Recensioni per
Et Nos Cedamus Amori - Erotico
di Semperinfelix

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/06/21, ore 20:32

Meraviglia!
Scrivi divinamente, questo stile un poco antico è splendido, davvero.
Non vedo l'ora di proseguire la lettura, la storia intriga moltissimo!

Recensore Master
10/09/20, ore 20:47

Allora, primo momento in cui mi è venuti davvero da ridere: quando Beatrice si aspetta che il cugino le proclami la sua ardente e proibita passione, e invece le arriva il Manifesto del Partito Comunista ante litteram.
Secondo momento in cui ho proprio ghignato: Diego che, dieci secondi dopo essersi chiesto se si riprenderà mai dalla perdita dell'amata consorte, sbava dietro a Beatrice.
Comunque, comunque. In un modo o nell'altro Diego è riuscito a ottenere la mano di Beatrice, ma ovviamente succederanno solo casini per questa faccenda della madre.
Mi piace il tuo stile: ti avvicini a quello dell'epoca pur senza renderlo incomprensibile a lettori dei giorni nostri, e riescu a rendere l'introspezione psicologica dei personaggi in modo molto efficace.
Complimenti davvero!

Recensore Master
27/07/20, ore 17:16

Giungo a passo di lumaca, ma giungo sempre XD
Ho già letto questo capitolo l'altra sera su Wattpad, ma mi trovo meglio a commentare qui, quindi rieccomi a perseguitarti anche qui.
Mi piace molto come hai inserito il dettaglio del nastrino, rievocando un'epoca cavalleresca ormai in declino, ma ancora viva nella mente di chi ne aveva nostalgia. (Inutile dire che io già tifavo per Ferrandino, comunque, conoscendo anche il passato di Diego XD)
Qui, a mio parere, hai creato un interessante compromesso tra matrimonio "per dovere" (che non va confuso con la costrizione di cui si va tanto cianciando!) e matrimonio "per amore", mettendo subito in chiaro che non sempre queste due sfere erano del tutto separate, che si poteva amare un marito sposato per dovere, ma anche sposare chi si amava purché vi fossero le condizioni favorevoli (leggere: se Ferrandino, erede al trono, e Beatrice, fossero stati di pari rango; pensiero che tanto la fa soffrire perché sa che non è possibile).
Allo stesso modo, hai evidenziato molto bene anche la "stranezza" di questa promessa improvvisata, tra una nipote di re e un conte, tant'è che pure Beatrice ammette di non sapere perché l'ha accettata.
A questo punto mi hai lasciato con la curiosità, visto che immagino che questa scelta - forse un po' avventata? - non sarà priva di conseguenze per nessuno di loro.
A presto per i prossimi capitoli! (sia di questa novella che dell'altro romanzo)

Recensore Master
22/06/20, ore 13:28

Buon pomeriggio.
Che colpo di fulmine, questo ha chiesto subito la mano di Beatrice!
Ferrante e i suoi giovinetti xD
No, scherzo, almeno questo non è apparso.
Be'... che dire... un inizio subito in salita! Rapido.

Recensore Veterano
22/06/20, ore 04:00

E vediamo anche questa tua creatura nascere!

Confessa, che ci stai prendendo gusto (cit. Te) ad allungare le novelle: prima quella dei Lazzari e adesso questa qua. E noi mica ci lamentiamo, semmai il contrario!

Questa novella già dal riassunto si prospetta dalle tinte fosche, quasi gotiche e qui le aspettative sono alte, visto che il genere è uno dei nostri preferiti. Inoltri dalle anticipazioni parrebbe questo essere il tuo progetto finora più “audace” (tu sai a che mi riferisco), quindi la curiosità è alle stelle.

Incominciando sul serio adesso la recensione, finalmente qualcuno che condivide il nostro pensiero sui matrimoni combinati: e basta che fossero percepiti da tutte le nobili come una gran tragedia, che all’epoca in realtà era quella di non maritarsi affatto. Meglio monaca a quel punto. Oggi come allora, c’erano matrimoni felici, alcuni infelici, tutto dipendeva dalle persone e dalla buona volontà che ci mettevano. Al massimo, se proprio non ci si piacevano affatto, i due coniugi vivevano separati uno per i fatti propri.

L’atteggiamento di Beatrice appare totalmente plausibile: d’ovvia ritrosia e turbamento, rimanevano comunque scelte importantissime; ma anche di curiosità verso quell’uomo così misterioso e affascinante, nonché d’infantile ingenuità che percepisce il matrimonio come un’avventura. Questo fa però da contraltare ad una motivazione più oscura, ovvero “vendicarsi” di Ferrandino, l’amore impossibile, il primo amore adolescenziale. Beatrice l’ha posto su di un piedistallo, però è conscia che il cugino non sarà mai suo e in un impeto di orgoglio accetta la proposta di Diego. Se ne pentirà? Non se ne pentirà? Intanto Ferrandino qua sbrocca e arruffa le penne, Battista da Venezia gli offre le sue condoglianze, capisce benissimo ciò che si prova quanto una tua carissima parente si sposa con chi non sopporti.

“Perché questo posto è stato tirato su col sangue della povera gente” – questa frase c’ha particolarmente colpito, dandoci quasi un’impressione di triste presagio. L’idillio della primavera, le descrizioni minuziose dei giardini quasi fiabeschi, l’intero scenario da Arcadia e sotto … il sangue.

Un po’ come Diego: bello, affascinante, brillante, il cavaliere perfetto, eppure … Vedovo da poco. Amante presunto della madre di Beatrice, di cui è improvvisamente infatuato al punto di sottoporre Ferrante a dei veri e propri ricatti affettivi, giocando sulla benevolenza che il re ha sempre nutrito nei suoi confronti. Meno male che il sovrano conferma Diego non essere suo figlio, sennò sul serio qua si fa l’albero genealogico a cerchio, chiedendosi se sia nato prima l’uovo o l’Aragona.

Gli avvertimenti di nonno Ferrante ci hanno messo un campanello d’allarme, qui gatta ci cova giusto per restare in tema. Tutto troppo perfetto, tutto troppo veloce. Ferrandino fa bene a preoccuparsi. Anche noi siamo preoccupati! XD

Aspettando adesso il prossimo capitolo!

H.
P.S. Perdona la vecchiaia, ma cos’è questa storia dei conigli?