Recensioni per
Ours.
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/07/20, ore 10:00
Cap. 1:

La tua affettuosa attenzione per la Mystrade connota anche questa storia che, già dalla scelta del titolo, ci accoglie in un’atmosfera carica di emozioni positive e travolgenti, in cui esprimere tutto quello che il cuore e i desideri del corpo chiedono.
Dal punto di vista tecnico, hai optato per il racconto con la seconda persona, scelta non facile perché c’è in continuazione il rischio di scadere in un ampolloso stile epistolare, zeppo di banalità. Il tuo pezzo, invece, ha acquistato una leggerezza ed un’attenzione ai sentimenti davvero sorprendenti. E questo tuo merito risalta ancora di più perché non dimentichiamoci che si sta parlando di “Mister Inghilterra” e del fatto che, evidentemente, si sia innamorato in maniera totalizzante.
L’altro è Greg, ma presumo che, con lui, si “navighi” in acque tranquille dal punto di vista narrativo perché è un uomo, secondo me, lineare e facilmente leggibile nell’espressione dei suoi stati d’animo. Cosa, questa, che non è assolutamente scontata quando ci si pone di fronte a Mycrof, cercando di decifrarne i moti dell’animo.
Quindi sei stata brava anche per la scelta della tecnica narrativa e dei risultati che hai ottenuto con essa.
Dal punto di vista dei dati sensibili che connotano lo svolgersi del testo, predominano quelli tattili, come il senso del calore, sia concreto sia che corrisponda ad un senso di travolgente benessere. Ed è logico che sia così, hai colto perfettamente il legame tra il sentirsi appagati ed il tepore che si sprigiona dall’essere tenuti tra le braccia dalla persona che ricambia il nostro amore.
Hai inoltre espresso lo stato di grazia di Mycroft con un paio d’immagini che mi sono rimaste impresse per la loro evidente efficacia. La prima è quella dell’ “affamato di fronte ad un banchetto” cui è invitato a partecipare. A questo proposito diventa facile, grazie alle tue parole, coglierne l’intensità. La seconda, splendida, ritrae Mycroft come un assetato nel deserto “che ha tra le mani una boccia d’acqua fresca”. Immagine, questa, veramente suggestiva perchè trasmette immediatamente un senso di ristoro e di risposta perfetta ai bisogni di chi cerca un attimo di felicità.
Ma, per Mycroft non c’è l’idea del transitorio, non c’è il desiderio di rientrare in una dimensione umana di intoccabile autocontrollo e lontananza da tutto ciò che sia sentimento. Infatti è significativa, a questo proposito, la domanda che lui rivolge a Greg, chiedendogli se quell’incontro vissuto da loro due potrà continuare per sempre. La risposta dell’altro ha la stessa dolcezza travolgente di un abbraccio, non è una promessa ma una constatazione che il loro amore, ormai, sarà così per sempre.
Complimenti. Una storia non scontata, non volgare nonostante la delicatezza dell’argomento.

Recensore Master
01/07/20, ore 19:54
Cap. 1:

Ciao, dopo aver recuperato le storie tue che mi mancavano ritrovo piacevolmente un tuo scritto così presto. Ci speravo a dire il vero. E in questo caso ho doppiamente apprezzato, anzitutto perché è una Mystrade e io le leggo sempre con molto piacere e poi perché ha un percorso così dolce e piacevole, senza angst né solitudine né disperazione, che è stato ancora più piacevole. Non che non apprezzi anche quell'altra tua vena, molto marcata oltretutto, di angst e introspezione, ma quando c'è tanta dolcezza tiro sempre un po' un sospiro di sollievo. Specialmente perché come al solito è in punta di piedi, delicata e non esagerata e che sta bene anche su un personaggio così ritroso al mostrarsi come Mycroft. Lui come al solito è al centro di ogni tuo filo di trama, di qualunque esso sia tutto ruota attorno a lui. In questo caso la presenza di Gregory non ha un'accezione negativa, ma appunto è la descrizione di un momento tutto loro. "Soltanto nostro" appunto come le parole che ritornano prima nella testa di Mycroft, poi nella sua bocca e infine in quella di Gregory. Mi piace l'idea che Mycroft cerchi l'eternità in un momento di intimità così profondo. Lo fa appena dopo aver promesso a se stesso di concedersi a Gregory, quando realizza quello che sono e ciò che vorrebbe essere per il futuro. Forse non sarà sempre così, magari ci saranno momenti più brutti, altri difficili, ma questo sarà come un punto fermo nel tempo e nello spazio. Non sappiamo a che punto è la loro storia d'amore, ma le domande che Mycroft si pone mi danno l'idea che sia all'inizio. Il suo studiare la situazione, come se dovesse rendersi conto di quello che sta succedendo, perché ancora non gli è del tutto chiaro. Un Mycroft insolito, che si prende i suoi tempi per studiare Gregory, per realizzare quello che sta succedendo e che nell'intimità della sua mente si concede il lusso di essere più lento del solito.

Ho notato anche l'assenza di malinconia di fondo. Lui è un personaggio che tende alla malinconia e in generale molte tue storie hanno un'amarezza nel retrogusto che lascia spesso con la bocca amara. Una caratteristica del personaggio a mio avviso, Mycroft non è uno qualunque nemmeno nell'espressione dei sentimenti e tu spesso ti ritrovi a scavare nel suo passato e dentro le sue emozioni. In questo caso non c'è amarezza, non c'è malinconia, ma c'è solo dolcezza. Forse un po' di ingenuità, ecco, ma non mi azzardo oltre con le definizioni.

Come sempre mi è piaciuto tantissimo quello che hai scritto, complimenti!
Koa

Recensore Junior
29/06/20, ore 22:09
Cap. 1:

Bellissimo, molto toccante e emotivo.
Davvero ben scritto, peccato sia già finito.