Recensioni per
The Catcher in the rye
di _Il colore del vento_

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/08/20, ore 09:24

Seconda delle due recensioni premio relative al contest "Ogni amore ha la sua pietra preziosa".

...E rieccomi ^^
Stavolta partiamo dalla prima per ordine di nascita; anche se, tecnicamente, coincide con una morte; ma, ehi, cosa non coincide con la morte nel mondo di Harry Potter?
... ... ... Stendiamo un velo pietoso, meglio se un Mantello dell'invibilità, anche di quelli farlocchi, e andiamo avanti xD
La storia è breve ma intensa. Mi ha rievocato i ricordi del giovane Holden, per un attimo, e non è un bell'andazzo, ma la positività di James e del racconto hanno diluito il trauma. Perché, sostanzialmente, è così. Ted, Sirius, Peter, nessuno di loro poteva guidare e allontanare i Malandrini dalla strada sbagliata, se non James. Nel cuore di ognuno di loro c'è un abisso che attendeva solo di fagocitarli. Ciò non significa che avrebbero ceduto al richiamo del male, se Potter non ci fosse stato, non tutti, ma senz'altro sarebbero stati meno felici di quanto effettivamente sono stati; anche se per poco. James poteva anche essere il bulletto del quartiere, da piccolo, ma aveva a cuore tutti i suoi amici, aveva un senso della morale; non sarebbe stato Grifondoro, altrimenti. 
Ho sempre pensato che anche lui fosse stato in qualche modo "acchiappato" da Lily, ma è altrettanto vero che James era il leader dei Malandrini, e per una ragione.
Lupin era ossessionato dalla Licantropia. Quello che Harry gli dice, facendolo arrabbiare tra le tante cose, nel settimo libro, è ciò che gli avrebbe detto anche James. E alla fine è così: se non ci fosse stato Harry ad acchiapparli, praticamente un James 2.0 con gocce dell'anima di Lily negli occhi, Sirius e Ted sarebbero caduti nell'abisso inseguendo quell'unico bambino che a James è sfuggito.
In pratica, se Lily era la luce di James, questi era la luce dei Malandrini; Harry, che splende di luce propria, ha solo preso lo stendardo paterno indicando loro la via.
Questa storia riesce a imprimere con convinzione l'assoluta importanza che James aveva nelle loro vite. Un balsamo vitale ^^
Ma la vita, si sa, non è sempre perfetta e romantica. Per quanti tentativi si possano compiere, le stelle sono lontane, l'abissimo più vicino e pauroso. Un solo passo falso, e il verde consumerà ogni cosa...
Davvero una bellissima storia.
Alla prossima,
Spettro94
 

Recensore Master
01/08/20, ore 13:32

Ma... caspita.
Caspita veramente. 
Questa perla è nata da "Scrivimi", quel gruppo è una benedizione e non fa che sfornare meraviglie continue, come questa.  E io silenziosamente segno, e passo da tutti gli autori, e figuriamoci se non passavo da te dopo la meravigliosa recensione che mi hai lasciato, mi hai incuriosita tanto <3
Ammetto che James, come i Malandrini a parte Remus, non è uno dei miei personaggi preferiti, eppure tu lo hai reso benissimo, citando poi Salinger! 
Il tuo stile mi ha tenuta incollata allo schermo, è meraviglioso (tra l'altro amo anche il tuo nickname) e poi il tema che hai sviluppato mi ha lasciata senza parole, per come hai saputo gestire tutto e rapportarlo a James.
James è un acchiappatore, e la cosa si collega al fatto che sia anche il Cercatore della squadra, che sia abituato ad afferrare le cose e a vincere. E' un'immagine bellissima ed è anche un'immagine che nelle prime parti lascia molto ottimismo, sai? E' un personaggio positivo, pronto a dare forza agli altri. Tra l'altro, lo dico adesso, ho amato anche il dettaglio che Lily gli abbia regalato un libro Babbano, amo quando i figli dei Babbani permettono di scoprire ai maghi le meraviglie e le magie dei Babbani.
James quindi acchiappa gli altri Malandrini, ma uno gli sfugge. Peter. E per quella piccola distrazione, tutti gli altri sembrano condannati a cadere. Una piccola distrazione è bastata per distruggerli tutti, a partire dallo stesso Acchiappatore. Anche il richiamo della luce e l'immagine finale della luce verde è molto di impatto.
Che immagini stupende, che storia stupenda  <3 è qualcosa di incredibile. Hai sviluppato il concetto in modo più che magistrale.
Questa storia va di volata tra le preferite, mi hai conquistata! Sul serio, non trovo parole, certo farò altri giretti sul tuo profilo <3 <3 <3 wow.
Complimentissimi e meno male che c'è il gruppo altrimenti non ti avrei mai scoperta forse.

Recensore Master
30/07/20, ore 11:19

Ma che meraviglia.
Davvero, che meraviglia!
Questa storia è finita in cima all'infinita lista delle cose da recuperare perché, insomma, come si fa a non recuperare qualcosa che condivide il titolo con un'opera di Salinger?
E sono tanto, tanto contenta di avere avuto il tempo di recuperarla, perché è un'autentica meraviglia.
Mi è piaciuto da impazzire il concetto che sta alla base di tutto: hai dato di James un'immagine bellissima, di questo ago della bilancia, di questo "acchiappatore" che offre alle persone un equilibrio prima che sia troppo tardi... credo che, davvero, per i Malandrini lui sia stato questo. Era quello che non conosceva il buio in fondo al baratro, eppure ha saputo riconoscere le paure degli altri e ha saputo come tenerli legati a sé, come farli sedere, come raccontare storie guardando le stelle, per non pensare al dirupo. Davvero, è un'immagine stupenda: con pochissime parole con questa metafora hai saputo costruire un personaggio intero, ed è qualcosa di fantastico.
Meraviglioso anche il modo in cui pian piano il buio si insinua anche in questo campo di segale, come le stelle si spengono davanti alle esitazioni dell'"acchiappatore". È stato assolutamente straziante pensare che nei suoi ultimi istanti di vita James possa aver rivolto un pensiero proprio a Peter, cogliendo l'entità del suo tradimento e sentendosi triste perché non è riuscito nella sua missione di salvare tutti i suoi amici da loro stessi, prima ancora che da altro.
Insomma, questa è una storia che meriterebbe un approfondimento decisamente maggiore, che ora come ora non ho purtroppo il tempo di fare. Ma ci tenevo a farti sapere quanto mi sia piaciuta!
Complimenti davvero!

Nuovo recensore
27/07/20, ore 21:40

Sai che cosa ti dico?
Ti dico che, a dispetto di ciò che hai detto tu stessa, scrivere di James ti riesce davvero benissimo!
Quindi niente, non mi resta che ringraziare all’infinito chi ti ha “costretta” a pensare a questa piccola e inattesa meraviglia.
Per quanto mi riguarda, è stata una lettura piacevolissima (quando mai no?) e che mi ha anche inquietata non poco dato che, grazie a qualche mistero cosmico, hai espresso alla perfezione tutto quello che ho sempre pensato di James, nel corso del tempo.
Anzi, rettifico: hai espresso alla perfezione tutto quello che ho sempre pensato su James e che non avrei mai saputo esprimere nemmeno tra cent’anni e con qualche grammo di maturità in più.
Infatti, la tua bravura non smette di sorprendere e se hai già rubato il mio animo da lettrice con i tuoi B.B. ora, dopo tutta questa bellezza, hai un posto privilegiato nella suddetta anima che non può non adorare questo James STRAORDINARIO.
Sì, straordinario è la parola giusta.
Anzi, rettifico per la seconda volta: la parola giusta è STRAORDINARIO.
(Se ci fosse un carattere più esplicativo del maiuscolo, quello sarebbe STRAORDINARIAMENTE giusto e stop. Però, dobbiamo accontentarci…)
 
Comunque, già dall’entrata in scena di Lily che regala a James un libro babbano ho avuto la percezione che stavo leggendo qualcosa che sarebbe volato con un solo battito d’ali tra le storie preferite.
Perché?
Per due motivazioni principali:

  1. 1.Quando c’è di mezzo Salinger, per come la vedo io, il margine d’errore si riduce drasticamente e partono cori d’approvazione nel giro di pochi secondi.
    2.In una storia che tratta, in modo particolare, dell’amicizia tra i Malandrini e il ruolo di James nello specifico, sei riuscita ad inserire Lily con un tocco da maestro. Infatti, la vita di James non sarebbe stata ciò che è stata senza di lei e il fatto che sia proprio LEI, quella che gli regala il libro e gli espone per prima questo suo ruolo di “acchiappatore” di bambini “ammaccati”, l’ho trovato azzeccatissimo e denso di significato. È un po’ come se Lily, guardandolo con gli occhi dell’amore che nutre per lui, lo conosca anche meglio di quanto James si conosca da solo tanto che, alla fine, è la lettura di quel libro che gli dà una consapevolezza diversa di ciò che rappresenta per gli altri. Chissà, magari senza Salinger e senza Lily, non lo avrebbe mai compreso con tanta chiarezza…
Naturalmente la tristezza che mi regali in modo gratuito da un po’ di tempo a questa parte ha reclamato la sua presenza anche qua e si è fatta molto più amarognola del solito non appena mi è balzata all’occhio la contraddizione che ha segnato l’intera esistenza di James e che, tra l’altro, è anche alla base (forse) di questa storia: James, pronto a morire per i suoi amici e sempre all’erta per acciuffarli “per i lembi delle maglie, proprio prima del dirupo”, è morto per colpa di quella stessa amicizia che si è impegnato da sempre a costruire.
Ora, a proposito del pezzetto di frase che ho citato, voglio spendere due parole sull’immagine che sei riuscita a creare calibrando ad arte ogni singola parola: all’inizio, vediamo questo James che, guardandosi indietro, comprende di essere riuscito a salvare i suoi amici dalla loro oscurità sin da subito. Infatti, c’è un James che “acciuffa” gli altri per i “lembi delle maglie” e questi termini rimandano subito all’infanzia e quindi ai primi anni a Hogwarts, quando James ha deciso di crescere accanto a loro anche se non li conosceva ancora bene. Ed è un’immagine davvero tenera perché ci sono bambini che corrono e li puoi sentire ridere, dietro quell’ acciuffare e magliette strattonate; hai inserito anche la leggerezza e la spensieratezza, ingredienti molto presenti all’interno dell’impasto della loro reciproca compagnia.
 
Un’altra nota di merito va al mini ritratto di Peter che, se non sapessi di occupare spazio inutile e stare a ripetere cose che sai già (dato che sei stata proprio a tu a scriverle! Lo so che la mia acutezza mentale stasera ti sta travolgendo con tutta la sua INECCEPIBILE logica e MANIFESTA intelligenza…), ti riporterei parola per parola.
E quando dico parola per parola, intendo proprio parola per parola, dato che ho adorato OGNI. SINGOLA. PAROLA.
Sai, forse hai c’entrato in pieno Peter e il suo carattere nel giro di una sola frase!
Terza rettificazione: hai c’entrato in pieno Peter e il suo carattere!
 
La parte finale, invece, devo ancora digerirla per bene perché non importa quante volte io legga della morte di James, non importa che io sappia come andrà a finire perché, se sei tu a scrivere dei suoi ultimi istanti di vita, io sento sul serio che potrei piangere!
Ho apprezzato tanto questo James che, prima di morire, capisce il tradimento di Peter e non riesce a spiegarsi perché sia successo o non l’abbia saputo prevedere. Ho apprezzato tanto il fatto di sottolineare come, se anche solo uno di quei bambini un po’ malconci cade e si arrende alla sua oscurità privata, tutti gli altri non resistono al colpo e precipitano assieme a lui. (Mi aveva colpito e trovato d’accordo anche in “La dimora dei ricordi” – spero di aver preso il titolo! ─ quindi non poteva non farmi lo stesso effetto anche qui.)
Insomma, James che cade (e non pensava potesse essere tanto facile!) e, con lui, si schianta a terra anche quell’amicizia-salvezza in cui aveva sempre creduto…penso sia devastante come poche cose al mondo.
 
Be’, vorrei che potessi leggermi nel pensiero e vedere quanto sia colpita dalla tua capacità di farmi sciogliere a ogni cosa che scrivi. E vorrei anche che potessi leggermi nel pensiero e vedere quanto mi sia piaciuta questa panoramica su James e la sua amicizia con gli altri Malandrini…lo vorrei tanto, dal momento che non sono in grado di farti capire a parole tutto ciò.
Eh, che ci vuoi fare? Qua sei tu quella brava a scrivere!
 
Complimenti!
Il tuo James mi resterà sempre stampato nel cuoricino.

Recensore Junior
27/07/20, ore 15:26

Io mi sono maledetta da sola per non averti dato prima questo prompt, sai? “Non so rendere James” e poi te ne esci con un capolavoro che supera – riduce a pezzettini – ogni mia aspettativa! Sapevo che avresti scritto qualcosa di meraviglioso ma… questo? È spettacolare, Ele!
Non solo hai reso un perfetto James ma sei riuscita, in questa breve storia, a mettere in evidenza l’aspetto più paradossale della sua vita: James, che di amicizia si è nutrito, di quell’amicizia è morto.
Ho adorato il modo delicato in cui hai sottolineato l’importanza di Lily: senza entrare nei dettagli del loro rapporto, hai lasciato intendere, con le sue azioni, quanto bene lo conosca. “Tu afferri le persone, prima che sia troppo tardi”, eccola qui, l’essenza di James, che si carica di un ulteriore significato proprio grazie alla tua scelta di aver fatto uscire queste parole dalla bocca di Lily, da chi ha imparato a conoscere la parte più intima e nascosta della sua anima.
Ho apprezzato anche che Lily, con le sue conoscenze, lo abbia portato a questo romanzo (di Salinger!!!) e a rispecchiarsi nell’ “Acchiappatore nella segale”, un ragazzo pronto a “prendere” le persone – a salvarle.
Mi ha commosso il tuo voler calcare l’accento su quell’“ammaccati”: hai messo ulteriormente in mostra la forza di James che, sin da bambino, ha deciso di acchiappare questi ragazzini completamente diversi e un po’ disastrati e di legarli a sé, di creare quel legame che non permettesse a nessuno di loro di perdere la battaglia contro le proprie ombre.
Avendoti assegnato io il pacchetto, ritengo doveroso specificare – come se già non si fosse capito! – che il prompt è stato sviluppato in maniera Eccellente! Quando ho pensato a quella frase e l’ho associata a James, mi stavo riferendo proprio a questo: “è sempre stato l'unico in grado di distogliere lo sguardo dalla voragine che si spalancava ai loro piedi”.
Hai colto perfettamente il senso ultimo della frase e l’hai riportato tra queste righe, mettendolo in risalto, poi, nel confronto con i suoi amici: Remus e l’angoscia per la sua condizione, Sirius ed il dramma familiare, Peter e le sue paure. Tutti sono ipnotizzati dalla voragine (“Voi vedete il buio”) ma non James (“Io preferisco contemplare le stelle”).
Ho amato l’uso del verbo “scuotere” perché è questo, quello che James cerca di fare: dare loro una scossa, dare loro vita, mostrare il lato positivo di ogni situazione “Se si sa dove guardare, la luce finirà sempre col trovarci” (“Ognuno ha il suo modo di guardare la notte”).
Ma, dalle tue parole, si evince anche chiaramente la fatica che grava sulle spalle di questo Acchiappatore, la necessaria attenzione da rivolgere a tutti i suoi bambini, l’impossibilità di distrarsi anche solo per un momento: James è stato il cuore dei Malandrini e, proprio per questo, sono pronta a scommettere che abbia dovuto impegnarsi più di tutti gli altri, per tenerli sempre uniti – per evitare che cadessero.
James ha creato un equilibrio che non permettesse a nessuno di crollare ma, nell’istante in cui Peter si è lasciato trascinare dall’altra parte di quel burrone, tutti gli altri sono stati destinati a seguirlo verso quel baratro. E, effettivamente, è quello che è accaduto: nessuno di loro ha avuto più una vita degna d’essere considerata tale.
In punto di morte – quando sa di essere prossimo a quel precipizio – James biasima sé stesso per non aver portato a compimento la sua missione e, questa, è la constatazione che mi ha completamente devastata: lui che credeva ciecamente in quei tre ragazzi, lui che si è impegnato tanto per dare loro una famiglia, ne è stato crudelmente tradito.
Con l’ultima frase, poi, quel “Se l'acchiappatore si distrae, nessuno lo può salvare” hai messo a nudo la più autentica verità: l’unicità di James, l’impossibilità d’essere sostituito, la sua straordinaria eccezionalità.
Insomma, Ele, dopo aver letto questa storia posso soltanto dirti: sei una falsa! E non ti crederò mai più quando mi dirai di non sentire tuo un personaggio! Adesso, al tuo Regulus e al tuo Sirius, si aggiunge anche il tuo James di cui sono completamente innamorata!
Quindi, davvero, bravissima. Con questa storia mi hai restituito quel James a cui sono tanto legata, quindi, grazie.
Un abbraccio <3

Recensore Master
26/07/20, ore 11:47

Ho sempre considerato James come il collante in un certo senso del gruppo e in effetti penso che tu abbia fatto lo stesso. Dopo la sua morte niente è stato come prima, ognuno di loro si è perso nei loro demoni, Sirius è caduto nel baratro della solitudine chiuso a Grimmauld Place, Remus ormai troppo abituato alla solitudine non riesce più ad essere chi era diventato. E Peter.. beh Peter si è perso per sempre. Avevo già letto e recensito qualcosa di tuo e come sempre rimango rapita, sei davvero molto brava riesci a dipingere i personaggi in modo ineccepibile e poi beh, alla fine piango e stop. Poi adoro anche io i Malandrini quindi ormai sono nel tuo fun club xD alla prossima! Complimenti ancora

Recensore Veterano
25/07/20, ore 22:57

"Io non capisco James come voi" cit. 

Ti rigiro una cosa che mi hai detto non molto tempo fa: ricordami di non crederti più quando mi dici che hai difficoltà con un prompt.

Io questa storia l'ho amata dalla prima all'ultima parola, virgole, punti e spazi inclusi.
Innanzitutto, perché mi emoziona sempre vedere come qualcuno riesca a rendere giustizia al "mio" James, dipingendolo per quello che è: la persona più leale della saga, l'amico che ha provato a salvare tutti, diventando la casa di Sirius, la spalla di Remus, un luce di Peter (topo maledetto). Lui afferra le persone al volo, prova a farcela e, sì, brava Lily che lo ha notato e gli ha regalato il giovane Holden perché James è proprio un "acchiappatore nella segale". 
Soprattutto, ho amato il modo in cui hai reso la brutalità assurda del suo destino, morto in quella distrazione a causa di uno di quei "bambini" che non è riuscito a salvare.
È un po' un paradosso che una persona che si è donata in questo modo agli amici sia morta in questo modo ed in questa tua storia questa assurdità emerge tutta nella sua brutalità, anche se filtrata attraverso il tuo stile che mi piace tanto.

"A lui dev'essere capitato di distrarsi, ad un certo punto.
O, forse, non è stato abbastanza persuasivo con le sue storie di stelle e di luce.
Forse, semplicemente, alla fine la presa gli è sfuggita
."
Qui c'è tutta la tragedia di James, della sua vita: gli è sfuggita la presa, la sua esistenza, quella di Lily e, indirettamente, quella di tutti gli altri perché, dopo James, sono precipitati tutti.

Sai come la penso: senza di lui i Malandrini non sarebbero mai esisti e qui ho ritrovato questa idea, questo sottolineare che James era la speranza, la luce, il motivatore di tutti loro. 
Questa idea l'ho trovata nelle tue parole, nel verso finale, in quel "Se l'acchiappatole si distrae, nessuno lo può salvare". Con la morte di James finiscono tutti e non saranno mai più in grado di uscirne.

Ele, vorrei essere in grado di renderti maggiore giustizia e farti capire quanto mi sia piaciuta questa storia ma non penso di esserne davvero in grado. Sui Malandrini sono l'intransigenza fatta persona e, credimi, trovare una persona che riesca a mettere nero su bianco idee così vicini - per non dire uguali - alla mia mi emoziona tantissimo.
Continua a devastarmi con l'angst, ti prego!
Un abbraccio
Fede