Recensioni per
Reietti (E morir m'è dolce)
di Nirvana_04

Questa storia ha ottenuto 47 recensioni.
Positive : 47
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
29/03/22, ore 11:18

Commento per la vittoria del premio Oscar per la Miglior regia! (Sei stata bravissima, complimenti!!! 🎉🎉🎉)

Sono rimasta sconvolta dall’impatto di questa storia. Lo stile che hai utilizzato ti ha permesso di esaltare la caratterizzazione dei personaggi e l’atmosfera, è stato meraviglioso sprofondare dentro le tue parole ma anche claustrofobico, e a un certo punto mi sono ritrovata lì, rannicchiata sul fondo della scatola, schiacciata dai miei pensieri, rimpianti, ombre e fantasmi. Ma procediamo con ordine: innanzitutto, complimenti per l’utilizzo dei termini. In certi passaggi sei stata molto ricercata (quando ho letto ‘obnubila’ mi hanno sfarfallato gli occhi, mi è piaciuta tanto come scelta lessicale), senza però mai esagerare. Un lessico eccessivamente forbito o aulico avrebbe sicuramente minato la scorrevolezza del testo, invece hai utilizzato termini esatti al momento esatto. Ottimo l’utilizzo delle ripetizioni, la ripresa di alcuni concetti/parole ti ha permesso di cadenzare al meglio le frasi creando un ritmo incalzante e travolgente, e il risultato è stato un testo introspettivo pulsante che ha ingoiato il lettore in uno schiocco di dita. Ho apprezzato anche la differenza fra i due personaggi: il paragrafo di Sirius è feroce e a tratti sincopato, si adegua alla sua personalità e ho adorato le immagini inserite che hanno evocato la sua parte più canina/animalesca (parli di denti snudati, di Sirius che ‘fa la guardia’, eccetera). Il paragrafo di Walburga invece è più armonioso, quasi sontuoso, mi ha trasmesso perfettamente l’immagine di una donna austera, rigida, orgogliosa, riuscendo comunque a rendere palpabile l’amore nei confronti di Regulus, e il dolore che le trafigge il cuore. Sei stata in grado di delineare al meglio la dualità di entrambi i personaggi, uomo/animale nel caso di Sirius, e il lato più gelido di Walburga contrapposto all’amore disperato di una madre. E questa scatola che funge da ambientazione comune, a mo’ di cornice soffocante con un piccolo spiraglio che renderebbe entrambi liberi, ma che entrambi scelgono volutamente di ignorare, ha conferito ancor più intensità al testo. Insomma, una storia (a)simmetrica, gravida di sentimenti, in cui tutto fluisce alla perfezione ma con una rabbia e una disperazione che fanno pensare al mare che, impetuoso, ti affoga. Hai rappresentato con grande maestria la complessità dell’animo umano.

*

Grazie per aver candidato questa storia. Sono stata davvero molto felice di aver avuto la possibilità di leggerla, grazie davvero! 🧡

Recensore Master
05/02/22, ore 11:59

Paura, eh?
Oddio, in realtà no. Direi più sorpresa.
Ciao Nirvi!
Giuro che qua non mi lascio sfuggire il tuo adorabile soprannome e faccio la seria.
Allora, tesoro, veniamo a noi.
Mi sono un po' commossa. Perché, dai, immaginare Harry che tenta di capire come essere un padre – proprio lui che un padre non lo hai mai avuto –, stringe un po' il cuore. Si vede tutta la sua goffaggine e incertezza con le quali cerca di svolgere un'azione così istintiva.
E la presenza di Ginny, quel sorriso e quella lieve presa in giro, contribuiscono a creare quell'atmosfera che mi fa sorridere deliziata.
Ovviamente tu sei spietata e mi distruggi con un colpo secco nella scena successiva.
Perché tanto è piena di luce, tanto è piena di ombre la seconda.
Ora, io con James senior ho un rapporto difficile, però non ho potuto fare a meno di provare pena per lui (sentiti responsabile!). Perché anche qua c'è stato tanto amore solo che non c'è stata la possibilità di vedere quel bambino crescere, di restare al suo fianco e aiutarlo nel momento in cui ne aveva più bisogno.
Perché James mi sta pure sul deretano, però credo che sarebbe stato un buon padre.
Questo parallelismo tra James/Harry, Harry/James e Harry/James Sirius, mi ha fatto davvero male. Ti sto davvero odiando.
Con James ho visto tanto rimpianto. Rimpianto per un futuro che non è mai esistito, che avrebbe potuto esserci se la guerra e il tradimento da parte di quel ratto non si fossero portati via lui e Lily.
E mi è sembrato – e dimmi se dico una cavolata – anche di scorgere un pizzico il terrore all'idea di scomparire. Perché lui, per Harry, non è nemmeno un ricordo. Almeno un frammento sbiadito di suo padre da conservare del tempo. Harry proprio non lo rammenta. Lo conosce grazie ai racconti di coloro che lo hanno conosciuto e ai ricordi che ha visto nel Pensatoio.
Con Harry, ho percepito più dolore. Il dolore e l'assenza dei genitori, che, inevitabilmente, gli hanno segnato la vita. E' stato un vuoto mai colmato, per quanto alcune figure si siano fatte strada nel suo cuore.
Con James Sirius, ho percepito la paura di un padre. La paura non solo di temere per la sorte del proprio figlio ma anche quella relativa alla propria dipartita. Perché Harry sa che un giorno lo dovrà lasciare e sa anche che non può farci nulla.
Io vorrei insultarti ma mi trattengo perché sono una persona buona e civile.
Alla prossima!
Un abbraccio,
La tua Elisabeth <3

Ps: vedi di rispondermi almeno in chat perché altrimenti mi arrabbio! E non ridere!

Recensore Master
04/02/22, ore 14:06

Non sapevo cosa aspettarmi dopo aver letto il titolo, ma sicuramente non una storia su George e Perce che fanno i conti con la perdita di Fred çç
I miei bimbi bellissimi!
Forse la mia parte preferita però è stata la prima, cioè, questo primo incontro fra Perce e Audrey nato da una risata è una delle cose più dolci e struggenti del mondo, giuro! Fa venire voglia anche a me di essere fermata da uno sconosciuto che mi ha sentita ridere e in quel suono ha riconosciuto qualcosa (o se ne è innamorato.)
Anche la parte successiva è stupenda ♥ con Angelina e George che hanno una possibilità di essere nuovamente felici insieme, pur dovendo convivere col fatto che il fantasma di Fred non se ne andrà mai via.
Bello, bello, bello!

Ti mando un abbraccio grande!

Bennina

Recensore Master
03/02/22, ore 10:44

Ciao, cara :)

ma come sono felice di trovare una flashina di confronto fra Harry e Luna! La loro è un'amicizia che ho adorato, per i tanti punti in comune e per il fatto che Luna è proprio una di quelle persone che non si fanno alcun problema a dire ad Harry le cose come stanno, senza filtri e cattiveria, nella maniera più pura e sincera possibile. E' un balsamo nella vita difficile del Prescelto ed è in grado di fargli capire che non è il solo a soffrire, oltre a fargli vedere le cose in maniera diversa.
Mi è piaciuto da morire questo parallelismo di due ragazzi che hanno perso la madre e possono solo ritrovarla nei sogni e nelle memorie: forse per Luna è più facile, credo avesse qualche annetto di più rispetto a Harry.
Una cosa che mi è piaciuta molto è stata vedere come i sogni e i ricordi siano qualcosa di bello e importante, ma alla fine rimangano soltanto un surrogato della realtà perché in essi manca sempre qualcosa, vuoi che si tratti dei suoni o dei colori. Eppure, anche se non si può vivere nel passato, da esso possiamo continuare a trarre forza e insegnamento ♥

Grazie di aver scritto e condiviso **, ti mando un abbraccio!

Bennina/Lee

Recensore Master
09/01/22, ore 13:07

Ciao tesoro ❤

Scusa se ci metto sempre troppo tempo per venire a recensire la tua storia. Prometto di fare meglio ogni volta e poi... forse è meglio se non prometto più niente e mi limito ad essere quell'ospite un po' indesiderato che arriva senza farlo sapere. Mi tolgo il cappello, prendo una sedia e ti dico... ti dico wow. Mi sono dimenticata quanto fosse potente la tua scrittura e quanto fosse bello leggerla. Quanto poi tu fossi in grado di tirare fuori i personaggi, di renderli vivi, di farli camminare tra il bianco e il nero di una pagina.
Andromeda è sola, non le resta più nulla dopo la guerra: è vedova, il ventre è vuoto e ha Teddy. Teddy che piange e chiede una mamma che non arriverà mai più. Oh, beh, ma che dolore. E che dolore davvero: le strappa il petto ed è lo stesso che prova al pensiero di Naricissa che prova a ricucire il rapporto. Come si fa? Troppi anni, troppo tardi.
E Narcissa non sa che dire: pure lei, eh, ha fatto tutto per amore. E adesso che non ha voglia di rimanere ancorata al suo cognome vorrebbe ritrovare l'altra sorella, quella che le manca irrimediabilmente.
Troppi anni, troppo tardi.

Aggiungo poi un piccolo commento sui dialoghi: ché tu li rendi magici lo sappiamo entrambi, ma qui li ho sentiti proprio dietro la pelle. Ed è stato così vero: nessuna delle due ha mai combattuto davvero, sono sempre state un filo un po' indietro e ora contano quelli che in prima fila ci sono stati. L'ho trovato molto profondo e anche molto senza pietà. Bravissima.
Sia ❤

Recensore Master
09/12/21, ore 08:50

Ciao cara ❤
Oggi mi sono svegliata e ho deciso che sarei venuta qui a riprendermi quello che mi manca quando non vengo qui. Le tue parole e la profondità che riesci a dare ai personaggi. O anche, la profondità che riesci a dare ad appena due dialoghi. Il figlio di James, ma con gli occhi della mamma. E così la spezzi in due, ci aggiungi anche qui James e Lily li ha visti crescere e li ha visti diventare forti, leali e gentili. Tutti aggettivi che si rifanno in Harry e lo fanno diventare il fantasma di due persone che sono morte nel 1981.
Minerva e Horance guardano Harry e vedono fantasmi, guardano Harry e ad Harry vogliono bene come se lo conoscessero da più di una mangiata di mesi. Loro sanno chi è, così simile a chi è venuto prima di lui. I loro allievi, quelli che adesso sono sepolti nella terra e hanno combattuto per quello che era giusto. Con lealtà e gentilezza, essendo un po' temerari e un po' irriverenti.
Due menti grandiose, una dalla risata forte e l'altra con uno spiccato talento per le pozioni, che si spengono e lasciano due mentori senza più nessuno a cui insegnare per anni. Lasciano un vuoto che nessuno colma, fino all'arrivo di Harry Potter.
Harry che ancora non sa, la prima volta che Minerva posa gli occhi su di lui. Non sa che presto dovrà affrontare i mostri che hanno ucciso i genitori qualche anno prima. Horance invece lo incontra quando ormai Potter s'è fatto consapevole e sul suo corpo c'è più della cicatrice che tutti vedono. Harry cammina sulla neve per tanti anni, preso dove lascia le impronte lascia del sangue. Ma Harry è scintilla e il freddo imparerà a scioglierlo come lo scioglieva James e Lily: una risata, un rimprovero, un'altra risata, un abbraccio, l'amore.
Erano i loro allievi. Adesso hanno Harry, che non cancella il vuoto, eh. Ma lo rende un po' più sopportabile. Mi è piaciuto tantissimo questo capitolo, come al solito ti faccio mille complimenti perché sei sempre bravissima a delineare i personaggi e a renderli dannatamente profondi da far male. Torno al mio tè, annacquato con le mie lacrime. Un abbraccio,
Sia ❤

Recensore Junior
29/11/21, ore 00:01
Cap. 1:

Ciao!
Ho trovato questa Drabble tramite la mia stessa categoria ne "Gli Oscar della penna". Non leggo mai cose diverse da One Shot e Long, ma mi ha molto colpito, perché pericolosamente efficace nella sua sintesi.
Giocavi in casa con me, perché adoro la coppia Remus/Sirius in ogni sua sfumatura e forse per questo mi hai colpito a fondo.
Metto questa raccolta nelle da ricordare, perché vorrei leggerla tutta appena ho un attimo di tempo, dato che il tema: solitudine e cicatrici, mi è molto caro.
A presto
vi

Recensore Master
26/11/21, ore 18:38

Ciao Concè! (non uccidermi, ma sto ancora ridendo per quella conversazione...)
Come ti ho già anticipato, questa storia mi ha fatta soffrire incredibilmente e tu sei stata bravissima a creare il parallelismo tra il dolore della perdita di Harry e quello di Luna, che sono simili - eppure diversi. Perché Harry ha solo dei pensieri confusi, che sono più simili ai sogni, mentre Luna ha dei ricordi a cui appigliarsi - nonostante essi con il passare del tempo assumano una condizione onirica che li fa assomigliare ai sogni di Harry.
Ho sempre amato l'amicizia tra loro due, nonostante non ne ho mai scritto, e trovo che tu sia stata particolarmente brava con Luna, un personaggio che io trovo particolarmente ostico da trattare.
Il tuo stile è sempre meraviglioso e ti ha permesso di mostrarci Lily, nonostante Harry praticamente non abbia ricordi tangibili di lei, eppure la sente inconsciamente, percepisce l'amore totalizzante che la madre provava nei suoi confronti, nonostante Lily non possa parlare nei suoi sogni e questo finisca per far intristire Harry. Ecco, quest'immagina di un Harry smarrito nei suoi stessi sogni mi ha squarciato il cuore, letteralmente, perchè ben si ricollega al momento in cui tentava di evocare il Patronus e si appigliava a delle memorie quasi primordiali di Lily... siamo tutti d'accordo nel dire che Harry (e Lily e James) avrebbero meritato molto, tanto, di più e tu qui hai saputo farci vivere l'assenza di Lily in maniera veramente vivida ed emozionante.
La parte di Luna è leggermente meno triste, anche perchè ho sempre pensato che lei vivesse le emozioni diversamente dagli altri personaggi, cerca il lato positivo ed è lei a far notare a Harry quanto i sogni non siano poi così diversi dai ricordi, vedendo il bicchiere mezzo pieno. Luna balla e si affaccia alla vita con una sorta di meravigliosa ingenuità e di gioia che riescono a soffocare i pensieri negativi che i ricordi della madre lasciano venire a galla.
Questa sorta di asimmetria, di specchio, tra il nord di Lily e il sud di Pandora si riversa anche sui loro figli e sul modo in cui vivono la loro mancanza - anche per via dei modi differenti in cui hanno perso le donne che li hanno messi al mondo.
Questa raccolta è un colpo al cuore dopo l'altro prima o poi recensirò tutto, è una promessa, intanto però mi complimento tanto per questa storia e ti faccio un super in bocca al lupo per gli Oscar!
Alla prossima,
Francy

Recensore Master
14/11/21, ore 14:57

Nirvana. Oh, Nirvana. E io adesso che ti vengo a dire? Che parole dovrei avere per commentare questa storia e dare un senso alla recensione. È da un po' che fisso lo spazio bianco e spero che si riempa da solo, che in qualche modo un paio di frasi escano da me per dirti che hai fatto un ottimo lavoro, ma non vengono, non vengono, non vogliono venire. Forse dovrei sentire anche io la risata di qualcuno ed inseguirla. Magari qualcosa uscirebbe. Magari avrei il coraggio di andare avanti. E invece non va, non va. Qui hai fatto una cosa che mi ha fatto tremendamente male.
Adesso mi riprendo e cercherò di essere un po' più convincente. Prima di tutto, ti dico una cosa: quando apro i capitoli non so mai di chi parlerai però qui ho letto Percy. Ho letto Percy e l'unica cosa che ho pensato è stata Fred. Il mio piccolo Fred, che come dici tu è quello che ha sempre avuto tante parole. Ma delle sue parole poi parlo bene dopo.
Dicevo, ho letto Percy e ho pensato al mio Fred: doveva essere per forza la sua, quell'assenza. Doveva essere per forza la sua risata, che ha spinto il maggiore a cercare il suono di quella di Audrey. La rincorre, che importanza ha se schiaccia la sciarpa e poi se la butta sul volto e si comporta come un perfetto idiota. L'idiota l'ha già fatto una volta e ora non ha più modo di rimediare. Però non si ferma più questa volta, vuole conoscere, amare, sperimentare, persino andare avanti. Superare Fred, mentre lo rincorre. Lo cerca e nel cercarlo forse la sua assenza peserà di meno. Adesso potrei passare a prendere tutti i punti della storia che ho amato, dirti perché una certa parola mi ha preso il cuore e me l'ha strappato via, ma... ma davvero dovrei copiare tutto il testo. Non c'è spazio qui nella mia recensione.

Do spazio alle parole di Fred, che mi si sono incastrate nella gola.
«Cosa le regalerei io, dici? Facile, me stesso! Cosa dovrebbe desiderare di più una donna che ha già me? Siamo perfetti io e te, Georgi… Solo, io sono un po’ più bello.»
Non riesco a superarlo, perché questo è tutto il Fred che esiste al mondo. Fred che regala sé stesso (perché è la cosa più bella al mondo) è una delle cose più IC che ho letto e sono qui con gli occhi a cuoricino (zuppi di lacrime, non farti poi tante domande). Io penso che tu sia stata bravissima a scriverla a metterla lì e a non cancellarla mai. Qui c'è Fred ed è un perfetto anello di congiunzione che mi porta al dolore struggente di George. George è stata la cosa che mi ha fatto crollare del tutto, non ho saputo contenermi. L'ho immaginato sotto la pioggia a guardare Aneglina e ho sentito il suo ulro. Sono George. E chi altro dovresti essere? Fred non c'è modo di farlo tornare indietro, non c'è modo di lenire il dolore, nemmeno stando in un posto che Fred ha vissuto (con la pergamena che ha scritto e la crostatina che ha addentato). Fred non torna, anche se George si guarda allo specchio e Fred è lì. Fred è nei vestiti che indossa, è nello strato di pelle che Angelina sembra accartocciare a buttare via con le sue lacrime e poi è in Angelina.
Adesso la smetto perché mi rendo conto di essere una pazza in questa recensione. Ti mando un abbraccio e finisco di consumare l'ennesimo pacchetto di fazzoletti che mi hai fatto tirare fuori, Nivana. Mannaggia a te.
Ti faccio anche un sacco di bocca in lupo per gli Oscar, visto che ho notato che sei iscritta con questo capitolo çç Ti auguro il meglio amore mio,
Sia ❤

Recensore Master
27/10/21, ore 12:18
Cap. 2:

Recensione premio al contest "No, honey, you don't love me" indetto da me sul forum di efp :-)

Ciao nirvana ^^
Perdonami se arrivo solo adesso a lasciare questa recensione, ma le ultime settimane sono state parecchio indaffarate per la vita offline :-/ Cmq ora eccomi qui!

Va beh, ma che cosa te lo dico affare? io ADORO come scrivi. Cioè ogni riga ogni parola ogni virgola *-* sei bravissima. Mi piace tutto.
Secondo me hai uno stile estremamente emozionale, ci fai entrare in contatto con i personaggi in un modo unico e viscerale: ne sentiamo le paure, le emozioni e ne siamo avvolti e circondati, sentiamo i loro pensieri e respiri. Le immagini che evochi sono precise, puntuali e uniche. Sottilmente perfette a descrivere e rendere tutto palpabile e vero.
Piton e Silente: due uomini legati a doppio filo, distanti eppure vicini, che tu ci descrivi magistralmente.
Hai scelto di raccontare due momenti così delicati (per questi due protagonisti, ma anche per la saga di HP): Silente che prende consapevolezza che non è immortale, che morirà, e Severus che invece si ritrova a sopravvivere.
Ho trovato singolare (e monto originale) come tu sia riuscita a riportare due scene e due personaggi così lontani (e distinti tra loro) in un certo qual modo speculari (un esempio lampante che mi ha colpita è la sincronia di queste due frasi, una per flash: "Se levasse via le mani dagli occhi, il turbamento dietro lo sdegno potrebbe commuoverlo." e "Se levasse via le mani dalle orecchie, l’affetto dietro la pena potrebbe farlo fuggire." Ed in verità anche altre, ma senza che te le sto ad indicare tutte che ovviamente le hai scritte tu XD ).

Il punto che Silente si porta appresso, sempre e da sempre, è ovviamente Ariana, che sente come una perenne colpa, che non riesce a dargli pace e che lo infesta. Tutto quello che accade è in qualche maniera filtrato dai pensieri per Ariana, un rimorso infinito che non trova mai pace.
Ho sempre trovato che silente sia un personaggio peculiare e complesso pieno di segreti e cose che non si dicono, che nasconde sotto la sua saggezza e tu sei stata capace a rendere la parte più fragile e profonda di questo personaggio con estrema precisione. Ce lo mostri senza filtri, quello che silente non fa vedere ma di cui è davvero consapevole e che muove ogni sua decisione.

E come lui anche Piton è rimasto incastrato, e per lui la colpa, il blocco che lo tiene ancorato, e bloccato, al passato è ovviamente Lily. E tu hai descritto questo legame indissolubile, ce lo hai fatto vedere e percepire in ogni momento.
Davvero brava.

Ora tolgo le tende che ho detto fin troppe cose in utili XD
Complimenti

a presto
Earth

Recensore Master
16/10/21, ore 09:59

Ciao! Sono giunta qui dagli Oscar ♥
Premetto che sto leggendo il quinto libro ora, Luna l'ho appena incontrata, quindi non conosco il suo background. Inizialmente, infatti, non comprendevo fosse lei. Le Nda mi sono venute in aiuto... e rileggendo la prima drabble dopo averle lette sono riuscita ad immaginarmi Luna ♥ Non sapevo che avesse visto la madre morire, non ancora almeno. :°
È davvero bello vederli ricordare la mamma, una perdita che hanno avuto e che ha lasciato un grande vuoto.
Grazie per la lettura ^^
Baci
Deb

Recensore Master
10/10/21, ore 20:14

Ciao!
Sto iniziando a leggere le storie per gli Oscar della penna a partire dalla categoria Miglior cortometraggio, quindi eccomi con un breve commento.
Mi è piaciuto il fatto che tu abbia proposto un confronto tra Harry e Luna su un tema che tragicamente hanno in comune. Hanno sofferto perdite in circostanze ben diverse, ma possono condividerne il dolore, possono comprendersi a vicenda. Quello tra questi due personaggi è un rapporto di amicizia di cui mi è piaciuto leggere nella saga e che mi è piaciuto ritrovare qui, in modo così intimo. Ho trovato molto appropriato anche il titolo e l'apertura e la chiusura della flash con la citazione di Luna.
Grazie per questa lettura!
Legar

Recensore Master
09/10/21, ore 14:17

Ciao Nirvana ❤
Oggi sono in vena di recuperi e la tua storia mi stava aspettando da troppo tempo. Prometto che farò la brava e cercherò di seguire bene capitolo per capitolo. Ho visto anche che è una storia candidata agli Oscar! Ti faccio un sacco di auguri cara ❤

Passando al capitolo. Mamma, come l'ho sentito dentro. Dici che sono due personaggi che ti interessano molto e io ti dico, invece, che uno lo amo tantissimo e che l'altro invece guardo un po' con pietà. Sirius, ovviamente, è quello che terrei su un palmo della mano e abbraccerei nel tentativo di far sparire la pazzia. Nel tentativo di allontanare il mostro dalla cella, cercando poi di convincerlo a rimanere al sole quando questo si infrange a terra e comincia a scaldare la stanza. Se potessi, proprio lo porterei via e farei in modo che non senta più dolore. E invece lui scava, scava e scava e il sangue e il fango si mescolano insieme fino a quando non diventano secchi e può mandarli via. Restano i solchi e questi non può riempirli, ameno fino a quando è lì dentro e l'unico pensiero che lo fa rimanere calmo è James.
In particolare, ho amato l'idea di un'ombra che lo segue e che calcola i passi come li calcola Sirius. Mi ha emozionato molto.
Per quanto riguarda la parte di Walburga: ho amato la nostalgia di questo personaggio. Ho amato che la sua prigionia sia l'attesa intensata del ritorno dei suoi famigliari. Li aspetta tutti, tranne il figlio che ha rinnegato e di cui non vuole sapere più nulla. Pensa invece e Regulus, ci pensa costantemente e lo fa sorseggiando un tè, permettendo alla polvere di insinuarsi ovunque (persino su di lei) e nascondendosi dietro alle finestre fino a che gli scocciatori non si allontanano dalla sua porta. Alla fine, Orion e Regulus hanno le loro chiavi. Saranno loro ad aprire la porta prima o poi e torneranno da lei, verranno a farle compagnia in quella stanza e in quelle mura che stanno diventando peggio di una cella. L'attesa la rende pazza, pazza come quel figlio che si attacca ai ricordi, pazza tanto da accarezzare la porta della stanza di Regulus senza entrare per la paura di dargli fastidio.
Sei stata bravissima in questo capitolo, sopratutto per l'uso distaccato della terza persona e per la ripetizione continua di quelle quattro frasi. Mi sono emozionata tanto,
Sia ❤

Recensore Master
09/10/21, ore 13:35

Ciao Nirvana,
chi non muore si rivede, mio caro Fred! (è uscita malissimo, vero?)
Lo ammetto: mi pento di non essere arrivata a recensire prima questo capitolo e mi pento del modo barbare con cui sto recuperando la raccolta. Salto di qua e di là senza un ordine preciso: ai tuoi occhi sembrerò un mostro, ma ti giuro che questa mia follia è del tutto intenzionale. Come, spero ecco, anche il dolore che ho nelle ossa dopo la lettura di questo capitolo sia.
Mi manca l'aria e non posso parlare, ma anche se ce l'avessi non saprei parlare. L'ho amato, te lo giuro: ho amato questo mostro che viene fuori prepotente nelle parole di Remus, nella crudezza di certi termini, nella paura di fare male, nel rimorso di non essere morto al porto di James e nel ricordo per Sirius che, come lui, è destinato a non avere amore. Due creature che camminano in parallelo e la felicità non l'incontrano mai. Perché fa troppo male sentire di essere diversi, sbagliati, mostri. E allora anche l'amore che arriva un giorno fa paura: Tonks lo terrorizza, perché lo ama per come è, perché non ha abbastanza paura e allora, lui si prende sulle spalle le paure di entrambi. È povero, è vecchio, è un mostro: le farà del male e lei è troppo bella e viva per essere ferita senza motivo.
Tonks invece rimane, segue le orme di sua madre a cammina su una strada che molto prima hanno formato i suoi genitori. E poi si chiede, con l'impronta di Remus sulla pelle e il pensiero di un piccolo Teddy che sta per nascere (l'idea che poi lo vedrà nascere e non lo vedrà crescere mi devasta) e il pensiero di essere sbagliata e di aver fatto piangere i genitori, se Andromeda e Teddy si siano mai pentiti di averla avuta come figlia: lei, che è tanto buffa. Lei, che proprio perché buffa, avrebbe dovuto scacciare le lacrime di altre ferite, cancellare il sapore dell'odio dei Black. Eppure finisce per arrecare altro dolore: se ne va di casa e accetta che la sua vita sia fatta anche di rischi e di ferite che si trasformano in cicatrici.

"L’ho imparato da te, dopotutto, da te e da papà. È dal vostro coraggio e dal vostro amore che ho imparato a non arrendermi, a dispetto di tutto e tutti. Lui mi ha detto che non va bene per me, ma che ne sa lui dei miei mostri? Beh, lui può anche rinnegare quello che siamo; io lo custodirò"

Lo so che ho citato un sacco di parole del testo, ma l'ho fatto perché ti voglio dire: mi hanno colpita, preso dentro, ucciso il cuore. Me l'avete insegnato voi, mamma e papà e io adesso custodirò il mio amore per lui, per voi, per Teddy nel mio cuore, anche se è chiusa in una stanza dove non sente più nessun passo. Niente, sono pietrificata dalla bellezza e so che questa recensione non potrà restituire nemmeno un quarto di quello che mi hai fatto provare o di quello che, in realtà, la storia è. Sei stata bravissima, come sempre
Sia ❤

Recensore Master
02/10/21, ore 20:31

Ciao Nirvana!
Ho visto su Facebook un post con la tua raccolta e, appena ho letto i nomi di questi due personaggi, ho dovuto immediatamente aprire e cercarli. Sono curiosa di leggere tutti i capitoli a dire il vero, quando avrò più tempo, ma intanto parto da qui perché, davvero, adoro vedere un parallelismo tra questi due personaggi, specialmente se così ben riuscito.
Hai costruito benissimo l'impianto grafico e stilistico: le due battute dello scambio aprono e chiudono il momento itrosspettivo e tracciano la linea dei pensieri, che partono da James per approdare appunto a Lily. L'allineamento centrale ricollega le due parti, di cui appunto tutta la parte centrale non è altro che una dilatazione mentale. E che costruzione fantastica anche qui: nutro una particolare attenzione per le drabble/flash a specchio e qui la specularità è davvero studiata benissimo, in ogni frase.
Ho visto emergere le voci interiori dei personaggi, il delinearsi del rapporto di due professori con i loro studenti preferiti (approvo il tuo headcanon che vede James come il preferito di Minerva, io direi o lui o Sirius, appunto) e che dà quindi anche una colorazione speciale al modo in cui vedono Harry.
Ultimi complimenti per il titolo: è perfetto per rendere quell'idea di pausa, sospensione che intendevi evocare.
Mi è piaciuta davvero tantissimo, bravissima!
Un bacio
(Recensione modificata il 02/10/2021 - 08:31 pm)

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