Recensioni per
Figli dell’oscurità
di Marti Lestrange

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
30/07/20, ore 12:27

Wow. Sì, ho solo questo da dire.
Ok, non solo questo, ma ... oh, va bene, procediamo con ordine.

Ciao, Marti!
Sebbene mi fossi ripromessa di essere più "democratica" nella scelta delle storie da leggere e recuperare (il classico: "un po' per uno"), non posso farci proprio niente: uno, non ho metodo e procedo alla cieca; due (che si ricollega al punto precedente) finisco sempre col ritornare lì dove ho trovato pane per i miei denti (e, sì, il tuo profilo - l'ho capito - è uno di questi posti magici!).

Mi incuriosiscono troppo i personaggi di cui scrivi e credo davvero che ci voglia un grande coraggio, nonché una bella fantasia, per approfondire il "lato dei cattivi" (che, diciamolo, ha il suo indubbio fascino!).
Dopo l'assaggio avuto con la tua Hestia, sono finita su questa qui e, direi, PER FORTUNA!

Ti dirò, ho sempre immaginato il rapporto tra Bellatrix e Rodolphus come profondamente complicato, per via della devozione cieca di Bellatrix verso Voldemort, naturalmente, ma ammetto che non mi sono mai soffermata sul possibile rapporto tra Bellatrix e il cognato.

Sappi che ho adorato - ma tanto! - l'atmosfera che hai ricreato: meravigliosamente, irresistibilmente dark e questo "odio" di cui è intrisa tutta la storia.

Bellatrix e, come ho potuto appurare, il tuo Rabastan sono personaggi complessi, stratificati: al di là della Causa (che, come sottolinea Bella, è l'unica cosa che conti), è tutto effimero, tutto secondario.
Ci sono questi attimi rubati (tra l'altro, questa necessità di segretezza, di doversi nascondere agli occhi altrui, ha reso il tutto ancora più coinvolgente) in cui si sfogano l'una tra le braccia dell'altro, in cui si dilaniano, si odiano, appunto. Mi piace tanto come sia l' "odio" la matrice di tutto (e di come tu l'abbia sottolineato): "Non posso far altro che questo, Bella. Lo sai."

E Rabastan ha ragione, in effetti. Oltre la Causa, in questo contesto, con personalità come quelle di entrambi, cosa resta? Cosa resta oltre l'odio?
Niente - ed è per questo che è solo sulla base di questo odio, in questo odio , che possono trovarsi - e ritrovarsi.
Ho trovato indicativo - nonché un indizio importante per gettare luce sulla psiche di Bellatrix - il fatto che Rabastan, non incapace di "grazia", le conceda il gesto più intimo di tutti proprio quando hanno stabilito di dover porre fine a questi incontri che li hanno avvicinati, un gesto che lei fa cadere nel vuoto.
Credo sia un'immagine molto potente e, come dicevo, "indicativa": è come se davvero Bella non sappia cosa farsene di questa intimità non figlia dell'odio (lei non è "Narcissa, e men che meno Andromeda", lo dice). Chi vuole avvicinarsi a lei, non può che incontrarla tra le spire dell'odio: è quello l'unico linguaggio in cui lei sa esprimersi, solo odiando e ferendo.
Anche la "rapidità" con cui Bellatrix sa subito ricomporsi e proiettarsi nuovamente nel proprio ruolo - quel "nome di Rodolphus già sulle mie labbra schiuse" - è un aspetto che ho trovato coerente. Infine, ultimo, sempre quell'odio, che non l'abbandona mai e che ritorna anche nell'ultima frase.

Un odio, se vogliamo, legato al fatto che lei non è "delicata e fragile", sebbene Rabastan, a volte, sembra che lo dimentichi - come in questo ultimo gesto di intimità e nei suoi attimi di "grazia" -; perciò, è un odio che può essere letto in tanti modi, un odio verso Rabastan che osa quasi pretendere da lei un'intimità che lei non sa e non vuole concedere o, magari, un odio anche verso sé stessa perché, forse, anche solo per un attimo, lui è stato davvero capace di farla tentennare (di farla sentire vulnerabile, forse?), tanto da spingerla, appunto, a confrontarsi con le sorelle, un paragone da cui lei trae forza. Lei non è debole come le sorelle, lei "alza il mento con sfida" e sa ridurre questi momenti con Rabastan a semplici parentesi.
"Per fortuna", lei sa come ritornare a quel marito ("il nome di Rodolphus sulle labbra") che, bisognoso di sangue e morte come lei, la completa. Credo che, in quelle parole, ci sia tutta la rassicurante familiarità di ciò che è noto, di ciò che sentiamo simile a noi stessi: se con Rabastan Bella deve quasi aggrapparsi al proprio odio per non perdersi, per non scivolare "oltre l'odio", in qualcosa che disprezza e che ritiene renda vulnerabili, sa che con Rodolphus (che è proprio come lei) non ha nulla da temere. Sono simili, si completano e lì, da suo marito, può ritornare al familiare, immancabile odio che la anima - solo quello, sempre quello, puro e semplice odio (che, come mi sembra di capire, è casa per la tua Bellatrix).

Insomma, perdona queste digressioni (ho sempre il terrore di perdermi in ragionamenti che, magari, non sono quelli dell'autrice e, quindi, temo di dire un mucchio di sciocchezze!): sappi che ho adorato come hai gestito entrambi questi personaggi e la dinamica che hai immaginato tra di loro.

Last but not least, sei stata fantastica anche nella gestione del rating: non leggo molte storie a rating rosso (evidentemente, devo aver avuto sfortuna nella mia esperienza di lettrice oppure ho aspettative troppo alte, non saprei dire, resta il fatto che non trovo quasi mai storie che mi soddisfino) e sono incapace di scriverne, eppure hai sviluppato queste scene tra i due in maniera davvero perfetta - nel modo migliore possibile, considerate entrambe le personalità, intendo.

Che dire, cara Marti, è stato un piacere ritornare qui, sul tuo profilo, e devo dire che, anche se ho letto solo due storie, mi colpisce molto la tua originalità, sia nella scelta dei personaggi, che nel modo di svilupparli.
Perciò, complimenti!
Un bacione <3

Recensore Veterano
14/07/20, ore 21:58

Ueilà!!!

Ed io che non avevo letto gli avvertimenti mi sono ritrovata questa storia. Devo dire che Bellatrix è, solitamente, accoppiata un po' a tutti ma con Rabastan, il cognato, ne ho lette poche.

Mi è piaciuta l'idea di sviluppare il prompt seguendo un odio che dissimula la passione tra di loro ed ho apprezzato tantissimo anche la narrazione in prima persona che apre una finestra nella mente di Bellatrix e che, soprattutto, ci consente di conoscere Rabastan, personaggio del quale sappiamo pochissimo ma che tu delinei come un vero passionale, che non esita a prendersi quel che vuole.

Che dire?! Te la sei cavata alla grandissima sia con il crack pairing (super missione) sia con la storia a rating rosso!

Un abbraccio
Fede

Recensore Master
14/07/20, ore 18:58

E io che mi aspettavo qualcosa di unilaterale!
Mi hai stupita tantissimo, non credevo di ritrovarli così passionali!
Ho apprezzato molto come tu abbia sfruttato il prompt, con questo odio che non è odio, ma che non può essere niente più di questo e allora diventa il loro unico talento, il solo modo che hanno per viversi e per ferirsi nel vano tentativo di ricordare che non è possibile tra di loro, che è una storia senza futuro alcuno.
Le circostanze in cui nasce questa passione sono del tutto inaspettate, ma le ho trovate coerenti a due personaggi che immagino molto passionali e istintivi: insomma, i Black sono istinto allo stato puro – chi più e chi meno (la stessa Narcissa, che sembra tanto posata, si inviperisce con Harry, un sedicenne, e lo minaccia in presenza di Madama McClan!) – e i Lestrange per quanto mi riguarda non sono da meno.
E quanto ce li vedo a sfidare la fortuna, a essere tanto irresponsabili, a lasciarsi soggiogare da un pericolo che rende tutto più vivo. In tutto questo, non ho potuto fare a meno di pensare un po' anche al povero Rodolphus, che in un modo o nell'altro è l'ultimo pensiero della moglie!
Devo dire che mi ha stupita anche la prima persona narrante, ma è stato interessante calarsi nei pensieri di Bellatrix e guardare questa relazione sbagliata dal suo punto di vista: emerge in maniera nitida come lei tenti di resisterle, respingere Rabastan, ma finisca sempre col commettere lo stesso errore – anche in conclusione, lei cade di nuovo vittima della trappola e riprende a odiarlo, a volerlo ferire, e di conseguenza a volerlo per sé.
Posso solo ringraziarti per aver colto questa sfida, ti assicuro che i prossimi pacchetti saranno meno tremendi!
Ultimo ma non ultimo, complimenti davvero per l'originaità, mi hai sorpresa!
Un abbraccio, a presto!

Recensore Master
12/07/20, ore 20:02

O Salazar.
Non so che dire. Una parte di me sta frignando per il povero Rodolphus (al cuor non si comanda) ORA PURE IL FRATELLO CI SI METTE? Un'altra parte di me sta fangirlando da matti perché quanto sono fighi questi due?
Merlino... Io non so essere molto obiettiva quando si tratta di Bellatrix e poi Rabastan, cioè, parliamone. Quanto è figo?
Devo dire che con la scena/le scene lemon te la sei cavata egregiamente.
C'è però l'assenza di Voldemort che si sente un po' o forse sono io che sto leggendo un po' troppe Bellamort e mi sto lasciando traviare.
Mi è piaciuta anche la struttura della storia, con tre piccole scene che hanno dato il quadro dell'evoluzione del loro rapporto fino a quello che dovrebbe essere l'epilogo della loro storia. Chissà se poi dopo Azkaban... ahahhahahaahahha
Scusa per questo sclero senza senso ma con Rabastan è difficile rimanere concentrati... Bellatrix lo sa bene! AHAHAHAHA
Un bacio grande,
Sev