Beh vabbè. |
Recensione premio |
Cara Rosmary, |
Recensione premio per “Il contest delle prime volte” 1/3 |
Ciao, cara ♥︎ |
Ciao! |
Cara Rosmarina, |
Ciao, Rosmary! Breve premessa: è da tantissimo - davvero tanto, tanto - tempo che cerco di leggere una tua storia ('Paradiso Perduto' è in lista da ere geologiche, ormai) e, alla fine, grazie anche al saggio consiglio di un'autrice che mi è molto cara (la mitica Lisbeth!), eccomi qui. Finalmente! Sempre suddetta autrice mi ha anche indirizzato verso un titolo dei tuoi, in particolare - sto parlando di "Pezzi in decadenza", sì. Inutile dire che mi è bastata la lettura di quella singola - meravigliosa, assurdamente coinvolgente - OS per elaborare tre considerazioni: che sei maledettamente brava (il che, a dire il vero, non mi ha sorpreso del tutto), che dovevo necessariamente inserirti negli autori preferiti letteralmente di corsa e, infine, che - molto probabilmente - qualsiasi coppia tu decida di approfondire, resterò sempre estasiata dal risultato (mi è successo, lo avrai intuito, con questo pairing - James Sirius/Rose - che, personalmente, non ho mai neanche concepito in questo termini). Fatta questa doverosa premessa- non - così -breve, procediamo. Dunque, non so davvero come esprimere la mia totale ammirazione per il tuo modo di scrivere, il tuo stile così "netto", incisivo, che mi ha tenuta con lo sguardo incollato alla pagina fino all'ultima parola - sappi che solo lì, solo a lettura terminata, sono tornata a respirare ad un ritmo normale. Sia di là, che naturalmente qui, ho adorato la caratterizzazione di entrambi i personaggi: così realistici, così "sbagliati", eppure complementari, perfetti - se presi assieme e solo ed esclusivamente così! Ho amato quel testo intriso di opprimente senso di colpa e di inadeguatezza; un senso di colpa insopprimibile poiché, altrettanto insuperabile, è il legame che unisce entrambi. Non importa quanto provino a sottrarsi ai propri sentimenti, all'attrazione che li lega o quanto provino a ripetersi di essere sbagliati - di essere la "macchia" in una grande famiglia altrimenti immacolata: alla fine, si ritrovano sempre. Sei talmente brava che, lungo tutto il corso della lettura, ho avvertito nitidamente questo senso di 'ineluttabilità', di profonda necessità che, ogni volta, continua a risospingerli l'una nelle braccia dell'altro - perché, semplicemente (ed è un semplicemente che diventa tale solo lì, nella stretta dell'altra persona, dato che - per il resto - non c'è davvero nulla di "semplice" nel loro legame, né in tutta "la cornice" in cui, senza volerlo, si ritrovano già inseriti). Ecco, probabilmente, ho straparlato quando avrei potuto tranquillamente - sinteticamente - dire questo: ho amato (!) con quanta abilità tu sia riuscita a destreggiarti tra colpa, inadeguatezza, attrazione, senso di fatalità e ineluttabilità - creando un'atmosfera di oppressione, di ossessione e, appunto, decadenza (titolo sublime!). Tutti aspetti che, del resto, hai ripreso ed enucleato magistralmente qui (anche se, ammetto, sono contenta di aver letto prima l'altra OS, altrimenti qui mi sarei persa tutta una miriade di sfaccettature): errore, paura, distruttività, violenza, ma - in fondo, nonostante tutto e, anzi, prima di tutto - amore, amore irrazionale e viscerale, amore così totalizzante che - forse, dopotutto e prima di tutto - resta inclassificabile (almeno, lo è se ci si avvale delle categorie di pensiero ordinarie; del resto, non si può razionalizzare un amore che sfugge a qualsiasi razionalizzazione): un amore che si colloca, letteralmente, 'al di là del bene e del male'. Da qui, l'ostinazione di James, che cerca di far capire a Rose, in un certo senso, la "futilità" della sua angoscia: il loro legame è talmente unico e profondo che non ha senso - non c'è alcun 'senso' in loro due, se non il fatto che, 'semplicemente', assieme funzionano alla perfezione - lasciarsi angustiare dai pregiudizi e da tutto ciò che esula dal legame in sé (ossia da aspetti esterni come la famiglia, la visibilità, lo scandalo e la morale). A questo proposito, ho amato - di là, in "Pezzi in decadenza" - quel precario equilibrio tra detto e taciuto, quella situazione che si protrae per anni tra la segretezza e la confessione, tra ombra e luce (mi riferisco alla parte in cui Rose si chiede - divisa tra il timore e la rassegnazione - quanto i suoi cugini e suo fratello sappiano davvero, di lei e James). Ma più di tutto, visceralmente, ho adorato - come dicevo su - questi personaggi così imperfetti: egoisti, gelosi - gelosi marci -, incapaci di scendere a compromessi, che pretendono l'esclusività totale: parlo di James che non tollera di vedere Rose nelle braccia di altri - o che ci riesce solo ripetendosi che, in fondo, nessuno l'avrà mai come l'ha avuta e l'avrà lui, sempre; di Rose invidiosa delle sue cugine e delle altre donne, quasi terrorizzata all'idea che qualcuno possa attirare l'attenzione di James e allontanarlo da lei. E, naturalmente, parlo anche di Scorpius. Che meraviglia di finale! Anche lui rientra perfettamente nel clima di decadenza della storia, anche di lui hai ricreato un - delizioso - ritratto antieroico: esce allo scoperto, infine. Fa capire a Rose di aver sempre saputo tutto, ma che - in fondo - non importa: non importa perché "in questa vita" (o, almeno, lui crede sia così) ha vinto lui - perché ha "vinto lei". Ripeto, che - finale - sublime! Mi hai emozionata tanto. Ok, io lo so che non avrei dovuto lasciarti la mia prima recensione dopo una giornata di studio e che, probabilmente, avrei fatto meglio a suddividerla in due parti (praticamente, ho parlato più di 'Pezzi in decadenza', che di questa, ti chiedo scusa!). Che dire: ora ti ritroverai questi farneticamenti che mescolano in un unico calderone considerazioni su due storie diverse - per quanto siano profondamente legate tra di loro, mi rendo conto che il risultato finale sarà quasi sicuramente una recensione dai toni un po' deliranti. Chiedo venia, in tal caso. Semplicemente, è da ieri - da quando ho finito di leggere "Pezzi in decadenza" - che volevo scriverti e, dal momento che sono molto impaziente per natura, non ho potuto aspettare oltre. Con la speranza che tu possa pensare "non troppo male" di me, dopo questo primo impatto con le mie recensioni confuse, ti saluto. A presto - e ancora tanti, ammirati, ammaliati, sinceri complimenti!♡ |
Ciao! |
Che sono super contenta e felice di questa storia lo sai già, no? Perché non so bene se ti ho accennato a quanto mi piaccia questa coppia, soprattutto per causa tua! |