Cara Marti,
eccomi qui a iniziare questa saga e a scoprire Prudence e Roger. C’è una cosa che ha conquistato già il mio cuore e cioè che si tratta di un amore tormentato e destinato a non realizzarsi. Prue e Roger avrebbero potuto mettersi insieme ai tempi di Hogwarts, ma sappiamo fin dall’inizio che ciò non è affatto avvenuto. All’inizio ce li presenti già adulti in un contesto che mi ha ricordato molto i film noir – lui che beve da solo, lei che gli serve da bere e si dedica a lui e ad altri clienti. Poi torniamo indietro nel tempo, e lo facciamo in maniera dolorosa, perché fin da subito scopriamo che Prudence non ha realizzato i suoi sogni di gloria per cui ha accantonato la sua relazione con Roger: vedi, se avesse sacrificato all’altare della medicina il suo amore, sarebbe semplicemente stata una donna in carriera che ha messo la realizzazione personale al primo posto. Invece, noi sappiamo già che Prue lavorerà con sua madre; che non uscirà mai, cioè, dall’ambito familiare che avrebbe potuto occupare anche se non avesse preso tutte E.
Mentre leggiamo dei due ragazzi che, complice anche il momento di stress generato dalle notizie che portano alla mente della ragazza la morte del padre, sappiamo, sentiamo che c’è un terribile irrisolto e che Roger non sta dicendo la cosa giusta. Però, come si dice? La vita è quello che accade mentre facciamo altri piani, ecco, sì, dovrebbe essere una cosa del genere. E mai questo detto – che cito a braccio – si fonde meglio con il destino del futuro Auror e della futura cameriera/direttrice di sala.
Quando pensavo che Roger e Prudence si sarebbero rincontrati solamente da adulti fatti e finiti, ecco che piazzi la bomba: una notte d’amore, una soltanto, fatta a Natale. Romantica e passionale, voluta da entrambi, che al tempo dell’adolescenza, per orgoglio e per paura, non hanno vissuto e abbracciato. La conclusione è un crocevia di dubbi. Ma il primo figlio di Prudence sarà veramente dell’ex marito? C’è un anno di distanza tra il matrimonio frettoloso e l’unica notte d’amore di Prue e Rogers. E come mai si è lasciata? La vita di Prudence, dunque, si è svolta seguendo percorsi imprevisti. La ritroviamo adulta, madre single, ancora fieramente orgogliosa e determinata. E lui, Roger, la guarda e palesemente la ama ancora.
Amo come certi autori riescano, da una scintilla, a creare what if così corposi e questa shot è bellissima ed è scritta in maniera incantevole, motivo per cui sì, leggerò assolutamente la long e ho apprezzato tutto – come hai costruito e presentato i personaggi, le battute che hai scelto, la decisione di presentarli legati da un destino che tende a farli rincontrare, ma sembra non volerli far stare insieme. Forse. Ti faccio tanti, tanti complimenti,
Shilyss |