Recensioni per
Il silenzio dell'amicizia
di paige95

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/12/23, ore 08:54

Ciao, paige! Spero che la rete regga almeno finché non avrò finito di scrivere questa recensione, perché trovo molto azzeccato commentare la vigilia di Natale una storia ambientata nello stesso giorno. 😅 Torno seria: ormai sono veramente drogata delle tue storie, riesci a catturare sfumature inedite di momenti anche noti, letti e riletti, oserei dire triti e ritriti, di una delle mie saghe preferite. In questo caso, sei riuscita a rendere perfettamente il dolore di Harry al cospetto della tomba dei suoi genitori, e il dolore riflesso di Hermione, che prova a confortarlo come solo una vera amica saprebbe fare. Si percepisce quel vuoto trafittivo, la sensazione di mancanza, la verità del detto che a Natale chi manca, manca un pò di più. Commovente, davvero. La perfetta lettura per la vigilia di Natale. Auguri! Serpentina

Recensore Master
22/04/21, ore 23:36

Ciao carissima^^
In questa storia hai esplorato in modo davvero intenso l'importanza dell'amicizia. E' nei momenti difficili che ci si rende conto di cosa sia realmente importante e di chi è davvero importante.
L'amicizia tra i protagonisti è pura e sincera, profonda e consolidata nel tempo. I due si conoscono a fondo, riescono a comprendersi anche senza il bisogno di parlare.
Hermione condivide con Harry un momento intimo e doloroso, davanti alla tomba dei genitori. Riflette su un passato tormentato e su come la loro amicizia sia stata un'ancora di salvezza per entrambi.
E' significativo il fatto che la sola presenza di una persona cara sia di conforto, hai posto l'attenzione sulla potenza comunicativa che possono avere semplici gesti e parole sincere.
Davvero intensa e commovente la parte dedicata al potere dell'amore e a ciò che Harry ha imparato dalla storia dei suoi genitori.
Harry ringrazia l'amica per essergli sempre rimasta accanto, per aver compreso e rispettato il suo dolore, e per averlo aiutato a superare anche i momenti più difficili. Egli riconosce il valore di questo rapporto, i suoi pensieri per Hermione sono colmi di affetto e gratitudine.
Molto bello il finale, con i due che si allontanano dal cimitero, simbolo del dolore passato, e si preparano ad affrontare insieme un futuro ignoto, con la consapevolezza di non essere soli e di poter sempre fare affidamento sulla loro amicizia.
Complimenti, riesci sempre ad esplorare il cuore e l'animo di questi personaggi grazie alla tua splendida introspezione.
Sei sempre bravissima❤️❤️
Alla prossima! :)

Recensore Master
30/03/21, ore 20:08

Ciao, ho pensato che fosse arrivato il momento per me di leggere qualcosa di tuo e così qualche giorno fa mi sono messa a spulciare il tuo profilo. Non so se ho fatto una scelta che tu mi avresti consigliato, di solito può succedere che per farsi conoscere a qualcuno che non ti ha mai letto, si propongano storie che si reputano identificative di come si scrive. Non so, quindi, se mi avresti mai consigliato di partire da qui, ma questa storia aveva forse più di altre caratteristiche che mi piacevano. Anzitutto i personaggi, io non leggo spesso storie su Harry Potter che non siano Drarry (anche se mi è capitato, qualche volta), ma apprezzo in modo particolare l'amicizia tra Harry ed Hermione e questo momento del settimo libro, in cui i due rimangono da soli senza Ron, è tra i miei preferiti della saga. Mi piace moltissimo perché in quei frangenti più che mai la loro amicizia matura, diventando più solida di quanto non lo sia mai stata in passato. Questo momento, al cimitero, per quanto drammatico è di sicuro tra quelli che preferisco maggiormente.

Da un punto di vista tecnico trovo sempre un azzardo puntare sulla prima persona al presente, per quanto questa aiuti a scavare dentro al personaggio, si corre sempre un po' il rischio di creare un effetto "Lista della spesa". Qui però questo sgradito effetto non lo si trova minimamente perché, oltre al fatto che è una storia principalmente introspettiva, è anche scritta davvero molto bene e soprattutto, il protagonista narrante si rivolge per la maggior parte del tempo alla persona che ha accanto, soffermandosi su di sé davvero pochissime volte. Iniziando a Hermione, mi è piaciuta molto la sua caratterizzazione perché l'ho trovata fedele ai libri. Vive su di sé in maniera molto forte questo momento di Harry, tanto che paragona la sensazione che prova a quello che sente quando un Dissennatore è nelle vicinanze. Un senso di desolazione, vuoto e impotenza. Addirittura una punta di senso di colpa, per il suo addolorarsi e dispiacersi del fatto che ha dovuto allontanare i propri genitori e cancellar loro la memoria. Davanti al dolore di Harry, che i genitori non li ha mai neanche conosciuti e che ha passato il tempo tra il primo e il settimo libro a raccattare informazioni su di loro, racconti sentiti da altri. Beh, davanti al dolore di Harry, Hermione si sente in colpa per la propria sofferenza. Sì, le due situazioni sono difficilmente paragonabili, sarebbe anche ingiusto farlo perché vorrebbe dire sminuire il dolore di Hermione, che comunque esiste perché lei ha di fatto cancellato tutta la sua vita dalla mente dei suoi genitori e non dev'essere stato per niente facile. Ma lei sente così tanto su di sé il dolore di Harry e l'impotenza per non essere poi molto d'aiuto, in questa situazione (il che è uno dei tratti tipici del suo carattere, perché Hermione per quanto possa apparire spesso saccente, è in realtà una persona dall'animo nobile e profondamente generosa che cerca sempre di aiutare le persone che ama, e di farlo anche oltre le proprie possibilità), che si dà la colpa persino per cose di cui non ha alcuna responsabilità. L'ho trovata molto empatica e anche modesta, a dire il vero. Molto attenta agli altri e forse meno a se stessa, in effetti devo dire che ti ci ho rivisto dentro a questo personaggio e al modo in cui lo hai delineato. Ciò comunque rispecchia il personaggio per come l'ho sempre interpretato io, sei andata così a fondo dove nemmeno la Rowling è mai andata d'altra parte.

Poi c'è il punto di vista di Harry, che è quello credo che mi ha colpita maggiormente per un punto su tutti. Harry è cresciuto senza madre e senza padre, non ci sono mai stati e tanto che lui in più di un'occasione dice che ormai sono morti e appartengono al passato. Non è uno che rimugina sulla loro morte o che ancora si strugge, non è neanche nel suo carattere. Però vuole vendetta e infatti questo è un sentimento che a lungo lo domina nella sua battaglia contro Voldemort. Come vediamo passa molto tempo a raccimolare informazioni, come se volesse comporre un enorme puzzle che è stata la sua stessa vita per quell'anno con loro e prima ancora la vita di Lily e James, quindi sa bene che sono morti. Non è una cosa che scopre adesso. Ma la forza di quella scena, sta proprio nel fatto che per la prima volta Harry se li ritrova tanto vicino. Non per niente tu hai giustamente citato lo specchio delle Brame, perché è una sensazione molto simile. Là erano un'illusione, ma era realmente la prima volta che li aveva tanto vicini. Qui è la stessa cosa, c'è questo senso di realtà che piomba addosso a Harry tutto ad un tratto. Anche se lo sa già che sono morti, lo sa meglio di chiunque altro cos significa esser cresciuto senza di loro. Ma finché erano storie, finché era un'idea o una fantasia nella sua testa, era un qualcosa di intangibile, quasi di teorico ecco. Un'altra cosa è toccare con mano, sfiorare la lapide dei tuoi genitori per la prima volta e a diciassette anni, dopo che per tutta la vita ne hai sentito parlare da altre persone. Qui c'è un incontro, reso dolce dalla presenza di Hermione e da questa amicizia che li lega che è indissolubile e che poi è il perno attorno a cui ruota l'intera trama. Ci sono moltissimi dettagli, dalle mani unite, ai battiti del cuore, a quei fiori sulla lapide... Le frasi sulla morte, e la presenza di questo luogo avvolto in un momento particolare come la vigilia di Natale. Hai dato qualcosa in più a quel momento che già era molto intenso nel libro (e anche nel film a dire il vero) e lo hai amplificato, facendolo tuo e scrivendolo con un'ottima grammatica e uno stile scorrevole.

L'ho trovata una buona storia, ricca di empatia e significato. Che scava a fondo, soffermandosi in particolare sul dolore di Harry e sull'amicizia che lo lega a Hermione. Come ho già detto, amo il loro rapporto e ho amato leggere la tua storia.
Spero di recuperare altro di tuo molto presto, intanto tanti complimenti per questa tua bellissima storia.
Koa

Recensore Master
13/12/20, ore 16:23

Ho deciso di lasciare qualche dono di Natale sotto forma di recensioni. Siamo in periodo di feste e ad esse mi ispiro: lo sapevi, che il vischio cresce a tre a tre? Forse è un po' sciocco, ma essendo un fiore cardine per queste feste ho deciso di distribuire tre recensioni. Un attacco su tutti i fronti, però giuro che è in buona fede ❤

Parlando di cose serie, cara paige, il tuo profilo è pieno di tante cose bellissime, ma questa storia stava aspettando me da troppo tempo. Immagino che tu non lo sappia, il modo in cui amo e tengo a Fred e ad Hermione: sono fondamentali per me, li tengo nel mio cuore e sono un po' il riflesso di un caro rapporto che porto avanti nella realtà. C'è una strana magia che accompagna l'appartenersi, una profonda magia che lega due persone che nascono lontane, ma che in realtà hanno lo stesso cuore e lo stesso sangue. Lo dici bene tu, Hermione è la sorella che i genitori di Harry non sono mai stati in grado di dargli: mi viene così tanto da piangere al solo pensiero che sono due anime tanto perfette, che si incastrano in una maniera così semplice. Il modo in cui li descrivi, quella leggera gioia dello stare insieme che si incastra con tutta quella tristezza è atrocemente amaro: sono solo Harry e Hermione contro il mondo, l'unico pensiero incoraggiante è che per quanto siano soli, sono in due c'è modo in cui possano lasciarsi andare.
Il modo in cui si accarezzano mi stringe l'animo, loro che si toccano le mani e si cercano davanti alla tomba dei genitori: quella tomba vuole dire molto di più che una semplice roccia ghiacciata, no. La tomba è mancanza, è anche volersi bene e ricorda sia ad uno che all'altro il modo in cui adesso sono anime senza più inizio: entrambi i loro genitori non ci sono più, per ragioni diverse certo, ma questo non fa altro che fomentare l'idea di un essere soli contro tutti. Harry ed Hermione sono famiglia più di qualsiasi altra cosa, ecco che penso. Hermione è un po' il riflesso di quello che Sirius è stato per James, è un pensiero che mi fa rabbrividire, ma che allo stesso tempo mi scalda il cuore.
Concludo, voglio dirti davvero che ho amato ogni cosa, ogni profonda riga di questa pagina: grazie, grazie di averla pubblicata e di averci lasciato questo piccolo spaccato.

Ti auguro un grandissimo Natale, tesoro,
Sia ❤

Recensore Master
08/09/20, ore 18:15

Ciao, cara!
Avevo questa storia in lista da tantiiiiissimo tempo, e oggi finalmente ho potuto farci un salto <3 non ricordo se lo avevo mai anticipato durante la presentazione della tua fic, ma per me è bellissimo leggere di storie che riguardino l'amicizia, per questo la tua aveva catturato subito la mia attenzione. Se esaminiamo bene Harry ed Hermione entrambi sono figli unici, non hanno mai avuto dei fratelli, il loro rapporto è quello di un'amicizia forte che permette loro di condividere dolore e solitudine. Insomma, per me come amici sono il massimo.
Il momento che hai scelto di descrivere è infatti molto difficile da affrontare, e la vicinanza di un amico è fondamentale in questo caso.
Per Hermione la visita alla tomba dei Potter potrebbe essere un momento più semplice da affrontare appunto perchè per lei erano degli estranei. Eppure non riesce ad essere più fredda. 
"Harry, vorrei dirti che ti capisco, non ho perso i genitori, ma da quando ho cancellato ogni ricordo che contemplasse me dalla loro mente, è come se avessi davvero pronunciato un addio. Non proferisco alcuna parola, Harry, sarebbe imbarazzante per me paragonare la tua infanzia alla mia, mettere a confronto le nostre mancanze."
Trovo che questa frase racchiuda tutto, perchè anche Hermione è dovuta scappare dai suoi genitori e non sa se li rivedrà, non sa neppure se sono davvero al sicuro. Lei è stata felice comunque, ha avuto un'infanzia serena e ricca d'amore e ogni parola da dire forse le sembra poco appropriata. E' stata una bellissima analisi.
Passando al POV di Harry, oh, quanto è stato bello. Ricco di sentimenti, una baraonda di emozioni. Poi bello come Harry noti il gesto di Hermione con l'elleboro, come gli faccia piacere. Belle le sue riflessioni e l'importanza di averla, con la consapevolezza fiduciosa di non essere solo.
Sono state poche righe, ma molto ben scritte e ricche di sentimento.
Hai uno stile molto elegante e pulito, mi è piaciuta tantissimo, bravissima!

Recensore Master
06/08/20, ore 00:39

Carissima paige,
tu, non so perché, ma hai deciso di infilarmi con un coltello da qualche tempo e se la flash su Horace mi aveva lacerato l'anima, questa me l'ha proprio strizzata via e portata altrove. Un momento del genere, che ci porta ad un vigilia di natale che ha tutta l'atmosfera per renderla magica, ti strazia. Hai reso sia Harry che Hermione deboli di fronte a qualcosa che non può essere cambiato e io sono annichilita da tutto questo, specie perché quest prima persona usata così bene mi affascina e mi entra dentro, nella carne, come pioggia gelida.
Il discorso di Hermione sul fatto che non può forse capire cosa significa perdere per sempre i genitori, ma lei ha oscurato le menti dei suoi, l'ha cancellata dalla loro esistenza, come se quella vita vissuta insieme fosse sparita in un soffio ed è così ma Hermione è logica, razionalità, e per lei la vita va avanti con i mezzi che ha e vuole che anche Harry lo faccia, e mai e poi mai lo lascerebbe solo. Comprende i suoi sentimenti, capisce il suo dolore, quasi vorrebbe portarlo a metà con lui... e pensa di non riuscirci, ma in verità ci riesce e lo scopriamo proprio da lui, da Harry, dal bambino sopravvissuto che ora fa i conti cn la guerra e che deve riscattare la morte di tutti coloro che se ne sono andati per mano del male.

Ed Harry, nel suo pov, Hermione la comprende, la ringrazia di esistere, di non lasciarlo solo. Sappiamo tutti quanto lei sia stata decisiva per molte cose, che senza di lei non avrebbero mai raggiunto certi obiettivi, ma la guerra è troppo vicina e la paura è tanta. Ferisce, non ci si sente mai pronti a un confronto finale, perché la vita non riserva sempre bei finali. Harry ha perso i genitori, ha perso Silente, Sirius, ma non la speranza. Ha un compito chelo aspetta e con Hermione accanto può farcela, lei c'è sempre stata, nno l'ha mai abbandonato. Lo conforta a parole, con la sua logica ma anche con i gesti, abbracci, mani che si intrecciano... a volte bastano solo i gesti che parlano per i non detti a me tanto cari ♥
Gli insegnamenti delle persone che hanno perso sono forti in loro, li hanno cresciuti e plasmati, li hanno preparati. Insieme sono imbattibili e se non lo faranno ci avranno comunque provato, a migliorare il mondo.
le tue parole sono poesia, e la tua sensibilità è immensa. Leggerti è sempre un piacere incantevole.
Miry

Recensore Master
04/08/20, ore 14:17

Eccomi, ero proprio curiosa di leggere qualcosa di tuo e ho iniziato dall'ultima storia che hai pubblicato, ma ho già capito quanto sei brava, sensibile e capace di esprimere perfettamente le emozioni dei personaggi in tutte le loro sfumature. Perciò sono molto felice di averti messa tra i preferiti e pian piano leggerò anche altre tue storie. Complimenti davvero!
Questa ff è particolare, innanzitutto perché affronta il dolore di Harry per la morte dei genitori dopo tanto tempo, sembra quasi "strano" che Harry soffra così terribilmente visitando per la prima volta le tombe dei genitori, in fondo lui sa da sempre di essere orfano, ha patito da sempre l'assenza di queste persone così fondamentali... eppure nel suo pensiero è come se fossero morti da poco. Non pensa a quello che ha passato con i Dursley, alle coccole non ricevute da bambino, alla solitudine, al sentirsi diverso... no, pensa al fatto che non potrà presentare ai genitori la ragazza che ama né i suoi amici, come se appunto li avesse perduti adesso, come se mettere una lapide e un nome avesse reso "più vera" la loro morte, e questo è molto profondo, mi ha colpita tantissimo. Un'altra cosa che mi ha colpita è il fatto che Harry, più ancora che dolore, prova rabbia, e anche questo è profondo e umano. I suoi genitori sono stati i primi a morire per salvarlo, ma non sono stati i soli: anche Sirius è morto per lui, anche Silente, e Harry non sa ancora che altri dovranno morire. Non deve essere per niente facile essere "l'eroe" della storia, quello che dovrà sopravvivere per salvare il mondo ma che non potrà mai salvare le persone che ama e che, anzi, è destinato a perderne tante. Si pensa che l'eroe di una storia sia fortunato, perché è il protagonista, perché sconfigge il nemico, perché vince sempre... ma nel caso di Harry non è così, la sua vita è costellata di perdite e dolori e non c'è niente di esaltante o glorioso in tutto questo. Tu lo hai saputo esprimere in modo perfetto.
E bellissima la figura di Hermione, una delle mie preferite della saga. Hermione che fin da principio si pone come una sorta di sorella maggiore (perché più saggia e protettiva) per Harry, che crea con lui un rapporto bellissimo, che con la sua sola presenza riesce a scaldare il cuore addolorato dell'amico. Non è scontato riuscire a sottolineare il legame tra Harry e Hermione senza scomodare l'amore, e invece il loro rapporto è così bello proprio perché è una vera amicizia, come se fossero fratello e sorella, non c'è mai stato qualcosa di diverso tra loro, nessun equivoco. E anche Hermione sta soffrendo, ha dovuto cancellare il suo ricordo dalla mente dei genitori e quindi, per lei, è come se fossero morti perché non potrà mai più stare con loro, abbracciarli... nemmeno per Natale. Può capire il vuoto doloroso che prova Harry, eppure non si sente degna di paragonare la sua sofferenza a quella dell'amico, sebbene sia la stessa (o forse anche peggiore, perché Harry non può sentire la mancanza di chi non ha mai conosciuto, magari l'ingiustizia e il vuoto del suo destino, la rabbia per chi gli ha strappato la famiglia... mentre Hermione vive ogni momento lo strazio della separazione dai genitori). Hermione dimostra ancora una volta di essere un'amica meravigliosa e leale, è lì con Harry in quel momento straziante, non ha bisogno di parlare, basta la sua presenza affettuosa per farlo sentire meno solo, per dargli un piccolo soffio di speranza per il futuro.
Perché, comunque vada, loro resteranno amici, insieme, fianco a fianco.
Una storia bellissima, triste ma anche piena di sentimenti intensi e splendidi come la vera amicizia, e tu sei davvero bravissima, come mi aspettavo. Sarò felicissima di leggere altre tue storie prossimamente, sono sicura che saranno tutte stupende come questa.
A presto!
Abby

Recensore Master
03/08/20, ore 17:16

Ho trovato questa storia quasi per caso e ne sono grata, come fosse un regalo che il destino mi ha fatto in questo lunedì tetro e decisamente uggioso (perlomeno dalle mie parti ^^")
Amo di cuore la profonda bromance tra Harry e Hermione: la me undicenne li avrebbe voluti come coppia, prima di capire che per come sono stati caratterizzati sono fratello e sorella tanto quanto Ron e Ginny (o forse di più, perchè gli amici sono la famiglia che ci scegliamo.)
Questo panegirico per dire che ho amato trovare una storia nella quale il loro rapporto viene reso così bene, partendo da una scena che nel libro (ma anche nel film) ho amato di cuore.
Per Harry, essere per la prima volta sulla tomba dei suoi genitori, è come perderli una seconda volta: fino a quel momento non erano stati che due nomi per lui, per quanto amati. Le lapidi sono la prova tangibile di quanto è successo, ed è una cosa che obiettivamente beh, sconvolge. Se Harry fosse stato da solo, forse sarebbe crollato ma accanto a lui vi è una sorella. Per quanto a volte possa essere fredda e mancare di tatto, Hermione in quella circostanza è la persona giusta al posto giusto: è bastato che facesse un gesto semplice come evocare una corona di fiori per capirlo. Anche lei sta soffrendo e sono felice che Harry se ne sia accorto. Le preoccupazioni degli altri ne suoi confronti le vediamo con chiarezza, ma raramente riusciamo a vederlo tanto coinvolto emotivamente e preoccupato per qualcuno dei suoi amici: poter leggere dei suoi pensieri in questa circostanza è stato un dono, non scherzo, e ti ringrazio.

Fra loro non si scambiano che un "buon Natale" e questo rende perfetto anche il titolo <3

Complimenti, davvero, mi ritroverai di sicuro a dare una sbirciata al tuo futuro, tempo permettendo ^^

Un saluto,

Leila

Recensore Master
01/08/20, ore 16:45

Ciao!
Come promesso, eccomi.
Innanzitutto ti volevo ringraziare per aver svolto l'intero pacchetto, e non soltanto il prompt. Credo che tu gli abbia reso la dovuta giustizia e sono felice che ti sia piaciuto così tanto. Questa è una delle mie scene preferite del settimo libro, e tu hai racchiuso alla perfezione il legame silenzioso che li unisce.
Come ho già avuto modo di accennarti, il titolo mi è piaciuto moltissimo, ancora prima di leggere la storia (per la quale, poi, è risultato semplicemente perfetto). Lo trovo un titolo davvero potente, perché mette in risalto il messaggio che la loro amicizia è talmente profonda che non ha bisogno di parole, e persino nel silenzio riesce a risuonare e a trasmettere emozioni.
Altra cosa importantissima su cui voglio subito farti i complimenti è per il modo in cui hai sviluppato il prompt: lo hai fatto non sviscerando la citazione, bensì traducendo in azione il suo significato. E questa soluzione mi è piaciuta, perché hai reso il senso della frase qualcosa di naturale tra di loro, che appunto è così e non ha bisogno di qualcuno che gli ponga l'accento. Ecco perché la forza del prompt si sente eccome: è attraverso le mani che loro parlano, comunicano; e il silenzio, che di solito è sinonimo di solitudine, risuona di questa danza di gesti, un suono che soltanto loro possono sentire, una presenza che soltanto loro può consolare.
Ci sono due cose che mi hanno colpito maggiormente leggendo: una è stata l'analogia tra l'ancora di salvezza e la loro amicizia; l'altro è di natura stilistica, ed è il fatto che entrambi i POV si concludano con lo stesso pensiero, come se anche le loro menti fossero in sintonia, viaggiassero sulla stessa lunghezza d'onda.

Confesso che non sono fan della prima persona, perché finisce sempre che le sequenze narrate risultino "fuori luogo", è un problema mio, me ne rendo conto. Ma fortunatamente in questa storia il peso della narrazione non si sente molto, e ho potuto apprezzare davvero tanto il lavoro introspettivo che hai fatto su di loro, soprattutto ciò che ho amato è il modo in cui il ruolo di "consolatore" continua a passare di testimone tra le loro mani: alla fine si salvano a vicenda da questo sconforto.
Mi sono piaciute moltissimo alcune frasi e passaggi, e voglio riportarli così che posso anche analizzare meglio cosa in particolar modo della loro caratterizzazione ho apprezzato (fermo restando che li ho trovati entrambi IC).

La tua dolcezza prende il sopravvento, il tuo dolore è così fresco e lancinante da far credere a chiunque che siano morti solo da poche ore. -> Hermione è una delle poche persone che in lui vede il ragazzo, il giovane uomo che è diventato, ma soprattutto vede il lato umano, fragile, quello di persona comune. Questa frase in particolare mi è piaciuta tantissimo per lo struggimento, per la tenerezza con cui Hermione guarda al dolore di Harry, così vivo.

Ti poso un palmo sulla spalla, mi inginocchio al tuo fianco, ricordandoti che ora hai solo bisogno di calore umano e di non cercarlo laddove ormai si è dissolto da tempo. -> Questo mi ha fatto pensare al primo libro, a quando Silente dice a Harry che non è giusto rifugiarsi nei sogni e non ricordarsi di vivere. Hai reso perfettamente la tipica reazione di Harry (IC al massimo qui), che al dolore e alla contemplazione di ciò che non ha conosciuto e che desidera ardentemente si lascia andare, adesso come allora. Ed Hermione lo capisce e lo afferra, così come a suo tempo fece Silente.

Hai subìto tanti lutti, porti i loro nomi incisi sulle stesse mani che, secondo il tuo parere, non hanno saputo fare abbastanza per salvarli. Eppure sei sempre tu ad aver salvato me, sei tu a cullarmi nella tua presa protettiva, amichevole; sei tu a farmi credere di non essere la Nata Babbana indegna di questo Mondo. -> Questa è una delle mie parti preferite del POV di Hermione, perché in queste poche righe hai saputo racchiudere non solo l'IC di Harry ma soprattutto quell' Hurt/Comfort delle note, andando a colpire esattamente in uno dei punti dolenti del personaggio di Hermione: Harry si sente impotente, pensa di non aver mai fatto abbastanza, ma Harry è una persona talmente buona e genuina che, come suo padre al suo tempo, per lui è naturale accogliere tra i suoi amici persone che per il mondo magico sono "reietti", discriminati. Harry guarda con il cuore, e non vede le differenze di etichetta. Mi piace che tu abbia posto l'accento su questa fragilità inespressa di Hermione poi, credo che sia uno di quei dettagli che maggiormente si nota al Ministero, quando guardano la nuova statua posta come fontana; e credo che, in un clima di guerra in cui versano, questo peso si senta maggiormente e che avere accanto uno come Harry faccia la differenza.

Davanti alla loro tomba ho il segno tangibile della loro morte; credo di aver provato una tale impotenza e consapevolezza solo al cospetto dello Specchio delle Brame, loro erano così irraggiungibili. Loro sono così … lontani. -> Anche qui, stessa discussione di prima. Penso anche io che vivere tutta la vita senza una vera consapevolezza di chi fossero i suoi genitori, senza averli conosciuti, né aver visto una loro foto prima degli 11 anni, e poi ritrovarsi i loro volti davanti e le loro tombe... è come svegliarsi e scoprire di non aver mai dormito. Così vicini eppure tremendamente lontani.

Ho adorato poi il momento in cui dice che Hermione con un tocco della mano ha saputo cullare anche loro, così come ho trovato IC la sua reazione davanti al simbolo del loro sacrificio: dovrebbe ringraziarli, ma la verità è che prova rabbia. Vivere con questo peso tutta la vita... quell'emozione di rabbia e impotenza mi ha distrutto, sappilo.
Ultime considerazioni random.
Mi chiedo da sempre anche io chi sia stato a scegliere quella frase per le lapidi... ho sempre pensato fosse stato Silente, visto che a James e Lily non restavano parenti in vita, tranne Petunia, e beh, non ce la vedo Petunia al funerale, quindi... Sirius stava in prigione... e Remus? Boh, non so, ma un'altra domanda che mi ha sempre girato per il cervello è: cosa ha spinto Sirius a sospettare di Remus? Remus era presente al matrimonio di James e Lily? E se no, perché? Quale dissapore era sorto tra loro?
E niente, concludo rinnovandomi i miei complimenti per l'IC.
Se Ron è la cura alla solitudine di Harry, Hermione lo è della sua fragilità. Agli occhi di Ron, Harry appare come il perfetto, il vincente, l'eroe; ma è Hermione che vede le sue debolezze. Qui, per ovvi motivi, lei deve rappresentare entrambi i ruoli, ma è il conforto che dà all'anima che emerge sopratutto. Sei stata davvero brava a renderli IC e a dare profondità a quei gesti che conosciamo a memoria di questa scena.
A presto!
(Recensione modificata il 01/08/2020 - 04:46 pm)

Recensore Master
31/07/20, ore 14:50

Ciao, Vale ♥︎

Avevo messo questa storia nella lista di quelle da recensire ed eccomi qui a recuperarla. 
Qui ci regali una doppia riflssione davvero molto bella, molto fine e sottile. Alterni i due POV, prima Hermione e poi Harry, e forse una delle cose più belle di questa storia è proprio questa alternanza, che tu hai saputo gestire davvero bene, quindi bravissima. In Hermione ritroviamo l'amica fedele, la compagna (non in senso romantico, ovvio) che ha sempre affiancato Harry durante questi sette lunghi anni e che non si sottrae mai a nulla, per lui, anche a costo di rimetterci lei stessa, e questo credo che sia uno degli aspetti più incommensurabilmente belli della loro amicizia: Hermione C'È, c'è sempre stata, E CI SARA' SEMPRE, qualsiasi cosa accada, e Harry sa di poter contare su di lei, per tutto. Questa è una delle ragioni per la quale non sono mai riuscita a vederli in senso romantico e per la quale non concorderò mai con gli shipper dell'Harmony, trovo che sia un peccato snaturare un così bel rapporto di amicizia, sincero e affettuoso e impavido, solo per descriverli in situazioni romantiche (poi per carità, non me ne vogliano i fan dell'Harmony, questo è solo il mio personalissimo modo di vedere la cosa, ecco). Tornando a Hermione, dicevo che dalle tue parole traspare tutta la sua volontà di non lasciare solo Harry, mai, per nessun motivo, e ti stringe il cuore questa cosa. 
Harry, dal canto suo, si sente vulnerabile, ed esposto, in presenza di Hermione, ma la sua presenza gli dà conforto, e lo sorregge in una delle prove più ardue della sua vita: la visita al cimitero di Godric's Hollow, dove sono sepolti i suoi genitori. Hai saputo dar voce a tutto il suo dolore, e alla sua impotenza, anche, ché non c'è più nulla che lui possa fare, ora, per salvarli, o per riavviare gli orologi e impedire che accada. La presenza di Hermione allevia la sua sofferenza e gli infonde la giusta forza per continuare a combattere. 
Questa credo sia una delle parti più tristi e malinconiche dell'intera saga - loro due in giro da soli, senza Ron, in pieno inverno, il giorno di Natale - e tu sei riuscita a rievocare alla perfezione quel preciso momento, gli stati d'animo giusti e la giusta atmosfera, quindi di nuovo bravissima! 

Sono proprio contenta di essere passata di qui ♥︎

Un abbraccio e a prestissimo,
Marti ♥︎

Recensore Master
31/07/20, ore 14:08

Tesoro mio eccomi qui a recensire questo splendore.
Non potevo non leggere questa meraviglia. Non ho mai letto una bromance, e questa mi ha fatto innamorare. Mi stai facendo amare le fanfiction introspettive, e le tue sono davvero speciali perché ricche di sentimento, finezza, descrizioni meravigliose e contenuti importanti.

Hai messo in risalto così bene il rapporto fraterno che ha sempre legato Harry e Hermione, che persino la Rowling potrebbe invidiartelo😍
Al contrario di altri fan hai dato importanza all’amicizia tra i due anziché ad un inesistente amore...D’altro canto Harry e Hermione non potrebbero che essere solo amici, anzi quasi fratelli 😍

Ho notato che tra le ff introspettive che hai pubblicato hai analizzato dei momenti importanti della vita di Harry, Ron ed Hermione. Momenti molto toccanti e rilevanti per i personaggi. E in ognuno di loro sei sempre stata bravissima a descriverli e a dare vita ai loro pensieri, sentimenti ed emozioni.

Il modo in cui hai descritto Hermione è stato straordinario...Non ho parole per dirti quanto tu sia riuscita a colpirmi con le parole che hai usato per mettere in evidenza i suoi pensieri e le sue emozioni.

Non posso fare altro che complimentarmi ancora con te per le perle che scrivi. Complimenti tesoro davvero ❤️
Sei speciale.
-La tua fan numero 1

Recensore Master
30/07/20, ore 16:56

Tesoro mio adoratissimo, eccomi finalmente qui.
Non potevo non attraccare qui, in vista della meraviglia che ci hai proposto, potevo davvero solo immaginare di quale finezza, di quanto sentimento fosse intrisa questa FF, la bromance più bella e ben caratterizzata al mondo, già sapendo come risultino entrambe le parti di esse in mano tua.. non poteva che essere qualcosa ai confini del concepimento umano del concetto di 'amicizia' legata alla coppia Harry e Hermione, che ci ha presentato la Rowling, credimi, penso di avere più lacrime che parole, ma in senso positivo, tu indubbiamente mi hai emozionata come riesci a fare sempre, non c'è che dire.
Intanto hai riportato più concetti in un periodo della saga che mi ha veramente devastata, ma credo tu abbia inserito un tassello in più rispetto a quello che conosciamo noi.
Ti dico che apprezzo tantissimo in questo caso la prima persona, come la tua piccola OS su Ron, con questa tu hai 'completato' il punto di vista del Golden Trio, scegliendo egregiamente quelle che secondo me, sono le parti migliori che potevano essere analizzate in primo luogo, perché sono momento che più di tutto hanno segnato la loro vita e la loro amicizia.
Hermione mi è entrata proprio dentro, non sai quanto mi è piaciuto il fiocco di neve che la gela, e il Dissennatore sotto mentite spoglie mi ha ricordato molto la sagoma che vedono più volte insieme a Godric's Hollow, come sempre non ti sfugge davvero MAI niente.
Tutta la storia è incentrata sul silenzio, sul fatto che normalmente un'amicizia, specie tanto stretta, abbia sempre bisogno di parole, di esprimersi, di concetti base che sanciscono i momenti passati insieme, invece qui loro sono molto più che amici, sono in una specie di passaggio in cui NESSUNO è mai arrivato a parte loro, una versa, sincera e pura amicizia uomo/donna, loro sono lì, in questa sorta di area inesplorata in cui vi sono solo quelle persone, che sono talmente legate cuore a cuore che non hanno bisogno né di guadarsi né di parlarsi, comunicano a sensazioni, e non si sbagliano. Infatti, il momento in cui Hermione sente Harry -e io so che hai capito cosa intendo con 'sentire' in questo caso- attraverso il tocco delle mani è di una bellezza così enorme che non te la so definire. Mi paice anche il fatto che qui, lei è sicura di se stessa, ha coscienza di quanto sia forte, brava, ma non ha comunque il coraggio di paragonarsi a lui, nonostante la situazione sia difficile, simile.
Hermione tu la muovi.. veramente come nessuno.
Harry poi.. tu e il prescelto siete affini nei sentimenti.
Il suo livello di saggezza, la voglia matta di proteggere chi si ama, di poter dare un senso all'ingiusto passato, è qualcosa di splendido. Nessuno piange, nessuno si dispera, ma lui dentro sta morendo e non si sa decifrare. Sa solo che se non crolla è per lei, che lo accompagna nonostante tutto.
E' la prima volta che visita quelle tombe, è come fosse la prima volta che ha la prova che i suoi genitori sono -erano- reali, che hanno fatto quel che gli raccontano da sette anni, e ora solo allora si rende conto di quanto peso abbia quella storia su di sé, ed è determinato come mai a far sì che nel migliore dei modi finisca, anche se è incerto perfino lui del suo futuro. Tutta la sfilza di lutti citati fanno molto male, ma era davvero un oltraggio non inserirla e tu come al solito fai un lavoro splendido.
Niente da dire se non vivi complimenti tesoro mio, tu sei unica.
Ci vediamo presto su un'altra tua storia, eh.

-La tua fan n1**

Recensore Junior
30/07/20, ore 00:44

Mi è piaciuta molto questa OS. Sai quanto io ami le amicizie Uomo/donna e per questo amo il rapporto tra harry e hermione. Tu hai saputo descrivere proprio bene il loro rapporto nei singoli frammenti. E poi ho adorato la parte in cui hermione dice che harry la aiuta a non sentirsi diversa dagli altri maghi in quanto nata babbana, e questo è molto visto il periodo oscuro in cui è ambientata la os. Ma nel complesso ho apprezzato tutta la os, scorrevole e con uno stile innovativo.
Ps. Spero che tu non abbia abbandonato le long che scrivevi e che seguivo