Recensioni per
木漏れ日 – Komorebi
di lagertha95

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/01/21, ore 17:43

Cara ragazza,
tu hai un dono raro: avvolgere il lettore nelle spire del racconto e stritolarlo dolcemente e inserosabilmente. La cupa storia raccontata è purtroppo così dolorosamente contemporanea da far male al cuore. Come per la tua protagonista, che non è una stupida o una debole, è stato facile essere ghermita dalla violenza, così è purtroppo per tante donne reali. 
Non c'è giudizio nel tuo racconto, non c'è retropensiero, ma solo la lucida descrizione di ciò che è stato e che non si può cambiare.
Però alla fine del tunnel hai fatto sorgere il sole: c'è speranza! Ed è una cosa bellissima.
Molto brava.
 

Recensore Master
27/11/20, ore 15:49

Ciao, eccomi qui ^^
Le tematiche trattate in questa storia sono state davvero pesanti, perché hai descritto quella che è la triste e cruda realtà del mondo, un incubo che chissà quante persone hanno vissuto o ancora vivono. E proprio perché sono tematiche tanto pesanti, impossibili da prendere a cuor leggero, ti faccio i miei complimenti per il modo in cui le hai trattate, perché non le hai né sminuite né portate all'estremo (e per estremo intendo a qualcosa che le faccia sfociare nell'irrealismo), dando loro il giusto peso e il giusto impatto nel corso della storia.
Il modo in cui hai completamente ribaltato il concetto di “Daisuke” mi ha colpita. Conosco bene questo nome, è quello che ho dato all'unico OC che io abbia mai creato e che col suo “grande aiuto” riesce a tirare fuori dall'oscurità il personaggio canonico col quale lo avevo messo insieme – e insomma, non potevo lasciarlo single, lol –, mentre qui è l'esatto opposto, una distorsione del nome che si riflette sulla pazzia di questa persona che ha portato solo del male nella vita di Mitsuki. E oltre al male si aggiungono il dolore, le cicatrici e la paura. Cicatrici, poi, che oltre a riflettersi sul corpo della ragazza sono incastonate anche nell'animo.
Il modo in cui lei e Ajime si incontrano l'ho trovato molto particolare e interessante, così come il loro conoscersi poco per volta. E Mitsuki sa che un giorno Ajime avrebbe scoperto tutto su di lei, che il passato prima o poi sarebbe tornato a galla. E ritorna. Non solo a parola, con Mitsuki che gli racconta ciò che ha vissuto, ma anche fisicamente, perché Daisuke a un certo punto riesce a trovarla. E nel momento in cui le punta il coltello alla schiena ho seriamente temuto il peggio, che le facesse nuovamente del male nonostante la presenza di Ajime – nessuno sa realmente cosa passa per la testa di un folle e se Ajime non fosse stato ben addestrato e impeccabile nel suo vero lavoro, credo che Daisuke avrebbe potuto fare di tutto.
Nel momento in cui il passato viene in gran parte cancellato (soprattutto con la morte di Daisuke), ecco che però anche il presente si fa sentire con un enorme carico di paura e pazzia: Ryosuke, un'altra persona che proprio come Daisuke fa del male, è instabile e usa Mitsuki (portandola quasi alla morte) al solo di far uscire allo scoperto Ajime, il suo vero obbiettivo.
Ed è qui che il rapporto tra Mitsuki e Ajime mette in luce il suo lato più oscuro: il loro amore è sì bellissimo, ma comporta dei rischi altissimi legati al lavoro che svolge Ajime. Ed è proprio qui che tutte le preoccupazioni di Naoaki (personaggio che ho apprezzato tantissimo) prendono una forma concreta, perché avviene ciò che si è sempre temuto.
Mitsuki non ha avuto una bella vita prima di incontrare Ajime. E nonostante i rischi che corre stando insieme a lui, non riesce a rinunciare al loro amore. Sinceramente non credo che i suoi siano ragionamenti malati, specie quando è lei stessa ad essere consapevole di ciò che rischia ogni giorno stando con Ajime. Certo, dovremmo poi entrare in un campo molto più ampio e ricco di sfumature (credo ne verrebbe fuori un vero e proprio dibattito), ma resto dell'idea che lei ha tutto il diritto di restare accanto alla persona che ama se è questo ciò che desidera.
Ho avuto paura fino alla fine, temendo il peggio per entrambi in ben più di una occasione. Sono felice che, alla fine, non solo siano rimasti insieme, ma che il loro amore li abbia portati ad avere un figlio – o meglio, manca ancora un po' prima del parto, ma intanto il piccolo Naoaki aspetta di poter aprire gli occhi sul mondo e il Naoaki più grande fa cadere cose a terra per la sorpresa che il bambino si chiamerà proprio come lui, cosa che ho trovato adorabile.
È stata una lettura davvero intensa e che ho apprezzato.

»Amethyst«

Recensore Master
28/09/20, ore 22:49

Ciao Lagertha,
eccomi qui per lo scambio del giardino.
Ammetto di aver adocchiato questa storia diverso tempo fa, ma impegni vari e memoria cortissima, mi hanno fatto procrastinare questo appuntamento all'infinito.
Una storia dai toni dark e molto forti, sopratutto per la tematica trattata, ovvero la violenza, con le sue inevitabili conseguenze, nelle sue diverse sfaccettature. Una violenza che ti porta a scappare dal tuo luogo natale, a rifuggire dalla tua famiglia, che distrugge i rapporti con le persone che più ami e che inevitabilmente ti segna dentro, costringendoti a fare i conti con le proprie fragilità.
Una violenza subita in età infantile, che ti porta a traviare i rapporti con le persone. Che ti rende un omicida che si diverte a vedere le sue vittime agonizzanti, che non prova sentimenti di qualsiasi genere verso la sua preda. Che uccide solo per riempire quel baratro, infinito, che la violenza ha scavato con feroce crudeltà e spietatezza.
Una violenza indotta a causa del proprio lavoro, che a volte non ti fa distinguere le persone che ami dai proprio obiettivi, e che rischia di distruggere tutto senza che si possa fare niente.
Ma in tutto questo c'è un barlume di speranza, portato da un sentimento piccolo, fragile ma estremamente "pericoloso" e potente, l'amore.
Hai saputo caratterizzare i personaggi in un modo sapiente e con grande maestria. Hai sviluppato una trama intrigante e estremamente bilanciata in tutti i suoi punti. Infatti, hai saputo alternare momenti drammatici, raccontati in una maniera magistrale, a momenti felici.
Ti faccio i miei più sinceri complimenti.
è stato un piacere, come sempre.
A presto.
Mask.

P.S. spero di essere stato chiaro.

Recensore Master
06/09/20, ore 16:53

Ciao!
Eccomi qui: c'erano diverse storie sul tuo profilo che mi chiamavano e mi incuriosivano moltissimo, ma ho deciso di partire da questa (che, in realtà, è un genere che non leggo molto spesso) attirata soprattutto dal titolo. Non conoscevo il significato di questa parola, ma prima ancora di aprire la tua storia sono andata a cercarlo, e la voglia di sapere come un'immagine così leggera, così piena di pace come la luce che filtra tra gli alberi potesse fare da collante per una storia che, nelle premesse dei generi, mi fa pensare a tutt'altre atmosfere.
E invece, devo dire che il connubio è stato perfetto, perché se è vero che questa è una storia crudissima, che tratta temi delicati senza paura "di sporcarsi le mani", al tempo stesso riesce a conservare una purezza dei sentimenti estremamente delicata, e la tua scrittura è estremamente delicata nel suo modo di indagare ogni momento con uno stile pulito e una voce limpidissima, quindi il titolo, al di là del momento in cui la parola viene proprio ripresa nel testo, mi sembra estremamente appropriato.

Venendo alla storia vera e propria, l'ho amata davvero moltissimo. Come ho detto, non sempre mi affaccio in generale nella sezione delle storie originali, e in particolare in quella horror/thriller, ma sono lieta di averlo fatto, perché ho ricevuto in cambio una storia davvero molto bella.
La cosa che più ho apprezzato è stata la struttura del tutto: il thriller, in un certo senso, non è soltanto negli avvenimenti che caratterizzano la trama, ma è anche nella struttura che permette al lettore di ricostruire pezzo dopo pezzo un mosaico più ampio, dove le scene inizialmente si susseguono in un alternarsi tra presente e passato che lascia un po' spaesati, perché è difficile trovare "l'anello mancante" che unisca i due filoni narrativi. Eppure, tutto torna, e lo fa in maniera impeccabile. E assieme a questa ricomposizione del mosaico fanno capolino elementi estremamente disturbanti, un passato terribile e angosciante, che però tu hai saputo trattare molto bene, a mio parere: il passato di Mitsuki è una delle cose più orribili che si possano immaginare, e questo orrore (e le sue terribili conseguenze) tu non le hai mai nascoste, non le hai mai alleggerite, ma le hai presentate comunque con un grande rispetto, con piena consapevolezza, ecco. In particolare, mi ha colpita in maniera fortissima la scena in cui Daisuke fa la sua ricomparsa: il terrore di Mitsuki e la sua conseguente reazione sono descritte in maniera vividissima, dolorosa e terribilmente realistica.
Tornando alla struttura della storia (sono un disastro, non ce la posso fare a scrivere qualcosa di lineare XD), ho apprezzato moltissimo che la scena di apertura fosse una botta in pieno stomaco: aprire una storia con la protagonista morente, senza dare spiegazioni, senza mostrare lo scontro che l'ha portata in questa situazione potrebbe sembrare un azzardo, ma complice il tuo stile incalzante, con me ha fatto proprio da calamita per convincermi a gettarmi nella lettura senza la minima esitazione. E dopo questo momento durissimo, tu scombini tutte le carte in tavola, presentando un momento leggero, fatto di scommesse e innamoramenti. Ecco, tutto questo mi è piaciuto tantissimo, soprattutto perché, per tutta la lettura, ho avuto l'impressione che la tua storia non seguisse minimamente cliché o topoi del genere: è una narrazione che ho trovato molto originale, e che ho seguito con immenso piacere.
Il momento in cui i vari segreti vengono a galla e anche il lettore riesce ad avere una visione complessiva della cosa è molto bello, e secondo me gestito molto bene, anche a livello di tempistiche.

Da buona romanticona, poi, ho apprezzato tantissimo il finale: per un attimo ho temuto che non ci sarebbe stato alcun lieto fine, ma sono contentissima che le cose siano andate come sono andate (anche perché la scena finale con Naoaki è una delle cose più dolci ma non sdolcinate che io abbia letto, e ha una forza simbolica bellissima).

Insomma, davvero ti faccio i miei complimenti, e ti ringrazio per avermi spinta ad andare oltre la mia comfort zone di letture, ripagandomi con qualcosa di veramente molto bello!

A presto!

Recensore Master
20/08/20, ore 22:41

Ciao Lagherta quando ho aperto il tuo profilo e ho dato un'occhiata alle tue storie singole più recenti mi sono trovata davanti questa oneshot che avevo notato già da un tempo ma avevo finito per dimenticare.
Sono molto contenta di averla recuperata: è una storia cupa e cruda, dove ancora una votla hai fatto emergere molto bene l'introspezione e le emozioni. La protagonista si svela man mano nella somma dei suoi dolori passati, fatti di rapporti malsani e sbagliati e concretizzati in cicatrici sulla pelle, ma anche nei legami positivi che riesce nonostante tutto a creare, primo tra tutti con Aijme che quei dolori è riuscito a cancellarli. L'inizio in media res con Mitsuki prossima alal morte e in balia di uno psicopatico cattura tanto e mi è piaciuto tantissimo il modo non lineare e scomposto con cui hai presentato la trama, sdoppiandola tra il presente e i vari momenti del passato che hanno portato a quel momento. È una scelta che, se ben usata, tiene incollati alla lettura ed è adattissima al genere thriller.
Mi è piaciuto il sottotema del ruolo della spia e della difficoltà che c'è nell'instaurare una relazione con qualcuno che faccia una simile professione. Di fatti è proprio per questo che Mitsuki arriva a rischiare la vita, ma è anche grazie a questo amore che alla fine viene salvata. Il messaggio che veicola l'amore tra i due è bellissimo - soprattutto quando lei dice che chi l'ha ferita erano dei civili e che dunque con lui avrebbe rischiato comunque meno.
il lieto fine qui ci stava bene proprio in virtù del messaggio e quindi sono stata contenta particolarmente di ritrovare la tua incrollabile fiducia nell'happy ending.
Mi è piaciuta molto questa storia - cruda al punto giusto, misteriosa al punto giusto, e anche tenera al punto giusto.
Un bacio mia cara, complimenti come sempre e alla prossima!

Recensore Master
25/06/20, ore 09:27

Buongiorno! Ero molto curiosa di leggere questa storia, inevitabilmente la sezione in cui l'hai messa mi attirava, ma sono giorni in cui sono raffreddata e non ho voglia di fare nulla, perciò arrivo un po' in ritardo, ma devo essere in forma per recensire come si deve. Che poi, mi hai proprio messa di fronte a una storia che ha tutto quello che cerco di solito nelle letture. Hai tipo trovato la ricetta segreta per ottenere la mia attenzione: una buona dose di psicopatici, personaggi complessi, sangue e inquietudine.
Quindi, sì, ho amato questa storia. Innanzitutto ho apprezzato la scelta di inserire la primissima scena, piena di sangue e tensione, e poi smorzarla subito tornando indietro. Nelle one-shot è una cosa che adoro veder fare e che mi incuriosisce. La protagonista l'ho adorata. Per me è molto difficile immedesimarmi nelle protagoniste, perché in realtà sono sempre troppo stereotipo-perfette e poco umane. La tua, invece, mi somiglia un sacco, e adoro quando succede - praticamente mai. Abbiamo uno stile simile e la frase "anche se mi illudo che i drum facciano meno male perché meno elaborati." potrebbe essere uscita dalle mia labbra perché è esattamente il riassunto della mia situazione con il fumo xD
Poi anche a lei piace la gente creepy, quindi, insomma, vorrei conoscerla e farci amicizia, andremmo sicuramente molto d'accordo. Mi piace che abbia anche un passato, con un ragazzo, Daisuke, che con lei è stato orribile. Di lui non sappiamo troppo, ma quel poco che ci viene rivelato basta a inquadrarlo e a capire quanto l'abbia segnata. Io non ho niente contro il BDSM, finché è consenziente, se superiamo quel limite non è più BDSM, è follia. 
Il personaggio maschile, Ajime, è di un fascino incredibile, me ne sono innamorata subito, e adoro che le abbia chiesto al volo di uscire, senza girarci intorno. Poi il suo ruolo è davvero interessante, perché non si limita a essere il fidanzato della protagonista, il personaggio usato solo per fare tenerezza e dare dei legami, ma ha un vero e proprio ruolo in tutto ciò e viene fuori piano piano.
Il riferimento a Split è stato fantastico e non ho avuto bisogno delle note per comprendere a cosa ti riferissi.
Ajime la salva da Daisuke, cosa che non mi aspettavo e mi ha sorpresa, perché dall'inizio noi sentiamo parlare di Ryosuke e ci facciamo domande su di lui, più che sull'altro psicopatico. E fra i due, non so chi sia peggio, ecco, perché entrambi sono dannatamente matti. Non so dirti quale dei due mi sia piaciuto di più. Daisuke mi porta alla mente brutti ricordi, che calzano proprio a pennello in questo periodo della mia vita e che paradossalmente mi ha fatto bene leggere. Ryosuke, d'altra parte, è quel tipo di psicopatico che amo alla follia. Isterico, ride come un pazzo.. psicopatico, io non posso farci niente, più un pg è folle e cattivo e più mi innamoro. 
Mi piacciono i personaggi che per la loro sopravvivenza/quella degli altri optano per l'omicidio - quando recensisco storie thriller/horror faccio paura, lol -, quindi ho adorato il ruolo di Ajime in tutto ciò. 
Non mi aspettavo che questa storia sarebbe finita bene - perché sono destinata a soffrire sempre e di solito tutto finisce in tragedia, in questo tipo di storie. Invece no, i personaggi se la cavano, il cliché in ospedale smorza la tensione. E abbiamo davvero un lieto fine, con loro che decidono di continuare a stare insieme e ad amarsi, che hanno perfino un bambino. 
Altra cosa che mi è piaciuta un sacco - quanto è disordinata 'sta recensione, si vede che non ho ancora preso un caffè questa mattina - è la parte sulle cicatrici che Daisuke le ha lasciato addosso, e ho amato il paragone che fai fra le linee argentee che ha Mitsuki sul corpo, in contrasto con quelle nere che Ajime si è fatto tatuare sulla pelle. 
L'hai definita os senza pretese, ma ti giuro che l'ho amata e infatti la infilo subito nelle preferite **
Alla prossima!
fumoemiele

Recensore Master
21/06/20, ore 15:14

Ciao cara ^^
Questa storia è veramente troppo bella, sono contenta di averla letta. Cruenta e anche molto emozionante, i personaggi mi sono piaciuti tutti, a partire da Mitsuki e Ajime. Ho molto apprezzato questo continuo alternarsi tra presente e passato, con questi flashback che ci spiegano come si è arrivati a quel punto. Trovo interessante che Mitsuki abbia queste peculiarità fisiche che la rendono "diversa", così come che abbia un passato fatto di violenza e abusi. E pensare che l'incontro con Ajime è avvenuto solo per una commessa (e ti dirò, per un po' sono stata convinta che in qualche modo Ajime fosse collegato ai "cattivi", nonostante fosse un'agente, NON SO AHAH). Anche Ryosuke, colui che ha ridotto Mitsuki in queste condizioni, è decisamente un villain degno di nota, psicopatico, violento e fuori di testa. E' stato un dolore vedere Mitsuki che inevitabilmente si stava lasciando andare alla morte, mentre nel frattempo c'era anche la dolcezza dovuta ai suoi ricordi con Ajime. E a proposito, quest'ultimo alla fine viene a salvarla veramente. E meno male perché ho temuto che finisse malissimo. E' chiaro che stare con un agente segreto l'abbia messa in pericolo, ma anche dopo questa brutta esperienza, Mitsuki non si è tirata indietro. Anzi, il finale ci mostra che sono rimasti insieme, che lei addirittura è incinta e che chiamerà il bambino Naoaki, ma che tenerezza è? Aaaaw, mi sono sentita sollevata.
Hai fatto bene a cimentarti in questo scritto, secondo me ti è uscito fuori benissimo :*
A presto,

Nao