Carissima Guascosazza del mio cuore vagabondo e non immortale, purtroppo **
Ebbene sì, sono giunta anche qui con un ritardo MOSTRUOSO dalla pubblicazione, ma chiedo venia e non picchiarmi çç
Spero di non risultare prolissa come sempre, ma intanto devo farti un resoconto generale di cosa mi hanno lasciato queste drabble, che non sono drabble, sono pennellate di colore ad olio su una tela ruvida; ruvida come lo è l'immortalità che comunque non esula quelle che sono l sofferenze della vita; momenti impressi nel tempo che anche chi ha vissuto mille anni non può evitare; che questi siano ricordi e momenti positivi o no. Dunque in questi piccoli frammenti di loro io ci ho visto l'umanità stessa che li appartiene. Okay, è un film trash, sono d'accordo, ma ha lasciato moltissimo, tra cui dei vuoti da colmare e poi sarà che sappiamo in che momenti della storia hanno vissuto e questo non può che attivare certi interruttori dentro di noi. E tu hai toccato delle corde fragilissime, e io ti ringrazio per averlo fatto con una musicalità che disarma... io lo so che sei brava co', solo che tu non perdi tempo a dimostrarmi ogni volta quanto lo sei, dove puoi arrivare e come, in poche parole – davvero pochissime, tu sia in grado di dilaniare l'anima esattamente come piace a me ♥
Detto questo passiamo alle drabble **
1. Andy.
Nelle note citi Menandro muore giovane chi è caro agli dei e ho letteralmente adorato questo contrasto con "Non sei mai stata cara agli dei", che con l'uso della seconda persona ha un impatto ancora più brutale sul lettore. L'anima di un immortale non va salvata; non ha valore, quasi paradossalmente, ma qualcuno mi ha insegnato che da grandi poteri derivano grandi responsabilità e che, un immortale, quasi le vite umane deve scegliere di salvarle come se fosse un compito datogli sin dal principio quando gli è stato consegnato tra le mani il filo della vita eterna, quello d'oro, infrangibile... che poi, alla fine, non lo è davvero. Il ripetere de "le alte mura d'Ilio in fiamme è calzante, un continuo ribadire che, in quell'inferno, accade solo il male. (ricordati poi che io sono ignorante e quindi se ho travisato cose fammelo sapere XD)
2. Nicky.
Mi hai letteralmente spizzata, l'ho riletta una cosa come 5 volte di seguito, immaginando un silenzio rumoroso, intorno a un uomo che ha un'arma in mano e la fede di Dio che acceca, fa male, riempie e forse schiaccia. Posso solo immaginare come questo tratto sia cambiato col tempo nella testa di Nicky, che per il suo Dio ha combattuto una guerra, scoprendo che il nemico è suo amico... suo amante. Il contrasto poi tra il mare che è salvezza, che profuma, che avvolge ma che non è lui a salvarlo ma il deserto, simbolo di Joe... be' co', ma io che ti devo dire se non che questa è pura poesia?
3. Joe (o Giovanni XD)
E qui torna la fede, nevvero? Così diversa da quella di Nicolò. Che non è il mare a salvarlo ma il deserto e invece, a Joe, non è il Giardino che lo ha precluso a salvarlo, ma il mare di Genova ♥ Poi in quel Eri cenere e fuoco, dispiegavi ali rosseggianti senza spiccare il volo né precipitare., che rimanda alla fenice che rinasce, come lui, dalla morte... appunto dalle ceneri, e che ogni volta arde con più intensità. E Nicky tra quelle fiamme, è quella che lenisce le ferite e avvolge il cuore. Questa, co', è ancora poesia. Una poesia che in mezzo a fendenti e battaglie, rincuora ♥
4. Booker.
Booker, per quanto ami davvero moltissimo tutti e quattro gli immortali e sia un po'in fissa con Nicky e Joe perché sono l'amore, rimane il mio preferito. Il più tormentato di tutti, e le sue morti continue, descritte come ricordi lontani ma che restano impressi, mi hanno colpita nel profondo. Il concetto di morte e di ritorno è caro ad entrambe, e il tuo modo di rappresentarlo qui prende sfumature diverse, quasi di "secca" abitudine al quale però non ci si abitua mai davvero: la corda, l'asfissia, il gelo, la fame, la sete, i colpi nel costato, la metafora di rose appassite... è di nuovo poesia e non vorrei ripetermi ma lo è. Ogni singola drabble ha una sua identità che si adatta ai personaggi di cui hai scritto, a cui hai voluto dare una piccola voce che però ci urla dentro.
è la vita, la tua condanna e quanto è vero, tutto ciò, sapendo cosa ha perso Booker e quel fatto della morte che per chi si ama avviene una sola volta è un concetto a lui lontano che però ferisce. Ha perso un figlio; qualcuno che un genitore non dovrebbe mai veder morire. Lo ha perso una sola volta a discapito delle volte in cui lui è morto e tornato. Quanti sensi di colpa genera una cosa così? Quanto è stato grande il desiderio d donare alla propria prole quell'immortalità, ricordandosi poi che è solo una condanna che è pregna di solitudine?
Booker è un personaggio meravigliosamente scritto, che ha colpito entrambe e a cui tu hai dato un pensiero profondo, che è una ferita dolcissima.
Cosetta ma che ti devo dire? Le ho amate e credimi... credimi, tutto prende un altro sapore dopo averle lette. Loro diventano tridimensionali e si ha voglia di saperne di più, ma in questo modo. Così, soffrendo, sentendosi immortali per u attimo con loro e comprendendo che, anche la vita eterna, fa davvero troppo male ma che, per alcuni, significa scoprire l'amore eterno o la continua ricerca dello stesso.
Mi spiazzi, mi colpisci e mi uccidi, eppure è così dolce...
quanto spero che ne scriverai ancora, tu non lo sai.
Grazie mille per averlo fatto, co'
Miry
P.s. è stato un piacere farti dono delle piccole icone, e sono felicissima che ti siano piaciute ç__ç e grazie per la citazione strappalacrime nelle note, non dovevi ç_ç (Recensione modificata il 31/07/2020 - 12:38 am) |