al contrario, erano nella merxa fino al collo proprio perché - a differenza del più giovane - non andavano a rendere omaggio alle dame -.- e cosa diavolo/caspita hanno fatto, i due ixxxti? :|
Sono andati ad abbattere i due tassi gemelli - causando così un danno all'ambiente - semplicemente per non ammettere come il padre aveva ragione e loro torto 🌋 senza offesa, yo', ma la loro fine se la sono proprio/decisamente cercata-
Fratello maggiore: -whaaaaaaat-
Fratello di mezzo: -ari-whaaaaaaaaat-
Io: -potevate anche adeguarvi, cretini 😇 non vi costava niente mettere un po' di latte, e qualche biscotto, una volta al mese 😇 ma noooooooooo -.- dovevate andare a rovinare l'ambiente, voi due...
ehm ehm
Da notare infatti come il vecchio contadino prima, ed il figlio minore poi, hanno prosperato in ogni cosa grazie al duro lavoro ed al loro credere nelle tre dame della collina, rendendo/dando loro il giusto omaggio-
Fratello minore: -mentre quegli ixxxti dei miei fratelli, visto come non hanno ascoltato papà, sono finiti malamente/male-
Miele: *imbucato a caso* -miao 🐱
O.o
Senza contare/per non parlare di come i due maggiori erano anche invidiosi, oltre che ixxxti -.- se avessero fatto come il più giovane - alias/aka andare ad ingraziarsi le daehm ehm *viene squadrata dalle tre* volevo dire, ad omaggiare le dame - avrebbero prosperato anche loro 😇 ma, visto come i maggiori sono andati a fa' casino...
La natura si è vendicata per benino 😋 prima facendo fare loro addosso chissà quanti kg di merxa dalla paura, visto come il primo tasso, cadendo, a momenti non finiva in testa al maggiore, e come il secondo, facendo la stessa cosa, ha fatto perdere memoria e senno a quello di mezzo 😱 per poi farli crepa' proprio 😱 leggere come il primo è morto soffocato dal fumo di quella stessa legna ficcata alla bell'e meglio nel camino 😱 e come il secondo è stato ritrovato morto marcio in un burrone 😱
Viene quasi da dire - come morale della favola - mai mettersi contro la natura 😱
A proposito, ma chi era il vecchietto che ha assistito ad entrambi gli abbattimenti dei tassi; una fata in incognito, oppure un folletto? 😱
Ad ogni modo/comunque, è tutto scritto benissimo 😊 e la storia si è fatta leggere con vero piacere 😊
Buona fortuna per il contest 😊 e alla prossima 👋
Saluti da summer_moon
(Recensione modificata il 17/08/2020 - 11:05 pm)

Recensore Veterano
08/08/20, ore 13:39
Cap. 1:

FOGLIE AGRE DI YONOI

Grammatica e coesione del testo: 10/10
Non solo non ci sono errori ma lo stile e il lessico sono impeccabili e coerenti con la storia e il genere prescelto, il tuo scritto è molto piacevole e immerge completamente nell’atmosfera fantastica e favolistica. L’unica pecca sono i periodi a volte troppo lunghi, con conseguente ridondanza di virgole, ma le hai gestite bene. Quindi niente da ridire.

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Siamo in una storia originale, quindi devo valutare una caratterizzazione ex novo. A ben vedere, non esiste un minimo di introspezione pertanto rimane complicato valutare un carattere, un’interiorità. Tuttavia i caratteri emergono chiaramente dalle azioni, com’è coerente con l’aria di favola che si respira durante la lettura del testo. Infatti, mettere dell’introspezione in questo tipo di scritto avrebbe rovinato la coerenza con il genere letterario da te prediletto. Vediamo un fratello maggiore arrogante, uno di mezzo impaurito e disperato, uno piccolo buono e laborioso. Sono coerenti anche i paesani spaventati che credono che le creature magiche siano chiacchiere da donne, così come la figura dello strano uomo con il copricapo con le campanule! Richiama molto il fantasy folcloristico di paesi nordici, appare sporadicamente, non ha una parte attiva nella vicenda ma rende il tutto più “colorato”.
Trama e originalità: 9.5/10
La trama è ben articolata, ci sono eventi che si susseguono, alcuni che portano inevitabilmente ad altri attraverso una catena di conseguenze. Le sequenze narrative sono tante e collegate tra loro (il continuo richiamo al padre dei fratelli che andava sulla collina, la comparsa periodica dell’omino con il copricapo strano, eccetera). Tuttavia, come i personaggi, anche la trama dei tre fratelli di cui i maggiori più arroganti e il terzo più attaccato ai valori non è del tutto originale, o meglio, è un tema più che ricorrente. Basta pensare alla storia dei doni della morte in Harry Potter, io stessa ho scritto una simile storia per un altro contest tempo fa e mi era stato fatto lo stesso appunto. In ogni caso, il motivo principale per la decurtazione è la leggenda inglese specifica da cui hai preso spunto. È vero che l’hai rimaneggiata, ma soprattutto nello stile (che come ho detto è impeccabile), nelle descrizioni, nel dare atmosfera e praticamente una casa ai tuoi personaggi. Hai dato soprattutto contesto, magia, ma gli eventi che muovono la vicenda sono gli stessi. Non sono tuoi. Quello che hai cambiato fondamentalmente è solo il tipo di morte che fanno i fratelli (il secondo nella tua versione nemmeno muore, in realtà), e sostanzialmente hai solo narrato in maniera più completa gli eventi che nella leggenda erano accennati con una sola frase. Probabilmente questo tuo esperimento (che rimane comunque riuscitissimo) sarebbe stato perfetto per una possibile nuova sezione in fanfiction. Troviamo ‘mitologia greca’ e ‘norrena’, così come troviamo ‘fiabe’ in maniera generica, essendo ispirata così fortemente a una storia già tramandata anche questa sarebbe stata bene in una sezione simile dedicata a leggende inglesi. Magari la faremo creare, anche perché devo dire che l’atmosfera mi intriga parecchio e mi piacerebbe leggere altro su questo mondo fatato.

Coerenza storia-titolo: 4.75/5
Mi è piaciuto molto il fatto che tra le cose rimaneggiate ci sia stata la morte del primo fratello e che questa è avvenuta proprio per via delle foglie agre. Hai utilizzato il titolo in maniera originale e soprattutto studiata. Peccato però che la morte del primo fratello non sia un evento lungo, né particolarmente chiave. Certo, è importante e permette l’evoluzione della storia, però non è più importante della follia del secondo fratello o della morte del padre che dà via al tutto, o del taglio degli alberi che è più importante. Ho apprezzato che tu abbia ripetuto alle volte le parole del titolo, ma sono mescolate in fitte descrizioni riguardo la radura, gli alberi (bellissima la frase in cui parli delle radici che si intrecciano), e creature magiche che se non avessi saputo di dover cercare queste particolari parole non ci avrei fatto caso. Insomma, mi è piaciuto lo studio dietro, ma le foglie agre non risultano il fulcro della vicenda né una ripetizione poetica che risalta nel tutto.

Totale: 34,25/35

Recensore Veterano
01/08/20, ore 20:28
Cap. 1:

Ciao! ^^ Passando dal tuo profilo ho visto questa storia e non ho potuto fare a meno di leggerla (la leggenda originale la conosco e l'ho sempre amata nonostante la tristezza di fondo). Il modo in cui l'hai "resa tua" mi è piaciuto moltissimo, a cominciare dall'aver reso gli alberi più riconoscibili (cioé: le versioni che ho letto mi davano le dame verdi come spiriti di alberi generici o al massimo di salici, ma senza descriverli molto, tu invece le hai caratterizzate di più attraverso le descrizioni di tasso e prugnolo, per esempio, oppure alla fine, quando descrivi la dama del prugnolo spettinata...) e dal fatto che (almeno a me) sembra che il tono generale sia meno triste della storia originale (quando sono arrivata alla fine l'immagine che è rimasta non era quella della dama che piange solitaria le sorelle, ma di una dama del prugnolo libera e spettinata che danza e si occupa di tutta la valle).
Spero che il risultato del contest a cui partecipi sia positivo ^^

Recensore Master
25/07/20, ore 02:03
Cap. 1:

In un ritardo più che vergognoso arrivo anche io a lasciarti il mio modesto e umile parere!
Meglio tardi che mai dicevano gli antichi però 😉

Eh, Che dire, mi inchino alla tua bravura di narratore sapiente, bravo davvero, anche se non avevo dubbi: le favole d'altronde hanno molto del soprannaturale, del mistero e di tutte quelle sfumature che hanno sempre contraddistinto i tuoi scritti.
Le descrizioni stesse sono fiabe e poesia a sé stante, leggere questo tuo pezzo mi ha lasciato un piacevole rilassamento di cui necessitavo....
Bella la storia delle tre dame verdi sulla collina, spiriti benefici che in c io di tanto poco davano abbondanza e sostegno, lo sapeva bene il vecchio padrone di casa sulla collina, lo aveva imparato bene il fratello minore che ingraziandosele o meglio rispettandole, ha ottenuto quasi un miracolo col poco lasciatogli.
I suoi fratelli invece, accecati e poco accorti hanno voluto fare di testa loro abbattendo gli alberi e con essi gli spiriti e beh hanno avuto elegantemente il benservito e ben gli sta!
Povera prugnola però, rimasta tutta sola a danzare.... Magari però qualcuno pianterà lì vicino qualche altro albero e magari uno spirito vi prenderà dimora per farle compagnia.... Un po' come i gatti giovani con quelli più anziani ihihi....

Bella bella davvero!
Alla prossima!
Nala

Recensore Master
19/07/20, ore 21:25
Cap. 1:

Okay, già dall'inizio adoro questa storia. In primo luogo sei eccezionale con le descrizioni, con poche parole riesci a evocare tutto un insieme di immagini, suoni e odori; in secondo luogo mi piace il riutilizzo di uno stilema classico della favola, quello dei tre fratelli di cui il più giovane ha la chiave della bontà e della saggezza e gli altri due sono stronzi, nonché imbecilli.
Ovviamente il più vecchio è pure il peggiore, e incurante di tutti i segnali di fare l'esatto opposto fa che ammazzare uno degli alberi con relativo spirito. Peccato che ci siano andati di mezzo famiglia e servi, che non c'entravano niente, ma le entità soprannaturali non sono note per le mezze misure.
Quello di mezzo non è molto meglio, e probabilmente fa una fine anche piu da cani, ma almeno non si tira a dietro nessun familiare innocente.
Rimane tanta abbondanza al fratello minore, e tanta tristezza per la fata del prugnolo, che si ritrova senza le sue sorelle.
Davvero una fiaba molto carina e ben descritta, complimenti!

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