VII Posto - About hurting and getting hurt di Soul_Shine
Titolo: 4/5
Non è un titolo strabiliante, ma è molto idoneo per questa storia, è molto attinente a ciò che descrivi e delinea molto bene quella che appare come la tematica portante, ossia l’incapacità di Jia d’esprimere a pieno la natura dei suoi sentimenti.
È un titolo sicuramente molto evocativo, suscita la curiosità di chi lo legge ed invoglia il suddetto lettore a saperne di più, indi per cui mi ritengo molto soddisfatta, anche se ho cominciato ad apprezzarlo un po’ di più dopo – chiaramente – aver letto la storia.
Grammatica e stile: 9.9/10
[…] e ho pensato subito a te. sei una delle mie migliori allieve […] C’è un errore di distrazione, sei dopo il punto fermo va con la maiuscola, ma è un’evidente svista.
Dal punto di vista grammaticale, se si eccettua questa minuscola svista, non ho trovato davvero nulla fuori posto, anzi ho apprezzato tantissimo la grammatica proprio per la sua straordinaria pulizia. Davvero un ottimo lavoro.
Se con la grammatica non ho trovato nulla da segnalarti, con lo stile ti faccio – come sempre – i miei più sentiti complimenti.
Il tuo stile credo abbia una particolarità davvero singolare: è alla portata di tutti, le frasi sono semplici ma di un impatto tremendo e a volte, persino per esprimere un piccolo concetto, fai riferimento ad un linguaggio molto ricercato ma non artificioso. Insomma, questa tua caratteristica rende le tue storie davvero godibili, questa poi ha una particolarità in più secondo me: essendo una storia votata esclusivamente all’introspezione del tuo personaggio, ritengo che tu sia stata molto accurata nell’impiegare uno stile che combaciasse un po’ con la visione d’insieme di Jia; nonostante il narratore parli in terza persona, infatti, il racconto è sviluppato dal punto di vista della pattinatrice, e questo piccolo dettaglio in realtà cambia radicalmente il significato della storia stessa, che appare perfettamente in linea con il flusso dei pensieri di Jia.
Davvero un lavoro spettacolare, bravissima.
Caratterizzazione dei personaggi: 14/15
Partiamo dal presupposto che questa storia, a parer mio, va letta più di una volta per comprendere a pieno il carattere di Jia. Sicuramente il bonus che hai scelto non era affatto di facile trattazione, ma oltre a questo c’è molto di più, Jia rappresenta molto di più.
La percezione che ho avuto di lei, almeno all’inizio, è stata chiaramente molto negativo: ci troviamo di fronte ad una persona incapace di esternare i suoi sentimenti, rinchiusa – neppure troppo metaforicamente – nella sua crisalide di ghiaccio (non puoi capire quanto abbia apprezzato quest’assonanza), incapace di tirarsi fuori da un guscio che ha creato lei stessa per proteggersi da un mondo che la considerava sbagliata. Jia, secondo il mio punto di vista, appare spezzata in due: una parte che si fa compatire facilmente, che suscita nel lettore un vago senso di pietà misto a indulgenza, ed una parte che la condanna in toto per un atteggiamento che appare strafottente e persino piuttosto maleducato.
Jia mantiene questa dicotomica essenza praticamente fino alla fine, manifestando una non determinazione che la porta a rinunciare al suo proposito di migliorare, forse ancor prima di provarci davvero. Nei pochi tentativi in cui si espone e prova a superare il suo deficit, si assiste al suo lato più fragile, una commistione di sentimenti accozzati l’uno all’altro ma che sono così sfocati da rendere impossibile, per Jia, l’idea di definirli.
In parte questa “frustrazione” di Jia tramuta in qualcosa di animalesco, in un’emozione che forse non è neanche possibile definire e che sembra prosciugarla di ogni sentimento positivo. Per tale motivo viene definita una stronza, un’acida, una persona cattiva che non merita né la comprensione né l’amicizia altrui. Come sempre hai analizzato anche il pensiero generale delle persone, il loro modo gretto di pensare, senza soffermarsi sul passato della tua protagonista, ch’è permeato di ricordi ostili, patetici, privi di amore.
Jia non conosce l’amore, quello che una persona prova per un’altra, ma semplicemente perché non l’è mai stato insegnato prima. Ciò che è peggio è che sembra essersi convinta che vada bene così.
Come sempre i tuoi personaggi recano qualcosa di straordinario, una fragilità senza precedenti che in questo caso si manifesta con un’autodistruzione che porta Jia a credere di non aver bisogno di tutto il resto. È un pensiero molto profondo, che fa riflettere e al tempo stesso getta un’ombra su un personaggio che non è positivo.
È disturbante pensare a questa sua inquietante personalità, e ci si chiede se in futuro Jia possa “redimersi” in qualche modo, smussare in parte il suo carattere e apprezzare di più l’operato altrui.
Questa caratterizzazione mi è piaciuta, sebbene mi sarebbe piaciuto osservare qualcosina di più sul suo rapporto col ghiaccio e sul modo in cui Jia affronta la cosa.
Nonostante questo, davvero bravissima.
Originalità: 8.5/10
In questa storia non succede granché, l’intreccio è accennato e non si può neppure parlare di una vera e propria trama tessuta, ma nonostante questo la storia mi è piaciuta molto: essendo a carattere introspettivo, chiaramente il discorso narrativo è passato in secondo piano e mi rendo conto della difficoltà di descrivere tutto con dovizia di particolari, sia le scene narrate nel presente che quelle del passato.
Personalmente, di questa storia non cambierei comunque una virgola nonostante il punteggio, perché l’aspetto introspettivo è stato così ben impiegato che una parte eccessivamente descrittiva credo che stonerebbe molto con la caratterizzazione.
Nonostante questo, ho trovate delle scene spettacolari, davvero ben curate e ricche di significato, vivide come un vero e proprio quadro. Ho apprezzato molto le scene con Randy, ma anche quella con Sheila, che ho trovato perfettamente adatta al contesto narrativo e all’introspezione della stessa Jia. Il fattore competizione mi ha molto entusiasmata, l’idea di una Jia così ossessionata dalla vittoria solo per il mero contentino di poter sentirsi finalmente qualcuno – analizzando in questo modo anche il suo complesso d’inferiorità nei confronti dei propri parenti.
Molto evocativi sono i flashback che hai piazzato quando hai parlato dei genitori, che credo siano fondamentali per far comprendere al lettore quale sia il problema principale di questa ragazza e da cosa derivi il suo disturbo.
È una storia che, sebbene non parli di tematiche particolarmente delicate, reca comunque una dignità ed una poesia quasi solenni.
Anche qui come sopra, davvero brava.
Utilizzo del bonus: Disturbo schizoide di personalità {+2}
La sindrome c’è pienamente, anche se in una chiave molto diversa da come l’aspettavo – ma non per questo peggiore. Jia ha un problema molto serio nelle relazioni interpersonali, fa fatica a comprendere i sentimenti altrui ma anche i propri, ed è inficiata nella costruzione dei rapporti sociali. In pratica, rispecchia perfettamente il disturbo schizoide di personalità, nonostante non si evinca nel testo una vera e propria sindrome.
Ho molto apprezzato questo tuo modo di parlare spesso del suo passato, il lettore riesce ad immergersi in quelle che sono dinamiche che sarebbero sconosciute ai più, ma che poi sono alla base dei comportamenti sbagliati di Jia, del suo fare iroso, di quello scorbutico senso d’inadeguatezza che la porta ad allontanarsi ancora di più dalle persone.
Jia è un personaggio che si sposa molto bene col bonus da te scelto, ma cela molto di più di questa sindrome, appare più come il prodotto d’un passato che non riesce a dimenticare e con una deficienza d’affetto che la rende inadatta al mondo esterno – se si eccettua il ghiaccio.
Sotto certi aspetti, m’è parsa a tutti gli effetti come un’anti-eroina che risulta essere ostile a molti, ma che io ho apprezzato molto proprio per questa sua indole controcorrente e sopra le righe.
Anche qui bravissima, davvero.
Gradimento personale: 4.5/5
Jia è un personaggio che mi è piaciuto moltissimo, anche se – come s’intuisce – non costituisce un vero e proprio villain, quanto più una ragazza con grave tare sociali.
Contrariamente a quello che forse potrebbe pensare la gente comune, io considero Jia un personaggio notevolmente positivo, che nonostante le avversità ha lottato con tutta sé stessa per trovare il suo piccolo centimetro di mondo, il che non solo le rende onore, ma la fa apparire proprio come una figura titanica e pronta a tutto pur di lottare per ciò in cui crede, ciò che le piace.
Se penso a questo, non riesco affatto a odiarla, al contrario. Mi viene quasi da fare il tifo per lei, simpatizzo persino col suo aspetto più schivo e insopportabile proprio perché rappresenta una parte imprescindibile di lei e di ciò ch’è stato il suo passato, che per quanto scomodo rappresenta ciò che lei è ora.
Insomma, davvero una storia molto avvincente, brava brava brava!
Totale: 42,9 |