Recensioni per
Arakh
di John Spangler

Questa storia ha ottenuto 39 recensioni.
Positive : 39
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]
Recensore Master
23/06/21, ore 10:56
Cap. 7:

Ciao,
un finale perfetto direi. Elly non mi è mai sembrata sincera, così come Kal non mi è mai sembrato furbo. Lei ha tutta l'aria del predatore sin dal primo istante e a questo giro ha trovato la vittima perfetta. Chiaramente l'acconciatura a metà tra i rasta e la Gorgone (così la immagino! XD) era un indizio a suo sfavore, la sua spiegazione è stata troppo superficiale e mirata a distrarre l'ospite. Lui sarebbe dovuto rimanere diffidente, soprattutto date le moine e la richiesta non propriamente usuale. Secondo me, anche l'amico biondo è nella pancia dell'arakh già da un po'.
Sono contenta di aver letto questa storia particolare. Un saluto! ^^

Recensore Master
22/06/21, ore 17:28

Ciao,
l'accoppiamento tra i due è abbastanza grottesco (lo scrivo in positivo), compresa la degustazione precedente da parte di Elly. :D
Ti trovo molto abile sugli sketch (intesi proprio come schizzi in maniera artistico-pittorica... e scusa se uso una parola a doppio senso in questo contesto! XD) umoristici, ci stavo pensando rivedendo mentalmente la storia. Le note a piè di pagina, invece, dovresti integrarle nel racconto. Magari ricorrendo a una domanda da parte di un personaggio o a un riferimento nelle storie più lunghe, ecc. Chiaramente è un mio parere, però le domande del lettore non vanno lasciate in sospeso sul testo. ^^
Un saluto e alla prossima.

Recensore Master
18/06/21, ore 15:31
Cap. 5:

Carissimo,
per fortuna Kal ha salvato il collo, ma ho come il sospetto che sia caduto dalla padella nella brace. Non solo per la strana assenza di Zed, che potrebbe essere diventato il pranzo di qualcuno (forse della nuova arrivata), ma anche perché Elly appare un po' inquietante. Non per l'aspetto, ma per ciò che dice: perché avrebbe dovuto aiutare un umano? Ok la richiesta di accoppiamento, ma c'è un'aria alquanto pesante.
Volevo segnalarti un "su" scritto con l'accento nella descrizione della fanciulla. Un saluto!

Recensore Master
17/06/21, ore 15:20

Carissimo,
i due giovani fuggiaschi mostrano quanto certe iniziative siano sintomo di poca maturità e minor cervello.
Zed dà l'idea di essere totalmente spensierato, come se la sua vita fosse un insieme di decisioni affrettate e senza senso: non capisco come Kal riesca a fidarsi di lui, amicizia o meno. A sua volta, questi si abbandona ai sogni adolescenziali, con la testa tra le nuvole e il vagheggiamento della gloria poetica. Rendi molto bene le loro personalità attraverso la gestualità e i dettagli meno squillanti. Mi piace.
Oh, buono a sapersi che quando si pensa a un gloz, eccolo a disposizione! Un po' indispettito, ma d'altronde è stato destato da una pisciatina e vorrei vedere chi aprirebbe gli occhi di buon umore!
Infine Zed scappa, dimostrando la propria lealtà e il proprio valore di fantozziana memoria. Un bel tipo, ma pare che per Kal non sia finita. Spero non siano guai peggiori.
Alla prossima! ^^

Recensore Master
16/06/21, ore 15:55
Cap. 3:

Carissimo,
ti dico la mia (con umiltà estrema ovviamente) sull'interludio, che è molto esauriente e illustra con una bella panoramica il mondo interessante che hai creato. E' utile, ma spezza troppo il ritmo della storia e, per conto mio, risulta fine a se stesso. Cerco di spiegarmi.
Se tu avessi creato una sorta di narratore esterno, per es. lo stesso Arthok, lungo tutta la vicenda, l'interruzione avrebbe trovato una sua ragion d'essere, magari motivata con una pausa tè del vecchio (me lo immagino così ^^) o un suo prendersela con i costumi "moderni" contro i bei tempi (e dal borbottio parte l'excursus). Così da solo lo trovo slegato ed è un peccato, perché la trama invoglia a leggere.
Chiaramente è solo il mio pensiero. Alla prossima! :)

Recensore Master
15/06/21, ore 12:22

Ciao!
L'inizio con gli sguardi divisi tra la danzatrice e la salsiccia, più o meno considerate con lo stesso riguardo, mi ha molto divertita! :)
E così il protagonista non è portato per il lavoro di famiglia, ma non vuole deludere i suoi genitori. Una situazione ricorrente, scomoda azzarderei, visto il mestiere non proprio richiesto. Il boia è saggio, ma temo che l'erede sia più impressionato dalle teste che ruzzolano.
Zed mi pare il Lucignolo della situazione, ma Kal ha ottime ragioni per alzare i tacchi: incredibilmente trova una salsiccia anche a casa, con la prospettiva di doversela accollare.
Un leitmotiv insomma! ;)
Certo che sul finale scappa, lo capisco ma prevedo guai! Un saluto e alla prossima. ^^

Recensore Master
10/06/21, ore 16:08

Ciao,
il titolo della tua storia mi ha attirata: il mio cervello è solito collezionare parole estranee, così eccomi qui! ;)
Ho trovato interessante l'apertura in medias res e le sensazioni che percorrono i testimoni dell'esecuzione, compreso il ruolo corale della folla, che applaude sul finale tragico e scontato per il quale si è radunata. Sono curiosa di conoscere meglio il protagonista e cercherò di leggere con regolarità i capitoli. Ho visto che la vicenda fa parte di un'ambientazione già collaudata, spero che iniziare da qui non mi faccia perdere particolari preziosi del tuo scritto. Per ora non mi preoccupo e mi godo l'avventura. Un saluto! ^^

Recensore Veterano
29/12/20, ore 15:10
Cap. 7:

Eh, ottima conclusione.

Nel capitolo precedente, i miei timori che la richiesta della ragazza nascondesse un trucco erano del tutto scomparsi, e mi immaginavo davvero un lieto fine, con Kal che riprendeva il suo viaggio oppure che rimaneva nella foresta a crescere i suoi sempre più numerosi figlioletti.

Quindi la conclusione mi è giunta inattesa. Apprezzabilissima. Ed ora sappiamo che Kal ha dato nuova linfa a una terribile tribù di uomini-rettili. Chissà quanti altri ragazzi faranno la sua fine.
Sai, mi sto domandando quanti uomini accetterebbero di far visita ai rettili sapendo che hanno una probabilità su cento di non uscirne vivi. Secondo me ci sarebbe la fila.
Mi spiace un po' che Kal non abbia avuto la possibilità di negoziare...

Complimenti per questa storia!

Recensore Veterano
29/12/20, ore 14:58

Come in "La regina e il generale" anche qui si passa prima per un rapporto orale. Qui c'è la necessita della rettile di verificare la qualità del prodotto, però... miseria, deve averne davvero fatta tanta di esperienza per capire come analizzare lo sperma degli umani, forse le sarebbe stato necessario l'aver già trovato un umano adatto... e quindi di uova ne avrebbe già prodotte...

Diciamo che questo è l'unico aspetto della storia sul quale mi sento di dirti qualcosa, per me sarebbe stato più credibile una reazione all'interno delle ovaie, e sarebbe stato bello se nel momento del risultato, Elly gli si fosse avvinghiata con un sorriso cattivo e gli avesse detto: "Tu non andrai da nessuna parte finché non avrai finito". 
"Cosa intendi?", chiese Kal, confuso e spaventato.
"Hai fecondato solo una parte delle mie uova. Prima che tu te ne vada, dovrai fecondarle tutte."
Il ragazzo si distese, ma solo un poco. Non aveva certo intenzione di passar lì tutta la vita. O forse sì? "E quanto tempo pensi ci vorrà?", le chiese.
"Almeno quattro giorni, se ti darai da fare."
Kal la baciò, sorrise allo sguardo sorpreso di lei e le sussurrò: "Puoi giurarci che mi darò da fare, E se vuoi concedermi qualche giorno in più, per me va benissimo."

Scusa il mio sfogo... che possi dire ancora? Ho apprezzato l'osservazione critica sui seni, perché anche nel cinema le donne rettile hanno sempre questi attributi tipici solo dei mammiferi e non ho mai notato nessuno che rivelasse la stranezza di una cosa simile.

Poi, sulla descrizione della scena di sesso, penso tu abbia fatto un buon lavoro. Ed ora vado a vedermi l'epilogo, per scoprire se Kal riuscirà a raggiungere la città oppure... Concludo dicendoti che sì, anche questo è stato un buon capitolo!

Recensore Veterano
29/12/20, ore 14:22
Cap. 5:

Ciao John!

E il protagonista viene salvato da una bella ragazza-rettile... beato lui!

In questo momento mi sto domando perché questa ragazza si stia dimostrando tanto disponibile, addirittura ha una richiesta che non pretende di veder esaudita... puzza di fregatura lontano un miglio...
Beh, spero che la tua inventiva dia dei bei frutti anche nel prossimo capitolo: immagino già dove andrai a parare, ma spero davvero in una nota originale basata sull'anatomia di questa strana creatura.

Bel capitolo anche questo, che mi invoglia a passare subito al successivo. Mi fermo ancora un attimo per segnalarti un paio di cose:


- Il suo abito lasciava intuire delle curve abbondanti, e aveva un viso molto grazioso.

la virgola presuppone un cambio di soggetto, ma avrei messo comunque un "e lei aveva"


- Elly smise di ridere. "Ho detto "un piccolo scherzo". Ho parlato nella lingua arakh."

Eh, consiglio anche a te di dare uno sguardo a questa:

http://www.oblique.it/images/formazione/dispense/punteggiatura_dialoghi_scheda.pdf

l'uso delle virgolette anche per la citazione è proprio bruttino a vedersi. A pagina 2 della scheda trovi gli esempi tratti dai testi "Feltrinelli", in questo caso la citazione sarebbe stata fatta usando gli apici singoli: 'un piccolo scherzo'.

Recensore Veterano
28/12/20, ore 19:10

Rieccomi John!

Certo che sei stato proprio un mascalzone a far aspettare i tuoi lettori per mesi dopo l'interludio... 😄

Penso che però la loro attesa non sia stata vana, perché hai scritto un altro capitolo molto gradevole e anche divertente.

A livello di trama, ci sono solo due piccole cosette che mi sento di segnalarti sulla vicenda finale di Zed.

1. Da come si svolge la fuga, mi sembra che lui si sia spostato un po' più di "abbastanza lontano da non permettere di avvertire eventuali odori sgradevoli".
Il primo albero a 5 passi di distanza sarebbe andato bene.

2. Beh, Zed l'hai fatto diventare proprio una carogna... sarebbe bastato aggiungere un "Mi dispiace" per dare tutto un altro senso al personaggio. In fondo, erano amici, no?


Ora la mia lista di osservazioni:

- Perciò, su suggerimento di Zed, si erano affidati alle sole forze fisiche

penso sarebbe stato più bellino:

"Perciò ... , si erano affidati soltanto alle loro forze (fisiche)"


- Purtroppo, con suo sommo terrore, si rese subito conto di due cose.
Uno: quella che sembrava una pietra era in realtà una creatura vivente che si era rannicchiata in quel punto, forse per dormire.
Due: la suddetta creatura vivente era un glotz.


Non apprezzo molto questo modo di scrivere in un racconto... e avresti potuto facilmente riportarlo in un forma canonica:

"Purtroppo, con suo sommo terrore, si rese subito conto di due cose: la prima era che quella sembrava una pietra, ma era in realtà una creatura vivente che si era rannicchiata in quel punto, forse per dormire; la seconda che la suddetta creatura vivente era un glotz."


- urinatoio

orinatoio


- sè, battè, perchè,  alcunchè, Dopodichè potè

hanno tutti la e accentata sbagliata

-

po'


- Cosa che però non avvenne, perchè proprio in quel momento il glotz mollò improvvisamente la presa, emettendo al contempo uno spaventoso ululato di dolore.

Personalmente, il "cosa che" non lo userei in un altro paragrafo e forse neppure subito dopo un punto.

Un "Non avvenne nulla di quanto s'era immaginato, perché ..." penso sarebbe stato meglio.

Alla prossima!

Recensore Veterano
28/12/20, ore 18:18
Cap. 3:

Carissimo John,

Certo, un capitolo simile spezza decisamente il racconto, ma dato che in mezzo vi sono diversi fatti narrati e interessanti (Aranel e la sua discendenza e la stupende Foreste Orientali) e che la lunghezza dei tuoi capitoli (questo 1.500 parole) è relativamente breve (molti altri autori scrivono capitoli superiori alle 4.000 parole) risulta leggero e non annoia di certo.

Beh, anche il fatto che vi sia un archivista disposto a descriverci la città in tutti i suoi aspetti e che voglia anche offrirci un boccale di birra è di certo una bella trovata.

Recensore Veterano
26/12/20, ore 12:36

Ciao John

Capitolo bello e interessante anche questo. Personalmente sono abituato a storie in cui vengono nominate razze immaginarie e malamente descritte nella prima occasione in cui le si trova. Se a qualcuno può far fastidio, a me non dispiace immaginarmi la scena con una figura un po' fumosa, anzi, entro certi limiti trovo che aggiunga un suo fascino.

Ho apprezzato tantissimo le tue considerazioni sul lavoro del boia (farlo soffrire il meno possibile e curare gli attrezzi proprio a questo scopo), che rendono quel lavoro truce ma ancora umano.
Resto però ancora perplesso dal fatto che Kal non sia stato iniziato a quel lavoro ben prima della sua maggiore età. Forse era la madre a opporsi, e poi ha dovuto cedere?
Poi mi sorge un'altra domanda: ma se Kal si fosse sposato, sarebbe comunque dovuto diventare un boia?

Apprezzo anche il fatto che compaia una figura femminile non affascinante... è una cosa che nei racconti fantasy (quelli che ho conosciuto qui) accade abbastanza di rado.

Non ho trovato errori grammaticali, né nient'altro da segnalarti, pertanto ti faccio i complimenti anche per questo aspetto!

Alla prossima!

Recensore Veterano
24/12/20, ore 16:56

Ciao!

In cerca di un buon modo per digerire in tranquillità il pasto della vigilia, ho pensato di ricorrere alle tue storie.

Rinnovo i miei apprezzamenti per la tua scrittura scorrevole e quasi priva di errori, però, in questa occasione, ho notato una particolare abbondanza di frasi brevi, che a mio avviso rompono un po' troppo il ritmo di lettura. Sotto farò un esempio preciso.

La figura del boia a me è particolarmente cara, perché mi sono letteralmente innamorato del ciclo "Il libro del nuovo Sole" di Gene Wolfe. Penso che se tu avessi letto "L'ombra del torturatore", il primo romanzo della serie, avresti rappresentato un po' diversamente sia il padre boia che il figlio reticente (anzi, non ti saresti mai sognato di fargli imparare l'arte solo a 18 anni 😊).
Prendendo di riferimento la nostra storia, invece, diciotto anni per diventare maggiorenni sono quanto stabilito dalla società moderna, dove c'è una scuola dell'obbligo, ma in una realtà simil-medioevale potrebbe essere più consona un'età di 14 / 15 anni (che era effettivamente l'età dei maggiorenni nel medioevo europeo).

Perdonami la divagazione, trovo l'accostamento di questi due personaggi davvero molto interessante, e sono pronto a scommettere che il mestiere di Kal non sarà il trovatore. E ovviamente sono curioso di leggere gli sviluppi.

Bene. Ovviamente hai voluto descrivere la contrarietà del giovane tramite reazioni forti come quella di vomitare, però penso sia alquanto strano che solo a 18 anni egli venga iniziato al lavoro del padre. Poteva esser stato lo stesso genitore o portarcelo, o poteva esser stato lo stesso ragazzo a volerci andare, o anche gli amici a trascinarcelo. Quindi credo sarebbe stata opportuna già in questo capitolo una spiegazione del perché il passaggio di consegne sia arrivato così tardi. Oppure, se questo verrà spiegato in seguito, almento una frase come "il padre avrebbe voluto istruirlo già da prima, ma Kal era stato fortunato a evitarlo" 


Ora vengo con le mie osservazioni più "pratiche":

- A lui sarebbe piaciuto fare qualcosa che gli permettesse di stare a contatto con le persone e di viaggiare

Eh, perdonami la sfacciata sottigliezza:

A lui sarebbe piaciuto fare qualcosa che gli permettesse di viaggiare e di stare a contatto con le persone, sì, ma non per dar loro l'ultimo saluto.



- "... alla giustizia divina." indicò il condannato, ...

Ti sei perso una "i" maiuscola.



- La folla rispose con fischi e imprecazioni. Kal comprese perchè quell'uomo era stato condannato a morte. Le esecuzioni venivano sempre riservate per i crimini più gravi. Dedusse anche che quell'uomo fosse un forestiero.

Questo accostamento di quattro frasi brevi, secondo me è poco scorrevole.

Ah, c'è anche un errorino: "perchè" -> perché


- Kal vide il condannato scuotere appena la testa. "Servirebbe a qualcosa?" disse rassegnato, con una voce che si udiva appena. "Fate quello che dovete, e fatelo in fretta." e abbassò la testa. Kal non potè fare a meno di provare pena per quell'uomo.

Francamente qui non si capisce bene se sia Kal o il condannato a parlare. Meglio, si capisce che è il condannato, ma trovo che quelle parole starebbero bene anche in bocca a Kal.

E la "e" andava in maiuscolo.

Recensore Master
13/11/20, ore 12:41
Cap. 7:

Caro John!
Ma... ma... ma chi se lo aspettava un epilogo del genere! Io pensavo che l'avventura con Elly sarebbe stata semplicemente una parentesi, una sosta nel lungo viaggio del protagonista, e invece... si trattava di una parentesi, sì, ma tra le parole "ti amo" e "pancia mia fatti capanna"... pensa un po', e chi l'avrebbe mai detto!
Insomma, un epilogo col botto. Il nostro ha aiutato Elly a sfornare ben venti uova, e mo'... come succede a ogni padre, gli tocca svenarsi per la prole, ma stavolta nel senso stretto del termine. A costo di ripetermi, lo ripeto: un finale col botto! Con i ca**i e controca**i, che anche quelli - lo si intyisce tra le righe - finiranno cotti e mangiati. Anzi, mangiati e basta. Morale: occhio alle avventure occasionali, la fregatura è sempre dietro l'angolo. Mi hai divertito un sacco con questa storia, davvero una cosa così pazzesca e dark non sarei mai riuscito a inventarmela. Alla prossima, di brutto!

[Precedente] 1 2 3 [Prossimo]