Recensioni per
Essere nessuno, qualcuno – Draco
di Mari Lace

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
31/03/21, ore 00:36

È trascorso un po' troppo tempo da quando hai pubblicato e questa recensione avrei dovuta scriverla mesi fa, ma solo adesso riesco a dedicarmi un pochino a qualche lettura, dunque eccomi qui, con i miei piccoli passi da lumaca.
Mi ha sorpresa molto questo capitolo, e tutto un positivo. Per qualche ragione credevo proponessi interazioni più corpose tra i due, non mi aspettavo un'altra finestra così ampia sulle emozioni di Draco, ma l'ho apprezzata tanto, credo sia quel genere di introspezione che getta le basi per un'evoluzione. Mi è piaciuto veramente tanto rileggere alcuni momenti della saga attraverso pensieri, timori, sensazioni di questo ragazzo sperduto, che un po' vorrebbe essere nessuno e un po' tenta di essere qualcuno; ed è terribilmente triste scoprire come non creda neanche per un istante di poter essere Draco, deve aspettare che sia Luna, una sconosciuta che suo malgrado lo ha visto per davvero, a dirgli che dovrebbe solo sforzarsi di essere se stesso.
Non fatico a credere che quanto tu abbia scritto in questa storia siano stati i reali pensieri del Draco dei libri, quello che riluttante tenta di non riconoscere Harry e biascica un per Hermione, quello col terrore in viso, quello che da un lato ostacola e dall'altro non ha la forza (la voglia?) di fare davvero del male. Draco mi è sempre parso soprattutto codardo, incastrato in situazioni più grandi di lui e incapace di gestirle, e in questa storia rivedo proprio questo personaggio, che arranca e che si accusa e che dentro di sé vorrebbe essere migliore, avere almeno la forza di non chinare la testa.
Ho trovato straziante il momento in cui citi la tortura del padre, perché lì Draco appare piccolissimo e sinceramente preoccupato e affezionato ai suoi genitori (come ho sempre creduto fosse!).
Arrivando al momento della battaglia e del post battaglia, ho amato il fatto che i due si riconoscano all'istante, che sappiano di essersi metaforicamente tenuti per mano attraverso quella porta.
Come ho già avuto modo di dirti tante volte, apprezzo come caratterizzi Luna, perché riesci sempre a bilanciare la sua singolarità e la sua arguzia senza mai ridurla a un personaggio caricaturale. In questo frangente, l'ho trovata anche più diretta del solito e mi è piaciuta molto: va dritta al punto, come se sapesse che con Draco i giri di parole non servono a nulla, perché lui a quelli tenterà sempre di sfuggire, di rifugiarsi nei silenzi e nelle negazioni.
Ovviamente, bellissimo lo scambio di battute attorno ai concetti di qualcuno e nessuno, pilastri di questa trama e in un certo senso fari puntati sul cuore di Draco.
Trovo che tu abbia gettato solide basi per mostrarci non solo una certa intesa tra i due, ma anche un'evoluzione in positivo di Draco, che in questi due capitoli mi è parso desideroso (se non ancora pronto) di lasciarsi alle spalle le sovrastrutture e riappropriarsi di sé stesso (di Draco, potremmo dire).
Piccola parentesi in risposta alla nota a fine storia per dirti che la licenza non infastidisce per niente, anzi per me è chiaro in che modo tu intenda il termine nel testo.
Insomma, questa coppia non sarà la mia preferita, ma le dinamiche cui dai vita quando Draco e Luna sono protagonisti sono sempre tanto interessanti e questa storia si riconferma un progetto intrigante, quindi sappi che,sia pure con i miei tempi, arrivo sempre!
Un abbraccio!

Recensore Master
14/11/20, ore 21:14

Mari, cos'è questo aggiornamento così, a tradimento?
È un capitolo inaspettatamente denso, dove hai accelerato un po' il corso degli eventi e mostrato solo quelli chiave per Draco nel settimo libro. A questo proposito mi è piaciuto vedere il suo punto di vista rispetto alla cattura del trio e in generale alla presenza dei mangiamorte (bellissima quella percezione di casa come ormai solo il quartier generale!). Come sempre, riesci a catturare in pochissimo l'essenza di Draco: la tua versione è la mia preferita, c'è poco da fare!
Pensavo di vedere in questa storia nuovi incontri tra Draco e Luna durante la prigionia, ma mi hai stupita (e positivamente) lasciando invece quell'incontro come l'unico effettivo: in questo senso si discosta da altre storie, dato che la prigionia è la linea forse più esplorata per questi due.  Il loro nuovo significativo incontro è invece quando sono entrambi liberi, dopo la guerra. La conversazione tra loro mi è piaciuta davvero tanto: Luna che si presenta, che vuole ricambiare il "favore" della compagnia (solo Luna potrebbe ricordare in questi termini quel momento) e soprattutto che lo smaschera, facendogli capire che lo ha visto per com'è – solo e spaventato. Rendi benissimo anche Luna e credo si veda soprattutto nei dialoghi.
Bellissimo come hai inserito poi nel dialogo stesso la declinazione di "essere nessuno" in "essere qualcuno" e infine quel "ti basta essere Draco".
Il titolo mi convince e va benissimo così senza la negazione, in modo tale che "nessuno" sia qualcosa di oggettivato al pari di "qualcuno" (ma non di Draco, che è qualcosa di più e infatti è separato!).
Sono curiosa di vedere cosa succederà, voglio vedere Draco essere Draco per davvero.
Un bacio, Mari e a prestissimo (con la storia, intendo, perché continuerai molto presto, vero?)

Recensore Master
04/09/20, ore 12:55
Cap. 1:

Ciao, Mari! ❤
Sono veramente imperdonabile: tu realizzi un mio prompt e io arrivo dopo oltre un mese con la mia recensione. Ho molti racconti da recuperare sul tuo profilo, ma ho scelto di dare la precedenza a questo sia perché è già tra le seguite, sia perché è la prima volta che ho l'occasione di leggerti a capitoli e sono molto curiosa di scoprire dove vorrai condurci.
Come ormai accade ogni volta che leggo dei tuoi Draco e Luna, avverto una sensazione di familiarità. Hai un'idea precisa di loro come personaggi e di loro come coppia, e questa idea si evince in ogni tuo racconto a riguardo, in ogni sfumatura delle caratterizzazioni, nella maniera che hanno di interagire. In questo rintraccio non solo una grande coerenza a livello narrativo – che apprezzo tantissimo perché, sia pure calati in cornici diverse, so già di incontrare i tuoi Draco e Luna –, ma anche un progetto fatto di idee e risvolti e possibilità che associ a questi personaggi e al loro potenziale di insieme. È bello come a unirli sia sempre la totale assenza di pregiudizi di Luna, la sua capacità di guardare oltre senza giudicare, indole che Draco intuisce e in cui cerca una consolazione, sia pure vana, a quei tormenti che lo assillano e cui non può dare voce.
Essere Nessuno mi ha affascinata sin dal titolo, sono onesta. Saranno gli echi pirandelliani o, a ritroso, reminiscenze dell'inganno di Ulisse, ma mi ha sempre affascinata il binomio qualcuno/nessuno, le possibilità inesplorate di dirsi nessuno per essere in realtà uno e non semplicemente qualcuno. Un po' il gioco dell'inganno dell'apparenza, insomma, dove si è costretti a non essere ciò che si è per poter sopravvivere o addirittura per poter esistere.
Ecco, il tuo Draco mi è parso ingabbiato proprio in questo: in un inganno ai danni di se stesso strutturato su più livelli. Inganna in primis se stesso quando cerca vane consolazioni ora a casa, ora a scuola, ora dicendosi che finirà. Inganna chi lo circonda – o almeno ci prova –, terrorizzato all'idea che possano scoprire quanto sia nauseato e afflitto da ciò che è costretto a vivere. Inganna Luna quando non ha la forza di farsi riconoscere – ed è impattante che solo lì, con quella porta dinanzi, professandosi Nessuno riesca ad ammettere a voce alta la propria codardia, quella che in fondo lo ha costretto in questa spirale: «Potrei, ma ho troppa paura per farlo».
Trovo che tu abbia gettato grandi basi a livello introspettivo in questo primo capitolo. Sono riuscita a sentire su di me tutto l'affanno di Draco nel passare da casa a scuola e da scuola a casa, senza mai avere un istante di ristoro, senza neanche la forza di sperare – perché nell'istante stesso in cui spera si accusa anche di essere un illuso. Ho apprezzato, al pari, il non risparmiargli niente: gli spigoli e le debolezze di Draco ci sono tutti, da quando ammette tra sé e sé che i racconti di suo padre gli avevano fatto immaginare una condizione diversa, più privilegiata, legata al Marchio Nero, sino a quando si volta dall'altra parte e finge di non vedere i compagni di scuola feriti. A riguardo, devo dire che la breve descrizione del rientro dei ragazzi per le vacanze mi ha fatta rabbrividire: ho immaginato questi genitori rivedere i figli pieni di lividi e ferite, eppure chinare la testa e sparire svelti – è un'immagine così lercia nel suo echeggiare al piano del reale che è stata un pugno nello stomaco.
Fatto extra: ho avuto una strana sensazione di déjà vu leggendo il dialogo tra Luna e Draco su Nessuno, ma non riesco a ricordare se tu l'abbia inserito in qualche altra storia o se avessi già letto di sfuggita il capitolo quando l'hai pubblicato!
Comunque.
Arrivando a Luna e all'interazione tra i due, com'è implicito dalle premesse fatte ho apprezzato tantissimo il modo in cui entrano in contatto. Mi piace l'idea di questa porta a separarli, ma mi piace ancora di più l'idea che entrambi trovino un appoggio: lei scopre di non essere sola e capisce che lui, anche se non ha la forza di farla fuggire, se potesse scegliere non sarebbe un carceriere; lui scopre invece delle vesti inattese, Nessuno, e si concede una boccata d'aria – che non sarà fresca, ma almeno è meno contaminata.
Stupenda, poi, la riflessione assolutamente da Luna che fa appunto Luna sulle possibilità date dal classificarsi come Nessuno. Stupenda perché arguta e al tempo stesso spiazzante, ma anche perché mostra l'indole altruista di questa ragazza, che pur rapita si preoccupa soprattutto del padre.
Dal punto di vista stilistico, apprezzo sempre il tuo stile pulito e calibrato, continuo a trovarlo molto immediato, il che collabora a rendere la lettura piacevole.
Ora cerco di concludere prima di annoiarti del tutto! Sono felice di essere finalmente riuscita a leggere questo capitolo, non vedo l'ora di scoprire come svilupperai le introspezioni e le dinamiche tra i due personaggi.
E, chissà, forse Nessuno alla fine riuscirà a essere semplicemente Draco.
Complimenti, a presto!

Recensore Master
25/08/20, ore 11:56
Cap. 1:

Ciao Mari, sto recuperando tutte le tue storie che avevo segnato nell'interminabile lista di quelle da recensire e quindi eccomi qui!
Sai già cosa penso di questo inizio, ma volevo ribadirlo. Apprezzo sempre tantissimo le introspezioni che fai di Draco, credo tu lo colga benissimo nella complessità del suo tormento, scandagliando le sfumature delle sue emozioni. Qui lo fai attraverso la tematica della tortura - è lui che agisce in prima persona, è lui che fa del male - insieme a una riflessione su cosa significhi essere mangiamorte e sulla disillussione di ciò che suo padre gli ha sempre detto.
L'incontro con Luna e questo primo loro dialogo è bellissimo - lui si autoproclama nessuno e molto si gioca proprio su questa valenza, su questa identità - non identità. Il titolo - non perché l'ho suggerito io, davvero ahahah - è perfetto, perché riesce a mettere in evidenza sia lo scambio con Luna che la portata dell'introspezione che hai mostrato. Draco si sente in questo momento nessuno per davvero.
Bellissima anche l'ammissione finale di Draco sull'avere paura e - ancor di più - sul fatto che potrebbe salvarla ma non lo farà.
Aspetto il seguito, perché voglio proprio vedere draco diventare Qualcuno (non puoi lasciarmelo nessuno, il Signor Nessuno è un altro e lo sappiamo bene!).
Fatastico inizio con la giusta dose di angst, ineliminabile nel settimo libro per questi due. 
A presto, baci!

Recensore Master
06/08/20, ore 21:34
Cap. 1:

Tesoro, ma che meraviglia è? <3 <3 Oh, caspita.
Si prospetta come una storia assolutamente stupenda e profonda, sia per l'analisi di Draco che per i dialoghi che già con Luna ci sono stati.
Bellissima la riflessione riguardo il fatto che Draco sia costretto a torturare e deve volerlo fare perchè teme la collera di Voldemort. E poi ho amato anche il momento in cui prova a studiare e combina un pasticcio per le urla che sente: questo rappresenta tutta la tensione che persino chiuso in camera sua è costretto a sopportare, non riesce ad ignorare nulla, neppure per quanto si sforzi. E' come una lenta tortura per lui, tutto quanto.
Ma poi si rifugia nei sotterranei e trova Luna. E il dialogo sull'essere nessuno è assolutamente stupendo, e sono frasi che entrambi si direbbero, questo denota l'IC, sono entrambi proprio loro, al cento per cento.
«Puoi farmi uscire? Immagino di no. Dovevo chiederlo, però».
«Potrei, ma ho troppa paura per farlo».

Cioè, Luna è straordinaria. Lei domanda se può aiutarla a scappare, osa chiedere, ci prova, con una naturalezza e genuinità che è tutta sua, non lascia mai niente di intentato. E Draco vorrebbe, ma ha troppa paura - e da una parte lo capisco, ha una tensione psicologica non indifferente - e quindi... niente, sono innamorata di loro ormai, lo sai.
Il finale è stato un pugno nello stomaco proprio perchè c'è un rifiuto. C'è Draco che non può aiutarla perchè ha troppa paura, e capisce se Luna ora lo odierà. Secondo me ciò non avverrà, attendo di leggere il seguito, amo che questa fic abbia un seguito, infatti l'ho già inserita in lista. E poi me li fai shippare tantissimo, colpa sempre tua, e voglio recuperare anche le altre fic che hai scritto ^^
E che dire... li rendi in modo meraviglioso!
Bellissima storia già da questo primo capitolo, attendo il prossimo <3

Nuovo recensore
31/07/20, ore 14:41
Cap. 1:

Ciao :)
Non recensisco molto ed era parecchio che non leggevo qualcosa di Hp: son felice di essermi fermata a leggere, ne è valsa davvero la pena! Una oneshot bella, intensa e ben scritta, su un momento a cui non avevo mai pensato. Draco ne vien fuori perfettamente imperfetto, nella sua tragedia personale di persona che si trova nel momento e nel luogo sbagliato... quella figura che si è potuta vedere appena nel VI e nel VII libro e che è stato un peccato non approfondire.
Grazie per aver scritto questa bella fic!