Recensioni per
Storie Brevi di Chi Resta
di BellaLuna

Questa storia ha ottenuto 26 recensioni.
Positive : 26
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/08/23, ore 22:36

Ciao Bellaluna,
sono qui, anche se proprio sul filo di lana, per l’iniziativa Sei giri di giostra; mi spiace non averti letto lo scorso turno, ma purtroppo non conoscevo abbastanza il fandom per poterlo fare.
È stato un vero piacere tornare a leggere di Hunger Games e, in particolare, ritrovare quella che è anche la mia OTP: Katniss e Peeta.
Ho amato tantissimo il fatto che tu abbia scritto una sorta di flusso di coscienza di Katniss, perché è lei la protagonista indiscussa della saga e perché, proprio come fai notare in principio di questa storia, è lei a portare i segni più indelebili di quanto è accaduto a lei e Peeta nell’arena - oltre che fuori.
Ho apprezzato tantissimo la scelta di paragonare Peeta ai boccioli di primule e Katniss all’edera velenosa, l’ho trovato davvero calzante e riassuntivo per i caratteri di entrambi… Peeta ha sofferto tanto, ma è tornato a essere il ragazzo che abbiamo conosciuto nel primo libro, che lasciava bruciare il pane per regalarlo a Katniss, che decorava le torte di compleanno, Katniss è stata temprata ancor di più da quanto ha vissuto e da ciò che ha perso e non poteva davvero essere altrimenti.
Lei crede di non meritare la gentilezza di Peeta, ma non è affatto così, non lo è mai stato per lui, perché Peeta si è innamorato di Katniss soprattutto per il coraggio che l’ha sempre contraddistinta. Sono due opposti che si attraggono, almeno in apparenza, ma hanno in comune un passato di resilienza che li unirà per sempre, anche se continueranno ad affrontare questo passato in modo differente. Katniss si aggrapperà per sempre alla dolcezza di Peeta, sarà grazie a lui che potrà appigliarsi ai ricordi più dolci e aprirsi a un futuro carico di promesse.
Ho apprezzato tantissimo la scelta di ambientare la storia prima dell’epilogo, per darti la possibilità di mostrarci una Katniss ancora alle prese con le ferite fresche, prima di essere pronta ad andare avanti con la sua vita e rimetterne insieme i pezzi - sempre con Peeta accanto.
Ciò che conta però, e l’hai messo
In chiaro benissimo, è il semplice scambio di battute in cui si mette in chiaro quanto Katniss ami Peeta, e viceversa, avranno il resto delle loro vite per dimostrarselo a vicenda piantando fiori e decorando torte per ogni occasione speciale.❤️
Complimenti davvero per aver scritto questa flash, mi hai emozionata tanto e mi hai messo voglia di riprendere in mano la saga e rifare l’ennesimo rewatch.
Alla prossima,
Francy

Recensore Master
30/08/23, ore 16:11

Ciao, cara!
Eccomi qui per il secondo turno di "Sei giri di giostra"!
Mi piace molto Hunger Games, sebbene non sia un fandom di cui scrivo, e quindi ho letto questa storia con autentico piacere. Ha aiutato tanto anche che fosse una Katniss/Peeta, lo ammetto! Peeta >>> Gale
Ok, deliri a parte, cosa dire? In questa piccola flash hai condensato, a mio parere, benissimo tutto ciò che Katniss ha provato dopo, alla fine di tutto. E credimi che non è stato facile, vista la miriade di sentimenti contrastanti che sicuramente l'hanno attraversata.
Mi è piaciuto molto che, malgrado tutti gli scossoni emotivi di cui è preda - la nostalgia per Gale, il dolore per Prim, il rimpianto, i sensi di colpa -, Peeta resti sempre il suo punto fermo. Con le sue gentilezze, le primule piantate sotto la sua finestra, il suo tocco gentile, i suoi sorrisi, la sua pasta di zucchero per dolci. C'è sempre stato, solo che Katniss non era pronta a vederlo prima, non era pronta ad ammetterlo.
Mi sono commossa nel punto in cui pensa che vorrebbe un mondo in cui non è mai stata costretta a ferirlo, ti giuro.
"Tu mi ami. Vero o falso?" "Vero.", e qui mi sono squagliata come un ghiacciolo al limone al sole.
Sei stata davvero bravissima, ho letto questa storia con tanto piacere.
A presto!

Un bacio,
Mary

Recensore Master
30/08/23, ore 11:52

Ed ecco che scopro un'altra OTP che abbiamo in comune! ❤
Penso che l'immagine con cui apri questo racconto, quel Peeta che «è tornato a piantare gemme di primule», riassuma tutta capacità di Peeta di comprendere Katniss e i motivi che hanno portato Katniss a innamorarsi di lui nel corso del tempo e a fidarsi del loro amore quando con la fine della guerra non sembra sopraggiungere pace nel suo cuore.
Mi ha coinvolta molto questa tua introspezione che la vede confusa tra ciò che dovrebbe sentire e ciò che sente, tra accuse implicite rivolte a se stessa – «è Peeta quello che è stato manipolato dentro un laboratorio di scienziati folli e non lei» – e il desiderio di vivere e concedersi la possibilità di sperare che la felicità possa esistere da qualche parte – «Ci sono cose a cui Katniss cerca di aggrapparsi» –; sei riuscita a riportare qui la fragilità di Katniss, i suoi sensi di colpa per essere stata troppo dura, troppo insensibile, quasi per essere sopravvissuta troppe volte e a troppe persone, per aver perso troppo in un conflitto cui forse, in fondo, non ha mai sentito di appartenere realmente.
Peeta si insinua lentamente in questa introspezione, ho amato come il suo amore e la sua forza dirompano solo alla fine, prima della quale si muovono in punta di piedi: lui è lì sin dalla prima frase, ma Katniss ha bisogno di attraversare tutti i suoi fantasmi prima di concedere a se stessa una resa, quella che la porta ad ammettere non solo di essere innamorata, ma che lei e Peeta possono bastarsi, possono vivere ancora la primavera.
Grazie di aver condiviso questo racconto nell'iniziativa, sono stata felice di scoprilo!
Un abbraccio!

Recensore Veterano
25/08/23, ore 18:02

Ehilà! :)
Eccomi a recensire anche per questo secondo turno. Ti scusavi per aver candidato sei fandom diversi, ma personalmente se tra questi è incluso anche Hunger Games non posso che esserne contenta xD
Questa "quasi" flash mi è piaciuta veramente moltissimo. Se vuoi ricalca un po' l'atmosfera dell'epilogo del Canto della Rivolta: ci troviamo in seguito al disastro, nella quiete dopo la distruzione, con ferite che forse non si richiuderanno mai ma al tempo stesso con un lume di rinascita. In questa fic dai toni dolcissimi hai descritto alla perfezione tutta la stanchezza, la rassegnazione, l'aridità che Katniss porta con sé dopo il trauma vissuto, ma senza scadere in melodrammi non necessari (credo sia difficile proprio per questo scrivere di personaggi che hanno vissuto eventi tanto travagliati). Lasci intuire il dolore da lei vissuto ma senza buttartici a capofitto - come probabilmente farebbe la protagonista stessa, tentando di lasciarlo in un angolo della mente - creando più spazio invece per la "primavera" che lo lenisce. Le immagini ricorrenti che inserisci, come anche il ritmo generale della fic (perdonami se non si capisce perché è un po' una mia fissa, HAHA, ma le frasi che utilizzi hanno una cadenza molto scorrevole, quasi liquida, dal "suono" dolce), evidenziano gli elementi luminosi nella vita di Katniss, come se lei stessa stesse passando in rassegna i motivi per cui continuare a vivere (un po' come il "gioco" di cui lei parla, sempre nell'epilogo).
Nel contesto della raccolta (che prima o poi andrò a recuperare sicuramente ^.^) questa era la flash basata sulla tua OTP, e infatti, anche in così poche parole, sei riuscita a mostrarci come sia perfetto il rapporto tra questi due personaggi, come riescano a curare le ferite l'uno dell'altra. Peeta è, alla fine, la luce di Katniss, e lui è ricondotto a tutti i simboli che, in questa flash, alla nostra protagonista danno speranza (la pasta di zucchero che si riallaccia al ricordo di Prim...non sapevo se sciogliermi o piangere xD). E questo lo dico io, che alla prima lettura di questa trilogia (lo ammetto, avrò avuto dodici anni) ero votata alla Galeniss completamente xD
Insomma, davvero bravissima! Grazie per aver candidato questa piccola perla, sono molto contenta di averla scoperta :D
Ci vediamo al prossimo turno!

Candy<3

Recensore Master
17/08/23, ore 15:28

Ciao! Sono a recensire per l'iniziativa Sei giri di giostra!
Allora, ti devo dire che in Hunger Games anche la mia OTP è Katniss/Peeta (non ho mai sopportato Gale) quindi questa storia è un toccasana 🥰 credo che tu abbia reso alla perfezione entrambi, sia il gelo e la neve che corrodono Katniss sia il 'tocco leggero' di Peeta, di cui non abbiamo instrospezione ma che vediamo dai gesti, piccoli e delicati, con cui riesce a tirar fuori Katniss dal suo inverno personale. Inoltre mi perdonerai ma sono troppo debole per quel "Vero o non vero?" che mi ha spezzato il cuore (in senso positivo) anche nei libri, quindi non ho potuto far altro che amare soprattutto la conclusione di questa tua flash. Dannazione, mi stai facendo tornar voglia di scrivere su di loro 😡 o anche solo di rileggere i libri... Confesso che mi hanno straziato così tanto il cuore che non ce l'ho mai fatta a rileggerli (anche se ho rivisto i film più volte).
Per me Katniss e Peeta sono perfetti insieme e trovo che tu in questa flash abbia reso loro parecchio onore. Complimenti 🥰

Baci,

Mitsuki 😘

Recensore Master
18/01/23, ore 00:54

Ciao!
 
(Sto riscrivendo questa recensione per la terza volta, spero che il mio pc decida di collaborare questa volta XD)
 
Sono molto felice di poter fare la tua conoscenza come autrice, e sono felice di aver trovato un fandom in comune e che fosse proprio Hunger Games: un tempo ero molto attiva sulla sezione, ma negli ultimi anni la apro pochissimo, e senza la sfida di lettura mi sarei persa questa storia sulla mia otp (sono contentissima di trovare qualcun altro che ama Katniss e Peeta!), il che sarebbe stato un vero peccato perché mi è piaciuta tanto.
Parto col rassicurarti, perché secondo me hai fatto davvero un buon lavoro con la resa della coppia. Capisco il timore quando si scrive delle proprie OTP, anche io ogni volta mi sento quasi incapace di scrivere di personaggi e dinamiche che amo tanto, quasi che di colpo non sapessi più le cose che me li fanno amare, ma nella tua fic non ho trovato nulla di tutto questo. Hai scelto un momento particolarmente delicato della vita dei due personaggi e della loro storia come coppia (quel tanto agognato finale che aspettavamo), la transizione dalla perdita e dalla distruzione della guerra verso la vita che ricomincia, e sei andata a toccare anche quello che rappresentano l’uno per l’altra: la rinascita, il bello che fiorisce anche tra le macerie, come loro riescono a fare nell’epilogo, ma anche quello che sono stati nel resto della saga, una luce per l’altro, a cui aggrapparsi negli incubi, su cui fare affidamento negli orrori delle due arene. E hai saputo scegliere le immagini giuste per veicolare tutto questo e farlo in modo efficace. Ho amato ad esempio l’immagine di Peeta che tira fuori dal proprio cuore boccioli gentili e che porta la primavera per Katniss: è così vero, tutto questo! Credo tu abbia saputo affrontare il dolore – che per loro due non se ne va purtroppo mai, è sempre lì negli incubi di Katniss, nel depistaggio di Peeta, e lo dici bene a più riprese nel testo – e poi la rinascita a piccoli passi, il lasciarsi alle spalle il dolore più grande che immobilizza per imparare a convivere col resto e scoprire che una vita li aspetta (la, perché è soprattutto Katniss che qui parla e non sempre è certa di meritarsela, questa vita in cui Prim è morta e non lei), e il trovare gioia nelle piccole cose, come un fiore che sboccia sotto una finestra o una torta di compleanno.
Il punto forte per la riuscita della coppia sta tanto anche nei personaggi, e io li ho trovati entrambi ben caratterizzati. Peeta è proprio lui, visto dagli occhi di Katniss: il dolce ragazzo del pane, le cui mani dispensano carezze, decorano torte, piantano fiori, emergeva dai piccoli gesti, quasi in modo silenzioso (il Peeta dei grandi discorsi forse è rimasto a Capitol, ma non il suo cuore, che sotto le torture non se ne è andato, l’essenza del suo io, che tanto hanno tentato di strappargli, se l’è riuscita a tenere incollata, un po’. Ed è lì che rinasce con lui), ma che sempre è accanto a Katniss e fa di tutto per farla stare bene, per farle sapere che è amata.
Katniss non è da meno. È il personaggio spigoloso che abbiamo conosciuto – e l’edera che le cresce dentro e pare soffocarla lo rende benissimo –, che tende sempre a chiudersi in sé stessa, e che all’inizio troviamo ripiegata sui suoi ricordi, persa in un mondo fatto ormai di cenere. Una Katniss che non smette di colpevolizzarsi: per essere lei la sorella sopravvissuta, per essere così soffocata dal dolore e incapace di reagire, quando quello che è stato torturato è Peeta, non lei, eppure lui, per come la vede lei, è una persona migliore che riesce ad andare avanti a differenza sua. Ho trovato questa considerazione molto adatta al personaggio: Katniss è difficile, dura, si sente sempre meno buona di Peeta, di Prim, ingiustamente salvata al posto loro. E la tua è una Katniss ancorata ai ricordi e ai rimorsi – di Prim e Gale, di come si sia comportata in passato con Peeta facendolo soffrire –, che  fosse per lei rimarrebbe tra tutta la cenere che il suo passato le ha lasciato. Ma poi arriva Peeta, pianta quelle primule, e nonostante il quasi fastidio iniziale – perché lui riesce ad andare avanti e io no? (ed è davvero così da Katniss esserne quasi infastidita!) – Katniss si lascia condurre dal ragazzo verso la primavera.
Mi è piaciuto come pian piano i ricordi, che nella prima parte della fic opprimono Katniss, poi pian piano si facciano più radi, ci sono sì oggetti che li ricordano, come quella torta, ma il ricordo doloroso pian piano si fa più lieve, meno difficile, e Katniss passa dal concentrarsi sul passato a pensare pian piano sempre più al presente, a Peeta che la sta aiutando ad andare avanti (e anche se non lo crede, lei sicuramente sta facendo lo stesso con lui, perché è quello che fanno, no? Proteggersi a vicenda), al dente di leone e alla primavera che è dentro di lei. Hai reso bene il passaggio graduale, sfumando le sensazioni e i pensieri.
Ho poi apprezzato il dettaglio dei diversi fiori e piante che tornano più volte nel testo, che siano le primule, l’edera, le margherite delle coroncine d’infanzia, quelli di zucchero di una torta, il dente di leone… È un dettaglio che ha fatto un po’ da filo conduttore, almeno per me, unendo i diversi momenti e pensieri, e soprattutto l’ho trovato ben sfruttato per la caratterizzazione (anche se non so quanto la cosa sia voluta, ma mi ha comunque fatto sorridere!): il pov principale della fic è quello di Katniss, e sappiamo quanto lei conosca piante ed erbe.
Anche lo stile è curato e scorrevole, delicato come serviva per raccontare di questo momento particolare. Ho soprattutto apprezzato che tu più che raccontare ci abbia fatto vedere il percorso di Katniss e Peeta verso la rinascita, come si aiutino e il loro legame si rafforzi, tramite flash di immagini: le hai scelte molto bene e hai saputo ricreare la giusta atmosfera, soprattutto grazie al simbolismo dei fiori che hai sfruttato per costruire la fic e rappresentare spesso lo stato d’animo dei personaggi.
 
Ora la smetto di sproloquiare. Grazie per la bella lettura, e complimenti per il lavoro fatto. Mi ha fatto tanto piacere passare di qui e leggere proprio sugli Evelark.
 
Alla prossima,
Maqry

Recensore Master
03/01/22, ore 16:26

Aaaaw, che meraviglia anche questa **! Loro sono un'altra otp, senza dubbio, appena di poco sotto Effie e Haymitch, ma li ho shippati comunque da subito, sono meravigliosi. L'epilogo è credo la mia parte preferita di tutta la storia perché, sebbene probabilmente Katniss avesse già capito tempo addietro, di amare Peeta, qui è finalmente libera di farlo senza paura o rimorso, se non l'unico di essere stata responsabile di parte del male che è stato fatto a questo ragazzo meraviglioso, altruista e buonissimo. Il gesto simbolico di piantare le primule mi ha sempre commossa, adoro come Peeta non rinneghi il dolore che Katniss sta vivendo, ma si adoperi per starle vicino per aiutarla a viverlo e a metabolizzarlo.
L'inverno sta finendo, cedendo il passo alla primavera ♥
tutti gli accenni al dente di leone, poi, sono meravigliosi!

Bravissima, e grazie davvero per queste belle letture ♥

un bacio!

Bennina

Recensore Master
03/01/22, ore 16:18

Ed eccola, eccola la mia otp assoluta di questa saga ♥ e una delle ragioni per cui trovo i film uno dei migliori adattamenti cinematografici mai fatti **
Quanto sono belli, così opposti, sì, ma forse proprio per questo perfetti l'uno per l'altra. Ho amato tutto. Ho adorato il fatto che la prima volta sia avvenuta quando entrambi erano ancora troppo ubriachi ed euforici dalla vittoria, così come ho amato il fatto che invece l'altra volta sia avvenuto per scelta, dopo che hanno lottato insieme fianco a fianco, imparando a conoscersi meglio e a rispettarsi. Mi sono sciolta parecchio nel leggere che Effie non abbia mai considerato Haymitch un mostro: avevo il sospetto che fosse così ed è stato bello averne la conferma. Voglio sperare sia lo stesso anche per lui, sebbene, sicuramente non la consideri un mostro ora :)

Volo all'ultima, bacio!

Bennina

Recensore Master
03/01/22, ore 16:11
Cap. 3:

Oddio, piango çç
mamma mia quanto mi hanno fatta soffrire questi due! Credo che la morte di Finnick per me sia stata la cosa più dolorosa e difficile da accettare, sai?
Ho amato moltissimo come tu abbia effettivamente reso reale come ultimo pensiero di Finnick le labbra della sua dolce Annie. Pesce rosso è decisamente un soprannome perfetto, per lei, sia per i capelli che per la memoria, per quella sua strana alienazione dalla realtà.

Niente, è bellissima, e non me la sento di dire nulla di più perché è troppo doloroso çç

a presto!

Bennina

Recensore Master
03/01/22, ore 16:04

E rieccomi *^*
ecco, come notp la condividiamo, anche io sono tremendamente team!Peeta, per quanto Gale sia un bel ragazzo, e mi siano sempre piaciute le storie di amicizie infantili che diventano storie d'amore. Però Peeta non si batte, ecco. Mi è piaciuto da morire come hai dipinto il loro rapporto, qui: hai spiegato benissimo perché la loro sia una relazione senza futuro. Katniss è sconvolta, spezzata: la lei del passato è morta e la ragazza che è uscita dall'arena è completamente diversa, ha la morte nel cuore e non trova spazio per altro. Il suo amico quindi diventa unicamente un mezzo per trovare un po' di conforto e sentire meno la solitudine. Di contro Gale non è davvero innamorato di lei bensì di quello che Katniss rappresenta, uno speranza di un futuro diverso.

Bellissima, davvero!
a presto!

Bennina

Recensore Master
03/01/22, ore 15:48

Cara Bella ♥
era da un po' che non leggevo qualcosa di tuo, e visto questo ahimè, periodo di quarantena, ho deciso di approfittarne per recuperare questa raccoltina che avevo avvistato tempo fa **
mi piace da morire l'idea che sta alla base, brava Lady (se mai mi leggerà ahahah) e bravissima tu per la scelta di questa prima coppia. Sarà crack, ma per me funziona veramente da Dio, hanno un senso perfetto loro due, due ragazzi completamente rotti dalla guerra e che non credono di meritare possibilità di redenzione. O almeno: Joanna secondo me non la vuole, mentre è Gale quello convinto di non meritarla. Non l'ho mai sopportato, ma vederlo tanto distrutto un po' mi ha fatto stringere il cuore, sai? E trovo tenero che sebbene sia solo una relazione fatta di sesso, a lui non dispiaccia fantasticare su un futuro, quasi onirico, nel quale possano incontrarsi a mezzanotte in una radura.
Ho amato moltissimo anche tutte le piccole cit ad altri personaggi che hai disseminato (in particolare a Snow e paperella-Prim)

Ora se riesco passo subito alla prossima :D

Bennina

Recensore Master
13/11/21, ore 18:07
Cap. 3:

Ciao!
Proprio come te sto leggendo e recensendo le storie partecipanti agli Oscar e quindi eccomi qui.
Credo sia la prima volta che leggo qualcosa di tuo e devo dire che sei stata davvero brava a condensare tutti i sentimenti di Finnick in così poche parole; concordo con te nel dire che non era assolutamente necessario aggiungerne altre. Hai scelto si trattare un momento difficile: il momento della morta di un personaggio che anche io ho amato tantissimo e per il quale avevo sperato in un finale migliore; lo hai saputo fare con tanta delicatezza e riuscendo a rimanere nel Canon, ma aggiungendo dettagli che sono serviti ad arricchire la storia che già ben conosciamo.
Avrei voluto che ci fosse stato più spazio per il rapporto tra Finnick e Annie nella saga, perché avevano una dinamica davvero interessante e il loro legame ha permesso di approfondire il personaggio si Finnick, che ho adorato sin dalla sua prima apparizione.
La citazione iniziale nella sua struggenza si lega benissimo alla storia che hai scritto, mi piace immaginare che Finnick abbia davvero ripensato alle labbra di Annie quando se ne stava andando.
Complimenti davvero per la storia e in bocca al lupo!
Francy

Recensore Master
11/11/21, ore 22:52
Cap. 3:

Ciao!
Sto finendo di passare dalle storie partecipanti agli Oscar, quindi eccomi qui!
Apprezzo molto questa iniziativa perché mi sta spingendo fuori dalla mia comfort-zone, convincendomi a leggere anche storie in fandom che di solito non frequento.
Hunger Games per me è un po' un caso particolare: ho letto i libri e visto i primi due film, ma ad ora non ricordo praticamente nulla, se non a grandi linee il concetto alla base della trama. I personaggi nei miei ricordi sono molto molto fumosi, quindi insomma, mi rendo conto che questa recensione risulterà molto più superficiale di quanto normalmente vorrei, ma ci provo comunque (e perdonami se dovessi dire delle sciocchezze immense).
Ho trovato questa storia davvero struggente: l'amore di Finnick per Annie è davvero qualcosa di incrollabile, e il modo in cui in un certo senso inverti i piani temporali, mostrando prima il ricordo di Annie, dei giorni spensierati dell'infanzia e di questo momento molto dolce, e solo poi mostri esplicitamente che ci troviamo al momento della morte di Finnick è secondo me un espediente ottimo, perché è davvero in grado di mostrare quanto lei per lui sia importante, quanto sia il suo ultimo rifugio, l'ultimo istante di bellezza e di luce prima di sprofondare fra le braccia della morte.
Ho trovato anche particolarmente bella la metafora che vuole dapprima Annie come un pesce rosso, persa nelle sue fantasticherie difficili da interpretare, salvo poi trasformare Capitol City in un acquario, una prigione soffocante.
Insomma, so di essere stata molto rapida e superficiale, ma ci tenevo comunque a passare.
In bocca al lupo per gli Oscar, e a presto!

Recensore Master
16/10/21, ore 09:59
Cap. 3:

Piangio! Ciao! ♥ Piangio! Finalmente una fic corta di un fandom che conosco benissimo :,D
Ok! Mo mi ripiglio! Ciao, sono Deb e sto leggendo le fic degli Oscar ♥
Già il titolo di questa fic è qualcosa che richiama il mare e leggendo sotto #3Canon: Finnick/Annie non posso che battere le mani. Questa è una coppia che adoro! ♥
Finnick che, negli ultimi istanti della sua vita la ricorda. Gli torna in mente il soprannome - cattivo - che le avevano dato, com'era. Come è. Il suo ultimo pensiero rivolto alla donna che ama e che sa che non potrà vedere più.
Penso che abbiamo odiato tutti il momento della sua morte (scritto anche malissimo) indegno per un personaggio come Finnick!
Questa flash è dolcissima, il pensiero di Finnick che corre a Annie, il suo voler immaginare che lei lo baciasse, prima di trovare la morte, prima di smettere di respirare.
Ed il dolore per la morte di questo bellissimo personaggio ritorna prepotentemente. Strappato dall'amore della sua vita finalmente ritrovato...
Davvero una lettura carica di malinconia, ma davvero ben scritta.
Grazie per la lettura ♥
Baci
Deb

Recensore Master
12/10/21, ore 19:14
Cap. 3:

Ciao!
Sto iniziando a leggere le storie per gli Oscar della penna a partire dalla categoria Miglior cortometraggio, quindi eccomi con un breve commento.
Mi fa piacere partecipare a questa iniziativa perché mi permette di leggere anche fuori dal fandom che frequento di più.
Questa storia è proprio su uno dei miei personaggi preferiti in Hunger Games, sul suo tragico destino e il suo tenerissimo amore per Annie. Questa flash dilata il tempo dei suoi ultimi istanti di vita e nei pensieri di Finnick c'è il compimento della promessa che hai ricordato con la citazione iniziale. Non possono che essere per la sua Annie, i suoi momenti finali; sono dedicati al passato condiviso, i ricordi di una vita insieme, a cominciare dalla spiegazione del soprannome che dà anche il titolo alla storia. È una storia contratta, per la lunghezza, ma non per il realismo e la capacità di comnicare questo amore.
Grazie per questa lettura!
Legar

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