Recensioni per
Vietato parlare
di Martina_Morittu
Cosa dire... wow! Mi ha ricordato per certi aspetti un po' "1984" di Orwell (che seppure non appassionata del genere avevo apprezzato molto) e "Fahreinheit 451" di Bradbury (che forse dovrei rileggere perché ai tempi non mi era piaciuto, ma forse non ne avevo colto certe sfaccettature), ma ovviamente, visti i riferimenti alla nostra contemporaneità (i social) l'ho sentita molto vicina. |
Ciao, la costruzione della storia è davvero interessante! La protagonista prova nostalgia per tempi che non ha mai vissuto, perchè quelli presenti la privano della possiblità di soddisfare un bisogno fondamentale: quello di comunicare attivamente con chi le sta attorno, persone che non possono confrontarsi attivamente, e dunque venire informate in ogni momento delle idee altrui perdono senso di comunità, dimestichezza con le diversità, i sentimenti, bisogni, atteggiamenti degli altri esseri umani, perciò meno consapevoli rispetto alle persone che li circondano e più controllabili... non c' è quindi da stupirsi che tramite un pretesto sia stato un governo a imporgli tecnologie che gli impediscono di trasformare il pensiero in parole... Thalia nella sua vita personale ha già sperimentato le crudeli conseguenze del non vivere secondo gli standard governativi, a causa di ciò che è accaduto al padre: chissà quindi quale sarà l' influenza di questi eventi sulla sua vita futura |
Una trama che ha dell'Orwelliano, sicuramente. Per la placca, una cosa più severa personalmente sarebbe stato impiantare un microchip o una nanomacchina per controllare l'amigdala, il centro dell'emozioni del cervello. Ma anche la placca di metallo è abbastanza originale come cosa, e l'ho gradita particolarmente. |
Salve. |